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VAI 376 Novembre-Dicembre - Rivista Vai

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VAin°<strong>376</strong>Orienteering,la nuova stagionedi Pietro IllariettiOrienteering18Durante la stagione invernale l’Orienteering,il tradizionale sport deiboschi, si trasforma. Abbandonatele scarpette o le mountain bike, più adatteall’estate, gli atleti mettono gli sci da fondoai piedi e percorrono chilometri di percorsiinnevati. Piste non necessariamente battute,capita infatti spesso di trovarsi nel bel mezzodi neve fresca, alta e pura, pur di riuscire amettere in atto la miglior scelta di percorso.Perché nell’Orienteering vince chi riesce adindividuare con maggior rapidità i punti dicontrollo (lanterne) indicati sulla mappa dellagara, interpretando nel migliore dei modila cartina che ogni partecipante ha in dotazione.Come nella versione estiva della corsa,la componente fisica non è tutto, ma sononecessarie doti di ragionamento e concentrazioneper riuscire ad avere la meglio sugliavversari.Al pari delle altre discipline di questo sport,anche sugli sci vi sono prove su distanze differenti:Sprint, Middle, Long e Staffetta. Inoltreesiste un modo di fare Orienteering in cuila componente fisica non è importante ed èfacilmente praticabile anche dalle personediversamente abili ed è il Trail-O, ossia orientamentodi precisione.Anche in questo bellissimo e affascinantesport l’agonismo, sempre nello spirito dellalealtà e del fair play, ricopre un ruolo importante.Infatti esistono competizioni a tutti ilivelli, promozionali, regionali, nazionali edinternazionali come la Coppa del Mondo e diCampionati Europei e Mondiali.Il movimento azzurro ha ritrovato una nuovalinfa e la Fiso, Federazione Italiana SportOrienteering, è riuscita a riorganizzare il settoresciistico. Oltre ad un rinnovato entusiasmosono state inserite nuove figure tecnichecoordinate dal responsabile federale NicolòCorradini, che in carriera è stato campionedel mondo, e il Commissario TecnicoRoberto Ceol.A questo si deve aggiungere un imponentesforzo organizzativo che ha visto ripartire ungrande circuito nazionale di prove valide perl’assegnazione della Coppa Italia. A Passo Lavazè(TN), lo scorso 13 dicembre si è aperta lastagione.L’ottimo livello tecnico delle competizioni, ilsuccesso di partecipazione e la presenza diatleti di caratura internazionale giunti in Italiaappositamente per partecipare a questegare, hanno sancito definitivamente il successodella nuova annata dello Sci Orienteeringche si prepara a vivere uno dei punti piùalti della stagione il prossimo mese di marzo(dal 20 al 25) ad Aosta, quando si svolgerannoi campionati mondiali militari invernali.La manifestazione oltre ad essere la primagrande occasione di rivincita dei Giochi diVancouver è un importante evento che vuoletestimoniare il ruolo dei militari nel promuoveremomenti di fratellanza, pace e dialogoveicolati attraverso lo strumento dellosport. Si gareggerà nelle località di Brusson,Cogne, Cormayer, Flassin Saint Oyen, GeessoneySaint Jean e Pila, con la cerimonia d'inaugurazionead Aosta.Gli azzurri, tutti con un palmares importante,che stanno preparando l’evento sono:Emiliano Corona e Simone Paredi del CentroSportivo Esercito, Simone Jeantet dei Carabinieri.L’Italia spera in un risultato di prestigiocome ricordato nella conferenza stampa dipresentazione delle squadre nazionali che siè svolta nella sala del Consiglio Comunale diCogne lo scorso 28 novembre alla presenzadel presidente Fiso, Sergio Grifoni, del sindacoBruno Zanivan, del responsabile tecnicofederale Alberto Bethaz, il delegato Fiso regionale,Carla Balma, Il responsabile del settoreformazione, Luigino Zanella.Che l’entusiasmo sia molto per la stagionesciistica lo ha ricordato pure uno dei campioniazzurri, Gabriele Canella, atleta tesseratoper il GS Monte Giner, e dominatore delleprime prove di stagione. “Da 5 anni praticoSci-O, vivendone le varie vicissitudini. Inquesto momento stiamo attraversando unafase di forte rilancio. Lo si capisce dalla ricchezzadel calendario e dall’attenzione che èriposta su di noi dagli organi di informazione.I risultati ottenuti sin qui sono incoraggiantianche se il divario con i leader europeiè ancora tanto. Possiamo migliorare grazieai nostri tecnici e all’impegno costante ma

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