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VAI 376 Novembre-Dicembre - Rivista Vai

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Il fondoVAin°<strong>376</strong>secondo CapolLe considerazioni del responsabile FIS per gli eventi di sci di fondoLa sua presenza alla conferenzastampa della Marcialongaci ha permesso discambiare qualche parola conJürg Capol, il responsabile di tuttele gare di Coppa del Mondo disci di fondo.Fondista di buon livello, Capol hafatto parte della nazionale svizzeradal 1988 al 1994, ottenendodei buoni risultati in staffetta aCalgary e nella 50 km di Lillehammernel 1994. Nella sua importanteposizione nella FIS sioccupa degli eventi dello scinordico con lo stesso entusiasmoe passione con cui lo praticava.Gli abbiamo chiesto cosa ècambiato, o meglio cosa hacambiato, nello sci di fondodal 2007, anno in cui ha raggiuntol’attuale posizionenella Federazione Internazionale.Non ci sono staticambiamenti epocali, afferma,ma tante piccole variazioni tendenti anchea rendere più spettacolare lo sci nordico,tendenzialmente poco appariscente.Attirare l’attenzione di media e pubblico suquella che sembra essere la disciplina cenerentoladegli sport invernali è stata ed è lasua mission.Anche questo scopo ha la sua ultima “creatura”il Tour de Ski. All’inizio sembrava unevento un po’ fuori dagli schemi: costringeregli atleti a gareggiare per 10 giorni in 8 garedi tecniche diverse in 5 località di 3 paesi econ la tappa finale, la salita del Cermis di Cavalese,lungo la pista che normalmente sipercorre scendendo, di difficoltà estremasembrava una follia.Capol è grato agli organizzatori della Val diFiemme che hanno accettato la sua “follia”che si è dimostrata infine un vero è proprioevento mediatico, che ha attirato sulla pistamigliaia di spettatori, invogliati anche daglieventi collaterali conditi da cibi e vivande tipici.Il Tour de Ski tuttavia ha anche una valenzapuramente agonistica, perché, proprio graziealle varie caratteristiche delle gare, premia,con un bel gruzzolo e tanti punti didi Renata D’AntoniCdM, l’atleta più completo e più in forma.Proprio grazie alla disponibilità degli organizzatoriitaliani è italiana anche l’altra novitàintrodotta nel circuito, le tappe di trasferimento,con partenza ed arrivo in localitàdiverse: a fare da cavie in questo caso Cortinad’Ampezzo e Dobbiaco, località di partenzae arrivo della tappa distance.Il Tour de Ski non è ancora perfetto, ammetteCapol, sarà necessario cercare di trovarealtre località, più vicine fra loro per diminuiregli spostamenti degli atleti.Portare il fondo più vicino al pubblico perfarlo amare anche ai non addetti ai lavorisembra il compito che si è assunto Capol nellasua posizione.Per questo vengono invogliati e si moltiplicanogli sprint, talvolta in notturna, soprattuttonelle città.E’ già storia quello di Düsseldorf che è spessogara di apertura di C.d.M., quello di Pragaè nel programma Tour de Ski. Il prossimosprint cittadino di Coppa del Mondo sarà inItalia. Milano e Roma se ne contendono lasede. Pare tuttavia che sarà Milano ad averela meglio, anche se l’investitura ufficiale avverrànelmese dimaggio.Del restoMilano nonè nuova a eventi del genere. Fondisti cittadinipiù datati ricordano senz’altro le gare alParco Sempione degli anni 50 – 60 dove lesquadre del Fior di Roccia di Camillo Onesti edello Sci Cai Monza di Antonio Ruffinoni sidavano battaglia.Più recenti le prove sprint di Coppa del Mondo:se ne sono organizzate due, una al Vigorelli,una dentro la Fiera di Milano.La gara che si svolgerà in città dopo il Tour deSki del 2011 avrà come location il Parco Sempione,dove è possibile ricavare una pistatecnica, che gli incaricati FIS hanno già ispezionato.L’apposito comitato presieduto da AngeloBertocchi, esperto organizzatore, così comel’anima tecnica, Andrea Cozzi, e con ai verticianche il presidente del comitato FISI AlpiCentrali Marco Cozzi, sta già affrontando idettagli organizzativi.Sci di fondo11

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