VAin°<strong>376</strong>Sci di fondo10bellissima posizione, ma piuttosto lontanae decentrata, sede di un noto centro nordicodi biathlon dove si allenano anche giovanissimidi questa disciplina. Molto affollatoil calendario del mese di febbraio all’estero,che potrebbe portare gli appassionatidalla Germania, al Giappone, all’America.Anche i possessori del passaporto Worldloppete gli iscritti al concorsomeno ambiziosoEuroloppet hannosolo il problema dellascelta. Il mese iniziacon la König LudwigLauf di Oberammergaua tecnicalibera il sabato,classica la domenicaper 23 e 50 km. Aseguire la Transjurassiennecon distanzevarie da 10a 76 chilometri esempre la doppiaversione tecnica elibera. Chi ha decisodi recarsi lontanoavrà già fattoil suo programmaper ilCanada per laGatineau Loppetper gli StatiUniti per l’AmericanBirkebeinero addiritturaper il Giapponeper laSapporo Int.Ski Marathondi 25 o 50 chilometrisolo atecnica libera.Del circuitoWorldloppetsono ancorasullaporta di casa,cioè inEuropa laFinlandiahiihtoe lae s t o n eTartu Maraton,entr a m b en e l l ad o p p i aversionee l’ultimaarrivatalapolaccaS u -m a v -ski Skimarathon.Germania e Svizzera offrono nel mese di febbraiodiverse opportunità per chi non va allaricerca dei timbri. Da segnalare anche laKoasalauf, 25 e 50 chilometri a tecnica classicae tecnica libera sulle spaziose piste del Tirolo,che quest’anno offre un’ulteriore possibilità.Nell’interno del circuito Euroloppetuna classifica speciale premia i concorrenti adue gare di lunga distanza una a tecnica libera,appunto la Koasalauf, ed una a tecnicaclassica, la tedesca Skadiloppet.In febbraio c’è anche l’opportunità di recarsiin Russia per la 15 a edizione della ToksovoMarathon di S.Pietroburgo.L’ultimo giorno di febbraio inizia anche lalunga settimana della Vasaloppet: in attesadella mitica gara principale del 7 marzo ci sipuò già mettere alla prova con una delle tantegiornate di “pista aperta”.
Il fondoVAin°<strong>376</strong>secondo CapolLe considerazioni del responsabile FIS per gli eventi di sci di fondoLa sua presenza alla conferenzastampa della Marcialongaci ha permesso discambiare qualche parola conJürg Capol, il responsabile di tuttele gare di Coppa del Mondo disci di fondo.Fondista di buon livello, Capol hafatto parte della nazionale svizzeradal 1988 al 1994, ottenendodei buoni risultati in staffetta aCalgary e nella 50 km di Lillehammernel 1994. Nella sua importanteposizione nella FIS sioccupa degli eventi dello scinordico con lo stesso entusiasmoe passione con cui lo praticava.Gli abbiamo chiesto cosa ècambiato, o meglio cosa hacambiato, nello sci di fondodal 2007, anno in cui ha raggiuntol’attuale posizionenella Federazione Internazionale.Non ci sono staticambiamenti epocali, afferma,ma tante piccole variazioni tendenti anchea rendere più spettacolare lo sci nordico,tendenzialmente poco appariscente.Attirare l’attenzione di media e pubblico suquella che sembra essere la disciplina cenerentoladegli sport invernali è stata ed è lasua mission.Anche questo scopo ha la sua ultima “creatura”il Tour de Ski. All’inizio sembrava unevento un po’ fuori dagli schemi: costringeregli atleti a gareggiare per 10 giorni in 8 garedi tecniche diverse in 5 località di 3 paesi econ la tappa finale, la salita del Cermis di Cavalese,lungo la pista che normalmente sipercorre scendendo, di difficoltà estremasembrava una follia.Capol è grato agli organizzatori della Val diFiemme che hanno accettato la sua “follia”che si è dimostrata infine un vero è proprioevento mediatico, che ha attirato sulla pistamigliaia di spettatori, invogliati anche daglieventi collaterali conditi da cibi e vivande tipici.Il Tour de Ski tuttavia ha anche una valenzapuramente agonistica, perché, proprio graziealle varie caratteristiche delle gare, premia,con un bel gruzzolo e tanti punti didi Renata D’AntoniCdM, l’atleta più completo e più in forma.Proprio grazie alla disponibilità degli organizzatoriitaliani è italiana anche l’altra novitàintrodotta nel circuito, le tappe di trasferimento,con partenza ed arrivo in localitàdiverse: a fare da cavie in questo caso Cortinad’Ampezzo e Dobbiaco, località di partenzae arrivo della tappa distance.Il Tour de Ski non è ancora perfetto, ammetteCapol, sarà necessario cercare di trovarealtre località, più vicine fra loro per diminuiregli spostamenti degli atleti.Portare il fondo più vicino al pubblico perfarlo amare anche ai non addetti ai lavorisembra il compito che si è assunto Capol nellasua posizione.Per questo vengono invogliati e si moltiplicanogli sprint, talvolta in notturna, soprattuttonelle città.E’ già storia quello di Düsseldorf che è spessogara di apertura di C.d.M., quello di Pragaè nel programma Tour de Ski. Il prossimosprint cittadino di Coppa del Mondo sarà inItalia. Milano e Roma se ne contendono lasede. Pare tuttavia che sarà Milano ad averela meglio, anche se l’investitura ufficiale avverrànelmese dimaggio.Del restoMilano nonè nuova a eventi del genere. Fondisti cittadinipiù datati ricordano senz’altro le gare alParco Sempione degli anni 50 – 60 dove lesquadre del Fior di Roccia di Camillo Onesti edello Sci Cai Monza di Antonio Ruffinoni sidavano battaglia.Più recenti le prove sprint di Coppa del Mondo:se ne sono organizzate due, una al Vigorelli,una dentro la Fiera di Milano.La gara che si svolgerà in città dopo il Tour deSki del 2011 avrà come location il Parco Sempione,dove è possibile ricavare una pistatecnica, che gli incaricati FIS hanno già ispezionato.L’apposito comitato presieduto da AngeloBertocchi, esperto organizzatore, così comel’anima tecnica, Andrea Cozzi, e con ai verticianche il presidente del comitato FISI AlpiCentrali Marco Cozzi, sta già affrontando idettagli organizzativi.Sci di fondo11