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LINEE GUIDA SUL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA E ...

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- il concetto di “miglioramento” della sicurezza.Le presenti linee guida dovrebbero fornire chiarimenti ed indicazioni circa le attività da svolgere perattuare un sistema di gestione per la S&S, prefiggendosi lo scopo di migliorare le prestazioni dellePMI con riguardo a S&S dei dipendenti, attraverso la formulazione di principi circa le modalità diintegrazione della gestione specifica per S&S con gestione (più generale) legata alle altre attivitàaziendali in modo tale da:a) minimizzare i rischi per i lavoratori e per le altre parti interessate che risultano esposte a rischi,b) migliorare l’attività legata agli aspetti di natura economica,c) aiutare le organizzazioni nella costruzione di valori basati sul concetto di responsabilitàall’interno del mercato in cui operano.PECULIARITÀ E PROBLEMATICHE DELLE PMIIl problema più rilevante a tutt’oggi, all’interno delle PMI, si riscontra nel fatto che, esauritasi laprima fase relativa all’espletamento delle attività inerenti la sicurezza (predisposizione delDocumento della sicurezza, modalità di controllo della sicurezza, altri adempimenti), non si èriusciti ad attivare una struttura in grado di gestire e rendere operativo, in modo opportuno, a livellodell’intera organizzazione ed al di là degli obblighi imposti dalla legge, quanto prodotto.Il documento contenente la valutazione dei rischi rappresenta soltanto il passo iniziale epropedeutico per istituire all’interno della azienda, un sistema che valga come gestione complessivadegli aspetti legati alla sicurezza.Tale situazione è anche conseguenza del fatto che, superata la prima fase, come già detto, sia venutameno quell’attenzione necessaria, nei confronti degli aspetti di sicurezza ed igiene negli ambienti dilavoro, a far sì che quanto dichiarato venisse tradotto in pratica.Non è stato sufficientemente compreso il significato rivestito dal documento di valutazione deirischi, il quale si pone come il primo tassello di un processo di gestione degli aspetti di sicurezza, inpratica come una fotografia dello stato iniziale dell’azienda, utile per consentire successivamente dieffettuare la pianificazione e l’attuazione delle attività di riferimento nell’ottica dei concetti dimiglioramento continuo delle condizioni di lavoro.I problemi che le PMI incontrano nella fase di attivazione dei servizi di prevenzione/protezionenonché d’istituzione dei programmi relativi alla gestione della sicurezza sono essenzialmentericonducibili ai seguenti:• carenze di tipo strutturale, che si traduce nel non avere a disposizione all’interno deiservizi di prevenzione/protezione un sufficiente numero di risorse umane in grado digestire le attività di pertinenza;• mancanza di disponibilità, in termini di tempo, da parte proprio degli addetti checostituiscono il servizio, in quanto già sovraccarichi per altre attività;• assenza di un’adeguata formazione e cultura di base in materia antinfortunistica, tale dapermettere la piena conoscenza e consapevolezza degli aspetti inerenti la sicurezza.Dei tre aspetti sopraccitati quello che nella PMI è maggiormente sentito è quello relativo allaformazione. La legge prevede infatti che, qualora il servizio sia costituito mediante personaleinterno all’azienda, il datore di lavoro assicuri una formazione degli addetti che sia adeguata allosvolgimento dei propri compiti. Nella maggior parte dei casi tale obbligo di formazione si traduce inun corso di cui usufruisce unicamente colui che riveste la figura di Responsabile del servizio.Un ulteriore limite è poi rappresentato dal fatto che la risorsa del Responsabile del servizio è unapersona che svolge contemporaneamente un’altra mansione aziendale e tale situazione risulta, diconseguenza, poco favorevole alla sicurezza. In genere tale figura riveste in azienda ruoli di addettoagli uffici tecnici e presenta, pertanto, dal punto di vista professionale, un notevole bagaglioconoscitivo non bilanciato, il più delle volte, da sufficiente conoscenza ed esperienza nel campodella sicurezza del lavoro.5

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