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Realizzazione alla regola dell'arte degli impianti di ventilazione ...

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Pubblicazione realizzata daINAILDipartimento Igiene del LavoroCOORDINAMENTO SCIENTIFICOFrancesco CampanellaAUTORIFrancesco CampanellaMassimo Mattozzie<strong>di</strong>zione aggiornata al 2011CONTATTIINAIL - Dipartimento Me<strong>di</strong>cina del LavoroVia Fontana Can<strong>di</strong>da, 1 | 00040 Monteporzio Catone (Roma)Tel. + 39 9789 60 78 / + 39 06 9789 6079Fax + 39 06 94181 419r.<strong>di</strong>l@inail.itwww.inail.it© 2012 INAILDistribuzione gratuita. Vietata la ven<strong>di</strong>ta. La riproduzione su qualsiasi mezzo è consentita solo citando la fonteISBN 978-88-7484-245-2Tipolitografi a INAIL - Milano, aprile 2012


<strong>Realizzazione</strong> <strong>alla</strong> <strong>regola</strong> dell’arte <strong>degli</strong> <strong>impianti</strong> <strong>di</strong> <strong>ventilazione</strong> nelle sale <strong>di</strong> Risonanza Magnetica.In<strong>di</strong>cazioni operative, esperienze, criticitàvalori <strong>di</strong> frequenza relativamente bassi (circa inferiori a 23 MHz); le seconde si rendonoinvece necessarie nel caso <strong>di</strong> tomografi che richiedono caratteristiche <strong>di</strong> attenuazionea valori <strong>di</strong> ra<strong>di</strong>ofrequenza superiori, e pertanto la riduzione massima del livello<strong>di</strong> interferenza. Le gabbie <strong>di</strong> faraday aperte consentono <strong>di</strong> allocare le apparecchiatureRM all’interno <strong>di</strong> ambienti ampi, e, riguardando generalmente solo le macchine abasso campo: i parametri microclimatici vanno quin<strong>di</strong> visti in questo contesto, ovveroconsiderando che dalle con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> normale esercizio non sono previste attivazioni<strong>di</strong> con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> emergenza.Le gabbie chiuse possono riguardare invece tutte le tipologie <strong>di</strong> RM, dal basso, all’alto,fino all’altissimo campo.fig. 2 fig. 3Caratteristiche <strong>degli</strong> <strong>impianti</strong> <strong>di</strong> <strong>ventilazione</strong> nelle sale <strong>di</strong>agnostichea risonanza magneticaL’impossibilità <strong>di</strong> avere delle aperture, come delle finestre o dei passaggi d’aria aggiuntivial sistema <strong>di</strong> aereazione forzato, fa si che tutta l’aria all’interno della sala RMschermate con gabbie <strong>di</strong> faraday chiuse entra ed esce esclusivamente attraversol’azione dell’impianto <strong>di</strong> <strong>ventilazione</strong> che, per tale motivo, è chiamato a garantire:• un sufficiente grado <strong>di</strong> <strong>ventilazione</strong>, finalizzato essenzialmente al benessere respiratoriodel paziente;• il mantenimento della con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> “normale esercizio”, stabilita nel DM 2.8.91,e peraltro ulteriormente avvalorata dalle In<strong>di</strong>cazioni Operative ISPESL del 2004(in attesa dei nuovi emanan<strong>di</strong> standard <strong>di</strong> sicurezza), e nella quale deve esseregarantita una temperatura <strong>di</strong> 22+/- 2°C ed un’umi<strong>di</strong>tà relativa


<strong>Realizzazione</strong> <strong>alla</strong> <strong>regola</strong> dell’arte <strong>degli</strong> <strong>impianti</strong> <strong>di</strong> <strong>ventilazione</strong> nelle sale <strong>di</strong> Risonanza Magnetica.In<strong>di</strong>cazioni operative, esperienze, criticitàdovrà essere tenuta in con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> normale sovrappressione rispetto agli ambientiesterni, nelle modalità descritte successivamente;• un numero <strong>di</strong> ricambi d’aria orari pari ad almeno 6, e tipicamente ricompreso fra6 e 8 nella con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> normale esercizio, sia per quanto riguarda la mandata esia per quanto riguarda la ripresa dell’aria;• un numero <strong>di</strong> ricambi d’aria pari ad almeno 18, e tipicamente ricompreso fra 18e 22, nella con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> emergenza, sia per quanto riguarda la mandata e siaper quanto riguarda la ripresa dell’aria, in ciò ovviamente ricomprendendo i soliambienti che ospitano magneti superconduttori;• una con<strong>di</strong>zione barica <strong>di</strong> leggera pressione in con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> normale esercizio, daottenere attraverso un leggero sbilanciamento a favore dell’aria in mandata rispetto<strong>alla</strong> ripresa;• una con<strong>di</strong>zione barica con una leggera depressione in con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> emergenza,da ottenere attraverso uno sbilanciamento a favore della ripresa rispetto <strong>alla</strong> mandata;• una <strong>di</strong>stribuzione delle bocchette d’immissione all’interno della sala che tengaconto della necessità <strong>di</strong> dover “con<strong>di</strong>zionare” costantemente il paziente con ariafresca, immessa dall’esterno ed opportunamente filtrata;• una <strong>di</strong>stribuzione delle bocchette <strong>di</strong> aspirazione all’interno della sala che tengaconto della necessità convogliare opportunamente l’aria da espellere.In attesa <strong>di</strong> eventuali standard <strong>di</strong> sicurezza riferiti ad un decreto ministeriale <strong>di</strong> prossimaemanazione, pare agli autori opportuno evidenziare che tutte le con<strong>di</strong>zioni soprariportate vadano garantite in fase <strong>di</strong> realizzazione <strong>degli</strong> <strong>impianti</strong>,e quin<strong>di</strong> certificate insede <strong>di</strong> collaudo e verificate perio<strong>di</strong>camente almeno una volta ogni sei mesi, fermarestando la necessità <strong>di</strong> dover in qualunque momento garantire l’efficienza <strong>di</strong> untempestivo intervento <strong>di</strong> emergenza.Mentre il sistema <strong>di</strong> <strong>ventilazione</strong> nella con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> normale esercizio opera costantementesecondo quanto sopra illustrato, il sistema <strong>di</strong> <strong>ventilazione</strong> <strong>di</strong> emergenza entrain funzione solo “<strong>alla</strong> bisogna”.Esso infatti resta inattivo anche per lungo tempo se non si verificano situazioni anomaleo se non è attivato manualmente. A questo proposito è buona norma attivarela <strong>ventilazione</strong> <strong>di</strong> emergenza con una certa frequenza (prevedendo una proceduraco<strong>di</strong>ficata) al fine <strong>di</strong> evitare che una lunga inattività possa determinare il mancatofunzionamento al momento <strong>di</strong> utilizzo.Tale necessità procedurale <strong>di</strong>venta ancor più tassativa quando i motori delle con<strong>di</strong>zioni<strong>di</strong> esercizio “normale” e <strong>di</strong> “emergenza” sono fisicamente separati.Esempi <strong>di</strong> <strong>impianti</strong>Impianti <strong>di</strong> <strong>ventilazione</strong> in sala magnete capaci <strong>di</strong> rispettare contemporaneamentetutte le caratteristiche precedentemente esposte possono essere realizzati con <strong>di</strong>-6


<strong>Realizzazione</strong> <strong>alla</strong> <strong>regola</strong> dell’arte <strong>degli</strong> <strong>impianti</strong> <strong>di</strong> <strong>ventilazione</strong> nelle sale <strong>di</strong> Risonanza Magnetica.In<strong>di</strong>cazioni operative, esperienze, criticitàverse modalità: tutte le scelte <strong>di</strong> seguito riportate sono <strong>di</strong> fatto percorribili, ferma restandola garanzia della corretta realizzazione “a <strong>regola</strong> d’arte” dell’impianto, nonchél’effettivo rispetto delle con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> esercizio previste.Analizziamo <strong>di</strong>verse soluzioni: in primis quelle che prevedono <strong>impianti</strong> autonomi allestitiper la sola gestione dell’aereazione della sala magnete.fig. 41. Impianti realizzati con doppi motori a coppia (immissionee ripresa “normale” ed immissione e ripresa “forzata”) destinatia sopperire <strong>alla</strong> con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> normale esercizio e,in aggiunta a questi, <strong>alla</strong> con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> emergenza;fig. 52. Impianti realizzati con solo due motori <strong>di</strong> aereazione, unoper la mandata (immissione) e l’altro per la ripresa (espulsione)dell’aria,La variazione <strong>di</strong> portata è determinata da un particolare<strong>di</strong>spositivo detto “inverter 1 ” che genera una maggiore velocità;nella con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> normale esercizio è sempre attivala prima velocità, in caso <strong>di</strong> emergenza viene attivata laseconda con<strong>di</strong>zione.Queste due soluzioni sono indubbiamente le più <strong>di</strong>ffuse, e consentono <strong>di</strong> ottenerei risultati più sod<strong>di</strong>sfacenti dal punto <strong>di</strong> vista dell’efficienza del “sistema sicurezza”rappresentato dall’impianto <strong>di</strong> <strong>ventilazione</strong> in Risonanza Magnetica; indubbiamentesono anche i migliori dal punto <strong>di</strong> vista della ricerca <strong>di</strong> standar<strong>di</strong>zzazione in materia,rispondendo a requisiti precisi, e consentendo pochi gra<strong>di</strong> <strong>di</strong> libertà in sede <strong>di</strong> realizzazione.Fermo restando quanto sopra, in linea <strong>di</strong> principio non è da escludere a priori la possibilità<strong>di</strong> poter rispondere agli stessi requisiti <strong>di</strong> realizzazione in precedenza espostiricorrendo a <strong>di</strong>verse modalità <strong>di</strong> realizzazione <strong>degli</strong> <strong>impianti</strong> <strong>di</strong> cui trattasi; vale lapena citare alcuni esempi ed approfon<strong>di</strong>re alcune peculiarità che possono rappresentare<strong>di</strong> fatto <strong>degli</strong> aspetti nevralgici e <strong>di</strong> rischio <strong>di</strong> efficienza del sistema.fig. 63. Impianti realizzati utilizzando come mandata dell’arial’apporto proveniente da un sistema U.T.A. centralizzato:normalmente questi sistemi prevedono un sistema <strong>di</strong>filtraggio dell’aria a monte, più precisamente nei pressidell’allocazione del motore e <strong>di</strong> ulteriori sistemi <strong>di</strong> filtraggiopresenti nelle pluri-<strong>di</strong>slocazioni collocate lungo il tragittointerno dell’e<strong>di</strong>ficio, comportando, soprattutto a seguito <strong>di</strong>1 Gruppo “raddrizzatore-invertitore”, alimentato a corrente alternata ed utilizzato per variare la tensione e la frequenzadella corrente alternata in uscita rispetto a quella in entrata (ad esempio per l’alimentazione <strong>di</strong> macchine motrici nelleapplicazioni a carico <strong>regola</strong>bile ma costante nel tempo).7


<strong>Realizzazione</strong> <strong>alla</strong> <strong>regola</strong> dell’arte <strong>degli</strong> <strong>impianti</strong> <strong>di</strong> <strong>ventilazione</strong> nelle sale <strong>di</strong> Risonanza Magnetica.In<strong>di</strong>cazioni operative, esperienze, criticitàuna non <strong>regola</strong>re manutenzione, cadute <strong>di</strong> portata d’aria sempre più significative neltempo nella con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> normale esercizio. In taluni casi è previsto, nella con<strong>di</strong>zione<strong>di</strong> emergenza, che il maggiore apporto <strong>di</strong> aria sia consentito attraverso la chiusuracon serrande elettrificate <strong>di</strong> alcune <strong>di</strong>slocazioni con il convogliamento <strong>di</strong> tutta l’arianella condotta che afferisce <strong>alla</strong> sala magnete. Tale soluzione è <strong>di</strong> fatto perseguibile,purché sia data garanzia <strong>di</strong> efficienza nel tempo, attivando una severa e attenta procedura<strong>di</strong> verifica perio<strong>di</strong>ca sulla funzionalità del sistema, a con<strong>di</strong>zione che si tengadebitamente conto dei due seguenti aspetti:fig. 7• le serrande devono attivarsi e chiudere i flussi entro pochi secon<strong>di</strong>(si raccomanda non più <strong>di</strong> 5 al fine <strong>di</strong> garantire la tempestivitàd’intervento),• i sistemi elettrificati delle serrande devono essere previsti al <strong>di</strong>fuori del campo magnetico dell’apparecchiatura RM, onde evitarnel’eventuale magnetizzazione e la non corretta funzionalitàal momento dell’utilizzo.Ovviamente tale soluzione non potrà essere adottata per il sistema <strong>di</strong> ripresa, sianormale e sia <strong>di</strong> emergenza, che non potrà prevedere l’utilizzo <strong>di</strong> condotte <strong>di</strong> aereazionecomuni con altre ambienti, poiché potrebbe, <strong>di</strong> fatto, comportare il rientroaria “contaminata” <strong>di</strong> elio e convogliata all’esterno. Tutto il sistema <strong>di</strong> ripresa devenecessariamente essere autonomo per le esigenze della sala magnete, e non vavincolato a serrande elettrificate che ne limitino l’efficienza. Solo in casi eccezionali,motivati dall’impossibilità <strong>di</strong> agire altrimenti, potrà essere consentito <strong>di</strong> collegarsi adun’altra condotta <strong>di</strong> espulsione dell’aria all’esterno, purché ciò si attui come ultimocollegamento <strong>alla</strong> stessa prima del terminale, prevedendo se del caso dei sistemi antireflussodell’elio verso l’interno, o meglio <strong>di</strong> <strong>ventilazione</strong> ulteriormente forzata versol’esterno d<strong>alla</strong> parte precedente all’attacco <strong>alla</strong> medesima condotta.fig. 8• Impianti realizzati con un solo motore <strong>di</strong> ripresa nella con<strong>di</strong>zione<strong>di</strong> emergenza, ove l’aria <strong>di</strong> mandata è aspirata dallo stessoa seguito dell’apertura <strong>di</strong> una serranda non motorizzata, la cuiapertura è attivata d<strong>alla</strong> stessa veemenza del flusso <strong>di</strong> ripresa.Pur trattandosi <strong>di</strong> una con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> emergenza, e per la quale potrebbe essere nonconsentito il passaggio dell’aria attraverso i filtri <strong>di</strong> mandata, tale soluzione comportauna serie <strong>di</strong> svantaggi <strong>di</strong> carattere pratico: il possibile blocco della serranda a causadel perdurante continuo inutilizzo nel corso del tempo, la necessità <strong>di</strong> avere un motore<strong>di</strong> ripresa <strong>di</strong> emergenza molto potente che all’attivazione potrebbe determinare unsovraccarico eccessivo <strong>di</strong> corrente sull’impianto <strong>di</strong> alimentazione con la conseguente<strong>di</strong>sattivazione dello stesso, il presentarsi <strong>di</strong> una con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> eccessiva depressioneall’interno della sala, capace <strong>di</strong> sollecitare oltremodo gli stessi pannelli dellagabbia <strong>di</strong> Faraday, e <strong>di</strong> provocare un conseguente sca<strong>di</strong>mento della gabbia stessa.8


<strong>Realizzazione</strong> <strong>alla</strong> <strong>regola</strong> dell’arte <strong>degli</strong> <strong>impianti</strong> <strong>di</strong> <strong>ventilazione</strong> nelle sale <strong>di</strong> Risonanza Magnetica.In<strong>di</strong>cazioni operative, esperienze, criticitàInoltre con l’apertura della porta, determinata a sua volta dallo stato <strong>di</strong> depressioneinterno <strong>alla</strong> sala, verrebbe ad essere apportata dall’interno dei locali del sito RM arianon più fresca e pulita. Rispettare le giuste con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> operatività in tale contestoè molto <strong>di</strong>fficile e l’efficienza complessiva del sistema nel tempo tende a scenderedrasticamente soprattutto se il livello <strong>di</strong> attenzione nei controlli perio<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> funzionalitànon viene tenuto molto alto. Pertanto è una soluzione da ritenersi fortemente sconsigliata,a meno <strong>di</strong> puntuali controlli ai motori, serrande e pannelli della gabbia chel’esperto responsabile per la sicurezza dovrebe compiere quoti<strong>di</strong>anamente all’avviodelle attività, evidentemente ingenerando ovvie problematiche <strong>di</strong> carattere gestionaleLa <strong>di</strong>slocazione delle bochette d’aereazioneVolendo dare una linea <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo generale nella progettazione della <strong>di</strong>stribuzionedelle bocchette <strong>di</strong> aereazione in sala magnete, occorre tener conto <strong>di</strong> alcuni importantifattori, in parte già evidenziati: soprattutto il paziente, ma anche l’operatore chelo assiste nelle fasi <strong>di</strong> posizionamento e rimozione dal lettino della macchina RM,devono essere sempre investiti da aria fresca e pulita proveniente dalle bocchette <strong>di</strong>immissione, mentre tutta l’aria da espellere, eventualmente sporca <strong>di</strong> Elio a seguito<strong>di</strong> boil off o quench con fuoriuscita <strong>di</strong> gas criogenico in sala magnete, dovrà essereconvogliata nella parte posteriore della sala, e comunque dopo almeno metà dellalunghezza del magnete. L’attuale tendenza è <strong>di</strong> realizzare tutte le bocchette per la<strong>di</strong>stribuzione dell’aria a livello del controsoffitto della sala magnete, anche se in linea<strong>di</strong> principio solo per la ripresa vi è obbligo assoluto <strong>di</strong> realizzare le bocchette in alto,per la mandata, questa con<strong>di</strong>zione non rappresenta una con<strong>di</strong>zione necessaria.9


<strong>Realizzazione</strong> <strong>alla</strong> <strong>regola</strong> dell’arte <strong>degli</strong> <strong>impianti</strong> <strong>di</strong> <strong>ventilazione</strong> nelle sale <strong>di</strong> Risonanza Magnetica.In<strong>di</strong>cazioni operative, esperienze, criticitàCiò che è <strong>di</strong> fondamentale importanza è che, per rispettare una con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> sicurezzache salvaguar<strong>di</strong> le con<strong>di</strong>zioni precedenti, occorre pre<strong>di</strong>sporre tutta la mandataanteriormente all’apparecchiatura RM, e tutta la ripresa posteriormente, avendo l’accortezza<strong>di</strong> <strong>di</strong>slocare le bocchette lungo tutto il lato anteriore della sala per la mandata,e lungo quello posteriore per la ripresa.Tutto ciò è finalizzato affinché avvenga un effettivo” lavaggio” <strong>di</strong> tutta l’aria della sala,senza lasciare delle “sacche” non rinnovata che possano inopportunamente crearsiin qualche angolo della sala. Il verso dell’aria sarà pertanto univoco, d<strong>alla</strong> parte anterioredella sala esami a quella posteriore, e lungo tutto il volume della sala.L’eventuale inst<strong>alla</strong>zione delle bocchette in alternanza fra mandata e ripresa comporterebbela formazione <strong>di</strong> vortici in sala e soprattutto la non rimozione dell’eventualegas criogenico, che tenderebbe invece ad accumularsi in sacche presenti lungo glispazi meno ricambiati.Mandata Normale Mandata <strong>di</strong> Emergenza Ripresa <strong>di</strong> Emergenza Ripresa NormaleNon è intenzione <strong>degli</strong> autori dare delle in<strong>di</strong>cazioni univoche sul <strong>di</strong>mensionamento<strong>degli</strong> <strong>impianti</strong>, ovvero relative a estensione e numero sia delle bocchette e sia dellecondotte. Il principio generale è che devono essere rispettate tutte le norme <strong>di</strong> buonatecnica <strong>di</strong> riferimento applicabili in materia per la realizzazione <strong>di</strong> <strong>impianti</strong> <strong>di</strong> <strong>ventilazione</strong>con<strong>di</strong>zionamento <strong>alla</strong> <strong>regola</strong> d’arte secondo quanto sancito il DM 22.02.2008n. 37, fermo restando gli elementi <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo in<strong>di</strong>viduati nel presente lavoro per laspecifica applicazione che se ne intende fare.La ripresa supplementare <strong>di</strong> emergenzaI magneti superconduttori hanno la particolarità <strong>di</strong> montare sulla torretta della macchinasia le valvole <strong>di</strong> boil-off sia la tubazione <strong>di</strong> evacuazione dell’elio per l’eventuale10


<strong>Realizzazione</strong> <strong>alla</strong> <strong>regola</strong> dell’arte <strong>degli</strong> <strong>impianti</strong> <strong>di</strong> <strong>ventilazione</strong> nelle sale <strong>di</strong> Risonanza Magnetica.In<strong>di</strong>cazioni operative, esperienze, criticitàfuoriuscita <strong>di</strong> gas criogenico che si sprigioni, a seguito <strong>di</strong> un malfunzionamento cheingeneri un quench, all’esterno della sala magnete e, ancor più, dell’e<strong>di</strong>ficio. Indubbiamente,le valvole sulla testa del magnete e la flangia <strong>di</strong> raccordo della tubazione <strong>di</strong>quench con la macchina RM rappresentano i principali punti critici connessi ad un’eventualefuoriuscita <strong>di</strong> gas criogenico in sala RM. Essi rappresentano pertanto “puntisensibili” che richiedono un particolare e maggiore livello <strong>di</strong> attenzione per gli aspetti<strong>di</strong> sicurezza e prevenzione. In aggiunta a quanto sopra, occorre considerare che latorretta della macchina RM è collegata <strong>di</strong>rettamente con il controsoffitto della sala, che<strong>di</strong>vide l’ambiente sottostante dal soffitto delimitato d<strong>alla</strong> gabbia <strong>di</strong> Faraday. In questospazio scorrono tutti gli <strong>impianti</strong> che asservono la sala e al suo interno non è previstala <strong>ventilazione</strong>, in quanto tutte le bocchette <strong>di</strong> mandata e <strong>di</strong> ripresa dell’aria sonoinst<strong>alla</strong>te per operare al <strong>di</strong> sotto del controsoffitto. Pur considerando quanto sopra,qualora l’elio dovesse liberarsi d<strong>alla</strong> torretta, essendo più leggero dell’aria, andrebbead invadere proprio l’interno del controsoffitto, stratificandosi dall’alto verso il basso,fino ad invadere l’ambiente intero della sala stessa: proprio per questo motivo, da oltreun decennio, è in<strong>di</strong>cazione dell’Istituto, ai fini <strong>di</strong> una ottimizzazione delle con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong>sicurezza, far prevedere all’interno del controsoffitto la una <strong>di</strong>slocazione libera <strong>di</strong> unacondotta <strong>di</strong> ripresa <strong>di</strong> emergenza da inst<strong>alla</strong>re proprio sulla torretta RM, in modo taleche all’attivarsi della <strong>ventilazione</strong> <strong>di</strong> emergenza, l’elio possa essere ripreso <strong>di</strong>rettamentee buttato fuori prima ancora che invada il resto dell’ambiente. Tale sistema <strong>di</strong>sicurezza aggiuntivo è da considerarsi solidale con la <strong>ventilazione</strong> <strong>di</strong> emergenza presenein sala, e non necessariamente deve prevedere un motore de<strong>di</strong>cato, ma anchesemplicemente una condotta collegata allo stesso impianto, <strong>di</strong>mensionando opportunamentele portate d’aria in fase d’inst<strong>alla</strong>zione e <strong>regola</strong>zione dell’impianto stesso.Ripresa Normale Ripresa <strong>di</strong> Emergenza Mandata <strong>di</strong> Emergenza Mandata NormaleQualora l’impianto <strong>di</strong> <strong>ventilazione</strong> sia dotato <strong>di</strong> motori separati per il funzionamento“normale” e per il funzionamento <strong>di</strong> “emergenza”, sia in mandata e sia in ripresa,11


<strong>Realizzazione</strong> <strong>alla</strong> <strong>regola</strong> dell’arte <strong>degli</strong> <strong>impianti</strong> <strong>di</strong> <strong>ventilazione</strong> nelle sale <strong>di</strong> Risonanza Magnetica.In<strong>di</strong>cazioni operative, esperienze, criticitàl’inst<strong>alla</strong>zione della condotta libera sulla torretta del magnete non richiede particolariattenzioni. Se invece si tratta <strong>di</strong> due motori a due velocità, allora la tubazione svolgeanche il ruolo <strong>di</strong> ripresa in con<strong>di</strong>zioni normali, e questo implica che se non correttamenteinst<strong>alla</strong>to, potrebbe, <strong>di</strong> fatto, sottrarre aria al corretto rilevamento del sensoreossigeno posto anch’esso in torretta, in prossimità o sulla verticale della flangia <strong>di</strong>raccordo del tubo <strong>di</strong> quench con il magnete.Pertanto, in questo caso, una corretta inst<strong>alla</strong>zione deve prevedere che il sensoreossigeno sia interposto tra la flangia <strong>di</strong> raccordo e la condotta <strong>di</strong> aspirazione, ad unaquota comunque superiore, in modo tale che il verso <strong>di</strong> scorrimento dell’aria sia taleche investa nel suo decorso il sensore ossigeno e ne faciliti l’eventuale rilevazione.Tale accorgimento è particolarmente importante e l’efficacia è verificabile utilizzandoun fumogeno <strong>di</strong> prova che consenta <strong>di</strong> verificare l’effettivo percorso dell’aria.(Esempi <strong>di</strong> soluzione non praticabile in caso <strong>di</strong> impianto <strong>di</strong> <strong>ventilazione</strong> realizzatocon motori <strong>di</strong> mandata e ripresa a due velocità (inverter)- la condotta libera postanel controsoffitto andrebbe a sottrarre aria al sensore ossigeno spostando il flussodell’aria in una <strong>di</strong>rezione <strong>di</strong>versa: la tempestività d’internvento verrebbe compromessa;tale soluzione è invece praticabile senza alcun problema nella situazionee in cuisono presenti quattro motori ad unica velocità).Se il sensore ossigeno venecorrettamente interposto, laripresa in con<strong>di</strong>zioni normalipuò perfino facilitare larilevazione, convogliandol’aria circostante proprionella <strong>di</strong>rezione dell’elementosensibile del sensore12


<strong>Realizzazione</strong> <strong>alla</strong> <strong>regola</strong> dell’arte <strong>degli</strong> <strong>impianti</strong> <strong>di</strong> <strong>ventilazione</strong> nelle sale <strong>di</strong> Risonanza Magnetica.In<strong>di</strong>cazioni operative, esperienze, criticitàIl calcolo del numero <strong>di</strong> ricambi/oraParticolare attenzione merita la procedura <strong>di</strong> calcolo per il corretto <strong>di</strong>mensionamentodell’impianto sulla base delle specifiche <strong>di</strong> <strong>ventilazione</strong> richieste. Ovviamente ogniimpianto è a se, e non è possibile aprioristicamente stabilire dei valori universali <strong>di</strong>portata d’aria in mandata e in ripresa per tutte le inst<strong>alla</strong>zioni, ciò che però è oggettodella presente trattazione è stabilire un comune metodo <strong>di</strong> calcolo e <strong>di</strong> valutazioneper realizzare <strong>impianti</strong> conformi, standar<strong>di</strong>zzati e confrontabili.L’impianto <strong>di</strong> <strong>ventilazione</strong> e con<strong>di</strong>zionamento in sala magnete deve garantire il permaneredelle seguenti con<strong>di</strong>zioni fondamentali, che dovranno essere tutte sod<strong>di</strong>sfattee contemporaneamente garantite nel tempo:• Temperatura della sala RM 22 °C +/- 2°C• Umi<strong>di</strong>tà relativa: 30%


<strong>Realizzazione</strong> <strong>alla</strong> <strong>regola</strong> dell’arte <strong>degli</strong> <strong>impianti</strong> <strong>di</strong> <strong>ventilazione</strong> nelle sale <strong>di</strong> Risonanza Magnetica.In<strong>di</strong>cazioni operative, esperienze, criticitàuna semplice verifica visiva all’interno della controsoffittatura consente <strong>di</strong> sincerarsiin merito a tutte queste con<strong>di</strong>zioni.• Nel caso in cui il controsoffitto sia praticamente isolato dal resto della sala, il volume<strong>di</strong> riferimento per i calcoli delle portate d’aria per l’impianto <strong>di</strong> <strong>ventilazione</strong>deve essere calcolato sulla scorta dell’altezza fino al controsoffitto.• Nel caso il controsoffitto preveda uno scambio <strong>di</strong> aria con l’ambiente sottostante,il volume da considerare sarà quello dell’intera sala.Pertanto il calcolo della superficie <strong>di</strong> base per l’altezza considerata, eventualmente<strong>di</strong>minuito del volume del magnete, rappresenta il volume d’aria da ricambiare attraversoil sistema <strong>di</strong> <strong>ventilazione</strong>.Si propone <strong>di</strong> seguito un esempio <strong>di</strong> calcolo, considerando una sala magnete avente<strong>di</strong>mensioni pari a 30 m 2 <strong>di</strong> superficie (6 x 5 m) e 2,70 m <strong>di</strong> altezza fino al controsoffittoe 3.30 fino al soffitto delimitato d<strong>alla</strong> gabbia <strong>di</strong> Faraday. Il volume del toroide delmagnete e del lettino paziente è stimato intorno ai 3 - 4 m 3 , < <strong>di</strong> 1/20 e pertanto nonviene considerato nei calcoli.Esempio n. 1Volume della sala non considerando il controsoffitto: 30 x 2.70 = 81 m 3Con<strong>di</strong>zioni Normali: 6 - 8 ricambi/oraa) 6 ricambi/ora : 81 x 6 = 486 m 3 /h minimob) 8 ricambi/ora : 81 x 8 = 648 m 3 /h massimo486 ≤ Portata d’aria efficace in con<strong>di</strong>zioni normali - Mandata e Ripresa ≤ 64814


<strong>Realizzazione</strong> <strong>alla</strong> <strong>regola</strong> dell’arte <strong>degli</strong> <strong>impianti</strong> <strong>di</strong> <strong>ventilazione</strong> nelle sale <strong>di</strong> Risonanza Magnetica.In<strong>di</strong>cazioni operative, esperienze, criticitàCon<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> Emergenza: tipicamente [18 (val. min.) -22 (val. max)] ricambi d’ariaa) 18 ricambi / ora : 81 x 18 = 1458 m 3 /h;b) 22 ricambi / ora: 81 x 22 = 1782 m 3 /h ;Le portate d’aria dovranno pertanto essere comprese tra il minimo e il massimo:1458 ≤ Portata d’aria efficace in emergenza - Mandata e Ripresa ≤ 1782 o superiori.Esempio n. 2Volume della sala considerando il controsoffitto: 30 x 3.30 = 99 m 3Con<strong>di</strong>zioni Normali: 6 - 8 ricambi/oraa) 6 ricambi/ora: 99 x 6 = 594 m 3 /h minimob) 8 ricambi/ora: 99 x 8 = 792 m 3 /h massimo594 ≤ Portata d’aria efficace in con<strong>di</strong>zioni normali - Mandata e Ripresa ≤ 792Con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> Emergenza: almeno 18 -22 ricambi d’ariaa)18 ricambi/ora: 99 x 18 = 1782 m 3 /h minimob)22 ricambi/ora: 99 x 22 = 2178 m 3 /h massimoPortate d’aria pertanto quantomeno comprese tra:1782 ≤ Portata d’aria efficace in emergenza - Mandata e Ripresa ≤ 2178 o superiori.Nella relazione tecnica va chiaramente specificato se il volume del controsoffitto èconsiderato. Quando dalle misure e dai calcoli effettuati risulta che la mandata e laripresa hanno valori significativamente <strong>di</strong>versi, ad esempio per misure effettuate a<strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> molto tempo dal collaudo, l’effettivo numero <strong>di</strong> (ricambi/ora) va calcolatoconsiderando il valore più basso tra i due, poiché l’altro fa da agente limitante, edovviamente ad eccessivi sbilanciamenti deve fare seguito una nuova <strong>regola</strong>zionedelle portate d‘aria.Il fatto <strong>di</strong> non considerare il volume del magnete comporta in entrambe le con<strong>di</strong>zioniun leggero apporto aggiuntivo <strong>di</strong> effettiva portata d’aria da parte dei motori, cherappresenta in ogni caso un valore aggiunto e non certo peggiorativo per le duecon<strong>di</strong>zioni operative; ovviamente non sarebbe stata la stessa cosa se a valere fossestato il contrario.Preme inoltre considerare un particolare aspetto legato a particolari esigenze valideper alcune tipologie <strong>di</strong> apparecchiature RM: la necessità <strong>di</strong> utilizzare parte dell’ariaimmessa in sala magnete come sistema <strong>di</strong> raffreddamento interno al magnete medesimo.Questo tipo <strong>di</strong> soluzione, che prevede in genere un sistema <strong>di</strong> aspirazione dell’ariadal basso dell’apparecchiatura, non deve entrare in contrasto con le peculiarità tec-15


<strong>Realizzazione</strong> <strong>alla</strong> <strong>regola</strong> dell’arte <strong>degli</strong> <strong>impianti</strong> <strong>di</strong> <strong>ventilazione</strong> nelle sale <strong>di</strong> Risonanza Magnetica.In<strong>di</strong>cazioni operative, esperienze, criticitàniche realizzative fin qui rappresentate, e pertanto occorre tenere conto <strong>di</strong> tale esigenzanei calcoli, provvedendo se del caso a sopperire, da un lato alle necessità <strong>di</strong>raffreddamento dell’apparecchiatura previste dal costruttore, dall’altro alle esigenze<strong>di</strong> aereazione e lavaggio in continuo della sala secondo le specifiche <strong>di</strong> progetto.Non è possibile quin<strong>di</strong> immaginare un contesto che non preveda un sistema <strong>di</strong> ripresaambiente in con<strong>di</strong>zioni normali, in quanto l’aria viene già ripresa dall’apparecchiatura,ed in linea <strong>di</strong> principio la ripresa dal basso da sola non può rappresentare unacorretta con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> esercizio, per quanto già esposto.Occorre pertanto prevedere, oltre al sistema <strong>di</strong> raffreddamento “insito” nella macchinaRM (che normalmente richiede da 500 a 700 m 3 /h), un sistema <strong>di</strong> ripresa ambientenelle modalità già considerate; ovviamente in questo caso, per sopperire alledue esigenze <strong>di</strong> ripresa, occorrerà <strong>di</strong>mensionare l’impianto <strong>di</strong> mandata in con<strong>di</strong>zioninormali in modo tale da garantire il giusto apporto d’aria a bilanciamento del sistema.(1 - 2: mandata e ripresa in con<strong>di</strong>zioni normali, 3 - 4: mandata e ripresa in emergenza)Nota: le bocchette <strong>di</strong> aereazione possono avere griglie a <strong>di</strong>ffusione a 360° o dotate<strong>di</strong> alette <strong>di</strong>rezionali. Nel caso <strong>di</strong> griglie dotate <strong>di</strong> alette <strong>di</strong>rezionali occorre <strong>di</strong>stinguere,solo per la con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> normale esercizio, due casi:1. Le bocchette <strong>di</strong> mandata e <strong>di</strong> ripresa sono <strong>di</strong>sposte molto vicino <strong>alla</strong> parete frontalee posteriore dell’apparecchiatura RM: le griglie vanno montate in modo daavere le alette <strong>di</strong>rette verso l’apparecchiatura RM;2. Le bocchette d’immissione e aspirazione <strong>di</strong>stano oltre 60 cm dalle pareti frontalee posteriore: le griglie vanno montate in modo da avere le alette orientate versole rispettive pareti, in modo da evitare che si creino delle sacche <strong>di</strong> aria non ricambiate.16


<strong>Realizzazione</strong> <strong>alla</strong> <strong>regola</strong> dell’arte <strong>degli</strong> <strong>impianti</strong> <strong>di</strong> <strong>ventilazione</strong> nelle sale <strong>di</strong> Risonanza Magnetica.In<strong>di</strong>cazioni operative, esperienze, criticitàLa <strong>regola</strong>zione della pressione dell’ariaLa <strong>regola</strong>zione definitiva dell’impianto <strong>di</strong> <strong>ventilazione</strong> nelle due con<strong>di</strong>zioni operative<strong>di</strong> lavoro deve tener conto, oltre che dei valori calcolati sulla base delle caratteristichestrutturali della sala, anche della necessità <strong>di</strong> dover garantire, per quanto detto in precedenza,un leggero stato <strong>di</strong> pressione della sala nelle con<strong>di</strong>zioni operative normali,ed uno stato <strong>di</strong> leggera depressione nelle con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> emergenza. Occorre pertanto,al termine dei calcoli, riconsiderare i valori ricavati - paritari tra mandata e ripresa - pergarantire l’esatto numero <strong>di</strong> ricambi/ora, a favore <strong>di</strong> un leggero sbilanciamento capace<strong>di</strong> garantire il gioco <strong>di</strong> pressioni evidenziate. La “ratio” della <strong>regola</strong>zione delle pressionicosì come esposta è legata <strong>alla</strong> necessità <strong>di</strong> dover garantire, in con<strong>di</strong>zioni operativenormali, che tutta l’aria che entra in sala magnete provenga dal solo apporto <strong>di</strong> ariaforzata <strong>di</strong> mandata, (in altre parole aria filtrata), evitando che non sia l’apertura dellaporta a garantire tale apporto, introducendo così dell’inopportuno pulviscolo, il quale,potendo in parte essere anche <strong>di</strong> natura ferromagnetica, verrebbe attratto dal magnete,sporcandolo. Nei casi peggiori, ove per anni si è lavorato in regime <strong>di</strong> depressionein con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> normale esercizio, sono stati osservati dei veri e propri strati <strong>di</strong> polvereche si era depositata <strong>di</strong>rettamente nell’interno, sotto il guscio <strong>di</strong> copertura del magnete,determinando una per<strong>di</strong>ta della qualità dell’immagine. Un metodo empirico <strong>di</strong> verificadell’andamento pressorio, che non richiede sofisticati strumenti <strong>di</strong> misura ma unsemplice accen<strong>di</strong>no, è quello <strong>di</strong> porre la sua fiamma nella “luce”della porta socchiusadella sala magnete. La fiamma si orienterà verso l’sterno se è rispettata, nella con<strong>di</strong>zione<strong>di</strong> normale esercizio, lo stato <strong>di</strong> leggera pressione, mentre si orienterà versol’interno se nella con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> emergenza è stato correttamente <strong>regola</strong>to lo stato <strong>di</strong>depressione. Un‘eccessiva pressione o depressione nelle due con<strong>di</strong>zioni comporteràlo spegnimento della fiamma, in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> una <strong>regola</strong>zione non correttamente proporzio-17


<strong>Realizzazione</strong> <strong>alla</strong> <strong>regola</strong> dell’arte <strong>degli</strong> <strong>impianti</strong> <strong>di</strong> <strong>ventilazione</strong> nelle sale <strong>di</strong> Risonanza Magnetica.In<strong>di</strong>cazioni operative, esperienze, criticitànata rispetto alle piccole <strong>di</strong>fferenze richieste. Ovviamente l’utilizzo <strong>di</strong> strumentazionetecnica adeguata consente <strong>di</strong> associare alle rilevazioni empiriche dei valori numericiche sono gli unici a consentire una valutazione quantitativa della con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> pressione.Significative <strong>di</strong>fferenze <strong>di</strong> portata d’aria tra mandata e ripresa non sono consigliatein quanto provocano la degenerazione della struttura resistente, ovvero un eccessivasollecitazione, in corrispondenza <strong>di</strong> ogni movimento <strong>di</strong> apertura della porta della salamagnete, delle pannellature metalliche che la compongono. Mentre la degenerazionedella tenuta della gabbia sulla porta della sala è un fattore inevitabile e costante neltempo, ma <strong>di</strong> facile prevenzione attraverso la perio<strong>di</strong>ca manutenzione (registrazionedelle cerniere) nonché sostituzione dei fingers, la manutenzione per una “degenerazione”della pannellatura della gabbia è cosa molto più complessa, inevitabilmentecostosa e non sempre completamente praticabile senza compromettere, per un certotempo non comunque trascurabile, il <strong>regola</strong>re svolgimento dell’attività <strong>di</strong>agnostica.Preme infine evidenziare che, nella <strong>regola</strong>zione delle pressioni, occorre sempre tenerpresente l’eventuale quantitativo <strong>di</strong> aria che alcuni magneti richiedono per il lororaffreddamento interno: un quantitativo <strong>di</strong> aria che normalmente incide sulla ripresanel calcolo finale delle portate d’aria necessarie, da un lato a sod<strong>di</strong>sfare i requisiti delmagnete, dall’altro a garantire il giusto ricambio d’aria nella sala.Il monitoraggio in continuo dei parametri microclimaticiIl monitoraggio in continuo dei parametri microclimatici della sala magnete avvieneattraverso un termoigrometro inst<strong>alla</strong>to all’interno della sala esami collegato ad un<strong>di</strong>splay <strong>di</strong> lettura chiaramente visibile d<strong>alla</strong> console. Il controllo costante della temperaturae dell’umi<strong>di</strong>tà consente <strong>di</strong> tenere monitorato continuamente il corretto funzionamentodell’impianto <strong>di</strong> <strong>ventilazione</strong>; infatti, variazioni significative, soprattutto dellatemperatura, sono in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> un non corretto funzionamento dell’impianto, causato oda un sopraggiunto guasto al sistema <strong>di</strong> mandata o ripresa, o <strong>di</strong> un eccessivo sbilanciamentodel sistema stesso. Occorre, infatti, considerare che l’impianto, in con<strong>di</strong>zioninormali, è chiamato a lavorare 24 ore su 24 per 365 giorni all’anno e le calibrazionipossono variare, soprattutto a causa dell’inevitabile depositarsi <strong>di</strong> polvere e sporciziasui filtri in mandata.Una costante opera <strong>di</strong> manutenzione e verifica della corretta funzionalità nel tempoè estremamente importante per garantire il mantenimento delle con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> correttaoperatività dell’impianto, vista la particolare peculiarità della con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> emergenza,nell’ottica della sicurezza. Il posizionamento dei sensori del termoigrometro all’internodella sala RM è estremamente importante. Il loro posizionamento all’internodelle condotte o delle bocchette dell’aria <strong>di</strong> ripresa, non rappresenta una soluzioneottimale, perché non è rappresentativa della reale con<strong>di</strong>zione microclimatica presenteall’interno della sala magnete. È consigliato, pertanto, prevedere la loro inst<strong>alla</strong>zionea me<strong>di</strong>a altezza <strong>di</strong>rettamente in ambiente, allocandoli su una parete. (Esempinelle figure a seguire)18


<strong>Realizzazione</strong> <strong>alla</strong> <strong>regola</strong> dell’arte <strong>degli</strong> <strong>impianti</strong> <strong>di</strong> <strong>ventilazione</strong> nelle sale <strong>di</strong> Risonanza Magnetica.In<strong>di</strong>cazioni operative, esperienze, criticitàNel caso <strong>di</strong> apparecchi termoigrometrici con sonda integrata (piccoli rivelatori monobloccointegrati), è possibile prevedere una loro collocazione all’interno della salapurché nelle vicinanze della finestre <strong>di</strong> visione del paziente (visiva), potendo cosìleggere nitidamente sul <strong>di</strong>splay i parametri monitorati: si consiglia in tal caso <strong>di</strong> acquisiretermoigrometri a sonda integrata dotati <strong>di</strong> <strong>di</strong>splay luminoso o <strong>di</strong> pre<strong>di</strong>sporre unpiccolo led autoalimentato per la sua illuminazione a basso consumo. Le apparecchiatureRM sono generalmente dotale <strong>di</strong> un sistema <strong>di</strong> controllo della temperaturaall’interno del gantry, questo sistema è utile per il monitoraggio delle con<strong>di</strong>zioni termichedella macchina. Se la temperatura ambiente si innalza oltre certi limiti viene menol’efficienza <strong>di</strong> raffreddamento dei gra<strong>di</strong>enti e la macchina si autoprotegge andando inblocco. Le apparecchiature <strong>di</strong> risonanza magnetica sono generalmente settate perlavorare proprio a temperature pari a 22+/- 2°C, ovvero quelle idealmente perseguibilia livello ambientale anche in base al DM 2/8/1991, andando in blocco quando latemperatura raggiunge i 26°C.La misura strumentale del numero <strong>di</strong> ricambi/oraGli strumenti tipicamente utilizzati per la misura del numero <strong>di</strong> ricambi /ora in sala magneteconsentono in realtà <strong>di</strong> risalire a tali valori misurando la velocità dell’aria (m/s)in alcuni punti critici della sala e, da questi valori, sulla base della configurazione delcontesto specifico in cui si effettua la misura, è possibile risalire alle portate d’aria(m 3 /s), e da queste al numero <strong>di</strong> ricambi / ora. Tutte le misure hanno senso solose sono effettuate all’interno della sala esami a porta chiusa. Per tale motivo glistrumenti utilizzati devono avere caratteristiche <strong>di</strong> magnetocompatibilità con il campostatico dell’apparecchiatura RM e, su <strong>di</strong>chiarazione del costruttore, garanzia <strong>di</strong> affidabilitàdelle misure effettuate.Qualsiasi altra soluzione (misure effettuate lungo le condotte all’esterno della gabbia<strong>di</strong> Faraday o subito dopo l’uscita delle condotte dai motori), non possono a prioriessere ritenute rappresentative della con<strong>di</strong>zione reale all’interno della sala, in quantonon si tiene conto, oltre che dalle cadute <strong>di</strong> pressione dell’aria a causa della successivatortuosità delle condotte alle bocchette, <strong>di</strong> eventuali “strozzature”, rotture odegenerazioni dei corrugati in materiale plastico utilizzati per la <strong>di</strong>stribuzione dell’arianel controsoffitto, e <strong>di</strong> eventuali non conformità dell’impianto. Alcune volte, proprio19


<strong>Realizzazione</strong> <strong>alla</strong> <strong>regola</strong> dell’arte <strong>degli</strong> <strong>impianti</strong> <strong>di</strong> <strong>ventilazione</strong> nelle sale <strong>di</strong> Risonanza Magnetica.In<strong>di</strong>cazioni operative, esperienze, criticitàgrazie a tali misure espletate in sala magnete, è stato possibile constatare e risalire<strong>alla</strong> causa della non conformità.Inoltre nell’interfaccia con la gabbia <strong>di</strong> Faraday, la presenza dei fitri <strong>di</strong> passaggio anido d’ape che svolgono la funzione <strong>di</strong> “guida d’onda”, ovvero necessaria <strong>di</strong> garantirela continuità e la tenuta della gabbia, comporta inevitabilmente una, seppur leggera,caduta <strong>di</strong> pressione. È consigliabile che le misure siano effettuate <strong>di</strong>rettamente insala magnete su tutte le bocchette <strong>di</strong> aerazione, sia sulla mandata che sulla ripresa,con particolare riguardo <strong>alla</strong> ripresa supplementare <strong>di</strong> emergenza presente all’internodel controsoffitto sulla torretta della macchina RM. Secondo il metodo utilizzato e lenorme <strong>di</strong> buona tecnica adottate, sono utilizzate delle sonde convogliatrici che consentono<strong>di</strong> incanalare tutta l’aria a ridosso del rilevatore <strong>di</strong> velocità dello strumento(ventolina o filo caldo).fig. 9 fig. 10 fig. 11Anemometro ad elica Anemomentro a filo caldo Sonda convogliatriceper anemometriNella misura della <strong>ventilazione</strong> è molto importante tenere presente che la sonda rilevala velocità dell’aria in quel particolare punto <strong>di</strong> misura. È opportuno evidenziare infatticome il profilo <strong>di</strong> velocità caratteristico del moto turbolento all’interno dei condottiabbia sempre un profilo <strong>di</strong> velocità che va d<strong>alla</strong> velocità nulla in prossimità dellepareti <strong>alla</strong> velocità massima nelle sezioni centrali del flusso, con profilo variabile infunzione del numero <strong>di</strong> Reynolds, ovvero essenzialmente della velocità stessa, dellatemperatura e della geometria del canale. In linea <strong>di</strong> principio - e per ovviare magaria limitazioni volumetriche presenti nel sistema - le misure <strong>di</strong> portata dell’aria possonoessere effettuate anche nei tratti esterni <strong>alla</strong> gabbia <strong>di</strong> Faraday, ma in questo casobisogna essere estremamente sicuri che il flusso nel tratto <strong>di</strong> misura sia quanto piùlineare possibile, cioè esente da vortici, e pari quello che verrebbe misurato ripetendola stessa misura sulla bocchetta <strong>di</strong> riferimento all’interno della sala magnete. Si tengapresente la relazione S 1V 1=S 2V 2dove S è la sezione della condotta, V la velocitàdell’aria. In linea generale è consigliabile, per una misura corretta, utilizzare un opportunoconvogliatore, <strong>di</strong> sezione S, che affacciato <strong>alla</strong> bocchetta, crei un collettoreall’interno del quale l’aria presenta un moto lineare.Quando si usa una anemometro dotato <strong>di</strong> ventola bisogna stare attenti a una forza20


<strong>Realizzazione</strong> <strong>alla</strong> <strong>regola</strong> dell’arte <strong>degli</strong> <strong>impianti</strong> <strong>di</strong> <strong>ventilazione</strong> nelle sale <strong>di</strong> Risonanza Magnetica.In<strong>di</strong>cazioni operative, esperienze, criticitàcontro elettromotrice che si viene a generare nelle parti rotanti in presenza <strong>di</strong> uncampo magnetico.Tale forza, opponendosi al movimento della ventola fa sì che il valore della portata siasottostimato. In linea generale è consigliabile utilizzare per queste misure un anemometroa filo caldo che non risente <strong>di</strong> tale fenomeno.La misura delle portate d’aria va eseguita utilizzando strumenti tarati, in cui il Certificato<strong>di</strong> Taratura, che va allegato al rapporto <strong>di</strong> misura, ne rappresenta la garanzia dellaqualità delle misure effettuate.I protocolli <strong>di</strong> misura adottati, su cui non si entra nel merito, esattamente come le modalità<strong>di</strong> realizzazione <strong>degli</strong> <strong>impianti</strong>, dovranno fare riferimento alle norme <strong>di</strong> buonatecnica vigenti in tale settore.Particolari criticità legate alle apparecchiature RM inst<strong>alla</strong>te all’interno<strong>di</strong> sale operatorieLe sale operatorie che ospitano apparecchiature a Risonanza Magnetica devono farfronte a due <strong>di</strong>verse necessità <strong>di</strong> aereazione della sala, legate da un lato al rispetto<strong>di</strong> tutte le specifiche tecniche previste per le sale operatorie e dall’altra al dover sopperirealle criticità legate <strong>alla</strong> presenza <strong>di</strong> un magnete superconduttore contenenteal suo interno <strong>di</strong>verse centinaia <strong>di</strong> litri <strong>di</strong> liquido criogenico. Le accortezze che sirendono necessarie per garantire il rispetto <strong>di</strong> determinati livelli <strong>di</strong> temperatura e <strong>di</strong>umi<strong>di</strong>tà relativa sono gli stessi in quanto anche per le sale operatorie è generalmenteprevisto un range <strong>di</strong> temperatura <strong>di</strong> 22 +/- 2 °C ed un’umi<strong>di</strong>tà relativa pari al 40-60%.Ciò equivale anche <strong>alla</strong> necessità, in con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> normale esercizio, <strong>di</strong> dover garantirela pulizia dell’aria della sala da agenti biologici e particolato, ottenuta attraversoun’opportuna filtrazione dell’aria in mandata ed il mantenimento <strong>di</strong> una costante sovrappressionedella sala rispetto ai locali limitrofi. Il numero <strong>di</strong> ricambi /ora richiestiall’interno delle sale operatorie,in con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> normale esercizio, è maggiore che inrisonanza magnetica, ed è pari a 15. (Riferimento: DPR 14.01.97 n. 37): il sistema <strong>di</strong><strong>ventilazione</strong> in sala operatoria svolge infatti due finalità e, oltre a garantire costantementeun giusto apporto <strong>di</strong> aria nuova, consente <strong>di</strong> liberare la sala dalle <strong>di</strong>spersioniaeriformi dei gas anestetici utilizzati e/o altri vapori o gas inquinanti. I gas anesteticitipicamente utilizzati sono in genere più pesanti dell’aria, e tendono pertanto a <strong>di</strong>sperdersiverso il basso: per questo motivo è richiesto che le bocchette <strong>di</strong> aspirazionesiano a loro volta poste in basso, questa necessità è tuttavia in controtendenzaalle specifiche previste per la Risonanza Magnetica. Dovendo garantire il lavaggiocompleto della sala per evitare la formazione <strong>di</strong> sacche <strong>di</strong> aria non ricambiate, è necessarioche le bocchette <strong>di</strong> immissione dell’aria siano poste in alto.. Tale con<strong>di</strong>zionedurante il “normale esercizio” non può <strong>di</strong> fatto essere in alcun modo <strong>di</strong>sattesa, anzi,dovrà necessariamente essere rispettata.Alla luce <strong>di</strong> questo, il posizionamento del sensore ossigeno posto sulla torretta delmagnete richiede la massima attenzione al fine <strong>di</strong> garantire l’efficienza del “sistema21


<strong>Realizzazione</strong> <strong>alla</strong> <strong>regola</strong> dell’arte <strong>degli</strong> <strong>impianti</strong> <strong>di</strong> <strong>ventilazione</strong> nelle sale <strong>di</strong> Risonanza Magnetica.In<strong>di</strong>cazioni operative, esperienze, criticitàsicurezza” necessario in risonanza magnetica: infatti, in caso <strong>di</strong> piccoli flussi <strong>di</strong> fuoriuscita<strong>di</strong> criogeno, la rilevazione verrebbe ritardata a causa della controtendenzadel flusso con conseguente sottrazione dei vapori che verrebbero necessariamenteconvogliati in <strong>di</strong>rezione opposta al sensore ossigeno.Occorre pertanto valutare l’opportunità <strong>di</strong> dotare la torretta della macchina RM, qualoranon sia già prevista, <strong>di</strong> un rivestimento che confini la torretta del magnete fino alsoffitto stesso, dove al suo interno può essere allocato il sensore ossigeno, che intal modo esso non risentirebbe della possibile sottrazione <strong>di</strong> aria consentendo unaquanto più tempestiva rilevazione.In ragione <strong>di</strong> questa problematica , per la con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> emergenza, occorre garantire:• per la mandata, un aumento del flusso d’aria con le modalità e i quantitativi minimigià <strong>di</strong>scussi per le comuni inst<strong>alla</strong>zioni RM (capaci <strong>di</strong> garantire almeno 18 - 22ric./ora), e in questo caso meglio ancora se superiori;• per la ripresa, il blocco dei motori della ripresa normale, che sono posti in basso,ed il contestuale attivarsi della ripresa <strong>di</strong> emergenza attraverso delle bocchette<strong>di</strong> aspirazione poste <strong>alla</strong> massima altezza, o sotto il controsoffitto, se presente,possibilmente sopra l’area del magnete, oltre <strong>alla</strong> ripresa supplementare da prevedereall’interno del rivestimento della torretta fino al soffitto.In definitiva pertanto avremo: in con<strong>di</strong>zioni normali la mandata in alto e la ripresa inbasso, in con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> emergenza il blocco della ripresa in basso e l’attivazione dellaripresa <strong>di</strong> emergenza posta in alto e della ripresa ausiliaria posta dentro la torretta/controsoffitto.Il blocco della ripresa <strong>di</strong> normale esercizio si rende necessaria per evitare la <strong>di</strong>spersionedel criogeno verso il basso, ovvero in tutta la sala. (Nella foto la “Brain Suite”dell’Ospedale S. Andrea <strong>di</strong> Roma, sulla scorta della quale prima esperienza in Italiasono scaturite le considerazioni sopra riportate).fig. 1222


<strong>Realizzazione</strong> <strong>alla</strong> <strong>regola</strong> dell’arte <strong>degli</strong> <strong>impianti</strong> <strong>di</strong> <strong>ventilazione</strong> nelle sale <strong>di</strong> Risonanza Magnetica.In<strong>di</strong>cazioni operative, esperienze, criticitàLa <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> conformità dell’impianto <strong>di</strong> <strong>ventilazione</strong>Gli <strong>impianti</strong> <strong>di</strong> <strong>ventilazione</strong> realizzati all’interno <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici rientrano nel campo <strong>di</strong> applicazionedel Decreto del Ministero per lo Sviluppo Economico n. 37 del 22.01.2008,che prevede per questi <strong>impianti</strong> la realizzazione <strong>alla</strong> cosiddetta “<strong>regola</strong> d’arte”.Ciò significa che tutti gli <strong>impianti</strong> dovranno essere realizzati in conformità alle vigentiDirettive comunitarie e leggi nazionali, adottando soluzioni costruttive e <strong>di</strong> messa inesercizio secondo quanto previsto dalle norme <strong>di</strong> buona tecnica armonizzate in materia.La certificazione d’inst<strong>alla</strong>zione dell’impianto “ a <strong>regola</strong> d’arte” dovrà riportareoltre <strong>alla</strong> <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> conformità, l’in<strong>di</strong>cazione delle norme <strong>di</strong> buona tecnica seguiteed una serie <strong>di</strong> allegati obbligatori. Le certificazioni sono firmate dai Responsabilitecnici delle imprese abilitate <strong>alla</strong> realizzazione <strong>di</strong> tali <strong>impianti</strong>, ovvero in possesso<strong>degli</strong> opportuni requisiti tecnico professionali.Stante la necessità <strong>di</strong> entrambe le <strong>di</strong>chiarazioni, in ossequio al decreto ministerialesopra citato, che va quin<strong>di</strong> considerato come riferimento normativo unico, i soggettiabilitatia) sono tenuti ad affermare sotto la propria responsabilità <strong>di</strong> aver:• rispettato il progetto redatto per l’inst<strong>alla</strong>zione,• seguito le norme <strong>di</strong> buona tecnica applicabili all’impiego dell’inst<strong>alla</strong>zione,• inst<strong>alla</strong>to componenti e materiali adatti al luogo d’inst<strong>alla</strong>zione,• controllato l’impianto ai fini della sicurezza e della funzionalità con esito positivo,avendo eseguito le verifiche richieste dalle norme e dalle <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> legge.b) <strong>alla</strong> <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> conformità devono obbligatoriamente allegare:• il progetto• la relazione con tipologie dei materiali utilizzati• lo schema dell’impianto realizzato• il riferimento a <strong>di</strong>chiarazioni <strong>di</strong> conformità precedenti o parziali, già esistenti• copia del certificato <strong>di</strong> riconoscimento dei requisiti tecnico - professionaliNella relazione vanno riportati i calcoli effettuati per il <strong>di</strong>mensionamento dell’impiantoe la descrizione delle scelte adottate per rispondere alle specifiche richieste. In particolare,oltre agli schemi tecnici - aeraulici, va riportato uno schema che in<strong>di</strong>chi la<strong>di</strong>stribuzione delle bocchette <strong>di</strong> aereazione all’interno della sala in<strong>di</strong>cando quelle <strong>di</strong>mandata e quelle <strong>di</strong> ripresa, la con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> esercizio normale e <strong>di</strong> emergenza, laripresa supplementare all’interno del controsoffitto. A conclusione del lavoro, l’esecutoredelle opere dovrà rilasciare al committente un dettagliato “Rapporto <strong>di</strong> collaudo”con le misure effettuate ed il calcolo con cui sono stati determinati i numero <strong>di</strong>ricambi/ora.La certificazione d’inst<strong>alla</strong>zione <strong>alla</strong> <strong>regola</strong> d’arte ed il “Rapporto <strong>di</strong> collaudo” vannoconsegnati al committente - proprietario dell’e<strong>di</strong>ficio in cui l’impianto è stato inst<strong>alla</strong>to,il quale è tenuto a tenerlo a <strong>di</strong>sposizione delle autorità competenti per le verifichedel caso.L’impianto dovrà essere controllato almeno ogni 6 mesi per verificare il mantenimen-23


<strong>Realizzazione</strong> <strong>alla</strong> <strong>regola</strong> dell’arte <strong>degli</strong> <strong>impianti</strong> <strong>di</strong> <strong>ventilazione</strong> nelle sale <strong>di</strong> Risonanza Magnetica.In<strong>di</strong>cazioni operative, esperienze, criticitàto delle effettive portate d’aria e per garantire la corretta e continuativa con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong>sovrappressione in con<strong>di</strong>zioni normali e <strong>di</strong> depressione in emergenza. Sono del tuttoauspicabili verifiche con maggiore frequenza soprattutto in zone dove i filtri dell’ariain mandata tendono ad intasarsi con molta facilità a causa dell’elevata polverositàdell’area <strong>di</strong> inst<strong>alla</strong>zione A seguito della sostituzione / pulizia dei filtri e <strong>di</strong> qualsiasialtra opera <strong>di</strong> manutenzione, il manutentore è tenuto a rilasciare una certificazioneche attesti le opere eseguite e le eventuali mo<strong>di</strong>fiche <strong>di</strong> sistema apportate rispetto alprogetto originale, e il nuovo rapporto <strong>di</strong> collaudo che riporti le misure effettuate sullabase del quale sono state <strong>di</strong> nuovo garantite le specifiche <strong>di</strong> regime dell’impiantoall’origine richieste.Il ruolo dell’esperto responsabile e delle autorità competentiL’Esperto Responsabile è la figura preposta, incaricata dal Datore <strong>di</strong> Lavoro, perla progettazione e la gestione della sicurezza in un sito <strong>di</strong> Risonanza Magnetica, aisensi del DM 2/8/1991. In particolare, in merito all’impianto <strong>di</strong> <strong>ventilazione</strong> che, comeabbiamo detto, rappresenta un elemento cogente ed insostituibile nel “sistema sicurezza”complessivo nelle inst<strong>alla</strong>zioni RM, egli è tenuto <strong>alla</strong>:• validazione del progetto esecutivo,• controllo della corretta inst<strong>alla</strong>zione dell’impianto,• controllo dei collau<strong>di</strong> effettuati d<strong>alla</strong> Ditta incaricata,• verifica della corretta esecuzione del progetto ad inst<strong>alla</strong>zione avvenuta,• verifica perio<strong>di</strong>ca del perdurare delle caratteristiche tecniche dell’impianto, secondoquanto sancito dall’allegato 3 del sopra citato decreto.Al termine dell’inst<strong>alla</strong>zione e prima dell’inizio dell’attività <strong>di</strong>agnostica, egli deve rilasciareal datore <strong>di</strong> lavoro il proprio benestare all’utilizzo clinico dell’apparecchiaturaRM in sicurezza. Tutti i controlli successivi effettuati d<strong>alla</strong> <strong>di</strong>tta incaricata della manutenzionedevono essere rilasciati in copia anche all’Esperto Responsabile, il quale,conservandoli or<strong>di</strong>natamente in un registro, potrà <strong>di</strong>mostrare alle autorità competentiin sede d’ispezione che l’impianto è stato collaudato e perio<strong>di</strong>camente verificato emantiene le caratteristiche <strong>di</strong> garanzia della sicurezza per cui è stato realizzato. Allostesso modo, eventuali non conformità dell’impianto realizzato o la necessità <strong>di</strong> manutenzionea causa <strong>di</strong> un non corretto funzionamento, devono essere tempestivamentesegnalate dagli operatori addetti <strong>alla</strong> <strong>di</strong>agnostica RM all’Esperto Responsabilee da questi, <strong>di</strong> concerto con il Responsabile Me<strong>di</strong>co, al datore <strong>di</strong> lavoro con il propriogiu<strong>di</strong>zio in merito all’opportunità o meno, in base <strong>alla</strong> tipologia <strong>di</strong> guasto e d’interventoda effettuare, <strong>di</strong> far continuare a espletare l’attività <strong>di</strong>agnostica.Infatti, qualora il guasto dovesse compromettere la corretta attivazione della <strong>ventilazione</strong><strong>di</strong> emergenza in caso <strong>di</strong> fuoriuscita <strong>di</strong> criogeni in sala magnete, verrebbe menol’azione <strong>di</strong> protezione per cui lo stesso impianto è stato progettato e realizzato.È buona <strong>regola</strong> pre<strong>di</strong>sporre da parte dell’Esperto Responsabile uno scadenziario24


<strong>Realizzazione</strong> <strong>alla</strong> <strong>regola</strong> dell’arte <strong>degli</strong> <strong>impianti</strong> <strong>di</strong> <strong>ventilazione</strong> nelle sale <strong>di</strong> Risonanza Magnetica.In<strong>di</strong>cazioni operative, esperienze, criticitàperio<strong>di</strong>co delle prove da effettuare sull’impianto <strong>di</strong> <strong>ventilazione</strong> <strong>di</strong> emergenza, prevedendonel’avvio manuale e il mantenimento della con<strong>di</strong>zione attivata per qualcheminuto almeno una volta a settimana (da parte <strong>degli</strong> addetti <strong>alla</strong> RM), annotando inapposito registro i dati e le informazioni utili circa il controllo effettuato.Le autorità competenti deputate a svolgere verifiche <strong>di</strong> carattere ispettivo sulla conformità<strong>degli</strong> <strong>impianti</strong> in ambito RM, sono l’INAIL, area ex-ISPESL, e i Dipartimenti <strong>di</strong>Prevenzione delle ASL, ai sensi dell’art. 7.1 e 7.2 del DPR 542/94. Le verifiche consistonoprincipalmente nell’operato dell’Esperto Responsabile, il quale, per quanto<strong>di</strong> competenza, è tenuto a rispondere dei criteri adottati per rilasciare il benestarerelativo alle caratteristiche <strong>di</strong> sicurezza che consentano l’utilizzo clinico dell’apparecchiatura.Fare ciò equivale a verificare la conformità sia dell’apparecchiatura sia<strong>degli</strong> <strong>impianti</strong> accessori <strong>di</strong> sicurezza. Ovviamente, in caso <strong>di</strong> eventuali prescrizioni surilievi <strong>di</strong> non conformità, questi ricadranno sotto la responsabilità dell’esercente, mal’ER, per quanto <strong>di</strong> competenza, risponderà del proprio operato al datore <strong>di</strong> lavoroche lo ha incaricato formalmente qualora si riscontrasse una carenza <strong>di</strong> attenzionenei confronti della corretta realizzazione e manutenzione dell’impianto <strong>di</strong> <strong>ventilazione</strong>,fatti salvi altri eventuali addebiti in sede giu<strong>di</strong>ziaria per incidenti <strong>di</strong> una certa gravitàpoiché non va <strong>di</strong>menticato che la sua figura viene definita per legge come Espertonella materia <strong>di</strong> cui trattasi e Responsabile delle azioni <strong>di</strong> cautela da intraprendersi aifini della salvaguar<strong>di</strong>a dei lavoratori, dei pazienti e della popolazione.RaccomandazioniPer l’impianto <strong>di</strong> <strong>ventilazione</strong> in con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> emergenza occorre prevedere la possibileattivazione sia in modo automatico, attraverso l’ossimetro, che <strong>di</strong>a il consenso<strong>di</strong> accensione quando la soglia <strong>di</strong> ossigeno nella sala magnete scenda al 18%,sia attraverso un interruttore manuale (meglio se <strong>di</strong> tipo “pulsante a fungo” rosso,che identifica tipicamente l’attivazione <strong>di</strong> sistemi <strong>di</strong> sicurezza). L’attivazione manualedeve essere prevista, o eventualmente ripetuta qualora sia stata già allocata altrove,nella console, identificando chiaramente il pulsante con un’etichetta inamovibile. Sel’attivazione avviene automaticamente attraverso il sensore ossigeno, la <strong>di</strong>sattivazioneavverrà altrettanto automaticamente quando il livello <strong>di</strong> elio nell’aria sarà sceso el’ossigeno in sala risalito al <strong>di</strong> sopra del 18%. Se la <strong>ventilazione</strong> <strong>di</strong> emergenza vieneattivata invece manualmente, questa dovrà rimanere nello stato <strong>di</strong> funzionamentofino ad intervento <strong>di</strong> <strong>di</strong>sattivazione manuale. (Nota: occorre fare attenzione ad alcunetipologie <strong>di</strong> pulsanti che prevedono, per la <strong>di</strong>sattivazione manuale, la necessità <strong>di</strong>dover ruotare il pulsante stesso, in genere in verso antiorario). Non è possibile prevederené timer né la necessità <strong>di</strong> dover mantenere premuto il pulsante manualmenteper avere la <strong>ventilazione</strong> <strong>di</strong> emergenza attiva.Infatti, la possibilità <strong>di</strong> potere attivare manualmente la <strong>ventilazione</strong> <strong>di</strong> emergenza nonsvolge solo il ruolo <strong>di</strong> consentire delle verifiche perio<strong>di</strong>che <strong>di</strong> funzionamento, ma anche<strong>di</strong> poter mantenere attivata la <strong>ventilazione</strong> nei casi in cui si renda necessario25


<strong>Realizzazione</strong> <strong>alla</strong> <strong>regola</strong> dell’arte <strong>degli</strong> <strong>impianti</strong> <strong>di</strong> <strong>ventilazione</strong> nelle sale <strong>di</strong> Risonanza Magnetica.In<strong>di</strong>cazioni operative, esperienze, criticitàavere un ricambio d’aria maggiore nella sala per un prolungato periodo <strong>di</strong> tempo,come durante le operazioni <strong>di</strong> rabbocco dell’elio o a seguito <strong>di</strong> prolungati utilizzi <strong>di</strong>gas anestetici in sala.Nel caso in cui il sensore ossigeno non funzioni, non è possibile, se non per brevitransitori, sopperire a tale deficienza immaginando <strong>di</strong> poter lavorare con la <strong>ventilazione</strong><strong>di</strong> emergenza sempre attiva, e continuare ad esercitare la normale routine<strong>di</strong>agnostica. Infatti, il sensore ossigeno svolge l’importante ruolo <strong>di</strong> rilevare eventualisituazioni <strong>di</strong> emergenza, attivando i conseguenti livelli d’intervento. L’attivazione della<strong>ventilazione</strong> <strong>di</strong> emergenza rappresenta un’azione <strong>di</strong> protezione che, nella con<strong>di</strong>zione<strong>di</strong> massima allerta, consente agli addetti <strong>alla</strong> RM <strong>di</strong> avere un possibile tempo utile,durante un quench in sala, per mettere in sicurezza se stessi e il paziente posto inesame ed evitare che l’elio si immetta in altri locali del sito RM e della struttura sanitariastessa. Lavorare con la <strong>ventilazione</strong> <strong>di</strong> emergenza attivata non rappresenta inalcun modo, <strong>di</strong> per se, una con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> garanzia <strong>di</strong> sicurezza quando il sensoreossigeno non funziona. Questa prassi, infatti, oltre che intrinsecamente illecita, potrebbecomportare un’eccessiva sollecitazione dei motori.Pertanto nei casi in cui il sensore ossigeno o la <strong>ventilazione</strong> <strong>di</strong> emergenza non dovesserofunzionare è necessario sospendere l’attività <strong>di</strong>agnostica routinaria, fatte salvele urgenze in<strong>di</strong>fferibili (pericolo <strong>di</strong> vita per il paziente) che dovranno essere valutatee giustificate <strong>di</strong> volta in volta dal me<strong>di</strong>co responsabile della prestazione <strong>di</strong>agnosticache le effettuerà sotto la propria responsabilità garantendo un elevato livello <strong>di</strong> attenzionedurante l’esecuzione <strong>degli</strong> esami.26


<strong>Realizzazione</strong> <strong>alla</strong> <strong>regola</strong> dell’arte <strong>degli</strong> <strong>impianti</strong> <strong>di</strong> <strong>ventilazione</strong> nelle sale <strong>di</strong> Risonanza Magnetica.In<strong>di</strong>cazioni operative, esperienze, criticitàConclusioniL’impianto <strong>di</strong> <strong>ventilazione</strong> in sala magnete rappresenta a tutti gli effetti un <strong>di</strong>spositivo<strong>di</strong> sicurezza in Risonanza Magnetica.Le norme essenziale che ne co<strong>di</strong>ficano l’ins t<strong>alla</strong>zione ed utilizzo sono:il Decreto del Ministero della Sanità dello 02/08/1991il Decreto del Ministero per lo Sviluppo Economico n. 37 del 22.01.2008Il DM 2.8.91, in particolare, lo identifica tra le misure <strong>di</strong> sicurezza da intraprendereal fine <strong>di</strong> garantire la ”idoneità e<strong>di</strong>lizia delle inst<strong>alla</strong>zioni fisse”, la cui finalità è <strong>di</strong> attuare,in caso <strong>di</strong> emergenza, un’azione <strong>di</strong> protezione finalizzata <strong>alla</strong> liberazione dellasala magnete dei gas criogenici eventualmente fuoriusciti dall’apparecchiatura RM.Le imprese abilitate ad eseguire lavori <strong>di</strong> realizzazione <strong>degli</strong> <strong>impianti</strong> sono tenute alrispetto <strong>di</strong> tutte le <strong>di</strong>rettive comunitarie e leggi nazionali vigenti in materia, rilasciandoal termine dei lavori, a firma del Responsabile tecnico dell’impresa abilitata, la certificazione<strong>di</strong> inst<strong>alla</strong>zione dell’impianto <strong>alla</strong> <strong>regola</strong>, d’arte, con allegati i documentiobbligatori previsti per legge, ivi compreso il rapporto <strong>di</strong> collaudo, sulla base deiquali l’Esperto Responsabile asserisce al datore <strong>di</strong> lavoro il proprio benestare all’usoclinico in sicurezza dell’apparecchiatura RM. L’Esperto Responsabile è, per contodel datore <strong>di</strong> lavoro, il soggetto incaricato della progettazione e della gestione dellasicurezza in Risonanza Magnetica, e come tale rappresenta il principale interlocutoreper tale aspetto da parte <strong>degli</strong> organi ispettivi e <strong>di</strong> vigilanza.L’attività ispettiva effettuata fino al 31 maggio 2010 all’ISPESL, e definita dall’art. 7.2del DPR 542/94, è oggi svolta dall’Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gliInfortuni sul Lavoro (INAIL), secondo quanto definito dal D.L. n.78/2010, che ha stabilitocon la soppressione dell’ISPESL, il trasferimento <strong>di</strong> tutte le sue funzioni.All’INAIL, il quale è oggi pertanto chiamato a garantire la continuità <strong>di</strong> esercizio <strong>di</strong>tutte le funzioni già assolte dall’ISPESL, nel rispetto <strong>di</strong> quanto <strong>di</strong>sposto dal decretocommissariale ISPESL 6 aprile 2009.Il non corretto funzionamento dell’impianto <strong>di</strong> <strong>ventilazione</strong>, e in particolare quello <strong>di</strong>emergenza, o la sua inattivazione al raggiungimento della soglia <strong>di</strong> <strong>alla</strong>rme da partedel sensore ossigeno, trattandosi <strong>di</strong> un <strong>di</strong>spositivo <strong>di</strong> sicurezza fondamentale inrisonanza magnetica comporta, da parte <strong>degli</strong> organi competenti, la sospensionedell’attività <strong>di</strong>agnostica, ai sensi dell’art. 7.3 del DPR 542.94.27


Fonti delle immagini, delle foto e <strong>degli</strong> schemi tecniciFig 1: la fig. 1 è stata presa dal sito http://www.imedco.ch e mo<strong>di</strong>ficata per essereinserita nell’articolo.Fig 2: la fig. 2 è stata presa dal sito http://blog.poliambulatoriod<strong>alla</strong>rosaprati.it emo<strong>di</strong>ficata per essere inserita nell’articoloFig. 3 : la fig. 3 è stata presa dal sito http://www.palermovet.itFig. 4 : la fig. 4 è stata presa dal sito http://www.<strong>di</strong>zeta<strong>impianti</strong>.itFig. 5: la fig. 5 è stata presa dal sito http://www.<strong>di</strong>rectindustry.itFig. 6: la fig. 6 è stat presa dal sito http://www.sampsrl.comFig. 7: la fig. 7 è stata presa dal sito http://www.<strong>di</strong>rectindustry.itFig. 8: la fig. 8 è stata presa dal sito http://www.<strong>di</strong>rectindustry.itFig. 9: la fig. 10 è stata presa dal sito http://www.<strong>di</strong>rectindustry.itFig. 10: la fig. 10 è stata presa dal sito http://www.<strong>di</strong>rectindustry.itFig. 11: la fig. 11 è stata presa dal sito http://www.strumentieservizi.itFig. 12: è una foto - la liberatoria è quella dell’Ospedale S. AndreaTutti i <strong>di</strong>segni - schemi tecnici sono produzione del Settore per Verifiche Autorizzativeed Ispettive nelle Ra<strong>di</strong>azioni Ionizzanti ed in Risonanza Magnetica dell’INAIL area ex-ISPESL.PrecisazioniLe immagini riportate nel presente lavoro perseguono il solo scopo <strong>di</strong> esplicitarecon la massima chiarezza - anche visiva - il fine scientifico e <strong>di</strong>vulgativo dei concettiespressi nel testo, perseguendo il solo obiettivo <strong>di</strong> trasmettere aspetti tecnici,procedure operative e finalità che possano meglio infondere conoscenza scientificae cultura della sicurezza nei settori trattati. Non sono perseguiti fini pubblicitari, né<strong>di</strong>ffamatori, né commerciali <strong>di</strong> alcuna forma e genere.28


RingraziamentiA tutti coloro che hanno inoltre contribuito con la propria <strong>di</strong>sponibilitàa poter raccogliere informazioni ed elaborare immagini per la stesuradella presente trattazione va un grazie sentito da parte <strong>degli</strong> autori.Un particolare ringraziamento va inoltre al Dr. Rolando Milani, FisicoMe<strong>di</strong>co ed Esperto Responsabile in RM, per la preziosa collaborazioneprestata.

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