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L'endoscopia nell'urgenza emorragica - EndoscopiaDigestiva.it

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L’endoscopia nell’urgenza <strong>emorragica</strong>&dir<strong>it</strong>tidoverial rischio di inquinamento del sistema.Con le ultime generazioni di strumenti viene offertada alcune case produttrici la possibil<strong>it</strong>à didisporre, per gli strumenti dotati di water-jet ,diun sistema di lavaggio meccanico comandatodirettamente dai tasti dello strumento. Questa èa nostro avviso una utilissima opportun<strong>it</strong>à.Sarebbe bene che un centro di riferimento perl’endoscopia digestiva d’urgenza fosse dotatoanche di un digiunoscopio, onde poter ampliareil distretto anatomico ove la diagnosi ed iltrattamento delle lesioni emorragiche è praticabile.Infine un interessante accessorio utilizzabilenella diagnostica del sanguinamento e nellavalutazione del rischio di risanguinamento èla sonda doppler endocanalare che consente,introdotta attraverso il canale operativo dell’endoscopio,di individuare se alla base diun’ulcera è presente un vaso. Il suo impiego richiedetuttavia una formazione dedicata ed idati a disposizione, pur promettenti, sono ancorainsufficienti a sostenerne un impiego routinario.Non abbiamo affrontato gli aspetti deltrattamento farmacologico sistemico delleemorragie digestive, sulla cui efficacia vi è ormaiampia evidenza sia per le emorragie varicoseche non varicose, in quanto il trattamentodovrebbe essere iniziato in casi selezionati giàall’arrivo del paziente nella struttura ospedalierae nei rimanenti casi solo in un momentosuccessivo all’esame endoscopico.QUANDO CHIAMAREL’ANESTESISTA?Le procedure di endoscopia digestiva possonoin generale essere considerate, in assenzadi gravi patologie associate, sicure ed esentida particolari rischi. La sedazione, in particolare,quando si lim<strong>it</strong>a all’analgesia o alla cosid-LA PIASTRA ENDOSCOPICA VISTA DALL’ANESTESISTALe Piastre Endoscopiche (PE) assumono la configurazione di Un<strong>it</strong>à Organizzative Autonome ove si eseguono proceduredolorose che richiedono una sedazione profonda o una vera anestesia; sempre più vi è la richiesta da parte del pazientedella sedazione.L’Anestesista Rianimatore deve quindi essere integrato in queste strutture alla stregua degli altri operatori.La presenza dell’Anestesista tuttavia non è richiesta per la total<strong>it</strong>à delle procedure, pertanto la sua attiv<strong>it</strong>à va programmatatenendo presente gli altri comp<strong>it</strong>i del professionista nell’amb<strong>it</strong>o dell’ospedale per ev<strong>it</strong>are un sovraccarico di richieste diintervento nelle ore di punta. Un impiego razionale dell’Anestesista Rianimatore è uno dei problemi cr<strong>it</strong>ici che va affrontatonei nostri ospedali.Per questo motivo la piastra endoscopica andrebbe ubicata nello stesso blocco delle terapie intensive e delle sale operatorie,non essendo semplici ambulatori ,bensì ambulatori operativi.In fase di realizzazione è utile la consulenza dell’Anestesista alla fine di predisporre i presidi, gli attacchi per i gas medicali,sistemi di mon<strong>it</strong>oraggio, lettino, materiali vari. È esperianza quotidiana che nei momenti di crisi l’Anestesista si trova da soloa far fronte all’emergenza in quanto gli altri due operatori (Infermiere ed Endoscopista) sono impegnati in altri comp<strong>it</strong>i.Le P E dovrebbero prevedere la disponibil<strong>it</strong>à dei gas medicali, di un carrello di emergenza e per anestesia con tutti i presidinecessari che vanno continuamente controllati, ripristinando le scorte.Indispensabile un defibrillatore, mon<strong>it</strong>or per ECG e pulso-ossimetro. Utile disporre di un apparecchio per l’assistenzaventilatoria, anche molto semplice e/o portatile. Consente in particolari s<strong>it</strong>uazioni di liberare le mani dell’Anestesista che puòfare altro.Le emergenze endoscopiche sono vere emergenze, con pazienti in stato di shock, incoscienti, a rischio di inalazione, se nonhanno già inalato. Pertanto l’arrivo dell’Anestesista deve essere rapido.Pensare ad un anestesista reperibile per queste s<strong>it</strong>uazioni è un azzardo non accettabile. Nei nostri ospedali tuttavia vi èdappertutto un anestesista di guardia 24 ore su 24. Ipotizzare strutture endoscopiche per l’urgenza in ospedali privi di guardiaanestesiologica non è razionale.Tutto il personale che vi lavora deve essere addestrato alle manovre rianimatorie e alla conoscenza della postura di sicurezza,alla capac<strong>it</strong>à di collaborare e assistere l’anestesista al fine di portare a buon fine l’emergenza.Una struttura adeguatamente organizzata consente una migliore gestione delle emergenze, una migliore utilizzazione dellerisorse umane con riduzione del carico di lavoro, dello stress e delle risorse economiche con adeguati standard di sicurezza.a cura di Flavio Michielan, Ist<strong>it</strong>uto di Anestesia e Rianimazione Univers<strong>it</strong>à di Padova21

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