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L'endoscopia nell'urgenza emorragica - EndoscopiaDigestiva.it

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L’endoscopia nell’urgenza <strong>emorragica</strong>&dir<strong>it</strong>tidoveriprogramma di apprendimento in endoscopiaterapeutica dovrebbe essere rivolto solo a coloroche hanno già una adeguata competenzanelle procedure diagnostiche. L’insegnamentodovrebbe essere mirato all’acquisizione dellacapac<strong>it</strong>à da parte dell’operatore di trattare l’ulcera<strong>emorragica</strong>, le lesioni vascolari e le varicidel tratto digestivo. L’operatore formato inoltredovrebbe essere in grado di valutare il rischioassociato al paziente emorragico, le indicazionie le controindicazioni dei vari trattamenti edovrebbe ben conoscere le possibili complicazionidella terapia endoscopica e le relativepossibil<strong>it</strong>à di trattamento.Nel corso dell’Endoscopy Master Forum diOrlando 2001, da una valutazione complessivadi confronto dei vari programmi di insegnamentoin endoscopia, emergeva che, per unamedia di 7 fellows per programma di insegnamento,il tempo impiegato variava da 1 a 4 anni,con una media di 2,5 anni. In circa la metàdei Centri il programma di insegnamento nonveniva condotto da tutti i medici a rotazione,ma solo da coloro che erano r<strong>it</strong>enuti più idoneiall’insegnamento stesso. Generalmente sir<strong>it</strong>iene opportuno iniziare il training partendodall’endoscopia del tratto digestivo superioreper passare poi al tratto inferiore. Il passaggiograduale dovrebbe prevedere lo studio dellaletteratura e quindi l’osservazione da parte del”fellow” di diverse procedure, prima di attuarle.L’impiego di simulatori, in particolare di quellisu tessuto animale tipo quello di Erlangen, dovrebbeessere incentivato in quanto in gradodi supplire almeno in parte alla difficoltà di acquisireuna casistica adeguata in un campo selezionatoe non programmabile come quellodell’urgenza. Sebbene non vi sia un metodounivoco di insegnamento dell’endoscopia enon esistano linee guida che si riferiscano acome l’endoscopista dovrebbe essere addestrato,uno dei metodi certamente migliori è ancorarappresentato dal “training one-on-one”.Certamente utile, sia dal punto di vista formativoche anche dal punto di vista medico legale,è la possibil<strong>it</strong>à di disporre di un sistemainformatizzato di acquisizione di immagini.Per quanto concerne il personale infermieristicoche affianca il medico endoscopista nel corsodella sua attiv<strong>it</strong>à, l’associazione degli infermieridi endoscopia (ANOTE) individua il profilodell’infermiere competente per l’assistenzaTAB. 5: RACCOMANDAZIONI PER IL TRAININGIN ENDOSCOPIA DIGESTIVA *esofago-gastro-duodenoscopiacolonscopiaSessioni di endoscopia Almeno 1 alla Solo dopo l’acquisizionesettimana per 6 mesidi esperienza in EGDSN° endoscopie 300 100 (con raggiungimentodel cieco nel 90%)Endoscopia terapeutica Solo dopo l’acquisizione della Solo dopo(trattamento emorragie) competenza inl’acquisizione dellaendoscopia diagnosticacompetenza inendoscopia diagnosticaGrado di conoscenza Trattamento di ulcere emorragiche, Trattamento delda raggiungere lesioni vascolari e varici esofagee. sanguinamento colicoConoscenza dei rischi associatiall’emorragia e delle indicazioni,controindicazioni e complicazionidel trattamento endoscopico.Abil<strong>it</strong>à ad iniettare lesionisanguinanti, legare varici epossibilmente avere qualcheesperienza nell’utilizzo dei metod<strong>it</strong>ermici per fermare l’emorragia*secondo il Joint Advisory Group on Gastrointestinal Endoscopy 2001- Royal Colleges of Physicians of the UK11

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