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Versione integrale - Gruppo Banca Carige

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PROSPETTO DI RACCORDO TRA IL PATRIMONIO NETTO E L'UTILED'ESERCIZIO DELLA CAPOGRUPPO CON QUELLO CONSOLIDATO(importi in migliaia di euro)Patrimonio netto Conto economicoSaldi al 31/12/2010 come da Bilancio della <strong>Banca</strong> <strong>Carige</strong> 3.813.228 180.601Differenze rispetto al valore di carico 554 57.307Rettifiche di valore su plusvalore allocato -3.249 -754Rilevazione di opzioni su azioni di società controllate -10.845 -154Rettifiche di valore su avviamenti (anni precedenti) -43.298 -Storno dividendi società controllate -55.966 -55.966Storno dividendi società collegate -5.564 -5.564Altri -676 1.771Saldi al 31/12/2010 come da Bilancio consolidato 3.694.184 177.241La Capogruppo, in linea con la normativa di legge edi vigilanza e in coerenza con le indicazioni del codicedi Autodisciplina delle società quotate, per garantireuna sana e prudente gestione che coniughi alla profittabilitàdell’impresa una coerente assunzione dei rischie un’operatività improntata a criteri di trasparenza ecorrettezza, si è dotata di un sistema di controllo interno(il “Sistema dei Controlli Interni o SCI”) idoneo arilevare, misurare e verificare nel continuo i rischi tipicidell’attività sociale.Dal punto di vista operativo il SCI prevede 3 livelli dicontrollo:1. i Controlli di linea (1° livello) diretti ad assicurareil corretto svolgimento delle operazioni; sono effettuatidalle strutture operative o incorporati nelleprocedure informatiche di supporto;2. i Controlli sulla gestione dei rischi (2° livello)finalizzati a definire le metodologie di misurazionedel rischio e a verificare il rispetto dei limiti assegnatialle varie funzioni operative sono affidati astrutture diverse da quelle produttive: Dirigente Prepostoalla redazione dei documenti contabili societari,Risk management (al cui interno è presentel’ufficio Convalida dei sistemi di rating), Monitoraggiocrediti, Pianificazione e controllo di gestione,Pianificazione e controllo compagnie assicurative,Compliance (al cui interno è presente la FunzioneAntiriciclaggio);3. la Revisione interna (3° lilvello) è svolta daiControlli Interni (struttura diversa ed indipendenteda quelle produttive) ed è volta a controllare la regolaritàoperativa e l’andamento dei rischi, vigilandosul rispetto della normativa interna ed esterna.Dell’articolazione del Sistema dei Controlli Interni sitratta più approfonditamente nella parte E di Notaintegrativa (“Informazioni sui rischi e sulle relativepolitiche di copertura”) del Bilancio consolidato enella “Relazione sul governo societario e gli assettiproprietari per l’esercizio 2010” reperibile sul sitowww.gruppocarige.it.La Capogruppo svolge funzioni d’indirizzo e supervisioneper tutti i rischi, in particolare gestendoin ottica integrata i rischi di Pillar 1 e Pillar 2, secondoquanto previsto dalle Istruzioni di Vigilanzadella <strong>Banca</strong> d’Italia (Circ. 263 del 27/12/2006 esuccessivi aggiornamenti).Le banche del <strong>Gruppo</strong> operano nell’ambito dispecifici limiti di autonomia avvalendosi di propriestrutture di controllo.Le varie categorie di rischio – come accennato -sono monitorate dalle funzioni di controllo di 2°livello, le cui risultanze formano oggetto di periodicainformativa al Consiglio di Amministrazione,all’Alta Direzione e ai Comitati Manageriali(ALCO, ICAAP).Presso le Compagnie assicurative controllate sonoistituiti un autonomo ufficio di riskmanagement ed un autonomo sistema dei controlliinterni che, coordinandosi con le strutture dicontrollo della Capogruppo, costituiscono un ulteriorepresidio sul comparto assicurativo di tipodirezionale-organizzativo.Le analisi sono supportate, oltre che dai modelliregolamentari, da metodologie più avanzate chehanno consentito, nel tempo, di ampliare lagamma dei rischi presidiati e di migliorare la valutazionedell’adeguatezza patrimoniale sia inottica regolamentare che economica.Le analisi sugli impatti patrimoniali della normativadi secondo pilastro (ICAAP) confermano labuona patrimonializzazione del <strong>Gruppo</strong>: più indettaglio emerge come i requisiti sui rischi nonconsiderati dalla normativa di primo pilastro sianocompensati dai risparmi di capitale determinatidall’applicazione di metodologie più avanzatesul rischio di credito e di mercato.Per una panoramica sui rischi tipici dell’attivitàbancaria ed assicurativa del <strong>Gruppo</strong> e per le politichedi mitigazione degli stessi, si fa specificorinvio alla parte E di Nota integrativa: “Informazionisui rischi e sulle relative politiche di copertura”.Circa i profili di solvibilità, il <strong>Gruppo</strong> conferma ilrispetto delle soglie previste per tutti gli indicatoridi rischiosità attualmente in vigore e calcolati sullabase delle Istruzioni per la compilazione dellesegnalazioni sul patrimonio di Vigilanza e sui coefficientiprudenziali (circolare <strong>Banca</strong> d’Italian.155 del 18/12/1991) e delle Nuove disposi-55

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