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Versione integrale - Gruppo Banca Carige

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Contenzioso tributarioAnno 2004In data 30 dicembre 2009, l’Agenzia delle Entrate - Direzione Regionale Liguria ha notificato a <strong>Banca</strong><strong>Carige</strong> avvisi di accertamento relativi ad un’operazione di investimento effettuata nel 2004.L’operazione consisteva in un acquisto a pronti e in una cessione a termine di titoli obbligazionari emessinel Regno Unito e denominati in lire turche, per la quale la <strong>Banca</strong> ha fruito di un credito per imposteassolte all’estero, previsto sia dall’art. 165 TUIR e sia dalla Convenzione Italia e Regno Unito.L’Agenzia delle Entrate ha ritenuto il credito per imposte assolte all’estero suscettibile didisconoscimento, riprendendo a tassazione euro 4,3 milioni in termini di imposta, oltre interessi liquidatiin 0,6 milioni e sanzioni in misura pari al 100% dell’imposta.Avverso gli avvisi di accertamento, <strong>Banca</strong> <strong>Carige</strong>Tributaria Provinciale di Genova.ha presentato ricorso presso la CommissionePendente il ricorso, è stata notificata cartella di pagamento, a fronte della quale <strong>Banca</strong> <strong>Carige</strong> hapresentato istanza di sospensione alla Commissione Tributaria Provinciale di Genova. L’istanza è stataaccolta essendo state ritenute “non manifestamente infondate le questioni e le argomentazioni propostedalla ricorrente”.In data 2 marzo 2011 si è tenuta la discussione di merito del ricorso.Anno 2005In data 31 dicembre 2010, l’Agenzia delle Entrate - Direzione Regionale Liguria ha notificato a <strong>Banca</strong><strong>Carige</strong> avvisi di accertamento contenenti rilievi relativi alle seguenti due tipologie di operazioni diinvestimento:Acquisto a pronti e cessione a termine di titoli obbligazionari emessi nel Regno UnitoSi tratta di due operazioni di investimento, analoghe a quella contestata per l’anno 2004.Con riferimento a tali operazioni, sono stati ripresi a tassazione euro 11,2 milioni a titolo di imposta,oltre 1,6 milioni a titolo di interessi e sanzioni in misura pari al 208% dell’imposta.Pronti contro termine di investimento con sottostante titoli azionari italiani quotatiSi tratta di operazioni di investimento in titoli azionari quotati emessi da soggetti residenti in Italia.L’Agenzia delle Entrate ha disconosciuto la deduzione del differenziale negativo realizzato nellacompravendita dei titoli. L’importo ripreso a tassazione ammonta a euro 13,7 milioni in termini diimposta, oltre interessi liquidati in 1,9 milioni e sanzioni in misura pari al 156% dell’imposta.L’Agenzia ha inoltre contestato l’omessa applicazione della ritenuta prevista dall’art. 26, comma 3 bis,del DPR n. 600/1973 sui differenziali negativi relativi alle citate operazioni, riprendendo a tassazioneeuro 10 milioni in termini di imposta, oltre interessi liquidati in 1,6 milioni di euro e sanzioni in misurapari al 186% della ritenuta.432

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