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New Tabloid n°3 - Ordine dei Giornalisti

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L’osservatoriosull’esterotamente, come hobby, tuttigli altri possono non esserepagati. Ma è per questo checi concentriamo sui giornalistiprofessionali e su chiaspira a diventarlo - spiegaGoldbetter - E’ il giornalismodigitale al centro dellanostra battaglia. E il nostroobbiettivo è ottenere dellenorme che salvaguardino ilgiornalismo professionalenei siti a fini di lucro, comel’Huffington Post".La <strong>New</strong>spaper Guild (26.000associati fra giornalisti e uominidella comunicazione)infatti aveva recentementeaccusato la testata appena acquisitada AOL di indebolire il giornalismo edi sfruttare i blogger non pagandoli.Si tratta della seconda iniziativa delgenere dopo la protesta lanciata daBill Lasarow, direttore di Visual ArtsSource, una testata che collaboravacon l’HuffPo, chiedendo “ungiusto sistema retributivo per tutti icollaboratori e gli autori di blog chehanno contribuito col loro lavoroal successo del portale’’. L’HuffPoaveva replicato sostenendo di avere160 redattori e cronisti a tempopieno regolarmente pagati, mentrela gran parte <strong>dei</strong> blogger non sarebbero“giornalisti professionali’’.“Siamo perfettamente d’accordocon la missione della <strong>New</strong>spaperGuild di assicurare ai professionisti<strong>dei</strong> media un corretto compenso - hadetto il portavoce di HuffPo MarioRuiz, rispondendo al documento delsindacato - Tuttavia, facciamo unadistinzione fra gli addetti della nostraredazione (regolarmente pagati) e inostri blogger – gran parte <strong>dei</strong> qualinon sono degli articolisti-giornalistiprofessionali (professional writers)ma provengono da vari altri settoridella società, trattandosi di impiegati,studenti, professori, attivisti,dirigenti di associazioni non profit’’.Un giornalista di Forbes ha esaminatole biografie di un centinaio dicollaboratori non pagati del sito,scoprendo che in effetti molti di loronon vivono di giornalismo. Ma,aggiunge Forbes, usare come fail sito la scusa che non sono degliarticolisti per professione per nonpagarli e quindi contribuire a renderloro la vita difficile “è proprio unabella ipocrisia’’. E’ vero che menodi 25 <strong>dei</strong> 100 blogger analizzati siriconoscono come <strong>dei</strong> giornalistiprofessionali. Ma quel numero calanotevolmente se si contano glisceneggiatori, gli autori di canzoni,i produttori di documentari e gli autorisatirici. Per lo meno la metà <strong>dei</strong>blogger hanno scritto e pubblicato<strong>dei</strong> libri. Molti <strong>dei</strong> professori scrivonoregolarmente per testate come TheNation e The <strong>New</strong> Republic. HuffPosostiene che aiuta queste personea raggiungere i loro obbiettivi dandoloro una piattaforma di grandissimavisibilità in cui direttori o editori potrannoaccorgersi di loro.* Libertà di stampadiritto all’informazioneMiliardario americano fa shopping di giornaliBuffett acquista 63 quotidiani localiLa notizia che Warren Buffett, miliardario statunitense, haacquistato 63 quotidiani locali del gruppo Media Generalper 142 milioni di dollari, apportando 445 milioni di dollari dinuovi finanziamenti, ha avuto discreta eco mediatica. C’è chilo ha indicato come un fenomeno parte di un trend, ma inmomenti di crisi strutturale dell’editoria come quelli che stiamovivendo, potrebbe apparire comunque un segnale positivo oincoraggiante. Le intenzioni di Buffett peraltro sembrerebbero contrastarecon i risultati delle sue aziende. Secondo quanto riporta il Wall StreetJournal il titolo della società di Buffett ha fatto peggio del mercato.Audi&AudienceContenuti onlinecome misurarliUmbel, un’azienda Usaspecializzata in analisi <strong>dei</strong>pubblici, sta mettendo apunto <strong>dei</strong> nuovi sistemi dimisurazione <strong>dei</strong> contenutionline per consentire aglieditori di monetizzarli meglio.E il progetto viene sostenutoanche dalla Knjght Foundationche ha annunciato l’intenzionedi entrare come sociostrategico nella startup conun investimento iniziale di 3,7milioni di dollari.Umbel – spiega Techcrunch –punta in particolare a sfruttarele grandi quantità di datiprovenienti dal mondo dellereti sociali per fornire aglieditori delle stime in temporeale sulle audience.Umbel attualmente possiededati provenienti da 2,5 milionidi utenti che può incrociarecon quelli che fanno capo a 30fonti diverse per ottenere delleinformazioni complesse.Si tratta di dati di caratterespecifico sull’identità di chiin determinati momenti staguardando i loro contenuti.Elementi molto più raffinati <strong>dei</strong>tradizionali dati demograficie geografici prodotti da altricentri di misurazione <strong>dei</strong>pubblici. Cosa che consentiràagli editori di ottenere dellevalutazioni sugli utentiutilissime per i rapporti coni grossi inserzionisti e leagenzie pubblicitarie.<strong>Tabloid</strong> 3 / 201237

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