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N.77 aprile (3,66Mb Pdf) - la Notizia

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sommario3 Editoriale - Gennaio: tempo di bi<strong>la</strong>nci5 Intervista al Sindaco8 Salute9 Don Adriano 50° di Sacerdozio10 Intervista all’Assessore: Giacomo Mi<strong>la</strong>ni15 La felicità ai miei occhi16 Un week-end alternativo18 Noi e <strong>la</strong> legge19 Noi e il Fisco21 Freschi di stampa22 Le ricette tradizionali24 A tutta penna36 Cronaca29 Calcio... che passione32 Arte e dintorni39 Tacabanda40 Amministrazione ComunaleLa primavera sboccia con tuttoil suo splendore Venezia dicembre 20072TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI: Informativa ai sensi del d. lgs n. 196 del 30-06-2003I dati in possesso del<strong>la</strong> redazione de "<strong>la</strong> <strong>Notizia</strong>" sono forniti direttamente dagli interessati o estratti da elenchi pubblici: ovvero in nostropossesso anteriormente all'8-5-1997. Gli interessati possono chiedere <strong>la</strong> cancel<strong>la</strong>zione, il blocco, l'aggiornamento o l'integrazione deidati od opporsi al trattamento stesso.


DIRETTORERESPONSABILEAndrea Dal PratoCAPO REDATTOREGraziano PelizzaroREDAZIONEGiulia AvanziFilippo CeriniSergio DesideratiLaura LeoratiElodio PeraniGiovanni ZangobbiCOLLABORATORIGiorgio ArientiElisa CorradiMarco BadiniFrancesca CappaFrancesca CargnoniCristina DelmenicoFrancesco GandelliniMartina GrandelliFrancesca LugoboniAntonio Ma<strong>la</strong>guttiFranco MondadoriLuca PiazzaMariavittoria SpinaGiulia StuaniDavide TruzziPROGETTO GRAFICOC<strong>la</strong>udia Dal PratoEDITORECentro Culturale“San Lorenzo”via Virgilio, 2546040 Guidizzolo (MN)Tel. 348 3115232e-mail:redazione@<strong>la</strong>notiziaguidizzolo.comR. O. C.: N° 9434 del 16-10-00Aut. Tribunale di MN N° 8/95del 30-05-1995Stampa:Arti Grafi che Studio 83Cellofanatura e spedizionepostale Coop Service s.c.r.l.Virle Treponti (BS)COSTO MODULI1 modulo verticale:mm 60 x 39 € 40,002 moduli orizzontali:mm 60 x 82 € 70,004 moduli orizzontali:mm 60 x 170 € 100,001/2 pagina:mm 124 x 170 € 170,00MUNICIPIO - tel. 0376 819201E-mail: info@comune.guidizzolo.mn.itCARABINIERI - tel. 0376 819006 - 112VIGILI URBANI - tel. 0376 840241GAS (metano) - Pronto intervento tel. 800 905 440BIBLIOTECA COMUNALE - tel. 0376 840435Teatro Comunale - tel. 335 422406Oratorio San Lorenzo - tel. 335 1211999FONDAZIONE “RIZZINI” onlus 0376 819120ISTITUTO COMPRENSIVO - 0376 819049 - 819059ISTITUTO STATALE D’ARTE - tel. 0376 819023PARROCCHIA Birbesi - tel. 0376 819602PARROCCHIA Guidizzolo - tel. 0376 819052POSTE E TELEGRAFI - tel. 0376 840091SISAM (acquedotto) - 800 859370 - 0376 771869PROTEZIONE CIVILE - tel. 0376 847388prenotazione ambu<strong>la</strong>nza - tel. 349 8608653ORARIO DI APERTURADa lunedì a venerdì: dalle 10 alle 13Sabato: dalle 10 alle 12Ufficio Tecnico:lunedì e mercoledì dalle 10 alle 12,30sabato dalle 10 alle 12Assistente sociale:martedì dalle 11 alle 13 e giovedì dalle 9,30 alle 13ORARIO DI APERTURAmerc. - ven. 9-12 (estivo) 9-12 (inv.)lun. - mar. - giov. 15-19 (estivo) 14,30 -18,30 (inv.)Ass. Naz Carabinieri - tel. 338 2507927Amici di Rebecco - tel. 0376 819678AIDO - tel. 0376 223001AVIS - tel. 0376 840177Altri Mondi - tel. 0376 819478Anspi Birbesi - tel. 0376 849602Anspi Guidizzolo - tel. 0376 819052Arca - tel. 0376 818417Associazione Artigiani - tel. 0376 819528Associazione Commercianti - tel. 0376 818494Calcio Guidizzolo - tel. 0376 819172Ciclo Club 1977 - tel. 0376 818189Cooperativa “Orizzonti” - tel. 0376 847326Corale B.V. Di Lourdes - tel. 0376 819052Corpo Bandistico - tel. 0376 840090CSE-Anffas - Rebecco - tel. 0376 818253Freebikers Guidizzolo 2000 - tel. 0376 818344Gruppo Alpini Guidizzolo - tel. 0376 819516GVG-Gruppo Volontari - tel. 0376 818240Pescasportiva Guidizzolese - tel. 0376 819064Tennis Club Guidizzolo - tel. 0376 818382• Dr.ssa Ghisolfi EmiPrenotazione visite: 0376 840433 (8,30-12,30)Ambu<strong>la</strong>torio 0376 840433 - abitazione 0376 818011Cell. 333 8356733Lun. Giov. Ven.: dalle 16 alle 19 (su appuntamento)Mar. Mer. Gio.: dalle 10 alle 13• Dr. Galvani Orfeo ValerioPrenotazione visite: 0376 840433 (8,30-12,30)Ambu<strong>la</strong>torio 0376 819794 - abitazione 0376 819096Lun. Mar. Mer. Gio.: dalle 9,30 alle 12,30Mer. Ven.: dalle 16,30 alle 19,30 (su appuntamento)• Dr. Ponti GiulianoAmbu<strong>la</strong>torio 0376 819475 - abitazione 0376 819177Lun. Mar. Mer. Ven.: dalle 10 alle 12,30Giovedì: dalle 16,30 alle 19• Dr.ssa Gatti Ange<strong>la</strong>presso l’AVIS di Guidizzolo - tel. 338 2619350Lunedì - Mercoledì - Venerdì: dalle 17,30 alle 18,30Ambu<strong>la</strong>torio Medole - tel. 0376 898109Lun. Merc. Ven. : dalle 10,30 alle 12Mar. Gio.: dalle 17,30 alle 19• Pediatra di base Dr.ssa Schena Stel<strong>la</strong>presso l’AVIS di GuidizzoloPer appuntamenti tel. 3491047387Lun. Mart. Giov.: dalle 9,30 alle 12,30Merc.: dalle 16 alle 19 - Ven.: dalle 14 alle 17• Pediatra di base Dr.ssa Cavalli Giancar<strong>la</strong>Per appuntamenti tel. 0376 868173NUMERO VERDE FARMACIE DI TURNOtel. 800-228521 (Guidizzolo 0376 819005)Ambu<strong>la</strong>torio igiene pubblica - tel. 0376 846713Amb. vaccinazioni pediatriche - tel. 0376 846705Servizio di medicina veterinaria - tel. 0376 846724Servizio igiene degli alimenti - tel. 0376 846737Servizio medicina del <strong>la</strong>voro - tel. 0376 846733Igiene dell’edilizia ed igiene pubblica - tel. 0376 846733ORARIO DI APERTURALunedì e Mercoledì dalle 14,30 alle 17,30Sabato: dalle 9 alle 12 e dalle 14,30 alle 17,30GUIDIZZOLOFeriali: 7,30 - 18 (invernale 17,30)Prefestivi: 19 (invernale 18)Festivi: 8 - 9,30 - 11 - 18 (invernale 17)BIRBESIFeriali:mart. giov. 8,30 prefestivi 18,30 (estivo)prefestivi 18,00 (invernale)Festivi: 9,30REBECCO Prefestivi 18 (invernale 17)4Pagina intera:mm 277 x 170 € 300,00ORARIO DI APERTURA DOMENICALEMaggio - Settembre dalle 17,00 alle 19,00Ottobre - Aprile dalle 15.30 alle 17,30Tutti i giorni dalle 8 alle 19


Intervista al SindacoGraziano Pelizzaro, apprezzato autore del più completo e aggiornato “Formu<strong>la</strong>rio diPolizia Mortuaria”, viene chiamato da ogni parte d’Italia per conferenze e seminari suldelicato argomento di cui è uno dei massimi esperti nazionali.Da poco più di 20 mesi è Sindaco di Guidizzolo ed ha accettato di rispondere ad alcunedomande che illustrano l’operato del<strong>la</strong> sua amministrazione, senza nascondere lediffi coltà del partico<strong>la</strong>re momento, dal tragico evento del tornado dello scorso luglio atutti gli “intoppi” burocratici che hanno rallentato l’avvio dei <strong>la</strong>vori per <strong>la</strong> tangenzialefi no al<strong>la</strong> diminuzione dei contributi che lo Stato versa nelle casse del Comune.Dimostra un carattere fermo e ottimista ed ha già avviato gli studi per una sistemazionepiù consoma al<strong>la</strong> realtà del paese di piazza Marconi e del centro storico, progettiche intende fortemente realizzare entro i prossimi tre anni.Dopo venti mesi dall’inizio del Suo mandato,come giudica <strong>la</strong> situazione?- Non possiamo negare che questa prima partedel<strong>la</strong> nostra attività è stata pesantemente segnatadall’eccezionale tornado del luglio scorso. Peraltroci è stato unanimemente riconosciuto che l’emergenzaè stata superata con effi cacia e tempestività.Voglio ribadire che questo risultato è statoottenuto grazie all’impegno di tutti coloro che avario titolo si sono trovati coinvolti nel<strong>la</strong> gestionedell’emergenza stessa, ma soprattutto grazie al <strong>la</strong>voroed al carattere del<strong>la</strong> nostra gente.Oggi stiamo <strong>la</strong>vorando al<strong>la</strong> distribuzione dei primicontributi alle famiglie ed alle aziende colpite.Può essere più preciso?- Certo. Voglio precisare innanzitutto che fortunatamentemolti dei soggetti danneggiati erano copertida assicurazione ed hanno potuto benefi ciaredi un indennizzo mediamente buono.Con l’ordinanza ministeriale ci è stato assegnatoun milione di euro, mentre <strong>la</strong> Regione Lombardiane ha stanziati altri 800.000, somme da destinarsisia ai contributi per i privati che per far fronteai costi del<strong>la</strong> prima emergenza e ad alcune operepubbliche urgenti.Nel febbraio scorso è stato chiesto a tutti i soggettidanneggiati di voler completare <strong>la</strong> documentazionecomprovante i danni subiti, depurati dagliindennizzi delle assicurazioni.Nel frattempo, d’intesa con gli uffi ci regionali,sono stati defi niti i criteri per l’assegnazione deicontributi, tra i quali ricordo che <strong>la</strong> priorità andràal<strong>la</strong> casa abitata dal proprietario stesso, che otterràper ora un contributo mediamente del 50%del danno, mentre di norma in questa fase vienedistribuita una percentuale del 25-30%. Qualcosain più verrà dato ha chi ha un ISEE più basso, cioèalle famiglie più disagiate.Va ricordato inoltre che i contributi verranno assegnatie distribuiti, secondo i criteri anzidetti, nondal Comune, ma dal<strong>la</strong> Sede Territoriale di Mantovadel<strong>la</strong> Regione Lombardia.Quando arriveranno i soldi alle famiglie?- Presto. Penso che potrà avvenire già nei prossimimesi. Non dimentichiamo che i contributi sonofi nalizzati al superamento dell’emergenza, chescade nel luglio prossimo.E il fondo solidarietà?- Sono stati versati sul fondo 18.064,56 euro, chesono stati distribuiti a soggetti in condizioni di disagioad opera del<strong>la</strong> Commissione Servizi Sociali.Cambiamo argomento: che ci dice del<strong>la</strong> tangenziale?Lo scorso 10 marzo è scaduto il termine per <strong>la</strong>5


presentazione delle osservazioni da parte dei proprietaridei terreni interessati dal percorso del<strong>la</strong>tangenziale. Ora <strong>la</strong> Provincia dovrà valutare le osservazionie decidere se accoglierle o respingerleed eventualmente correggere il progetto. Unavolta che sarà approvata defi nitivamente questadelibera provinciale, il percorso burocratico nondovrebbe più avere intoppi e si potrà veramentepensare che nei primi mesi del 2009 si assistaall’inizio dei <strong>la</strong>vori. Credo che non si sia mai staticosì vicini al<strong>la</strong> realizzazione di quest’opera, chenon è davvero più procrastinabile.E <strong>la</strong> viabilità interna?- Con <strong>la</strong> tangenziale anche <strong>la</strong> viabilità interna andràrivista. Stiamo predisponendo un progetto darealizzarsi per gradi, coinvolgendo tutte le forzepolitiche, economiche e sociali locali. Nei prossimimesi, comunque, interverremo con l’asfaltaturadelle vie e strade più compromesse.A proposito di programmazione, a che punto èil Piano di Governo del Territorio?- Stiamo pubblicando il bando per <strong>la</strong> selezione el’affi damento dell’incarico al<strong>la</strong> redazione di questoimportante strumento urbanistico per lo sviluppodel nostro territorio. Il percorso iniziato richiederàdiversi mesi.Quindi bisognerà aspettare anche per completareil polo sco<strong>la</strong>stico?- No. Per <strong>la</strong> realizzazione del<strong>la</strong> nuova scuo<strong>la</strong> maternasi è già defi nito l’acquisto del terreno e sista aggiornando il progetto, dal momento che nelfrattempo, in pochi anni, <strong>la</strong> nostra popo<strong>la</strong>zione,compresa quel<strong>la</strong> sco<strong>la</strong>stica, è cresciuta parecchioe quindi le necessità sono diverse. La soluzione diampliare l’attuale scuo<strong>la</strong> materna non è né praticabilené conveniente, checchè se ne dica.Contiamo di cominciare i <strong>la</strong>vori al più presto,potendo contare tra l’altro sui soldi ottenuti con<strong>la</strong> vendita all’ASL del<strong>la</strong> sua sede. Così pure perl’adeguamento del polo sco<strong>la</strong>stico, per le elementarie le medie, che necessitano di altri locali, eper <strong>la</strong> realizzazione di una nuova palestra, fi nalmenteadeguata ai bisogni odierni.A proposito dell’ASL…- Abbiamo portato a conclusione un progettoche già le precedenti amministrazioni avevanoiniziato, con lo scopo di consolidare <strong>la</strong> presenzadel distretto ASL a Guidizzolo, <strong>la</strong> qual cosa non èsempre stata così scontata come qualcuno potevapensare. Ma si è ottenuto anche di ampliare iservizi presenti, compreso il servizio di consultorio:nei prossimi mesi, ad esempio, vi si terrà <strong>la</strong>campagna di vaccinazione delle ragazze contro ilvirus che provoca il tumore dell’utero, campagnafi nanziata in parte dal<strong>la</strong> Regione Lombardia e inparte dal Comune.E’ stato venduto anche l’edificio “ex finanza”(casa torre)?- No, ma dal momento che <strong>la</strong> stessa ASL ne occupaalcuni locali, se ce lo chiedesse, potremmoconsiderare seriamente l’ipotesi di cederglielo,per incrementare ulteriormente <strong>la</strong> presenda deldistretto ASL a Guidizzolo.Non pensate comunque di recuperare questiedifici, come anche il vecchio comune?- Ci si pensa eccome! Ma le fi nanze sono quelleche sono. Lo Stato soldi ce ne da sempre meno.Bisogna trovare fi nanziamenti straordinari su progetti,ed è quello che stiamo facendo. La ristrutturazionedel vecchio Comune è stata inserita inun progetto presentato con altri undici Comuni, legatoal<strong>la</strong> celebrazione del 150° anniversario del<strong>la</strong>battaglia di Solferino, che cade nel 2009.A questo proposito devo dire che negli ultimi tempisi è incrementata molto <strong>la</strong> col<strong>la</strong>borazione con icomuni dell’area morenica, aderendo sia all’AssociazioneColline Moreniche che ad un protocolloche interessa l’Alto Mantovano ed alcuni Comunidel Garda bresciano. Siamo convinti che <strong>la</strong> promozionedel territorio sia oggi indispensabile, pergarantire un futuro all’economia locale. Dobbiamofar conoscere ciò che di meglio Guidizzolo può offrire,in campo economico, artistico e, perché no,anche gastronomico.Non dovrebbe pensarci <strong>la</strong> Pro Loco?- Anche <strong>la</strong> Pro Loco può recitare un ruolo impor-6


tante in questo. Ma è indispensabile fare sistemacon gli altri Comuni del<strong>la</strong> nostra zona. Le stessePro Loco si stanno organizzando territorialmente,perché insieme si ottiene di più, si possono ottimizzarele risorse ed i risultati. Anche <strong>la</strong> nostraPro Loco dovrà fare un salto di qualità, al<strong>la</strong>rgandoi propri orizzonti. Peraltro già ha iniziato a operarein questa direzione. E’ necessario un cambio dicultura.A proposito di cultura, <strong>la</strong> nuova bibliotecacome va?- Abbiamo fatto uno sforzo non da poco, ma ora irisultati ci danno ragione. Qualcuno si è chiesto secon l’affi tto pagato non avremmo potuto ristrutturareil vecchio comune e metterci <strong>la</strong> biblioteca.Era una soluzione non praticabile, sia perché icosti di ristrutturazione di quell’edifi cio, vinco<strong>la</strong>to,sono enormemente maggiori, sia perché l’edifi cionon si prestava strutturalmente ad una destinazionedi quel tipo.Oggi l’utenza si è ulteriormente incrementata esi stabilizza su livelli di eccellenza. I servizi offertiottengono un indice di gradimento e di accessooltre ogni aspettativa. Una comunità che crescedeve crescere anche nel proprio livello culturale enon può assorbir<strong>la</strong> solo dal<strong>la</strong> televisione. Anche <strong>la</strong>gestione del teatro comunale va in quel<strong>la</strong> direzione:creare occasione di confronto, di approfondimento,di crescita umana e sociale.Di recente si è tenuta <strong>la</strong> settimana del<strong>la</strong> culturaecologica…- E’ necessario tenere alta l’attenzione sul<strong>la</strong> questionerifi uti. Certo noi non abbiamo <strong>la</strong> situazionedrammatica del<strong>la</strong> Campania, da noi il 50% dei rifiuti viene differenziato, ma si può e si deve fare dipiù. In alcuni Comuni vicini si avviva all’80% con<strong>la</strong> raccolta porta a porta, che però costa di più,ma consente di pagare solo ciò che si conferisce.E’ una questione da valutare attentamente, quelche è certo è che occorre farsene una ragione, daparte di tutti, che i rifi uti vanno considerati comequalcosa da riutilizzare e non qualcosa da cui liberarsia qualsiasi costo. Ed è importante cheanche le nuove generazioni crescano con questamentalità, così come è importante che anche glistranieri acquisicano questa abitudine.Ci può fare qualche anticipazione sulle prossimerealizzazioni?- Contiamo inoltre di portare a termine entroquest’anno una serie di piccole grandi opere significative, come il parcheggio in via Chiassi, <strong>la</strong>viabilità ed il parco davanti al<strong>la</strong> Casa di Riposo,il comparto palestrina-<strong>la</strong>nterna verde- cortile delcomune, ecc.Tra poche settimane inaugureremo il nuovo campoda tamburello, nel centro sportivo, realizzatograzie all’impegno e al<strong>la</strong> col<strong>la</strong>borazione del TennisClub e delle altre associazioni sportive, che giàtanti risultati ha portato nel Centro stesso, a dimostrazioneche le cose migliori si realizzano conl’impegno di tutti.Andrea DalpratoGraziano Pelizzaroporta il suo salutonel<strong>la</strong> serata dedicataa:“Rifi uti e raccoltadifferenziata: esperienzea confronto”Pizza al taglioTonda da asportoGuidizzolo via Solferino,66tel. 0376 840494Castiglione via Ordanino, 36tel. 0376 6326777


saluteArgomenti medici semplificati da Elodio Perani di GuidizzoloUna finestra sui tumoriIn un precedente articolo trattato (LA MEDICINAPREDITTIVA) abbiamo ampiamente par<strong>la</strong>to anchedegli studi sul<strong>la</strong> genetica dei tumori, restandoquindi quasi sempre nel versante teorico che sicuramenteè il più “pesante”.Ora invece mi pare logico riprendere il discorsoda un approccio più pratico, avendo <strong>la</strong> possibilitàdi contare sul<strong>la</strong> vicinanza e sul<strong>la</strong> conoscenza delDipartimento di oncologia dell’ospedale S. Chiaradi Trento che ritengo fra quelli all’avanguardiaperché in grande sintonia con l’Istituto S.Raffaeledi Mi<strong>la</strong>no, il Centro tumori europeo del Prof. Veronesie con altri fortemente accreditati nel mondoscientifi co.Parliamo di una ma<strong>la</strong>ttia che coinvolge tutti perchéper tutti, a tutte le età, esiste <strong>la</strong> probabilità diamma<strong>la</strong>rsi di cancro.Ci sono certamente categorie più predisposte perinnumerevoli stili di vita, per insulti chimici o fi sicio per altre situazioni cui non dobbiamo permetteredi progredire spegnendole rapidamente sul nascere.Oggi possiamo dire che le areepiù signifi cative di questa materiasono quelle del<strong>la</strong> ricerca edel<strong>la</strong> sperimentazione clinica.Abbiamo detto che gli studi sul<strong>la</strong>genetica dei tumori , graziealle informazioni ottenute dalsequenziamento del genomaumano, stanno avendo un rilievocruciale per <strong>la</strong> prevenzione eper <strong>la</strong> terapia.Una nuova dimensione è rappresentatadal rapporto, non ancora precisissimo,tra infi ammazione e cancro ma che ci fa capirecome in futuro si ridurrà l’insorgenza dei tumorimodu<strong>la</strong>ndo i processi infi ammatori, magari connuovi farmaci.Esiste inoltre il meccanismo complesso del<strong>la</strong> rispostaimmune al cancro con vaccini di grandeinteresse che, per certe neop<strong>la</strong>sie, cominciano adare risultati positivi sul piano del<strong>la</strong> prevenzione edel<strong>la</strong> cura.Sono nati nuovi farmaci antitumorali (chemioterapici)di derivazione biologica, cosiddetti intelligentiperché, a differenza dei tradizionali agenticitotossici, sembra colpiscano solo le cellule neop<strong>la</strong>stichee non quelle normali.Tanto è vero che negli ultimi anni diversi di questinuovi farmaci hanno fatto regredire alcuni tumori:vedasi i linfomi, il cancro del<strong>la</strong> mammel<strong>la</strong>, del colone forse anche del polmone.Inoltre <strong>la</strong> chirurgia ha fatto più progressi negliultimi 25 anni che nei millenni precedenti graziealle meravigliose innovazioni tecnologiche come imateriali di sutura, <strong>la</strong> mininvasività del<strong>la</strong> robotica,l’utilizzo di alcuni raggi <strong>la</strong>ser, l’introduzione di nuoviemostatici e infi ne le tecniche anestesiologichee rianimatorie un tempo impensabili.Purtroppo allo stato attuale delle cose <strong>la</strong> maggiorparte dei tumori solidi richiede ancora <strong>la</strong> tempestivae radicale soluzione chirurgica mentre l’auspicioè che nel prossimo futuro rimanga soltanto iltrattamento delle complicazioni.Dal punto di vista dell’immagine <strong>la</strong> radiologia moleco<strong>la</strong>ree funzionale tramite <strong>la</strong> R.M.N. spettroscopicaha fatto grandi passi.In partico<strong>la</strong>re consente di defi nire anche biologicamenteil bersaglio tumorale e di verifi care successivamenteil risultato del<strong>la</strong> terapia personalizzandoil trattamento radiante, dosandone l’effettoe riducendone <strong>la</strong> tossicità.Si stanno trasferendo dall’ambito sperimentale aquello clinico anche le tecniche per il perfezionamentodi immagini moleco<strong>la</strong>ri per cui è possibilevisualizzare l’attività di specifi che molecole ed iprocessi biologici che infl uenzano il loro comportamentoe <strong>la</strong> risposta al<strong>la</strong> terapia.Questo vale soprattutto per i tumori del<strong>la</strong> prostatae del<strong>la</strong> mammel<strong>la</strong>.Bisognerebbe che <strong>la</strong> nostra politica, fatta in granparte di progetti e di risultati per lo più inutili, sioccupasse di più del<strong>la</strong> ricerca scientifi ca che nelnostro paese annovera grandi talenti capaci diprodurre risultati diversi di valore internazionaleche poi debbono esportare all’estero.Nel mondo globalizzato in cui viviamo tutte le iniziativeprestigiose assumono dimensioni assoluteed è quindi veramente triste non poter dimostrareche <strong>la</strong> ricerca oncologica italiana è fra quelle amaggiore avanguardia.Ricordiamo che le armi sempre più potenti che inventiamoin questo campo in cui è insita <strong>la</strong> primacausa di morte, non sono utili soltanto agli amma<strong>la</strong>tidi cancro ma, ripeto, anche ai cittadini che,oggi e solo oggi, come noi si ritengono in buonasalute.8


Don Adriano Avanzi50° di Sacerdozio“La <strong>Notizia</strong>” si associa al<strong>la</strong> gioia di tutta Guidizzolonel<strong>la</strong> ricorrenza dei 50 anni dall’ordinazione sacerdotale(Mantova, 15 giugno 1958) del parrocodon Adriano Avanzi.E lo fa rievocando un avvenimento simile del 1922,quando in occasione delle nozze d’oro sacerdotalidell’arciprete don Tramonte Giuseppe venne diffusoa stampa un componimento, un Inno, cantabile.Parole semplici, musica facile e orecchiabile,espressione di affetto sincero.L’autrice di parole e musica Tiburga Gasapini(1855-1927), dotata di anima poetica e innamoratadel bel canto, fu per molti anni organista inparrocchia.Nel testo compare con <strong>la</strong> lettera maiusco<strong>la</strong> <strong>la</strong> paro<strong>la</strong>Duce. Se è vero che in quel 1922 ci fu <strong>la</strong> marciasu Roma, soltanto più tardi Mussolini si sarebbefregiato del titolo ambizioso (o <strong>la</strong> propagandaglielo avrebbe attribuito). Del resto i precedentinon mancano. Anche Garibaldi venne chiamato “IlDuce dei Mille”. Don Tramonte fu duce, cioè guidaspirituale, lui che è ricordato come persona mite,di grande modestia e bontà.Franco Mondadori9


Intervista all’AssessoreGiacomo Mi<strong>la</strong>niEcologia – Ambiente – Manutenzione del Patrimonio. Assessore competenteè Giacomo Mi<strong>la</strong>ni. Diversi sono quindi gli ambiti a cui far risalire l’attivitàdell’Assessore, dal<strong>la</strong> raccolta rifi uti all’arredo urbano; dal<strong>la</strong> tenuta del verde pubblicoal<strong>la</strong> sistemazione dei parchi.Partiamo dai rifiuti. Settore in chiaroscuro?Se il riferimento è a carattere generale, come immagino,le dico subito che in un angolo d’Italia,peraltro paesaggisticamente molto bello, le tintesono sicuramente fosche se non addiritturacupe. E se mi consente una mia personalissimaconsiderazione credo che il problema, di vecchiadata, non dipenda, o non dipenda solo, dal<strong>la</strong> criminalitàorganizzatachecerca di metteremanonei settoridove c’è interesseeconomico(equi sappiamoesserci,viste le decinedi milionidi euro messidal<strong>la</strong> collettivitàpersmaltire…)quanto piuttosto da errate politiche locali nel settore.Prenda ad esempio contrario <strong>la</strong> Lombardia:è <strong>la</strong> regione dove si produce di più per l’economianazionale e, di conseguenza, anche in rifi uti. Lechiedo: ha visto ancora montagne di immondiziaabbandonate per mesi ed anni lungo le strade?Ma veniamo a Guidizzolo. Devo dire subito chequando sono stato chiamato ad interessarmidi questo settore ho trovato una situazione giàampiamente positiva data dal <strong>la</strong>voro effettuatonegli anni da coloro che mi avevano preceduto.Penso anche comunque che in ogni attività umanavi siano sempre possibilità ulteriori per cui èin questa direzione che con <strong>la</strong> Giunta ci siamomossi. Guidizzolo in provincia è uno dei Comunisicuramente ‘virtuosi’ nell’ambito del<strong>la</strong> raccoltadei rifi uti e del loro recupero; un aspetto quest’ultimosul quale intenderei poi soffermarmi ulteriormente.La raccolta differenziata ha superato il50% (siamo al 49% se togliamo, come in qualchestatistica si fa, i rifi uti raccolti con <strong>la</strong> spazzatrice)e si tratta senza ombra di dubbio di una percentualedi rilievo. Come dicevo sopra, tutto è migliorabilee quindi anche <strong>la</strong> separazione dei rifi uti,magari utilizzando altri sistemi che tuttavia nonvadano ad esasperare le persone e raggiungonoil doppio risultato di recuperare ulteriore materiaprima ed anche avere riscontri economici positivi,soprattutto in un periodo come questo. Devoanche dire, lo abbiamo già ripetuto in altre uscitepubbliche, che se tutti i cittadini guidizzolesi affrontasseroil tema del<strong>la</strong> separazione come fannoormai in tanti <strong>la</strong> percentuale di recupero potrebbetranquil<strong>la</strong>mente attestarsi intorno al 75/80%,risultati oggi ottenuti unicamente là dove si sonoavviati i cosiddetti sistemi di ‘raccolta differenziataspinta’ che stiamo attentamente valutandoe che sono stati oggetto del recente convegnopromosso in occasione del<strong>la</strong> ‘Settimana del<strong>la</strong>Cultura Ecologica’. Un appuntamento questo cheritengo molto importante perché è proprio nel10


settore dell’informazione che bisogna intervenirecon assiduità. Partendo dai ragazzi delle scuole aiquali abbiamo donato un quaderno in materialericic<strong>la</strong>to: un esempio di come si possa chiudereil cerchio.Lei prima ha detto di voler approfondire l’aspettodel ‘recupero’. Cosa vuol aggiungere?Calcisticamente par<strong>la</strong>ndo questo è un assist importante.Par<strong>la</strong>re di recupero, nel settore dei rifi uti,signifi ca sostanzialmente enucleare due concetti:recupero di materia prima e recupero di energia.Se il primo rimanda immediatamente a moltodi ciò che già conosciamo: il ‘pile’ di sciarpe emaglioni dal<strong>la</strong> p<strong>la</strong>stica, <strong>la</strong> carta ricic<strong>la</strong>ta, il vetroutilizzato per altro vetro, il legno che diventa pannellotrucio<strong>la</strong>re, e possiamo continuare con centoaltri esempi, il secondo (recupero di energia) siinserisce in un settore che vede <strong>la</strong> provincia diMantova un po’ ai margini. Già il vecchio pianoprovinciale rifi uti indicava per <strong>la</strong> nostra provincia<strong>la</strong> realizzazione di un termovalorizzatore. Si badibene: ho detto termovalorizzatore, non inceneritoree qui le parole sono cariche di signifi cato.Se noi diciamo ‘inceneritore’ pensiamo subito aqualcosa che brucia magari creando dei danni;il termovalorizzatore invece (guardiamo quellodi Brescia!) utilizza rifi uti per produrre energia,termica ed anche elettrica. A Mantova pare chenon lo voglia nessuno. Io lo proporrei a Guidizzoloconsapevole di non creare danno ma ricchezzaal<strong>la</strong> comunità. Rifl ettiamo sul nucleare. In Italiaalcuni anni fa con un referendum abbiamo dettoNO. La Francia, per citare il Paese che ci fornisceenergia elettrica dal nucleare, ha impianti appenaoltr’Alpe, più vicini a Mi<strong>la</strong>no che non a Parigi.Questo vuol dire che se vi fossero degli incidentinoi avremmo comunque dei problemi (ricordiamoCernobyl? 6.000 chilometri di distanza….). Rischiuguali se non superiori e vantaggi solo per gli altri.E poi, mi creda, è fi nito il tempo di ragionareper localismi. Oggi tutti i problemi sono di caratteregenerale. L’inceneritore allora è meglio averloqui.L’energia dai rifiuti mi porta ad un’altradomanda: come si muove il Comune sulleenergie alternative?Qualcosa abbiamo già anticipato durante unarecente riunione del Consiglio Comunale. Sto<strong>la</strong>vorando per instal<strong>la</strong>re impianti fotovoltaici sugliedifi ci pubblici per <strong>la</strong> generazione di energiaelettrica dal sole mentre ai campi sportivi l’ideaè quel<strong>la</strong> del so<strong>la</strong>re termico per <strong>la</strong> produzione diriscaldamento e acqua calda per i sanitari. Cosìsarà anche sul<strong>la</strong> nuova scuo<strong>la</strong> materna che andremoa realizzare.Adesso è lei che mi offre l’assist. A quando <strong>la</strong>nuova materna?Premetto che non è materia di mia strettissimacompetenza. Posso però dire che durante il consigliocomunale del febbraio scorso si è decisol’acquisto del terreno, in fregio al Parco Barriera,per costruire <strong>la</strong> nuova scuo<strong>la</strong>. Tutto procede.E nonostante qualche ‘gufo’ <strong>la</strong> nuova scuo<strong>la</strong> maternaverrà inaugurata prima del<strong>la</strong> fi ne di questomandato.Veniamo all’ambiente, al verde pubblico, aiparchi urbani?Guidizzolo dispone complessivamente diIL Parco San Luigi Gonzaga11


Il centro raccolta rifi uti115.000 metri quadri di verde urbano, 95.000 deiquali in aree omogenee. Solo gli sfalci estivi comportanospese rilevanti che si è riusciti a contenerecon convenzioni mirate e progetti obiettivoche riguardano il personale dipendente. A questoproposito mi sento in dovere di spezzare una <strong>la</strong>ncianei confronti proprio del personale sfatandovecchie leggende: io ho trovato nei dipendenticomunali delle disponibilità signifi cative accantoad ottime professionalità. Un p<strong>la</strong>uso, in questoambito, va anche alle società sportive <strong>la</strong> cui preziosacol<strong>la</strong>borazione ci ha permesso di ottimizzaretempi e costi. I95.000 mq. diverde in areeomogeneeriguarda principalmenteidiversi parchiche abbiamoi quali, perpoterli vivere,devono esserecompletati. Equesto è unodegli obiettiviche mi sonodato: sistemareun parco ogni anno. In questo 2008 toccheràal parco San Luigi ed al parchetto di Via Variscoe poi proseguiremo con tutti gli altri. Capoluogo efrazioni comprese.I fiori di CasaliBOMBONIERE eIDEE REGALOOnoranze funebriCasali e Pezziniservizio 24 oreQualcosa è già stato realizzato…Certo. Abbiamo completato Viale Europa (progettogià avviato in precedenza) con piantumazioniadatte; insieme al collega di Giunta ed amico Dr.Cesare Maccari responsabile dello sport siamointervenuti con nuove piantumazioni al centrosportivo; sono state instal<strong>la</strong>te due aiuole su PiazzaleMarconi (a questo proposito invito gli automobilistia girarvi intorno facendo attenzione alraggio di curvatura …..); si è sistemata l’aiuo<strong>la</strong>che corre lungo Via Goito. Tutto per dare una giustaimmagine del nostro Comune. C’è chi si fa fotografaresul giornale mentre mette a dimora unapianta ogni nuovo nato; noi non facciamo le fotoma le piante vengono ugualmente interrate. Daultimo, e mi ricollego al tema del<strong>la</strong> raccolta rifi uti,dal primo di gennaio con <strong>la</strong> SIEM di Mantova chegestisce tutto il sistema di raccolta si è messoa disposizione del Comune un operatore per 18ore <strong>la</strong> settimana da dedicare esclusivamente al<strong>la</strong>pulizia dei luoghi pubblici.Un’ultima domanda: in alcuni comuni si sonotentate delle disinfestazioni contro le zanzareche da un paio d’anni stanno creando seri problemi.Avete qualcosa in programma?Quello che lei dice è senza dubbio un problemaserio, come sta diventando serio anche quellodell’enorme quantità di piccioni selvatici che infestaalcune zone del centro abitato. Su quest’ultimopunto, per il quale abbiamo anche già avutosollecitazioni da parte di diversi cittadini, ci eravamoda tempo interessati con i competenti servizidell’Asl e dell’Amministrazione Provinciale. Abreve <strong>la</strong> Provincia emanerà un Piano ad hoc grazieanche al nostro interessamento. Dico subitoche bisogna evitare di alimentarli ed è necessariochiudere tutti gli anfratti dove possono nidifi care;per il resto vedremo cosa dirà <strong>la</strong> Provincia. Sullezanzare già da un paio d’anni stiamo <strong>la</strong>vorando.Inconcludenti allora? Credo di no. Intervenirecome qualcuno fa unicamente nei pozzetti nonrisolve il problema. Una disinfestazione correttadovrebbe essere effettuata più avanti, in un periododell’anno dove tantissimi dei nostri concittadinihanno già avviato <strong>la</strong> coltivazione dei loroorti ed il consumo degli ortaggi ricavati. Ebbene,con <strong>la</strong> disinfestazione bisognerebbe vietare peralmeno due o tre settimane l’utilizzo proprio degliortaggi che verrebbero sicuramente contaminati.Evidente il disagio ed i problemi di salute pubblica.Comunque non abbiamo per nul<strong>la</strong> mol<strong>la</strong>to <strong>la</strong>presa e teniamo in seria considerazione il problemaattenti all’uscita di eventuali prodotti che nonarrechino danni alle persone.PRistorante PizzeriaLa PiazzettaSpecialità fi orentinaServizio barDalle 18 gustosi stuzzichini12Tel. 0376-818266Via Dunant, 4 - Guidizzolo (Mn)Tel. 0376-819041Via Dunant, 4B - Guidizzolo


Rifiuti e raccoltadifferenziataE’ sicuramente indispensabile che il cerchio sichiuda. E’ quanto è emerso a chiare lettere dalrecente convegno ‘ Rifi uti e raccolta differenziata:esperienze a confronto’ promosso dall’assessoratoall’ecologia e dal Comune di Guidizzolo nell’ambitodel<strong>la</strong> Settimana del<strong>la</strong> Cultura Ecologica. Intornoallo stesso tavolo si sono seduti, accanto a sindacoed assessore di Guidizzolo Graziano Pelizzaroe Giacomino Mi<strong>la</strong>ni, l’assessore all’ecologia delComune di Roverbel<strong>la</strong> Angelo Cassini, il direttoredi SIEM Fabrizio Cristofori, il consigliere regionaleCarlo Maccari. Dopo i saluti degli amministratoriospitanti e <strong>la</strong> presentazione del servizio di raccoltarifi uti in Guidizzolo da parte del funzionario disettore, Angelo Cassini ha presentato <strong>la</strong> positivaesperienza di Roverbel<strong>la</strong>, comune passato in alcunianni da una percentuale insignifi cante di separazioneall’eccellenza provinciale grazie al sistemadi raccolta differenziata porta a porta spinto. Percentualiche già all’origine sfi orano l’80%. FabrizioCristofori ha tracciato un interessantissimo percorsodell’intero ciclo rifi uti. La normativa vigenteed il piano provinciale prevedono che entro il2012 si raggiunga almeno il 65% di separazione.Questo si può e si deve ottenere con il concorsodi più fattori: riduzione all’origine del<strong>la</strong> quantità epericolosità dei rifi uti (raccolta differenziata), riutilizzo– ricic<strong>la</strong>ggio, recupero di materia dai rifi uti,recupero energetico delle frazioni ad elevato poterecalorico, smaltimento fi nale in sicurezza di ciò cheresidua dalle operazioni precedenti. Da qui <strong>la</strong> necessitàche ogni ATO (Ambito territoriale ottimale)chiuda quel cerchio a cui accennava in apertura:raccolta differenziata (ogni comune deciderà comemeglio operare), trattamento delle frazioni mistenon differenziate (SIEM lo fa nel mantovano), recuperodell’energia tramite i tremovalorizzatori (ilCdr prodotto a Mantova viene bruciato altrove),smaltimento in discarica per le parti residuali. Soloin questo modo sarà possibile garantire ecocompatibilitàcompleta di tutto il sistema. In chiusuraCarlo Maccari, partendo dal<strong>la</strong> sua esperienza diamministratore a Guidizzolo con <strong>la</strong> differenziata ingestione mista (cassonetti e porta/porta) passatadall’8 al 50% in pochi anni, ha fatto notare comeper tutta l’attività legata ai rifi uti sia indispensabileche ognuno ponga <strong>la</strong> massima attenzione e venganocorrettamente valutati tutti gli impatti. Se èvero, ad esempio, che un termovalorizzatore immettefumi, peraltro control<strong>la</strong>ti, nell’atmosfera, èanche vero che l’energia dallo stesso prodotta hadi fatto già portato allo spegnimento di centinaiadi piccoli camini. Esami approfonditi delle diversesituazioni, quindi, ma anche decisioni puntuali pernon dover rincorrere il futuro.Il tavolo dei re<strong>la</strong>tori el’assessore di Roverbel<strong>la</strong>Angelo Cassini13


Games areaa cura di Davide TruzziI lettori possono suggerire consigli che siano di interesse generaleInformazioni sui giochiIn questo periodo il dibattito sul<strong>la</strong> violenza nel mondo videoludico è sempre più acceso e proprio perquesto ho pensato fosse utile par<strong>la</strong>re del “PEGI”, ovvero un ente di rego<strong>la</strong>mentazione e c<strong>la</strong>ssifi cazionedi ogni genere di videogame. Grazie a queste informazioni i genitori potranno essere più consapevolie responsabili nell’acquisto di un qualsiasi gioco in commercio, osservando semplicemente i simboliposti su ogni confezione.Pegi è l’abbreviazione di Pan European Game Information(informazioni paneuropee sui giochi).Si tratta del primo sistema europeo di c<strong>la</strong>ssifi cazioneper computer e videogame.Il sistema PEGI utilizza cinque categorie d’età eprecisamente: tre anni e oltre, sette anni e oltre,12 anni e oltre, 16 anni e oltre, 18 anni e oltre.Questi indicatori d’età saranno resi ancora più facilmenteleggibili grazie ai descrittori di contenutocon una simbologia facilmete comprensibile anchedai meno addentrati nell’affascinante mondodei videogiochi.ViolenzaLinguaggio scurrileDiscriminazioneStupefacentiPauraEtàconsigliateAmoreLa Redazione si scusa per l’involontarioerrore: erano stati indicati glistessi genitori ai due Davide.Li pubblichiamo con <strong>la</strong> doverosagiusta attribuzione dei nomi.Davide 10-10di Marco Mariottie Annamaria CorradiDavide 11-7di Maurizio Pezzoe Danie<strong>la</strong> Vinciguerra14


La felicità ai miei occhidi Martina Grandelli“La nostra felicità non dipende soltanto dallegioie attuali, ma anche dalle nostre speranzee dai nostri ricordi. Il presente si arricchiscedel passato e del futuro” .Emilie du ChateletL’equilibrista si prepara. La corda è già pronta,ben tesa: attraversa il tendone per <strong>la</strong> sua <strong>la</strong>rghezzae sta alta, sopra le teste del pubblico. Il numeroche l’uomo si accinge a fare è molto diffi cile: dovràpeda<strong>la</strong>re avanti e indietro sul<strong>la</strong> corda sottile. Ibambini osservano emozionati dalle loro seggiolee i genitori pensano: “E’ logico che ce <strong>la</strong> farà, èuna vita che fa questo spettacolo. Se avesseroabituato anche me a peda<strong>la</strong>re sul<strong>la</strong> corda fi n dabambino...”.L ‘equilibrista è pronto, afferra <strong>la</strong> bici e cautamente<strong>la</strong> posiziona sul<strong>la</strong> corda. Sale, appoggia le manisul manubrio e lentamente inizia a peda<strong>la</strong>re. Lacorda si abbassa di quasi un metro, appesantitadal carico. L’uomo è prudente ma fi ero, ormaisa a memoria i movimenti e conta i metri che loseparano dal<strong>la</strong> fi ne del<strong>la</strong> corda. Ed è un attimo.un telefono giù nel<strong>la</strong> p<strong>la</strong>tea squil<strong>la</strong>, con una musicaa lui familiare, <strong>la</strong> distrazione di un secondolo fa sbandare, le ruote evadono da quel<strong>la</strong> cordatroppo stretta e BAM! L’equilibrista atterra in unarete. “Maledetta suoneria!” Esc<strong>la</strong>ma rialzandosi esputa in un angolo. “Maledetta suoneria e maledettiricordi!”. Continua e se ne va nel camerinosenza neanche salutare il pubblico.La felicità è un equilibrio. Diffi cile da raggiungeree soprattutto da mantenere. C’è chi pensa sia unapausa tra molte sofferenze e chi dice sia il doloreuna pausa tra momenti di felicità.Vedo <strong>la</strong> felicità come uno stato d’animo. Chiunque<strong>la</strong> vorrebbe, anche se per ogni persona haun’accezione diversa. Condivido <strong>la</strong> frase di Emiliedu Chatelet: essere felici vuol dire essere senzapensieri. Perchè potrei piangere aprendo <strong>la</strong> scato<strong>la</strong>dei ricordi ed essere malinconica pensando aquante sofferenze ancora mi aspettano.A volte, quando sono triste, guardo le persone cheho intorno e penso che un giorno non saranno piùqui e così le <strong>la</strong>crime scendono e non smettonopiù... Tutto ciò mi dà un senso di impotenza.La felicità è accettare <strong>la</strong> propria condizione umanae sorridere delle piccole gioie del<strong>la</strong> vita. Non si puòessere sempre felici, sarebbe impossibile.Basta una scritta, un viso, una canzone, a far riaffiorare ricordi che avremmo voluto cancel<strong>la</strong>re.Forse anche per questo sono molto lunatica epasso da un estremo all’altro. Vorrei non pensaree vivere, ma mi riesce diffi cile e così, quando èun Giorno Fortunato (perchè <strong>la</strong> mia vita è fatta diGiorni Fortunati e Giorni Sfortunati), il presente misorride e il passato e il futuro fanno emergere solosperanze e ricordi lieti. A volte riesco a superarequelli tristi pensando che ora sono felice e che tuttomi ha aiutato a crescere: il presente è il re deimiei sentimenti, mentre il passato e il futuro sonoimportanti consiglieri di enorme infl uenza. E iosono un suddito che sta al di sotto di questo grandemeccanismo dove le cariche si alternano continuamente:prendiamo in esempio questo testo:ora lo sto scrivendo, è il mio presente; ma domani,nel ripensarci sarà già parte del mio passato.I miei propositi per l’anno nuovo, nel 2009, non sarannoaltro che progetti realizzati o no, di un annotrascorso, di un passato compiuto.E così credo che sia tutto collegato e che <strong>la</strong> felicitànon dipenda da un singolo avvenimento, ma dauna situazione favorevole. Come un equilibrista,che in un secondo può cadere dal<strong>la</strong> corda e fallireil numero, così anche <strong>la</strong> nostra felicità è semprevacil<strong>la</strong>nte.Quello che cambierei, però, nel<strong>la</strong> storia dell’equilibrista,è il fi nale.L’uomo si alza, afferra <strong>la</strong> bici e ritenta l’impresa.“Niente è impossibile”.E soprattutto questo: essere felici.15


Un week-endalternativodi Francesca LugoboniSi nomina Venezia e ciò che subito ricorre al<strong>la</strong>mente è l’unicità di questa città, caratterizzata daun elemento fi sico tanto affascinante quanto inquietanteper <strong>la</strong> portata del<strong>la</strong> sua forza: l’acqua.Detto questo, non sono qui a proporre <strong>la</strong> visita diuna città già così famosa da potersi presentareda so<strong>la</strong>.Ciò che desidero è suggerire alcune passeggiateal<strong>la</strong> scoperta di una Venezia alternativa, partendosì dal suo rinomato centro storico, per poi allontanarsidai percorsi più battuti, verso <strong>la</strong> <strong>la</strong>guna,ricca di storia e suggestioni.Ma procediamo con ordine e raggiungiamo il cuoredel<strong>la</strong> città: Piazza San Marco e ci dirigiamo verso<strong>la</strong> Torre dell’Orologio, meglio conosciuta comeTorre dei Mori. Essa rappresenta uno dei segniarchitettonici più celebri di Venezia: sovrasta,infatti, l’accesso al<strong>la</strong> nevralgica via delle AnticheMercerie. La Torre costituisce anche un elementoinsieme di rottura e di connessione tra le funzioniurbane che dal<strong>la</strong> piazza si diramano: <strong>la</strong> sededel potere politico e quel<strong>la</strong> del potere religioso.Guardando con attenzione, si coglie il suo grandeorologio astronomico, capo<strong>la</strong>voro di tecnica edingegneria, per il quale ogni giorno, su prenotazione,viene organizzata una visita che permette diosservare dall’interno l’affascinante e complessomeccanismo che ormai da cinquecento anni segnalo scorrere del tempo a Venezia.Allontaniamoci, ora, dal<strong>la</strong> frenetica fol<strong>la</strong> di turistiper recarci nei pressi del<strong>la</strong> stazione ferroviaria,verso il Sestiere di Cannaregio. Il suo nome hadue possibili origini: da Canal Regio, ovvero canaleprincipale per il collegamento via acqua con<strong>la</strong> terraferma, oppure per <strong>la</strong> grande estensione dicanneti esistenti in passato. Qui merita una sostaquel<strong>la</strong> che viene chiamata <strong>la</strong> “Zona del Ghetto”,così denominata perché riservata già dal 1500agli Ebrei che vi costruirono le loro Schole, sinagoghe,iniziando da quel<strong>la</strong> tedesca che attualmenteospita l’interessante Museo d’Arte Ebraica,per poi arrivare al<strong>la</strong> Scho<strong>la</strong> Italiana. Diffi cilmentericonoscibili dall’esterno, all’interno, le sinagoghe16


si rive<strong>la</strong>no piccoli gioielli. I punti focali sono costituitidall’armadio che custodisce <strong>la</strong> Torah, sempreorientato verso Gerusalemme, ed il pulpito dalquale vengono letti i brani del testo sacro.Grazie ai ricchi scambi fra oriente ed occidente,gli Ebrei divennero sempre più numerosi, tantoche, ai primi del ‘500, il Governo del<strong>la</strong> Repubblicadecretò che avrebbero dovuto risiedere tuttiin un’unica area, precisamente presso quelle cheerano le vecchie fonderie (in veneziano “gheti”).Durante <strong>la</strong> notte il “Gheto” veniva chiuso e sorvegliatoda custodi cristiani: nacque così il primoghetto d’Europa, oggi vivace e frequentato rionedel<strong>la</strong> città in cui permangono ancora le istituzioniebraiche, amministrative e religiose.Ma procediamo: pochi minuti di vaporetto e, dal<strong>la</strong>storia più recente, facciamo un salto a ritroso neltempo, passando ai dinosauri del Giurassico. Nelmaestoso pa<strong>la</strong>zzo “Fontego dei Turchi” ha infattisede il Museo di Storia Naturale, nel quale è dapoco stata inaugurata una sa<strong>la</strong> interamente dedicataad un imprenditore paleontologo veneziano,Giancarlo Ligabue, ed al<strong>la</strong> sua spedizione neldeserto sahariano del Niger che, negli anni ’70,scoprì un giacimento fossile di dinosauri. Dal<strong>la</strong>sabbia affi orò lo scheletro quasi intatto di un“Ouranosaurus” (questo il nome del lucertolone)che, con i suoi sette metri di lunghezza per tredi altezza, costituisce uno dei più rari reperti almondo di questo tipo. Oggi i suoi resti stupisconoi visitatori al primo piano del museo con un suggestivoallestimento.Al piano terra, poi, è stato aperto al pubblico l’“Acquariodelle Tegnùe”, una vasca contenente circacinquemi<strong>la</strong> litri d’acqua salmastra che riproducel’ambiente delle formazioni rocciose site al <strong>la</strong>rgodel<strong>la</strong> costa veneziana dette, appunto, “tegnùe”,capaci di ospitare una cinquantina di specie animali:straordinaria testimonianza di biodiversità.Per chi, invece, come i nostri amici del gruppo Cinerama,non riesce a resistere al fascino romanticoe un po’ retrò, è opportuno fare tappa al Lido,una delle innumerevoli isole del<strong>la</strong> <strong>la</strong>guna veneziana,nota per <strong>la</strong> rassegna cinematografi ca che ognianno vi si tiene nel mese di settembre. Lontano,però, dal caos legato all’evento, è a dir poco suggestivopercorrere, a bordo di una bicicletta, gliundici Km che delimitano l’estensione dell’iso<strong>la</strong>,godendo, in partico<strong>la</strong>re al<strong>la</strong> luce del tramonto, diuna Venezia mozzafi ato.E cosa c’è di meglio, ora, dopo una giornata trascorsafra “calle”, ponti e musei se non una gustosacena, rigorosamente a base di pesce e gustatanel caratteristico borgo di Ma<strong>la</strong>mocco (siamosempre al Lido), uno dei primi insediamenti nel<strong>la</strong><strong>la</strong>guna?E proprio qui, insieme ai pescatori che risiedononell’abitato, è possibile respirare l’aria di una Veneziaancora “intatta”, insomma alternativa!17


Noi e <strong>la</strong> leggea cura di Laura Leorati, avvocatoI lettori possono esporre problemi o situazioni che siano di interesse generaleTute<strong>la</strong> dei consumatoricontro le pratiche scorretteLa consapevolezza che <strong>la</strong> pubblicità sia l’anima delcommercio ha fatto sì che l’impero del<strong>la</strong> comunicazionedi massa sia sempre più invadente edaggressivo. Dal consumo dei beni primari all’utilizzodell’ultimo ritrovato tecnologico, il cittadinofatica sempre più a conoscere il valore intrinsecodi ciò che acquista nonché a comprendere il realesignifi cato del contratto che sottoscrive.Una seria politica di educazione volta al<strong>la</strong> presadi coscienza dei propri diritti e al<strong>la</strong> modalità diesercizio degli stessi è <strong>la</strong> strada più impegnativa,ma certamente <strong>la</strong> più valida per realizzare <strong>la</strong> tute<strong>la</strong>degli interessi dei consumatori. Larecente normativa ha disciplinato lepratiche commerciali scorrette, intesecome qualsiasi azione, omissione,condotta o dichiarazione contrariaal<strong>la</strong> diligenza professionale che siaposta in essere da un professionistaper promuovere o vendere un bene oun servizio.In altri termini, si defi nisce praticascorretta quel<strong>la</strong> che induce o è idoneaa indurre in errore il consumatoremedio (non solo quindi quellopartico<strong>la</strong>rmente vulnerabile o ingenuo)facendogli assumere una decisione di naturacommerciale che non avrebbe altrimenti adottato.Un c<strong>la</strong>ssico esempio è dato dal<strong>la</strong> pubblicità ingannevoleche altera <strong>la</strong> capacità del consumatore diprendere una decisione consapevole e razionale.Di fronte alle pratiche commerciali ingannevoli oaggressive che limitano o infl uenzano considerevolmente<strong>la</strong> libertà di scelta del consumatore,quest’ultimo può fare denuncia in carta semplicecon raccomandata a/r contenente i propri datiidentifi cativi, l’indicazione puntuale del<strong>la</strong> praticacommerciale denunciata (o <strong>la</strong> prova documentaledel<strong>la</strong> stessa), nonché i motivi posti a fondamentodell’istanza. L’indirizzo a cui inviare il tutto è:Autorità Garante del<strong>la</strong> Concorrenza e del Mercato– Piazza G. Verdi 6/A – 00198 ROMA. In via preliminareè possibile effettuare una segna<strong>la</strong>zioneal numero verde 800.1.6666.1 attivo dal lunedì alvenerdì dalle ore 10:00 alle ore 14:00. Per lo svolgimentodell’attività di indagine e di accertamento,l’Autorità può avvalersi del<strong>la</strong> Guardia di Finanzache esercita i poteri ad essa istituzionalmenteattribuiti per gli accertamenti dell’IVA, IRPEF edIRES. Qualora risultasse sussistente <strong>la</strong> scorrettezzadel<strong>la</strong> pratica commerciale, l’Autorità può condecisione motivata inibire <strong>la</strong> continuazione del<strong>la</strong>stessa, adottando altresì dei provvedimenti voltiad eliminarne gli effetti pregiudizievoli mediante <strong>la</strong>pubblicazione a mezzo stampa, radio o televisionedel<strong>la</strong> pronuncia. A ciò si aggiunge l’irrogazionedi una sanzione amministrativapecuniaria che, tenuto conto del<strong>la</strong>durata e del<strong>la</strong> gravità del<strong>la</strong> vio<strong>la</strong>zione,può andare da 5.000 a 500.000 euro.Se risulta l’idoneità del<strong>la</strong> scorrettezza adeterminare un pericolo per <strong>la</strong> salute o<strong>la</strong> sicurezza dei consumatori, o un pericoloper i bambini o gli adolescenti,<strong>la</strong> sanzione non può essere inferiore a50.000 euro.Ove l’urgenza sia manifesta e partico<strong>la</strong>re,l’Autorità può disporre <strong>la</strong> sospensioneprovvisoria del<strong>la</strong> pratica scorretta,mentre nei casi meno gravi il professionista puòevitare l’accertamento ed il conseguente provvedimentoinibitorio impegnandosi formalmentea porre fi ne all’infrazione e ad eliminarne i motividi illegittimità. Contro <strong>la</strong> decisione dell’Autorità sipuò presentare ricorso al Giudice amministrativo(TAR o Consiglio di Stato). Qualora si tratti, invece,di condotta integrante concorrenza sleale ovio<strong>la</strong>zione del<strong>la</strong> disciplina del diritto d’autore o delmarchio d’impresa, <strong>la</strong> competenza per l’azione dirisarcimento dei danni causati dal<strong>la</strong> pratica commercialescorretta è del Tribunale ordinario. Infi ne,in via preventiva rispetto al<strong>la</strong> denuncia all’Autorità,è possibile ricorrere ad organismi autonomi diautodisciplina, vedi associazioni dei consumatori,che hanno il compito di far rispettare i codici dicondotta adottati dagli organismi stessi.AUTOCARROZZERIA - AUTOSOCCORSO - Convenzionato EUROP ASSISTANCE VAI18Riparazione e sostituzione cristalli - Carica climatizzatori - Lavaggio interniAUTO SOSTITUTIVA GRATUITAStrada Zanina, 28/30 - BIRBESI di Guidizzolo (Mn) - Tel. 0376-849525 - 347-4565347 - carrozzeria.froldi@libero.it


Noi e il fiscoa cura di Giulia Avanzi, ragioniere commercialistaI lettori possono esporre problemi o situazioni che siano di interesse generaleRottamazione autoe motocicliTra le tante disposizioni contenute nel cosiddetto“Decreto Milleproroghe” ve ne sono alcune, in vigoredall’1/03/2008, che prorogano ed, in alcuni casiampliano, le disposizioni re<strong>la</strong>tive ai contributi per <strong>la</strong>rottamazione. Alcune delle principali novità, ora invigore, sono riepilogate qui di seguito.Motocicli nuovi euro 3Chi, entro il 31/12/2008, ne acquista uno, fi no a400 cc cubici, con contestuale rottamazione di unomotociclo o di un ciclomotore “Euro 0” ha dirittoad un contributo di 300,00 euro e all’esenzione perun anno dalle tasse automobilistiche. Le spese del<strong>la</strong>rottamazione sono a carico dello Stato fi no agli80,00 euro per i motocicli e fi no a 30,00 euro per iciclomotori.Fino al 1/03/2008, data di entrata in vigore delprovvedimento, vengono invece prorogate le agevo<strong>la</strong>zioniintrodotte con <strong>la</strong> fi nanziaria 2007: per ogniacquisto con contestuale rottamazione è concessal’esenzione dal pagamento delle tasse automobilisticheper 5 anni.Rottamazione con riacquistoChi rottama autovetture od autoveicoli per il trasportopromiscuo “Euro 0”, “Euro 1”, “Euro 2” immatrico<strong>la</strong>tiprima del 1/01/1999 ed acquista autovetturenuove “Euro 4” o “Euro 5” che emettononon oltre 140 gr di anidride carbonica per Km (oppurenon oltre i 130 grammi, se alimentati a diesel)ha diritto ad un contributo di 700,00 euro e all’esenzionedal pagamento del bollo per un anno (gli annidi esenzione salgono a due se il veicolo demolito èun “Euro 0”).Se le nuove autovetture emettono non oltre i 120grammi di Co2 per chilometro il contributo sale ad800,00 euro.Se per caso gli autoveicoli demoliti sono due (afronte di un riacquisto), il contributo vene aumentatodi altri 500 euro, purché i mezzi rottamati appartenganoallo stesso nucleo familiare, risultantedallo stato di famiglia e siano conviventi.Il nuovo acquisto deve essere effettuato entro il31.12.2008 e l’immatrico<strong>la</strong>zione deve essere effettuatanon oltre il 31.12.2009Rottamazione senza riacquistoChi consegna ad un demolitore un autoveicolo“Euro 0”, “Euro 1”, “Euro 2” immatrico<strong>la</strong>to primadel 1/01/1999, ha diritto ad un contributo di euro150,00. Le modalità di erogazione saranno stabilitecon un apposito decreto. (nel 2007 il contributoera pari ad 80,00 euro). Viene anche concesso ilrimborso dell’abbonamento al trasporto pubblicolocale per tre anni.Se chi rottama non è intestatario di veicoli già registrati,può chiedere in alternativa un contributo di800,00 euro per aderire al cd “car sharing”, cioè alservizio di condivisione degli autoveicoli. Anche inquesto caso, manca ancora il decreto per stabilirele modalità.Attenzione, il bonus non spetta se, nei tre annisuccessivi viene acquistato un veicolo nuovo odusato.Instal<strong>la</strong>zione di impianti a metano e GplE’ previsto un incentivo di di 500,00 euro per chiinstal<strong>la</strong> un impianto a metano e di 350,00 euro perchi instal<strong>la</strong> un impianto a Gpl.Veicoli alimentati a metano, Gpl, idrogeno odelettriciFino al 31.03.2010, è previsto un contributo di1.500,00 euro per chi acquista autovetture e veicolinuovi e omologati dal costruttore per <strong>la</strong> circo<strong>la</strong>zionecon alimentazione doppia o esclusiva a gas metano,Gpl, a idrogeno o elettrica. Il contributo vieneportato a 2.000,00 euro se il mezzo acquistato haemissioni di anidride carbonica inferiore a 120 grper Km.Autocarri e autocaravanChi sostituisce, demolendoli, autoveicoli per il trasportopromiscuo, autocarri, autoveicoli per trasportispecifi ci ed autocaravan con massa fi no ai3.500 Kg, “Euro 0” o “Euro 1” immatrico<strong>la</strong>ti primadell’1/01/1999, con veicoli nuovi “Euro 4” del<strong>la</strong>medesima tipologia ha diritto ad un contributo di1.500,00 euro. Se Il veicolo è di massa compresatra i 3.000 Kg ed i 3.500 Kg il contributo sale a2.500,00 euro.19


“Freschi di stampa”Dal 1° febbraio 2008 <strong>la</strong> Biblioteca Comunale offre a tutti coloro che <strong>la</strong> frequentano “Freschi di stampa”,ossia <strong>la</strong> lettura in loco dei quotidiani del giorno, nazionali e locali.Tale servizio, presente nel<strong>la</strong> precedente sede del<strong>la</strong> biblioteca solo per quanto riguarda il prestito e <strong>la</strong>lettura di riviste, vista l’affl uenza di pubblico e di nuovi utenti, è stato incrementato e sviluppato conl’offerta di nuove testate nazionali e locali, rivolte sia ad adulti che ragazzi, che potranno così fermarsi inbiblioteca a sfogliarle, in un confortevole angolo ad esse dedicato.QUOTIDIANI NAZIONALI(Il Corriere del<strong>la</strong> Sera; La Repubblica; La Stampa)QUOTIDIANI LOCALI(La Gazzetta di Mantova; La Voce di Mantova)PERIODICI LOCALI(<strong>la</strong> <strong>Notizia</strong>; Il Gazzettino; La Civetta; La Cittadel<strong>la</strong>;Raccontiamoci; Civiltà Mantovana)RIVISTE DI SETTORE(Leggere: tutti; Andersen; La Rivisteria; Liber)RIVISTE VARIE(Casaviva; Sale&Pepe; Starbene; Giardinaggio; Oasis;Airone; PC Professionale;Focus; Fotoit;Art e Dossier; Bell’Italia;Itinerari&Luoghi)RIVISTE PER RAGAZZI(Focus Junior; GrandiC<strong>la</strong>ssici Disney; Mondo-Erre)Ricordiamo inoltre cheda ormai 2 anni è attivoin biblioteca un Gruppodi Lettura che si riuniscesolitamente il martedìsera, ogni 5/6 settimane,per condividere rifl essionie commenti sulle letture proposte di volta involta: un’occasione per ritrovarsi con altre personeaccomunate dal<strong>la</strong> passione per <strong>la</strong> lettura. Tale gruppoè coordinato dalle bibliotecarie e ciclicamente dal“Lettore ambu<strong>la</strong>nte” di Simonetta Bitasi, lettrice perpassione e di professione che propone, consiglia ecommenta le novità editoriali.La Biblioteca Comunale ha inoltre aderito a “Qui comincia<strong>la</strong> lettura”, il progetto che Festivaletteraturaha <strong>la</strong>nciato nel 2006, con l’intento di creare unagrande comunità di lettura e di lettori attraverso unlibro che per qualche mese diventa oggetto di incontroe scambio di opinioni.Per il 2008 il libro proposto è “Alpinisti ciabattoni”di G.A. Cagna, che narra le disavventure “turistiche”dei due protagonisti: i coniugi Gibel<strong>la</strong>.APPUNTAMENTI IN BIBLIOTECAAPRILE - MAGGIO 2008VENERDI 11 APRILEORE 20,45: “Libri illustrati in mano: l’editoria per inostri bambini” a cura di Danie<strong>la</strong> Perani, rivolto agenitori, nonni, educatori,insegnanti e bibliotecari(ingresso libero).MARTEDI’ 22 APRILEORE 21,00: Gruppo di Letturainsieme a SimonettaBitasi. Si parlerà di “Alpinisticiabattoni” (ingressolibero).IN APRILE (data da defi -nire)ORE 21,00: Incontro conl’autore ANDREA VITALI.DOMENICA 18 MAGGIOORE 17,00: Open Day biblioteche lombarde 2008.Lettura animata “Chi trova un amico trova un tesoro!”,fi abe sull’amicizia per bambini dai 4 ai 9 anni(ingresso libero).Apertura straordinaria del<strong>la</strong> biblioteca: 15,30-18,30.ORE 18,30 (Oratorio di San Lorenzo): “Par<strong>la</strong>mi d’amoreMariù: storia del<strong>la</strong> canzone italiana 1880-1960”a cura del Circolo Musicale Diapason di Guidizzolo(ingresso libero).20


Una nuova attivitàVi sono parole che sentiamo utilizzare tutti i giornied alle quali non sempre si riesce immediatamentea collegare il signifi cato più vero. Prendiamo,ad esempio, ECOLOGIA. Letteralmente signifi ca“discorso sull’ambiente”. Tutti prendiamo semprepiù coscienza dell’importanza fondamentale cheha per <strong>la</strong> generazione attuale e quelle future <strong>la</strong>conservazione dell’ambiente in cui viviamo.Ugualmente ognuno di noi sperimenta quotidianamentecome l’ambiente sia minacciato da moltissimicomportamenti inadeguati oppure da normaliattività umane nei confronti delle quali è indispensabileattuare azioni adeguate al fi ne di poter progrediremantenendo il necessario rispetto nei riguardidi ciò che ci è stato donato. Affi darci quindia persone di provata esperienza ed adeguata competenzaè pertanto vitale. Nasce così <strong>la</strong> Mi<strong>la</strong>ni srlServizi Ecologici, di Giacomino Mi<strong>la</strong>ni.L’impresa opera nei settori di Spurghi civili e industriali,<strong>la</strong>vaggio tubazioni ad alta pressione, videoispezionicon localizzazione elettronica di rotturatubazioni, analisi e smaltimento rifi uti, smaltimentocarcasse animali.La Mi<strong>la</strong>ni srl sorge nel 1998 come ditta di autotrasportie commercio di animali vivi. Nel 2003 vieneavviata l’attività di ritiro e smaltimento carcasseanimali per il conferimento ad impianti autorizzati.Oggi è più che mai indispensabile che ci si possarivolgere a professionisti competenti in grado dirisolvere, in settori specifi ci, ogni problema e rispondereprontamente ed effi cacemente ad ognirichiesta. Da qui ecco che, da pochi mesi, <strong>la</strong> Mi<strong>la</strong>nisrl ha avviato <strong>la</strong> divisione Servizi Ecologici conl’obiettivo, appunto, di soddisfare una vasta cliente<strong>la</strong>,dal privato alle piccole e medie imprese fi noalle aziende pubbliche consortili. Mi<strong>la</strong>ni srl, offre,ora, anche servizio spurgo (pulizia fosse biologicheo reti fognarie, canali, condotte anche di grossodiametro, pulizia di impianti industriali), trasportoe smaltimento di rifi uti speciali pericolosi.Per <strong>la</strong> professionalità dei propri tecnici è in gradodi offrire un prezioso servizio di consulenza ancheper <strong>la</strong> realizzazione di nuovi impianti o l’ammodernamentodi quelli esistenti. In questo senso puòprodurre studi di fattibilità, formu<strong>la</strong>zione di ipotesie modelli di trattamento, consulenza nell’applicazionedel<strong>la</strong> normativa ambientale, aggiornamentitecnici. Potranno essere effettuati prelievi ed analisidei rifi uti, delle acque potabili o dei refl ui e <strong>la</strong>certifi cazione prodotta viene ri<strong>la</strong>sciata da professionistirego<strong>la</strong>rmente iscritti all’Albo e quindi ingrado di sottoscrivere documenti uffi ciali.Importante è anche il Servizio di Videoispezione dicanalizzazioni da 40 a 1200 mm di diametro. Questoviene erogato attraverso un innovativo sistemadi teleispezione che permette, con l’utilizzo di robotteleguidati, <strong>la</strong> verifi ca delle condotte fognarie conil contemporaneo monitoraggio visivo dello statodi conservazione delle stesse. Il sistema permette<strong>la</strong> certifi cazione delle nuove condotte, <strong>la</strong> localizzazionedi infi ltrazioni sotterranee o esfi ltrazioni,l’ispezione di vecchie fognature, <strong>la</strong> defi nizione delcatasto fognario.Da ultimo è utile ricordare che <strong>la</strong> Ditta è in grado dioffrire un servizio di reperibilità e pronto intervento24 ore su 24, festività comprese.La sede si trova a Birbesi, in Via Marchionale 18- Tel. 0376 849544 - Cell. 3491537118 - sito internet:www.mi<strong>la</strong>nisrl.com.TINTART S.n.C. di Broccaioli Franco & C.Impresa di manutenzioni e ristrutturazioni ediliTinteggiature cicili e industrialiColorificio Cap ArreghiniCentro distribuzione prodotti Fassa BortoloPer qualsiasi informazione o urgenza è attivo il numero 393 9208350via Guido Rossa, 2 Tel. 0376 1818248 Fax 0376 1818249 46040 Guidizzolo MNE-mail: tintartsnc@fastwebnet.it21


Torta di fagiolinia cura di Donatel<strong>la</strong> LusentiRicetta per 4 persone500 g di fagiolini3 dI di besciamel<strong>la</strong>50 g di parmigiano grattugiato3 uova30 g di burrosalePreparazioneSpuntate i fagiolini, liberandoli dei fi <strong>la</strong>mentiesterni, <strong>la</strong>vateli e lessateli per circa 15 minutiin acqua bollente leggermente sa<strong>la</strong>ta.Versate <strong>la</strong> besciamel<strong>la</strong> in una cioto<strong>la</strong>, uniteviil parmigiano e le uova sbattute a parte emesco<strong>la</strong>te per amalgamare bene.Sgoccio<strong>la</strong>te i fagiolini e fateli insaporire perqualche minuto in una padel<strong>la</strong> dove avretescaldato 20 g di burro, quindi incorporatelial composto di besciamel<strong>la</strong>.Versate il composto di besciamel<strong>la</strong> e fagioliniin uno stampo ad anello unto con il burrorimasto e cuocetelo a bagnomaria per circa45 minuti, coprendo lo stampo con un fogliodi alluminio.A cottura ultimata, togliete lo stampo, sformatel’anello di fagiolini e servitelo caldo.Vini consigliatiSylvaner dell’Alto AdigeSauvignon del Collio (Italia)Riesling del Reno (Germania)Besciamel<strong>la</strong>:Sciogliere il burro in un pentolino, unire <strong>la</strong>farina e mesco<strong>la</strong>re fi nchè si otterrà un compostoomogeneo, aggiungere il <strong>la</strong>tte bollentecon sale e noce moscata e continuare amesco<strong>la</strong>re, far bollire per 3-4 minuti.22


Il Popolo del<strong>la</strong> Libertàha salutato <strong>la</strong> nascitadel nuovo soggetto politicoAl teatro comunale i coordinatori regionali di AN e FI hanno presentato a iscritti e simpatizzanti<strong>la</strong> formazione che ha dato una svolta al centro destra.E’ stata Guidizzolo <strong>la</strong> prima tappa ufficiale del<strong>la</strong> campagna elettorale lombardadel Popolo del<strong>la</strong> Libertà apertasicon una serata che ha visto protagonistii coordinatori regionali di AlleanzaNazionale e di Forza Italia per <strong>la</strong> primavolta riuniti sotto lo stesso simbolo.Sono stati, infatti, Massimo Corsaro– anche assessore alle Attività Produttivedel<strong>la</strong> Regione Lombardia – e<strong>la</strong> par<strong>la</strong>mentare Mariastel<strong>la</strong> Gelmini,introdotti dalle parole del presidenteprovinciale del partito di Fini, CarloMaccari, a illustrare al numerosissimopubblico di iscritti e simpatizzantiproveniente da ogni parte del<strong>la</strong> provinciavirgiliana, spirito e motivazioniche animeranno le prossime settimanefi no alle imminenti elezioni.A portare i saluti all’incontenibile p<strong>la</strong>tea,nel<strong>la</strong> quale si trovavano moltissimepersonalità del<strong>la</strong> politica e delleistituzioni mantovane e molti nomi dispicco del<strong>la</strong> società locale, sono statianche il vicepresidente del consiglioregionale, Enzo Lucchini e l’onorevoleGianni Fava del<strong>la</strong> Lega Nord il qualeha voluto mettere l’accento sul rapportoprivilegiato che unisce il suopartito al nuovo soggetto politico creatoda Fini e Berlusconi decretandol’attuale come <strong>la</strong> fase decisiva destinataa cambiare il volto del<strong>la</strong> politicaitaliana.Al vaglio dell’analisi presentata daidue ospiti sono stati i temi più carial popolo del centro destra, quali <strong>la</strong>famiglia, <strong>la</strong> libertà, <strong>la</strong> sussidiarietà,l’impulso allo sviluppo del<strong>la</strong> picco<strong>la</strong> emedia impresa, il <strong>la</strong>voro e <strong>la</strong> reintroduzionedel<strong>la</strong> meritocrazia, il sostegnoall’assistenza sociale e i principi disolidarietà, mentre Carlo Maccari havoluto sottolineare l’importanza e <strong>la</strong>necessità che <strong>la</strong> politica si soffermiad affrontare i temi etici fondanti <strong>la</strong>nostra società, primo fra tutti quellidel diritto al<strong>la</strong> vita e del<strong>la</strong> centralitàdel<strong>la</strong> persona, non rassegnandosi adelegarne <strong>la</strong> discussione ad ambientiestranei al dibattito politico e in terminipuramente tecnici. “Una cosa cheil governo Prodi non ha saputoo voluto fare – ha dichiarato ilpresidente provinciale di AN – erinunciando al<strong>la</strong> quale si intraprendeun cammino che non puòportare da nessuna parte”.Corsaro ha voluto ricordare ilpercorso compiuto da AlleanzaNazionale in questi 15 anni dipolitica italiana, iniziato con ilcongresso di Fiuggi e giunto al<strong>la</strong>costituzione del nuovo soggettopolitico «che vede <strong>la</strong> luce non perobbligo o come risultato di unafusione a freddo, ma perché ANe FI hanno saputo cogliere il ventodel cambiamento che ci porteràad avere gruppi par<strong>la</strong>mentariunici in Par<strong>la</strong>mento per arrivare inpochi mesi a costituire un vero eproprio partito in cui riconoscercitutti. Un percorso di coerenzacon le nostre battaglie e con <strong>la</strong>nostra tradizione che da sempreci vede protagonisti di una politicache non si fa con i marchi macon <strong>la</strong> storia”.Inevitabile il riferimento al governouscente defi nito dal<strong>la</strong> Gelmini“quanto di peggio c’è da attendersidal<strong>la</strong> politica” e da Corsaro “ungoverno inutile” e il rimpianto per<strong>la</strong> decisione dell’Udc di rinunciaread entrare a far parte del Pdl.La serata si è chiusa con l’appelloai presenti a non sottovalutare ilvoto dandone per scontato l’esitoe a partecipare attivamentealle varie fasi delle consultazioniche “sono destinate a cambiareil nostro Paese”. “Da questa serasiamo un soggetto unico - haconcluso Massimo Corsaro - ein questo momento di profondatrasformazione noi dobbiamo esserci».Il Teatro gremito di un attento pubblico,l’Onorevole Mariastel<strong>la</strong> Gelmini,il consigliere regionale Carlo Maccari,l’assessore regionale Massimo Corsaro.23


A tutta pennaLettere al direttoreGent.mi redattori de “La <strong>Notizia</strong>”,Da sempre Vi leggo con piacere e Vi apprezzo per <strong>la</strong> completezza con cui trattate i temi di interessegenerale riguardanti il nostro paese ma stavolta Vi scrivo per sottoporre al<strong>la</strong> Vs. attenzione un curiosoavvenimento accaduto a metà dello scorso mese di luglio.Con grande sorpresa, <strong>la</strong> mia famiglia ha ricevuto una visita da parte di una famiglia statunitense delMary<strong>la</strong>nd, composta da padre, madre e fi glia con il marito, i quali sono discendenti di Cappa Francesco,guidizzolese nato nel 1879, emigrato negli Stati Uniti nel 1907 e morto nel 1980 al<strong>la</strong> veneranda età di101 anni! Nel ‘69, a 90 anni, è tornato a Guidizzolo per rivedere il suo paese natale.La famiglia di Jay Cappa (di cui Francesco era nonno) è giunta a Guidizzolo durante un viaggio in Italia,con l’intento di ritrovare “tracce” del loro passato e per conoscere i loro lontani “cugini” e, casualmente,ci hanno trovato; ciò che ha reso ancor più sorprendente questa visita è stato il fatto che eravamototalmente ignari di avere dei lontani parenti oltreoceano.Dopo aver familiarizzato durante i tre giorni del<strong>la</strong> loro permanenza qui, ci siamo ripromessi di aiutarli acercare nuove informazioni sui possibili discendenti dei fratelli del loro antenato.Ci piacerebbe ricevere informazioni da chiunque ne sappia di più, e vorremmo sapere se vi è possibileinviare loro copie de “<strong>la</strong> <strong>Notizia</strong>” e se è un servizio a pagamento.Il loro indirizzo è: Cappa Jay 30515 Rabbit Hill Road21601 EastonMary<strong>la</strong>nd-USAAllego una fotografi a del nostro incontro con le rispettivefamiglie unite e vi chiedo gentilmente se è possibilepubblicar<strong>la</strong> sul prossimo numero con una didascalia avostra discrezione.Ringraziando per <strong>la</strong> col<strong>la</strong>borazione, porgodistinti salutiAnnalisa Cappa, Fam. Renato Cappa.Ringraziamo <strong>la</strong> famiglia Cappa per le parole di apprezzamentoal nostro periodico e volentieri pubblichiamo<strong>la</strong> lettera con <strong>la</strong> notizia di questo inatteso incontro.Se qualche lettore è in grado di dare notiziesugli antenati del<strong>la</strong> famiglia Cappa Jay può inviarleal<strong>la</strong> redazione o prendere contatto direttamente conRenato Cappa tel. 0376819779. Da parte nostra l’indirizzodel nuovo lettore oltreoceano è stato inseritonello schedario e riceverà puntualmete “<strong>la</strong> <strong>Notizia</strong>”che, grazie al<strong>la</strong> disponibilità dei nostri Sponsor, èinviata gratuitamente a tutti.24


zucchero & peperoncinoRubrica disposizione dei lettoriContinua <strong>la</strong> disponibilità de “<strong>la</strong> <strong>Notizia</strong>” al<strong>la</strong> col<strong>la</strong>borazione con tutti i cittadini per <strong>la</strong> pubblicazione diimmagini fotografi che; curiose e signifi cative del nostro paese.La foto pubblicata può essere seguita da un titolo o da una breve frase esplicativa.Il nome dell’autore verrà pubblicato su richiestaIn attesa del<strong>la</strong> tangenziale, piazza Marconi iniziaa fi orireVia Gonzaga. Marciapiedi ad ostacoli…?25


cronacaUn sentito impegno socialeIl desiderio, <strong>la</strong> volontà, l’insistenza di avere unasede propria si è avverato anche per il Gruppo Alpinidi Guidizzolo.Il Gruppo che fa parte del<strong>la</strong> sezione di Cremonae conseguentemente dell’Associazione NazionaleAlpini, si sta affermando con un forte riconoscimentoaffettivo da parte dei nostri cittadini. E’ormai noto l’impegno che, attraverso <strong>la</strong> partecipazione,i Nostri profondono nelle attività di volontariatoche altri non possono assolvere.Primaria e molto importante è l’assistenza e <strong>la</strong>sorveglianza sui pulmini che trasportano bambinie alunni delle scuole principali nelle varie sedi sco<strong>la</strong>stichedi frequenza. I tragitti re<strong>la</strong>tivi alle diversesedi (materna, elementare e media), suddivisi neivari orari del<strong>la</strong> giornata, sono garantiti sempre dal<strong>la</strong>loro vigile presenza.Si nota pure <strong>la</strong> costante presenza degli “alpini“anche nelle varie manifestazioni che si svolgonosul territorio, che con solidale semplicità danno unsenso d’ordine, di “gioia”, di colore.All’inaugurazione del<strong>la</strong> nuova sede nell’ex edifi ciocomunale, gli Alpini, dai più“ giovani ai più vecchi”,ci hanno accolto e porto il benvenuto comeal solito fi eri, tutti, di appartenere al tradizionale eglorioso Corpo. Dal semplice soldato al graduatohanno festosamente esibito con dignità e fi erezza<strong>la</strong> loro “penna sul cappello”, rievocando cari evecchi ricordi raccontati con occhi luccicanti ecome sempre brindando con “un bicer de vin”.Un partico<strong>la</strong>re doveroso ringraziamento all’AssociazioneAlpini per aver devoluto il contributo avutodal Comune di Guidizzolo (500 euro) al ContoSolidarietà (Tromba d’aria del Luglio scorso).Grazie e Viva gli Alpini di Guidizzolo.(f. b.)La festa dello sportIl direttivo di “Sportiva-mente Guidizzolo”, un’iniziativanata lo scorso anno per riunire tutti gli sportin un’unica festa, avvisa tutti gli interessati che <strong>la</strong>macchina organizzativa si è già messa in moto. Lamanifestazione avrà inizio il 29 maggio e si concluderàil 2 giugno mettendo insieme sport, tempolibero e spettacolo. Tutte le associazioni, le palestreo i singoli che vogliono partecipare e inserirsiper proporre competizioni sportive o altro generedi eventi sono pregati di contattare Giorgio Tedoldi(335-7065866), Ermes Pelizzo<strong>la</strong> (347-6939273),Luca Bianchera (339-5405807) o C<strong>la</strong>udia Morselli(340-5827336).Successo per <strong>la</strong> commediaNei giorni scorsi “L’invidia l’è mai morta” portatain scena dai ”Nuovi Randagi” ha registrato l’enplein; ininterrotti e scroscianti gli app<strong>la</strong>usi a scenaaperta del pubblico che gremiva sa<strong>la</strong> e gallerianel teatro comunale. Aperta dal corpo di ballodei giovanissimi “I belli al buio” e Gilberto Angericon una metafora del titolo, <strong>la</strong> prima parte dellospettacolo si è dipanata su di un dialogo pepato,26


cronacacon un confronto ca<strong>la</strong>to nel gossip paesano tra ilmondo di oggi e quello di ieri. Hanno dominato <strong>la</strong>scena l’autore e regista Evaristo Daeder, attoretalentuoso, e Milena Redini inimitabile voce del<strong>la</strong>colorita realtà contadina. Spontanei ed effi caci,col sapore del teatro improvvisato più del risultatomaturato da sei mesi di prove, anche gli altriinterpreti del cast: <strong>la</strong> vedova Milena Rubagottiche ritrova l’amore con Marco Ferrari suscitandol’invidia delle “amiche” Graziel<strong>la</strong> Cobelli ed ElisaPa<strong>la</strong>zzani (oltre Milena Redini); Lino Bicelli, DamianoNodari e Laura Franzini sostituta dell’ultimaora di Costante Ghignoni. La seconda parte, conl’ambientazione prima in una scuo<strong>la</strong> di ballo e poiin una festa paesana, ha preso invece le tinte delmusical, affi dando <strong>la</strong> comunicazione, su arie note,a una “soubrette” scatenata sui ritmi più svariati(Daeder) e a incredibili coppie di ballerini <strong>la</strong>nciatein gag di grande impatto e selezionate per scatenarel’i<strong>la</strong>rità del pubblico più serioso. In chiusura iringraziamenti al Comune,Teatro-Biblioteca, Avise al popolo “sommerso” di quanti hanno <strong>la</strong>voratodietro le quinte - <strong>la</strong> costumista Vanda Rivera,<strong>la</strong> truccatrice Letizia Turrini, l’arredatore AdrianoGialdini, gli scenografi Lino Turrini e Luciano Corte<strong>la</strong>zzi,<strong>la</strong> suggeritrice Bruna Spazzini, l’addetta amusiche e luci Valeria Morselli, sono venuti dal<strong>la</strong>coreografa e briosa presentatrice del<strong>la</strong> serataC<strong>la</strong>udia Morselli e da un Daeder commosso perl’affettuosa e inaspettata partecipazione.Uno strano alveareSempre <strong>la</strong> natura riesce a comporre oggetti chein molte occasioni <strong>la</strong> mente umana diffi cilmenteriuscirebbe a pensare e poi realizzare. E’ questo ilcaso di uno strano, ma molto interessante, alveareche pian piano è stato composto presso alcunilocali dell’azienda di Plinio Frigoni a Guidizzolo.Sembra un <strong>la</strong>mpadario, oppure una cesta rovesciata;sicuramente un grande <strong>la</strong>voro per tantiinsetti che hanno “cesel<strong>la</strong>to” <strong>la</strong> loro casa.Controllo gas di scaricoNell’ambito delle misure di contenimento delleemissioni in atmosfera e a tute<strong>la</strong> del<strong>la</strong> qualitàdell’aria <strong>la</strong> Giunta Regionale, ha approvato <strong>la</strong>nuova disciplina in materia di controllo dei gas discarico dei veicoli a motore.Tale disciplina prevede l’obbligo da parte di tutti icittadini residenti in Regione Lombardia di effettuareannualmente il controllo dei gas di scaricoderivanti dai veicoli a motore.CHI DEVE FARE IL CONTROLLOSono sottoposti a controllo obbligatorio dei gas discarico da effettuare con frequenza annuale:a) gli autoveicoli a motore ad uso proprio o di terzi,destinati al trasporto di persone o di merci, diproprietà di residenti in Lombardia, immatrico<strong>la</strong>tidal 1 gennaio 1970, dotati di:- motore a benzina, gpl, gas- motore dieselb) i veicoli di cui al<strong>la</strong> precedente lettera a) di nuovaimmatrico<strong>la</strong>zione, non ancora soggetti al<strong>la</strong> primarevisione, che abbiano percorso più di 80.000 km27


cronacaCHI E’ ESCLUSO DAL CONTROLLOSono esclusi dal controllo:c) i veicoli di nuova immatrico<strong>la</strong>zione, non ancorasoggetti al<strong>la</strong> prima revisione e che non abbianopercorso più di 80.000 km;d) i veicoli c<strong>la</strong>ssifi cati d’interesse storico o collezionisticoe) i veicoli che abbiano effettuato nell’anno in corsole verifi che delle emissioni in sede di revisioneSono infatti considerate valide, le verifi che delleemissioni effettuate in sede di revisione.DOVE EFFETTUARE IL CONTROLLOIl controllo dei gas di scarico degli autoveicoli éeffettuato dalle autoffi cine munite di specifi ca autorizzazioneprovinciale.QUANTO COSTA IL CONTROLLO OBBLIGATORIOLe tariffe da corrispondere alle autoffi cine per l’effettuazionedel controllo dei gas di scarico sono:E. 12,00, IVA inclusa per i veicoli dotati di unicaalimentazione;E. 16,00, IVA inclusa, per i veicoli dotati di doppiaalimentazione (cosiddetta “bifuel”);SCADENZEIl termine di adeguamento al<strong>la</strong> nuova disciplina regionaleè fi ssato al 31.07.2008, per cui le sanzionisono applicabili a far tempo dall’1.08.2008.L’inosservanza dell’obbligo di controllo annualedei gas di scarico comporta l’applicazione diuna sanzione pecuniaria da E, 50 a E. 300 mentre<strong>la</strong> mancata esibizione del<strong>la</strong> documentazioneattestante l’effettuazione del controllo dei gas discarico comporta l’applicazione di una sanzionepecuniaria da E. 25 a E. 150.Presso <strong>la</strong> parrocchiaNegli ambienti parrocchiali di Guidizzolo funzionada alcuni anni “Casa Cana”, una struttura pastoralegestita da volontari qualifi cati, che propone unservizio gratuito di accompagnamento per coloroche desiderano affrontare <strong>la</strong> vita di coppia e le dinamichefamiliari con attenzione ai valori umanie cristiani del matrimonio. Nata tre anni fa comeesperienza parrocchiale ha nel tempo ampliato <strong>la</strong>propria zona di interesse al punto da diventare,quasi, riferimento per le coppie di tutto l’Alto Mantovano.Ora “Casa Cana” è struttura diocesana, aGuidizzolo ormai consolidata; altre stanno nascendoin provincia. In questo “Centro di pedagogiadel<strong>la</strong> famiglia” si possono trovare: orientamentipastorali; competenza multidisciplinare <strong>la</strong> qualepermette di fare sintesi tra attenzioni pedagogiche,psicologiche e teologiche; consulenze psicologiche,accompagnamento di persone o gruppi intragitti di crescita, là dove non accorrano camminipsicoterapeutici, nei momenti di passaggio del<strong>la</strong>vita. Vi sono anche percorsi di educazione all’affettivitàper adolescenti, momenti di preparazioneal<strong>la</strong> vita di coppia ed al matrimonio cristiano; formazioneper maternità e maternità responsabile;confronti sull’educazione dei fi gli ed il disagio sco<strong>la</strong>stico;orientamento per coppie in crisi, separati,divorziati, risposati, persone vedove; itinerari dispiritualità familiare.Tutto al<strong>la</strong> luce dell’unico Vangelo, quello di Cristo.Dal<strong>la</strong> Fondazione RizziniCon l’avvicinarsi di quello che, salvo le debite eccezioni,viene considerato il “tristo” tempo del<strong>la</strong>dichiarazione dei redditi, mi permetto ricordareche, come per il biennio precedente, è concessaai contribuenti l’opportunità di devolvere, oltre all’8per mille per le attività di culto, anche il 5 per milledel<strong>la</strong> loro Irpef per specifi che attività sociali.Abbiamo quindi, ancora una volta, una valida occasioneper poter assegnare, specifi catamente adalcuni enti, associazioni e fondazioni non profi t, deldenaro senza alcun costo aggiuntivo se non quellodi apporre una fi rma in più e di indicare il numerodi codice fi scale del Vostro benefi ciario.Mi permetto farVi presente che <strong>la</strong> nostra FondazioneRizzini ha tutti i titoli per essere inseritanell’elenco dei benefi ciari e che se riterrete utilericordarVi di noi, il numero di codice fi scale daindicare nell’apposita sezione del<strong>la</strong> dichiarazione/cud è: 81000190207.Vi ringrazio fi n d’ora per il sostegno che ci vorretedare e mi impegno a vinco<strong>la</strong>re le somme raccolteunicamente all’acquisto di nuove attrezzaturesanitarie per migliorare ulteriormente i servizi cheeroghiamo.Se invece non fossimo di Vostro interesse, nonperdete comunque l’opportunità di devolvere il Vostro5 per mille a chiunque altro purchè impegnatonel sociale!E ricordate: in questo caso “DONARE NON COSTANULLA”!!!28


Calcio... che passioneIl “vecchio leone”Il calcio vero e passionale a Guidizzolo ha diversiesponenti, ma fra tutti non può che spiccare il miticoterzino Luigino Sacchi, mix perfetto di rapidità, precisioneed eleganza; vera e propria colonna portantedelle retroguardie del Castiglione (dal ’65 al ‘76), delGuidizzolo (dal ‘77 all’81), del<strong>la</strong> Voltese e del<strong>la</strong> Ceresarese.Scambiando due chiacchiere con il “vecchioleone” il ricordo corre veloce a quando nel ’73, con<strong>la</strong> casacca rossoblu, lottò come un g<strong>la</strong>diatore nellospareggio contro il Sant’Angelo per il passaggioin serie D e <strong>la</strong> memoria va alle grandi soddisfazionicalcistiche ottenute in tutte le squadre con il divertimento,con il cuore, il sudore e tanta dedizione. Oggicome ieri <strong>la</strong> passione è <strong>la</strong> stessa, terminata l’attivitàagonistica al<strong>la</strong> bell’età di 62 anni, il Sacchi a stentose ne sta seduto in panchina da allenatore a sprona-re gli Allievi del<strong>la</strong> Virtus Guidizzolo, <strong>la</strong> tentazione èquel<strong>la</strong> di “falciare” l’erba del rettangolo insieme asuoi calciatori. Per verità di cronaca non manca difarlo partecipando a tutti gli allenamenti, faticandoe battagliando con i suoi giovani, con fare severoe rigoroso, da vero condottiero e guida fi data. Nelruolo di allenatore va ricordato che Luigino Sacchiè egregiamente affi ancato dal Vice Luca Artioli, exgiovanili del Brescia e scuo<strong>la</strong> calcio di P<strong>la</strong>tinì, fi guradi spicco fra i giovani allenatori del<strong>la</strong> provincia,giusto compromesso tra <strong>la</strong> saggezza e l’esperienzadel Sacchi ed il nuovo che avanza tecnicamentepreparato, volenteroso ed entusiasta.Tutti questi ingredienti, uniti al<strong>la</strong> bravura tecnicaed agonistica dei singoli giocatori, fanno del<strong>la</strong>compagine degli Allievi un gruppo forte ed agguerrito,ad un passo dal<strong>la</strong> vetta del<strong>la</strong> c<strong>la</strong>ssifi caed in grado di mettere in grosse diffi coltà tutti gliavversari; dunque ragazzi “avanti così e non mol<strong>la</strong>remai!!”… parole di un vecchio leone.Portieri:Cominelli Giuseppe, LorisDesiderati, Zovetti PietroDifensori e terzini:Bresciani Matteo, FranziniCristopher, Palmi Alberto,Kurty Elyrian, Turchi Matteo,Raghi C<strong>la</strong>udio, MerchioriDavide, Pelizzoni DavideCentrocampisti ed esterni:Bassi Alessandro, GandiniGiuseppe, Ghirardi Nico<strong>la</strong>,Serpellini Andrea, VivaldiniAndrea, Botturi Francesco,Lrgou IlyassAttaccanti:Crema Riccardo, VisiniFabio, Ait Bakrim Akim,Mi<strong>la</strong>ni Dario, VinciguerraAlessandro, Moufrad Amir,Bourammane ArderrammanNelle foto:a fi anco - Sacchi Luigino negli anno ‘60sopra - gli Allievi del<strong>la</strong> A.S. Virtus Guidizzolocon l’allenatore Sacchi Luigino ed il vice Luca ArtioliAutotrasportiSIMIONIGIANCARLOTel. 0376 819035 - 348397060via Ceresara, 1146040 Guidizzolo - MN29


Pro e contro<strong>la</strong> pubblicitàA cura di Francesco GandelliniLa pubblicità, attività di strumenti che permette adun’azienda di far conoscere l’esistenza di un benesul mercato, fenomeno complesso, sociale, economicoe culturale allo stesso tempo, è un beneo un male?In c<strong>la</strong>sse abbiamo analizzato del foglio pubblicitarioaspetti contenutistici e strutturali; abbiamo fattodi esso <strong>la</strong> denotazione e <strong>la</strong> connotazione, ovverorispettivamente <strong>la</strong> comprensione e l’interpretazionedel<strong>la</strong>/e paro<strong>la</strong>/e.Ci siamo “abbuffati” di nuovi annunci pubblicitarida noi splendidamente creati e al<strong>la</strong> fi ne del percorsodi <strong>la</strong>voro si è posta <strong>la</strong> su citata domanda.Ognuno di noi ha dato una risposta, e secondo me<strong>la</strong> pubblicità è un male.È un male perché, nel ruolo di persuasore occulto,convince <strong>la</strong> gente a comprare un determinatoprodotto con il suo bombardamento di immaginie slogan, (espressione che consente l’immediatoriconoscimento del prodotto): deve rispondere aesigenze di mercato e non tanto all’informazionescrupolosa.Inganna <strong>la</strong> gente, promettendo qualità che in realtàil prodotto non ha e illudendo il consumatoredegli straordinari risparmi che può fare comprandolo;favorisce l’acquisto del superfl uo, diventatoultimamente sinonimo di spreco e, come sentiamoquasi ogni giorno in televisione, di diffi coltàeconomiche del<strong>la</strong> famiglia.La pubblicità, vista in maniera più critica, èl’espressione di una società senza valori morali, incui quello che più conta è il denaro e il successo.Nel<strong>la</strong> nostra c<strong>la</strong>sse è stato fatto un piccolo sondaggiosul<strong>la</strong> positività o negatività del messaggiopubblicitario ed è “venuto fuori” che per 10 personesu 17 <strong>la</strong> pubblicità è un male, per 4 è un bene eper 3 è talvolta bene e talvolta male.A favore del mio giudizio negativo c’è il professoreuniversitario, nonché scrittore e giornalista, FrancescoAlberoni, con un testo (“L’inganno”) in cuispiega che il compito più importante del<strong>la</strong> pubblicitàè indurre il bisogno di nuovi beni sul mercato,ma che per fare ciò deve vincere le resistenze delconsumatore, spezzare gli antichi modelli di comportamentoa favore di nuovi, non limitandosi aproporre le qualità del nuovo bene, ma rendendoloindispensabile sul piano etico, indispensabile al<strong>la</strong>tute<strong>la</strong> degli stessi valori che in realtà minaccia. Infatti,ad ogni mutamento si mette in crisi l’anticopattern (modello, tipo di riferimento) di consumo,per toglier di senso alle fatiche passate, indurre afantasie colpevoli e a sensi di colpa.Con <strong>la</strong> frase “Il punto di partenza del<strong>la</strong> pubblicitàè il piacere e <strong>la</strong> seduzione, ma <strong>la</strong> leva è un dovereo un valore tradizionale” Alberoni vuole dire che,accanto al piacere dello svago, viene sempre valorizzatoil dovere tradizionale, togliendo al consumatorele ansie e i sensi di colpa che gli possonovenire.Contro Alberoni c’è l’Assap (Associazione Agenziepubbliche a servizio completo), <strong>la</strong> quale dichiarache su ogni argomento troviamo quello che ciinteressa, e senza <strong>la</strong> pubblicità questa ricchezzad’informazione sarebbe molto ridotta, le riviste sarebberopiù costose ma meno colorate e vivaci.Infatti, un giornale con <strong>la</strong> pubblicità non è solo piùricco, ma anche più libero. In genere chi riescemeglio a far interessare i lettori vende anche piùcopie. Ed ha quindi più annunci pubblicitari.Da una rivista con molti annunci pubblicitari sipuò dedurre che ha molti lettori. E che possiederisorse per rimanere libera e diventare sempre piùricca. Insomma, di servizio per i suoi lettori.È vero che <strong>la</strong> pubblicità inventa forme di comunicazioneoriginali e intelligenti, come i calembourso cliché (ripresa di una formu<strong>la</strong> nota al<strong>la</strong> quale siapportano modifi che) o usa neologismi (parolenuove ottenute per derivazione, combinazione,composizione, “macedonia”) e fi gure retoriche(impieghi di parole che si discostano dall’uso corrente),ma questo non basta a difender<strong>la</strong>; non acaso, pubblicità deriva dal francese rec<strong>la</strong>mèr, chevuol dire vantare, invocare <strong>la</strong> superiorità del prodotto.Nel messaggio pubblicitario <strong>la</strong>vorano personaggiesperti, noti e comuni dai quali il pubblico si <strong>la</strong>sciarassicurare, nei quali si proietta o si identifi ca.Il sottocodice pubblicitario ha quindi una funzioneprevalentemente imperativa. Di ordine. Di comandoal ricevente. Quando queste caratteristichenon dovrebbe avere.30


cronacaBirbesi: espone <strong>la</strong>pittrice Roberta Ma<strong>la</strong>ffoLa nuova gestione del<strong>la</strong> Trattoria Birbesi ha deciso di <strong>la</strong>nciare una proposta al mondodell’Arte. A turno ospiterà artisti che esporranno nei locali del ristorante le loro opere.In questo modo <strong>la</strong> cliente<strong>la</strong> potrà essere circondata dalle più varie espressioni artistichedel momento ed apprezzare dipinti originali. L’offerta ad esporre è diretta in partico<strong>la</strong>rmodo ai giovani che sono usciti dal<strong>la</strong> nostra Scuo<strong>la</strong> d’Arte.Roberta Ma<strong>la</strong>ffo si è diplomata maestra d’Arte nel1980 e ha conseguito <strong>la</strong> maturità d’Arte applicatapresso l’Istituto Statale d’Arte di Guidizzolo nel1982.Pittrice dalle eccezionali qualità, ha creato varieopere che possono esser considerate tra le miglioriespressioni dell’Arte contemporanea. Caratterizzanole sue tele un’insuperabile maestria coloristicaed un raro senso del disegno e del<strong>la</strong> fi gura.«La proposta fi gurale di Roberta Ma<strong>la</strong>ffo è concepitanell’ambito dei canoni surrealistici che el<strong>la</strong> hasaputo adattare alle esigenze espressive interioricon personali intendimenti descrittivi e tecnici, realizzandonel<strong>la</strong> sintesi pittorica i principi ispiratoridi un valido messaggio umano ed estetico. Le sueopere affrontano sovente il tema del<strong>la</strong> fi gura, concentrandoviemozioni e sentimenti di chiara leggibilità.I valori esistenziali che prende in esame sonomediati nel<strong>la</strong> continua, ideale re<strong>la</strong>zione tra l’artistae i soggetti, che si risolve sul<strong>la</strong> te<strong>la</strong> e si esprimepienamente nel linguaggio cromatico, fondato sutonalità adatte al vibrare dei contenuti.»Citiamo alcuni riconoscimenti e le mostre:Nel 1983 partecipa al Concorso di Castel<strong>la</strong>ro Lagusello doveottiene il 1° Premio assoluto. Aderisce in seguito a numerosemanifestazioni artistiche a livello nazionale ed internazionaledove le vengono conferiti importanti riconoscimenti; i piùsignifi cativi: 5° Premio, Caprino Veronese; 3° Premio CastelnuovoSotto; 1° Premio per il Surrealismo Pieve di Coriano; 3°Premio, Barbasso; Premio Speciale - Moglia; Premio Speciale- Ronco Ferraro; Premio Nobel dell’arte italiana, AntonianoBologna; Rassegna Premio Città del tricolore Reggio Emilia;1° Premio Modenarte 1988; Oscar Europa Antoniano - Bologna;Oscar Città del tricolore; Oscar dell’Arte A. Mantegna;10 Premio Città di Mantua; 3° Premio - Volta Mantovana;Premio Biennale di Venezia 1988; 1° Premio Modenarte1989; Premio Speciale - Città di Alba; Premio InternazionaleArtis Magister 1991 - Mantova.Mostre: Comune di Goito, Antoniano Bologna, Sa<strong>la</strong> MantegnescaMantova.La pittrice RobertaMa<strong>la</strong>ffo, vicino ai suoidipinti esposti al<strong>la</strong>Trattoria Birbesi31


arte &dintornirecensioniUn picciol borgo dettoSolferinoE’ stato presentato l’ultimo <strong>la</strong>voro di MassimoMarocchi, un volumetto di 120 pagine dal titolo:“Un picciol borgo di nome Solferino”.Si tratta di una raccolta delle testimonianze piùsignifi cative su Solferino nel corso dei tempi, unarassegna ampia ed eterogenea: dal documentod’archivio al<strong>la</strong> poesia, dal<strong>la</strong> lettera ad un amicoal<strong>la</strong> visita del campo di battaglia, dal resoconto diuna gita sco<strong>la</strong>stica al<strong>la</strong> cronaca di una cerimoniacommemorativa. L’unico fi lo conduttore è Solferinocon i suoi monumenti storici, i suoi ampi panorami,<strong>la</strong> sua gente, il suo patrimonio di memorie.La maggior parte delle testimonianze sono posteriorial<strong>la</strong> battaglia del 24 giugno 1859, quando ilnome di Solferino, unito a quello di San Martino,divenne sinonimo di riscatto da una seco<strong>la</strong>re servitùe di riaffermazione del<strong>la</strong> dignità di un popolo.Il paese fu meta di pietosi pellegrinaggi per quantivolevano vedere di persona i luoghi dell’epicoscontro, raccogliersi in preghiera davanti ai miseriresti dei caduti ricomposti nell’ossario, passare inrassegna i cimeli esposti nel museo e nel<strong>la</strong> rocca.Prima di quel memorabile evento Solferino era unanonimo vil<strong>la</strong>ggio di campagna, che pur avevaavuto un non oscuro passato come sede di unapicco<strong>la</strong> signoria gonzaghesca, ma le cui memorieerano rimaste sepolte sotto le macerie del<strong>la</strong> roccae del<strong>la</strong> residenza marchionale. Eppure anche allorail paese aveva trovato i suoi cantori nelle vocinostalgiche dei suoi fi gli lontani, o in quelle bucolichedi qualche raro villeggiante cittadino che suinostri colli era venuto a cercare un ideale di vitaagreste che già in quei lontani tempi si ritenevairrimediabilmente perduto.Fra gli autori dei 24 “pezzi” selezionati non mancherannodi sorprendere alcuni nomi celebri, comequelli di Teofi lo Folengo, Ippolito Nievo, EdmondoDe Amicis e Giovanni Prati.32


Frontiera Neraarte &dintorni“Un ragazzo ho mandato al<strong>la</strong> camera a gas diHuntsville. Uno ed uno soltanto. Su mio arresto emia testimonianza. Sono andato a trovarlo due otre volte. [...]. E mi disse che da quando si ricordavaaveva sempre avuto in mente di ammazzarequalcuno [...]. Disse che lo sapeva che sarebbeandato all’inferno[...]. Mi pareva di non aver maivisto uno come lui e mi è venuto da chiedermise magari non era un nuovo tipo di persona.[...].Dicono che gli occhi sono le finestre dell’anima.Io non so di cos’erano <strong>la</strong> finestra di quegli occhie mi sa che preferisco non saperlo. Ma da qualcheparte intorno a noi esiste un’altra visione delmondo e altri occhi per vederlo[...]. Da qualcheparte là fuori c’è un profeta del<strong>la</strong> distruzione incarne e ossa e io non voglio trovarmelo di fronte.Lo so che esiste davvero. Ho visto cos’è capacedi fare. Sono già passato una volta davanti a quegliocchi. E non lo farò mai più.”Cormac McCarthy, “Non è un paese per vecchi”.Il male avanza inesorabile e senza soluzione di continuità;questa <strong>la</strong> conclusione a cui sembra esseregiunto il vecchio sceriffo Bell, che ha visto nell’arcodi pochi anni il suo Texas cambiare: da quando i tutoridell’ordine rappresentavano l’autorità incontrastatasenza bisogno di un’arma, sino ad oggi in cuiil confi ne è divenuto teatro di scambi di narcotraffi -canti oppure di morte. Lo scoprirà a proprie speseanche il protagonista del<strong>la</strong> nostra storia, che dopoaver trovato nel deserto una valigetta piena di denaro,decide di tener<strong>la</strong>, pur sapendo a cosa andràincontro.Il fi lm narra le vicende di tre personaggi ben distinti:lo sceriffo Bell (Tommy Lee Jones), aiutantedell’eroe e personifi cazione del “buon senso”, è unuomo sopraffatto da un forte pessimismo a causa diuna società per lui priva di valori morali; l’antagonistaChigurh (Javier Barden), messo infernale capacedi decidere del destino di una persona “a testa ocroce”, e di risorgere ogni volta dalle proprie ceneri.Entrambi, chi per proteggerlo chi per ucciderlo, danno<strong>la</strong> caccia a Llewelyn Moss (Josh Brolin): il nostroeroe un po’ troppo ardito, reo di aver trovato unafortuna nel deserto e di volerse<strong>la</strong> tenere. Ha iniziocosì una vera e propria tragedia moderna densa diviolenza e pathos così come preannuncia il monologoiniziale.“Non è un paese per vecchi” è l’ultima “fatica” deifratelli Coen tratta dall’omonimo romanzo di CormacMcCarthy, acc<strong>la</strong>mato scrittore texano.La violenza, che contraddistingue l’intera opera, altronon è che un veicolo per denunciare il radicalecambiamento del<strong>la</strong> vita di frontiera: ciò che restadel vecchio “west” dei cercatori d’oro è una terradeso<strong>la</strong>ta nel<strong>la</strong> mani del<strong>la</strong> criminalità, dove non èpiù possibile trascorrere in pace <strong>la</strong> vecchiaia, comesuggerisce il titolo.Il fi lm ha ottenuto grande successo di pubblico ecritica e ben quattro premi oscar: miglior fi lm, regia,sceneggiatura non originale ed attore non protagonista.Quello dei Coen è un cinema morale, dove <strong>la</strong> violenzanon è mai fi ne a se stessa, come può esserein Tarantino, ma ce<strong>la</strong> sempre un signifi cato più profondo,si avverte un estremo bisogno di indagare leorigini del male, dal quale nul<strong>la</strong> di buono può mai nascere.Una visione così tragica si ritrova in un altrofi lm dei registi statunitensi intito<strong>la</strong>to“Fargo”(1996).Tratto da un fatto di cronaca, <strong>la</strong> storia si svolge aivalichi di un’altra frontiera, quel<strong>la</strong> fra Stati Uniti eCanada, dove un impacciato venditore d’auto organizzail sequestro del<strong>la</strong> propria moglie per ottenereun riscatto dal ricco suocero; naturalmente le cosenon vanno per il verso giusto e <strong>la</strong> situazione degenerain un’esca<strong>la</strong>tion di violenza inaudita. Chi indagasui fatti è il capo del<strong>la</strong> polizia locale, una donnaal settimo mese di gravidanza; un altro “antieroe”per eccellenza quindi, proprio come lo sceriffo Bell.Gli scenari innevati dominano l’intero fi lm, e <strong>la</strong> nevepare essere l’unica testimone silenziosa dei criminiperpetrati. Ma entrambi i fi lm, oltre a narrare levicende in un modo “tragicomico”, presentano ildestino dei personaggi legato al contenuto di unavaligetta, contenuto per il quale si è disposti ad uccidere,morire e sacrifi care <strong>la</strong> vita dei propri cari.Forse non è solo il denaro che ha reso l’umanità cosìspregiudicata, forse, citando le parole di Bell:“I guai cominciano quando si inizia a passare sopraal<strong>la</strong> maleducazione. Quando non si sente più a diregrazie e per favore, vuol dire che <strong>la</strong> fine è vicina[...].Al<strong>la</strong> fine si arriva a quel<strong>la</strong> sorta di crollo dell’eticamercantile che <strong>la</strong>scia <strong>la</strong> gente morta ammazzata inmezzo al deserto dentro una macchina, e allora ètroppo tardi.”cinemaFrancesca Piazza33


arte &dintorniLa Forza del BelloarteFrancesca CargnoniCapo<strong>la</strong>vori dell’Arte antica in mostra a Pa<strong>la</strong>zzo Te.Per tutta <strong>la</strong> primavera (<strong>la</strong> mostra è aperta fi no al6 luglio) presso le sale di Pa<strong>la</strong>zzo Te a Mantovapotremo avere l’occasione di visitare l’esposizione“La Forza del Bello”. L’arte greca conquistal’Italia. Si tratta di un momento culturale di granderilevanza a livello internazionale e di un evento, nonostantesi siano levate (a causa soprattutto deglioneri economici che <strong>la</strong> mostra comporta) ferocipolemiche, molto prestigioso per <strong>la</strong> nostra città.L’importanza dell’avvenimentosi intuisce immediatamente sesi pensa, anche solo, al fattoche <strong>la</strong> mostra è curata da unodei massimi studiosi del mondoantico: il professor SalvatoreSettis da un trentennio docentedi archeologia c<strong>la</strong>ssica presso<strong>la</strong> Scuo<strong>la</strong> Normale Superiore diPisa. Le opere d’arte sono espostenei locali delle Fruttiere maanche, ed è questo uno degliaspetti di maggiore attrazioneper il visitatore, nelle sale affrescatedel<strong>la</strong> reggia gonzaghesa:una scelta di indubbio valorevisto che i pezzi antichi si trovanoa dialogare con le pitturedi Giulio Romano e lo spettatoreè subito coinvolto dal confrontodiretto fra le fi gure e i soggettigiulieschi, fortissimamente ispirati al linguaggiomitologico e alle forme c<strong>la</strong>ssiche.La mostra, come si intuisce dal titolo, si propone diillustrare, attraverso sculture (per <strong>la</strong> maggior parte)<strong>la</strong>certi di pitture e suppellettili, <strong>la</strong> storia del<strong>la</strong> presenzadel<strong>la</strong> cultura artistica greca sul suolo italianoe si apre con una serie di opere prodotte in MagnaGrecia, ai tempi del<strong>la</strong> colonizzazione dei territorimeridionali a partire dal VII secolo a.C.Sono molto accattivanti soprattutto i corpi scolpiti,è proprio il caso di usare questo termine, deicosiddetti “kouroi” (letteralmente signifi ca giovanie si tratta di statue che venivano realizzate per lopiù con scopi votivi o funerari) che trasmettonoimmediatamente quale sia l’idea di bellezza, intesacome energia ed estrema eleganza al contempo,sviluppatasi nel<strong>la</strong> cultura greca.I capo<strong>la</strong>vori del<strong>la</strong> seconda sezione permettonodi cogliere invece il senso delle celebri parole diOrazio “Graecia capta ferum victorem cepit” (<strong>la</strong>Grecia, conquistata [dai Romani], conquistò il ferocevincitore): pur essendo sottomessa, già dal IIsec. a.C., militarmente e politicamente a Roma, <strong>la</strong>Grecia costituisce, a livello culturale, un costantepunto di riferimento per i Romani delle c<strong>la</strong>ssi elevateche si appassionano al collezionismodi opere elleniche ecommissionano, ad artisti locali,le copie dei grandi capo<strong>la</strong>vori delpassato. La bellezza del corpo e<strong>la</strong> maestà del divino diventanocosì, anche per i nostri antenati,importantissimi valori, etici manaturalmente anche formali edestetici.Uno dei pezzi più noti dell’esposizioneè certamente il famosoTorso del Belvedere dei MuseiVaticani (istituzione che ha concessomolte delle opere presentiin mostra): si tratta di unaffascinante marmo del periodoellenistico che rappresenta <strong>la</strong> fi -gura muscolosa e contorta di uneroe greco, potente e vigorosanonostante il materiale sia statomuti<strong>la</strong>to e corroso. Questo pregevole marmo sipuò ammirare nel<strong>la</strong> terza sezione, dove tra l’altroè collocato anche il noto Spinario in bronzo deiMusei Capitolini. Quest’ultima parte del<strong>la</strong> mostrapermette, anche mediante opere del XVII e XVIIIsecolo, una rifl essione sul<strong>la</strong> memoria dell’artegreca nel<strong>la</strong> cultura moderna, ovvero su come nelcorso del tempo, i tratti distintivi del Bello, grazia eintensità, siano stati compresi dai critici, Winckelmannin primis, e modello per l’arte più prossima anoi, dal Rinascimento al Neoc<strong>la</strong>ssicismo.La mostra è aperta tutti i giornifino al 6 luglio 2008Informazioni: 0376 32326634Forniture idrauliche - Arredo bagnovia D. Chiesa, 41 - Guidizzolo MNTel. 0376 819553 - Fax 0376 818358Chiuso il lunedìTel. 0376 838249Volta MantovanaStrada dei Colli nord, 25


La peste del 1630arte &dintorniLa peste del 1630 che desolò l’Italia e tutta l’Europaoccidentale è descritta dal Manzoni nei capitoli31 e 32 del romanzo. Una narrazione c<strong>la</strong>ssica daaccostare ad altre pure famose. La peste di Eginain Grecia, XV sec. a. C. <strong>la</strong> si legge nelle Metamorfosidi Ovidio. Lo storico Tucidide (V° sec. a. C.) eil poeta Lucrezio (l° sec. a. C.) diedero un mirabilequadro del<strong>la</strong> peste di Atene che infi erì nel 431.A questi autori rimandiamo il volonteroso lettore .Meritatamente celebre è pure <strong>la</strong> peste di Firenzedescritta dal Boccaccio nell’introdurre il suo capo<strong>la</strong>voro.Se gli autori più antichi insistono sul<strong>la</strong> fatalitàdell’evento, quelli medioevali usano un registrodiverso e indagando le cause dell’epidemia ritengonoprincipalmente <strong>la</strong> peste come un castigo diDio. “Chi non sa che cosa sia peste, non sa cosasia ira di Dio! Oh veramente tetro squallore! Lugubrespavento! Estrema miseria! Cadevan miseramentemorti all’improvviso e giovani e vecchi; foscasi vedeva l’aria infetta, e stuprata dal malignopestilenzial ma<strong>la</strong>nno. I cadaveri dell’uno e l’altrosesso nudi, esposti ai cani. Il fetore dei morti insopportabile.Ma c’erano anche coloro che per reagire a tantodoloroso spettacolosi davano a teatri, e crapule, e sensuali piaceri, e<strong>la</strong>dronecci, e ubriachezze. Allentati i vincoli familiari,anche i parenti colpiti dal morbo giacevanonell’abbandono.Altri ancora si umiliarono sotto <strong>la</strong> potente manodi Dio e, in cinere et cilicio, si prostravano in preghiera”.Le cronache medioevali riportano tuttesimili descrizioni.Nel 1630 era in pieno svolgimento <strong>la</strong> guerra dei 30anni in una fase che interessò pure <strong>la</strong> Lombardia,il territorio mantovano e Guidizzolo. E con <strong>la</strong> guerrascoppiò <strong>la</strong> peste un pò dappertutto.Un esercito dell’Imperatore Ferdinando II di circa60.000 soldati invase l’Italia. E man mano sisvolgevano le operazioni di guerra dalle città edai vil<strong>la</strong>ggi <strong>la</strong> gente fuggiva, inseguita dal ferro edal fuoco, tutto abbandonando, <strong>la</strong>sciando i mortiinsepolti. A Guidizzolo <strong>la</strong> chiesa parrocchiale fuabbandonata dal parroco don Giulio ... olivetanooriginario di Brescia. Tutti gli abitanti <strong>la</strong>sciavano lecase, incustoditi gli animali vagavano nei campi.La gente era terrorizzata e temeva <strong>la</strong> violenza e <strong>la</strong>crudeltà dei soldati. Ed erano morti di peste anchequasi tutti i sacerdoti seco<strong>la</strong>ri e nessuno si occupavadi assistenza spirituale.I monaci non potevano ritornare poichè le stradeerano bloccate per ordine delle autorità sanitarie.Ma<strong>la</strong>ttia e scorribande delle soldatesche si potrasserofi no al 1631. Nel giugno l’esercito tedesco<strong>la</strong>sciò l’Italia.Carlo Gonzaga Nevers era il duca di Mantova eGuidizzolo era sede di Commissariato.In Mantova erano stati nominati i “conservatorial<strong>la</strong> sanità” che ordinarono <strong>la</strong> disinfezione dellecase, il bando dei vagabondi e altro. Ma tali misure,diffi cili da applicare in città, poco o nul<strong>la</strong> eranoosservate nei vil<strong>la</strong>ggi.Non è possibile conoscere il numero dei morti dipeste nel<strong>la</strong> so<strong>la</strong> Guidizzolo, mentre ci sono datistatistici presunti più o meno attendibili per Mantovae territorio.A Guidizzolo l’anagrafe parrocchiale presenta alcunepagine <strong>la</strong>sciate in bianco e riprende nel giugno1631 col nuovo parroco don Lorenzo Agnelli,olivetano originario di Mantova, che ha scritto lepoche notizie riportate in questo articolo.<strong>la</strong> nostra storiaIllustrazioni: Litografi edi Gustavino, tratte da:“I Promessi Sposi”Ed. A. Mondadori 1963Franco Mondadori35


Guidizzolo traLongobardi e BizantiniCoinvolte anche le scuole del capoluogo, che hanno presentato l’attività didatticasvolta. Buon successo del convegno sui confi ni tra i due regni nei secoli VI-VIIINon fu scontro di civiltà. Anzi, nemmeno era possibileindividuare con certezza quale fosse il confine tra il regno longobardo che aveva in Pavia <strong>la</strong>propria capitale e quello bizantino che gravitavaattorno a Ravenna. Più che di frontiere vere e propriesi trattava di fasce di territorio molto ampie,nelle quali numerosi e frequenti erano gli scambi,le sovrapposizioni e le intersezioni tra le due areedi infl uenza.I sei docenti universitari che sabato 15 marzo2008 hanno animato il convegno “Tra Pavia e Ravenna: il territorio mantovano e <strong>la</strong> fascia di confi -ne tra il Regno Longobardo e l’Esarcato Bizantino(secoli VI-VIII)” hanno sottolineato l’importanza diconfrontare i numerosi casi concreti di studio ericerca per fare poi una sintesi di carattere generale.Dopo l’introduzione del coordinatore scientifico C<strong>la</strong>udio Azzara dell’Università di Salerno, ilprofessor Stefano Gasparri dell’Università di Veneziaha sottolineato come il concetto di frontieralineare, magari fortifi cata, era sconosciuto all’AltoMedioevo. Le fasce di confi ne erano piuttosto realtàpuntiformi, non linee rette.Successivamente, Gian Pietro Brogiolo dell’Universitàdi Padova ha illustrato, anche grazie anumerose immagini, gli importanti risultati degliultimi scavi archeologici effettuati nel Mantovano.La sessione del<strong>la</strong> mattina si è conclusa con l’interventodi Giuseppe Gianluca Cicco dell’Universitàdi Salerno che ha invece par<strong>la</strong>to dei confi ni del<strong>la</strong>Langobardia meridionale. Nel pomeriggio l’interventodi Gianfranco Pasquali dell’Università di Bolognaha evidenziato il funzionamento del sistemaeconomico altomedioevale, mostrando analogiee differenze rispetto all’organizzazione delle cortirurali del periodo tardo antico prima e carolingiopoi. Il professor Angelo Baronio dell’UniversitàCattolica del Sacro Cuore ha infi nedescritto attraverso quali passaggisi è formato nei secoli il patrimoniodel monastero di Leno, straordinariamentericco e vasto.Il convegno, promosso dal Comunedi Guidizzolo, organizzato da cooperativaCharta e con il patrociniodi Provincia di Mantova, RegioneLombardia e Associazione TuristicaColline Moreniche del Garda, si eraaperto con i saluti delle autorità: ilsindaco Graziano Pellizzaro e il consigliereregionale Carlo Maccari hannosottolineato l’importanza del recuperodel<strong>la</strong> storia e delle culture locali,pur espressione di contesti più generali,mentre l’assessore provincialeRoberto Pedrazzoli ha voluto porre <strong>la</strong>questione di quanto sia complessoper un amministratore oggi coniugaretute<strong>la</strong> e sviluppo del territorio.Sempre nel<strong>la</strong> prima parte del<strong>la</strong> mattinatagli studenti delle c<strong>la</strong>ssi primedel<strong>la</strong> scuo<strong>la</strong> media di Guidizzolo hannopresentato i risultati dell’attivitàdidattica che li ha condotti ad unapartecipazione attiva al<strong>la</strong> giornata distudi. Il convegno ha visto <strong>la</strong> partecipazionenumerosa di studiosi, insegnanti,archeologi, studenti universitari che hannocontribuito al momento fi nale di discussione coninterventi interessanti.L’Amministrazione Comunale ha infi ne voluto accompagnarei re<strong>la</strong>tori a visitare l’antico oratorio diSan Lorenzo, patrimonio architettonico ed artisticodi tutta <strong>la</strong> comunità guidizzolese.37


Coldiretti:Giordano FranziniCambio del<strong>la</strong> guardia al vertice del Direttivo del<strong>la</strong> Coldiretti di Guidizzolo, una delle sezionipiù importanti del<strong>la</strong> Provincia. Giordano Franzini <strong>la</strong>scia dopo 12 anni.Riportiamo un riassunto del<strong>la</strong> sua re<strong>la</strong>zione.Lascio dopo tanti anni, <strong>la</strong> presidenza del<strong>la</strong> Coldirettidi Guidizzolo, con me <strong>la</strong>sciano alcuni consiglieri.Pensiamo di aver fatto del nostro meglio dimostrandonei fatti il nostro “attaccamento” al<strong>la</strong> categoria.Nel nostro mandato l’agricoltura di Guidizzolo hasubito mutazioni strutturali, come l’insediamentodel<strong>la</strong> nuova OP (organizzazione di produttori orticoli).Questo è il signifi cativo passo,fatto da molti orticoltori, di associarsiper affrontare il mercato del<strong>la</strong> grandedistribuzione, nonchè il segno di unagrande imprenditorialità.La Coldiretti locale e provinciale siè sempre messa a disposizione edha sostenuto con entusiasmo tuttequeste iniziative.Ricordiamo anche il diffi cile momentodel comparto carni (bovini, suini epolli) nel quale Coldiretti con “campagnaamica” ha organizzato manifestazionia Brescia, Mi<strong>la</strong>no e Bologna,con una massiccia partecipazione diagricoltori aderenti al<strong>la</strong> confederazione.A livello locale abbiamo sempre col<strong>la</strong>borato:con manifestazioni e fi ereagricole (orticoltura in campo) e con<strong>la</strong> Pro Loco che organizzava esposizioni non solo aGuidizzolo, ma anche fuori provincia per mostrarei nostri prodotti.Signifi cativo è stato il gemel<strong>la</strong>ggio del comune diGuidizzolo con Anghiari, comune del centro Italia;<strong>la</strong> Coldiretti ha portato prodotti locali e cartellonisticain uno stand allestito solo per noi. C’è statoanche un incontro con una delgazione russa doveabbiamo potuto esprimere i nostri pareri sull’agricolturadi oggi.A livello locale abbiamo sempre col<strong>la</strong>borato specialmentesui problemi re<strong>la</strong>tivi agli insediamentiproduttivi agricoli.Su nostra proposta è stato modifi cato qualche parametrodel rego<strong>la</strong>mento di igiene e modifi cate,quasi radicalmente, le disposizioni sul diserbo.Purtroppo nel mese di luglio siamo stati colpiti daltornado che ha messo in ginocchio molte aziendespecialmente orticole. Coldiretti in questo momentosi sta muovendo anche a livello nazionale,regionale e provinciale per ottenere un risarcimentoalmeno parziale.Istituto Carantani.L’Istituto Carantani si è trasferito a Medole permotivi di spazio non, come si dice in piazza, perchèil comune ha chiesto il trasferimento; è statasolo una questione logistica.Al comune occorrevano i locali al piano terra perl’asilo. Mancando quegli spazi è stato deciso iltrasferimento. Il comune è ancora disposto a <strong>la</strong>sciarei locali al piano superiore, il nuovo direttivodeciderà.Ultima considerazione: mi ritengo soddisfatto perquanto, insieme al direttivo, siamo riusciti a fare esopattutto essere riusciti a coinvolgere molti giovaniai quali <strong>la</strong>sciamo <strong>la</strong> guida per i prossimi anni.I giovani sono sempre portatori di nuove idee.Ringrazio tutti del<strong>la</strong> col<strong>la</strong>borazione, specialmente idirigenti, in partico<strong>la</strong>re ringrazio Paolo Ogliosi validoconsigliere in momenti diffi cili.Grazie a tutti e auguri al nuovo direttivo così composto:Pierino Gobbi presidente, Mario Gandinivice, quindi C<strong>la</strong>udio Tencheni, Diego Spazzini, DenisSpazzini, Luciano Perani, Gabriele Marchesini,Alessandro Forafò, Francesco Corradi consiglieri.Giordano Franzini38


<strong>Notizia</strong>rio del Corpo Bandistico di Guidizzolo - a cura di Francesca CappaUn debutto mascheratoE’ il primissimo pomeriggio del 27 gennaio e nel<strong>la</strong>sede del<strong>la</strong> Banda c’è un fermento mai visto, cisono bambini che ripassano brani, altri che cercanoil vestito più adatto, gli adulti che danno consiglie fotocopie che vo<strong>la</strong>no da tutte le parti, perchési sa che quando c’è un servizio da fare a qualcunomancano sempre i pezzi!!!Voi vi starete chiedendo cosa c’è di partico<strong>la</strong>re intutto ciò, nul<strong>la</strong>, se non che erano i bambini del<strong>la</strong>Junior Band che si preparavano al loro debutto ufficiale per le vie di Guidizzolo!Quest’anno il Carnevale l’abbiamo voluto <strong>la</strong>sciarea loro, ai più piccolini, diretti da una maestraleMara Martinelli, maestra di fl auto del<strong>la</strong> scuo<strong>la</strong>, anchelei al suo esordio come direttrice!Sono stati bravissimi e si sono divertiti molto, chili ha visti sfi <strong>la</strong>re avrà notato che qualcuno non eraproprio piccino perchè, per dare un po’ di incoraggiamentoa queste giovani leve, abbiamo aggiuntoqualche “anziano” del<strong>la</strong> Banda, ma vi assicuro chea conti fatti non saprei dirvi chi era più bambino opiù adulto fra il gruppo!Certi che questo è stato solo il primo di una lungaserie di servizi che li attende, li ringraziamo perl’ottimo <strong>la</strong>voro svolto e gli facciamo un augurioper i prossimi impegni: che siano altrettanto divertentied emozionanti come questo!Una primavera ricca d’impegniSi è appena concluso un 2007 ricco di impegni traservizi e concerti e si direbbe che anche il 2008non sarà da meno, a giudicare dal calendario giàpieno di impegni fi no a luglio.Si è cominciato a febbraio con diversi servizi peril Carnevale sparsi per tutta <strong>la</strong> Provincia, a marzodue momenti importanti: <strong>la</strong> Processione del VenerdìSanto e <strong>la</strong> Fiera del<strong>la</strong> Possenta a Ceresara.Ad <strong>aprile</strong> abbiamo l’inaugurazione del<strong>la</strong> nuovasede degli Alpini in Guidizzolo il 6 e le Commemorazioniper <strong>la</strong> liberazionedel 25 a Medole,Birbesi, Rebecco eGuidizzolo, a seguiregiugno con il primoConcerto dell’annoper il 40° anno diattività dell’AVIS inGuidizzolo il 22 ed ilservizio a Solferinoper <strong>la</strong> commemorazionedel<strong>la</strong> Battaglia il24. L’ultimo impegno,previsto per <strong>la</strong> primaparte dell’anno, è ilConcerto di Guidizzoloper <strong>la</strong> Fiera il lunedì 21 luglio. Confi dando semprenel<strong>la</strong> disponibilità dei nostri bandisti, ricordo comunqueche il venerdì ci sono sempre le prove!!!Un consiglio tutto nuovoCon l’inizio di un nuovo anno ci sono sempre deicambiamenti da fare e quest’anno abbiamo cominciatodal Consiglio.In realtà non è stato proprio un cambiamento radicale,poiché molti membri sono stati riconfermati,ma ci sono ovviamente delle novità: il Presidente,rieletto all’unanimità, è Marco Gottardi spalleggiatodal suo vice Roberto Lucchini e a seguire MirkoArtioli, Davide Azzini, Francesca Cappa, MargheritaGuidetti, Antonel<strong>la</strong> Tomasi e Damiano Vezzoni.Intorno al Consiglio ci sono persone fondamentaliper un’ottimale organizzazione logistica del<strong>la</strong> Banda,sempre disponibili in caso di bisogno, come ilnostro indispensabile addetto alle divise RuggeroDormentati, senza il quale andremmo sempre ingiro vestiti uno per colore!Con <strong>la</strong> speranza che passino tranquilli, auguriamoal nuovo Consiglio tre anni entusiasmanti e ricchidi novità.39


Notiziedall’AmministrazioneA CURA DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI GUIDIZZOLOL’Olocausto attraverso <strong>la</strong> metaforadel calcio con “Bundesliga ‘44”Giornata del<strong>la</strong> Memoria 2008Autore, regista e attore Gianfelice Facchetti‘Siamo partiti con l’intenzione di costruire unospettacolo capace di raccontare <strong>la</strong> bellezza delcalcio andando a cercare innanzitutto dove secondonoi metta radici questa specie di sognodi un codice universale. Il cuore del racconto ciè sembrato che da subito dovesse attraversare ilcalcio stesso in quanto metafora di qualcos’altro,il calcio e <strong>la</strong> sua universalità trasportata altrovegrazie al dispositivo che mette in atto, intendendocon questo tutti i simboli intrecciati allo spazio, altempo, al linguaggio e al corpo per come essi entranoe vivono nel mondo del pallone. Il gioco delcalcio ha però una partico<strong>la</strong>rità: è una metaforaspaventosamente completa del<strong>la</strong> vita. In esso c’èegoismo e solidarietà, esaltazione dell’individuo esenso del collettivo; c’è <strong>la</strong> società e c’è il nemico…..’.Inizia a raccontare così Gianfelice Facchetti,fi glio del grande Giacinto, ‘Bundesliga ‘44’,lo spettacolo messo in scena al teatro comunaledi Guidizzolo a cura del<strong>la</strong> Compagnia teatrale‘Lafabbricadel<strong>la</strong>pasta’ in occasione del<strong>la</strong> Giornatadel<strong>la</strong> Memoria 2008. In teatro studenti e docentidell’Istituto Statale d’Arte ‘Alessandro Dal Prato’.Per non dimenticare il 27 Gennaio del 1945, giornoin cui i cancelli di Auschwitz furono aperti almondo. “Ricordare quell’evento signifi ca tenerlovivo nel<strong>la</strong> propria coscienza, continuare ad ascoltarlocome nel rombo sordo del tempo, affi nchél’orrore non si ripeta..” ( Elena Loewenthal). Dopoil saluto del Sindaco di Guidizzolo, Graziano Pelizzaro,i ragazzi dell’ I.S.A. si sono trovati davantia questo orrore ed hanno vissuto un’esperienzaemotivamente forte, legata al popo<strong>la</strong>re mondo delcalcio, un calcio dal sapore partico<strong>la</strong>re: quello giocatoin un <strong>la</strong>ger nazista da giocatori ebrei. Due oredi drammatica rappresentazione trascorse in un<strong>la</strong>mpo: le atrocità di un inferno senza fi ne, legatoad uno sport dall’apparenza innocente. E’ seguitoil dibattito con considerazioni e dialogo; studenti,attori e docenti hanno rifl ettuto su questo pezzo distoria che ha sconvolto il mondo intero. Unanimeè stata <strong>la</strong> considerazione fi nale: Mai più! In sa<strong>la</strong>anche dell’ex calciatore Roberto Boninsegna cheha seguito con commozione tutte le drammatichefasi del<strong>la</strong> rappresentazione. Al termine, il DirigenteSco<strong>la</strong>stico ed il corpo Docente dell’Istituto Stataled’Arte hanno ringraziato l’ Amministrazione Comunaledi Guidizzolo, <strong>la</strong> Provincia di Mantova, il Teatroe <strong>la</strong> Biblioteca Comunale di Guidizzolo per questosolenne momento di commemorazione collettiva.Approvata <strong>la</strong> tariffa rifiuti 200840Dopo un’ampia re<strong>la</strong>zione dell’assessore GiacominoMi<strong>la</strong>ni il Consiglio comunale ha approvatoall’unanimità il Piano fi nanziario, atto propedeuticoall’applicazione del<strong>la</strong> tariffa rifi uti per l’anno 2008.Il piano fa una disamina accurata delle spese aconsuntivo del 2007 (fermandosi a fi ne novembrein quanto <strong>la</strong> chiusura di dicembre non è ancoracompleta) e va a parametrare tutti i dati proiettandolisul 2008, tenendo conto dell’aumento deiresidenti, e conseguentemente delle superfi ci occupate,del<strong>la</strong> variazione dell’indice Istat e di tuttele variabili introdotte con il miglioramento del servizioaffi dato al<strong>la</strong> Siem. La quale, fi no al 31 dicembrescorso, utilizzava per l’esecuzione dei <strong>la</strong>vori <strong>la</strong>Cooperativa Netturbini di Sirmione già preceden-temente incaricata dal Comune stesso. La Cooperativaha di fatto cessato <strong>la</strong> propria attività, ed al<strong>la</strong>stessa Mi<strong>la</strong>ni ha indirizzato il suo ringraziamentoper il servizio svolto con puntualità in tanti anni.Un accenno partico<strong>la</strong>re l’assessore lo ha rivoltoanche al suo predecessore Lino Valbusa il qualeaveva concluso l’appalto decennale con <strong>la</strong> Siem(scadenza 2015) ancorandolo ai soli aumenti Istatcon comprensibile vantaggio per i guidizzolesi.Mi<strong>la</strong>ni ha ricordato anche gli sforzi che Comunee Siem mettono in atto per migliorare continuamenteil servizio (dal 2008 sono aumentate le orededicate al<strong>la</strong> pulizia generale delle aree pubbliche)e promuovere idonee campagne di informazioneed approfondimento tanto durante l’annuale ‘Set-


timana per <strong>la</strong> cultura ecologica’ che nelle scuoleo con appositi interventi. Interessante in questosenso il volumetto illustrativo del servizio in 5lingue distribuito a tutte le famiglie. Un capitolodel proprio intervento l’assessore lo ha dedicatoanche al tornado del 9 luglio ed al<strong>la</strong> straordinariaquantità di rifi uti prodotti nell’occasione, tutti raccoltie smaltiti con competenza e velocità dal gestoredel servizio. Diversi gli interventi, soprattuttodel consigliere Elena Zaccagni, tutti improntati al<strong>la</strong>ricerca di un miglioramento del servizio. Valutando<strong>la</strong> possibilità di introdurre un porta a porta spinto;realtà nei confronti del<strong>la</strong> quale l’assessore Mi<strong>la</strong>niha assicurato l’interesse dell’amministrazione chesi concretizzerà con uno studio ed un confronto durante<strong>la</strong> prossima settima dell’ecologia. Venendo ainumeri, il piano 2008 ha un valore complessivo diE. 606.266,05 (comprensivi di Iva ed addizionaleprovinciale), con un aumento generale del 7,61%rispetto all’anno prima ma che si tradurranno perle singole utenze nell’aumento del 2,2%, pari all’indiceIstat, in quanto il resto scaturisce dalle variazionidi superfi cie occupata e di residenti (5908 nel2007 rispetto ai 5766 del 2006). Le superfi ci totalirisultano mq. 319.575 per le utenze domestiche emq. 91.998 per le non domestiche. (s.d.)La nuova Assistente SocialeCon l’accordo sottoscritto dai 9 Comuni del Distrettodi Guidizzolo per <strong>la</strong> gestione unitaria deiservizi sociali e del<strong>la</strong> tute<strong>la</strong> minori, cambiano alcunioperatori del territorio.E’ il caso anche di Guidizzolo dove arriva una nuovaAssistente Sociale.L’attuale professionista in servizio a tempo pienoMariacristina Tartarotti passa di fatto, insiemeal<strong>la</strong> collega di Castiglione delle Stiviere GiovannaMartelli, al coordinamento dei Piano di Zona.Il personale tecnico in servizio presso i comuni delDistretto è stato assunto tramite Aspam, l’AziendaMunicipalizzata del Comune castiglionese.E a Guidizzolo arriva, per 26 ore settimanali, BarbaraGorgaini <strong>la</strong> quale è già presente in Comunedopo i naturali passaggi di consegne dal<strong>la</strong> collegaTartarotti . Quello dell’Assistente sociale è uno deiservizi sui quali Guidizzolo ha sempre puntato molto;prova lo è il fatto che nell’organico comunaleera appunto inserita una fi gura a tempo pieno <strong>la</strong>quale svolgeva anche le funzioni del segretariatosociale che da ora verrà assorbito da altri uffi ciamministrativi. L’Assistente sociale si dedicheràquindi esclusivamente al <strong>la</strong>voro tecnico sui casi.Il ricevimento a Guidizzolo sarà il martedì dalle 11alle 13 ed il giovedi dalle 9,30 alle 13. Con questonuovo assetto, come ribadito dai sindaci delDistretto al momento del<strong>la</strong> presentazione del<strong>la</strong>recente organizzazione, tutti gli assistenti sociali<strong>la</strong>voreranno in equipe, si attuerà una omogeneizzazionidelle prestazioni, vi sarà una maggior programmazioneterritoriale grazie anche alle esperienzegià maturate dai singoli enti e tutti i servizisaranno messi in rete per una miglior fruizione daparte dell’utenza. Tanto per i servizi sociali che per<strong>la</strong> tute<strong>la</strong> minori.41


Responsabilità socialee innovazioneOcchi puntati al Supermercato di prossimità, innovazione del format e responsabilità socialeDa sinistra:Angelo Dalfi ni, AmministratoreDelegato;Gianfranco Dalfi ni,Presidente; Elio Dalfi ni,Responsabile VenditeLo scorso 3 febbraio presso l’hotel Hotelissimi diVil<strong>la</strong>franca di Verona si è tenuto l’annuale Meetingdel Gruppo commerciale Dalfi ni, a cui hanno presoparte tutti gli affi liati appartenenti alle insegneVIVO per i supermercati, VIVO MIO per i minimarketed E’VIVA per le piccole botteghe tradizionali.Il Gruppo ha consolidato un 2007 più che positivo,riposizionando il proprio giro d’affari oltre i65 milioni di euro, con un incremento del volumedel 7,5%. Il trend di crescita del Gruppo continuafi n dal<strong>la</strong> sua nascita, quando ormai 60 anni fa <strong>la</strong>famiglia Dalfi ni intraprese il cammino di commerciantinei mercati del<strong>la</strong> provincia di Verona, e cheoggi li vede protagonisti del<strong>la</strong> Distribuzione Organizzatanelle provincie di Verona, Mantova, Brescia,Trento e Reggio Emilia, contando oltre 110dipendenti e coordinando un network di quasi 90punti vendita affi liati ai loro marchi, offrendo loroservizi chiavi in mano e consulenza completa inambito commerciale, marketing nonché informatico.Il Gruppo Dalfi ni ha rinnovato <strong>la</strong> propriasfi da nel 1999, quando entrò a far parte del grupponazionale C3, associazione che oggi conta 21imprese distribuite su tutto il territorio nazionale,per un totale di 618 punti vendita, con 20 centri didistribuzione e un fatturato di circa 3600 milionidi euro del 2007. L’appartenenza a questo gruppoha permesso a Dalfi ni di accettare una sfi da edi prendere un impegno: costruire un network disupermercati di piccole e medie dimensioni, perconiugare conoscenze, esperienze ed economiedel<strong>la</strong> grande distribuzione organizzata con <strong>la</strong> tradi-zione, <strong>la</strong> genuinità e <strong>la</strong> cura nel<strong>la</strong> scelta qualitativadei negozi di quartiere. Questa sfi da si rinnovaanche nel 2008, in una fase economico-socialemolto diffi cile sia a livello globale che a livellopiù strettamente locale. Dalfi ni vuole rinnovare ilproprio impegno volgendo l’attenzione ad aspettideterminanti per lo sviluppo territoriale del proprionetwork: innovazione del format e responsabilitàsociale; temi che sono stati all’ordine del giornodel convegno che si è svolto durante il Meeting2008. La re<strong>la</strong>trice, Dott.ssa Maria Grazia Cardinali,docente di Marketing Strategico all’Universitàdi Parma, dopo un inquadramento dello scenariomacroeconomico del<strong>la</strong> GDO in Italia e dopo averdelineato le nuove tendenze di acquisto del consumatoremoderno, ha analizzato le politiche diposizionamento del supermercato di prossimità,delineando le strategie di rivitalizzazione del formatoe del marketing-mix necessario a rafforzarlo.In termini di responsabilità sociale Dalfi ni haconvocato alcuni professionisti e partner per avviareun percorso di sensibilizzazione al consumoenergetico intelligente, analizzando lo scenarioesistente in termini di consumo energetico dellestrutture di prossimità, delineando le opportunitàtecnologiche presenti per un’ottimizzazione deiconsumi, fi no a presentare il nuovo progetto delGruppo Dalfi ni che si svilupperà a partire dal 2008con tutti i propri affi liati, per poi arrivare a coinvolgereanche i clienti dei propri supermercati VIVO.Questo progetto prevede, oltre all’impegno per <strong>la</strong>creazione di maggiore coscienza sociale in terminidi consumo energetico, <strong>la</strong> sensibilizzazione ad unuso intelligente dell’energia elettrica, ma soprattutto<strong>la</strong> volontà di dare vita ad un vero e propriogruppo di acquisto di energia e gas, prestandopartico<strong>la</strong>re attenzione al<strong>la</strong> scelta di partner <strong>la</strong> cuifornitura derivi da fonti rinnovabili e pulite. Conquesto impegno il Gruppo Dalfi ni intende rafforzareil valore sociale del punto vendita di prossimità,che si dimostra essere un punto di riferimentovivo e attivo nel tessuto urbano di riferimento, i cuivalori fondanti rimangono il servizio al cittadino, <strong>la</strong>pronta risposta alle esigenze del consumatore el’eccezionale attenzione posta al<strong>la</strong> scelta dei prodottifreschi. In questa direzione il Gruppo Dalfi ni<strong>la</strong>vora per consolidare <strong>la</strong> posizione di protagonistanel<strong>la</strong> nuova distribuzione moderna.42


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