12.07.2015 Views

San Sebastiano n. 256 - Misericordia di Firenze

San Sebastiano n. 256 - Misericordia di Firenze

San Sebastiano n. 256 - Misericordia di Firenze

SHOW MORE
SHOW LESS
  • No tags were found...

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

<strong>San</strong> <strong>Sebastiano</strong>Perio<strong>di</strong>co della <strong>Misericor<strong>di</strong>a</strong> <strong>di</strong> <strong>Firenze</strong>Trimestrale sped. abb. post. 45%-art.3 comma 20 lettera b Legge 662/96 - Filiale <strong>di</strong> <strong>Firenze</strong> - € 1,00 anno 65° n. <strong>256</strong> Luglio-Agosto-Settembre 2013Perio<strong>di</strong>co della <strong>Misericor<strong>di</strong>a</strong> <strong>di</strong> <strong>Firenze</strong> www.misericor<strong>di</strong>a.firenze.itLa relazionedel Provve<strong>di</strong>torepag. 24-25A <strong>Firenze</strong>il Rinascimentoe i suoi geniin una mostraa pag. 4-5Ecco comeInternetha cambiatola nostra vitaa pag. 12-13Maracchi:l’Ente Cassae le strategiecontro la crisia pag. 20-22


<strong>San</strong> <strong>Sebastiano</strong> • Luglio 2013www.facebook.com/misericor<strong>di</strong>a.firenzeclicca “mi piace”sullapagina ufficiale...e seguici anche suTWITTERwww.misericor<strong>di</strong>a.firenze.it


E<strong>di</strong>toriale<strong>San</strong> <strong>Sebastiano</strong> • Luglio 2013IL LINGUAGGIO DEL PAPAE QUELLO DEI TELEGIORNALI(QUANDO LE PAROLE TORNANO A PARLARE)<strong>di</strong>MaurizioNal<strong>di</strong>niForse perché il telegiornale è <strong>di</strong>ventatoil luogo dove si alimentano le ansie,e giornalisti veri, o più spesso presunti,credono che far bene il mestiereconsista nel gettare benzina sul fuoco.Forse perché l’urlo <strong>di</strong> molti, mescolandoo<strong>di</strong>o e banalità, sempre più sovrasta il<strong>di</strong>gnitoso pensare <strong>di</strong> chi ancora pensa.O perché l’Europa ci appare sempre piùmatrigna, e perfino la natura lo <strong>di</strong>venta,nelle pianure degli Stati Uniti come trai gran<strong>di</strong> fiumi dell’Oriente, <strong>di</strong>struggendoe uccidendo. Ma soprattutto, temo, perchéin nome della religione si può uccidere,a Londra, un soldato a colpi <strong>di</strong>machete, mostrando alle telecamere, conorgoglio, mani lorde <strong>di</strong> sangue. Forseper tutto questo, la parole che pronunciaPapa Francesco parlano più delle altre,e ci danno la forza per continuare. Nonè vero che il gesuita con le scarpe grossenon è teologo.E’ vero, semmai, che con naturalezza riescea calare la teologia nel quoti<strong>di</strong>ano.Le dà corpo, vita. La rende comprensibilea chiunque lo voglia. E con essa, ancheil Cristo torna a parlare, non solo allecoscienze dei singoli, ma a popoli interi<strong>di</strong> ogni cultura e <strong>di</strong> ogni fede.Ebbene, alcune domeniche fa, il 5 maggio,oltre duecentomila persone eranoraccolte intorno al Papa per la giornatadelle confraternite. E c’erano famiglie,uomini e donne attivi nella società, c’eraun popolo che manifestava la propriafede, capace <strong>di</strong> lunghi silenzi e <strong>di</strong> preghiere.Di quel raduno, visto in televisione,ho avuto molte testimonianze daparte <strong>di</strong> chi c’era. E tutti hanno detto,a <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> giorni, che in quel radunoera certa la presenza dello Spirito, equesto dava la forza per continuare.E dunque, papa Francesco parlava alleconfraternite arrivate da ogni parte delmondo. Quin<strong>di</strong> parlava anche a noi,alla <strong>Misericor<strong>di</strong>a</strong> <strong>di</strong> <strong>Firenze</strong>. E <strong>di</strong>ceva fral’altro:”…Evangelicità…, la pietà popolare, <strong>di</strong>cui voi siete un’importante manifestazioneè un tesoro che ha la Chiesa…Neisecoli le Confraternite sono state fucine<strong>di</strong> santità <strong>di</strong> tanta gente che ha vissutocon semplicità un rapporto intenso con ilSignore. Camminate con decisione versola santità; non accontentatevi <strong>di</strong> una vitacristiana me<strong>di</strong>ocre.”E ancora: “…Ecclesialità…Siate una presenzaattiva nella comunità come cellulevive, pietre viventi…Nelle parrocchie,nelle <strong>di</strong>ocesi, siate un vero polmone <strong>di</strong>fede e <strong>di</strong> vita cristiana, un’aria fresca!”E infine:”… Missionarietà. Voi avete unamissione specifica e importante, che èquella <strong>di</strong> tenere vivo il rapporto tra lafede e le culture dei popoli a cui appartenete,e lo fate attraverso la pietà popolare.Quando, ad esempio, voi portatein processione il Crocifisso… non fateun semplice atto esteriore; voi in<strong>di</strong>cate lacentralità del Mistero Pasquale …Siateanche voi veri evangelizzatori! Le vostreiniziative siano dei “ponti”, delle vie perportare a Cristo… E in questo spirito siatesempre attenti alla carità…Siate missionaridella misericor<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Dio…e ogni nostraattività, tutta la nostra vita cristianasia una testimonianza luminosa della suamisericor<strong>di</strong>a e del suo amore. E così cammineremoverso la meta del nostro pellegrinaggioterreno… la Gerusalemme delCielo. Là non c’è più alcun tempio: Diostesso e l’Agnello sono il suo tempio; e laluce del sole e della luna cedono il postoalla gloria dell’Altissimo. Così sia.”Ecco, così ha parlato Francesco. E parlava<strong>di</strong> noi, anzi parlava a noi e alle nostrecoscienze, alle nostre persone e al nostroessere Arciconfraternita.Non c’è molto da aggiungere, semmaic’è da ricordare.- 3 -


<strong>San</strong> <strong>Sebastiano</strong> • Luglio 2013ArteLA FIRENZE DEL RINASCIMENTOE I SUOI PROTAGONISTI<strong>di</strong>CristinaAci<strong>di</strong>ni- 4 -La magnifica mostra L’alba del Rinascimentoa Palazzo Strozzi, organizzatacongiuntamente dal Museo Nazionaledel Bargello e dal Museo del Louvre, consente<strong>di</strong> presentare ad un vasto pubblicointernazionale una rassegna <strong>di</strong> opered’arte quattrocentesche quale non si eramai vista prima d’ora, andando così acogliere l’origine e la motivazione <strong>di</strong> quelfenomeno così impetuoso e singolare,ancora da spiegare fino in fondo, che ful’apparizione del Rinascimento nelle arti.A una stagione della civiltà così densae complessa potrebbe sembrare <strong>di</strong>fficileassegnare una data d’inizio. E tuttavia, adover in<strong>di</strong>care una circostanza concretae precisa quale avvio <strong>di</strong> una rivoluzioneche toccò ogni campo della cultura - laletteratura, le arti, la scienza - siamo, noistorici dell’arte, concor<strong>di</strong> nel riconoscerequesto altissimo incipit nel concorso chel’Arte dei Mercanti <strong>di</strong> Calimala, responsabiledel Battistero fiorentino, bandì nel1401 per dotare il venerato monumento<strong>di</strong> una seconda porta bronzea, settant’annidopo la prima <strong>di</strong> Andrea Pisano(1330-36). I contendenti in gara furonosei ma i finalisti due, eccelsi: Filippo Brunelleschie Lorenzo Ghiberti. La vicendaè nota, e le loro due formelle <strong>di</strong> prova inbronzo sono ad<strong>di</strong>rittura uscite dal MuseoNazionale del Bargello per raccontarla,tangibilmente, in questa mostra davveroeccezionale. Per tutti i concorrenti eranostati prestabiliti il formato e il soggetto:ciascuna formella aveva un perimetromistilineo a “compasso” polilobato (cm.45 x 38), e il soggetto biblico era il Sacrificiod’Isacco. Nella nostra sensibilitàil rilievo brusco e drammatico <strong>di</strong> Brunelleschitocca corde profonde, mentre unamaggior <strong>di</strong>stanza ci separa dall’armoniososvolgimento ghibertiano: ma l’eleganzacompositiva e la sapienza tecnica<strong>di</strong> Lorenzo gli ottennero la vittoria. E delresto, proprio la sconfitta (provvidenziale?)fece sì che Brunelleschi non passassemezzo secolo a modellare, a fondere ea rinettare rilievi bronzei, come sarebbetoccato al Ghiberti - autore, fra il 1401e il 1452, della prima porta e poi dellaseconda, detta del Para<strong>di</strong>so - ma si de<strong>di</strong>casseall’architettura e risolvesse la questionein sospeso della cupola del Duomocostruendo quella ben nota, miracolosastruttura a doppia calotta, poi coronatadalla lanterna marmorea. D’altrondeil Ghiberti riuscì ad essere protagonistaanche in altre attività, come la creazione<strong>di</strong> <strong>di</strong>ffuse e imitatissime Madonnecol Bambino (ne è un esempio in mostraquella in terracotta, da poco restaurata,dell’Arciconfraternita della <strong>Misericor<strong>di</strong>a</strong>fiorentina), e affiancò il Brunelleschi nella<strong>di</strong>rezione dei lavori della cupola. Proprioil modello della cupola, dominando inmostra le due formelle, dà la cifra dellaqualità, dell’audacia, dell’energia checontrassegnarono questo periodo <strong>di</strong> slancioculturale e impren<strong>di</strong>toriale nella città.La città, appunto. Di capolavoro in capolavoro,la mostra invita a una nuovarifl essione su <strong>Firenze</strong> <strong>di</strong> ieri e <strong>di</strong> oggi, allaricerca delle motivazioni <strong>di</strong> tanta addensataed esaltante bellezza, e <strong>di</strong> rispostepossibili alle domande ricorrenti fin dallaletteratura artistica delle origini: perchétanti artisti? perché tanti capolavori? perchéconcentrati in così poco tempo?Un elemento <strong>di</strong> risposta possibile è cheuna bella città ispira la creazione <strong>di</strong>grande arte: e che più ancora ne ispira laconsapevolezza <strong>di</strong> un tale primato estetico.Ma anche la soli<strong>di</strong>tà e la fierezzadelle istituzioni, la fermezza della fede,la potenza delle famiglie bancarie e mercantilientrano in gioco. E per paradosso,anche una sola “invenzione” <strong>di</strong> questoperiodo – la prospettiva, messa a puntoda Filippo Brunelleschi – rappresenta


Arte<strong>San</strong> <strong>Sebastiano</strong> • Luglio 2013“Lorenzo Ghibertirealizzò numeroseed imitate Madonnecol Bambino: comequella in terracotta,da poco restaurata,della <strong>Misericor<strong>di</strong>a</strong><strong>di</strong> <strong>Firenze</strong>, presentealla Mostra”.un punto <strong>di</strong> svolta nella percezione dellospazio fisico, che cambiò la storia delmondo.I gran<strong>di</strong> cancellieri umanisti della Repubblicafiorentina capirono l’eccezionalitàdel momento e tentarono <strong>di</strong> interpretarla.Infatti un caposaldo della letteratura su<strong>Firenze</strong> resta la Laudatio Florentinae Urbis,ambizioso panegirico composto daLeonardo Bruni. In esso <strong>Firenze</strong> è celebratacome stato ideale grazie all’ubicazionee al clima, ma anche alla magnificenzadell’architettura e all’ingegno degliabitanti. Si crede che Bruni scrivesse laLaudatio all’aprirsi del XV secolo, fra il1401 e il 1406, proprio gli anni in cuiFoto A. Ristori“cominciava “ il Rinascimento con il concorsoper la porta del Battistero.Per Leonardo Bruni, il vertice nel profilosaliente della città tra le belle collineintorno era l’arx, l’arce: il palazzo arnolfianodei Signori, fortificata sede esimbolo del potere secolare, nonché elementosupremo <strong>di</strong> quella bellezza che,come il sangue scorre in un corpo, si ritrovava<strong>di</strong>ffusa strada per strada. Proprioalla libertà repubblicana - attraverso unavisione idealizzata d’essa - il futuro cancelliereannetteva il merito <strong>di</strong> consentire ilprogresso civile della città. Per un autore<strong>di</strong> due generazioni più tar<strong>di</strong> come LeonBattista Alberti, ch’era nato mentre Bruniscriveva (1404), l’orgoglio <strong>di</strong> <strong>Firenze</strong> salivaal cielo con la cupola <strong>di</strong> Filippo Brunelleschi.La torre d’Arnolfo e la cupoladel Duomo estendevano la loro ombra suuna città in piena fioritura <strong>di</strong> nuovi palazzi,amene ville extra moenia, botteghed’arte operose e versatili. Ma soprattuttosu una città scrigno dei saperi, cheavendo accolto nel 1439 il Concilio tra leChiese d’Oriente e d’Occidente per ispirazionee con il finanziamento <strong>di</strong> Cosimode’ Me<strong>di</strong>ci, venne a <strong>di</strong>sporre dei testi greciantichi sui quali formò la più avanzatacultura umanistica. Ed ecco Leon Battistache incoraggia gli artisti ad associare alprocesso creativo lo stu<strong>di</strong>o delle favolepagane, per coltivarsi ed elevarsi nellascala sociale.Questa dunque <strong>Firenze</strong> nei primi decennidel Quattrocento: questo lo humus, questoil vivaio <strong>di</strong> un manipolo <strong>di</strong> protagonistiassoluti del ra<strong>di</strong>cale rinnovamentoartistico. Più tar<strong>di</strong>, nel 1472, BenedettoDei avrebbe cercato <strong>di</strong> ricondurre a settei pregi <strong>di</strong> <strong>Firenze</strong>: la libertà, la popolazionenumerosa e benestante, il fiume e imulini entro le mura, il dominio territoriale,l’insegnamento e la cultura umanisticae scientifica, “arti” (associazioni e abilità)<strong>di</strong> ogni tipo, banche con filiali estere. Esebbene i mulini oggi contino poco per lasopravvivenza urbana, la ricetta è tuttoravalida, così da invitarci a considerare ilnostro passato come fonte d’ispirazioneper continuare a operare nel solco <strong>di</strong> tantagrandezza.- 5 -


<strong>San</strong> <strong>Sebastiano</strong> • Luglio 2013EventiIN GERMANIA UNA MOSTRA SUI MEDICI<strong>di</strong>DonatellaLippi- 6 -Il 18 Febbraio 1743, moriva Anna MariaLuisa de’ Me<strong>di</strong>ci, Elettrice Palatina.Il 18 Febbraio 2013, <strong>Firenze</strong> ha celebratoil 270° anniversario della morte conl’emissione <strong>di</strong> un francobollo commemorativo,che porterà l’immagine dell’ultimarappresentante della <strong>di</strong>nastia fiorentinaanche al <strong>di</strong> fuori dei confini della sua città,rendendola nuovamente ambasciatrice <strong>di</strong>un messaggio forte ed esemplare, quellodella valorizzazione del patrimonio artisticocome “ornamento dello Stato”, comeesperienza formativa (“utilità del Pubblico”)e punto <strong>di</strong> forza dell’economia (“curiositàdei Forestieri”).Nello stesso giorno, la città <strong>di</strong> Mannheimapriva le porte dei REM Museen, con unamostra che, prendendo lo spunto dall’anniversariodella morte della Principessadel Palatinato, abbraccia tutta la <strong>di</strong>nastia:“I Me<strong>di</strong>ci. Uomini, potere e passioni.”In realtà, Anna Maria Luisa aveva vissutonel Palatinato, come consorte dell’ElettoreJohann Wilhelm von der Pfalz Neuburg,e qui aveva trascorso anni felici, animandola corte con la presenza <strong>di</strong> artisti <strong>di</strong>fama, raccogliendo opere d’arte, promuovendoattività musicali e teatrali.Anche per questo suo ruolo, non solo formale,ma profondamente vissuto e interiorizzato,<strong>di</strong> Principessa del Palatinato, iREM Museen, che hanno anche supportatola ricognizione della sua sepolturaa fini conservativi, le hanno idealmentede<strong>di</strong>cato questa mostra, che si chiude coni ritratti dei due Elettori, la ricostruzionein carta dell’abito <strong>di</strong> Anna Maria Luisaad opera <strong>di</strong> Isabelle de Borchgrave, e lariproduzione del Kurhut, l’imponente coronaelettorale, in oro ed ermellino, il cuioriginale riposa sul capo della Principessa,in <strong>San</strong> Lorenzo. Il percorso espositivo,che si articola su ben 1500 mq, propone,nel suo insieme, una rilettura originaledella storia dei Me<strong>di</strong>ci, ricostruita sullabase della ricerca storica relativa alle lorotombe, pubblicata nel volume Illacrimatesepolture (FUP, <strong>Firenze</strong> 2006), ad opera<strong>di</strong> chi scrive. Se questo stu<strong>di</strong>o è stato ilpunto <strong>di</strong> partenza per la collaborazioneche ha unito Mannheim e <strong>Firenze</strong>, l’esposizioneoffre la possibilità <strong>di</strong> entrarenel privato delle gran<strong>di</strong> vite dei Me<strong>di</strong>ci,rendendoli nostri compagni <strong>di</strong> viaggionella comune esperienza terrena, uomini,come <strong>di</strong>ce il titolo, nel senso pieno dellaparola. Governanti, strateghi, mecenati,Duchi e Granduchi, ma sempre persone,con il loro bagaglio <strong>di</strong> speranze e <strong>di</strong><strong>di</strong>singanni, <strong>di</strong> successi e <strong>di</strong> sconfitte, <strong>di</strong>sentimenti e <strong>di</strong> fisicità. Da Bronzino a Bizzelli,da Sustermans a Cristofano dell’Altissimo,i Me<strong>di</strong>ci tornano a vivere nellesale del grande museo tedesco, dove leopere d’arte si accompagnano alle testimonianzedella loro esistenza quoti<strong>di</strong>ana,alla ricostruzione del loro stile <strong>di</strong> vita,alle evidenze delle loro malattie.Una mostra inter<strong>di</strong>sciplinare, quin<strong>di</strong>, edampiamente go<strong>di</strong>bile sia dal pubblico degliesperti, sia dai frequentatori meno competenti:animazioni, installazioni realizzategrazie a strumenti e tecnologie avanzatissime,simulazioni…La facciata <strong>di</strong> <strong>San</strong> Lorenzo torna a splendere,grazie agli su<strong>di</strong> <strong>di</strong> Gabriele Morolli,nelle geometrie della vagheggiata facciatamichelangiolesca, mentre la SacrestiaVecchia fa da sfondo alla ricostruzionedell’altare - sotto il quale riposano Giovanni<strong>di</strong> Bicci e Piccarda - su cui un touchscreen permette <strong>di</strong> visionare la collocazionedelle sepolture. Pannelli esplicativi,apparati <strong>di</strong>dattici de<strong>di</strong>cati ai più piccoli,au<strong>di</strong>oguide in varie lingue, un catalogo inTedesco e in Italiano <strong>di</strong> oltre 400 pagine,video e reperti uniscono la loro efficaciaper ricostruire <strong>Firenze</strong> e il mondo dei Me<strong>di</strong>ci,nel Palatinato. Dalle Biblioteche fiorentinesono arrivati a Mannheim esemplari<strong>di</strong> straor<strong>di</strong>nario pregio, così come laGalleria degli Uffizi, la Pinacoteca <strong>di</strong> Monacoe i Museo dell’Università <strong>di</strong> <strong>Firenze</strong>e <strong>di</strong> Padova hanno inviato i loro gioielli.Parlano agli occhi e, nello stesso tempo,si rivolgono al cuore le testimonianze


Eventi<strong>San</strong> <strong>Sebastiano</strong> • Luglio 2013della vita quoti<strong>di</strong>ana: dal rasoio <strong>di</strong> PapaClemente VII al calice del Giovedì <strong>San</strong>to<strong>di</strong> Anna Maria Luisa; dagli strumentichirurgici alle armi; dal corsetto <strong>di</strong> ferroche imprigionava la vita delle donne allacorona <strong>di</strong> Gian Gastone, alle buccole <strong>di</strong>Giovanna d’Austria, al cassone, forse, <strong>di</strong>Clarice Orsini, moglie del Magnifico.Lungo tutto questo percorso, realizzato instretta collaborazione con la Soprintendenzaal Polo Museale Fiorentino, scorronoanche le immagini delle caratteristichefisiche dei Me<strong>di</strong>ci, ricostruite grazieai lavori del Progetto Me<strong>di</strong>ci, già <strong>di</strong> dominiopubblico sulle riviste scientifiche.Questi dati escono, ora, dalle pagineriservate a un pubblico elitario e limitato,per offrirsi alla comprensione <strong>di</strong> tutti,me<strong>di</strong>ati da questa coraggiosa esperienzaespositiva.Perché, nei ritratti <strong>di</strong> Cristina <strong>di</strong> Lorena, ilpittore ha realizzato un busto cortissimo,rispetto alle gambe? E’ eloquente rispostal’immagine della colonna vertebraledella Granduchessa moglie <strong>di</strong> Fer<strong>di</strong>nandoI de’ Me<strong>di</strong>ci, viziata da una scoliosigravissima. Perché nel calco del cranio <strong>di</strong>Lorenzo Duca d’Urbino si nota una piccolainfossatura nella regione occipitale? Laspiegazione viene dal testo <strong>di</strong> Berengarioda Carpi, De fractura cranei, in cui ilgrande anatomico racconta il caso clinico,felicemente risolto, <strong>di</strong> Lorenzo, feritoal capo durante una battaglia nei pressi<strong>di</strong> Castel Mondolfo, che lui stesso avevacurato.L’ambizione che era stata <strong>di</strong> GaetanoPieraccini, quando si accinse a stu<strong>di</strong>arei Me<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> Cafaggiolo attraverso idocumenti d’archivio, le opere d’arte el’analisi dei loro resti, trova quin<strong>di</strong> unasua realizzazione, nel più grande rispettoe nella più devota deferenza verso leloro spoglie. Se Pieraccini e Genna, nel1947, non esitarono a togliere ai corpidei Me<strong>di</strong>ci, mummificati, tutti gli annessicutanei, per poter svolgere le loro indagini,e se l’esondazione dell’Arno del 1966ha ulteriormente infierito sulle sepolture,questa mostra ha, invece, notevolmentecontribuito al recupero <strong>di</strong> molti reperti.Penso al lavoro <strong>di</strong> risanamento dellatomba <strong>di</strong> Anna Maria Luisa, ma pensoanche a quella straor<strong>di</strong>naria operazione<strong>di</strong> restauro, condotta dall’Opificio dellePietre Dure <strong>di</strong> <strong>Firenze</strong>, grazie al supportodei REM Museen, che ha permesso <strong>di</strong>esporre, per la prima volta, una “sottana”rinvenuta in uno dei tombini dellaSacrestia Vecchia, forse appartenuta aIsabella, figlia <strong>di</strong> Cosimo I. Nel momentoin cui questa stoffa venne recuperata, duranteuna ricognizione dei pozzetti, alcunianni fa, da una cassetta <strong>di</strong> legno doveera stata malamente riposta nel 1947,sembrava un fagotto informe: adesso siapre, invece, come le ali <strong>di</strong> una farfalla,spiega il suo tessuto operato, si concedealla vista, ma restituisce, nello stessotempo, <strong>di</strong>gnità ad una salma, che, nel1947, venne sommariamente riposta inquesto loculo, senza nemmeno un nome.A chi appartengono i resti scheletrizzatidelle cinque donne, recuperati da questitombini? Le indagini in corso ad operadell’Università <strong>di</strong> <strong>Firenze</strong>, dei REM Museene dell’EURAC <strong>di</strong> Bolzano potrannocontribuire a rendere un’identità a questespoglie: Clarice Orsini, moglie del MagnificoLorenzo, Maddalena de la Tourd’Auvergne, madre <strong>di</strong> Caterina de’ Me<strong>di</strong>ciregina <strong>di</strong> Francia, Maria e Isabella,figlie <strong>di</strong> Cosimo I, Dianora <strong>di</strong> Toledo, suanuora… molto verosimilmente sono lorole cinque donne sepolte, senza storia, neipozzetti della Sacrestia Vecchia.Un sasso e il nome, come cantava Foscolonei Sepolcri. In un luogo <strong>di</strong> memoria,là dove le lapi<strong>di</strong> poste nel 1857 menzionanofulgi<strong>di</strong> capitoli <strong>di</strong> storia fiorentina,che è anche storia del mondo, riposano,inascoltate, le vicende in<strong>di</strong>viduali <strong>di</strong>questi personaggi. Il loro bagaglio <strong>di</strong>vita, <strong>di</strong>panato lungo le pagine dei gran<strong>di</strong>destini, viene restituito, adesso, alla<strong>di</strong>mensione dell’uomo: in questo senso,la mostra <strong>di</strong> Mannheim riesce a mantenereun alto profilo scientifico, pur de<strong>di</strong>candoampio spazio alla prospettivaumana, nella religiosa consapevolezza,parafrasando le ultime parole del GranducaGian Gastone, che solo la gloriadel mondo è destinata a passare (transitgloria mun<strong>di</strong>).- 7 -


<strong>San</strong> <strong>Sebastiano</strong> • Luglio 2013SocietàLA RINASCITA DELL’EUROPAE IL RUOLO DEL MEDITERRANEO<strong>di</strong>RiccardoGiumelli- 8 -C’è un tema che ci sta particolarmentea cuore, spesso <strong>di</strong>menticatodalle agende politiche e dai me<strong>di</strong>a.E’ il Me<strong>di</strong>terraneo come spazio culturale,innanzitutto, e non solo geografico.Se ne parla quando scoppiano violenzenei paesi africani che vi sono affacciati:Tunisia, Algeria, Libia, Egitto. Ma la sensazioneè che il Me<strong>di</strong>terraneo, inteso solocome mare, sia percepito come separazionepiuttosto che come unione. Nonuno spazio che ha una storia comune maqualcosa che appare nelle sue varie zonecome <strong>di</strong>stinto e inconfon<strong>di</strong>bile. Eppure lastoria ci <strong>di</strong>ce qualcosa <strong>di</strong> <strong>di</strong>verso.Il Me<strong>di</strong>terraneo è la storia dell’uomo, omeglio, senza presunzione, si può sostenereche l’identità Me<strong>di</strong>terranea hacontribuito alla costruzione della stessaidentità umana. Mare tra terre, esteso manon troppo, ha permesso la nascita e losviluppo <strong>di</strong> gran<strong>di</strong> civiltà sulle sue costee nell’entroterra, che sospinte dalle sueonde e dai venti si sono incrociate, incontrandosie spesso scontrandosi. DallaMezzaluna Fertile, la zona delimitata adest dal fiume Tigri e dall’Eufrate, fino allecoste dell’o<strong>di</strong>erno Israele e Libano, l’agricolturae l’allevamento hanno mutatoil modo <strong>di</strong> vivere dell’uomo che da raccoglitoree cacciatore, quin<strong>di</strong> nomade, è<strong>di</strong>venuto agricoltore e allevatore, quin<strong>di</strong>stanziale, dando vita ad un processo socialecontinuo. Questa evoluzione è lastoricizzazione dell’essere umano e quin<strong>di</strong>l’idea che egli agisca, attraverso lesue consapevolezze e le sue conoscenze,per mo<strong>di</strong>ficare l’ambiente ma soprattuttoil proprio destino. Le tecniche agricoleadoperate ed affinate nella Mezzalunafertile, insieme ai suoi prodotti, furonoesportate lungo le coste <strong>di</strong> tutto il Me<strong>di</strong>terraneodai Fenici, ponendo le basi <strong>di</strong>nuove e straor<strong>di</strong>narie civiltà come quellagreca e romana.Il Me<strong>di</strong>terraneo è quin<strong>di</strong> terra <strong>di</strong> incontriche ha dato vita e caratterizzato ilconcetto <strong>di</strong> città, vera grande forma organizzativadegli uomini. Soprattutto tregran<strong>di</strong> città ne hanno segnato il cammino:Atene, la filosofia e le prime forme <strong>di</strong>democrazia; Gerusalemme, la teologia,l’ermeneutica e la fede cristiana ed infineRoma, il <strong>di</strong>ritto, e poi il cattolicesimo,unica capace <strong>di</strong> dare unità politica a tuttoil Me<strong>di</strong>terraneo. In particolare con Romagli incontri si intensificarono. La penisolaitalica è da sempre luogo cosmopolitaper eccellenza, dove non solo gli schiaviapprodavano, ma anche e soprattuttocommercianti e guerrieri. E continuò adesserlo anche imme<strong>di</strong>atamente dopo losfaldamento dell’Impero Romano, quandovescovi, generali, latifon<strong>di</strong>sti, soldati,senatori fuggirono da ogni luogodell’Impero certi che a Roma avrebberosaputo ricollocarli e far uso del loro capitaleumano. Italia cosmopolita e Romaluogo <strong>di</strong> comunità siriane, libanesi, greche,armene, ebree dove i <strong>di</strong>versi riconoscevanonecessaria la convivenza. Maspesso l’uomo ha corta o pessima memoria.La modernità attraverso la scopertadell’America, le rivoluzioni industriali ecivili, hanno mo<strong>di</strong>ficato il baricentro delmondo, spostandolo dal Me<strong>di</strong>terraneoall’Oceano Atlantico. L’Europa modernaè figlia del Me<strong>di</strong>terraneo ma in qualchemodo sembra <strong>di</strong>staccarsene, quasi piuttostoa voler sembrare figlia <strong>di</strong> se stessa:del razionalismo moderno <strong>di</strong> origine cartesianae smithiana, della Riforma Protestantee soprattutto dello sguardo rivoltosull’Oceano Atlantico, nuovo sconfinatomare da conquistare. La modernità nonme<strong>di</strong>terranea ha, sì, creato maggior benessere<strong>di</strong>ffuso e importanti Carte Costituzionalima ha anche gettato il mondo indue spaventose guerre Mon<strong>di</strong>ali combattuteed una guerra fredda. Guerre nate


<strong>San</strong> <strong>Sebastiano</strong> • Luglio 2013Fede e Società<strong>di</strong>GiovannaCarocciUNA CIVILTÀ DA RICOSTRUIRESU VALORI UMANI E CRISTIANILa crisi profonda in cui si <strong>di</strong>batte il nostropaese, ma anche l’Europa e un po’ tuttoil mondo, fatta essenzialmente <strong>di</strong> squilibrieclatanti, <strong>di</strong> guerre inutili artatamentesuscitate, magari solo per vendere armi, e<strong>di</strong> tanta confusione nelle idee e nelle soluzioniin<strong>di</strong>cate, a un primo sguardo puògenerare solo un grande sconforto. Oggipoi, mentre la gente comune è alle presecon la mancanza <strong>di</strong> lavoro e, ad<strong>di</strong>rittura,del pane quoti<strong>di</strong>ano, una martellantecampagna me<strong>di</strong>atica opera <strong>di</strong> ricchissimee potenti lobbies internazionali, imponeall’attenzione pubblica un’ideologia omosessualistacome se ci fossero chissà quali<strong>di</strong>scriminazioni nel riconoscere e <strong>di</strong>fendere(cosa che del resto non si fa) la famigliafondata sul matrimonio (Art.29 della nostraCostituzione), composta – e non potrebbeessere <strong>di</strong>versamente – da un uomo,una donna e dai loro figli, perché questa èla legge universale <strong>di</strong> natura. Anche i Greci,che pure con le pratiche omosessualinon ci andavano leggeri, le <strong>di</strong>stinguevanosenza fatica dal matrimonio, che sorgedall’unione fra uomo e donna e dalla paternitàe maternità che da esso <strong>di</strong>scende.Altra cosa sono le preferenze e i desideriprivati, che non possono ambire ad unriconoscimento pubblico perché ne va <strong>di</strong>mezzo uno dei fondamenti universali dellaciviltà e, prima ancora, il bene inalienabile<strong>di</strong> un terzo soggetto, cioè dei bambini.La <strong>Firenze</strong> <strong>di</strong> Brunelleschi ha coniatouna delle massime <strong>di</strong> più alta e insuperataciviltà: Maxima debetur pueri reverentia(Ai bambini è dovuto il massimo rispetto).Ma forse è <strong>di</strong> tale sentimento generale <strong>di</strong>sconforto, paralizzante <strong>di</strong> per sé, che hannopiù necessità tutti coloro che, nei variambiti e livelli, lucrano e beneficiano <strong>di</strong>un tale stato <strong>di</strong> <strong>di</strong>sor<strong>di</strong>ne costituito (Mounier),a cominciare dalla fiorente industriadelle armi a quella della procreazione inprovetta. Nel frattempo, il santo nome <strong>di</strong>Dio è, <strong>di</strong> volta in volta, invocato in modofondamentalista o, all’opposto, ignorato eperfino esecrato, ma i cristiani hanno nelloro bagaglio <strong>di</strong> pensiero e <strong>di</strong> rifl essionequello che è necessario ad illuminare ilpresente ed il futuro per avviare a guarigionei tanti squilibri del presente. Ci sonoinfatti solo due mo<strong>di</strong> <strong>di</strong> guardare all’uomoe all’umano: quello naturalistico checonsidera e accetta la natura umana cosìcom’è, come se fosse perfetta, o quantomenoimmo<strong>di</strong>ficabile: e dunque la politicae le leggi altro non dovrebbero fare cheinseguire, in una corsa verso il nulla, tuttele pulsioni e i desideri sempre nuovi e crescentiche salgono dagli abissi più inconfessabilidell’io. Alla faccia della ragionee della civiltà: questo è in fondo l’esito delrelativismo del nostro tempo.L’altro modo è quello che guarda alla Rivelazioneche Dio ha fatto <strong>di</strong> sé - nella storiadel popolo d’Israele e nella persona enel messaggio <strong>di</strong> Gesù Cristo - come Creatoredel’universo; dell’uomo “fatto a Suaimmagine somiglianza”, dunque dotato <strong>di</strong>una realtà e <strong>di</strong>gnità altissima ed eterna ecome Salvatore e <strong>San</strong>tificatore dell’umanitàcaduta nel peccato. Un umanesimo“teocentrico”, fondato sull’apertura a Dioe alla trascendenza come supremo fondamentoe garanzia dell’uomo e dei suoivalori, come sosteneva il grande Maritaine La Pira con lui. In altri termini, il cristianosa che c’è da combattere contro la naturaferita dal peccato e dunque concepisce lasua esperienza nel mondo e nella storiain modo “agonistico”, cioè per vincere -con il “metodo” in<strong>di</strong>cato nel Vangelo - esuperare le pastoie che il male, dentro <strong>di</strong>sé in primo luogo e poi nella storia scrittadall’uomo naturalistico, non cessa produrre,quando abbia staccato se stesso e lapropria comunità dalla vite feconda dellagrazia <strong>di</strong> Dio (Gv.15,1-2). Di qui <strong>di</strong>scendeil progetto <strong>di</strong> una vita interpersonale e comunitariafraterna, composta <strong>di</strong> personelibere ed eguali per <strong>di</strong>gnità e destino; il- 10 -


Fede e Società<strong>San</strong> <strong>Sebastiano</strong> • Luglio 2013“Dio ci ha volutisuoi collaboratori e,oggi più che mai,è necessario lavorareper ricostruirele fondamenta <strong>di</strong>una civiltà nuova”.progetto <strong>di</strong> una città e civiltà umana cherifl etta, per quanto possibile nelle realtàtemporali, l’or<strong>di</strong>ne e la bellezza dei valoritrascendenti che sono l’adorazionedovuta a Dio e la conseguente aperturaalla <strong>di</strong>mensione ed alle attività spiritualidell’uomo: il lavoro umano, rifl essoe ”prolungamento” <strong>di</strong> quello <strong>di</strong>vino; laconoscenza, la cultura, l’attività artisticae poetica, la preghiera in<strong>di</strong>viduale ecomunitaria che solo a partire da quellaadorazione possono essere riconosciute,espresse e garantite. Ma intanto occorreprendere coscienza che nulla è graziosamenteconcesso, che bisogna sempreri-costruire, ancora e daccapo in un’operaincessante e mai automatica che impegnaogni singola generazione. Oggi poiè quantomai urgente riscoprire questa responsabilitànella sfera temporale, privatae pubblica, sapendo anche che il lavorosolitario, al <strong>di</strong> là delle buone intenzioni,resta troppo debole ed anche supponente,perché è necessario un contributo comunee convergente nei fini e nei mezzi presceltiper raggiungerli.Se i laici cristiani <strong>di</strong> oggi pensano chela storia non sia affare loro o, meglio,che la storia non sia affare <strong>di</strong>Dio ma gioco casuale e<strong>di</strong>mpreve<strong>di</strong>bile dei solirapporti <strong>di</strong> forzaumani, beh, allorac’è bisognoche qualcuno<strong>di</strong>ca che quelmodo <strong>di</strong> pensare non è cristiano maateo. L’Incarnazione del Figlio <strong>di</strong> Dioha toccato e guarito in potenza tutte lerealtà, spirituali, temporali e cosmiche.Ma tocca ai credenti, redenti nel Battesimo,operare con l’aiuto della forzasoprannaturale (la Grazia) per rendereoperante quella presenza <strong>di</strong>vina risanatrice.Perché così Dio ha voluto: ci havoluti suoi collaboratori e, oggi più chemai in questo tempo <strong>di</strong> crisi e <strong>di</strong> passaggioepocale, in cui tante illusioni storichesono naufragate, è ancor più necessariolavorare per ricostruire le fondamenta <strong>di</strong>una civiltà nuova in cui l’adorazione <strong>di</strong>Dio ritrovi la sua centralità e con essala ritrovino gli autentici valori umani ecristiani, e perciò universali.Scriveva La Pira alle claustrali:“Tutti gli elementi della città (e quin<strong>di</strong>della civiltà) sono “soli<strong>di</strong>ficati” dallapresenza <strong>di</strong> Cristo: la famiglia (e quin<strong>di</strong>la casa), il lavoro (e quin<strong>di</strong> la bottega,l’attività economica), la preghiera (equin<strong>di</strong> la chiesa, la sinagoga). La casa<strong>di</strong> Nazareth; la bottega <strong>di</strong> Nazareth; lasinagoga <strong>di</strong> Nazareth. C’è da fare tuttauna teologia <strong>di</strong> questi tre elementi coessenzialidella città umana; le tre ra<strong>di</strong>ciessenziali dell’uomo.. Se levi una <strong>di</strong> questetre ra<strong>di</strong>ci l’albero si secca: cioè crollala persona e crolla la città e la civiltà!Per concludere,..la venuta del Signorenel mondo ha “consolidato” - elevandolo- tutto l’or<strong>di</strong>ne dei valori umani (utsanetur et elevetur -per guarire ed elevare: questa è la funzione della graziarispetto all’or<strong>di</strong>ne naturale): e cioè ilcorpo intero delle nazioni, ciascunanazione, ciascuna città,ciscuna famiglia, ciascunacasa, ciascuna bottega,ciscuna chiesa... Qualigran<strong>di</strong> conseguenze <strong>di</strong>preghiera e <strong>di</strong> azionederivano da questauniversale “ricapitolazione”che il Signoreha fatto <strong>di</strong> tutta larealtà umana e <strong>di</strong> tutta lastoria umana!” (Epifania1961).- 11 -


<strong>San</strong> <strong>Sebastiano</strong> • Luglio 2013Nuove TecnologieECCO COME INTERNETCI HA CAMBIATO LA VITAUN GRANDE SOSTEGNO ALLA NOSTRA ESISTENZACHE PUÒ TRASFORMARSI IN UN INGRANAGGIO CAPACE DI STRITOLARCI…<strong>di</strong>AlessandroMaresca- 12 -«Internet (contrazione della locuzioneinglese “interconnected networks”,ovvero “reti interconnesse”) è una“rete mon<strong>di</strong>ale” <strong>di</strong> “reti <strong>di</strong> computer” adaccesso pubblico, attualmente rappresentanteil principale mezzo <strong>di</strong> comunicazione<strong>di</strong> massa, che offre all’utenteuna vasta serie <strong>di</strong> contenuti potenzialmenteinformativi e servizi…». Questo èl’inizio della definizione che Wikipe<strong>di</strong>a(enciclope<strong>di</strong>a libera e gratuita, uno deiportali web più frequentati) fornisce perla voce “Internet”.Quello che invece Wikipe<strong>di</strong>a non <strong>di</strong>ceè che Internet è un mezzo potentissimo,che ci sta cambiato la vita. E nel giro <strong>di</strong>pochi anni, con la crescita e l’affermazionesociale dei nativi <strong>di</strong>gitali, i ragazzinati negli anni ’90 che considerano latecnologia un elemento naturale da cuinon si può prescindere, si impossesseràcompletamente della nostra esistenza.Già adesso però, ci accorgiamo <strong>di</strong>come, in funzione <strong>di</strong> internet, il nostroapproccio sociale si sia ra<strong>di</strong>calmentemo<strong>di</strong>ficato rispetto a 10 o anche a soli5 anni fa. Ed è un crescendo continuo…Oggi per mezzo <strong>di</strong> internet è possibilefare tutto, o quasi, rimanendo a casaseduti davanti a un computer. Si puòinfatti or<strong>di</strong>nare la spesa ma anche unpranzo già pronto, si possono pagarebollette e spostare somme <strong>di</strong> danaro,acquistare merci e servizi <strong>di</strong> tutti i tipi.È possibile vedere televisioni ascoltaree ra<strong>di</strong>o da tutto il mondo anche senzala parabola satellitare, collegarsi a unostuolo <strong>di</strong> webcam e, giusto per non farsii fatti propri, guardare in <strong>di</strong>retta streamingcosa succede in strade, piazze,stazioni, aeroporti, centri commerciali<strong>di</strong> tutto il mondo.In internet, poi, è possibile rintracciarenotizie <strong>di</strong> tutti i tipi, talora anche riservate.È sempre più <strong>di</strong>fficile però riconoscerele informazioni autentiche da bufaleinventale da buontemponi o, peggio, dabiechi manipolatori dell’informazione.Dalla grande rete è poi possibile scaricare(ossia prelevare) gratuitamente (inbarba alla legge copyright) o a pagamento,film, musica, e-book e altri documenti.Internet, con tutte le possibilità che offre,ha la caratteristica <strong>di</strong> far sentire “onnipotenti”i suoi utenti. Proprio così; infattimolti giovani (ma non solo giovani)si trincerano <strong>di</strong>etro un computer e unaconnessione a Internet, talora adottandoun’identità virtuale magari <strong>di</strong>versa daquella reale, per trovare nella granderete quell’affermazione che nella vita realenon viene raggiunta, spesso più perpigrizia e mancanza <strong>di</strong> valori, che perun’effettiva carenza <strong>di</strong> opportunità.A un primo acchito Internet sembrerebbeavvicinare le persone creando una granderete <strong>di</strong> comunicazione. E sulla cartaè così. Ma se da una parte la comunicazionevirtuale velocizza e amplifical’acquisizione d’informazioni, dall’altrarischia <strong>di</strong> spersonalizzare completamentei rapporti umani mettendo in <strong>di</strong>fficoltàle persone più deboli e gli anzianiPer quanto mi riguarda, ad esempio, daquando utilizzo l’home banking, che mipermette <strong>di</strong> fare da casa la quasi totalitàdelle operazioni bancarie, sono praticamentecessati i rapporti con gli impiegatidella banca (non ricordo più le loro facce…),che fino ad ora erano importantipunti <strong>di</strong> riferimento per la gestione delmio piccolo patrimonio. E giusto oggiun mio collega mi ha detto <strong>di</strong> aver ri-


Nuove Tecnologie<strong>San</strong> <strong>Sebastiano</strong> • Luglio 2013“Se da una partela comunicazionevirtuale velocizza eamplifica l’acquisizioned’informazioni,dall’altra rischia<strong>di</strong> spersonalizzarecompletamente irapporti umani”.cevuto una comunicazione della suabanca per avvertirlo <strong>di</strong> una progressivachiusura degli sportelli al pubblico, introducendouna completa automazionedelle operazioni, con buona pace dellepersone anziane che dovranno far riferimentoa figli e nipoti per non rimaneretagliati fuori. (segnaliamo anche che daquest’anno l’Inps ha obbligato i pensionati<strong>di</strong> andare a pescarsi in Internet iCUD per la denuncia dei red<strong>di</strong>ti).Attenzione, però, non si può <strong>di</strong>re cheInternet sia buono o cattivo. Internet èun mezzo, potentissimo, e tutto <strong>di</strong>pendedall’uso che se ne fa. Si pensi a chi è immobilizzatoper problemifisici in unletto o unapoltrona.Internetlo puòmettereincontattocon ilmondoalleviandola sua solitu<strong>di</strong>ne,permettendogli<strong>di</strong> comunicaree <strong>di</strong> acquisireinformazioni acui altrimentinon avrebbeaccesso.Masenzaarrivarea questiestremisi pensialla possibilitàper lacomunità scientifica<strong>di</strong> mettere in con<strong>di</strong>visionein tempo reale informazioniche possono aiutarea migliorare progressivamente lecon<strong>di</strong>zioni dell’umanità.Purtroppo, però, quelli che fanno piùnotizia sono gli aspetti negativi. Sonoabbastanza frequenti le segnalazioni<strong>di</strong> community <strong>di</strong> pedofili che utilizzanointernet per scambiarsi foto e materialepedopornografico o <strong>di</strong> maniaci che, mimetizzatinel caos della rete, puntano adadescare giovanissimi o persone “semplici”,incapaci <strong>di</strong> <strong>di</strong>fendersi, che comepesciolini rimangono prigionieri dellagrande rete. La grande forza ma ancheil grande limite <strong>di</strong> Internet è proprio lacompleta libertà <strong>di</strong> accesso che ne fannoallo stesso tempo un mezzo democraticoma anche anarchico. I controlli sonoscarsi e la polizia informatica si mette allavoro per lo più solo in caso <strong>di</strong> specifichedenunce o per svolgere indagini percrimini che si sono consumati sulla rete.Quando, a metà degli anni ‘90, ho creatoil mio primo accesso a Internet su“Italia on line” (Iol, poi acquisita da Infostradaprendendo il nome <strong>di</strong> Libero) hopagato una quota <strong>di</strong> abbonamento. Inoltreho dovuto spe<strong>di</strong>re fax ho mandato lacopia della mia carta <strong>di</strong> identità e tutti imiei dati. Oggi chiunque può accederea Internet gratuitamente (l’unica spesa èquella sostenuta per il collegamento telefonico,in genere a forfait) registrandosion line magari con false generalità.Ma ormai chi potrebbe immaginare unfuturo senza Internet? Anche chi non èun utilizzare abituale della grande retene fruisce comunque dei vantaggi. Il fl usso<strong>di</strong> informazioni che scorre in internet,tanto per fare un esempio, che poi sire-incanala nei me<strong>di</strong>a tra<strong>di</strong>zionali (ra<strong>di</strong>o,televisione, giornali,…), si trasformain un vantaggio <strong>di</strong> conoscenze per tutti.Dunque ben venga Internet e la suacapillare <strong>di</strong>ffusione purché si riesca adacquisire una coscienza critica che cipermetta <strong>di</strong> farne un uso appropriato.Ma soprattutto cerchiamo <strong>di</strong> utilizzare iprogrammi <strong>di</strong> chat e videotelefono perparlare con chi per motivi <strong>di</strong> lavoro, stu<strong>di</strong>o,o vacanza si trova lontano da noi.E riacquistiamo il piacere d’incontrarci<strong>di</strong> persona con gli amici più vicini, con iquali, magari, con<strong>di</strong>videre una bottiglia<strong>di</strong> buon vino!- 13 -


<strong>San</strong> <strong>Sebastiano</strong> • Luglio 2013Storia della Me<strong>di</strong>cina<strong>di</strong>QuirinaCantiniDA KOCH ALLA PENICILLINACONCLUDE LA NOSTRA “PASSEGGIATA” NELLA STORIA DELLE INFEZIONISIOltre alle note scoperte sulla tubercolosie sul vibrione del colera, Robert Kochcompie numerosi stu<strong>di</strong> sulla peste bovinaed equina, sulle piroplasmosi (malattieprodotte dai parassiti endocellulari) e soprattuttosul palu<strong>di</strong>smo, cioè la malaria ela malattia del sonno. L’uomo che dopo Pasteure Koch compie il più proficuo lavoronello stu<strong>di</strong>o delle malattie, nasce nel 1854in Slesia. E’ Paul Ehrlich, scopritore dellaselettività <strong>di</strong> alcuni composti nel reagirecon strutture biologiche, fra cui i batteri.Nel 1890 Ehrlich viene nominato professoreassociato all’Istituto Koch per le malattieinfettive a Berlino. Sono gli anni in cuiBehring si occupa della messa a punto <strong>di</strong> unsiero anti<strong>di</strong>fterico e il giapponese Kitasatostu<strong>di</strong>a un antidoto per il tetano. Nel 1901legge con interesse un lavoro <strong>di</strong> Laveron (loscopritore del germe della malaria) sullostu<strong>di</strong>o dei tripanosomi e, appunto, nelle tripanosomiasidegli animali, Ehrlich ottienei primi risultati sperimentali me<strong>di</strong>ante l’uso<strong>di</strong> coloranti come la fuxina, il Blu Trypan eil Rosso Trypan. Egli <strong>di</strong>mostra che è possibileuccidere i parassiti con mezzi chimicisenza danneggiare l’organismo: chiameràquesto risultato “Sterilisatio Magna”. Nell’IstitutoGeorge Speyer Hans, Ehrlich ricercagli effetti terapeutici dei composti arsenicalinella sifilide o lue, fino alla scoperta delcosiddetto “Ehrlich – Hata – 606”. Qualcheanno più tar<strong>di</strong> la Germania è ancoraprotagonista con Emil Von Behring, uno deimaggiori nomi dell’era batteriologica che,nel 1889, <strong>di</strong>viene assistente all’Istituto perle Malattie Infettive <strong>di</strong>retto da Koch. Quimaturano le sue prime pubblicazioni sull’azione antisettica dello iodoformio. Dopouna serie <strong>di</strong> ricerche sull’immunità dei topiverso il Carbonchio e sul potere battericidadel siero <strong>di</strong> questi animali, nel 1890Behring riesce finalmente ad accertare, nelsiero <strong>di</strong> animali vaccinati, la comparsa <strong>di</strong>proprietà capaci <strong>di</strong> neutralizzare i due piùimportanti veleni allora conosciuti in batteriologia:quello del tetano e quello della<strong>di</strong>fterite. La <strong>di</strong>fterite, il male che Ippocrateconosceva con il nome <strong>di</strong> malattia egizia èancora un fl agello che non concede speranze.Il morbo strangolatore dei bambininon offre alternativa all’infuori dei ferridel chirurgo chiamato ad operare, moltospesso senza risultato, una tracheotomia.Dopo il successo <strong>di</strong> Behring sul suo primopaziente, la mortalità per <strong>di</strong>fterite si riducedal 51,71% al 22,5% grazie alla <strong>di</strong>ffusionedel suo siero. Anche in Francia l’antitossina<strong>di</strong>fterica viene prodotta ed utilizzatasui pazienti malati, da Roux. Durante laseconda metà della sua vita, Behring side<strong>di</strong>cherà al problema della tubercolosi,con l’intenzione <strong>di</strong> debellarla con la sieroterapia.A questo generoso tentativo, noncoronato da successo, lavorerà senza tregua.Riguardo i problemi dell’immunità,Landsteiner <strong>di</strong>mostra l’esistenza <strong>di</strong> nuovestrutture chimiche, presenti in natura, che ilsangue impara a “riconoscere” e <strong>di</strong>mostrala presenza <strong>di</strong> molecole nel sangue identificatein seguito come antitossine e anticorpi.Sarà, questo, un grande passo avanti perl’ematologia e per l’immunologia.IL CASO E LA TENACIANelle vite <strong>di</strong> uomini illustri, il caso giocaspesso un ruolo curioso. Alexander Fleming,il grande batteriologo scozzese, fadel “caso” la sua fortuna e quella dell’umanità.Egli scoprirà che una muffa ha il potere<strong>di</strong> <strong>di</strong>struggere gli stafilococchi con i qualiè venuta accidentalmente a contatto... Racconteràil suo assistente: “La coltura microbicaera coperta <strong>di</strong> gran<strong>di</strong> colonie gialle,me il fatto sensazionale era l’esistenza <strong>di</strong>una larga zona senza organismi. Flemingmi spiegò che in quella zona aveva lasciatocadere, un giorno in cui era molto raffreddato,una goccia del suo muco nasale.Il risultato era chiaro: quella goccia dovevacontenere una sostanza in grado <strong>di</strong> ucciderei microbi”. Sarà il prof. Wright a chiamarlalisozima. La sostanza scoperta daFleming, però, agisce soltanto contro germibanali e inoffensivi e non contro quelli delle- 14 -


Storia della Me<strong>di</strong>cina<strong>San</strong> <strong>Sebastiano</strong> • Luglio 2013“Il me<strong>di</strong>conon devefare altroche aiutare,da buon alleato,con tuttii suoi mezziquesta potenzaguaritricedella natura”.Ippocrateprincipali malattie infettive. “Bisogna spingerela ricerca più a fondo” <strong>di</strong>ce Fleming“sperimentare nuove sostanze. Proveremocon le lacrime”. Una sola lacrima è sufficienteper <strong>di</strong>ssolvere una colonia <strong>di</strong> microbi.Nella provetta i microbi in sospensione<strong>di</strong>ventano completamente chiari, “chiaricome il gin” annota in un suo taccuino. Ecosì continua: ”Per cinque settimane le mielacrime e quelle del dott. Allison furono lamateria prima della nostra febbrile ricerca.E mai come in quei giorni al fruttivendolodel quartiere arrivarono tante richieste <strong>di</strong>cipolle. Le usavamo a turno per lacrimaresulle nostre provette”.Nonostante il <strong>di</strong>sinteresse dell’ambientescientifico, Fleming continua la ricerca <strong>di</strong>quella “sostanza che <strong>di</strong>strugge i microbipatogeni senza attaccare le cellule del paziente”.Sperimenta <strong>di</strong>versi tipi <strong>di</strong> muffe. Lostu<strong>di</strong>o del Penicillum Notatum, una muffadalle spiccate caratteristiche antibatteriche,gli pare, già nel 1917, un confortanteinizio. Essa non è tossica per gli animali equesto rappresenta un progresso rispettoagli antisettici sino ad allora conosciuti.Tuttavia, la misteriosa sostanza secretadalla muffa è estremamente instabile eperde ogni efficacia nel giro <strong>di</strong> poche ore.Egli la chiama “penicillina” e tenta invano,con i propri collaboratori, <strong>di</strong> produrlain laboratorio. Nel 1928 la fortuna sipresenta a Fleming sotto forma <strong>di</strong> muffa;la miracolosa sostanza che egli ricercada quin<strong>di</strong>ci anni entra un attimo nel suostu<strong>di</strong>o dalla finestra aperta su Praed Streeta Londra. Leggera e silenziosa si posasu una scatola contenente una colonia <strong>di</strong>stafilococchi che Fleming sta esaminando.Fleming si china sulla cultura e notacon stupore che attorno a quella muffa lecolonie <strong>di</strong> stafilococchi si sono <strong>di</strong>ssolte:invece <strong>di</strong> avere il consueto aspetto <strong>di</strong> masseopache e gialle sembrano ora limpidegocce <strong>di</strong> rugiada. Nel febbraio 1929 Flemingcomunica i primi risultati ma la relazionecade nella in<strong>di</strong>fferenza generale edovranno passare do<strong>di</strong>ci anni prima cheil pro<strong>di</strong>gioso farmaco possa essere sperimentatosull’uomo. Il 12 febbraio 1941 unpoliziotto <strong>di</strong> Oxford, Albert Alexander <strong>di</strong>43 anni, sta morendo <strong>di</strong> sepsi. Il suo destinoè ormai segnato, quando gli praticano<strong>di</strong>verse iniezioni <strong>di</strong> penicillina isolata adOxford da Florey e Chein. In meno <strong>di</strong> 24ore si ottiene uno stupefacente miglioramento.Ma la storia del primo paziente<strong>di</strong> Fleming si conclude amaramente. Lariserva <strong>di</strong> penicillina a <strong>di</strong>sposizione dellascienza è minima: interrotta la cura ilmalato riprende a peggiorare e muore.L’industria farmaceutica inglese non è ingrado <strong>di</strong> produrre penicillina su larga scala.L’America, unica speranza, nel 1943,comincia a produrre penicillina in quantitàapprezzabili. Finalmente la gloria scendesu Fleming e sui suoi collaboratori. Il25 ottobre 1945 arriva il Premio Nobelper Fleming, Florey e Chain. L’era antibioticavede altre scoperte: il prontosil, il primodella numerosa serie dei sulfami<strong>di</strong>ci,identificato dal tedesco Gerard Domagknel 1935; i nemici da sconfiggere sonopneumococchi, stafilococchi, streptococchi,gran<strong>di</strong> responsabili delle infezioni,della sepsi, delle polmoniti, delle meningiti.Intorno alla sulfanilamide comincianoa lavorare gruppi <strong>di</strong> ricercatori inglesi eamericani. “Io non sono un me<strong>di</strong>co, sonoun batteriologo. Non sono un laureato inme<strong>di</strong>cina e chirurgia, ma sono un dottorein agraria. E’ vero che nel 1952 mi hannodato il premio Nobel per la fisiologia ela me<strong>di</strong>cina, ma non sono un patologo,sono soltanto un microbiologo”. E’ la testimonianza<strong>di</strong> Selman Waksman, che ilmondo definisce “il vincitore della tisi”. E’lui a mettere a <strong>di</strong>sposizione della me<strong>di</strong>cinail primo ritrovato realmente efficacecontro il bacillo <strong>di</strong> Koch: la streptomicina.Purtroppo il bacillo <strong>di</strong> Koch sembra, inalcuni casi insensibile alla streptomicina.Ma in un laboratorio svedese lo scienziatoLehman <strong>di</strong>mostra che il PAS (acidopara-aminosalicilico), poco efficace dasolo, acquista vali<strong>di</strong>tà se somministrato inassociazione con la streptomicina. Nuovicasi <strong>di</strong> bacilli <strong>di</strong> Koch resistenti sia alPAS sia alla streptomicina compaiono. Mapoco dopo un nuovo prodotto, il Rimifon(idrazide dell’acido isonicotinico), meglioconosciuto come INH, fa compiere un ulterioredefinitivo progresso. Il seguito <strong>di</strong>questa avventura è storia recente.- 15 -


<strong>San</strong> <strong>Sebastiano</strong> • Luglio 2013Conosci <strong>Firenze</strong>LE COLLINE DI CAREGGIE LA VILLA MEDICEA<strong>di</strong>ForestoNiccolai“Nel 1476,a Careggi,nacque Giovannidei Me<strong>di</strong>ciche salìal soglio pontificiocon il nome <strong>di</strong>Leone X”.Sulla destra del chiasso Macerelli (daPonte a Rifre<strong>di</strong> a Careggi) si innalzanolievemente le deliziose colline<strong>di</strong> Poggio Secco e delle Pergole, piene <strong>di</strong>verde e punteggiate, qua e là, <strong>di</strong> cipressi.Da queste collinette comincia Careggi:l’altura <strong>di</strong> qua d’Arno sul tipo <strong>di</strong> Fiesole,più ricercata e ambita dalle antiche famigliefiorentine per costruirvi la propriaresidenza.Infatti, a Careggi più che altrove, sorseroin gran numero palazzi <strong>di</strong> campagna ecase signorili con torri merlate e altane,che i nobili o gli arricchiti popolani dellacittà riservavano, nel XIV e XV secolo, aipropri “otia”.Stradette solitarie, ombrose,silenziose, ma comode,richiuse fra muri <strong>di</strong>pietra oppure aperteverso incantevolipanorami <strong>di</strong> <strong>Firenze</strong>,attraversanole campagne <strong>di</strong>Careggi, permettendocosì un facileaccesso a tuttele ville della zona.Una cosa, evidentemente,accomunavaricchi mercanti e artisti,umanisti e banchieri,in questa ricerca <strong>di</strong> pace etranquillità nei bei <strong>di</strong>ntorni <strong>di</strong><strong>Firenze</strong>: il desiderio <strong>di</strong> maggior contattocon la natura e con il proprio spirito.Lasciate le mercature e i banchi, le botteghee gli stu<strong>di</strong>, e strette e le buie strademe<strong>di</strong>evali, le case torre e i tetri palagiall’interno delle mura citta<strong>di</strong>ne, gli antenatidei fiorentini trascorrevano volentieriin collina alcuni mesi dell’anno, de<strong>di</strong>candosiad attività <strong>di</strong>stensive per il corpo eper la mente. Giovanni Villani, nella sua“Cronicha” del XIV secolo, scrive: “nonv’era citta<strong>di</strong>no, popolano o grande chenon avesse e<strong>di</strong>ficato in contado grandee ricca possessione e abitura molto riccae con begli e<strong>di</strong>fici, e molto meglio che incittà”.Il colle <strong>di</strong> Careggi, con la sua campagna<strong>di</strong> orti e giar<strong>di</strong>ni, domina la piccola valledel Terzolle, dove un tempo esisteva unadelle più famose proprietà me<strong>di</strong>cee, il cuiantico palazzo resta tuttora, con la suasevera mole, a testimonianza del passato.Il castello <strong>di</strong> Careggi e la sua torre– un palazzo con corte, loggia, pozzo,volta, colombaia, torre, orto murato ecc –erano stati acquistati da parte <strong>di</strong> Lorenzodei Me<strong>di</strong>ci detto il Vecchio (1395-1440) il 17 giugno 1417per 800 fiorini d’oro. Persuccessione passaronoa Cosimo il Vecchio equesto fece riadattareil castello a comodavilla da MichelozzoMichelozzi (1396-1472), cui avevaaffidato la costruzionedel palazzo<strong>di</strong> via Larga (1430)e del covento <strong>di</strong> <strong>San</strong>Marco (1436).Cosimo il Vecchio fecedella villa <strong>di</strong> Careggi lapropria <strong>di</strong>mora pre<strong>di</strong>letta.Qui amava riunire gli eru<strong>di</strong>ti deltempo e in essa vi morì nel 1464 all’età<strong>di</strong> 75 anni. Dopo Piero il Gottoso la villaebbe un periodo <strong>di</strong> grande splendorecon Lorenzo il Magnifico (1448-1492).A Careggi nacque, nel 1476, Giovannidei Me<strong>di</strong>ci – figlio del Magnifico – chesalì al soglio pontificio con il nome <strong>di</strong>Leone X. Qui il padre del futuro Ponteficeseguì, insieme ai fratelli Piero e Giuliano,stu<strong>di</strong> umanistici sotto la guida del canonicoAgnolo <strong>di</strong> Benedetto <strong>di</strong> Desiderio Am-- 16 -


Conosci <strong>Firenze</strong><strong>San</strong> <strong>Sebastiano</strong> • Luglio 2013Nel ‘400 la villafu centro della vitaintellettuale della<strong>Firenze</strong> me<strong>di</strong>cea,ospitandol’Accademia<strong>di</strong> Stu<strong>di</strong> Platonicie Umanistici.brogini detto il Poliziano (1454-1494). Eproprio a Careggi il genio dell’Umanesimodoveva morire, il 9 aprile del 1492a soli 44 anni, assistito fino all’ultimo daPoliziano e Pico della Mirandola. Intornoalla residenza erano sorte le ville degliStrozzi, dei Vecchietti, dei Tornabuoni,dei Ricciar<strong>di</strong>, dei Pazzi, dei Ginori, deiNiccolini: tutte queste illustri famiglie fiorentinefacevano a gara nell’abbellire leproprie lussuose <strong>di</strong>more, affidando i relativilavori ai più gran<strong>di</strong> artisti dell’epoca.Nel periodo <strong>di</strong> massimo splendore me<strong>di</strong>ceo,furono ospiti della villa <strong>di</strong> Careggiuomini come Michelozzo, Brunelleschi,Donatello, Ghiberti, Michelangelo, LeonBattista Alberti, Pico della Mirandola, Poliziano,Marsilio Ficino, CristoforoLan<strong>di</strong>no e molti altri.Nel 400 Careggi fu, quin<strong>di</strong>,centro della vita intellettualedella <strong>Firenze</strong> me<strong>di</strong>cea, ospitandol’Accademia <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>platonici e umanistici.Durante la terza cacciatadei Me<strong>di</strong>ci da <strong>Firenze</strong> (frail 1527 e il 1530) la villa,oltre ad essere spogliatadelle opere d’arte raccoltevida Cosimo e Lorenzo,subì incen<strong>di</strong> e devastazionida parte degli A<strong>di</strong>rati: glistrenui <strong>di</strong>fensori della libertàrepubblicana della città.Alessandro dei Me<strong>di</strong>ci, salitoal potere, provvide a farlarestaurare, mentre Cosimo Ichiamò, a ridarle vita, Pontormoe il Bronzino. La villa <strong>di</strong> Careggi,però, non riuscì a tornare allo splendoredel passato: non ospitò più riunioni d’untempo e, anzi, a poco a poco, cessò <strong>di</strong> essereanche la preferita alle altre residenze<strong>di</strong> villeggiatura della corte, <strong>di</strong>ventandoun inutile aggravio per il patrimonio dellacorona. Così, il 18 settembre 1779 l’amministrazionegranducale le vendette,con tutti i sui annessi, per 31.000 scu<strong>di</strong>.Anche oggi, chi passa davanti all’anticoe<strong>di</strong>ficio deve fare un notevole balzo in<strong>di</strong>etrocon la fantasia, per avere almenouna pallida idea <strong>di</strong> ciò che questa villarappresentò in anni tanto lontani per lavita culturale e mondana <strong>di</strong> una interaciviltà.- 17 -


<strong>San</strong> <strong>Sebastiano</strong> • Luglio 2013Curiosità“FIORENTINI CIECHI,PISANI TRADITORI”LA STORIA DELLE COLONNE IN PORFIDO DEL BATTISTERO<strong>di</strong>RobertoLasciarrea- 18 -In questi ultimi mesi si è parlato molto delBattistero. De<strong>di</strong>cato a <strong>San</strong> Giovanni Battista,patrono della nostra città, in virtùdella sua bellezza è uno degli e<strong>di</strong>fici piùcelebrati nel mondo. Inizialmente collocatoall’esterno delle mura, fu compreso, insiemeal Duomo, in quelle della “quarta cerchia”,realizzata da Matilde <strong>di</strong> Canossa.La facciata principale del Battistero, apianta ottagonale come la base della Cupola<strong>di</strong> <strong>San</strong>ta Maria del Fiore, è rivoltaverso il Duomo, mentre l’abside è orientataverso ovest. Si legge nella Comme<strong>di</strong>adell’Alighieri, Inferno, canto XIX, vv. 16-418: “Non mi parean (i fiori) men ampi/che que’ che son nel mio bel <strong>San</strong> Giovanni/fattiper loco de’ battezzatori…”La prima citazione del Battistero, risaleall’anno 897, quando l’inviato dell’Imperatorerese giustizia sotto il portico“davanti alla Basilica <strong>di</strong> <strong>San</strong> GiovanniBattista”. La denominazione <strong>di</strong> “basilica”in<strong>di</strong>ca che l’e<strong>di</strong>ficio doveva svolgerele funzioni <strong>di</strong> chiesa cattedrale. Il papaNiccolo II, Gerardo <strong>di</strong> Borgogna, già vescovo<strong>di</strong> <strong>Firenze</strong>, riconsacrò l’e<strong>di</strong>ficio, ancoracattedrale <strong>di</strong> <strong>Firenze</strong>, il 6 novembre1059, dopo i lavori che avevano aggiuntoil terzo or<strong>di</strong>ne insieme ad altre mo<strong>di</strong>fiche.Il “bel <strong>San</strong> Giovanni”, costruito con quelrivestimento <strong>di</strong> marmo <strong>di</strong> Luni e verde <strong>di</strong>Prato, è <strong>di</strong> tale rigore stilistico e <strong>di</strong> un ritmocosì perfetto, tanto da superare qualsiasialtro esempio d’architettura romanica.Le tre porte <strong>di</strong> bronzo sono famose in tuttoil mondo. Quella <strong>di</strong> mezzogiorno, trecentesca,modellata da Andrea Pisano, fucommissionata dall’Arte della Lana, con lestorie <strong>di</strong> <strong>San</strong> Giovanni; quella <strong>di</strong> settentrione,<strong>di</strong> Lorenzo Ghiberti, con le storie delNuovo Testamento e, infine, quella <strong>di</strong> Levante,anch’essa del Ghiberti, battezzatada Michelangelo “la porta del Para<strong>di</strong>so”.Parlando del “bel <strong>San</strong> Giovanni” un fattocurioso riguarda le due colonne <strong>di</strong> porfidoche fiancheggiano l’ingresso orientale.<strong>Firenze</strong> e Pisa, per lungo tempo, visseroin perenne rivalità sia per questioni economicheche politiche. Quando non eranoin guerra fisicamente, si davano verbalmentebattaglia in tempo <strong>di</strong> pace. Sipoteva, però, stringere un’alleanza conl’irriducibile nemico quando erano in giocosituazioni politiche o commerciali chepotevano mettere in pericolo l’una o l’altracittà. Veniva, così, concordata una treguae/o un aiuto per salvaguardarsi da unaulteriore minaccia. Questo fu il caso <strong>di</strong>Pisa nel 1117. Lo storico fiorentino GiovanniVillani de<strong>di</strong>ca all’episo<strong>di</strong>o un lungocapitolo, nel quale si evidenzia il ruolo <strong>di</strong><strong>Firenze</strong> in veste <strong>di</strong> custode della città, durantela lunga assenza dell’armata pisana,impegnata contro i Saraceni nella battagliadelle Baleari. I pisani, machiavellicamente,misero da parte l’atavica rivalitànei confronti dei fiorentini, mandando unadelegazione a chiedere una “tregua d’armi”,mirata a consentire la guerra controi Saraceni all’Isola <strong>di</strong> Maiorca. A <strong>Firenze</strong>non sarebbe costato niente e ne avrebberosolo tratto beneficio. I pisani, vista la <strong>di</strong>sponibilitàdegli “ex nemici”, inoltraronoun’altra proposta. Dal momento che Pisa,nel corso <strong>di</strong> quell’operazione bellica, sarebberimasta senza protezione militare,preda quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> altre milizie, come quelledella nemica Lucca, <strong>Firenze</strong> avrebbe dovutomandare il proprio esercito a proteggerela città, giurando sul proprio onore<strong>di</strong> <strong>di</strong>fenderla e rispettarla. A quel tempoassicurare il futuro operato sull’onore erala massima garanzia.L’esercito gigliato si accampò due migliafuori dalla città per non intimorire i citta<strong>di</strong>ni,con l’or<strong>di</strong>ne tassativo che nessun soldatoavrebbe dovuto lasciare il campo perrecarsi in città.


Curiosità<strong>San</strong> <strong>Sebastiano</strong> • Luglio 2013Per la cronaca vi fu un solo caso <strong>di</strong> <strong>di</strong>sobbe<strong>di</strong>enzada parte <strong>di</strong> un soldato, chesi era innamorato <strong>di</strong> una fanciulla pisana.Il giovane fu sorpreso al suo ritornoal campo e venne impiccato nonostante itentativi <strong>di</strong> <strong>di</strong>ssuasione da parte <strong>di</strong> tutta lapopolazione nei confronti del comandantedelle truppe fiorentine.Terminata la guerra con la sconfitta deisaraceni e rientrati in Pisa i “padroni <strong>di</strong>casa”, in segno <strong>di</strong> ringraziamento neiconfronti dei fiorentini “domandaronoquale segnale del conquisto volessono,o le porte del metallo, o due colonne delprofferito che avevano recate tratte <strong>di</strong> Maiolica.I fiorentini chiedono le colonne e ipisani le mandarono a <strong>Firenze</strong>, coperte <strong>di</strong>scarlatto; e per alcuno si <strong>di</strong>sse che innanziche le mandassero, per invi<strong>di</strong>a, le fecionoaffocare”.Purtroppo, come spesso accade in questesituazioni, le truppe non erano ancorauscite dal loro campo che il malumoredei pisani, accompagnato da mal<strong>di</strong>cenzee sospetti, riaccesero l’ostilità. Le due colonne,come promesso, furono donate a<strong>Firenze</strong>, ma vi giunseroavvolte da drappirossi. Perché così confezionate?Scoprendolei fiorentini si reseroconto che erano stateesposte al fumo <strong>di</strong> unincen<strong>di</strong>o. Si narra chequeste godessero <strong>di</strong>un potere magico, nelquale i pirati saracenieran maestri. In unacoeva Cronaca <strong>di</strong> Pisala vicenda appare piùchiara. Si legge: “Duecolonne che, come si<strong>di</strong>ce, erano belle et sìper li saracini incantateche chi faceva alcunofurto v’era dentroveduto, et arricciate lemandonno a Fiorenzache aveva guardatoPisa et poi le colonnenon ebbero più verdute.Et però si <strong>di</strong>ce Fiorentiniciechi e Pisani tra<strong>di</strong>tori”. Anche Faziodegli Uberti nel suo Dittamondo, unasorta <strong>di</strong> storia in versi della Toscana Me<strong>di</strong>evalericorda che: “…portaron i Pisancon altra preda/ <strong>di</strong> Maiolica le colonne eporte/ <strong>di</strong> che Fiorenza poi e sé correda”.Di questa vicenda pare si sia ricordatoDante Alighieri nell’Inferno (Canto XV v.67) quando Brunetto Latini gli presagisceil suo futuro presso i fiorentini, che “vecchiafama nel mondo gli chiama orbi”,proprio perché si erano lasciati ingannaredai pisani che in cambio del gran servigioavevano consegnato le due colonne bruciate,sminuendo così il valore del dono.I due esemplari, i cui fusti non si conservanointegralmente in altezza e risultanoframmentati, sono frutto <strong>di</strong> un reimpiego,come altro materiale presente nel paramentomurario della chiesa.La storiografia attuale tende a dare pococre<strong>di</strong>to alla notizia riguardante la custo<strong>di</strong>afiorentina <strong>di</strong> Pisa contro i lucchesi,mentre sottolinea la partecipazione globaledella Tuscia all’impresa delle Baleari,trasformata dalla letteratura pisana contemporaneain una vera e propria impresaepica, oggetto anche <strong>di</strong> un poema il“Liber Maiolichinus”.Come si <strong>di</strong>ceva le colonne erano consideratemagiche. Costruite <strong>di</strong> materiale “prezioso”e ricercato per tutto il Me<strong>di</strong>oevo,perché da esso si <strong>di</strong>ffondeva lo spiritodell’antico Impero: così Papi, Re Imperatorine facevano incetta per l’innalzamentodei loro sepolcri, come si può vedere nellebasiliche romane. Pare fosse sufficienteappostarsi <strong>di</strong>etro ad uno <strong>di</strong> questi manufattiper vedere, tramite le immagini rifl essedelle persone che passavano vicine, sefra esse vi fossero ladri, falsari, assassini otra<strong>di</strong>tori. Il dubbio era se il fatto <strong>di</strong> esserestate sottoposte al fuoco, avesse cancellatoquei poteri che i saraceni avevano lorodato e i pisani non volevano <strong>di</strong>vulgare.La collocazione ai lati della porta del Battisterofu volutamente cercata per far capirealla gente quanto fossero onesti i fiorentinie quanto, invece, fossero <strong>di</strong>sonesti i pisanima, soprattutto, affinché l’episo<strong>di</strong>o nonvenisse <strong>di</strong>menticato, furono inserite in quelmonumento così emblematico per <strong>Firenze</strong>.- 19 -


<strong>San</strong> <strong>Sebastiano</strong> • Luglio 2013IntervistaMARACCHI: RISCOPRIRE IL PASSATOPER COSTRUIRE IL FUTUROLA RICETTA DEL PRESIDENTE DELL’ENTE CASSA PER USCIRE DALLA CRISI<strong>di</strong>SilviaNanni- 20 -Da alcuni mesi lei è alla guida dell’Ente:può spiegare, per chi non lo sa-pesse, che ruolo ha la Fondazione e<strong>di</strong> cosa si occupa?Le Fondazioni sono nate, negli anni ’90con il Governo Amato, per essere <strong>di</strong>versedalle banche. Agli inizi dell’Ottocento leCasse <strong>di</strong> Risparmio erano istituti <strong>di</strong> cre<strong>di</strong>toche si <strong>di</strong>stinguevano per non averescopo <strong>di</strong> lucro. Gli utili, infatti, in parteerano destinati a riserva e in parte venivanoerogati per scopi <strong>di</strong> pubblica utilità.Con la legge n° 218 del 30 luglio 1990 leCasse sono <strong>di</strong>ventate S.p.A, il cui capitaleviene assegnato alle Fondazioni per losvolgimento <strong>di</strong> quelle attività <strong>di</strong> caratteresociale, che non sono tipiche dell’impresa.La funzione che abbiamo è, quin<strong>di</strong>,<strong>di</strong> interesse pubblico: ricerca scientifica,salute e sanità, conservazione del patrimonioartistico e culturale, ambiente, formazionedei giovani e solidarietà.Sono in molti a rivolgersi all’Ente. In unperiodo <strong>di</strong> risorse economiche ridottequali sono le vostre priorità e quali le vo-stre strategie?Possiamo contare sul red<strong>di</strong>to che vienedal capitale che abbiamo in Banca Intesa,in Cassa <strong>di</strong> Risparmio, in buoni deltesoro e fon<strong>di</strong> ma si tratta <strong>di</strong> importi, ormai,modesti. Le nostre priorità sono laformazione dei giovani e la solidarietà:alloggi popolari, Banco Alimentare…Oltre alle erogazioni, attuiamo ancheiniziative <strong>di</strong> investimento sul tessuto economicoperché se riusciamo a rilanciareun’attività, ci arrivano minori richieste.Professor Maracchi, lei è uomo abituatoa fare previsioni, non le chiedo, però, cheestate sarà quella del 2013, anche se for-se sarebbe più facile, bensì se vede unavia <strong>di</strong> uscita dalla crisi che attanaglia ilPaese.La strada ci deve essere. Mancano i sol<strong>di</strong>e la crisi è globale: sono dati oggettivi dacui non possiamo prescindere. Ritengo,però, che dovremmo iniziare a semplificarela vita alle piccole e me<strong>di</strong>e imprese.La famosa “626”, che regola la sicurezzanei luoghi <strong>di</strong> lavoro, obbliga anche il piccoloartigiano a fare corsi ed esercitazioni.Rispetto ad una grande azienda nonpuò permetterselo. Per esempio, un sartocon due lavoranti finisce con l’avere unaggravio <strong>di</strong> costi e una per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> tempoe <strong>di</strong> competitività che non è sostenibile.Esistono, poi, dei vincoli esagerati nelleassunzioni che rischiano <strong>di</strong> <strong>di</strong>ventarecapestri. Nessun artigiano prende ormaiun appren<strong>di</strong>sta. Non <strong>di</strong>co <strong>di</strong> tornare allalibera contrattazione..alcuni vincoli devonosussistere ma, in un periodo <strong>di</strong> crisi,un po’ <strong>di</strong> buon senso servirebbe per ripartire.Il lavoro è un tema caldo. Sono particolarmentepreoccupanti i dati che riguar-dano la <strong>di</strong>soccupazione giovanile. Siamoin recessione ma, a suo avviso, ci sonoanche altre cause che spiegano questofenomeno?Partiamo dal presupposto che, oggi, cison tanti laureati “inutili” che hanno ancorapiù <strong>di</strong>fficoltà a trovare lavoro. Avereil figlio laureato era, ed è, il sogno <strong>di</strong>tante famiglie, ma i tempi sono cambiati.Certe professionalità sono state accantonate,anche perché non c’è una seriaformazione. Oggi un elettricista, avendoa che fare con impianti sempre piùtecnologici, deve ormai essere un peritoelettronico. La riforma Gelmini ha creatosempre più licei e sempre meno scuole“professionali”. Faccio l’esempio dellascuola dell’arte in cui, nelle varie città, siformavano gli studenti a lavorare l’oro, ilmarmo, il legno, le pietre dure o a realizzarei costumi. Oggi son tutti licei artisticie queste cose non si insegnano più. La


Intervista<strong>San</strong> <strong>Sebastiano</strong> • Luglio 2013formazione tecnica è affidata a Regionie Province che, con corsi <strong>di</strong> 6 mesi, nonoffrono una preparazione adeguata. InGermania e in Svizzera, tanto per fareun esempio, ci vogliono 4 anni, <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>scolastici e pratici, per formare un infermiere,un elettricista, un idraulico…Come possiamo affrontare questo pro-blema e in<strong>di</strong>rizzare le nuove generazioniverso nuove vie che immettono sul merca-to del lavoro?Il problema è culturale. Viviamo in una“società dei colletti bianchi”, dove le famigliesono in parte responsabili perchécon<strong>di</strong>zionano i ragazzi nella scelta delpercorso formativo, ma lo sono anche lascuola e la formazione professionale cheoffre il nostro Paese. Come Ente abbiamoistituito borse <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o per l’artigianato:ceramica, moda, accessori, calzature.Un aiuto concreto a forme <strong>di</strong> istruzioneprofessionale che preparano i giovani almondo del lavoro.L’artigianato, soprattutto quello “artisti-co”, è un tema a lei molto caro. Nel terzomillennio come si invogliano i più giovania riscoprire gli antichi mestieri?L’Italia è un paese che, da questo punto<strong>di</strong> vista, vanta una tra<strong>di</strong>zione millenaria.L’artigianato artistico è un patrimonioculturale inestimabile, ma anche una preziosarisorsa economica. Possiamo offrireprodotti <strong>di</strong> lusso ad un prezzo alto perla cui realizzazione occorre una specificaformazione, perché è necessario sapermettere a frutto la tecnologia che i tempici mettono a <strong>di</strong>sposizione. Questo tipo <strong>di</strong>artigianato va <strong>di</strong>feso dalla globalizzazioneche spesso minaccia la tra<strong>di</strong>zionee il <strong>di</strong>fficile ricambio generazionale.Tramite l’Osservatorio dei mestieri d’arte(OmA) abbiamo dato vita a un concorsoper favorire i giovani artigiani fra i 20e i 40 anni, dando loro la possibilità <strong>di</strong>presentare un progetto professionale nelcomparto dell’artigianato artistico. Per il“L’artigianato artistico è unpatrimonio culturale inestimabile,ma anche una preziosa risorsaeconomica”.- 21 -


<strong>San</strong> <strong>Sebastiano</strong> • Luglio 2013Intervistavincitore è in palio un premio del valore<strong>di</strong> 5.000 euro, da utilizzare per l’acquisto<strong>di</strong> materiali e strumenti <strong>di</strong> lavoro e perfrequentare corsi <strong>di</strong> perfezionamento.Ha scritto anche dei libri sull’argo-mento…Libri illustrati, e<strong>di</strong>ti dalla LEF e da Polistampa,con i quali ho cercato <strong>di</strong> insegnareai giovani l’arte <strong>di</strong> fabbricare zoccoli,sandali e cappelli, l’arte <strong>di</strong> intrecciare fibre,rametti, scorze..Pochi sanno che lei, fra le tante cose, è asua volta un artigiano che lavora cuoio,legno e metalli: come nasce in lei questapassione?Innanzitutto per insegnare bisogna saperfare… Da ragazzino ricordo che unanno, secondo mio padre, nonostantefossi andato bene a scuola, non avevostu<strong>di</strong>ato abbastanza e, per “punizione”fui mandato a fare le scarpe in un calzaturificioe la cosa mi appassionò. Ritengoche oggi la <strong>di</strong>stinzione fra lavoro intellettualee manuale sia una <strong>di</strong>stinzione antropologicae sociale, figlia della borghesiache, negli ultimi 2 secoli, ha propugnatoil potere intellettuale a <strong>di</strong>scapito <strong>di</strong> quelloBIOGRAFIAGiampiero Maracchi, 69 anni, fiorentino, professore or<strong>di</strong>nario<strong>di</strong> Climatologia presso l’Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>Firenze</strong> è,dal febbraio del 2013, presidente dell’Ente Cassa <strong>di</strong> Risparmio<strong>di</strong> <strong>Firenze</strong> <strong>di</strong> cui è stato, in precedenza, Vicepresidente.E’ il fondatore dell’Osservatorio dei Mestieri d’Arte (Oma):un’istituzione, nata e voluta dall’Ente Cassa, per far conosceree valorizzare l’artigianato artistico, <strong>di</strong> cui è presidente.E’ stato il fondatore e già <strong>di</strong>rettore dell’Istituto <strong>di</strong> Biometeorologiadel CNR, fondatore e presidente del Centro <strong>di</strong> Stu<strong>di</strong>per l’applicazione dell’Informatica in Agricoltura, fondatore epresidente del Laboratorio per la meteorologia e la modellisticaambientale della Regione Toscana – LAMMA. Accademicoemerito e vicepresidente dell’Accademia dei Georgofili,Accademico dell’Accademia delle Scienze, dell’Accademia<strong>di</strong> Agricoltura <strong>di</strong> Bologna, dell’ Accademia dei Concor<strong>di</strong> <strong>di</strong>Rovigo, nel tempo, ha svolto numerose attività <strong>di</strong> <strong>di</strong>rezione ecoor<strong>di</strong>namento <strong>di</strong> progetti nazionali e internazionali con particolareriferimento alle applicazioni della climatologia e dellameteorologia per gli effetti sull’ agricoltura, sui suoli e sulleattività industriali, è, inoltre, autore <strong>di</strong> oltre 400 pubblicazioniscientifiche, tecniche e <strong>di</strong>dattiche.manuale. Quando un sarto <strong>di</strong>segna unabito, prende le misure, sceglie il materiale,gli strumenti, taglia e rifinisce nonè tanto lontano, come modus operan<strong>di</strong>,da chi fa un progetto <strong>di</strong> ricerca. Ormaiè una <strong>di</strong>stinzione superata, perché “si facon le mani, ma si usa il cervello”.Creare un oggetto, ma anche ripararlo.In un periodo <strong>di</strong> ristrettezze, essere ingrado <strong>di</strong> realizzare o <strong>di</strong> dare nuova vitaalle cose, invece <strong>di</strong> gettarle può essere unmodo intelligente <strong>di</strong> fare economia?Ai miei tempi a scuola alle femmine siinsegnava l’economia domestica e aimaschi l’economia tecnica. Oggi alcunichiamano l’elettricista anche solo percambiare una lampa<strong>di</strong>na… E’ importantetornare a saper fare le cose per la vitaquoti<strong>di</strong>ana. Attraverso il PortaleRagazzi,l’Ente Cassa <strong>di</strong> Risparmio <strong>di</strong> <strong>Firenze</strong> promuovetra i ragazzi l’utilizzo <strong>di</strong> Internete la conoscenza <strong>di</strong> temi legati alle nuovetecnologie, alle scienze, alla storia,all’archeologia, alle arti, all’artigianato,all’ambiente, al territorio e alle tra<strong>di</strong>zioni.Riscoprire per imparare un “sapere”che può tornare ad essere attuale.Artigianato ma anche agricoltura: questosettore può essere una risposta per creareoccupazione?In Toscana il 20% della popolazione vivein un ambiente rurale. Utilizzare gli ortiè economicamente importante e anchela salute ne trae beneficio. Non <strong>di</strong>mentichiamopoi che l’agroalimentare e l’enogastronomiasono i pochi settori cheancora viaggiano.Guar<strong>di</strong>amo a <strong>Firenze</strong>. Intravede un rilan-cio per la nostra città e attraverso qualisoluzioni?La ricetta per <strong>Firenze</strong> è puntare sulla qualitàe non sulla quantità. Meno turismo <strong>di</strong>massa, quello che non spende e sporca, emeno prodotti cinesi al Porcellino. Certo,ma questo vale per tutto il paese, le infrastruttureson quelle che sono e anche inquesto ci dovrebbe essere un maggioreimpegno da parte delle Istituzioni. Si ripartedalle idee e, sinceramente, ne vedopoche in questi ultimi 50 anni, mentrevedo sempre più vincoli, limiti e regolamentiche frenano il rilancio.- 22 -


VITA SOCIALE SAN SEBASTIANO • LUGLIO 2013Incontro d’archivio alla <strong>Misericor<strong>di</strong>a</strong>Venerdì 15 Marzo, nella Sala del Corpo Generale, leDott.sse Barbara Affolter e Laura Rossi Galanti, collaboratricidella Soprintendenza Archivistica della Toscana,hanno tenuto una conferenza relativa al loro lavoroall’interno del nostro Archivio Storico. E’ stata presentatal’attività <strong>di</strong> rior<strong>di</strong>no, iniziata nel maggio 2011 e svoltasino ad oggi, che ha fatto emergere preziosi e importantidocumenti legati alla vita dell’Arciconfraternita, maanche <strong>di</strong> <strong>Firenze</strong>. Otto secoli <strong>di</strong> legame inscin<strong>di</strong>bile fral’Istituzione e la città sono testimoniati dal significativomateriale archivistico, che consente <strong>di</strong> scoprire unastoria ancora poco conosciuta, ma anche <strong>di</strong> ricostruiregli usi e i costumi <strong>di</strong> una società perduta nel tempo. Siè parlato della storia delle se<strong>di</strong> del Sodalizio, ma grandeinteresse hanno riscosso i libri. Il “Libro delle chiavi” èun testo molto particolare. Quando si consegnava unachiave non solo in queste pagine veniva registrato ilnome del destinatario ma, per maggior precisione e sicurezza,veniva anche raffigurato il modello <strong>di</strong> chiaveconsegnato. Del resto, visto che la macchina fotograficanon era stata ancora inventata, per le immagini si potevasolo ricorrere al <strong>di</strong>segno. Le “Appuntature”, invece, eraun particolare registro che serviva per “appuntare” lepresenze dei Fratelli del Numero Minore. Con l’asta sisegnava la presenza, mentre con il cerchietto l’assenza.Successivamente questo registro si è trasformato nel “librorosso” – denominato lo Specchio - dal quale apparivail debito che il Confratello aveva con la Compagnia.Il suo uso è cessato nel 1775. Nel 1570 la <strong>Misericor<strong>di</strong>a</strong>inizia a tenere anche un registro dei servizi <strong>di</strong> sepoltura:il cosiddetto “Libro dei morti”.Questo ci permette <strong>di</strong> scoprirecon quanta precisione venivanoregistrati sia il nome del defuntosia la causa del decesso. Il servizioera rivolto a tutti: dalla prostitutaa chi “moriva fuori le mura”,fino ai detenuti che morivano alBargello. Tanti i documenti delleere<strong>di</strong>tà, presenti nell’Archivio,alcuni decisamente suggestivi e<strong>di</strong>vertenti. In quella dello spadaioLazzaro <strong>di</strong> Gabriello sono state ritrovatealcune carte appartenute aGiuliano <strong>di</strong> Bartolomeo Ferraccini,spadaio <strong>di</strong> fiducia <strong>di</strong> casa Me<strong>di</strong>cidal 1544 al 1584. In questesi leggono molte curiosità legateai prestigiosi committenti. Peresempio la duchessa Eleonora daToledo amava far “dorare” le chiavi per suoi forzieri e ifinimenti del suo cavallo, mentre la Granduchessa Giovannad’Austria, lo faceva per i collari degli amati cani:piccole, ma lussuose stravaganze, dei membri della famigliapiù potente <strong>di</strong> <strong>Firenze</strong>. Anche la <strong>di</strong>scussa e chiacchierataBianca Capello, seconda moglie <strong>di</strong> FrancescoI dei Me<strong>di</strong>ci, si serviva dallo spadaio <strong>di</strong> famiglia. Dallecarte si legge che la nobildonna, nel 1576, commissionòla doratura <strong>di</strong> 4 cartocci da mettere sul cocchio e alcuniottoni che dovevano servire da ornamento per unorologio. Cosimo I° era un padre attento e affettuoso…almeno per gli standard del suo tempo. Nel 1547, infatti,commissionò al Ferracini - per il sesto compleanno delfiglio Francesco - 2 spa<strong>di</strong>ni con fodero bianco corredati<strong>di</strong> guanti dello stesso colore. Un’altra importante ere<strong>di</strong>tà,corredata <strong>di</strong> carteggi e documenti, è quella del sartoLorenzo Gabbuggiani, che aveva il privilegio <strong>di</strong> vestireVittoria della Rovere moglie <strong>di</strong> Fer<strong>di</strong>nando II dei Me<strong>di</strong>ci.Grazie a questi documenti è possibile ricostruiremolto della moda <strong>di</strong> quegli anni: manti <strong>di</strong> damasco, sottanini,taffetà, alamari e bottoni d’argento impreziosivanoil guardaroba dell’esigente granduchessa. Anche ilmarito Fer<strong>di</strong>nando II dei Me<strong>di</strong>ci si serviva dal Gabbuggianie a lui ricorreva per farsi cucire gli abiti <strong>di</strong> scena,essendo un appassionato attore <strong>di</strong> teatro, tanto che amavaesibirsi nella Villa <strong>di</strong> Pratolino per intrattenere la cortee i suoi ospiti. Il Gabbuggiani, ad<strong>di</strong>rittura, si recava<strong>di</strong> persona a Pratolino, per le prove e le correzioni sugliabiti e segnava in conto le spese <strong>di</strong> trasferta per queilavori a domicilio. Nel 1696 il Gabbuggiani rimette fatturaper un abito realizzato per lasignora Mignatta che altri non erache Maria Maddalena Musi unafamosa attrice teatrale del tempoche, <strong>di</strong> passaggio a <strong>Firenze</strong>, fu invitataad esibirsi a Pratolino dalGranduca e che, per l’occasione,le fece realizzare un bellissimoe costosissimo abito <strong>di</strong> scena ricamatoin argento e gioie, conla lunga gonna foderata <strong>di</strong> lamé.Nel 1710 il Gabbuggiani è ancorail sarto <strong>di</strong> casa Me<strong>di</strong>ci e vestela principessa Violante <strong>di</strong> Baviera,moglie <strong>di</strong> Fer<strong>di</strong>nando III. Per lanobildonna realizza preziose vesti,ma anche abiti che la principessa,in occasione della festa della S.S.Annunziata donava “per limosinaa 9 fanciulle povere”.- 23 -


VITA SOCIALE SAN SEBASTIANO • LUGLIO 2013VISITA DELLE SETTE CHIESEGiovedì 28 marzo ha avuto luogo la tra<strong>di</strong>zionaleVisita delle Sette Chiese. Il pellegrinaggioha origini antiche e risale al1500, quando <strong>San</strong> Filippo Neri oppose aifesteggiamenti paganeggianti del GiovedìGrasso la devozione ai luoghi più santi<strong>di</strong> Roma e la me<strong>di</strong>tazione sulla Passione.Con il tempo la visita delle Sette Chiese siè spostata dal Giovedì Grasso alla fine dellaQuaresima. La nostra processione, partitaalle 20.30, ha portato i nostri Fratelliin veste nera nelle seguenti Chiese: <strong>San</strong>taMaria del Fiore, Ba<strong>di</strong>a Fiorentina, <strong>San</strong> FilippoNeri, S.S. Apostoli, <strong>San</strong>ta Trinita, <strong>San</strong>Carlo e Oratorio della <strong>Misericor<strong>di</strong>a</strong>.Foto M. BigiIL NOSTRO MUSEONELLA DOMENICA DEL FIORENTINOLa Domenica del Fiorentino è un’iniziativa rivolta a tuttii citta<strong>di</strong>ni nati oppure residenti a <strong>Firenze</strong> e provinciache offre l’ingresso gratuito nei Musei Civici Fiorentini:il Museo <strong>di</strong> Palazzo Vecchio, il Museo Stefano Bar<strong>di</strong>ni, ilMuseo della Fondazione Salvatore Romano, il Museo <strong>di</strong><strong>San</strong>ta Maria Novella e la Cappella Brancacci. Da questaprimavera si è aggiunto, grazie all’interessamento del Capo<strong>di</strong> Guar<strong>di</strong>a Enrico <strong>San</strong>tini, alla prestigiosa lista anche il nostroMuseo. Il 14 aprile è stata la nostra prima “domenica”,a cui ha fatto seguito l’ appuntamento del 12 maggio, perpoi riprendere dopo la pausa estiva. Il Museo è stato aperto,grazie alla <strong>di</strong>sponibilità dei volontari che hanno accompagnatoi visitatori nel tour guidato e svolto attività <strong>di</strong> sorveglianza.Nel 2012 le visite guidate erano state 138 per untotale <strong>di</strong> 1.540 visitatori; al 31 maggio 2013 le visite sonostate 120 con 1.490 visitatori. Il nostro Museo sarà chiuso,per la pausa estiva, dall’11 giugno al 4 ottobre.Il nostro Fratello Umberto Graziani, che a<strong>di</strong>cembre del 2012 ha ricevuto la medagliad’oro per il servizio prestato come Giornante eMutante, sempre nello stesso mese, ha ricevutonella Sala del Palazzo <strong>di</strong> Parte Guelfa, dal SindacoMatteo Renzi, le Chiavi della Città per averraggiunto il 61° anno <strong>di</strong> appartenenza al calcioStorico come Ufficiale Comandante delle Fanteriee ha deciso <strong>di</strong> de<strong>di</strong>care il prestigioso riconoscimentoalla <strong>Misericor<strong>di</strong>a</strong> <strong>di</strong> <strong>Firenze</strong>.Alla fine <strong>di</strong> gennaio l’artista Daniela Cusanoha voluto donare alla <strong>Misericor<strong>di</strong>a</strong> <strong>di</strong> <strong>Firenze</strong>la sua ultima creazione, esposta, questo inverno,alla Mostra dei Presepi a Calenzano. L’opera,realizzata in cartone e scagliola, raffigura piazzaDuomo e la nostra Sede che, sul sagrato, accogliela mangiatoia con il Bambinello. Un gra<strong>di</strong>toomaggio per il quale il Capo <strong>di</strong> Guar<strong>di</strong>a Enrico<strong>San</strong>tini, a nome dell’Arciconfraternita, ha personalmenteringraziato l’artista.- 27 -


SAN SEBASTIANO • LUGLIO 2013VITA SOCIALEL’incontro con i FratelliMartedì 9 aprile il Provve<strong>di</strong>toreha incontrato i Fratelli e le Sorellenella Sala Esse (Salesiani) in via delGhirlandaio. E’ stata l’occasione perparlare delle novità del 2013 e gliultimi eventi del 2012: dal rientroin Confederazione alla fusione conla <strong>Misericor<strong>di</strong>a</strong> <strong>di</strong> Ponte <strong>di</strong> Mezzo.Accanto al Provve<strong>di</strong>tore si è sedutoAntonio Montelatici, ex Governatore<strong>di</strong> Ponte <strong>di</strong> Mezzo, che è <strong>di</strong>ventatoCapo <strong>di</strong> Guar<strong>di</strong>a della <strong>Misericor<strong>di</strong>a</strong><strong>di</strong> <strong>Firenze</strong>. Con questafusione, servizi, mezzi <strong>di</strong> soccorso,professionalità, 350 volontari e unpatrimonio <strong>di</strong> oltre 6.000 ascrittisono entrati a far parte della grandefamiglia della <strong>Misericor<strong>di</strong>a</strong> <strong>di</strong><strong>Firenze</strong> che amplia, così, i propri servizi e la propriapresenza sul territorio citta<strong>di</strong>no. Ponte <strong>di</strong> Mezzo, i cuiiscritti continueranno, fino ad esaurimento scorte, adutilizzare le proprie <strong>di</strong>vise ed i propri mezzi, dal mese<strong>di</strong> maggio è <strong>di</strong>ventata la quarta Sezione periferica della<strong>Misericor<strong>di</strong>a</strong> <strong>di</strong> <strong>Firenze</strong>. Il Provve<strong>di</strong>tore Andrea Ceccheriniha, inoltre, rinnovato l’impegno per il Centro<strong>San</strong> <strong>Sebastiano</strong> in<strong>di</strong>viduandolo come una priorità perla <strong>Misericor<strong>di</strong>a</strong>. Dopo una lotteria con ricchi premi,i presenti sono stati invitati ad un rinfresco per concluderela serata in un clima <strong>di</strong> grande familiarità econ<strong>di</strong>visione.Mercatino <strong>di</strong> Primavera SacravitaDal 15 al 18 maggio, in piazza <strong>San</strong> Giovanni, si è rinnovatol’appuntamento <strong>di</strong> primavera con i nostri volontaried il loro banco ricco <strong>di</strong> tante idee regalo. Il ricavatodell’iniziativa viene interamente devoluto al ProgettoSacravita che, da anni, si impegna a “restituire <strong>di</strong>gnità,tetto e futuro ai bambini ultimi del mondo. In passato ha- 28 -portato il proprio contributo in Albania, Moldavia,Afghanistan, Sri Lanka, ma, oggi, l’impegnomaggiore è nei confronti dei bambini della Bielorussia.Sono bambini rimasti orfani, spesso <strong>di</strong>entrambi genitori, oppure con <strong>di</strong>sagi familiaridovuti all’alcolismo, alla povertà, o perché il padreo la madre sono detenuti in carcere. Oltreall’accoglienza a <strong>Firenze</strong> nei mesi <strong>di</strong> giugno e<strong>di</strong>cembre, per consentire un risanamento fisicoe psicologico, molte cose sono state realizzateanche nel loro Paese <strong>di</strong> origine. Dopo Stankovoe Vitebsk, oggi siamo impegnati nel risanamentogenerale dell’Internato <strong>di</strong> Cekhovshcina, dovesono ospitati centoquattro bambini con problemimentali. La ristrutturazione dell’immobile,iniziata nel 2010, terminerà nel 2014. Sacravita, però,guarda anche alla realtà citta<strong>di</strong>na, prendendosi cura <strong>di</strong>alcuni bambini <strong>di</strong> famiglie afflitte da pesanti problemieconomici. Sono bambini gravemente malati e, grazie aSacravita, la <strong>Misericor<strong>di</strong>a</strong> si è accollata le spese me<strong>di</strong>cheche i genitori non possono sostenere.


VITA SOCIALE SAN SEBASTIANO • LUGLIO 2013La Notte Bianca della <strong>Misericor<strong>di</strong>a</strong>Anche quest’anno, in occasione della NotteBianca 2013, abbiamo preso parte alla grandemanifestazione che, il 30 aprile, ha fatto delcentro storico una grande isola <strong>di</strong> eventi, spettacoli,musica e colori. Il tema scelto per questaquarta e<strong>di</strong>zione è stato “il volo”. “Più alto vola ilgabbiano, e più vede lontano”. - Richard Bach, Ilgabbiano Jonathan Livingston, 1970. Il volontarioè proprio come un gabbiano, ma le sueali hanno bisogno dell’aiuto <strong>di</strong> tutti per potervolare sempre più lontano. Più in alto potràspingersi nel suo volo verso il prossimo e il suosguardo potrà posarsi su chi è più lontano: sugliultimi e i <strong>di</strong>menticati.Programma ricco e variegato quello che abbiamoproposto per questa e<strong>di</strong>zione.Il museo ha aperto le proprie porte per visite guidate gratuite:quasi 8 secoli <strong>di</strong> storia racchiusi in un percorso che ivisitatori hanno effettuato in compagnia dei nostri volontari.Nella Sala <strong>di</strong> Compagnia, dolce sosta per i visitatori,con il carretto dei gelati, forniti dalla Gelateria Alpina.All’esterno la serata è stata caratterizzata da “Music &Sound Art” con 5 gruppi musicali che si sono alternatisul palco allestito sul sagrato. Ha aperto il gruppo under16 The Gentle Young, che ha de<strong>di</strong>cato i brani <strong>di</strong> Musicaanni ‘70 ai “Coetanei” dell’Internat <strong>di</strong> Cestokovicina(Bielorussia). A seguire, un gruppo Under 18 ha eseguitomusica hard Rock e, sempre all’insegna della musicapop, si sono esibiti i Lapsus. Il duo Sergent Pepper ha,invece, proposto un repertorio esclusivamente de<strong>di</strong>catoai Beatles, mentre la conclusione è stata affidata alsound Storm Quartet: gruppo jazz-rock formato da alcunidei migliori talenti della scena jazzistica italiana.Davanti alla sede è stato allestito un mercatino, curatoe gestito da alcune Sorelle, <strong>di</strong> argenteria e altri oggetti<strong>di</strong> pregio. E’ stata, inoltre, pre<strong>di</strong>sposta un’isola formativadove un gruppo <strong>di</strong> volontari/formatori ha simulato,grazie all’ausilio <strong>di</strong> manichini, defibrillatori e strumentazionevaria, interventi <strong>di</strong> pronto soccorso. E’ stato possibileassistere a <strong>di</strong>mostrazioni pratiche ma, soprattutto,il pubblico ha avuto l’opportunità <strong>di</strong> interagire con inostri volontari rivolgendo domande, prendendo parteattiva alle simulazioni e acquisendo nozioni, pratiche ecomportamenti da tenersi in caso <strong>di</strong> primo soccorso.Sulla facciata della sede è stata proiettata, durante i concerti,una video installazione che ha riprodotto un mix<strong>di</strong> ritratti, quadri e volti sia <strong>di</strong> alcuni storici volontarisia <strong>di</strong> volontari attualmente in servizio. Il progetto <strong>di</strong>comunicazione infografica - realizzato da alcuni studentidel Design Campus dell’Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong><strong>Firenze</strong> (Tommaso Cappelletti, EleonoraBusia, Maria Gnozzi, Luciano Dimotta,Alice Martinelli, Camilla Gori, GiuseppeCozza coor<strong>di</strong>nati da Claude Benassai,Giuseppe Lotti e Stefano Fomasi) - hareinterpretato i numeri della <strong>Misericor<strong>di</strong>a</strong><strong>di</strong> <strong>Firenze</strong>.Vista la <strong>di</strong>fficile situazione in città, tuttele offerte raccolte nel corso della seratasono state destinate al Servizio “AiutoAlimentare” che assiste le famiglie chevivono in stato <strong>di</strong> in<strong>di</strong>genza. La FilialeOpel <strong>di</strong> <strong>Firenze</strong> “Welcome” ha partecipatoall’evento con due vetture a risparmioenergetico e ha contribuito, conuna donazione, a sostenere le attività delnostro Aiuto Alimentare.- 29 -


SAN SEBASTIANO • LUGLIO 2013VITA SOCIALERiposa ai Pinti Augusto Molinari:primo contabile della <strong>Misericor<strong>di</strong>a</strong>Abbiamo incrociato la figura <strong>di</strong> Augusto Molinari nel2010, quando <strong>San</strong> <strong>Sebastiano</strong> ha ospitato la storia delprimo commercialista della <strong>Misericor<strong>di</strong>a</strong>, chiamato dalprovve<strong>di</strong>tore Borri ad aiutare “lo scrivano nella stesuradel bilancio per l’anno economico 1867”. Le ricerchedell’arch. Gianni Barnini negli archivi storici della Arciconfraternitaci hanno ora restituito quasi interamente ilcammino del confratello che avrebbe poi assunto (1872)il ruolo <strong>di</strong> “computista” passando da consulente a <strong>di</strong>pendente,segno che la funzione amministrativa assunse unapiù precisa fisionomia attraversando il burrascoso periodoche dalla Legge n. 3036 del 7 luglio 1866 con cui furonosoppressi alcuni Or<strong>di</strong>ni e Corporazioni religiose fino allaLegge Crispi (n. 6972 del 17 luglio 1890) che istituiva leIstituzioni Pubbliche <strong>di</strong> Assistenza e Beneficenza (IPAB).E IPAB fu per cent’anni la <strong>Misericor<strong>di</strong>a</strong>, tenendo contabilitàpubblica vigilata dalla Prefettura fino al 1990, quandol’autonomia contabile fu recuperata in pieno. Divenutofunzionario interno Molinari organizzò quasi certamentel’ufficio amministrativo scegliendo alcuni collaboratori.Negli archivi compare infatti il compenso (fig. 1) riconosciutoa Angiolo Conti per averlo aiutato nel bilancio1891, certamente il primo sotto il sistema contabilepubblico imposto dalla legge Crispi. Il compenso <strong>di</strong> Lire300,00 è curiosamente lo stesso che quin<strong>di</strong>ci anni primail Molinari aveva ricevuto quale aiuto dell’allora computista.Ma se nel 1867 valevano poco meno <strong>di</strong> 1375 euro <strong>di</strong>oggi, le trecento lire del 1891 non raggiungerebbe i 1200euro <strong>di</strong> oggi. Un segno che i servizi del Molinari furonovalutati meglio fin dall’inizio. Il Conti ottenne però ilrimborso, controfirmato dal Molinari (computista) <strong>di</strong> Lire7,45 per la compilazione del conto 1891 in adempimentodei modelli approvati da un “nuovo regolamento” checonferma il momento epocale del passaggio a IPAB ancorpiù evidente nel 1896 quando l’esecuzione delle copie delbilancio da parte del Conti costò 65 lire, cifra intorno aiduecentocinquanta euro <strong>di</strong> oggi. All’aiuto toccò però uncompito ingrato poco tempo dopo, perché, succedendo aMolinari nell’incarico, dovette liquidare l’importo <strong>di</strong> Lire22,65 (poco meno <strong>di</strong> 90 euro) per le spese <strong>di</strong> trasporto delferetro <strong>di</strong> Augusto Molinari da Viareggio, dove era mortonel luglio 1896 (fig. 2) ed alcune spese telegrafiche. Ilcontabile, che per trent’anni era stato al servizio della <strong>Misericor<strong>di</strong>a</strong>vivendo il passaggio amministrativo dell’Unitàd’Italia e in <strong>Firenze</strong> capitale, si meritò il sostenimento <strong>di</strong>alcuen spese funebri da parte della Arcicofraternita, <strong>di</strong> cuiFig. 1 Fig. 2- 30 -


VITA SOCIALE SAN SEBASTIANO • LUGLIO 2013nel frattempo era <strong>di</strong>venuto capo <strong>di</strong> guar<strong>di</strong>a artista, una commistionetra incarichi interni volontari e retribuiti che oggi nonsarebbe più ammessa ma che evidentemente ha a che fare conil momento storico, nel quale tutti i fratelli furono chiamatiad un impegno speciale, secondo le proprie vocazioni. Lamorte a Viareggio <strong>di</strong> Augusto Molinari ci aiuta anche aricordare come, all’epoca, fossero nate le vacanze modernee proprio a Viareggio si concentrassero le prime attrazioni,dal Carnevale – sorto nel 1873 – agli alberghi e bagni instile liberty ma anche come la città balneare avesse vissutol’epoca <strong>di</strong> <strong>San</strong>t’Antonio Maria Pucci (morto nel 1891) ela fondazione (1838) della locale <strong>Misericor<strong>di</strong>a</strong>. Al Cimiterodei Pinti vi è tuttora la tomba (fig. 3, foto sulla lapide).Secondo lo stile del tempo, il monumento, in marmo bianco,reca, come si legge sulla scheda in arch ivio, una “cimasaad arco ribassato con incisi acroteri e antefissa e nel timpanoil globo alato, con la costellazione della Bilancia, allusione altempo della sua morte, ed una croce latina trifogliata”. La lapideci svela anche i dati salienti della vita del Molinari: era nato il 29marzo 1830, dunque aveva 37 anni quando assunse l’incarico <strong>di</strong> fareil bilancio e morì il 24 luglio 1896 a poco più <strong>di</strong> 66 anni. Lo pianseroil fratello con la cognata e la nipote che sulla tomba posero le qualificheche ebbe nella <strong>Misericor<strong>di</strong>a</strong>: capo<strong>di</strong> guar<strong>di</strong>a e computista.Luigi CobisiCONVENZIONE MUSEI CIVICIIl Comune <strong>di</strong> <strong>Firenze</strong> – Direzione Cultura – Servizio Musei Comunali(Palazzo Vecchio, Cappella Brancacci, Museo <strong>di</strong> S. M. Novella,Fondazione Salvatore Romano, Museo Bar<strong>di</strong>ni) ha stipulato,in data 2 maggio, una convenzione con l’Arciconfraternita della<strong>Misericor<strong>di</strong>a</strong> <strong>di</strong> <strong>Firenze</strong> al fine <strong>di</strong> valorizzare il patrimonio culturale,con azioni volte a favorirne la fruizione. La <strong>Misericor<strong>di</strong>a</strong> <strong>di</strong> <strong>Firenze</strong>promuove questa iniziativa a favore dei propri iscritti consapevoledell’importanza <strong>di</strong> favorire e incentivare la conoscenza delle ricchezzee dei capolavori della città <strong>di</strong> <strong>Firenze</strong> presenti nei MuseiCivici. In virtù della suddetta convenzione i Fratelli della Miseri-cor<strong>di</strong>a potranno usufruire delle agevolazioni tariffarie, a partiredalla data <strong>di</strong> sottoscrizione dell’accordo, in tutti i mesi dell’anno. Perusufruire dei biglietti ridotti, è necessario che gli iscritti presentinopresso la biglietteria del Museo la tessera dell’Associazione inregola per l’anno in corso. La <strong>Misericor<strong>di</strong>a</strong> <strong>di</strong> <strong>Firenze</strong> ha, inoltre,stipulato una convenzione con il Museo Stibbert. Per gli Ascritti,che mostreranno, alla biglietteria, la tessera dell’Associazione ilcosto del biglietto sarà <strong>di</strong> 6,00 euro. Qualora si volesse formare ungruppo, per usufruire <strong>di</strong> una visita guidata (max 25 persone), ilcosto sarà <strong>di</strong> 60,00 euro per gruppo più i biglietti. Le visite guidatedovranno svolgersi in orario non festivo dal lunedì al sabato mattina.Per prenotazioni e informazioni per la costituzione <strong>di</strong> gruppi contattareil Fratello Luciano Festoso al 338-1693697 oppure scrivere alucio.turismo@libero.it oppure lfviola@libero.itRINGRAZIAMENTOIl 15 maggio del 2012 si spengevail Professor Paolo Pierleoni,già Direttore del Dipartimento <strong>di</strong>Odontostomatologia, Presidentedel Corso <strong>di</strong> Laurea in Odontoiatriae Protesi Dentaria dell’AteneoFiorentino e uno dei fondatoridella Confraternita <strong>di</strong> <strong>San</strong>ta Apollonia.Il 28 novembre 2012, le ere<strong>di</strong>Monica, Felicita e Lucina Pierleonihanno donato alla <strong>Misericor<strong>di</strong>a</strong><strong>di</strong> <strong>Firenze</strong> oggetti ed opere d’artefacenti parte della Collezione delProfessore. Quadri, litografie, sculture,terrecotte e ceramiche, alcunedelle quali sono esposte nel Museodella <strong>Misericor<strong>di</strong>a</strong> e che sono, inparte, menzionate nella pubblicazione“Denti e <strong>San</strong>ti – Il mito <strong>di</strong>Apollonia” <strong>di</strong> Paolo Pierleoni.Ad un anno dalla scomparsa la <strong>Misericor<strong>di</strong>a</strong><strong>di</strong> <strong>Firenze</strong> ricorda il ProfessorPierleoni e ringrazia gli ere<strong>di</strong>per la generosità <strong>di</strong>mostrata.- 31 -


SAN SEBASTIANO • LUGLIO 2013VITA SOCIALELa Formazione in <strong>Misericor<strong>di</strong>a</strong>- 32 -Il Gruppo <strong>di</strong> Formazione <strong>San</strong>itaria della <strong>Misericor<strong>di</strong>a</strong><strong>di</strong> <strong>Firenze</strong> è composto da circa 22 persone. I nostriFormatori, volontari e <strong>di</strong>pendenti dell’Associazione, sioccupano sia <strong>di</strong> formare i nuovi volontari che <strong>di</strong> retraining.Assumono tale qualifica dopo aver sostenuto uncorso regionale per Formatori (Legge 25 del 2001) alquale si accede essendo in possesso, da almeno 3 anni,dell’attestato <strong>di</strong> Soccorritore <strong>di</strong> Livello Avanzato.Alcuni <strong>di</strong> loro hanno sostenuto corsi specifici organizzatidal 118 e <strong>di</strong> defibrillazione precoce. La formazioneche svolgono - con il <strong>di</strong>rettore dei corsi Dr. Fratoni,oggi car<strong>di</strong>ologo a <strong>San</strong>ta Maria Nuova - si basa su lezioniteoriche e pratiche ed sia <strong>di</strong> Primo Livello che <strong>di</strong>Livello Avanzato. Il corso per soccorritore <strong>di</strong> I° Livelloè il corso base per chiunque voglia salire come volontariosu un’ambulanza. Con esso si acquisiscono le tecniche<strong>di</strong> soccorso <strong>di</strong> base, con particolare riferimentoalle tecniche <strong>di</strong> prelevamento e trasporto del paziente ealle tecniche <strong>di</strong> rianimazione. Queste manovre, comunementedefinite BLS (Basic Life Support), sono il supporto<strong>di</strong> base delle funzioni vitali in caso <strong>di</strong> patologiecar<strong>di</strong>ovascolari, secondo procedure standard previste dalinee guida internazionali. Queste prevedono la valutazionedello stato <strong>di</strong> coscienza del soggetto, il massaggiocar<strong>di</strong>aco, la <strong>di</strong>sostruzione delle vie aeree, la ventilazionecon pallone auto espansibile o maschera e costituisconole classiche manovre <strong>di</strong> rianimazione car<strong>di</strong>opolmonare.Chi consegue questo attestato può far parte delle squadreor<strong>di</strong>narie che, ogni giorno, operano servizi <strong>di</strong> trasportoin cui è richiesta un’ambulanza. Le squadre or<strong>di</strong>nariemolto raramente escono sulle emergenze. Il corso<strong>di</strong> Secondo Livello è il passaggio successivo ed insegnanozioni più avanzate, con particolare riferimento aglistrumenti utilizzati durante il soccorso <strong>di</strong> emergenza.In questo caso, infatti, il volontario potrebbe trovarsiad interagire con un me<strong>di</strong>co o un infermiere professionista,operando, quin<strong>di</strong>, con un set <strong>di</strong> strumenti piùampio. Chi consegue l’attestato <strong>di</strong> Secondo Livello puòcompiere l’ulteriore passaggio successivo rappresentatodal corso <strong>di</strong> BLSD con il quale si acquisiscono nozioni<strong>di</strong> rianimazione car<strong>di</strong>opolmonare e defibrillazione precoce.Il soccorritore avanzato ha una preparazione chegli consente <strong>di</strong> operare anche con i traumatizzati, poichéviene preparato al trattamento <strong>di</strong> alcune lesioni –come il tamponamento <strong>di</strong> un’emorragia – e a tecnichecome la rimozione sicura del casco, l’utilizzo del collarecervicale, della tavola spinale e delle steccobende.Ogni Soccorritore <strong>di</strong> Livello Avanzato iscritto all’AlboNazionale è tenuto, per legge ad effettuare un corso<strong>di</strong> retraining ogni due anni, in modo da confermare lapropria abilitazione. Oltre che un obbligo, il retrainingdeve essere, soprattutto, considerato come una tappa in<strong>di</strong>spensabileper una adeguata formazione dei Volontari,perché consente loro <strong>di</strong> essere sempre al passo coni continui cambiamenti nelle procedure sanitarie chesono chiamati a svolgere. La <strong>Misericor<strong>di</strong>a</strong> <strong>di</strong> <strong>Firenze</strong> daquest’anno ha introdotto alcune novità in materia <strong>di</strong>Formazione. La prima riguarda l’esistenza <strong>di</strong> un “corsopreparatorio” da svolgersi in attesa del maxicorso vero e proprio, grazie al quale si acquisisconole nozioni basilari (tecniche <strong>di</strong>barellaggio, sicurezza ambientale sul mezzo)che consentono <strong>di</strong> ottenere la qualifica <strong>di</strong>“osservatore” che può salire in ambulanzacon squadre or<strong>di</strong>narie. L’altra novità riguardala gestione e l’organizzazione dellaFormazione. Si è voluto uniformare tutti icomparti – sanitario, livello 1 e 2, autisti,neonatale, BLSD, retraining - adottandoun’unica procedura che consente la massimauniformità. Dal 2013, pertanto, tutta laFormazione è un sistema uniforme. La creazione<strong>di</strong> una specifica procedura consente<strong>di</strong> <strong>di</strong>sporre <strong>di</strong> un riferimento unico pertutti, <strong>di</strong> omogeneizzare le attività e <strong>di</strong> effettuarerapi<strong>di</strong> ed efficaci controlli. Ad inizioanno, inoltre, viene pianificata l’attività conun calendario che permette <strong>di</strong> ottimizzaretempi, spazi e risorse umane.


VITA SOCIALE SAN SEBASTIANO • LUGLIO 2013Tutor: una nuova figura all’interno della <strong>Misericor<strong>di</strong>a</strong>Da qualche mese vi sarete accorti che alle figure tra<strong>di</strong>zionali che popolano le nostre Sezioni se ne è aggiunta una nuova:il Tutor. Ma chi sono e soprattutto cosa fanno? Già da tempo ci si era accorti delle <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> ambientamento che i nuoviAscritti si trovavano, a volte, ad affrontare. Appena arrivati, pieni <strong>di</strong> volontà e buone intenzioni si trovavano immessiin un mondo nuovo, pieno <strong>di</strong> persone volenterose. Spesso, però, oberati da mille servizi, i vecchi Fratelli avevano pocotempo da de<strong>di</strong>care ai nuovi. A questo aggiungiamo la vastità e la complessità della nostra Associazione. Poteva, così, succedereche l’entusiasmo iniziale <strong>di</strong>minuisse e i nuovi arrivati si allontanassero dalla <strong>Misericor<strong>di</strong>a</strong>, senza neanche aver fattoin tempo a rendersi conto <strong>di</strong> quello a cui rinunciavano. Ecco perciò la necessità <strong>di</strong> avere al fianco dei nuovi Ascritti, sindai primi giorni, un Fratello, una persona singola, che potesse essere un punto <strong>di</strong> riferimento e un aiuto nell’inserimento.Come? Intanto conoscendoli, parlando con loro e sentendo le loro esigenze. In base a questo li aiuti ad orientarsi versoil tipo <strong>di</strong> servizio più adatto, facendo anche servizio assieme o mettendoli in contatto con i responsabili. Poi trasmettiloro i valori etici e morali dell’Associazione e insegni un po’ della storia e delle tra<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> cui siamo tanto orgogliosi.Infine se dovessero venire dei momenti <strong>di</strong> <strong>di</strong>fficoltà, c’è qualcuno che li aiuta a superarli. Partito alla fine <strong>di</strong> settembre del2012, sotto la guida della Dott.sa Calcagno (docente e formatore nell’ambito delle relazioni interpersonali), il corso <strong>di</strong>formazione per Tutor è apparso subito impegnativo. Le lezioni vertevano su una pluralità <strong>di</strong> argomenti:dalla storia della<strong>Misericor<strong>di</strong>a</strong>, ai valori etici e morali su cui si fonda, dagli or<strong>di</strong>namenti alle Costituzioni, ma anche la descrizione dellamolte attività e dei servizi che, quoti<strong>di</strong>anamente, vengono effettuati. Oltre a questo molto tempo è stato, ovviamente,de<strong>di</strong>cato ad insegnare le tecniche basilari <strong>di</strong> comunicazione e <strong>di</strong> <strong>di</strong>namiche <strong>di</strong> gruppo. A gennaio si è svolta la selezionefinale che, dopo un esame, ha promosso gli 11 incaricati a svolgere il ruolo <strong>di</strong> Tutor. Ciascuno <strong>di</strong> loro è stato assegnatoad una o più Sezioni, dove già svolge servizio, cercando <strong>di</strong> fare in modo che per ogni sede fosse garantito sia un numeroadeguato, che una varietà <strong>di</strong> competenze nei vari tipi <strong>di</strong> servizi. A marzo, durante la Vestizione, i Tutor sono stati presentatipersonalmente ai nuovi Fratelli, <strong>di</strong>stribuendo anche i loro recapiti telefonici. Da allora, ad ogni nuovo Ascritto,in base alla sede scelta, viene subito assegnato un Tutor che provvede subito a contattarlo ed incontrarlo. Parte subitoun percorso <strong>di</strong> inserimento del nuovo Fratello che, da quel momento, sa che, per ogni evenienza, potrà sempre avere alfianco una persona che possa aiutarlo: il suo Tutor.S.T.Il servizio <strong>di</strong> trasporto neonataleIl trasporto Neonatale è un prezioso, quanto delicato,servizio che viene svolto dalla <strong>Misericor<strong>di</strong>a</strong> <strong>di</strong> <strong>Firenze</strong>in collaborazione con l’Azienda Ospedaliera Meyer esi occupa del trasferimento <strong>di</strong> neonati affetti da gravipatologie da un presi<strong>di</strong>o all’altro.Attualmente è un gruppo <strong>di</strong> Fratelli, in accordo conl’Ufficio del Capo Servo, che si occupa <strong>di</strong> gestire laturnazione dei volontari per garantire la copertura delservizio. Da alcuni mesi l’ambulanza pre<strong>di</strong>sposta al servizionon è più solo in piazza Duomo, ma viene spostatain base alle <strong>di</strong>sponibilità dei volontari, quin<strong>di</strong> anchenelle Sezioni <strong>di</strong> Oltrarno e Mille. Il servizio vienesvolto in turnazione con la <strong>Misericor<strong>di</strong>a</strong> <strong>di</strong> Campi ela Croce Rossa Italiana <strong>di</strong> Incisa e quella <strong>di</strong> Bagno aRipoli, che si alternano nel mese <strong>di</strong> loro competenza.Nel mese in prima battuta, con operatività 24 ore su 24,il Meyer chiama e in 30/35 minuti si attiva una squadracomposta da 1 autista e 1 soccorritore – e negli ultimitempi anche 1 osservatore - per prendere culla termica,me<strong>di</strong>co e infermiere ed effettuare il trasporto del piccolopaziente. Il secondo mese (definito back transport)la chiamata avviene il giorno prima, mentre il terzo èconsiderato <strong>di</strong> riposo.Tutti i servizi <strong>di</strong> Neonatale della <strong>Misericor<strong>di</strong>a</strong> <strong>di</strong> <strong>Firenze</strong>vengono svolti da volontari, senza dover ricorrere a<strong>di</strong>pendenti, grazie a un gruppo <strong>di</strong> circa 60 persone chegarantiscono la totale copertura. Talvolta si tratta <strong>di</strong> servizilunghi e impegnativi perché possono coinvolgerepresi<strong>di</strong> che non si trovano sul territorio fiorentino.Il 27 e 28 febbraio, 25 volontari hanno partecipato adun corso <strong>di</strong> perfezionamento, a cura del Dr. MarcoMoroni Responsabile del Trasporto Neonatale Protetto,in collaborazione con l’Unità Operativa <strong>di</strong> TerapiaIntensiva Neonatale dell’Ospedale Pe<strong>di</strong>atrico Meyer. Lavolontà è quella <strong>di</strong> poter ripetere l’esperienza quantoprima in modo da poter coinvolgere anche i Fratellidella Sezione <strong>di</strong> Ponte <strong>di</strong> Mezzo, che si affacciano aquesto nuovo servizio.- 33 -


SAN SEBASTIANO • LUGLIO 2013VITA SOCIALELa <strong>Misericor<strong>di</strong>a</strong> in BielorussiaSe ritorno con il pensiero al viaggio del febbraio scorso inBielorussia con alcuni Confratelli della <strong>Misericor<strong>di</strong>a</strong>, organizzatodal Provve<strong>di</strong>tore Andrea Ceccherini, l’immagine che mibalza agli occhi è il colore incommensurabile della sua terrabianca <strong>di</strong> neve, can<strong>di</strong>da, anche troppo immacolata se nonnascondesse un terreno altamente contaminato, conseguenzadella catastrofe nucleare <strong>di</strong> Chernobyl. Giunti all’aeroporto<strong>di</strong> Minsk e superato un primo controllo della Sicurezza, nesegue un altro in cui vengono analizzati con una lente gliologrammi del passaporto, poi un interminabile incrociarsi <strong>di</strong>occhi fra le addette per il riconoscimento visivo della foto fissandoil mio volto. A gesti mi fanno cenno <strong>di</strong> levare il cappelloe gli occhiali. Ancora con un gesto delle <strong>di</strong>ta mi invitano asorridere, alla fine mi fanno cenno <strong>di</strong> andare e con un sospiroraggiungo il gruppo un po’ <strong>di</strong>vertito. E’ una presenza certae neppure tanto <strong>di</strong>screta quella dei militari in uniforme neiluoghi pubblici, come nella hall dell’albergo, o ai piani dovec’è una stanza con la porta sempre aperta da cui fa capolinouna signora sempre vigile. Tutto è “or<strong>di</strong>ne e tranquillità”,anche il silenzio è fin troppo tombale quando il cenno del<strong>di</strong>to sulle labbra delle amiche bielorusse ci pregano <strong>di</strong> nonfare battute sull’apparato dello Stato. Minsk è una città daigran<strong>di</strong> spazi, gran<strong>di</strong> parchi, luci colorate che <strong>di</strong> notte creanoscenografie fantastiche sugli imponenti palazzi che si affaccianosulla via principale, fiancheggiata da negozi lussuosi, teatri,alberghi, il palazzo dello sport, la biblioteca nazionale, i palazzidel governo, la cattedrale. Or<strong>di</strong>ne, luci, pulizia e un apparentebenessere circoscritto in un solo viale, il resto delle stradesi presenta sconnesso, i palazzi in stile sovietico enormi, confacciate cadenti e infissi sgangherati. Questa è la contrad<strong>di</strong>zione<strong>di</strong> Minsk, il risultato tra la voglia <strong>di</strong> apparire e la fragilitàdell’essere. In una delle vie semicentrali alcune stanze semplicie decorose ospitano la <strong>Misericor<strong>di</strong>a</strong> <strong>di</strong> Minsk, formata soloda figure femminili, gli uomini bielorussi sono in<strong>di</strong>fferential mondo del volontariato. Valentina Kolossova, la Direttricedella <strong>Misericor<strong>di</strong>a</strong>, e le sue collaboratrici ci accolgono conriconoscenza. Questa realtà piccola e viva è punto<strong>di</strong> riferimento per tante famiglie poveree sopravvive in gran parte grazie alfinanziamento del Progetto “Sacravita”.Con successo hanno messoa punto un servizio simile allenostre “Mutature” rivolto ai malatidegli “hospice”; si prendonocura dell’infanzia abbandonata eorganizzano i viaggi per i bambiniospitati in Italia. Nella <strong>Misericor<strong>di</strong>a</strong><strong>di</strong> Minsk si svolgono corsitriennali <strong>di</strong> lingua italiana rivolti soprattuttoalle studentesse in me<strong>di</strong>cina.Superato l’esame, le ragazze verranno in- 34 -Italia come interpreti dei bambini. Le studentesse in me<strong>di</strong>cinada <strong>di</strong>versi anni sono ospitate nei mesi estivi dalla nostra<strong>Misericor<strong>di</strong>a</strong> per perfezionarsi nelle operazioni <strong>di</strong> soccorso enel sociale. Sono uno scambio gratuito <strong>di</strong> dare e ricevere. Laloro presenza <strong>di</strong>venta prezioso supporto e garanzia per sostenerei servizi quando nei mesi estivi <strong>di</strong>minuisce il contributodei nostri volontari. Grazie all’impegno costante della<strong>Misericor<strong>di</strong>a</strong> <strong>di</strong> <strong>Firenze</strong> sono <strong>di</strong>versi i progetti che portanola firma <strong>di</strong> “Sacravita”in una Bielorussia sempre più povera:l’Internato <strong>di</strong> Stankovo che, dopo la ristrutturazione, è statodefinito dallo stesso Governo l’Orfanotrofio più bello dellaBielorussia; i “Laboratori Sociali”, che offrono occupazionea ragazzi con <strong>di</strong>sabilità, tra cui due negozi <strong>di</strong> parrucchieredove ho potuto costatare la numerosa affluenza <strong>di</strong> clienti perlo shampoo, il taglio o la piega; il laboratorio <strong>di</strong> cucito con leragazze intente a confezionare capi da lavoro. Fuori Minsk lavoranoa pieno ritmo anche un laboratorio <strong>di</strong> maglieria e unafalegnameria. Oggi l’impegno più oneroso è il risanamentodell’Internato <strong>di</strong> Cekhovscina che ospita bambini con problemiintellettivi. Iniziati nel 2010, i lavori termineranno nel2014 ed è stato questo il motivo principale del nostro viaggio.Cekhovscina si trova a nord-ovest <strong>di</strong> Minsk, una <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong>circa 100 chilometri. Accompagnati da Valentina, percorriamosu un pulmino lunghissimi rettilinei fiancheggiati da boschi,betulle e <strong>di</strong>stese immense <strong>di</strong> neve. Un paio d’ore e arriviamoall’Internato <strong>di</strong> Cekhovscina, un enorme complesso simile auna grande caserma. Si apre la porta dell’Internato e veniamoricevuti con calore e familiarità facendoci sentire attesi. Assiemealla Direttrice percorriamo un lungo corridoio, sostiamo<strong>di</strong> classe in classe. I bambini ci accolgono con gioia, ma nonci corrono incontro. In pie<strong>di</strong>, ognuno resta nel suo banco. Siamonoi che ci avviciniamo loro, passiamo per la <strong>di</strong>stribuzione<strong>di</strong> caramelle, piccole mani che accettano con gratitu<strong>di</strong>ne inostri doni. Potessero quelle caramelle essere magiche pillolecapaci <strong>di</strong> cancellare le sofferenze che hanno conosciuto nellaloro giovane vita. E’ confortante aver visto il risanamento,bello e importante, che sta portando avanti il Progetto“Sacravita” nell’Internato e che rendeconfortevole tutto ciò che circondai bambini, ma cosa sarà rimasto delnostro incontro ai 120 bambini <strong>di</strong>Cekhovscina? Avrà almeno <strong>di</strong>stoltoun po’ il loro animo? Avrannocompreso quanto sono nel cuoredei Confratelli della <strong>Misericor<strong>di</strong>a</strong>quando ognuno <strong>di</strong> loro nelproprio lettino si troverà assalitodagli incubi notturni o da quellescene che fanno riaffiorare alla memoriala tristezza dell’abbandono?Giovanna Muraglia


VITA SOCIALE SAN SEBASTIANO • LUGLIO 2013Sabato 27 aprile. alle ore 16,30, presso la Residenza “Il Bobolino”,si è svolta la cerimonia <strong>di</strong> premiazione del Concorso <strong>di</strong>Poesia Sacravita, giunto alla sua quinta e<strong>di</strong>zione.Hanno partecipato al concorso i Poeti:Sezione A “a tema”Avallone Corrado - Portici (NA), Bacca Vincenzo – Larino(CB), Barsotti Armando – <strong>Firenze</strong>, Bausi Busi Beatrice – <strong>Firenze</strong>,Biasioli Miriam – <strong>Firenze</strong> – Bicchierri Antonio – S.Giorgio Ionico (TA), Burberi Alessandro – <strong>Firenze</strong>, CafarroG. – <strong>Firenze</strong>, Cambi Mariella – <strong>Firenze</strong>, Casale Luigi –Bressanone,Cecchini Gabriele – Cutigliano (PT), Cecere Ester– Taranto, Chiavacci Eliana – Pontassieve (FI), Cioni Maura –Montecatini (PT), Coccolo Italo – Pagnacco (UD), ColapietroGiuseppe – <strong>Firenze</strong>, Covezzi Miriam – Modena, FaggioniRiccardo – <strong>Firenze</strong>, Gervasi Rosalia Maria Grazia – <strong>Firenze</strong>,Giglio Alfredo – <strong>Firenze</strong>, Imperiali Cristiano – <strong>Firenze</strong>, KotlarGuerrino – Ravenna, Leonetti Marta – <strong>Firenze</strong>, Lo<strong>di</strong> Donatella– <strong>Firenze</strong>, Manzini Maria Luisa – <strong>Firenze</strong>, MontanoMaria – Grugliasco (TO), Monti Maria Maddalena – Rovellasca(CO), Mortola Benedetto – Camogli (GE), Munafo’Antonino – Termeviglitore (ME), Negri Lorenza – Rignanos/Arno (FI), Nobile Clau<strong>di</strong>a – U<strong>di</strong>ne, Olivieri Anna Maria– <strong>Firenze</strong>, Omodeo Adolfo Sergio – Padova, Orgiti Ennio- Alatri (FR), Pascarella Maria – Benevento, Peritore Li<strong>di</strong>a– Palermo, Pizzuto Gaetano – Torino, R. Paolo – <strong>Firenze</strong>,Romano Francesco – Roma, Rulli Graziella – Candelo (BI),Saatçioglu – Ankara, <strong>San</strong>toni Barbara – Chiusi (SI), <strong>San</strong>toniMaria – <strong>Firenze</strong>, Scaffei Francesco – Scan<strong>di</strong>cci (FI), ScarpellinoRaffaele – Avellino, Schiaroli Paola – Roma, SeddaMariangela – Cagliari, Selan Roberta – Pordenone, SilvestriIlva – <strong>Firenze</strong>, Spurio Giorgia – Caselle <strong>di</strong> Maltignano (AP),Torres Gin – <strong>Firenze</strong>, Zanon Christian - CagliariSezione B “a tema libero”Alderighi Ciampolini Fiorenza – <strong>Firenze</strong>, Aterini Andrea –<strong>Firenze</strong>, Aversano Marcellino – Parete Caserta, Bacci Giancarlo– <strong>Firenze</strong>, Bellacci Giovanna – Prato,Benedetti Mauro – <strong>Firenze</strong>, Beni Franca – <strong>Firenze</strong>, Berti Andrea– <strong>Firenze</strong>, Betti Ilaria – <strong>Firenze</strong>, Bonazza Vincenzino –Fagnano Castello (CS), Bongi Pietro – <strong>Firenze</strong>, Cafarro G.– <strong>Firenze</strong>, Cambi Mariella – <strong>Firenze</strong>, Capaccioli Manfredo –Montelupo (FI), Casale Luigi – Bressanone, Cecchetti ManaoLaura – <strong>Firenze</strong>, Cecchini Franco – Asciano (SI), CecchiniGabriele – Cutigliano (PT), Civello Palma – Palermo, CoccoloItalo – Pagnacco (UD), Corsi Alessandro – Livorno, FerrariIvano – Parma, Gervasi Maria – <strong>Firenze</strong>, Gervasi RosaliaMaria Grazia – <strong>Firenze</strong>, Ghelli Laura - S. Giovanni V/Arno(AR), Graziani Umberto – <strong>Firenze</strong>, Grosso Pia – Ercolano(NA), Insinna Emanuele – Palermo, Keller Gennaro – Modena,Leonetti Marta – <strong>Firenze</strong>, Leri Marco – <strong>Firenze</strong>, LisciLorenzo – Quarrata (PT), Managò Marco – Roma, MarconiFulvia – Ancona, Mattoni Patrizia – Pontassieve (FI), MennaMariano – Casoria (NA), Montano Maria – Grugliasco(TO), Mortola Benedetto – Camogli (GE), Moschini Cristina– <strong>Firenze</strong>, Muscar<strong>di</strong>n Rita – Savona, Nadezhda GeorgievaSlavova – Alessandria, Negrotti Giovanni Andrea – Sassari,Nicolosi Angela – <strong>Firenze</strong>, Olivero Paolo – <strong>San</strong> Pietro Svizzera,Olivieri Anna Maria – <strong>Firenze</strong>, Parlanti Ilaria – ChiesinaUzzanese (PT), Pecchioli Susanna – <strong>Firenze</strong>, Pecoraro AnnaMaria – Reggello (FI), Peloso Vallarsa Anita – Arce’ <strong>di</strong> Pescantina(VR), Perilli Maria Rosaria - Agropoli (SA), PeritoreLi<strong>di</strong>a – Palermo, Perotto Fiorenza – Prato, Piani Pettini Anna,Pieri Maria Teresa – Strada in Chianti (FI), Pizzuto Gaetano– Torino, Poliziani Fabiola – Lucca, Pratellesi Alessandro – <strong>Firenze</strong>,Priolo Rossella – Gioia Tauro (RC), Ragazzi Roberto– Trecenta (RO), Romeo Teresa – Bova Marina (RC), RomoliAugusta – <strong>Firenze</strong>, <strong>San</strong>toni Barbara – Chiusi (SI), ScaffeiFrancesco – Scan<strong>di</strong>cci (FI), Scasso Lina – Albissola Sup. (SV),Seghi Maria Luisa – Scan<strong>di</strong>cci (FI), Stanzione Rita – Roccapiemonte(SA), Tansini Patrizia – Casalpusterlengo (LO),Taruffi Barbara – Formigine (MO), Testa Iole – Casagiove(CE), Tirotta Jolanda Anna – Bivongo (RC), Tolomei Alessandro– Guidonia/Montecello (RM), Vallati Lenio – SestoF.no (FI), Viscar<strong>di</strong> Augusto – Milano.Sez. B1 “a tema libero” Scuole secondarie I° e II° gradoAcierno Andrea, Ala Daniele, Barbera Salvatore Lorenzo,Bartolini Edoardo, Battaglini Elia, Battoglia Giorgia, BelloniGiulia, Bisconti Fabrizio Alberto, Boggetti Filippo, BolognaSalvatore, Bottai Tommaso, Bottone Annunziata Louise,Caciolli Giulio, Calosi Aurora, Campagna Marco, CastellinoMarta, Cavalieri Lorenzo, Cesarini Tommaso, Chaupis Fabrizio,Chelini Saba, Chellini Leonardo, Clausi Luca, CoscarelliElena, Del Mastio Diego, Del Prete Anna, Denisov Victoria,Di Cioccio Marianna, Diprima Elisa, Dolfi Eleonora, FanelliNiccolò, Gallini Giulio, Giannelli Asia, Guelfi Camajani Allegra,Hashimi Jessica, Hernandez Kevin, Larucci Matilde,Leo Martina, Longobardo Annalisa, Manamperige Rahul,Marcucci Alice, Marcucci Giulia, Muccini Carolina, PallantiGemma, Parenti Lapo, Pierucci Linda, Pocobelli Lorenzo,Raimo Tommaso, Righi Isotta, Rimola Mattia, Rocha <strong>San</strong>tosTiago, Romagnoli Filippo, Romoli Alessia, Schirru Angelica,Sciatti Camilla, Sisto Christian Emanuele, Tarducci Neri,Tazioli Martina, Torre Elia, Traversi Jacopo, Vaccarino Giulio,Vannetti Vieri, Vermigli Matteo, Viggiano Olga, YnonanMeza Luz Mariana.Poesie vincitrici – Sezione A “a tema”1. Classificata: “L’assenza <strong>di</strong> Dio” <strong>di</strong> Maria Pascarella2. Classificata: “Sfamate il mondo” <strong>di</strong> Alfredo Giglio3. Classificata: “Cynthia e le altre” <strong>di</strong> Maria Maddalena MontiPoesie vincitrici – Sezione B “a tema libero”1. Classificata: “Il sorriso <strong>di</strong> un clown” <strong>di</strong> Rita Muscar<strong>di</strong>n2. Classificata ex-aequo: “Un lago <strong>di</strong> pioggia” <strong>di</strong> Patrizia TansiniClassificata ex-aequo: “Le mie impronte” <strong>di</strong> Gabriele Cecchini3. Classificata: “Rifl esso della vita” <strong>di</strong> Alessandro CorsiPoesie vincitrici – Sezione Giovani “a tema libero”Scuole Secondarie I° II° grado1. Classificata: “Il mio tempo” <strong>di</strong> Alice Marcucci2. Classificata: “Io non mi arrendo” <strong>di</strong> Aurora Calosi3. Classificata: “Conchiglia” <strong>di</strong> Andrea AciernoFra le poesie partecipanti per la Sezione de<strong>di</strong>cata ai Giovani,fuori concorso, è stata segnalata la poesia “In primavera” <strong>di</strong>Anna Del Prete.Il “Riconoscimento alla carriera” è stato assegnato al Prof.Enrico Nistri.I vincitori hanno ricevuto in dono l’Antologia, e prestigiosipremi offerti dalla Ferruccio Ferragamo e da altri benefattoridel Progetto “Sacravita” della <strong>Misericor<strong>di</strong>a</strong> <strong>di</strong> <strong>Firenze</strong>.- 35 -


SAN SEBASTIANO • LUGLIO 2013VITA SOCIALELe iniziative del grupposportivo e culturaleDal 13 al 18 maggio il nostro Gruppo ha organizzato una bellissimagita che ha portato gli iscritti a visitare alcune delle più bellee suggestive città europee: Salisburgo, Praga e Monaco <strong>di</strong> Baviera. L’iniziativa è stata un successo ed è stata moltoapprezzata dai partecipanti. Nel mese <strong>di</strong> settembre sarà stilato il programma per il 2014. Probabile meta della gita delprossimo anno sarà la splen<strong>di</strong>da Budapest. Alla fine <strong>di</strong> giugno è stata organizzata una giornata alle Cinque Terre, pergodere della bella stagione, del mare e <strong>di</strong> un buon pranzo a base <strong>di</strong> pesce. Per l’autunno 2013 il vino sarà il grandeprotagonista delle iniziative proposte dal Gruppo. L’idea è quella <strong>di</strong> organizzare delle visite alle cantine nuove <strong>di</strong> Frescobal<strong>di</strong>ed Antinori e <strong>di</strong> proporre un corso <strong>di</strong> degustazione per aiutare gli appassionati ad apprezzare e conoscere unodei prodotti più noti e amati della nostra terra. Vi terremo informati su tutte le iniziative in programma.Corsi <strong>di</strong> Formazione per volontariLa <strong>Misericor<strong>di</strong>a</strong> <strong>di</strong> <strong>Firenze</strong> organizza due corsi <strong>di</strong> formazione per volontari, curati dalla Dr.ssa Calcagno. Il primocorso ha l’obbiettivo <strong>di</strong> formare nuovi TUTOR: figure da poco introdotte in seno all’Associazione che hannoil delicato, quanto prezioso, compito <strong>di</strong> accompagnare nell’inserimento i nuovi Ascritti, <strong>di</strong> mantenere in vita gliusi e le tra<strong>di</strong>zioni del Sodalizio e <strong>di</strong> fungere da tramite fra i Giornanti ed i vertici della <strong>Misericor<strong>di</strong>a</strong>. Il secondoè mirato a formare volontari <strong>di</strong>sponibili a prestare la propria attività presso gli Ambulatori della <strong>Misericor<strong>di</strong>a</strong> <strong>di</strong><strong>Firenze</strong>, fornendo accoglienza, aiuto a pazienti anziani e <strong>di</strong>sabili e svolgendo piccole mansioni operative (accettazione).Le iscrizioni ai corsi dovranno pervenire entro il 27 settembre, per gli Ambulatori alla Sig.ra Rita Rigoli alnumero 055/7392734 in orario 08.00-13.00 o all’Ufficio del Capo Servo 055-2393929 ; mentre per il corso Tutorall’Ufficio Ascritti 055-2993940 o all’Ufficio del Capo Servo. L’ammissione avverrà a seguito <strong>di</strong> un colloquio attoa valutare le motivazioni dei richiedenti. I corsi si terranno il 3/4/5 ottobre 2013 in sede ed orari da definire. Lapartecipazione ad almeno l’80% delle lezioni ed il superamento dell’esame finale (scritto e orale) saranno con<strong>di</strong>zioniimprescin<strong>di</strong>bili per l’ammissione al servizio nei presi<strong>di</strong> sanitari e per lo svolgimento dell’attività <strong>di</strong> Tutor.Riceviamo e pubblichiamo: Gentilissimo Dott. Mario Berni, sabato 4 e domenica 5 maggiohanno visto i giar<strong>di</strong>ni del parco Ferri a Vaiano ospitare la manifestazione ProVaCi 2013. Nonostante lecon<strong>di</strong>zioni meteo non siano state ottimali i numeri dei partecipanti e dei visitatori sono stati ugualmente importanti.Le due giornate hanno visto la partecipazione <strong>di</strong> più <strong>di</strong> duecento volontari in rappresentanza <strong>di</strong> 16associazioni <strong>di</strong> Volontariato presenti sul territorio. Il pubblico intervenuto ha apprezzato la preparazione e l’altaprofessionalità con cui sono state effettuate le esercitazioni <strong>di</strong>mostrative. Con la presente desidero ringraziarlaper il contributo che l’Arciconfraternita della<strong>Misericor<strong>di</strong>a</strong> <strong>di</strong> <strong>Firenze</strong> ha dato a sostegno dell’iniziativa.Professionalità e capacità <strong>di</strong> coinvolgerefanno parte del vostro dna ed è per questo che leesercitazioni presentate dal vostro gruppo cinofilohanno suscitato, come sempre del resto, notevolecuriosità ed interesse. Credo sia importante concluderequesta lettera ringraziandola nuovamenteper aver partecipato alla realizzazione <strong>di</strong> questosuccesso e mi auguro <strong>di</strong> poterla considerare nostrosostenitore anche nella prossima stagione. CheId<strong>di</strong>o ve ne renda merito!Primo Bosi vicesindaco Comune <strong>di</strong> Vaianocon delega alla Protezione Civile- 36 -


Il BobolinoResidenza per AnzianiUn percorso museale per la stimolazione cognitivaIl 29 novembre del 2012 la Fondazione Palazzo Strozziha organizzato un convegno internazionale incentratosulla creazione <strong>di</strong> percorsi museali “A più voci” rivoltiad anziani con problemi cognitivi e per chi si prendecura <strong>di</strong> loro. Il progetto è basato sul principio che ilmuseo deve essere accessibile a tutti. Le mostre sono undono alla città e devono essere fruibili da bambini, studenti,<strong>di</strong>sabili, anziani, compresi quelli con problemi alivello cognitivo. Il museo è il luogo dove si incontranola libertà dell’artista e la libertà del visitatore e dove lacreatività dell’artista incrocia la felicità dell’osservatoreche, a sua volta, <strong>di</strong>venta creatore <strong>di</strong> parole e storie ispirateda ciò che sta osservando. Qui si possono viveremomenti felici <strong>di</strong> grande valore terapeutico. Nell’esperienzamuseale gli anziani con problemi cognitivi, avvicinandosiall’opera, raggiungono obbiettivi importanti:dall’allargamento dei rapporti sociali, al superamentodei propri limiti, dal piacere nel guardare ciò che l’artistaha realizzato al risveglio <strong>di</strong> ricor<strong>di</strong> ormai sopiti.Reduce dal convegno, la dott.ssa Elisabetta Brizzi, educatricepresso la Residenza Il Bobolino ha pensato, conla collaborazione degli operatori <strong>di</strong> Palazzo Strozzi, <strong>di</strong>programmare un percorso <strong>di</strong> incontro con l’arte per alcuniospiti della struttura. Si tratta <strong>di</strong> piccolo gruppo<strong>di</strong> anziani che, a causa <strong>di</strong> problemi <strong>di</strong> degenerazioneRufignani, psicologa che in questi mesi sta svolgendouno stage formativo al Bobolino. Durante il primo incontrovi è stata la visita della mostra: gli ospiti hannopotuto ammirare le varie opere e insieme all’accompagnatorecommentarle, esprimere le proprie emozionie il livello <strong>di</strong> gra<strong>di</strong>mento. Successivamente il percorsoè proseguito nella “stanza sensoriale” dove tutti hannopotuto osservare e toccare delle statue, esprimendocognitiva, non può partecipare alle visite e alle usciteabitualmente programmate nel corso dell’anno.Per la mostra “La Primavera del Rinascimento” il progettoha previsto la partecipazione a un ciclo <strong>di</strong> treincontri (9 aprile, 23 aprile, 7 maggio) che attraversol’utilizzo dell’arte miravano a fare emergere le abilitàresidue della persona con deficit cognitivo: immaginazione,fantasia, espressione emotiva, capacità sensoriali e,laddove possibile, abilità comunicative. Ogni ospite haavuto un accompagnatore che lo ha seguito durante gliincontri: la dott.ssa Elisabetta Brizzi e la Dott.ssa Chiarale proprie sensazioni. La parte finale dell’incontro si èsvolta con l’osservazione attenta <strong>di</strong> un’opera d’arte: ilbusto <strong>di</strong> una donna. Gli ospiti hanno guardato tutti iparticolari della statua e vi hanno catturato gli elementinecessari per la creazione collettiva <strong>di</strong> una storia, che èstata trascritta e riletta. Il secondo incontro ha coinvoltogli ospiti nella manipolazione della creta. Fondamentaleè stata la collaborazione con l’accompagnatore e lacomplicità nel creare qualcosa insieme. Nell’ultimo incontroè stato nuovamente visitato il percorso musealee gli ospiti hanno creato un racconto dall’osservazione<strong>di</strong> una statua <strong>di</strong> bronzo rappresentante un cavallo. Il percorsoa Palazzo Strozzi ha avuto un esito molto positivoper i partecipanti che, oltre a poter esercitare le abilitàresidue e fondamentali, hanno avuto l’opportunità<strong>di</strong> trascorrere del tempo in compagnia, uscendo dallaResidenza e <strong>di</strong>straendosi dai pensieri che accompagnanola vita quoti<strong>di</strong>ana, come testimoniato dalle opinioniraccolte alla fine dell’esperienza. Il lavoro svolto dallaFondazione <strong>di</strong> Palazzo Strozzi verrà presentato in unconvegno a Boston. Gli ospiti del Bobolino sono statifotografati in particolari situazioni all’interno del Museoe sono stati scelti come “soggetti” ideali per rappresentaretale esperienza in America.S.N.- 37 -


Fondazione <strong>San</strong> <strong>Sebastiano</strong>Feste e attività all’aperto,programmando le vacanzeCon l’inizio della buona stagione i nostri pensieri volanoverso le gite, il mare, la montagna e le nostre feste<strong>di</strong> primavera, che si sono svolte il 25 maggio a VillaValentina e il 10 giugno a Villa Alessandro.Prima <strong>di</strong> avventurarci in questi percorsi all’insegna delsole e delle vacanze è bene però tracciare i punti focali<strong>di</strong> tutto il periodo appena trascorso.I lavori <strong>di</strong> ristrutturazione presso Villa Valentina, necessariper concludere l’acquisizione dell’immobile daparte <strong>di</strong> <strong>Misericor<strong>di</strong>a</strong> (avvenuta il 16 maggio), e preliminarialla presentazione del progetto per la realizzazionedel Villaggio <strong>San</strong> <strong>Sebastiano</strong> stanno comportandoun consistente impegno organizzativo, al quale stiamofacendo fronte grazie alla collaborazione <strong>di</strong> tutti i nostrioperatori, degli ospiti e delle Ditte stesse che stannolavorando al nostro interno. E’ comunque fantasticopoter iniziare a vedere, dal progetto degli architetti, ciòche sarà il Villaggio <strong>San</strong> <strong>Sebastiano</strong> quando, tra qualcheanno, i lavori termineranno. Credo sinceramenteche, sia per gli utenti sia per noi che ci lavoriamo, alpiacere del lavoro che quoti<strong>di</strong>anamente svolgiamo, siaggiungerà il benessere che porta un ambiente quando“è bello da vivere”.Ormai definitivamente rinnovato è anche il nostronome e la nostra ragione sociale che è <strong>di</strong>ventato, comegià tutti sanno, Fondazione <strong>San</strong> <strong>Sebastiano</strong> della <strong>Misericor<strong>di</strong>a</strong><strong>di</strong> <strong>Firenze</strong> Onlus- Impresa Sociale.Tra i fatti più significativi <strong>di</strong> questo ultimo periodosicuramente è da sottolinearel’installazione della cartella clinicainformatizzata ed il percorsoformativo che sta coinvolgendotutti noi. Già da giugnodovremmo essere in grado <strong>di</strong>sostituire completamente e definitivamentetutta la modulisticacartacea relativa agli ospiti, inambito me<strong>di</strong>co, infermieristicoed assistenziale. A seguire poiavverrà la stessa cosa in ambitopsicoeducativo e neuromotorio,fino alla redazione del progettoriabilitativo integrato, già orainformatizzato ma non collegatoalla cartella clinica generale.Un bel progetto in cui siamocoinvolti è “Fare Squadra”, acui partecipiamo in qualità <strong>di</strong> clienti con la cooperativasociale <strong>di</strong> tipo B “Socialeinrete”. Noi come altreAssociazioni, la <strong>Misericor<strong>di</strong>a</strong> <strong>di</strong> Sesto Fiorentinoe gruppi sportivi del territorio sestese, abbiamo sceltoa parità <strong>di</strong> qualità del servizio, <strong>di</strong> lavorare con unacooperativa sociale che impiega il 30% <strong>di</strong> lavoratori<strong>di</strong>sabili.Abbiamo partecipato alla realizzazione <strong>di</strong> un video daltitolo omonimo che è stato proiettato a Sesto Fiorentinoin occasione della Festa <strong>di</strong> Primavera. L’auspicioè che la collaborazione possa avere ulteriori sviluppie magari rappresentare anche per qualcuno dei nostriospiti un’opportunità <strong>di</strong> inserimento socio terapeuticoo lavorativo.Fatto straor<strong>di</strong>nario è la partecipazione <strong>di</strong> tre ospiti <strong>di</strong>Villa Alessandro, Alessio, Davide e Andrea, al torneo <strong>di</strong>calcetto che si è svolto dal 17 al 24 maggio in Sicilia.Accompagnati da un educatore, i nostri tre sono volatinella fantastica isola spesati dall’Associazione organizzatrice,che li ha richiesti per il contributo non in<strong>di</strong>fferenteche apportano alla squadra.Anche l’esperienza lavorativa iniziata con il Comune <strong>di</strong>Lastra a Signa è un’opportunità molto significativa. Essarappresenta, ci auguriamo, un esempio <strong>di</strong> inclusionesociale per persone con <strong>di</strong>sabilità che anche altri Entipossono seguire. Il gruppo <strong>di</strong> giar<strong>di</strong>nieri <strong>di</strong> Villa Alessandro,una volta a settimana presta la propria opera perla manutenzione del verde, presso Villa la Guerrina allaCalcinaia, in cambio <strong>di</strong> un piccologettone <strong>di</strong> presenza annuale.Da giovedì 17 maggio da Villa Valentina,un gruppetto <strong>di</strong> ciclisti accompagnatida due nostri operatori, vannointorno alle Cascine e alle zonelimitrofe seguendo la pista ciclabile.Tornando invece alle nostre fested’estate, il 25 maggio a Villa Valentinadalle ore 17.00 in poi, si è svoltolo spettacolo teatrale “Un viaggio misterioso…la Sirenetta”, realizzato dainostri ospiti e dagli educatori MauroMarini e Francesca Felisatti, mentreil 10 giugno a Villa Alessandro dalle17 in poi si è cantato con Gaetanoed il suo gruppo e poi grigliata pertutti!Laura Maccioni- 38 -


VITA SOCIALE SAN SEBASTIANO • LUGLIO 2013Nuove <strong>di</strong>sponibilità al Cimitero <strong>di</strong> SoffianoPer essere sepolti al Campo <strong>San</strong>to del Cimitero <strong>di</strong> Soffiano nonè necessario essere iscritti alla <strong>Misericor<strong>di</strong>a</strong> <strong>di</strong> <strong>Firenze</strong>. Qui sono<strong>di</strong>sponibili, nell’ala nuova (Sezione Nord II) tombe conce<strong>di</strong>bilida un minimo <strong>di</strong> cinquanta anni fino ad un massimo <strong>di</strong> novantanoveanni (termine massimo consentito dalla vigente normativadello Stato). Le concessioni a norma del vigente regolamentoCimiteriale <strong>di</strong> Soffiano decorrono dalla tumulazione del Concessionario,quin<strong>di</strong> se prenotate in vita la decorrenza ad es. deicinquanta anni avviene dopo la tumulazione e non sono richiestespese <strong>di</strong> alcun tipo, fatta eccezione per l’eventuale attivazione <strong>di</strong>una lampada votiva (lumino attualmente con un costo in abbonamento<strong>di</strong> € 21,50 annui). Nel caso <strong>di</strong> concessione in vita<strong>di</strong> più sepolture, il periodo <strong>di</strong> concessione concordato decorredall’ultima sepoltura occupata anche per i defunti già tumulati.Nel caso delle tombe <strong>di</strong>stinte o colombari è prevista l’assegnazionea titolo gratuito <strong>di</strong> un loculo ossario per almeno trentaanni una volta scaduta la concessione, salvo che gli ere<strong>di</strong> nondesiderino rinnovare/prolungare per un altro periodo la stessasepoltura originariamente concessa per il defunto. Le tombe <strong>di</strong>stinteo colombari al Cimitero <strong>di</strong> Soffiano nella parte nuova sonotutte attualmente ad una altezza comoda sud<strong>di</strong>vise in quattro fileal massimo, I Fila (al livello del pavimento), II fila ad altezza busto,III fila poste ad un altezza <strong>di</strong> circa 160 cm e le più alte IV° file acirca 2 m <strong>di</strong> altezza.Normalmente le TOMBE (posti <strong>di</strong>stinti o colombari)vengono concessi per un periodo Cinquantennale (condecorrenza dalla tumulazione) e le attuali <strong>di</strong>sponibilitàe relativi costi <strong>di</strong> concessione sono:ZONE ECONOMICHE: Concessioni Cinquantennali invita iscritti alla <strong>Misericor<strong>di</strong>a</strong>: Livello 0 (Gallerie) <strong>di</strong>sponibiliFile dalla I alla IV per gli Ascritti da un minimo <strong>di</strong> € 1.660,00(comprensivo <strong>di</strong> IVA e spese <strong>di</strong> tumulazione) per la quarta fila almassimo <strong>di</strong> € 2.500,00 per la seconda. Cinquantennali in vitaper non iscritti da un minimo € 2.020,00 per la quarta fila adun massimo <strong>di</strong> € 3.220,00 per la seconda.Defunti iscritti: Livello 0 (Gallerie) <strong>di</strong>sponibili File dalla I allaIV per gli Ascritti da un minimo <strong>di</strong> € 1.420,00 per la quarta filaad un massimo <strong>di</strong> € 2.120,00 per la seconda. Per i non iscrittida un minimo <strong>di</strong> € 1.720,00 per la quarta fila ad un massimo<strong>di</strong> € 2.720,00 per la seconda.ZONE LIVELLO STRADA: Concessioni Cinquantennali invita iscritti: Livello 1 e 2 (livello strada o seminterrato) <strong>di</strong>sponibiliFile dalla I alla III per gli Ascritti da un minimo <strong>di</strong> €2.380,00 per la prima fila ad un massimo <strong>di</strong> € 3.820,00 per laseconda. Per i non iscritti da un minimo <strong>di</strong> € 2.820,00 per laquarta fila ad un massimo <strong>di</strong> € 4.420,00 per la seconda.Defunti iscritti: Livello 1 e 2 (livello strada o seminterrato)<strong>di</strong>sponibili File dalla I alla III € 2.020,00 per la prima fila adun massimo <strong>di</strong> € 3.220,00 per la seconda. Per i non iscritti daun minimo <strong>di</strong> € 2.420,00 per la quarta fila ad un massimo <strong>di</strong> €3.720,00 per la seconda.ZONE LUMINOSE E TERRAZZE: Concessioni Cinquantennaliin vita iscritti: Livelli dal 3 all’ 8 (livello strada o terrazze) <strong>di</strong>sponibili File dalla I alla III per gli Ascritti da un minimo<strong>di</strong> € 3.820,00 per la prima fila ad un massimo <strong>di</strong> € 6.100,00per la seconda. Per i non iscritti da un minimo <strong>di</strong> € 5.020,00per la quarta fila ad un massimo <strong>di</strong> € 7.180,00 per la seconda.Defunti iscritti: Livelli dal 3 all’ 8 (livello strada o terrazze )<strong>di</strong>sponibili File dalla I alla III € 3.220,00 per la prima fila adun massimo <strong>di</strong> € 5.120,00 per la seconda. Per i non iscritti daun minimo <strong>di</strong> € 4.220,00 per la quarta fila ad un massimo <strong>di</strong> €6.020,00 per la seconda. Sono <strong>di</strong>sponibili e conce<strong>di</strong>bili anche invita loculi ossari, sia singoli che gemelli o ad<strong>di</strong>rittura “multipli”,cioè per più <strong>di</strong> tre cassette <strong>di</strong> ceneri/ossa. I loculi ossari, a Soffianopossono essere concessi da un minimo <strong>di</strong> settanta anni fino adun massimo <strong>di</strong> legge <strong>di</strong> novantanove anni e anche in questo casola concessione decorre dalla tumulazione del concessionario enel caso <strong>di</strong> concessioni a coppia in vita dall’ultima tumulazione.Tariffe <strong>di</strong> concessione settantennale ossari:In vita: <strong>di</strong>sponibili file dalla I alla VII per gli Ascritti da un minimo<strong>di</strong> € 395,00 per la prima e la settima fila ad un massimo<strong>di</strong> € 655,00 per la quarta. Per i non iscritti da un minimo <strong>di</strong> €681,00 per la prima e la quarta ad un massimo <strong>di</strong> € 1.100,00per la quarta.Defunti: <strong>di</strong>sponibili file dalla I alla VII per gli Ascritti da un minimo<strong>di</strong> € 320,00 per prima e settima fila ad un massimo <strong>di</strong> €520,00 per la quarta. Per i non iscritti <strong>di</strong>sponibili da un minimo<strong>di</strong> € 540,00 per la prima e la settima fila ad un massimo <strong>di</strong> €870,00 per la quarta.Sepoltura a sterro/inumazione o in <strong>di</strong>stinto o in loculi ossari lasepoltura in terra è effettuata per un periodo <strong>di</strong> <strong>di</strong>eci anni terminatoil quale gli ere<strong>di</strong> danno in<strong>di</strong>cazione generalmente della sistemazionedefinitiva dei resti mortali.È possibile essere sepolti a sterro cioè in terra (salvo <strong>di</strong>sponibilità)sia per chi è iscritto alla <strong>Misericor<strong>di</strong>a</strong> <strong>di</strong> <strong>Firenze</strong>, sia perchi non è iscritto alla <strong>Misericor<strong>di</strong>a</strong> <strong>di</strong> <strong>Firenze</strong>. Le sepolture interra avvengono con lapide fornita dalla <strong>Misericor<strong>di</strong>a</strong> <strong>di</strong> <strong>Firenze</strong>(basamento quadrato <strong>di</strong> marmo con vaso, porta lampada foto inporcellana e croce in ferro battuto in alzato).Il costo per la sepoltura in terra comprendente tutte le spese<strong>di</strong> inumazione e lapide varia da un minimo <strong>di</strong> € 1.080,00 pergli iscritti da almeno cinque anni alla <strong>Misericor<strong>di</strong>a</strong> <strong>di</strong> <strong>Firenze</strong>e <strong>di</strong> € 2.580,00 per chi è iscritto da soli due mesi, fino ad unmassimo <strong>di</strong> € 3.580,00 per i non Iscritti.Si ricorda che l’iscrizione alla <strong>Misericor<strong>di</strong>a</strong> <strong>di</strong> <strong>Firenze</strong> può essereeffettuata anche dal Portale della <strong>Misericor<strong>di</strong>a</strong> <strong>di</strong> <strong>Firenze</strong> edè richiesta una quota minima <strong>di</strong> Ammissione <strong>di</strong> € 25,00 ognianno l’iscritto sarà tenuto a pagare una quota associativa (attualmente<strong>di</strong> € 25,00). Tra non molto a partire dal mese <strong>di</strong> settembre2013 potranno essere concesse solo per i defunti alcunesepolture <strong>di</strong>stinte/colombari con la nuova tecnica Aerata (dettetombe ecologiche), cioè senza necessità <strong>di</strong> zincatura interna delferetro dette sepolture saranno concesse almeno inizialmenteper un periodo non inferiore ai venti anni con costo inferiorerispetto alle sepolture cinquantennali.Modalità <strong>di</strong> pagamento per concessioni/spese cimiteriali:Presso l’amministrazione <strong>di</strong> Piazza Duomo, Contanti per importiinferiori ai € 1.000,00, oppure assegno <strong>di</strong> c/c bancarioo assegno circolare intestati a <strong>Misericor<strong>di</strong>a</strong> <strong>di</strong> <strong>Firenze</strong> o carta<strong>di</strong> cre<strong>di</strong>to.Per il pagamento <strong>di</strong>lazionato dell’intero importo, senza interessi,a 3 mesi oppure, sempre senza interessi, fino ad un massimo <strong>di</strong>24 mesi, dalla data <strong>di</strong> emissione fattura, con un acconto del 40%all’atto delle pratiche. Per perio<strong>di</strong> superiori ai 24 mesi possibilità<strong>di</strong> finanziare l’intero importo tramite finanziaria (con assicurazionevita a copertura dell’intero importo finanziato), salvoapprovazione della medesima e con interessi da essa stabiliti, contrattamento <strong>di</strong> favore per i pensionati INPS.- 39 -


AmbulatoriVicolo degli A<strong>di</strong>mari, 1 50122 <strong>Firenze</strong>DIRETTORE SANITARIO DR. ALESSANDRO PAOLIPer tutti i Presi<strong>di</strong>: prenotazioni online www.misericor<strong>di</strong>a.firenze.itOppure telefonare 848 – 81.22.21Tutti i giorni feriali 8.00 – 20.00 Il sabato 8.00 – 13.00AMBULATORIDELLA MISERICORDIADI FIRENZEs.r.l. - Impresa SocialeANESTESIA (AGOPUNTURA)Dr. Rosa Di Lernia martedì 15.40 – 17.30ALLERGOLOGIA E IMMUNOLOGIA (1)Dr. Stefano Turchini martedì 08.00 – 09.20Dr. Enrico Beccastrini sabato 09.30 – 12.00ANGIOLOGIA (2)Dr. Maurizio Tarantelli martedì 16.00 – 16.50Dr. Angela Terreni venerdì 08.30 – 13.00CARDIOLOGIA (3)Dr. Carmine Liccar<strong>di</strong> lunedì 09.30 – 14.00Dr. Renzo Lamberti martedì 11.30 – 13.30Dr. Maurizio Tarantelli martedì 16.45 – 17.45Dr. Clau<strong>di</strong>o Poli mercoledì 09.00 – 12.00Dr. Giuseppe Mangialavori mercoledì 09.00 – 12.00CHIRURGIADr. Riccardo Gattai mercoledì 14.30 – 16.00Dr. Domenico Labonia mercoledì 17.15 – 19.00CHIRURGIA DELLA MANODr. Ludovico Stellini martedì 08.30 – 09.30DERMATOLOGIA (4)Dr. Carmela Cozza lunedì 10.30 – 13.00mercoledì 17.00 – 19.00sabato 10.30 – 12.00Dr. Sara Fortunato lunedì 14.30 – 17.30Dr. Francesca Pagnini martedì 08.30 – 11.30Dr. Gastone Bianchini martedì 13.50 – 15.30Dr. Federica Papi martedì 17.45 – 19.30giovedì 13.00 – 15.30Dr. Giordana Coronella mercoledì 12.00 – 14.00Dr. Annalisa Rapaccini mercoledì 14.10 – 16.20Dr. Chiara Delfino giovedì 09.30 – 12.30Dr. Alessandra Di Blasi giovedì 16.00 – 19.00Dr. Francesco Perrelli venerdì 16.00 – 17.00Dr. Maria Coppini venerdì 10.30 – 13.30Dr. Luca Salimbeni venerdì 16.10 – 19.10sabato 08.30 – 10.00Dr. Silvia Betti venerdì 09.00 – 11.00Dr. Maurizio D’Anna venerdì 11.00 – 14.00Dr. Barbara Alfaioli venerdì 14.00 – 16.00DIETOLOGIADr. Antonietta Amedei martedì 11.30 – 14.00Dr. Benedetta Ragghianti venerdì 14.30 – 18.00ENDOCRINOLOGIAProf. Renato Guazzelli giovedì 11.30 – 12.50ECOGRAFIADr. Silvia Franchi Micheli martedì 16.00 – 19.00GASTROENTEROLOGIADr. Cristina Cenci mercoledì 09.00 – 13.00Dr. Beatrice Paoli mercoledì 16.00 – 18.00Dr. Ilaria Giangran<strong>di</strong> giovedì 14.00 – 16.30GERIATRIADr. R. Carrega Bertolini lunedì 10.30 – 13.00Dr. Maria Rosa Aglietti giovedì 10.00 – 13.00GINECOLOGIA (5)Dr. Paola Morelli lunedì 09.15 – 10.45Dr. I. Cristina Pieraccini lun.-merc. 11.00 – 13.00lun.-merc. 15.00 – 19.00giovedì 11.00 – 14.30Dr. Palma Berloco martedì 09.00 – 12.50Dr. Donatella Nannoni giovedì 15.00 – 19.00venerdì 08.50 – 10.50sabato 09.00 – 12.00Dr. Anna Didona venerdì 11.30 – 14.00Dr. Luca Bettini venerdì 16.00 – 19.00MEDICINA A INDIRIZZO ESTETICODr. Angela Terreni venerdì 08.30 – 13.00NEUROLOGIADr. Andrea Di Rollo lunedì 08.30 – 10.30Dr. Paola Ragghianti giovedì 08.30 – 10.30OCULISTICADr. Marco Ciaramelli lun.-ven. 08.10 – 12.40Dr. Tommaso Ver<strong>di</strong>na lunedì 13.00 – 14.30Dr. Mario Caterini lunedì 15.00 – 19.00sabato 09.00 – 12.15Prof. Riccardo Frosini martedì 08.00 – 09.00Dr. Jacopo Pala<strong>di</strong>ni martedì 09.00 – 12.30Dr. R. Paoletti Perini martedì 14.45 – 16.15Dr. M. A. De Giovanni martedì 12.45 – 14.00martedì 17.00 – 19.00mercoledì 08.30 – 10.30gio.09.00-13.30/15.30-19.00Dr. Laura Bar<strong>di</strong> mercoledì 11.00 – 13.30Dr. Marco Marucci mercoledì 16.30 – 19.00Dr. F. De Saint Pierre giovedì 15.30 – 19.15Dr. Mattia Pasti venerdì 14.30 – 16.30Dr. Nicola Passarelli venerdì 17.00 – 19.10ODONTOIATRIADr. Riccardo Gizdulich lunedì 09.00 – 11.30- 40 -


Ambulatorivenerdì 14.30 – 17.00Dr. Paola Scala lunedì 12.00 – 15.00mercoledì 14.00 – 19.00venerdì 10.30 – 13.30Dr. L. Capei Chiaromanni lunedì 15.30 – 17.30martedì 14.30 – 18.00mercoledì 09.00 – 12.00Dr. Marco Visani martedì 09.00 – 12.00giovedì 14.30 – 18.30venerdì 17.00 – 18.30Dr. Federico Tapinassi giovedì 09.00 – 12.00Dr. Carlo Turri Zanoni sabato 09.00 – 12.00ORTODONZIADr. Rosa Turco mercoledì 14.00 – 19.00ORTOPEDIA (9)Dr. Filippo Poccianti lunedì 11.30 – 13.30Dr. Daniele Lazzara lunedì 14.30 – 15.30Dr. Paolo Donati lunedì 17.30 – 19.00mercoledì 09.00 – 13.45Dr. Angela Astone martedì 09.45 – 12.30Dr. Michele Losco martedì 17.30 – 19.30Dr. Francesco Menotti giovedì 16.45 – 19.00venerdì 09.00 – 11.00Dr. Antonio Carosella sabato 08.30 – 12.15OTORINOLARINGOIATRIA (10)Dr. Gennaro Ferriero lunedì 13.00 – 14.30martedì 17.15 – 19.10giovedì 14.00 – 16.00venerdì 12.00 – 13.00Dr. Giuseppe Gorinilun.09.00-12.00/17.30-19.10merc./gio. 17.00 – 19.10sabato 09.00 – 10.30Dr. Daniele Limoni lunedì 15.00 – 16.30Dr. Filippo Pontone martedì 11.00 – 13.00Dr. Fausto Faleg martedì 14.40 – 16.45venerdì 14.30 – 19.00Dr. Luciano Traversi mercoledì 10.00 – 12.00Dr. Attilio Alonzo mercoledì 12.50 – 14.40Dr. Susanna Dallai giovedì 08.30 – 11.30Dr. Paolo Ponticelli venerdì 08.50 – 11.30PODOLOGIADr. Debora D’Amico lunedì 16.00 – 18.30Dr. Luca Nardoni giovedì 12.45 – 13.30PNEUMOLOGIADr. Alessandro Romeo martedì 09.30 – 11.00Dr. Guido Basetti <strong>San</strong>i giovedì 15.00 – 18.00Dr. Gianluca Chelucci sabato 10.30 – 12.30PSICHIATRIADr. Teresa Paolini lunedì 16.30 – 19.00Dr. Piero Tozzi per appuntamentoPSICOLOGIADr. Elisabetta Lazslo martedì 10.30 – 12.10Dr. Lisa Alessandri mercoledì 16.00 – 17.30Dr. M. Chiara Cecchi giovedì 18.00 – 19.30Dr. A. M. Dona Novoa sabato 09.00 – 12.00Dr. Piero Tozzi per appuntamentoREUMATOLOGIADr. Jelena Blagojevic martedì 15.40 – 19.00Dr. Valentina Denaro giovedì 09.00 – 11.00TERAPIA DELLE CEFALEEDr. F. De Cesaris venerdì 14.00 – 19.45TERAPIA DEL DOLOREDr. Roberta Casali mercoledì 16.00 – 19.00UROLOGIADr. P. <strong>San</strong>giovanni lunedì 17.00 – 18.30Dr. Carlo Lotti giovedì 17.00 – 19.00Dr. Giampaolo Siena venerdì 18.00 – 19.30Iniezioni intramuscolarida lunedì al sabato 08.30 - 10.30G. M. Turistica dal lun. al ven. 14.00 - 16.00Holter car<strong>di</strong>aco dal lun. al ven. 08.00 - 08.30Holter pressorio dal lun. al giov. ore 14.30Controllo glicemia dal lun. al sab. 08.30 - 10.301) ALLERGOLOGIA e IMMUNOLOGIA: Prove cutanee - patch test - vaccini. 2) ANGIOLOGIA: Ecocolordoppler:carotideo vertebrale; arterioso e venoso, aorta addominale. Eco c.d. arteria oftalmica. Scleroterapia. 3) CARDIOLOGIA:Elettrocar<strong>di</strong>ogramma - Ecocar<strong>di</strong>ogramma - Ecodoppler car<strong>di</strong>aco* - Holter Car<strong>di</strong>aco e Pressorio - E.C.G. sotto sforzo(cicloergometro). 4) DERMATOLOGIA: Diatermocoagulazione - Laser dermatologico - Esame micologico - Biopsiecutanee - Videodermatoscopia. 5) GINECOLOGIA e OSTETRICIA: Colposcopia - Eco trans vaginale* - Eco pelvicatrans addominale - Ecografia per test <strong>di</strong> screening I trimestre (I test) - Ecografia ostetrica <strong>di</strong> screening (I-II-III trim.) - PapTest - Tamponi. 6) MEDICINA AD INDIRIZZO ESTETICO: Peeling chimico - Fillers - Biorivitalizzazione 7)NEUROFISIOPATOLOGIA: Elettromiografia. 8) OCULISTICA: Campimetria - Pachimetria. 9) ORTOPEDIA: Infiltrazioni.10) OTORINOLARINGOIATRIA: Esame Vestibolare - Esame Au<strong>di</strong>oimpedenzometrico - Tamponi - Laringoscopiaa fibre ottiche. 11) PNEUMOLOGIA: Spirometria - Vaccini. 12) UROLOGIA: Uroflussimetria. 13) TERAPIADEL DOLORE: Infiltrazioni - Mesoterapia. 14) ECOGRAFIE: Addome superiore*, inferiore* e completo*; pelvica*;osteo-articolare; capo e collo*; tiroidea*; paratiroi<strong>di</strong> e ghiandole salivari*, tegumenti e parti superficiali; testicolare; transrettale*; mammaria; in gravidanza, muscolo-ten<strong>di</strong>nea. Eco c.d. arterie renali. Ecocolodoppler vasi spermatici; ecocolordopplervasi penieni; ecocolordoppler plessi pampiniformi. Ecocolordoppler arterie renali. * anche in convenzione- 41 -


Ambulatori- 42 -Via del <strong>San</strong>sovino, 176 50142 <strong>Firenze</strong>ANESTESIA (AGOPUNTURA)DIRETTORE SANITARIO DR. ALESSANDRO PAOLITutti i giorni feriali 8.00 – 20.00 Il sabato 8.00 – 13.00Dr. Rosa Di Lernia sabato 09.30 – 12.30ALLERGOLOGIA E IMMUNOLOGIA (1)Dr. Stefano Turchini giovedì 08.30 – 11.00Dr. Enrico Beccastriniogni 15 giorni giovedì 18.00 – 19.30ogni 15 giorni venerdì 16.00 – 17.30Dr. Giacomo Emmi sabato 09.00 – 12.00ANGIOLOGIA (2)Dr. Elena Giacomelli lunedì 14.00 – 16.00Dr. Angela Terreni martedì 09.00 – 12.00venerdì 14.30 – 18.30Dr. Guido De Filippo sabato 10.00 – 12.30CARDIOLOGIA (3)Dr. Giuseppe Mangialavori lunedì 13.00 – 14.30martedì 15.30 – 17.30venerdì 09.00 – 12.00Dr. Carmine Liccar<strong>di</strong> martedì 17.40 – 19.20mercoledì 15.30 – 17.00giovedì 09.00 – 11.00Dr. Chiara Fantappiè mercoledì 14.00 – 16.30Dr. Paolo Cecchi giov. 13.10-14.15/15.15-16.00Dr. Clau<strong>di</strong>o Poli giovedì 15.00 – 18.00Dr. Franco Frosini giovedì 16.00 – 17.30Dr. Marco Vinci venerdì 15.00 – 18.30sabato 09.00 – 12.00CARDIOCHIRURGIADr. Giuseppe Vaccari lunedì 10.00 – 13.00CHIRURGIADr. Riccardo Gattai martedì 12.30 – 14.30giovedì 18.00 – 19.00Dr. Domenico Labonia mercoledì 10.30 – 13.30DERMATOLOGIA (4)Dr. Beatrice Magini lunedì 09.00 – 11.30martedì 15.00 – 17.30mercoledì 09.00 – 12.15Dr. Francesca Pagnini lun-gio 11.30 – 13.30Dr. Barbara Alfaioli lunedì 14.30 – 17.30venerdì 16.30 – 18.30Dr. Elena Quercioli lun-ven 15.00 – 19.30giovedì 14.00 – 17.00Dr. Giordana Coronella martedì 09.00 – 12.30Dr. Chiara Delfino martedì 15.00 – 16.30venerdì 15.00 – 18.00sabato 09.00 – 12.30Dr. Giulia Mariotti martedì 17.45 – 19.30mercoledì 18.00 – 19.30giovedì 15.00 – 17.30Dr. Federica Papi mercoledì 14.00 – 17.30sabato 08.30 – 10.00Dr. Laura Bisin giovedì 08.30 – 10.30venerdì 11.00 – 13.00Dr. Maria Coppini(1° e 3° del mese) giovedì 10.30 – 13.00Dr. Maurizio D’Anna(2° e 4° del mese) giovedì 10.30 – 13.00Dr. Lorenzo Atani venerdì 08.30 – 10.30ENDOCRINOLOGIA – DIETOLOGIADr. Benedetta Ragghianti lunedì 14.45 – 17.15Dr. M. Grazia Petracca lunedì 17.30 – 19.00Dr. <strong>San</strong>dra Silvestri giovedì 17.30 – 19.10Dr. Pierluigi Vannucchi mercoledì 14.30 – 16.30AUXOLOGIA - ENDOCRINOLOGIA PEDIATRICAProf. Fiorella Galluzzi martedì 08.30 – 10.30CHIRURGIA MANO E SPALLADr. Eros Bruno martedì 16.00 – 17.50Dr. Daniele Lazzara martedì 18.00 – 19.00Dr. Angela Astone mercoledì 10.00 – 13.00Dr. Filippo Poccianti giovedì 14.30 – 17.00Dr. Ludovico Stellini venerdì 09.30 – 11.30FISIOTERAPIAdal lun. al ven. 08.00 – 19.30 sabato 08.30 – 12.30RIABILITAZIONE UROGINECOLOGICADr. Federica Boscaleri lun-mer-ven 12.30 – 15.30GASTROENTEROLOGIADr. Manuela Ortolani(ogni 15 giorni) lunedì 15.30 – 17.10Dr. Ilaria Giangran<strong>di</strong> giovedì 17.30 – 19.30GERIATRIADr. Vezio Polidori Per appuntamentoDr. Maria Rosa Aglietti lunedì 10.00 – 12.00GINECOLOGIA (5)Dr. Luca Bettini lunedì 09.00 – 12.00Dr. Palma Berloco lun.-merc. 15.15 – 18.00venerdì 15.00 – 18.00Dr. Serena Tarani mart.-sab. 09.00 – 12.00Dr. Veronica Eroli giovedì 11.00 – 13.30Dr. Luigi Tancre<strong>di</strong> martedì 13.00 – 15.00Dr. Cecilia Molino martedì 15.30 – 19.00(ogni 15 giorni) giovedì 17.00 – 19.00Prof. Mauro Marchionni mercoledì 10.30 – 12.20Dr. Marianna Rambal<strong>di</strong> giovedì 14.30 – 16.30Dr. Irene Banchelli giovedì 17.00 – 19.00Dr. Benedetta Signori venerdì 11.30 – 13.30Dr. Paola Morelli venerdì 09.15 – 11.15LOGOPEDIA DELL’ETÀ EVOLUTIVADr. Daniele D’Arrigo venerdì 12.30 – 13.30MEDICINA LEGALEDr. Giuseppe Panichi venerdì 18.00 – 19.30MEDICINA A INDIRIZZO ESTETICODr. Beatrice Magini lunedì 09.00 – 11.30martedì 15.00 – 17.30mercoledì 09.00 – 12.15Dr. Elena Quercioli lun.-ven. 15.00 – 19.30giovedì 14.00 – 17.00Dr. Angela Terreni martedì 09.00 – 12.00venerdì 14.30 – 18.30Dr. Maurizio D’Anna giovedì 10.30 – 13.00MEDICINA DEI TRASPORTIDr. Marco Marucci lunedì 17.30 – 19.00NEUROLOGIADr. Paola Ragghianti mercoledì 10.00 – 11.30


AmbulatoriDr. Andrea Di Rollo giovedì 08.00 – 10.30NEUROCHIRURGIA (PATOLOGIA VERTEBRALE)Dr. Homere Mouchaty giovedì 10.30 – 13.00sabato 09.00 – 12.00NEUROFISIOLOGIA E FISIATRIA (7)Dr. Tafta Myftari lunedì 09.30 – 12.30mercoledì 09.30 – 12.30OCULISTICA (8)Dr. G. D. Panzar<strong>di</strong> lunedì 08.30 – 10.30venerdì 08.20 – 11.00Dr. Mario Caterini lunedì 11.00 – 13.00martedì 13.30 – 16.40giovedì 09.00 – 13.00venerdì 15.00 – 19.00Dr. M. A. De Giovanni lunedì 15.00 – 18.30mercoledì 15.30 – 19.00sabato 09.00 – 12.00Dr. Mattia Pasti venerdì 12.00 – 13.30Dr. Marco Marucci martedì 17.45 – 18.30Dr. R. Paoletti Perini martedì 17.45 – 18.30giovedì 16.30 – 19.00Dr. Marco Ciaramelli mercoledì 09.30 – 12.30Dr. Dario Di Salvo mercoledì 13.00 – 14.30giovedì 13.15 – 14.30Dr. Tommaso Ver<strong>di</strong>na venerdì 12.00 – 13.30ORTOPEDIA (9)Dr. Alberto Aquino lunedì 15.00 – 17.00Dr. Leonardo Sacchi lun.12.00-13.30/17.30-19.00giovedì 12.00 – 13.30Dr Francesco Menotti martedì 08.00 – 10.00venerdì 11.45 – 14.00Dr. Renato Cristiano giovedì 11.30 – 13.30Dr. Michele Losco martedì 14.45 – 16.00Dr. Eros Bruno martedì 16.00 – 17.50Dr. Daniele Lazzara martedì 18.00 – 19.00Dr. Angela Astone mercoledì 10.00 – 13.00Dr. Filippo Poccianti giovedì 14.30 – 17.00Dr. Raffaele Scialla venerdì 17.30 – 19.00(1° del mese) sabato 09.00 – 12.00OTORINOLARINGOIATRIA (10)Dr. Gennaro Ferriero lunedì 09.30 – 10.30martedì 11.30 – 12.30merc-ven 17.30 – 19.30sabato 10.15 – 11.30Dr. Daniele Limoni lunedì 17.00 – 18.30mercoledì 14.00 – 17.00Dr. Filippo Pontone martedì 09.30 – 10.50Dr. Fausto Faleg martedì 17.15 – 19.30venerdì 10.30 – 11.30Dr. Luca Mondaini mercoledì 10.00 – 12.00Dr. Luciano Traversi mercoledì 08.30 – 09.30Dr. Susanna Dallai giovedì 13.00 – 14.30Dr. Luca Gori giovedì 08.30 – 09.30Dr. Beatrice Brogelli venerdì 15.00 – 16.30Dr. Mauro Cellai sabato 08.30 – 10.30PEDIATRIADr. M. Cinzia Scalas giovedì 14.30 – 17.30PNEUMOLOGIA (11)Dr. Salvatore Placanica lunedì 09.00 – 12.00mercoledì 09.30 – 12.30Dr. Guido Basetti <strong>San</strong>iogni 15 gg. giovedì 10.00 – 13.00PODOLOGIADr. Luca Nardoni martedì 09.00 – 12.00Dr. Gianfranco Cascini martedì 14.00 – 17.30Dr. Debora D’Amico mercoledì 17.30 – 19.30venerdì 09.30 – 11.00PSICOLOGIADr. Maria Chiara Cecchi lunedì 09.00 – 12.00Dr. Debora Gilar<strong>di</strong> lunedì 17.00 – 19.00Dr. Lisa Alessandri martedì 17.15 – 19.30Dr. A. M. Donanovoa merc. 8.30-11.00/17.00-19.15Dr. Selvaggia Prevete giovedì 14.30 – 19.10PSICHIATRIADr. Paolo Rossi Pro<strong>di</strong> lunedì 17.30 – 19.30Dr. Teresa Paolini mercoledì 10.00 – 12.00REUMATOLOGIADr. Angela Del Rosso mercoledì 14.30 – 18.30venerdì 14.30 – 16.30UROLOGIA (12)Dr. Nicola Tosi lunedì 17.00 – 19.30Dr. Carlo Lotti martedì 09.00 – 11.00giovedì 14.00 – 16.00Dr. Michele Lanciotti mercoledì 08.00 – 09.20Dr. Giampaolo Siena venerdì 14.00 – 17.30ODONTOIATRIADr. Marco Visani lunedì 15.30 – 19.00giovedì 09.00 – 12.00Dr. Riccardo Gizdulich lunedì 12.00 – 15.00martedì 14.00 – 17.00mercoledì 15.30 – 19.00venerdì 09.00 – 13.30Dr. Hellen Allori martedì 10.00 – 13.00(1° e 3° del mese) venerdì 14.00 – 19.00Dr. E. Formichini Bigi mercoledì 13.30 – 15.00giovedì 12.30 – 14.00Dr. Paola Scala sabato 09.00 – 12.00Dr. L. Capei Chiromanni giovedì 14.30 – 16.30ORTODONZIADr. Nicoletta Albricci(2° e 4° del mese) venerdì 15.00 – 19.00TERAPIA DELLE CEFALEE INFANTILIDr. M. Cinzia Scalas lunedì 09.00 – 12.00mart-gio-ven 14.30 – 17.30TERAPIA DEL DOLORE (13)Dr. Maria Ciampolini martedì 11.00 – 13.00ECOGRAFIA (14) (anche in convenzione)Dr. Giovanni Branco lunedì 08.30 – 12.30Dr. Franco Frosini giovedì 14.00 – 17.30Dr. Stefano Papp venerdì 08.00 – 13.45(1° e 3° del mese) mercoledì 15.00 – 16.45I servizi infermieristici <strong>di</strong> iniezioni intramuscolarie <strong>di</strong> car<strong>di</strong>ocheck si effettuano dallunedì al sabato ore 08.30 - ore 10.30.Servizio infermieristico lunedì, mercoledì e venerdì08.30 /12.00 - 14.30/17.00, martedì egiovedì 08.30 /12.00, sabato 08.30 /11.30.Gli orari pervenuti in data 25.05.2013, sonosoggetti a possibili variazioni <strong>di</strong> cui la Redazionenon è responsabile.- 43 -


AmbulatoriAGOPUNTURA- 44 -Viale dei Mille, 32 50132 <strong>Firenze</strong>DIRETTORE SANITARIO DR. CARLO LOTTITutti i giorni feriali 8.30 – 19.30 Il sabato 8.30 – 13.00Dr. Rosa Di Lernia venerdì 09.45 – 12.00ALLERGOLOGIA E IMMUNOLOGIA (1)Dr. Stefano Turchini giovedì 17.15 – 18.30ANGIOLOGIA (2)Dr. Angela Terreni martedì 13.00 – 15.00Dr. Elena Giacomelli venerdì 12.00 – 14.00CARDIOLOGIA (3)Dr. Paolo Cecchi giovedì 17.00 – 19.00Dr. C. Fantappiè ogni 15 gg. mercoledì 17.30 – 19.00Dr. Linda Zampini venerdì 08.30 – 10.30CHIRURGIADr. Riccardo Gattai lunedì 15.00 – 15.40CHIRURGIA DELLA MANODr. Filippo Poccianti mercoledì 17.45 – 19.10Dr. Angela Astone giovedì 13.45 – 14.45DERMATOLOGIA (4)Dr. Maria Coppini lunedì 14.30 – 16.00Dr. Giulia Mariotti lunedì 17.30 – 19.00Dr. Carmela Cozza martedì 09.00 – 12.00sabato 08.30 – 10.00Dr. Federica Papi martedì 12.00 – 14.00sabato 10.30 – 12.30Dr. Laura Bisin martedì 16.00 – 17.30Dr. Giuseppe Barbati martedì 18.00 – 19.00Dr. Francesca Gonnelli mercoledì 09.30 – 12.30Dr. Maurizio D’Anna mercoledì 15.00 – 17.10Dr. Luca Salimbeni giovedì 09.30 – 12.30Dr. Silvia Betti giovedì 12.30 – 13.50Dr. Giordana Coronella venerdì 16.00 – 19.00ENDOCRINOLOGIA - DIETOLOGIADr. Olga Bartolini(solo endocrinologia) lunedì 08.30 – 13.00Dr. M. Grazia Petracca lunedì 13.00 – 14.00mercoledì 11.30 – 14.00GASTROENTEROLOGIADr. Ilaria Giangran<strong>di</strong> mercoledì 17.30 – 19.00Dr. B. Paoli ogni 15 gg. mercoledì 17.30 – 18.30GERIATRIADr. F. Mayer ogni 15 gg. giovedì 18.00 – 19.30GINECOLOGIA (5)Dr. Anna Didona martedì 14.00 – 16.00Dr. I. C. Pieraccini mercoledì 13.30 – 14.30giovedì 16.30 – 18.00venerdì 10.30 – 12.00Dr. Donatella Nannoni venerdì 12.00 – 14.00NEUROLOGIADr. Paola Ragghianti martedì 09.30 – 11.00OCULISTICADr. M. A. De Giovanni lunedì 09.00 – 11.30martedì 09.00 – 11.30venerdì 15.00 – 18.30Dr. Dario Di Salvo lunedì 12.00 – 14.00giovedì 15.00 – 16.45Dr. Tommaso Ver<strong>di</strong>na lunedì 17.00 – 18.30sabato 08.30 – 10.30Dr. Luigi Vitale martedì 15.00 – 18.00Dr. R. Paoletti Perini martedì 12.00 – 14.00Dr. Elena Desideri mercoledì 08.45 – 13.00Dr. Mattia Pasti mercoledì 15.00 – 17.00Dr. F. De Saint Pierre giovedì 08.30 – 12.30Dr. Laura Bar<strong>di</strong> venerdì 08.45 – 11.30Dr. Mario Caterini venerdì 12.00 – 13.30ORTOPEDIA (9)Dr. Eros Bruno lunedì 16.00 – 17.30Dr. Paolo Donati lunedì 08.45 – 11.00venerdì 13.45 – 15.15Dr. Leonardo Sacchi martedì 17.45 – 19.00giovedì 08.30 – 10.00Dr. Filippo Poccianti mercoledì 17.45 – 19.10Dr. Angela Astone giovedì 13.45 – 14.45OTORINOLARINGOIATRIADr. Daniele Limoni lunedì 13.00 – 14.30Dr. Gennaro Ferriero lunedì 17.30 – 19.00mercoledì 14.00 – 15.00sabato 08.30 – 10.00Dr. Luca Mondaini lunedì 11.00 – 13.00Dr. Chiara Cavicchi martedì 15.30 – 17.30venerdì 16.00 – 18.00Dr. Susanna Dallai mercoledì 08.30 – 11.00Dr. Marco Lazzeri mercoledì 16.30 – 17.30Dr. Attilio Alonzo martedì 08.30 – 09.30giovedì 12.00 – 13.30venerdì 08.30 – 10.00Dr. Filippo Pontone giovedì 15.00 – 16.45Dr. Beatrice Brogelli venerdì 18.00 – 19.00PEDIATRIA E CHIRURGIA PEDIATRICADr. Giovanni Grisolia lunedì 16.00 – 17.00mercoledì 14.00 – 15.00PNEUMOLOGIADr. A. Romeo ogni 15 gg. giovedì 18.00 – 19.00PODOLOGIADr. Luca Nardoni sabato 10.45 – 12.30PSICHIATRIADr. Teresa Paolini giovedì 10.30 – 12.00PSICOLOGIA - PSICOTERAPIADr. Clau<strong>di</strong>a Bricci martedì 11.30 – 13.00Dr. Lisa Alessandri giovedì 12.30 – 15.00REUMATOLOGIADr. Angela Del Rosso lunedì 15.00 – 17.00Dr. Luna Menza sabato 11.00 – 12.30TERAPIA DEL DOLOREDr. Roberta Casali giovedì 13.00 – 14.45UROLOGIADr. Giampaolo Siena lunedì 14.00 – 15.00Dr. P. <strong>San</strong>giovanni martedì 18.00 – 19.00INIEZIONI: dal Lunedì al Sabato 08.30 – 10.30


Piazzetta <strong>di</strong> Valdambra, 8 50127 <strong>Firenze</strong>DIRETTORE SANITARIO DR. CARLO LOTTIAmbulatoriTutti i giorni feriali dalle ore 9.00 alle ore 12.30 e dalle 15.00 alle 19.00. Sabato chiusoANESTESIA (AGOPUNTURA)Dr. Rosa Di Lernia martedì 09.30 – 11.00ALLERGOLOGIA E IMMUNOLOGIA (1)Dr. Enrico Beccastrini(ogni 15 gg.) lunedì 16.30 – 18.00Dr. Stefano Turchini(ogni 15 gg.) giovedì 15.00 – 16.00ANGIOLOGIADr. Elena Giacomelli venerdì 09.00 – 11.30CARDIOLOGIA (3)Dr. Francesco Grisenti lunedì 16.00 – 19.00Dr. Paolo Cecchi mercoledì 17.15 – 19.00Dr. Andrea Chelucci(ogni 15 gg.) martedì 17.00 – 19.00CHIRURGIADr. Domenico Labonia mercoledì 09.00 – 10.00Dr. R. Gattai (proctologia) giovedì 15.00 – 15.45CHIRURGIA DELLA MANODr. Angela Astone lunedì 15.00 – 17.30DERMATOLOGIA (4)Dr. Roberto Iacopozzi lunedì 17.30 – 19.00venerdì 11.00 – 12.00Dr. Elena Quercioli(ogni 15 gg.) martedì 09.30 – 12.00Dr. Lorena Lotti mar.11.00-13.00/17.30-19.00Dr. Laura Bisin mercoledì 10.00 – 12.00giovedì 16.00 – 18.30Dr. Federica Ricceri mercoledì 17.00 – 18.00Dr. Barbara Alfaioli mercoledì 15.00 – 16.00giovedì 09.00 – 10.30venerdì 09.00 – 10.30Dr. Luca Salimbeni(ultimo del mese) venerdì 10.00 – 12.00Dr. Maurizio D’Anna venerdì 15.30 – 17.30ECOGRAFIADr. Giovanni Branco giovedì 09.00 – 12.00ENDOCRINOLOGIA – DIETOLOGIADr. Valentina Bod<strong>di</strong> lunedì 18.00 – 19.30Dr. Benedetta Ragghianti(ogni 15 gg.) giovedì 09.00 – 12.00Dr. M. Grazia Petracca giovedì 15.00 – 17.30GASTROENTEROLOGIADr. Manuela Ortolani(ogni 15 gg.) martedì 15.30 – 17.00GERIATRIADr. Monica Torrini giovedì 17.30 – 19.00GINECOLOGIA (5)Dr. Paola Morelli lunedì 11.30 – 13.00Dr. Eleonora Di Gangi martedì 15.00 – 17.00Dr. Palma Berloco mercoledì 09.00 – 12.30Dr. Luca Bettini giovedì 16.00 – 18.00Dr. Serena Tarani venerdì 16.00 – 17.00Dr. Caterina Serena venerdì 17.30 – 19.30NEUROLOGIADr. Paola Ragghianti(ogni 15 gg.) lunedì 09.00 – 10.30OCULISTICADr. Tommaso Ver<strong>di</strong>na lunedì 09.00 – 12.00Dr. Giovanni Panzar<strong>di</strong> lunedì 11.00 – 13.00Dr. Francesco Ferrara lunedì 15.30 – 18.30Dr. Laura Bar<strong>di</strong> martedì 09.00 – 10.30Dr. Michele Starnotti martedì 15.00 – 18.30Dr. R. Paoletti Perini giovedì 11.00 – 13.00Dr. Dario Di Salvo mercoledì 10.00 – 12.30Dr. Iacopo Pala<strong>di</strong>ni mercoledì 15.00 – 16.30giovedì 09.00 – 12.00Dr. Mario Caterini mercoledì 17.00 – 19.00Dr. Maria Chiara Arena martedì 10.30 – 12.00giovedì 15.30 – 19.30Dr. M. A. De Giovanni(ogni 15 gg.) vener<strong>di</strong> 09.30 – 11.00Dr. Fabrizio Sappia(ogni 15 gg.) venerdì 10.00 – 11.30Dr. Chiara Scrivanti venerdì 15.00 – 17.00Dr. Marco Marucci venerdì 17.00 – 19.30ORTOPEDIA (9)Dr. Angela Astone lunedì 15.00 – 17.30Dr. Eros Bruno giovedì 15.00 – 16.00Dr. Renato M.F. Cristiano(ogni 15 gg.) giovedì 11.30 – 13.00Dr. Alberto Aquino venerdì 18.00 – 19.00OTORINOLARINGOIATRIA (10)Dr. J. Maria De Cesare lunedì 09.00 – 11.30Dr. Fausto Faleg lunedì 15.00 – 16.30venerdì 09.00 – 10.30Dr. Gennaro Ferriero martedì 15.00 – 17.00Dr. Beatrice Brogelli mercoledì 11.30 – 13.00Dr. Chiara Cavicchi mercoledì 15.00 – 17.00Dr. Attilio Alonzo mercoledì 18.00 – 19.00Dr. M. Degli Innocenti venerdì 15.00 – 16.30PNEUMOLOGIADr. Clau<strong>di</strong>a Coli(una volta al mese) mercoledì 17.00 – 19.00Dr. Salvatore Placanica mercoledì 17.00 – 19.00PODOLOGIADr. Gianfranco Cascini martedì 17.00 – 19.00Dr. Benedetta Ciampi lunedì 11.30 – 13.00giovedì 11.00 – 13.00PSICHIATRIADr. Michele Rossi venerdì 12.00 – 13.00PSICOLOGIADr. Maria Chiara Cecchi venerdì 17.00 – 19.00REUMATOLOGIADr. Luana Menza(ogni 15 gg.) lunedì 09.00 – 10.30Dr. Francesca Ban<strong>di</strong>nelli(ogni 15 gg.) mercoledì 15.00 – 17.00TERAPIA DEL DOLORE (13)Dr. Monica Torrini giovedì 17.30 – 19.00UROLOGIA - ANDROLOGIADr. Marco Alessandrini martedì 11.00 – 13.00Dr. Michele Lanciotti lunedì 10.30 – 12.30venerdì 15.00 – 16.00INIEZIONI INTRAMUSCOLARIdal Lunedì al Venerdì 09.00 – 11.00- 45 -


Ambulatori- 46 -Via Delle Pleia<strong>di</strong> n. 47 – 59100 Pratoc/o Centro Commerciale “Parco Prato”DIRETTORE SANITARIO DR. CARLO LOTTITutti i giorni dal lunedì al sabato dalle ore 9.00 alle ore 13.30 e dalle 14.30 alle 19.30AGOPUNTURADr. Rosa Di Lernia mercoledì 11.30 – 13.00ALLERGOLOGIA IMMUNOLOGIA (1)Dr. Giacomo Emmi sabato 09.00 – 11.00ANGIOLOGIA E CHIRURGIA VASCOLARE (2)Dr. Elena Giacomelli lunedì 17.00 – 19.30Dr. Angela Terreni martedì 16.30 – 19.00CARDIOLOGIA (3)Dr. Chiara Fantappie’ giovedì 10.00 – 13.00venerdì 15.30 – 19.00Dr. Giuseppe Mangialavori sabato 09.30 – 12.30CHIRURGIADr. Riccardo Gattai martedì 15.30 – 16.30CHIRURGIA DELLA MANODr. Filippo Poccianti martedì 14.30 – 15.30Dr. Ludovico Stellini(ogni 15 gg) giovedì 16.30 – 18.30DERMATOLOGIA (4)Dr. Lorenzo Atani lunedì 11.00 – 13.00Dr. Francesca Pagnini lunedì 16.30 – 19.00Dr. Maurizio D’Anna martedì 10.30 – 13.00Dr. Elena Quercioli mercoledì 10.00 – 12.30Dr. Antonella Di Cesare merc.-ven. 14.30 – 16.00Dr. Laura Bisin mercoledì 17.00 – 19.00Dr. Federica Papi giovedì 09.00 – 12.00Dr. Federica Ricceri giovedì 16.15 – 18.30Dr. Lorena Lotti venerdì 09.00 – 11.00ECOGRAFIADr. Franco Frosini mercoledì 15.00 – 18.00ENDOCRINOLOGIA DIETOLOGIADr. <strong>San</strong>dra Silvestri(1° del mese) martedì 14.30 – 16.30Dr. Antonietta AmedeiDr. Valentina Bod<strong>di</strong>mercoledìvenerdì09.30 – 13.0012.30 – 14.30Dr. Vanessa Matta sabato 15.00 – 19.00GASTROENTEROLOGIADr. Ilaria Giangran<strong>di</strong>(ogni 15 gg) venerdì 14.30 – 16.30GERIATRIADr. Pier Paolo D’Ippolito giovedì 16.30 – 18.00GINECOLOGIA (5)Dr. Gaia Carri lunedì 10.00 – 13.00Dr. Veronica Eroli lunedì 14.30 – 17.00giovedì 17.00 – 19.00Dr. Luigi Tancre<strong>di</strong> martedì 09.00 – 12.00sabato 15.00 – 18.00Dr. Adalgisa Cor<strong>di</strong>sco martedì 16.00 – 18.30Dr. Benedetta Signori mercoledì 10.30 – 13.00venerdì 15.30 – 19.30Dr. Consuelo Bonito mercoledì 15.00 – 19.00sabato 09.00 – 11.00Dr. Marianna Rambal<strong>di</strong> giovedì 09.00 – 14.00MEDICINA A INDIRIZZO ESTETICO (6)Dr. Maurizio D’Anna martedì 10.30 – 13.00Dr. Angela Terreni martedì 16.30 – 19.00Dr. Elena Quercioli mercoledì 10.00 – 12.30MEDICINA LEGALEDr. Giuseppe Panichi giovedì 14.30 – 16.30NEUROLOGIADr. Andrea Di Rollo lunedì 14.30 – 16.30NEUROCHIRURGIADr. Mouchaty Homere martedì 10.00 – 12.00OCULISTICADr. Mattia Pasti lunedì 15.30 – 18.30mercoledì 10.00 – 13.00Dr. Mario Caterini martedì 09.00 – 11.00Dr. Mario <strong>San</strong>giuolo martedì 14.30 – 19.00Dr. Roberto Impavi<strong>di</strong> mercoledì 14.30 – 17.30giovedì 15.30 – 18.00Dr. Elisabetta Filippone giovedì 10.00 – 13.00sabato 15.00 – 18.30Dr. Angelo Molinara venerdì 09.00 – 12.30Dr. Marco Marucci venerdì 14.30 – 16.30ORTOPEDIA (9)Dr Piero Magni lunedì 17.00 – 19.00venerdì 09.30 – 11.30Dr. Filippo Poccianti martedì 14.30 – 15.30Dr. Michele Losco mercoledì 09.30 – 11.30Dr. Renato Cristiano giovedì 14.30 – 16.30Dr. Elena Riani(2° e 4° del mese) sabato 10.00 – 12.00OTORINOLARINGOIATRIA (10)Dr. Fausto Faleg lunedì 17.30 – 19.00sabato 14.30 – 16.00Dr. Luca Gori martedì 09.00 – 10.30mercoledì 11.00 – 12.30Dr. Luca Mondaini martedì 15.00 – 17.00Dr. Beatrice Brogelli mercoledì 16.00 – 18.30Dr. Gennaro Ferriero giovedì 11.00 – 13.00Dr. Jano Maria De Cesare venerdì 13.00 – 16.00sabato 10.00 – 12.00PNEUMOLOGIADr. Guido Basetti <strong>San</strong>i(una volta al mese) giovedì 10.30 – 13.00PODOLOGIADr. Luca Nardoni martedì 12.00 – 14.00Dr. Debora D’Amico mercoledì 15.00 – 16.30PSICOLOGIA E PSICOTERAPIADr. Gaia Anita Grassi lunedì 14.30 – 16.30Dr. Laura Messina giovedì 15.00 – 19.00Dr. Francesca Lecce sabato 09.30 – 12.00PSICHIATRIADr. Luca Faravelli mercoledì 15.30 – 16.30Dr. Maricla Tavanti sabato 11.30 – 13.30REUMATOLOGIADr. Angela Del Rosso(ogni 15 gg) martedì 15.30 – 18.00Dr. Valentina Denaro(primi 2 mercoledì) mercoledì 16.30 – 18.30Dr. Laura Menza(ogni 15 gg) lunedì 11.00 – 12.30TERAPIA DEL DOLORE (14)Dr. Maria Ciampolini(2° e il 4° del mese) martedì 09.00 – 10.00UROLOGIADr. Michele Lanciotti lunedì 09.00 – 10.00Dr. S. Caroassai Grisanti lunedì 17.00 – 19.30Dr. Luigi <strong>San</strong>giovanni(2° e il 4° del mese) mercoledì 11.00 – 12.30Dr. Gianni Vittori sabato 11.15 – 13.15INIEZIONI INTRAMUSCOLARIdal Lunedì al Sabato 09.00 – 10.30


Orario Celebrazioni per l’anno 2013ORATORIO DI PIAZZA DUOMO:Giorni feriali: <strong>San</strong>te Messe ore 11,00 – 17,30 (nei mesi <strong>di</strong> Luglio e Agosto èsospesa la celebrazione della <strong>San</strong>ta Messa delle ore 17,30) - Giorni prefestivi:ore 17,30 <strong>San</strong>ta Messa - Giorni festivi:<strong>San</strong>te Messe ore 10,00 – 11,30 – 17,30 (nel mese <strong>di</strong> Agosto è sospesa lacelebrazione della <strong>San</strong>ta Messa delle ore 11,30)GENNAIO6 – Solennità dell’Epifania: <strong>San</strong>te Messe con orario festivo12 – ore 17,30 <strong>San</strong>ta Messa in suffragio dei defunti del III° quadrimestre201220 – Solennità <strong>di</strong> <strong>San</strong> <strong>Sebastiano</strong> – Patrono della <strong>Misericor<strong>di</strong>a</strong> ore 7,00 –<strong>San</strong>ta Messa, ore 10,00 – <strong>San</strong>ta Messa prelatizia con le autorità citta<strong>di</strong>ne, ore11,30 – <strong>San</strong>ta Messa, ore 17,00 – Canti dei secon<strong>di</strong> Vespri – Panegirico del<strong>San</strong>to e Bene<strong>di</strong>zione Eucaristica ore 17,30 – <strong>San</strong>ta Messa21/22/23 – Quarantore – <strong>San</strong>te Messe con orario ferialeFEBBRAIO2 – Presentazione del Signore (Candelora) – <strong>San</strong>te Messe ore 11,00 e 17,30Per tutto il giorno <strong>di</strong>stribuzione delle candele benedette13 – Mercoledì delle Ceneri – <strong>San</strong>te Messe ore 11,00 – 17,30 A tutte le<strong>San</strong>te Messe imposizione delle Sacre CeneriMARZO24 – Domenica delle palme – <strong>San</strong>te Messe ore 10,00 – 11,30 – 17,30Dalle ore 8,00 alle ore 18,30 <strong>di</strong>stribuzione dell’olivo benedetto27 – Mercoledì <strong>San</strong>to – Non saranno celebrate <strong>San</strong>te Messe28 – Giovedì <strong>San</strong>to – Ore 16,30 <strong>San</strong>ta Messa in Coena Domini e adorazionedel S.S. Sacramento fino alle ore 2429 – Venerdì <strong>San</strong>to – Dalle ore 7,30 alle ore 12,00 adorazione del S.S. Sacramentoore 16,30 azione liturgica30 – Sabato <strong>San</strong>to – Non saranno celebrate <strong>San</strong>te Messe31 – <strong>San</strong>ta Pasqua – <strong>San</strong>te Messe ore 10,00 – 11,30 – 17,30APRILE1 – Lunedì dell’Angelo – <strong>San</strong>te Messe con orario feriale.MAGGIO8 – Festività della Mater <strong>Misericor<strong>di</strong>a</strong>e – Al termine della <strong>San</strong>ta Messa delleore 11,00 verrà proclamata la supplica17 – ore 17,30 <strong>San</strong>ta Messa in suffragio dei defunti del I° quadrimestre 201226 – ore 17,30 <strong>San</strong>ta Messa per i Fratelli riposatiGIUGNO8 – Festività <strong>di</strong> <strong>San</strong> Pietro Martire fondatore della <strong>Misericor<strong>di</strong>a</strong> ore 17,30<strong>San</strong>ta MessaAGOSTO14 – ore 17,30 <strong>San</strong>ta Messa vespertina per l’Assunzione in Cielo della BeataVergine15 – Assunzione in Cielo della Beata Vergine – <strong>San</strong>te Messe con orariofestivoSETTEMBRE13 – ore 17,30 <strong>San</strong>ta Messa in suffragio dei defunti del II° quadrimestre 2012OTTOBRE31 – Ore 17,30 <strong>San</strong>ta Messa prefestiva nella solennità <strong>di</strong> tutti i <strong>San</strong>tiNOVEMBRE1 – Solennità <strong>di</strong> tutti i <strong>San</strong>ti – <strong>San</strong>te Messe con orario festivo2 – Commemorazione dei defunti – <strong>San</strong>te Messe con orario ferialeLa <strong>San</strong>ta Messa delle ore 17,30 sarà celebrata in suffragio degli Ascrittidefunti29 – Inizio della novena dell’Immacolata, con il seguente orario:ore 17,00 Novenaore 17,30 <strong>San</strong>ta MessaDICEMBRE7 – ore 17,30 <strong>San</strong>ta Messa prefestiva nella solennità dell’Immacolata Concezione8 – Solennità dell’Immacolata Concezione – <strong>San</strong>te Messe con orario festivo15 – ore 17,00 Inizio della novena <strong>di</strong> Natale24 – ore 11 <strong>San</strong>ta Messa –Non saranno celebrale le <strong>San</strong>te Messe delle ore17,30 e della Notte <strong>San</strong>ta25 – Solennità del <strong>San</strong>to Natale – <strong>San</strong>te Messe con orario festivo26 – <strong>San</strong>to Stefano – <strong>San</strong>te Messe con orario feriale31 – ore 17,30 <strong>San</strong>ta Messa prefestiva solennità <strong>di</strong> Maria <strong>San</strong>tissima madre<strong>di</strong> DioAlle termine della <strong>San</strong>ta Messa sarà cantato il Te Deum <strong>di</strong> ringraziamentoORATORIO DEL CIMITERO DI SOFFIANOGiorni feriali: <strong>San</strong>ta Messa ore 9,15 - Giorni festivi: <strong>San</strong>te Messe ore 8,30 –10,30 - Giorni prefestivi: <strong>San</strong>ta Messa ore 16,00 (dal 1 Ottobre al 31 Marzo)ore 17,00 (dal 1 Aprile al 30 Settembre)GENNAIO1 – <strong>San</strong>te Messe con orario festivo6 – Solennità dell’Epifania – <strong>San</strong>te Messe con orario festivoFEBBRAIO2 – Presentazione del Signore (Candelora) ore 9,15 <strong>San</strong>ta MessaPer tutto il giorno <strong>di</strong>stribuzione delle candele benedetteMARZO24 – Domenica delle palme – <strong>San</strong>te Messe ore 8,30 – 10,30. Dalle ore 8,00alle ore 12,30 <strong>di</strong>stribuzione dell’olivo benedetto29/30 – Non saranno celebrate <strong>San</strong>te Messe31 – <strong>San</strong>ta Pasqua – <strong>San</strong>te Messe ore 8,30 – 10,30APRILE1 – Lunedì dell’Angelo – <strong>San</strong>te Messe con orario ferialeAGOSTO15 – Solennità dell’Assunzione della Beata Vergine Maria al Cielo. <strong>San</strong>teMesse con orario ferialeOTTOBRE27 – <strong>San</strong>te Messe con orario festivo ore 16,00 <strong>San</strong>ta Messa vespertina31 – ore 16,00 <strong>San</strong>ta Messa prefestiva della solennità <strong>di</strong> tutti i <strong>San</strong>tiNOVEMBRE1 – Solennità <strong>di</strong> tutti i <strong>San</strong>ti – <strong>San</strong>te Messe con orario festivo ore 15,00 –Recita del <strong>San</strong>to Rosario ore 15,30 – <strong>San</strong>ta Messa prelatizia – Bene<strong>di</strong>zionedel Cimitero2 – <strong>San</strong>te Messe in suffragio delle Anime del Purgatorio:ore 8,30 – In suffragio dei defunti del Cimitero <strong>di</strong> Soffianoore 10,00 – In suffragio dei Capi <strong>di</strong> Guar<strong>di</strong>a (Cappella dei Capi <strong>di</strong> Guar<strong>di</strong>a)ore 11,00 – In suffragio dei defunti del Cimitero dei Pintiore 16,00 – <strong>San</strong>ta Messa vespertinaDICEMBRE7 – ore 16,00 <strong>San</strong>ta Messa prefestiva dell’Immacolata8 – Solennità dell’Immacolata – <strong>San</strong>te Messe con orario festivo24 – ore 16,00 <strong>San</strong>ta Messa prefestiva della solennità del <strong>San</strong>to Natale25 – Solennità del <strong>San</strong>to Natale – <strong>San</strong>te Messe con orario festivo26 – <strong>San</strong>to Stefano – <strong>San</strong>ta Messa con orario feriale31 – <strong>San</strong>ta Messa con orario feriale ore 16,00 – <strong>San</strong>ta Messa prefestiva<strong>San</strong>to Rosario – Sarà recitato tutti i sabati, nel periodo 1 Settembre/30Giugno, 1 ora prima della celebrazione della <strong>San</strong>ta Messa.CAPPELLA DELLA SEZIONE OLTRARNOTutte le Domeniche e le festività celebrazione della <strong>San</strong>ta Messa alle ore 9,00CAPPELLA RESIDENZA PER ANZIALI IL BOBOLINOGiorni feriali: Lunedì e Mercoledì <strong>San</strong>ta Messa ore 11,00Festivi: <strong>San</strong>ta Messa ore 10,3020 Gennaio – <strong>San</strong> <strong>Sebastiano</strong> – Dalle ore 8 alle ore 17,30, presso la Sede,le Sezioni ed il Cimitero <strong>di</strong> Soffiano, <strong>di</strong>stribuzione del pane benedetto2 Febbraio – Presentazione del Signore (Candelora) – Presso la sede, lesezioni ed il Cimitero <strong>di</strong> Soffiano <strong>di</strong>stribuzione delle candele benedette23 Marzo (dopo <strong>San</strong>ta Messa vespertina) e 24 Marzo – Presso la sede,le sezioni ed il Cimitero <strong>di</strong> Soffiano <strong>di</strong>stribuzione dell’olivo benedetto❉ ❉ ❉ ❉ ❉ ❉La prima domenica <strong>di</strong> ogni mese, compresa la prefestiva, in tutti gli oratorisara’ effettuata una raccolta per la realizzazione del centro san sebastianodove saranno accolti i <strong>di</strong>sabili dell’a.m.g. – Nel mese <strong>di</strong> novembrela raccolta presso il cimitero <strong>di</strong> soffiano sara’ effettuata il giorno 1, compresala prefestiva.- 47 -


SAN SEBASTIANO • LUGLIO 2013VITA SOCIALENon sono più con noi ma vivono nel nostro ricordoCONFRATELLI DECEDUTI DAL 27-01-2013 AL 12-05-2013GIORNANTIAlessi Francesca Miele, Arrighi Mauro, Asta Lorenzo, Bianchini Paola Mansani,Bojola Pier Felice, Brazzini Luciano, Caciolli Remo, Maffini Fer<strong>di</strong>nando,Selvi Maurizio.MEDICO AMB. A RIPOSOCalandriello Bruno.STRACCIAFOGLINOPanzarella Lina.BUONAVOGLIAAgresti Annunziata Pinto, Alberti Giuseppe, Alduini Maria Salimbeni, AmmannatiPietro, Anichini Ilma Vangelisti, Ansidei Da Catrano Noris Zingoni,Bacci Irma, Baldoni Giuseppe, Balzi Annita Nuti, Banci Americo, BarbutiEnna, Bargiacchi Pierina Seri, Becchi Sergio, Bellini Giuseppe, BenvenutiIrma Nesi, Bertaccini Adelfa Pratesi, Biagioni Paola Perini, Bianchi BiancaAmmannati, Bianchi Piero, Bianchi Tosca Renzi, Biliotti Piera Meucci, BoffiMaria Grazia, Bombini Oretta Vittori, Bonciani Luigi, Boncinelli MariaLuisa Falsini, Boncinelli Tina Conti, Boretti Donella Giovannelli, BrighellaErnesto, Calosi Rosanna Gazzini, Camici Alba Rogai, Candura Angelina,Capomaggio Giuseppina Suor Dalmazia, Caprio Vittorio, Caroti EdvigeOrsoli, Carrubba Salvatore, Casciani Alessandro, Casini Alvaro, Cataldo ElviraGenerosa Caporale, Ceccarelli Li<strong>di</strong>a Innocenti, Cecchi Emma Mazzanti,Ciabatti Domenico, Cipollini Siria Masserini, Cirri Annetta Mancini, ColombinoCarmela D`Amico, Consumi Tosca Linguanti, Conti Maria DoloresPicci, Conti Pier Luigi, Coppoli Silvana Paoli, Corsinovi Roberto, CresciAda Bessi, De Francisci Gaspare, De Lucia Angela Rusciano, Del Fabro AnnaMaria, Della Bella Nila Corti,Dolfi Elia Zocchi, Erber Maria Cristina Lisi,Erci Attilio, Fagarazzi Itala Cantini, Faini Mario, Falorni Luigina Prini, FasanoAlba Rosalba Melani, Fedeli Ida Iandelli, Ferrari Trecate Isabella Basile,Ferrari Mario, Ferrazzi Giovanni, Fiorentini Maria, Fognani Enrico, FranchiFranco, Frangioni Rina Simoni, Fratini Giuseppa, Frisenda Anna Suor Letizia,Fusco Clementina Bruno, Gallerani Marcella Cusanno,Galletti GermanaOrlan<strong>di</strong>ni, Gherar<strong>di</strong>ni Rossella, Giachetti Rolando, Giachi Amerigo,Giangio Giuseppina Mazzini, Giani Natalina, Ginassi Giulio, Giorgi Loris,Girolami Girolamo, Giugni Mario, Gnerucci Igea Peri, Gramigna ElisabettaArcangeli, Guidotti Ada Turchini, Guiducci Carla Bonanni, Lavorini Rodolfo,Lazzeri Maria Pastorelli, Lepore Donata Sabatini, Longo Li<strong>di</strong>a Cavalieri,Macchi Umberto, Maccioni Luisa Furi, Magherini Gina, Magherini MariaSughi, Magnelli Dina Belli, Maleci Mauro, Mancini Alessio, Mancini AnnitaParoli, Manneschi Maria Luisa Panchetti, Mantovani Leda Bellini, MarchiGiancarlo, Mari Miriana, Marsili Libelli Federigo, Martini Ilva, Martini MariaFunaioli, Martinucci Olga Papini, Marzuoli Gina Corsi, Masi Alberto,Masi Romano, Masini Maria Prima Calamandrei, Masseti Loris, MassoliAnna Maria Del Grande, Matteuzzi Elisabetta Bianchi, Matucci Roberto,Mazzarini Leon<strong>di</strong>na Bedetti, Mecocci Dina Castellani, Mei Tonino, MelandriElena Tiezzi, Melandri Maria Salvanti, Merciai Pier Paolo, MichelettiAlessandro Michele, Migliosi Tecla Rosselli, Monami Fernando, MonteroppiCesarina Suor Celina, Moradei Alma Paolacci, Moran<strong>di</strong> Carlo, Moran<strong>di</strong> LuiginaCipriani, Morbini Pierina, Morini Miriam Brizzolari, Nardoni MariaTargetti, Neroni Sergio, Nevini Ines Tozzi, Nocita Ada Scarselli, Oliveti Margherita,Orso Luigi, Orsucci Maria Rosa, Pacini Natalina, Palandri Felice,Pannone Andrea, Parisi Mario, Pellegrini Maria Giuseppina, Pesci Umberto,Picchio` Giovanna Olivieri, Piccini Mario, Pilosi Luigi, Pini Gino, PinzaniAnnina Bellucci, Poggiali Bruna Monaci, Poggiali Enrico, Pratesi MarisaCarli, Pretelli Lina Vaccari, Pucci Laura Ba<strong>di</strong>i, Puliti Lina, Roccatello Elda,Romagnoli Fabio, Romboni Renata Parigi, Romoli Elena, Rossi Delia Vannuzzi,Rossi Iliana Manganelli, Rossi Maria Sgatti, Rubechi Rosanna SuorMaria,Rulli Ameriga Milano, Salaorni Bruna Marranini, <strong>San</strong>toni Aldo, <strong>San</strong>toniGina Bartoli, <strong>San</strong>tucci Li<strong>di</strong>o, Scortichini Palmira Rossi, Senneca MariaBal<strong>di</strong>, Sestini Alessandro,Signorini Remo, Sor<strong>di</strong> Fiorenza Pugi, StefaniAdriana Boni, Stella Roberto, Stoppato Dyer Valerio, Tanzi Lorena Falsetti,Targioni Carlo, Torrini Lina Rosini, Tosi Giuliana Tessari, Trallori Enrico,Tuci Anna Maria Montelatici, Ulivelli Gianni, Ulivi Maria,Valori IolandaLensi, Vanni Giulietta Pini, Vasponi Rita Volpi, Venini Alessandra Pierar<strong>di</strong>,Venni Luisa Alfaioli, Vitali Rosati Goffredo, Vitali Pier Luigi, Zanieri RosannaCiancinelli, Zingoni Roberto, Zurzolo Vito.- 48 -

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!