SYNERGIA Sistemi di conoscenza e di gestione del cambiamento
SYNERGIA Sistemi di conoscenza e di gestione del cambiamento
SYNERGIA Sistemi di conoscenza e di gestione del cambiamento
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
italiani: la fascia adolescente inserita nella scuola <strong>del</strong>l’obbligo era infatti ancorarelativamente poco numerosa e sia l’ambito lavorativo che quello <strong>del</strong>la socialitàextralavorativa raramente implicavano un contatto significativo con italiani. Il lorotempo libero era in ogni caso fortemente strutturato sia dalla vita comunitaria(soprattutto in ambito religioso), sia dal proprio giro <strong>di</strong> amicizie tra connazionali.L’esistenza <strong>di</strong> una subcultura giovanile filippina (pinoy pop) particolarmentepervasiva consente ai giovani filippini <strong>di</strong> ricreare un ambiente <strong>di</strong> co<strong>di</strong>ci espressivi –musica, vestiti, consumi, svaghi, lo stile <strong>di</strong> vita in generale – in cui riconoscersipienamente. Non si sono riscontrati particolari elementi <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio giovanile,intergenerazionale o identitario: l’indagine ha evidenziato come i giovani filippiniabbiano interiorizzato in ampia misura i valori tra<strong>di</strong>zionali dei propri genitori, pur nellacostante rielaborazione degli stessi alla luce <strong>del</strong>le esperienze personali e<strong>del</strong>l’influenza <strong>del</strong>l’ambiente sociale e culturale in cui si trovano inseriti. Scarsapropensione alla trasgressione, debole orientamento al rischio, relativa armoniaintergenerazionale e forte partecipazione alla vita comunitaria <strong>di</strong>pingono un quadrocomplessivamente problematico: inquietu<strong>di</strong>ne e <strong>di</strong>sagio restano sottotraccia etrovano eventualmente espressione e sfogo solo all’interno <strong>del</strong> gruppo dei pari. Illavoro incide molto nella quoti<strong>di</strong>anità dei giovani filippini, sia nei termini <strong>di</strong> aiuto aipropri genitori, sia come lavoro proprio. Giostrano spesso tra due o più lavori parttime,magari inserendovi anche un corso <strong>di</strong> alfabetizzazione. Pur mantenendo unaviva consapevolezza <strong>del</strong>l’importanza <strong>del</strong> risparmio e <strong>del</strong>l’invio <strong>di</strong> rimesse allafamiglia, sono anche molto sensibili alle sirene <strong>del</strong> consumo e spendono unacomponente significativa dei propri guadagni in vestiti, musica, fast food e svaghi.Il processo <strong>di</strong> integrazione dei giovani filippini tende ad esplicarsi senza traumiapparenti e lo scenario più probabile è quello <strong>di</strong> un’integrazione “morbida”, anchese esposta ad un certo rischio <strong>di</strong> esclusione/autoesclusione. Nel corso <strong>del</strong>l’indagineempirica si è rilevata nei ragazzi una progettualità piuttosto debole, che in un futurosi sarebbe potuta tradurre in una <strong>di</strong>fficoltà concreta a costruire carriere professionalie <strong>di</strong> realizzazione personale in un contesto non più fortemente contrassegnato dalmo<strong>del</strong>lo <strong>del</strong> “sacrificio” che informa il progetto migratorio dei genitori. I giovanifilippini rischiano da questo punto <strong>di</strong> vista <strong>di</strong> trovarsi relegati anche in età adulta inoccupazioni dequalificate, con una consapevolezza più acuta <strong>del</strong>la propriaemarginazione socioeconomica e una frustrazione maggiore <strong>di</strong> quella esperita daigenitori, relativamente impermeabili ai profili <strong>di</strong> consumo prevalenti nel contestometropolitano.I giovaniegizianiQuella egiziana è una <strong>del</strong>le popolazioni immigrate “storiche” <strong>di</strong> Milano, presente incittà fin dagli anni ’70, tuttavia la presenza <strong>del</strong>le famiglie e dei giovani è soprattutto ilportato <strong>del</strong>le sanatorie e dei ricongiungimenti familiari degli ultimi anni ’90. Nel 2000 iminori egiziani sono 3355, 3503 gli under 21 (26,3% sul totale dei residenti egiziani).I genitori <strong>di</strong> questi giovani risultavano attivi nell’e<strong>di</strong>lizia, nella ristorazione, nei servizi <strong>di</strong>pulizia e custo<strong>di</strong>a <strong>di</strong> stabili e uffici, nei trasporti e nelle imprese <strong>di</strong> telefonia parallela. Igiovani vivono tendenzialmente con i genitori, anche se non mancano casi <strong>di</strong>giovani studenti inseriti in convitti e collegi o coabitanti con altri studenti.Il livello <strong>di</strong> competenza linguistica e <strong>di</strong> integrazione culturale dei giovani egiziani èrisultato piuttosto elevato. Molti sono qui fin dalla più tenera età o sono nati in Italia.Dato che le famiglie hanno valori familiari tra<strong>di</strong>zionali piuttosto conservatori, i giovanisono soggetti ad un controllo genitoriale piuttosto rigoroso; questo, tendeva, <strong>di</strong> fatto,a limitare la gamma e la durata <strong>del</strong>le attività <strong>del</strong> tempo libero e in certa misuraanche la possibilità <strong>di</strong> interazione con i coetanei italiani, specialmente per leragazze. Per lo più, al tempo <strong>del</strong>l’indagine, essi non lavoravano: in genere i genitori3