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giugno - Società San Paolo

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LO CONFERMA UNA RICERCA ITALIANAIL MAIS MON810 FA MALEMA NESSUNO LO BLOCCAdi GIUSEPPE ALTAMOREMeglio tardi che mai: una ricerca finanziata dal ministero per le Politicheagricole ci comunica che il mais Mon810 è pericoloso per la salute. Ma non èuna novità. Altre indagini scientifiche condotte all’estero avevano già indotto seiPaesi europei a vietare il mais creato nei laboratori della Monsanto: il Mon810, un“mostro” vegetale ottenuto inserendo nel Dna il gene cry1Ab, estratto dal Bacillusthuringiensis subsp. Questa sorta di incrocio tra un microbo e un cereale è statoinventato con lo scopo di ottenere una varietà di mais resistente alla piralide e allasesamia, parassiti che distruggono la pianta. Grazie alla mutazione transgenica, ilmais diventa tossico per gli insetti, ma pure per gli umani. Lo dimostra la ricercadell’Inran (Istituto nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione), finanziatadal ministero per le Politiche agricole: la tossina del mais Ogm fa male ai topi dilaboratorio. Variazioni del sistema immunitario sono state infatti riscontrate neiroditori nutriti con Mon810. Variazioni che possono provocare forti reazioniallergiche. Indagini, certo, ancora da approfondire, ma in base al principio diprecauzione, il nostro Paese dovrebbe vietarne la commercializzazione. Ma almomento l’Italia non sembra intenzionata a bloccare il mais Frankenstein. Troppiinteressi in gioco, soprattutto quelli degli allevatori che alimentano polli, bovini esuini proprio con mais e soia geneticamente modificati. Con quali pericoli per lasalute umana?Grazie a una ricerca pubblicata sulla rivista PlantMolecular Biology del 2008, si è saputo che il geneinserito nella varietà Mon810 ha “spezzato”un gene importante, già presente nellapianta, e ha portato alla formazione dielementi non previsti originariamente nelcereale. La conseguenza? La formazionedi strane proteine che possono avere uneffetto sconosciuto sulla salute, peresempio le allergie.All’internoENERGIA ELETTRICAL’offerta migliore 2Addio lampadina 4PREVIDENZAPrestazioni e reddito,da luglio si cambia 6ADOZIONIChi è solo e bisognosotrova una famiglia 8REFERENDUMUn voto per cambiarela legge elettorale 11RISPARMIOInvestire fino al 10% 12TELEFONISuonerie condannate 15SICUREZZAIl furto d’identità 16GIOIELLILa gemma giusta 18TURISMOVacanza assicurata 20All’estero senza rischi 22Viaggio “responsabile” 24A CURA DI 2C EDIZIONINOTES1GIUGNO 2009


DIRETTIVA UELe lampadine incandescentiormai hanno i giorni contatiLA RIVOLUZIONE PERMETTERÀ UN RISPARMIO ANNUO A FAMIGLIADI 25-50 EURO E DI ABBATTERE 32 MILIONI DI TONNELLATE DI CO2”Le lampadead alta efficienzasostituirannoquelle tradizionalientro il 2012”La vecchia lampadinaelettrica ad incandescenza,con il filo ditungsteno, inventata dalgenio di Edison, è ormaidestinata ad andarein pensione entro il2012. La rivoluzione contribuiràcosì a tagliare i costidella bolletta per le famigliee al contempo a raggiungerel’obiettivo dell’aumento del20% dell’efficienza energeticadell’Unione europea, entro il2020, con un abbattimento di 32milioni di tonnellate di emissionidi Co2. Ne è convinta la Commissioneeuropea che ha previstola scomparsa dal mercato,se pur graduale, delle lampadinetradizionali.La Commissione Ue,infatti, di recente (loscorso 18 marzo), haapprovato in mododefinitivo due regolamentiche stabiliscono,sia nelle case privatesia in ogni edificiopubblico, ufficio, strada,azienda, la sostituzione conle nuove lampadine ad altaefficienza energetica. Un’approvazione,quella della Commissioneeuropea che formalizza invia definitiva la decisione, già presal’8 dicembre scorso dai rappresentantidei Governi dei VentisettePaesi in un comitato Ue di regolamentazionee poi avallata dalParlamento europeo.Ma il ritiro dal mercato verràSOTTO CONTROLLO IL CONSUMO DELLO “STAND-BY”Quando si spegne la Tv con ilsolo telecomando restaaccesa una spia rossa, quellaè la lucina dello “stand-by”.Ma oggi la maggior partedegli elettrodomestici sonodotati di una funzionechiamata anche “sleep mode”con la quale, però, il consumodi energia, se pur ridotto, nonsi annulla. Ovvero glielettrodomestici, anche sespenti, continuano aconsumare quantità minime dienergia, in quanto collegatialla rete elettrica. Ecco allorache a partire dal 2010 inEuropa non potranno piùessere commercializzatiprodotti nei qualil’assorbimento dello stand-bysuperi il consumo previsto dalprimo Regolamento attuativodella direttiva EuP (direttivaEco-design dei prodotti checonsumano energia). Se tuttoandrà come previsto, entro il2020, il consumo complessivodegli apparecchi in stand-bysarà diminuito del 75 perrealizzato per fasi, ogni anno a settembre:si parte da quest’anno conquelle trasparenti da 100 Watt (e lesmerigliate di qualsiasi potenza),per poi passare a quelle di consumoinferiore, fino alla completamessa al bando nel settembre2012.La seconda fase scatterà nel2010, sempre a settembre,quando i negozi non verranNopiù riforniti di lampade inefficientida 75 Watt. Poi, a settembredel 2011, sarà la volta dellelampadine da 60 Watt e infine, unanno dopo, di tutte le altre (da 40,25 e 15 Watt). Dunque, a partireda settembre 2012, verranno vendutesoltanto lampade di efficienzaenergetica A, B o C, indipendentementedalla loro potenza.cento. Una sfida per iproduttori che dovrannoverificare che il consumo instand-by dei loro prodotti siainferiore a 1 Watt o 2 Watt.Sarà perciò importante per iproduttori eseguire leverifiche in maniera accuratae affidabile, rivolgendosi astrutture come per esempiol’Imq (Istituto Italianodel Marchio di Qualità) chegrazie a strumentazioniavanzate e forte dell’esperienzamaturata, è in grado dicontrollare con precisione,tramite misurazioni ripetibili eaffidabili, che l’assorbimento dienergia in modalità stand-by eA prendere il posto sui lampadaridovranno essere le lampadecompatte fluorescenti (che permettonofino all’80% di risparmio)o le alogene di nuova generazione(dal 25 al 50% di minorconsumo). Ma quanto faranno risparmiare?La Commissione Ueprevede un risparmio annuo perfamiglia nell’ordine di 25-50 euro.È vero che i nuovi prodotti costanodi più, in quanto per unalampadina si passa, in media, da0,50 a 5 euro, ma si potrà risparmiaresulla bolletta (circa l’80% inmeno per ogni lampadina) e fareaffidamento su lampade a durata piùlunga rispetto a quelle a incandescenza,in quanto si arriverà a 6-10 anni di vita contro 1-2 anni diprima. Durante tutto il ciclo di vitadi una lampadina ad alta efficienza,il risparmio stimato èdi circa 60 euro.La rivoluzione ha peròammesso delle eccezioni:si tratta delle lampadine dafrigo e freezer o da forno,quelle usate in neonatologiae quelle per le incubatrici negliallevamenti. Da un’indaginecondotta dal settimanale di informazioneper i consumatori «Il Salvagente»che ha messo a confronto20 lampade fluorescenti compattedi diverse marche (Osram,Lexman ecc., tutte di manifatturacinese tranne quelle della Philipsprodotte in Polonia), che promettonouna luce calda e una resa luminosacome una lampada da 100Watt, è risultato che in genere“brillano per i consumi, di 5 volteinferiori, e per la durata, in mediadi 10 volte più lunga”.Le forme sono differenti: possonoessere a spirale, a tubi standardscoperti, a globo. Così comediversa è anche la velocità con cuisi accendono e con cui raggiungonola piena luminosità.LO SMALTIMENTOÈ IMPORTANTEVa però detto, come suggerisceancora «Il Salvagente», che c’èun rovescio della medaglia: lelampadine a basso consumosono rifiuti specialiin quanto contengonomercurio epolveri fluorescentioff-mode rientri nei parametrifissati dalla direttiva.I prodotti interessati dallanormativa sono diversi, fraquesti lavatrici, lavastoviglie,forni elettrici, asciugacapelli,radio, Tv, videocamere, ecc.Ch. C.NE BASTA UNASi legge su una pubblicazione dell’Enea (Ente per lenuove tecnologie) dal titolo “Risparmio energetico conl’illuminazione” – scaricabile all’indirizzohttp://www.enea.it/com/web/pubblicazioni/Op5.pdf –che “se tutte le famiglie italiane, circa 21 milioni,sostituissero una lampada a incadescenza da 100 Wattcon l’equivalente di una fluorescente compattada 20 Watt, in un anno si eliminerebbe dall’atmosferaquasi 1 milione di tonnellate di Co2, corrispondentealle emissioni generate dalla produzione di 1.840 Mwhda parte di centrali termoelettriche”.che, se non smaltite correttamente,possono provocare danni all’ambiente;perciò non devono finirenella spazzatura indifferenziata.All’interno dei tubi, infatti,ci possono essere fino a 5 mgdi mercurio, un metallo neurotossicoe pericoloso. Tuttavia le etichettedelle lampadine in commerciosi limitano a riportare comeprecauzione di non impugnare lalampada dai tubi in vetro, in quantofrantumandosi ci si potrebbe tagliare.In base alla recente normativaitaliana sui rifiuti elettrici ed elettronici(Raee) introdotta dal Dlgs151/2005 per smaltire correttamenteuna lampadina a basso consumobisognerebbe recarsi pressoi centri di raccolta in un’isolaecologica comunale, una proceduraabbastanza scomoda, senzacontare che i comuni italiani sonopiù di 8 mila e questi centrimeno di 3 mila. L’elenco si puòconsultare su www.cdcraee.it .Si sta però cercando di attivareanche un’altra modalità più allaportata di tutti, che consiste nellasciare in negozio la lampadinaesaurita nel momento in cui se necompra una nuova.Chiara Conti5 euroÈ il prezzo massimoche viene richiestoper i nuovi prodotti,mentre 50 centesimiè quanto si spendeper i vecchi4GIUGNO 2009NOTESNOTES5GIUGNO 2009


PREVIDENZAPrestazioni legate al reddito:da luglio il cambio delle regoleLA LEGGE 14/2009 HA INTRODOTTO UNA NUOVA DISCIPLINA CHEPERÒ NON SI APPLICA AGLI ASSEGNI EROGATI PER LA FAMIGLIA1° lugliodi ogni annoLa data dalla qualesi verifica il dirittoalla prestazionee la sua misuraIn arrivo novità per le prestazioniprevidenziali legate al reddito.A partire dal prossimo 1° luglioe con questa scadenza perogni anno, le prestazioni sarannocorrisposte in base ai redditi percepitinell’anno precedente e stessodiscorso vale per le prestazionicollegate al reddito fino al 30■ Integrazione al trattamento minimo(ai sensi della legge 683/1983 e successivemodifiche e integrazioni);■ integrazione al trattamento minimodell’assegno ordinario di invalidità(legge 222/1984);■ pensione sociale (legge 153/1969);■ assegno sociale (legge 335/1995);■ maggiorazione sociale (legge 544/1988e successive modificazioni e integrazioni);■ aumento della pensione sociale (leggeI TRATTAMENTI IN SINTESI<strong>giugno</strong> dell’anno successivo. Pertanto,i dati relativi ai redditi dell’annoprecedente, rilevanti ai finidel diritto alle prestazioni, vannocomunicati agli enti previdenzialientro il 30 <strong>giugno</strong> di ciascunanno e la mancata comunicazionecomporta la sospensione dellaprestazione in godimento. In sededi prima liquidazione si consideranoi redditi percepiti nell’annodi decorrenza della prestazione,dichiarati in via presuntiva.Tutte queste novità sono previstedalla legge 14/2009, che recadisposizioni relative alle modalitàdi accertamento del dirittoalle prestazioni collegate al redditoe sono state illustrate dall’Inpscon la circolare n. 62/2009.544/1988);■ maggiorazione dell’assegno sociale(legge 388/2000 e successive modifiche);■ importo aggiuntivo di 154,94 euro(legge 388/2000);■ somma aggiuntiva – c.d. quattordicesima– prevista dalla legge 127/2007;■ riduzione delle pensioni ai superstiti coni redditi di cui alla legge 335/1995;■ prestazioni agli invalidi civili, ai ciechicivili e ai sordomuti.I CARDINI DELLA NORMATIVALa legge prevede che ai finidella liquidazione o della ricostituzionedelle prestazioni previdenzialie assistenziali collegateal reddito, l’accertamento del diritto,nonché il calcolo della misura,vadano effettuati in riferimentoal reddito conseguito dal beneficiarioe dal proprio coniugenell’anno solare precedente il 1°luglio di ciascun anno. Questoreddito è rilevante ai fini delleprestazioni stesse fino al 30 <strong>giugno</strong>dell’anno successivo. La nuovadisciplina ha previsto due periodidi riferimento per l’accertamentodei redditi: “l’anno in corso”,in caso di accertamento del dirittoa una prestazione da riconoscersiin sede di prima liquidazione;“l’anno precedente” per laverifica del diritto al mantenimentodella corresponsione di unaprestazione collegata al reddito,già liquidata.PRIMA LIQUIDAZIONEIl reddito di riferimento è quellodell’anno in corso dichiarato invia presuntiva, dove, per “anno incorso”, si intende l’anno solare nelquale ricade la decorrenza dellaprestazione collegata al reddito.La regola si applica sia ai procedimentidi prima liquidazione diprestazioni di base collegate alreddito (es. assegno sociale, pensioniper invalidi civili) sia ai procedimentidi prima liquidazioneche accedono a una prestazionedi base (es. integrazione al trattamentominimo ecc.). Il reddito dichiaratoin via presuntiva va consideratoper il riconoscimento deldiritto e della misura della prestazionefino al 30 <strong>giugno</strong> dell’annosuccessivo.SE DOPO LA PENSIONESI CONTINUA A LAVORAREAll’indomani della crisi diverse aziende hanno battutoanche la strada dei prepensionamenti. Di qui le molterichieste da parte dei lettori circa la possibilità dicontinuare a lavorare dopo la pensione e circal’applicazione o meno di trattenute.Dal 1° gennaio 2009 le regole sul cumulo pensioneredditoda lavoro, sono cambiate, in seguito alla leggen. 133/2008. Infatti, le pensioni di anzianità e itrattamenti di prepensionamento a caricodell’assicurazione generale obbligatoria e delle formesostitutive ed esclusive della stessa sono totalmentecumulabili con i redditi da lavoro autonomo edipendente. Per le pensioni di anzianità liquidatecon decorrenza anteriore al 1° gennaio 2009 le ratespettanti dal 1° gennaio 2009 sono interamentecumulabili con i redditi da lavoro autonomo edipendente. Nulla è cambiato per quanto riguardail requisito della cessazione del rapporto di lavorodipendente, richiesto in via generale per il diritto allapensione di anzianità.LA VERIFICA DELL’INPSL’Inps verifica le situazioni redditualidei pensionati – sulla basedei redditi conseguiti nell’annosolare precedente il 1° lugliodi ciascun anno – e provvede,entro l’anno successivo, al recuperodi quanto eventualmente pagatoin eccedenza. L’Istituto richiedei redditi mediante invio di modellidi comunicazione redditualeche vanno restituiti entro il 30<strong>giugno</strong> di ciascun anno con l’indicazionedei dati relativi all’annoprima. A chi, nell’anno precedente,è stata riconosciuta, in primaliquidazione, una prestazione collegataal reddito (considerando ilreddito presunto dell’anno in corso)la comunicazione serve ad accertarel’effettivo diritto e la misuradelle prestazioni corrispostenell’anno di decorrenza della pensionee fino al 30 <strong>giugno</strong> dell’annosuccessivo e ancora ad accertareil diritto alle stesse prestazioninel periodo successivo che va dal1° luglio al 30 <strong>giugno</strong>.In caso di mancata restituzionedei modelli entro il termine del30 <strong>giugno</strong>, l’Inps invia, mediantelettera Raccomandata A.R., unsollecito. Se i destinatari dell’avvisonon comunicano i datirichiesti nel termine di 30giorni dal ricevimento dellostesso, la corresponsione dellaprestazione collegata al redditodovrà essere sospesa a decorreredal rateo di ottobre. In casodi mancata comunicazione deiredditi da coloro ai quali è statariconosciuta, in sede di prima liquidazione,una prestazione sullabase del reddito presunto, restaimpregiudicata la facoltà dell’Inpsdi procedere ai controlli di rito edi recuperare le somme indebitamentecorrisposte.Non cambia nulla, invece, perl’erogazione dell’assegno per ilnucleo familiare (legge 153/1988)a cui continua ad applicarsi la normativavigente, che già prevedel’erogazione della prestazioneprendendo come reddito di riferimentoquello conseguito dai componentidel nucleo, nell’anno precedenteil primo luglio di quellodi erogazione. Inoltre, la nuovadisciplina non si applica agli assegnifamiliari e alle quote dimaggiorazione su pensione, datoche anche per queste prestazionifamiliari rileva il reddito del nucleo,mentre per quanto riguardal’individuazione dei beneficiaridella prestazione si fa riferimentoal diverso criterio del carico.Venendo ora all’erogazione dellaprestazione, va ricordato che lalegge 14/2009 è entrata in vigorelo scorso 1° marzo. Per l’individuazionedell’anno da considerareper il reddito ai fini del riconoscimentodelle prestazioni, devefarsi riferimento alla data didecorrenza della prestazione. Perdecorrenze successive al 1°marzo 2009 vige la legge 14/09(anno in corso per le prime liquidazioni).Per le decorrenzedal 1° gennaio fino al 1° marzo2009 vige la disciplina previgente;pertanto la nuova normativava applicataanchealle prestazionidi invalidità civile.Per le prestazioni collegate alreddito aventi decorrenza anterioreal 2009, il diritto alla corresponsionedelle prestazioni per ilperiodo anteriore al 1° luglio è riconosciutosulla base delle disposizioniprevigenti. La verifica dellasussistenza dal 1° luglio 2009 diquesto diritto va fatta sulla basedelle dichiarazioni reddituali resenell’anno 2009 per i redditi del2008. Gli stessi redditi sono rilevantiper la corresponsione dellaprestazione fino al 30 <strong>giugno</strong>2010. Resta confermato che iredditi del 2008 sono valutati ancheal fine di verificare l’eventualecorresponsione indebita di prestazionio quote di prestazionierogate nel 2008 sulla base delreddito dell’anno in corso.Aldo Forte”Per controllarele posizioni l’Inpsinvia dei modelliche vanno poirestituiti”6GIUGNO 2009NOTESNOTES7GIUGNO 2009


NON SOLO BAMBINIChi è solo e bisognoso può avere una famiglia adottiva”L’adottato acquistalo status giuridicodi figlio legittimoa tutti gli effetti,cognome compreso”OLTRE ALLA FORMA TRADIZIONALE LA LEGGE ITALIANA PREVEDEOgni bambino ha dirittodi crescere edessere educato all’internodi una famiglia. Aquesto proposito, la legge184/1983 ha garantitoal minore (e non solo),di cui sia stato riconosciutolo stato di abbandono,la possibilità di essereinserito all’interno diun nuovo nucleo familiare.Così l’adottato acquistalo stato di figlio legittimo degliadottanti, ricevendo lo statusgiuridico definitivo di figlio a tuttigli effetti. La legge regolamental’adozione nazionale e internazionale(ossia con uno Stato esteroche abbia aderito alla Convenzionedell’Aja per la tutela dei minorio con uno Stato con cui l’Italiaabbia stabilito un patto bilateralein materia di adozione) e fissai requisiti necessari affinché sipossa procedere all’adozione.LA FORMULA ORDINARIALe condizioni. I requisiti fondamentalisono i seguenti:1. Gli adottanti devono esseresposati da almeno 3 anni; nondeve sussistere separazione personaleneppure di fatto. Il periododei 3 anni può essere raggiuntocalcolando anche un eventualeperiodo di convivenza pre-matrimoniale.2. La differenza di età tra gliadottanti e l’adottato deve esserecompresa fra i 18 e i45 anni. Uno dei due coniugipuò avere una differenzasuperiore ai 45 anni apatto che sia inferiore ai55 anni.3. Gli adottanti devonoessere idonei a educare,istruire e mantenere iminori che intendonoadottare. Questo puntoviene verificato dal Tribunaleper i minorenni dicompetenza tramite i servizi socio-assistenziali.L’iter. La procedura di adozione, inverità piuttosto lunga e complessa,deve garantire l’interesse dell’adottandoa vivere in una famigliache nel miglior modo possibilesoddisfi le sue esigenze. I coniugi,titolari dei requisiti richiesti,possono presentare domanda alTribunale per i minorenni, in cartasemplice e corredata dei documentiche consentano di confer-ALTRE MODALITÀ FRA CUI QUELLA PER ACCOGLIERE I MAGGIORENNImare il possesso dei requisiti. Ladomanda ha validità tre anni e, alloscadere del termine, può essererinnovata, ripresentando la documentazioneper comprovare lapermanenza dei requisiti. A questopunto il Tribunale per i minorennidispone che vengano eseguiteuna serie di indagini per accertarel’effettiva capacità di educare ilminore, la situazione personale edeconomica, la salute, l’ambientefamiliare, i motivi della domanda.Queste indagini di solito vengonoeffettuate ricorrendo ai servizisocio-assistenziali degli entilocali, alle professionalità delleaziende sanitarie locali e ospedaliere.In particolare, i servizi deglienti locali hanno il ruolo importantedi conoscere la coppia edi valutarne le potenzialità genitoriali.Il lavoro dei servizi è voltoalla stesura di una relazione dainviare al Tribunale, che fornirà algiudice gli elementi di valutazionesulla richiesta della coppia. Iservizi quindi devono cercaredi sondare l’effettiva capacitàdella coppia di prendersi cura diun minore, l’apertura della stessaall’adozione nonché la situazionesocio-economica.Le indagini dovranno essereconcluse entro 120 giorni, prorogabiliper non più di una volta, e inogni momento devono essere fornite,su richiesta, informazioni sulprocedimento. Solo dopo l’esitodelle indagini, il Tribunale sceglieràla coppia più adatta edemetterà con ordinanza il provvedimentodi affidamento pre-adottivo,sentiti il pubblico ministero,gli ascendenti dei richiedenti oveesistano, il minore che abbia compiutogli anni 12 e in alcuni casianche il minore di età inferiore.Questa procedura così complessaserve soprattutto per tutelarel’interesse dell’adottando;infatti, quando ricorrano gra-vi difficoltà o si riscontrino inadeguatezzedella coppia ad affrontareun cambiamento di vita cosìradicale, il tribunale (che dà sostegnoma anche controlla) procederàalla revoca dell’affidamentopre-adottivo interrompendo laprocedura. Qualora invece non dovesseroriscontrarsi difficoltà, decorsoun anno dall’affidamento,il Tribunale, se ricorrono tutte lecondizioni, pronuncia l’adozione.Solo da quel momento cessa ognirapporto dell’adottato con la famigliadi origine, acquistando lostato di figlio legittimo degli adottantinonché il loro cognome.PER CHI HA COMPIUTO 18 ANNIAccanto all’adozione “ordinaria”esistono altri tipi di adozionecon finalità e procedure diverse.Innanzitutto, il legislatore con gliartt. 291 - 314 del Codice civileha disciplinato l’istituto dell’adozionedi persone maggiori di età.120 giorniLe indagini a curadei servizi socialidevono chiudersientro questotermine dalla datadella richiestaLA SOLUZIONE “MITE” È UTILE QUANDO IL RIENTRO NON È POSSIBILESi tratta di un istituto nato come prassidi alcuni Tribunali per minorenni. Èuna formula studiata per risolvere queicasi di bambini che vengono dasituazioni di degrado estremo ma chenon possono essere dati in adozione“legittimante” perché sussistonolegami, anche se labili, con le famigliedi origine. Consiste in pratica in unaforma intermedia tra l’adozioneordinaria e l’affidamento familiare inquanto crea uno stabile rapporto con ilminore, ma non incide sui rapporti conla famiglia di origine. L’iter riguardabambini che si trovino in istituti osiano stati dati in affido temporaneoe che dopo un certo periodo si trovinoin uno stato di “semi abbandonopermanente” o in una sortadi adozione di fatto perché non siverificano le condizioni per il lororientro a casa. L’istituto ha lo scopo dipermettere alle coppie particolarmentemotivate, di firmare un documento concui, nel caso il bambino non possa piùtornare nella famiglia di origine, siimpegnano a richiederne l’adozione.In questo modo i ragazzi cresciuti eaffidati temporaneamente a questefamiglie realizzano il desiderio disentirsi accolti anche da un punto divista formale e di essere rassicuratianche sul loro futuro, mentre igenitori affidatari, senza nullatogliere al legame che i ragazziconservano con le famiglie di origine,realizzano il desiderio di vedereconcretizzato e formalizzato unlegame serio e duraturo nel tempo.Questo tipo di soluzione non imponelimiti di età ed è consentita a volteanche ai single. Va però precisato chele coppie affidatarie sanno di doverfare di tutto per favorire gli incontricon i genitori naturali, favorendo ilrientro nella famiglia di originee sanno anche che, se un giornoriuscissero ad adottare i bambini,questi avrebbero un doppio cognome.Tuttavia questo sistema, pur essendoancora soltanto una prassi deiTribunali, non scoraggia chi èrealmente intenzionato ad accogliereuna nuova persona nella propriafamiglia perché a volte, senzainterrogarsi troppo sul futuro e anchese forse non si sarà mai una verafamiglia, basta prendere un bambinoin braccio, farlo ridere e sentire chela vita ha veramente un senso.8GIUGNO 2009NOTESNOTES9GIUGNO 2009


”È data agli anzianil’opportunità dilasciare qualcosaanche quando nonsi hanno eredi”In questo modo si è permesso achi non avesse una discendenzalegittima di crearne una adottiva,tramandando il proprio cognomee creando nuovi rapporti di naturasuccessori fino a quel momentoinesistenti. La ratio dell’istitutopuò essere individuata nella realizzazionedel desiderio di tuttequelle persone che, talvolta per esseremeno sole, vogliano far entrarenella loro vita una personaspeciale, ad esempio per esserestata particolarmente vicina in momentidi bisogno o perché da sempretrattata come un figlio. Talvoltal’adozione di un maggiorennepuò essere così la soluzione ancheper le persone anziane che nonabbiano una famiglia ma il fortedesiderio di lasciare “qualcosa”che sia il cognome, o beni. Nellaprassi è servita anche ad assicurareassistenza a persone anzianee a soggetti maggiorenniportatori di handicap.Le condizioni. Può adottare un maggiorennechi abbia compiuto 35anni e superi di almeno 18 l’etàdella persona che si vuole adottare.Non esistono invece limiti dietà massima né per l’adottato néper l’adottante. Tuttavia per adottareun maggiorenne è necessarionon avere figli, legittimi o legittimatio che i figli, se presenti,siano maggiorenni e consenzientiall’adozione. La Corte di Cassazione,I sezione, sentenza n.2426/2006 ha però stabilito che lapresenza di figli minorenni dell’adottantenon sia di assoluto impedimentoall’adozione, ma richiedauna valutazione caso percaso. Chi viene adottato acquistauno status assimilabile, manon coincidente, a quello di unfiglio legittimo. In primo luogol’adottato assume il cognome dell’adottantee lo antepone al proprio.Oltre al cognome, acquistaanche i diritti successori, con unaposizione che è assimilata a quelladi un figlio concepito duranteun matrimonio. L’adottato quindientra a pieno titolo nell’asse ereditariosia in relazione alla quotadi legittima sia in relazione allesuccessioni legittime, assume ancheil diritto agli alimenti, tuttavianon mutano i diritti e doveri dell’adottatoverso la famiglia di originee non si producono effettiverso i parenti dell’adottante everso quelli dell’adottato.SOLIDARIETÀ A DISTANZAIn alternativa all’adozione ordinariaesiste la possibilità diadottare un minore a distanzaper garantire ai minoridei Paesi più poveri e alleloro famiglie un sostegnoeconomico che altrimentinon avrebbero. Lo scopodell’adozione a distanza, infatti,consiste, attraverso un contributoeconomico, nel permettere allefamiglie che non siano in gradodi prendersi cura dei propribambini, di sostenere le spese necessariealla loro crescita, come lespese per l’ istruzione, il vestiario,piuttosto che quelle mediche.L’iter. Adottare a distanza è facilee alla portata di tutti. A volte possonobastare circa 30 euro al mese.Sono numerose le associazioni interessatea questo tipo di adozionee altrettante le comunità a cuirivolgersi per il modulo di richiestadi adesione. Sarà il singolo poia decidere in che misura contribuiree come pagare. Si tratta, del resto,di un semplice atto di solidarietàche può durare finché il bambinonon sia in grado di mantenersida solo. Si può recedere in ognimomento dando un semplice preavvisodi pochi mesi in modo dapermettere al bambino di trovareun nuovo genitore a distanza.L’AFFIDAMENTO FAMILIARESi può poi accogliere, temporaneamente,nella propria casa,un bambino o un ragazzo, perdargli la possibilità di crescerein un ambiente sano e adeguatomentre i suoi genitori si trovinoin stato di difficoltà, nel rispettodella famiglia originaria. È il casodell’affidamento familiare, chenon ha carattere definitivo ed èpiuttosto un rimedio destinatoa operare per un periododeterminato. Presuppostoè che, a causadi circostanze transitorie,i genitoridel minore non sianoin grado di offrirglile cure dicui ha bisogno. Imotivi per cui disolito si ricorre aquesta soluzione sonolegati a una malattia, allostato di detenzione, a motivi ditossicodipendenza o di ordineeducativo che impediscono allafamiglia di occuparsi di un figlio.Non sono previsti limiti di età elo possono richiedere anche personenon sposate o addirittura single.Ha una durata di due anni,prorogabili a richiesta dal Tribunale.Il minore affidato non acquistalo status di figlio e conservaogni rapporto con la famiglia diorigine di cui continua a portareanche il cognome. Il genitore affidatario,infatti, ha il dovere di favorirei rapporti in modo da garantirneper quanto possibile ilrientro. Se ciò non fosse possibile,i tribunali hanno creato un nuovoistituto, l’adozione “mite” (percui si veda il box) per facilitarel’ingresso di questi minori nellefamiglie che, se pur per un periododeterminato, hanno contribuitoalla loro crescita e sviluppo.Laura GenoveseALLE URNEIl referendum sulla legge elettoraleCOSA POTREBBE CAMBIARE CON LA VITTORIA DEL SÌ IL 21 GIUGNOIl prossimo 21 <strong>giugno</strong> gli italianisono chiamati per la secondavolta in un mese alle urne– dopo le elezioni europee eamministrative del 6 e 7 <strong>giugno</strong>– per votare il referendum sullalegge elettorale. Tre le schedeche verranno consegnate ai cittadini.Il primo quesito, su schedadi colore verde, è relativo alpremio di maggioranza nazionaleper la Camera dei deputatie intende abolire le coalizioni.Il secondo, su scheda bianca,chiede la stessa abolizione peril premio di maggioranza, attribuitosu base regionale, al Senato.L’attuale legge elettorale(L. 270/2005), infatti, prevedeun sistema proporzionale conpremio di maggioranza su basenazionale (Camera) o regionale(Senato) che viene attribuitoVOI DOMANDATE GLI ESPERTI RISPONDONO■ Club3 fornisce ai lettori anche un serviziodi consulenza da parte dei suoi esperti. Ledomande e le risposte di interesse generalepotranno essere pubblicate, per gli altriquesiti la risposta sarà privata. Chi desiderausufruire di questa opportunità deveutilizzare il modulo qui a fianco versando uncontributo spese di 25,82 Euro.■ Il contributo va versato mediante bonificosul c/c 000000320800 c/o Banco DesioAg.42 di Milano ABI 03440 – CAB 01601IBAN: IT95W0344001601000000320800intestato a 2C Edizioni. Allegare questomodulo e copia del bonifico e spedire inbusta chiusa a: GLI ESPERTI DI CLUB3c/o 2C Edizioni, Via Albani 21, 20149 Milano.1°QUESITOVERDEPremio dimaggioranzaalla lista piùvotata allaCameraNome e CognomeVia (o piazza)CapCittàProvinciaTelefonoLE SCHEDE2°QUESITOBIANCOPremio dimaggioranzaalla listapiù votataal Senatoalla singola lista (cioè partito)o alla coalizione che ottiene piùvoti. Un sistema che alle ultimeelezioni ha portato alla formazionedi due grandi coalizioni.Ecco cosa potrebbe cambiare seal referendum vinceranno i sì:il premio di maggioranza (di340 seggi) viene attribuito allasingola lista – e non più allacoalizione – che ha ottenuto piùvoti. Alla Camera parteciperannoalla ripartizione dei seggi ipartiti che hanno ottenuto almenoil 4% delle preferenze; al Senato,invece, vince il premio regionale,che garantisce il 55%dei seggi della regione, la lista cheottiene più voti e partecipanoalla ripartizione i partiti chehanno superato la soglia dell’8per cento.La terza scheda, di colore rosso,chiede l’abrograzione dellecandidature multiple, ovvero lapossibilità di candidarsi in piùcircoscrizioni per la stessa lista,permettendo a chi viene elettoin più di una di scegliere soloin un secondo momento in qualerestare, lasciando spazio al“secondo” nelle altre circoscrizioni.Eleonora Della Ratta3°QUESITOROSSOAbrogazionedellecandidaturemultiple55% dei seggiQuanto spetterebbein ogni Regionealla lista più votatase vincessero i «sì»■ Gli esperti di Club3 rispondono ad ognidomanda di carattere economico, finanziario,fiscale, normativo e previdenziale purché siaesposta in forma breve e non si tratti di unquesito multiplo. Gli esperti di Club3 siriservano di non dare seguito a quesiti ritenutiimpropri, a loro insindacabile giudizio,rimborsando il contributo spese al lettore.Per informazioni su questo servizio si può telefonareogni mercoledì – dalle 14 alle 15 – al numero 02.36.53.83.08.10GIUGNO 2009NOTESNOTES11GIUGNO 2009


RISPARMIOAnche con la crisi finanziaria è possibile investire al 10%12GIUGNO 2009CHI NON SI ACCONTENTA DEGLI SCARSI RISULTATI OFFERTI OGGI DAI”In Borsaè bene diversificareguardando alleimprese dei settori“anticiclici””NOTESIBot rendono uno striminzito1% annuo netto; i Cct vannopoco oltre; i Btp offrono un tassoannuo netto del 3% circa. Pergli italiani la crisi non è solo legataall’economia che va male,alle imprese che non vendono,alla disoccupazione che sale, maanche alle rendite finanziarieche si sono ridotte al minimo.Chi ha del capitale disponibileoggi trova, nel settore delle obbligazionie dei titoli di Stato, pochesoluzioni valide per cercare diottenere un reddito da affiancarea quello della pensione. Certo,i titoli di Stato rappresentano,soprattutto in questo momentoLA CAMPAGNA DIVIDENDI DEL 2009Come sono andati i bilanci dellesocietà? Abbiamo esaminato i primi70 titoli di Piazza Affari: 40 azionidell’indice S&P/Mib e 30 del Midex.L’anno 2008 è stato pesantementenegativo per il settore finanziario.Il peggioramento della situazionegenerale, gli investimenti effettuatiin “titoli tossici” e il forte incrementodelle insolvenze hanno costretto lebanche a sospendere il pagamento dellecedole (oltre a consigliarle di ricorrerea strumenti di finanziamentostraordinari come i “Tremonti bond”).Buono per contro l’andamento dalsettore utility. In sintesi 19 societàhanno azzerato il dividendo, mentre20 lo hanno ridotto rispetto all’annodi grande incertezza, un porto sicuroin attesa che la tempesta passi.Tuttavia è proprio nei momentidi grande tensione finanziariaprecedente. Solo 13 lo hanno invececonfermato. Ancora, CattolicaAssicurazioni e Unicredit hannodeliberato di distribuire azioni gratuitein sostituzione del dividendo, una sceltache è un impegno per i manager adistribuire in futuro i dividendi su unnumero maggiore di azioni.E per finire, le buone notizie: 14 societàhanno deliberato una cedola superiorerispetto all’anno scorso, alcune grazieai buoni risultati 2008 (Impregilo, MaireTecnimont, Recordati, Saipem eTenaris), altre per motivi straordinari(Parmalat distribuisce parte degliincassi delle cause legali, Erg partedell’incasso dalla cessione dellaraffineria di Priolo).BORSAche, come insegnano i maggioriesperti di finanza, da Rockfeller aBuffet, si possono sfruttare grandioccasioni. Naturalmente, senzacorrere troppo rischi, evitandodi “fare il passo più lungo dellagamba”. E la strada che può essereesplorata è quella delleazioni di grandi società sane,che distribuiscono buoni dividendie che, in certi casi, possonooffrire un rendimento del 10%attraverso l’incasso della cedola.LA POLITICA DEL “CASSETTISTA”Una volta si usava il termine“cassettista” per definire un investitoreche acquistava un’azione,la chiudeva nella sua cassettadi sicurezza e annualmente staccavala cedola per incassare il dividendo.Un sistema che per decenniè stato seguito dalla stragrandemaggioranza di chi investivain Borsa, nell’ottica di destinareil risparmio ad aziende sane,in grado di generare profitti edi distribuirli agli azionisti. L’av-TITOLI DI STATO PUÒ OPTARE PER AZIONI DI GRANDI AZIENDE SANE*vento del trading on line e dellaspeculazione forsennata scatenatasia cavallo del nuovo millenniohanno un po’ appannato la figuradel cassettista, ma in realtàancora molti effettuano la sceltadelle azioni sulla base di un unicoelemento, vale a dire il dividendo.Vediamo se questo orientamentooggi può ancora avereun senso.Innanzitutto va fatta unapremessa fondamentale: il dividendo(in quanto espressionedegli utili conseguiti dalla società,anche se la distribuzione nonè sempre totale) è una componentefondamentale nel determinareil prezzo dell’azione. Lateoria infatti insegna che ilprezzo di oggi di un’azione èpari al flusso degli utili futuri:più la previsione è alta, più ilprezzo di Borsa è alto e viceversa.Ma non è sempre così, perchésono molti i fattori che influenzanoil prezzo delle azioni, alcunidi natura strettamente aziendale(oltre agli utili, contano ilfatturato, le esportazioni, ecc.),altri di natura generale (livellodei tassi d’interesse, crescita dell’economianazionale e internazionale,ecc.), altri infine di naturapuramente psicologica (le famose“bolle speculative”). Attual-I RENDIMENTI PIÙ ALTI DEL LISTINO PRINCIPALE A MILANOSOCIETÀDIVIDENDI 2009 €* RENDIMENTO % **ENEL 0,42875 13,9%PARMALAT 0,151375 11,7%MEDIASET 0,3325 11,7%GEMINA risp 0,04375 10,8%FONSAI 0,6125 9,4%ENI 1,1375 9,2%RCS risp 0,04375 8,9%A2A 0,084875 8,5%TELECOM risp 0,053375 8,1%ALLEANZA 0,2625 7,4%TERNA 0,13825 6,8%ATLANTIA 0,62125 6,6%MEDIOLANUM 0,13125 6,1%Per azione, al netto della trattenuta fiscale del 12,5. Al lordo delle spese di commissioneAl lordo della trattenuta fiscale in base alle quotazioni di inzio aprile.mente i titoli che pagheranno altidividendi sono molto interessanti,perché in un quadro di sostanzialestagnazione economica,chi non ha idee precise preferisceproprio le azioni “tranquille”che pagano buone cedole.Azioni che hanno, mediamente,meno oscillazioni di quelledelle società considerate “speculative”,perché su di esse operanosoprattutto cassettisti e fondi d’investimento,che hanno obiettividi lungo periodo.LA PRUDENZA È D’OBBLIGONella scelta di un’azione da acquistarein vista del dividendo vaevitato l’errore di raffrontare ilprezzo attuale con la cedola indicatasui quotidiani. Questa infattiè relativa all’anno scorso e, inun periodo di grande crisi, nonha alcun valore indicativo e potrebbeportare fuori strada. Facciamoun esempio. Sui giornalisi trova che Unicredit vale un po’più di 1 euro e il dividendo pagatoè di 0,26 euro. Un velocecalcolo indica nel 25% il rendimento,che sarebbe un buon risultatose non fosse falso. InfattiUnicredit quest’anno non pagheràil dividendo perché la sua situazionefinanziaria non è brillantee non consente di pagare incontanti la cedola. Bisogna cercarei dividendi “previsti”, chele società hanno annunciato dipoter pagare quest’anno (a partireda maggio-<strong>giugno</strong> in poi) eda lì farsi i calcoli di convenien-14 regineSono le societàche fra i 70 titolimigliori di PiazzaAffari quest’annodaranno una cedolasuperiore al 2008NOTES13GIUGNO 2009


”Subito dopoil pagamentodel dividendola quotazionedel titoloha un calo”TUTTE LE PAROLE DA RICORDAREAZIONE DI RISPARMIOOffre al proprietario notevolidiritti in termini patrimonialie reddituali, ma pochi intermini di partecipazionealla vita societaria. Hannodiritto al dividendo prima diogni altra categoria di azionie di ottenere un dividendosuperiore a quello delleazioni ordinarie. Possonooffrire anche la garanzia dicumulare per tre anni ildiritto alla cedola nel casoil bilancio chiuda in perdita.CASSETTISTAÈ il risparmiatore che operain Borsa per effettuareinvestimenti di lungo periodoe non opera con finispeculativi. Mantienele azioni per molti anni,limitandosi ad incassare lecedole relative ai dividendidistribuiti. Acquista di solitoi titoli ritenuti sicuri graziealla loro solidità patrimonialee alla loro redditività (comei telefonici, bancari ecc.).CEDOLAÈ il tagliando unito a tutti icertificati sia obbligazionariche azionari che incorporail diritto a ricevere larimunerazione perl’investimento del capitale:interesse nel caso delleobbligazioni, utile nel casodelle azioni. La cedola deititoli azionari non è fissa,perché le sorti dell’utiledipendono dall’assembleadella società, che puòdecidere di distribuire undividendo o meno e può, dianno in anno, variare la suamisura. Per effetto delladematerializzazione deititoli, la cedola è sparitafisicamente; resta peròil termine per esprimereappunto il pagamentodell’interesse o dell’utile.GIARDINETTO TITOLIEspressione del linguaggiocorrente che indica l’insiemedei titoli che sono possedutiza. Buone occasioni si possonotrovare tra le azioni di risparmio,categoria che premia i piccoliazionisti: in cambio dell’assenzadel diritto di voto (che tanto i piccolinon esercitano mai), si ottieneun privilegio nella distribuzionedegli utili e addirittura la possibilitàdi incassare una cedolaanche quando l’azione ordinarianon paga nulla.La tabella riportata nella paginaprecedente mostra le ”occasioni”migliori del listino, sceltefra le società che a fine marzoavevano già comunicato l’importodel pagamento. Come si vede,alcune società danno rendimentimolto generosi, anche a “doppiacifra”. Dunque, in un periododi tassi d’interesse molto bassi,la possibilità di ottenere unelevato rendimento grazie alla cedoladi un’azione è un fattore importante,ma non bisogna pensaredi “speculare”, acquistandoun’azione pochi giorni prima delpagamento della cedola, convintidi ottenere un alto rendimento inpochi giorni: il dividendo non èequiparabile alla cedola delle obbligazioni,perché rappresenta unvalore che è incorporato nel prezzodel titolo e perciò, dopo lostacco, la quotazione di borsascende in misura corrispondente(tranne rare eccezioni sulle qualinon bisogna fare affidamento); insomma,correre dietro allo staccodelle cedole è una politica dissennata.La strategia migliore ècostruirsi un mix di azioni diverse,puntando a settori comei servizi, la farmaceutica, l’alimentare,che sono tipicamente“anticiclici” e resistono megliodegli altri alle crisi di Borsa; ancora,guardare il trend dei profittinel tempo e rivedere costantementele proprie scelte. Insomma, perchi punta soprattutto alla “sicurezza”,le azioni dovrebbero restaretabù; ma per chi invece puntaalla redditività e alla crescitanel tempo del capitale la scelta diazioni ad alta cedola è una politicache può dare risultati positivi.Cassettista sì, anche nel mondodel trading on line purché nondorma, ma vegli costantementesul suo “giardinetto” e lo curi conattenzione.Gianluigi De Marchida un risparmiatore.Secondo le regole dellabuona gestione, il giardinettodeve essereil più possibile diversificatoper ridurre il rischiodell’investimento.RENDIMENTOÈ il rapporto tra la cedolapagata e la quotazionecorrente.UTILERisultato positivo dellagestione di una società.L’utile può essere reinvestito,accrescendo il patrimonio odistribuito ai soci attraversoil dividendo.CONSUMATORIEcco i “furbetti delle suonerie”:condannati, ma sempre recidiviL’ACQUISTO DI UNA MUSICHETTA DA UN GESTORE PUÒ DIVORARELE RICARICHE TELEFONICHE, UN BUSINESS DI CIRCA 300 MILIONIUna delle ultime mode, diffusafra figli e nipotini, è diavere una suoneria del cellulareoriginale. Non basta più il solitotrillo tipico del telefono, piuttostoche la marcia tronfale dell’Aida, civuole qualcosa che stupisca, comel’ultima canzone di VascoRossi o la colonna sonora dell’ultimocartone animato.Ma in pochi sanno che la suoneriadivora le ricariche telefoniche,perché non si paga solo per installarla(costo “modesto”, 3 euro)ma per utilizzare il servizio. Unvero e proprio business per le societàche reclamizzano le suonerie(quasi tutte presenti solo su Internet,in totale assenza di controlli)e per quelle che gestisconoreti telefoniche (che percepisconolaute provvigioni di vendita).Scaricando una suoneria dauno dei siti specializzati, si accettadi utilizzare i “servizi” dellasocietà venditrice, che spessoaddebitano all’utente sommeesorbitanti (fino a 10 euro a settimana,anche se il telefono nonsquilla mai).La situazione è ben conosciutadalle associazioni dei consumatori,che hanno più volte denunciatoall’Antitrust i “furbettidella suoneria” (Tim e Vodafonein prima fila). Il Garanteha stabilito che si tratta di un comportamentoscorretto, un truccocommerciale per intascarsi (senzache il cliente ne sia veramenteconscio) enormi cifre (circa 300milioni di euro, un giro d’affari dacapogiro). Un comportamento cheperciò merita una condanna, cheè giunta puntuale e precisa.Infatti le società colpevoli sonostate sanzionate già due voltecon multe di 1,16 milioni (ottobre2008) e 2,2 milioni (marzo2009).Tuttavia il danneggiato non netrae alcun beneficio, perché quandoil Garante delle comunicazioni(o la Consob non fa differenza)sanziona il comportamento illecitodi una società, la multa vieneintascata dall’ente di controllo,non viene restituita a chi ha pagatoindebitamente. E così le societàspecializzate e i gestori di telefoninicontinuano allegramente adivorare le carte prepagate dei ragazziniignari, pagano sanzioniche sono tutto sommato modesterispetto ai benefici che ne traggono(2 milioni pagati contro 300milioni di fatturati) e incrementanogli utili di bilancio come se nullafosse accaduto. I ragazzini daparte loro continueranno ad averela suoneria illegale attiva (perchéè praticamente impossibile disattivareil servizio) e le schede continuerannoad essere esaurite settimanalmente.Consiglio per i lettori: inviatesubito una raccomandata di reclamoalla società telefonica e allasocietà che fornisce il “servizio”,pretendete il rimborso delle cifrefinora addebitatevi e, se non otteneteragione, cambiate gestore. Ericordatevi di spiegare a figli e nipotiche non ha senso cercare diessere ”originali” con la suoneriasvuotando il conto corrente di genitorie nonni. Appello alle Authorityche controllano i vari settori:cambiate le leggi, adattatele ai concettidi giustizia ed equità, non intascatevile multe, ma obbligate icontravventori delle norme di tuteladegli utenti a rimborsare quantoaddebitato illecitamente, senzal’avvio di singole cause. E se unasocietà diventa “recidiva”, comeavvenuto nel campo delle suonerie,revocate le autorizzazioni ad operare:vogliamo scommettere checerti comportamenti scomparirebberoin pochi minuti?G. D. M.”Allo stato attualeil Garante dà lemulte ma idanneggiati nonvengono risarciti”14GIUGNO 2009NOTESNOTES15GIUGNO 2009


SICUREZZAI pirati informatici in azione:in aumento i furti d’identitàCRESCE L’ALLARME ANCHE IN ITALIA. CODICI E PASSWORD SONOPIÙ IN PERICOLO DI UN TEMPO. ECCO COME CI SI PUÒ DIFENDERE”Mai buttare integrinella spazzaturabollette o estratticonto della bancacon dati personali”Iladri d’identità sono diventatinegli ultimi tempi un grossoproblema per le Forze dell’ordine,ma prima ancora per tutti noi.Possono soffiare codici di accessoe password di servizi, aprire inbanca un conto addebitando lespese a qualcun altro, dirottare suchiunque le loro bollette.Una ricerca della società DynamicMarket dà un’idea delladimensione del fenomeno:soltanto nel 2008, tra Gran Bretagna,Irlanda, Germania, Belgioe Olanda, le vittime del reato notocome “furto d’identità” sonostate 6 milioni e mezzo. Non sonoancora disponibili numerisull’Italia, ma la ricercadell’associazione deiconsumatori AdiconsumPROTEGGERE BANCOMAT E CARTE DI CREDITOCarta di credito e bancomatsono esposte al costantepericolo di clonazione. Tracodici segreti digitati in sitipiù o meno sicuri su Internet,strisciate in macchine chepossono lasciare tracce, Pinche rischiano di esseresottratti con l’imbroglio,l’eventualità che qualcunopeschi nei conti correnticlonando la card è sempremeno remoto. Ecco comedifendersi. Controllare gliestratti conto, possibilmentein tempo reale su Internet,permette di notare subitomovimenti strani. Ma nonbasta. Si può anche chiedereaiuto alla banca: attivare perdice che il fenomeno è in continuacrescita. Occhio dunque allesituazioni a rischio. Un gesto quotidianocome buttare bollette oestratti conto nella spazzatura puòavere pesanti conseguenze. «C’èchi rovista nell’immondizia proprioper raccogliere i dati personalidelle vittime», avverte FabioPicciolini, Segretario nazionale diAdiconsum. «Con le informazioniche trova sull’estratto conto osulle bollette (domicilio, numero diconto, Iban) il truffatore può co-esempio un servizio di smsogni volta che viene eseguitoun bonifico o una spesa con lacarta di credito permette diallertarsi immediatamente nelcaso in cui qualcun altro usila propria carta. Capita che,quando si paga con la carta,la ricevuta del negozio registril’intero numero della cardstruirsi una nuova identità, andarein un’altra banca ad aprire un contoa nome dell’ignara persona truffatae, per esempio, accendere unmutuo senza rimborsare poi le rate.Quando scatterà l’indagine perricercare il responsabile, la bancarisalirà alla persona truffata, i cuidati personali coincideranno conquelli forniti dal “sosia”.E quando sarà il truffato achiedere un mutuo, nessunoglielo concederà perché il suonome risulterà scritto sul librodei “cattivi pagatori”, elaboratodalle banche e diffusoa tutti gli istituti dicredito». Pertanto tutti idocumenti personaliche finiscono inspazzatura o nellastessa e addirittura la datadella sua scadenza. Niente dipiù facile in questo caso chequalcuno cloni quella carta,con tutti i dati in suo possesso.Prima di firmare è benecontrollare che le ultime cifresiano cancellate con delle X ese necessario annullarle conuna penna. Poi, meglio nonraccolta differenziata vanno primasminuzzati, in modo da essereresi illeggibili.«L’altro giorno ero in treno eun mio compagno di viaggio stavaprenotando via telefono un bigliettoaereo», racconta SilviaLandi, ricercatrice dell’Ufficiostudi di Adiconsum. «Ho sentitotutto e avrei potuto appuntarmii suoi dati, carta dicredito compresa. Dopo diche con queste informazioniavrei potuto fare acquistion line addebitandoli a lui,aprire un conto comunicandoi suoi dati e tantotanto ancora». Perciò,mai dare informazioni personaliquando ad ascoltare cisono degli estranei.Il truffatore manda centinaiadi e-mail in cui comunica la vincita,ad esempio, di un telefoninoo di un esclusivo pc portatile.È facile cascarci anche soloper leggerezza. Si clicca sul linkindicato e si va a finire in un sitoWeb che carpisce i dati personalidell’ignaro. «Se per curiositàsi finisce in un sito “da paesedei balocchi” dove tutto è inregalo, è bene diffidare e mai dareinformazioni riservate, anzimeglio se in questi siti si evita diarrivarci», ammonisce la Landi.frequentare più quel negozio.Ottima abitudine è prelevaresempre allo stesso sportello,coprendo la mano che digitail codice con l’altra o con deifogli. Occhio, inoltre, allosportello alla fessura in cui siinfila la carta: se ci sono stranifili o sporgenze, va segnalatosubito alla banca e l’operazioneACQUISTI VIA INTERNET SENZA PROBLEMIFare shopping su Internet è facile, comodoe, se si prendono le giuste precauzioni,anche sicuro. Ma il rischio che i “pirati”si infiltrino nei siti apparentemente piùprotetti è sempre più alto. Quindi èindispensabile mettere in atto più strategiedi autodifesa per evitare chequalcuno entri nei propri datipersonali sottraendo soldi eservizi. La vecchia norma dicontrollare l’indirizzo dellapagina Web dove si fashopping prima diinserire i dati e ilnumero della carta èsempre valido, anche se non basta più.All’avvio delle operazioni di pagamentodunque, occhio che l’“http” sia statosostituito da un “https”, segno che si èInoltre, ogni operazione ormairichiede una password, un codice,un Pin: servono per i servizi via Internet,per il bancomat, per la caselladi posta elettronica, per entrarenel conto via Web ecc. Eccoallora che un’abitudine diffusa,ma sbagliata, è usare sempre lostesso codice per evitare di dimenticarlo.Ma i truffatori lo sannobene e se scoprono il codicedi accesso allo spazio Internet surimandata. Se la carta richiestaalla banca non arriva dopocirca due settimane, la filialeva subito avvertita. Potrebbeessere solo un ritardo, mala card potrebbe essere stataintercettata dal ladro. Appenaricevuta la carta, il titolare ladeve firmare con inchiostropermanente e attivarla.entrati in un’area protetta e criptata, o chein basso ci sia l’immagine di un lucchetto.Su Internet è sempre meglio utilizzare unacarta di credito prepagata: nel caso in cuiqualcuno riesca a copiare numeri e codici,la somma a disposizione del ladro saràcomunque più limitata rispetto a quelladella card tradizionale. Bandoall’avarizia: non si deve risparmiare sugliantivirus. Costano qualche decina di euroall’anno, ma proteggono il computer dapotenziali attacchi ai dati personali.Mai memorizzare le password nei siti die-shopping che vengono abitualmentefrequentati. Se qualcuno riesce adaccedere allo spazio personale, magaricon la login e trova la parola chiave giàa disposizione, le conseguenze sonofacilmente immaginabili.una community on line, poco male.Ma se quel codice è lo stessodella casella di posta o del conto,la situazione si complica. Megliodifferenziare codici e passworde meglio conservarli in un luogosegreto e sicuro, scrivendoli su unfoglio di carta e non memorizzandolisul pc. Se infatti il truffatoreriesce a carpire una falsaidentità, può creare un falso indirizzoe inventare un falso cambiamentodi residenza. Risultato: lebollette finiscono al nuovo domicilio.Peccato però che quelle bollettenon siano legate ai consumidel vero intestatario. Solo che ilconto da pagare finirebbe comunqueal truffato. Per evitarlo è benesegnarsi gli intervalli tra l’arrivodi una bolletta di luce e gas el’altra. Se si verifica qualche ritardo,chiamare subito le societàfornitrici e assicurarsi che il contoda pagare non sia finito a qualcheindirizzo che non è il proprio.Isabella Dalla Gasperina6,5 milioniSono le personetruffate soltantonel 2008 fra RegnoUnito, Belgio, Irlanda,Germania e Olanda16GIUGNO 2009NOTESNOTES17GIUGNO 2009


PIETRE PREZIOSECome acquistare diamanti e perle senza correre guai”Sul valoredi un brillanteincidono colore,peso, taglio,purezzae fluorescenza”VALE SEMPRE LA PENA DI FARSI CONSIGLIARE DA UN ESPERTO CHELe pietre preziose sono pezzidi roccia che però hanno colorie trasparenze in grado diprodurre bagliori unici.Come si legge nel Manualedi gemmologia(terza edizione) di SperanzaCavenago, che haintrodotto in Italia la disciplina,le pietre preziosesono “quei minerali (perciòprodotto naturale) che opportunamentelavorati offrono requisititali da poter essere usati quali ornamento”.Ma riconoscere unagemma di valore non è da tutti e ciòvale soprattutto per il diamante,la pietra più dura ma anche la piùamata dall’universo femminile,che al dito di una donna rappresentada sempre pegno d’amore.PER INVESTIMENTOMEGLIO SCIOLTE O MONTATE?In questo momento di crisi economica generale, lepietre preziose possono essere una forma alternativadi investimento? E una volta acquistate, è megliotenerle sciolte o montate? «In genere non fadifferenza, in quanto di fatto il loro valore noncambia», afferma Alessandro Zorgno, «il gioielloinfatti va indossato e vissuto. Unica accortezzaquella di non danneggiare o rompere la gemmamontata». Per andare sul sicuro, meglio puntare suidiamanti, che però devono essere accompagnati dalloro certificato di autenticità che ne specifichi lecaratteristiche. «Oggi è consigliabile», chiude Zorgno,«non comprare diamanti che superino il carato inmodo da poterli rivendere più facilmente».LA REGOLA DELLE 4 “C”Come si fa a distinguere un diamanteda uno zircone? E quali sonole caratteristiche che lo rendonopiù pregiato? «Per capire se siè di fronte a un pezzo di valore bisognain primo luogo rifarsi allaregola delle quattro “C” inglesi,ovvero Colour, il colore, Carat, ilcarato, cioè il peso, Clarity, la purezza,e infine Cut, il taglio dellapietra», dichiara Alessandro Olivero,esperto di diamanti e perle.«Inoltre, la qualità del diamante ègarantita quando il certificato chelo accompagna proviene da unistituto autorevole e riconosciutoin tutto il mondo». Primi fra tutti ilGemmology Institute of Americadi Los Angeles (Gia) o l’InternationalGemological Institutedi Anversa.Per quanto riguarda il colore, ildiamante, per essere pregiato, nondeve avere sfumature sul giallo;per confrontare queste pietre, ilGia ha creato un sistema internazionale(l’International DiamondGrading System), ossia unaclassificazione basata su lettereche indica quanto appare biancala pietra a un esame ottico. Il gradodi massimo biancore è il “D”(bianco eccezionale o river) e siprosegue in scala decrescente finoalla lettera “Z” (molto giallastra).Esistono anche brillanti, piùrari, di colore rosa e rosso. Per ilpeso (Carat), va detto che il prezzodi un diamante non è proporzionaleal peso, in quanto i diamantidi grandi dimensioni sonopiù rari di quelli piccoli, perciòpossono costare molto di più.Passando al grado di purezza(Clarity), si fa riferimento alleinclusioni interne alla pietra,cioè a quelle imperfezioni più omeno grandi di solito impercettibilia occhio nudo, che si sonocreate durante la sua formazione:meno inclusioni presenta la pietra,più sarà trasparente e più ildiamante sarà prezioso.Nel dettaglio, si legge sul sitoweb del Gia (www.gia.edu), che imigliori sono quelli contraddistintidalla sigla “IF”, che sta per “InternallyFlawless”, senza imperfezioniinterne. Infine il taglio, chedipende dall’intervento della manodell’uomo che incide moltosulla brillantezza della pietra. Puòessere rotondo brillante (il più comune)o di altre forme: ovale, baguette,taglio smeraldo, navette omarquise, princess, radiant e altrimeno comuni. Inoltre, va aggiuntaanche la fluorescenza: il 35%circa dei diamanti porta di naturauna fluorescenza che può essereCONOSCE BENE LE CARATTERISTICHE E LE PECULIARITÀ DELLA GEMMAda molto leggera a forte ed è unacaratteristica di discreta importanzain quanto una fluorescenzatroppo accentuata può attribuireuna certa lattiginosità ottica e diconseguenza svalorizzare le caratteristichedi brillantezza e trasparenzadella pietra.I diamanti insieme allo smeraldo(di colore verde), il rubino (rosso)e lo zaffiro (blu) rappresentanole pietre più preziose. Ma doveè meglio acquistarli? «L’importantesia per i diamanti sia per le altregemme è che vengano vendutiin buste sigillate che portino la garanziadei più noti istituti di gemmologia»,afferma AlessandroZorgno, titolare di un laboratorioorafo, «a queste condizioni puòessere sicuro anche l’acquisto viaInternet». Tuttavia, continua Zorgno,«È sempre meglio rivolgersia un esperto, in modo da vederele pietre, metterle a confrontoe valutare quelle più pregiate. Senzacontare che le gemme sonosempre meno naturali e semprepiù trattate».LE “ORGANICHE”Fra queste rientra, in primis, laperla, che nasce dall’ostrica, maanche il corallo, formato dalloscheletro calcareo di colonie dipolipetti nei mari caldi o l’ambra,una resina fossile di piante e alberivissuti milioni di anni fa e oggiestinti. «Oggi le perle naturalisono rarissime, rappresentano solol’1%, mentre per il resto, perquanto preziose, si tratta di perle■ CARATOIl peso delle gemme siesprime in carati.Il termine carato derivadall’antichità quando siusavano i semi di carrubo,dal peso sorprendentementeregolare, per pesare lepietre preziose. Il carato èl’unità di misura di tutte lepietre che corrisponde a1/5 di grammo; ciòsignifica che un grammoequivale a 5 carati. A suavolta il carato è suddivisocoltivate per un anno e mezzo circa,in Giappone, in Indonesia, Birmania,Filippine e Australia», continuaAlessandro Olivero. Comeper i diamanti il valore della perladipende dalla combinazione di unaserie di caratteristiche ma, a differenzadei primi, non esiste unsistema internazionale standardizzatodi classificazione.Innanzitutto la forma: «Le migliori– prosegue Olivero – sonoquelle rotonde, poi quelle chiamate“a pera”, a seguire quelle “a bottone”e infine quelle “barocche”di forma irregolare». Per il colore,il più pregiato è quello biancorosato tendente all’argento, a seguirequelle di colore grigio, chiamate“silver”; ma ne esistono poidi dorate, le “gold”, e quelle di Tahitiche vanno da un colore grigiochiaro al nero scuro. Come semprepoi sul valore incidono le dimensionidella perla, se piccole ograndi e le eventuali rifrazioni sullasuperficie: la perla più è liscia,levigata e uniforme e più è preziosa;ma potrebbe essere bella lisciama spenta, invece è importante chesia anche lucente.«È difficile stabilire a priori ilcosto di una collana di perle: dipendedalla combinazione di forma,colore, lucentezza. Tuttavia,in modo molto indicativo, un filodi perle giapponesi, di media misurae qualità, può costare sui 3-4mila euro, invece uno provenientedai mari del Sud a partire dai 6 finoai 10 mila», conclude Olivero.Chiara ContiLE PAROLE DA SAPEREin 100 parti dette “punti”(ad esempio, 100 brillantinida un punto pesano uncarato).■ LUCENTEZZAÈ la capacità della pietradi riflettere la luce chedipende anche dal tagliodella gemma.■ INCLUSIONISi tratta di piccolestriature, segni, puntini chesi vedono all’interno delle3-4 milaeuroÈ il prezzo mediomolto indicativorichiesto perun filo di perlegiapponesipietre trasparenti, ossiasostanze liquide, solidee gassose che si sonoformate nel cristallonegli anni.■ BRILLANTEIl termine nel linguaggiocorrente viene utilizzatodai più come sinonimodi diamante. In verità sitratta di un tipo di taglio –taglio “brillante” – checonferisce alle pietre unaparticolare luminosità.18GIUGNO 2009NOTESNOTES19GIUGNO 2009


TURISMO/ 1Per ogni rischio “da vacanza”si può stipulare una polizzaSOTTOSCRIVERE UN’ASSICURAZIONE È L’UNICA VERA SOLUZIONECONTRO OGNI EVENTUALE PROBLEMA. MOLTE AGENZIE LA OFFRONO”Le informazioniriportate suicataloghi sonovincolanti peril tour operator”Quando si pianifica una vacanza,al mare, in montagna oaltrove, è bene essere prudenti esottoscrivere un’assicurazione diviaggio. Può infatti accadere unevento imprevisto o la meta puòrivelarsi molto differente da comel’avevamo vista nel depliant, o ancorapossono capitare infortuni omalattie. Nessuno potrà ridarele piacevoli sensazioni andateperse, ma almeno verrà risarcitoil danno materiale (alcunigiudizi però ricomprendono giànel “danno da vacanza rovinata”anche il danno esistenziale, quindiquello non patrimoniale). Eccoalcuni tipi di polizze che possonotutelare i viaggiatori.NEL CASO DI ANNULLAMENTOPoche ore prima della partenzapuò sopraggiungere un’influenzao un incidente che costringe a rimandaretutto. Il costo del recesso puòsalire sensibilmente se la disdettaarriva nell’imminenza della par-tenza, fino a raggiungere anchela totalità del prezzocomplessivo del viaggio.Pertanto si sta diffondendola prassi presso le agenziee i tour operator di proporreai clienti una polizza a coperturadi questi costi. La polizza va formalizzataentro 8 giorni dalla prenotazione.Tra i motivi che danno dirittoal risarcimento ci sono quellidi natura professionale (spostamentodelle ferie, licenziamento),malattie che impediscono lapartenza, danni al proprio domicilio(furto, crolli) e il non poterraggiungere in tempo utile il puntodi partenza per uno sciopero,un incidente o un guasto al mezzodi trasporto. Nel caso nel posto divilleggiatura si verifichi una gravecalamità naturale si può sceglieretra un rimborso, un bonus utilizzabileper altri pacchetti o per uncambio di destinazione o data. Unrisarcimento per i giorni di vacanzanon goduti può essere previstoanche nel caso in cui cisi veda costretti a fare ritornoa casa prima del previsto.Quando la meta è unPaese in cui le condizioniigienico-sanitarie non sonodelle migliori, oquando si è a conoscenzadel fatto che le even-tuali spese da dover sostenere sonosalate, questo tipo di polizza èparticolarmente consigliabile.Quando ci si sposta entro i confinidell’Unione europea, invece,basta munirsi della Tessera europeadi assicurazione e malattia(Team). Il tesserino è rilasciato dalservizio sanitario nazionale e hauna durata di 5 anni sostituendoquello che una volta era il modelloE111. Con questo semplice tesserinoda portare con se si è garantitiin caso si dovesse ricorrereurgentemente alle cure mediche.Il nostro Paese ha inoltre stipulatouna serie di accordi speciali conaltre nazioni del mondo per garantirecure urgenti e delle qualinon si può fare a meno.La stragrande maggioranzadelle agenzie di viaggi, oggi comunqueoffre un’assicurazionea copertura di malattie e infortuni,venduta con la vacanza.Di norma la polizza garantiscel’assistenza medica, i medicinali,il trasporto in ospedale,le spese generali da affrontaredurante il periododi degenza, glieventuali interventi chirurgicia cui ci si devesottoporre. Se necessario,l’assicurazione puòprevedere la possibilitàdi dover allungare ilproprio soggiorno o, al contrario,di dover far rientro a casa anzitempo.Completa la gamma di copertura,il trasporto sia dell’intestatariodella polizza sia di un suoparente stretto. È fondamentaleleggere con attenzione il contratto:per alcuni trattamenti, può esserciuno scoperto, così come unmassimale di spesa. Molto importanteè anche la sezione sullepossibilità di esclusione: di solitonon è coperto chi ha più di 65anni, chi soffre di malattie psichiche,patologie croniche o chesi manifestano più volte nelcorso del tempo. Va poi consideratala garanzia di rimpatrio: le polizzesono diverse, alcune lascianoal viaggiatore la possibilità di deciderequando rientrare, altre prevedonoche la decisione sia presadallo staff medico.I DIRITTI DEL TURISTATutte le informazioni riportatein cataloghi e depliant informativisono vincolanti per il tour operatore il turista può denunciareogni difformità a titolo di inadempimentocontrattuale. Una voltaverificato che l’albergo o la sistemazionenon è conforme a quantopattuito, la prima cosa da fareè avvisare tempestivamente periscritto la propria agenzia affinchépossa intervenire subito perrisolvere in loco il problema. Sarebbebuona norma scattare fotografie,fare riprese e cercaredi raccogliere le testimonianzedegli altri villeggianti, tutti elementiche potranno valere in uneventuale giudizio, qualora il dannonon venga riparato o non sigiunga ad un accordo stragiudiziale.Per poter documentare conesattezza l’avvenuto, vale la penainoltre di ricordarsi di farsi rilasciarescontrini e ricevute per ogniwww.esteri.itÈ il sito ufficiale del Ministero degli affariesteri italiano. Un portale che segnalaverso quali mete straniere è meglio nonmettersi in viaggio. Per chi vuoleviaggiare esiste un’intera sezione nellaquale trovare indicazioni pratiche utili.www.viaggiaresicuri.mae.aci.itNel sito dell’ACI sono presenti una seriedi informazioni fondamentali sulle variemalattie e sui vaccini a cui provvederenei diversi stati del mondo.www.prontopolizza.itIl sito di Europ Assistance si muove nellaspesa che si sostiene. Per evitarespiacevoli inconvenienti convieneleggere bene le norme che regolamentanole condizioni generali delcontratto di viaggio, così comequelle contenute nella polizza assicurativa.Alcuni contratti, adesempio, prevedono una particolareprocedura o specifiche formalitàper comunicare disguidi o incidenti.Sapere ciò che si deve fare,può aiutare a tutelare i propridiritti.Ogni documento relativo alviaggio, poi, dovrebbe essere riprodottoin almeno due copie:una da lasciare a casa, l’altrada avere sempre in valigia. Sel’agenzia non pone rimedio ai disguidimentre siamo in vacanza,entro 10 giorni lavorativi dal rientrooccorre indicare in modo dettagliatotramite raccomandata conricevuta di ritorno tutte le mancanzee i disguidi registrati. Se il touroperator o l’agenzia di viaggi respingonole richieste o offrono unindennizzo insufficiente occorreI SITI WEB DA CONSULTARElogica dell’e-commerce e offre lapossibilità di scegliere la copertura piùadeguata alle proprie esigenze sia che sitratti di viaggi di puro piacere, piuttostoche per studio o per lavoro.www.columbusdirect.com/itIl sito si presenta come uno specialistanel settore. In particolare, viene messo adisposizione dei clienti un prodottoassicurativo del gruppo Saraassicurazioni. Due le proposte principalipresenti già sulla home page:l’assicurazione a copertura di un soloviaggio e un’altra soluzione annualevalida per chi viaggia spesso.affidarsi ad un legale e intentareun giudizio, nel corso del qualesarà utile tutto il materiale raccoltonel luogo della “vacanza rovinata”.In caso di furto di denaro o dialtri oggetti di valore, va sportadenuncia alle autorità locali di poliziail prima possibile. Il verbaledella denuncia va conservato concura. Proprio per evitare questispiacevoli inconvenienti, meglionon lasciare mai privi di custodiaeffetti personali e valigie. Se si ricorrea cure mediche, occorre ricordarsidi richiedere sempre il rilasciodi un certificato. Anche le ricevutedei movimenti monetari, comeil cambio di valuta o il prelievodai dispositivi bancari e postali,vanno conservati. Infine, in tuttigli stati della Ue è in funzione unnumero telefonico per le emergenze:digitando il numero 112 dacellulare o telefono fisso si è messiin contatto con un operatore diemergenza, ovunque ci si trovi.Marco De Ciuceis10 giorniEntro questotermine, al rientro,va fatto il sollecitoall’agenzia che nonrisolve la questione“in loco”20GIUGNO 2009NOTES21NOTESGIUGNO 2009


TURISMO/ 2Così si sceglie la meta delviaggio all’estero sicuro40,29 euroÈ la tassa annualegovernativache va pagataper un passaportoche sia validonei Paesi extra UePER EVITARE INCONVENIENTI PRIMA DI PARTIRE È CONSIGLIABILEAndare in vacanza all’esteropuò essere l’occasione giustaper conoscere culture e tradizionidifferenti, per vedere le coseda altri punti di vista, lasciandosialle spalle le preoccupazionidi tutti i giorni. Un’esperienzaaffascinante, alla quale però èbene prepararsi con attenzione.Con qualche accorgimento,infatti, si può ridurreal minimo il rischiodi ritrovarsi in situazionipericolose. E,sapere come muoversipermette dirisolvere eventualiproblemiin poco tempo,evitandodi rovinarsila vacanza.La prima cosa da fare è assicurarsiche la meta prescelta non siatra quelle considerate a rischio.UNA BANCA DATIIl modo più sicuro per raccogliereinformazioni è consultarela banca dati dell’unità dicrisi del ministero degli Affariesteri. Basta collegarsi awww.viaggiaresicuri.mae.aci.it,che riporta notizieriguardanti ognisingolo Paesecon valutazioni divarie fonti istituzionaliitalianeed estere.Oppure sipuò telefonareal callcenter ACI,LA PATENTE INTERNAZIONALE DI GUIDAPrima di partire per l’estero conla propria auto è beneassicurarsi di avere tutte lecarte in regola. Con la patenteitaliana si può guidare nei Paesieuropei – tranne che nellaFederazione Russa – e in alcuniStati fuori dal nostro Continente(sul sito www.viaggiaresicuri.mae.aci.it, alla voce “Viabilità”,si trovano le informazioni suisingoli Paesi). Nella maggiorparte dei casi, fuori dall’Europaè richiesto un permessointernazionale di guida, chedeve essere utilizzato insiemealla patente nazionale in corsodi validità. I permessi che sipossono ottenere in Italia sonoil modello “Vienna 1968”, chevale 3 anni, e il “Ginevra1949”, che dura un anno.Alcuni Paesi, come Stati Uniti,Giappone e India, riconosconosolo il “Ginevra 1949”.La richiesta di permessointernazionale di guida vapresentata agli uffici perifericiVERIFICARE TUTTO QUELLO CHE RIGUARDA IL PAESE OSPITANTEal numero 06-491115 tutti i giornidalle 8 alle 20. E chi avesse bisognodi avere altre informazionispecifiche riguardanti la propriameta, può contattare la rappresentanzaconsolare o diplomaticaitaliana sul posto (l’elencocompleto si trova su http://www.esteri.it/MAE/ IT/ Ministero/Rappresentanze)o la rappresentanzaestera del Paese in Italia (sul websi veda http://www.esteri .it/MAE/IT/Ministero/Servizi/ Stranieri/RapprStraniere).Per chi decide di andarecomunque in un Paese a rischio,è consigliabile almeno registrarsisu www.dovesiamonelmondo.it:è un servizio della Farnesinache permette di segnalarei propri dati personali per consentireall’unità di crisi di pianificarecon rapidità gli interventidi soccorso in situazioni diemergenza.Una volta scelta la destinazionebisogna munirsi di alcuni documenti,necessari per poter viaggiaresenza problemi. La primadistinzione da fare è quella traStati membri dell’Unione europeae Paesi extracomunitari. Nelprimo caso per oltrepassare lafrontiera è sufficiente la carta diidentità. Quest’ultima però è l’unicodocumento richiesto anche perandare in altri Stati, come Maroccoe Tunisia, ma soltanto se si entrain occasione di viaggi organizzati(per l’elenco completo e levarie modalità previste si veda ilsito www.poliziadistato.it alla voce“Documenti validi” per l’espatrio).Per entrare nella maggiorparte degli Stati extra Ue, invece,della Motorizzazione civile.Per ottenere questa patente,occorre compilare un modello,fare un versamento di 9 euroe un altro di 14,62 su bollettiniprestampati che si trovanonegli uffici postali e in quellidella Motorizzazione, allegareuna marca da bollo del costodi altri 14,62 euro e due fotorecenti (di cui una autenticata)e, infine, presentare la patentedi guida con relativa fotocopiafronte-retro.serve il passaporto (in alcuni casiè richiesto anche il visto, con modie tempi per ottenerlo diversi aseconda della destinazione). Sitratta di un documento, sia di viaggiosia di riconoscimento, che hauna validità di 10 anni (dal 2003 èstato abolito l’obbligo di rinnovoquinquennale). Può essere rilasciatoe rinnovato da Questura, ufficioPassaporti del commissariatodi pubblica sicurezza, stazione deicarabinieri, ufficio postale e comunale(all’estero dalle rappresentanzediplomatiche e consolari).Dal 26 ottobre 2006 il passaportoelettronico ha sostituito i documentipiù vecchi. Uno dei vantaggidi questa innovazione sta nelpermettere di entrare negli StatiUniti, per soggiorni inferiori ai 90giorni, senza bisogno del visto. Hala stessa possibilità chi ha un passaportoa lettura ottica rilasciatoo rinnovato prima del 26 ottobre2005 o chi ne possiede uno confoto digitale rilasciato tra il 26 ottobre2005 e il 26 ottobre 2006.Inoltre, per evitare il visto, bisognaviaggiare soltanto per affari oper turismo e avere già un bigliettodi ritorno.I VARI TIPI DI PASSAPORTOIn tema di passaporti, va ricordatoche ne esistono di tre tipi: quelloordinario di 32 pagine (che costa44,66 euro), di 48 pagine (costo45,62 euro) e quello collettivoper gruppi di 5-50 persone, rilasciatosolo dalle questure in Italiacon una validità non superioreai quattro mesi per motivi culturali,religiosi, sportivi, turistici oaltri previsti da accordi internazionali.Per andare nei Paesi chenon fanno parte dell’Unione europea,bisogna ricordarsi che ilpassaporto è valido solo se si pagauna tassa governativa annuale delcosto di 40,29 euro.Vista l’importanza di averecon sé il passaporto quando si èall’estero, è bene sapere comecomportarsi in caso di furto esmarrimento. La prima cosa dafare è denunciare il fatto alle autoritàlocali, così da evitare responsabilitàderivanti da un uso fraudolentodel documento da parte dialtri. In secondo luogo, bisognocontattare l’ufficio consolare competente,che può emettere un nuovopassaporto oppure un documentosostitutivo provvisorioche permetta di rientrare inItalia.Infine, va ricordato, sepur ancora poco conosciuto,che esiste anche ilservizio di protezione consolareeuropea. Funziona così:quando ci si trova in una situazioned’emergenza in uno Statoin cui l’Italia non ha né un’ambasciata,né un consolato, ogni italianoha il diritto di godere dellatutela da parte di un qualunque altroStato dell’Unione europea, rappresentatoin quel Paese al pari diun suo cittadino (lo prevede l’articolo20 del Trattato istitutivo dellaComunità europea).Marco Bortolato”Per le situazionidi emergenzasi può ricorrereal serviziodi protezioneconsolare europea”22GIUGNO 2009NOTESNOTES23GIUGNO 2009


TURISMO/ 3Per fare i viaggiatori responsabiliora c’è una guida da consultareLA PRIMA REGOLA DEL DECALOGO, NATO PER SENSIBILIZZARE CHIVISITA UNO STATO STRANIERO, È RISPETTARE TERRA, USI E CULTURA”Un altro gestodi civiltà: noncercare souvenirtra i reperti naturalie archeologici”Oltre alle normali regole dellabuona educazione, a caratterizzarele vacanze di un turista responsabileè prima di tutto il rispettoper il Paese che si visita.Durante i tour è facile che qualcunodecida di portare via comesouvenir reperti naturali o archeologicio decine di flash per immortalarepersone di passaggiosenza pensare a chiedere il loroconsenso. Per sensibilizzare iviaggiatori, Mondial Assistance el’Aitr (Associazione italiana turismoresponsabile) hanno decisodi mettere a punto un vademecumdel viaggiatore responsabile, unIL BONUS VACANZEPer aiutare le famiglie a basso reddito ad andare almare o in montagna il Governo ha stanziato 5 milionidi euro destinati al “bonus vacanze”.I buoni possono essere utilizzati dal 6 gennaio finoalla prima settimana di luglio e dalla prima settimanadi settembre fino al 20 dicembre. Per la gestionedell’acquisto e della distribuzione dei buoni vacanzasono state stipulate convenzioni con struttureturistiche o associazioni no profit, garantendo lapossibilità di coprire tutte le spese documentate.Saranno poi gli stessi gestori a predisporre l’elencodei soggetti che hanno diritto all’agevolazionee ad assicurare il raccordo con la rete di struttureconvenzionate. La percentuale del contributo pubblicosulla spesa per la vacanza varia dal 25 al 45%, inbase al reddito e ai componenti del nucleo familiare.decalogo con semplici normeda seguire durante il proprioviaggio, che sarà distribuito nelleoltre 5 mila agenzie diviaggio che si affidanoa Mondial Assistanceper i servizi assicurativi:«Cerchiamodi sensibilizzare iviaggiatori verso ildelicato tema della responsabilitàturistica – sottolineaEnrico Franceschini, CorporateCommunications di MondialAssistance Italia – perciò abbiamodeciso, con Aitr e la collaborazionedell’Icei (Istituto per la cooperazioneeconomica internazionale)di promuovere il vademecumanche on line, su tutti i nostrisiti Internet». Il decalogo è scaricabilesu www.mondiality.it,www.aitr.it e www.icei.it.Il turismo responsabile e sostenibileè soprattutto importanteper i Paesi in via di sviluppo,dove spesso rappresenta la principalericchezza economica: «Il turismopuò essere un fattore economicodi sviluppo determinanteper tante aree del mondo ancorasottosviluppate – spiega MaurizioDavolio, presidente delle’Aitr –.È però necessario che i viaggiatorismettano di sfruttare, anche seinconsciamente, le ricchezze paesaggistichee culturali». Tra i suggerimentic’è l’invito a utilizzare imezzi pubblici, provare la cucinatipica, acquistare articoli dell’artigianatolocale per favorire lo sviluppoeconomico. Tra l’altro, abitudinicome quella di mercanteggiarei prezzi nonsono gradite ovunque,quindi è beneinformarsi primadella partenza sugliusi locali (lo stessovale per la mancia). Alcontempo è bene rispettarele abitudini del Paese ospitante,a cominciare dall’indossare unabbigliamento consono, soprattuttose si visitano luoghi di culto. Lapiccola guida raccomanda anchedi instaurare rapporti cordiali conle popolazioni locali e rispettarnel’ambiente. Soprattutto nelle areenaturali e protette è bene seguirei sentieri o farsi accompagnare daguide esperte, ma anche non sporcaree non sprecare l’acqua sonopiccoli gesti di responsabilità. Purtroppopoi ci sono turisti che partonocon scopi meno nobili. A propositola guida sottolinea che “nonesistono popolazioni antropologicamenteorientate alla prostituzione”e per combattere i “viaggi delsesso” ricorda come il consensodi minorenni sia irrilevante, cosìcome non è un alibi la collusionedi famiglie, albergatori o Forzedell’ordine: la legge italiana perseguei reati sessuali commessi all’esterodagli italiani.Eleonora Della Ratta24GIUGNO 2009NOTES

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