38 Febbraio 2010TECNICAgiorni rievocando i valori più tradizionalidella nostra terra. Valori cheè necessario riproporre in una rivisitazionepolisensoriale di un marketingnon più convenzionale, maesplicativo ed evocativo di emozioniancora fortemente radicate.L’intento è potersi inserire nel processodecisionale d’acquisto, facendoleva sugli aspetti emozionaliinsiti nella cognizione emotiva delconsumatore, proponendo prodottireali che idealizzano ed evochinodesideri assopiti dalla massificazioneindustriale dell’offerta.IL MARKETINGPOLISENSORIALE-SUBLIMINALEDEL SESTO SENSOMolti sostengono che l’analisi sensorialenon è solo una metodologiaoggettiva, avvalendosi di gruppi dipersone addestrate all’uopo con laguida di giudici o capi panel che fungonoda verifica dell’esito finale, masi basa su sensazioni umane, percepitesingolarmente alla streguadella propria esperienza e capacitàindividuale.Pertanto, nella degustazione olfattivadell’olio, le sensazioni percepitepossono variare e solo la ripetitivitàpuò sfociare in un risultato omogeneoed uniforme, che qualora comunicatocon un linguaggio comunenon facilita la recettività del consumatore.Consapevoli che il consumatore èuna persona con propria identità eindividualità, consapevoli che nonè un soggetto in assoluto razionale,che le logiche massificanti -che lopreferiscono come entità unipersonaleacquirente rispondente ad un bisognoacquisto beneficio- sono ormai fisiologichema non assolute, sottolineiamocome il consumatore cerchi laqualità più vicina alle sue emozionie non un semplice prodotto.Dunque il processo di acquisto, seguelogiche emozionali, soggettive,irrazionali; recenti esplorazionid’acquisto sia nel reale che nel virtuale,con metodologie innovativedi bio feed back che evidenziano i livellidi attenzione, dimostrano comel’esperienza d’acquisto di un prodottoè puramente soggettiva ed emotiva.Interagisce con gli stimoli che cicircondano, ponendo la shopping experience,in collegamento integralecon l’ambiente e quant’altro attivatodalla comunicazione pubblicitaria(l’immagine, la musica, il filmato, iprofumi, gli odori).Il consumatore, dunque, è un’entitàcomplessa in continua interazionecon se stesso, le proprie emozioni,desideri, aspettative d’acquisto, elaboratiin un contesto più o menopositivo, in relazione a prodotti checomunichino e carpiscano l’essere el’essenza individuale.Il marketing ha percepito questeistanze, oggi un prodotto non è ilsolo ad essere venduto, siamo ormaiin mercati super inflazionati da referenzedi prodotti simili o quasi identici,per ogni categoria merceologicave ne è una vasta gamma, pertantoè molto importante il rapporto che ilconsumatore stabilisce con il valore/emozione sensoriale che esso comunica,non solo fisicamente o con illogo della marca, ma con l’interoprodotto, cambiamento che constanel consumatore non la ricerca dimeri valori d’uso, ma nuove o vecchieemozioni fonti dei propri desiderie di quel senso di appartenenzaalle tradizioni.Recenti ricerche neuro scientifichesi sono orientate in tal senso, dandoassoluta importanza al fattoreemotivo, quindi allo studio del comportamentoderivante dall’emisferodestro del nostro cervello afferentealla parte irrazionale. Lo scopo èstudiare il consumatore nei suoi desideripiù reconditi. Avvalendosi delmarketing emozionale applicato aglistudi neuro scientifici si tende ad approfondiremodelli sia di tipo nonverbale che però integrano quelli ditipo verbale, cioè quelli soggettivi econdizionati dall’emisfero sinistrodel nostro cervello ossia dal filtrodella razionalità, dalla ragione logica.La necessità, evidenziata, di andareoltre il significato semanticodelle parole applicate nel marketingha indotto ad approfondire studi dipsicolinguistica, al fine di suggerirenuove strategie e fare da supportoalla gestione delle leve irrazionalidell’acquisto, che concorrono al processodi vendita.L’integrazione relazionale tra ilmarketing emozionale e sensoriale,ha di fatto gettato il presupposto teoricodi procedere verso una visionepolisensoriale, ove la scelta dell’acquistodel prodotto è consapevolmenteindotta e strategicamente sollecitata,come strumento primariodel marketing più recente, dall’uso ointerazione di tutti e cinque i sensidel consumatore, sollecitati omogeneamentein una sorta di comunicazionepolisensoriale. Questo al finedi coinvolgere il consumatore sia sulpiano razionale che irrazionale.In una nuova visione globale delmarketing agroalimentare, l’acquistoresta semplicemente un attoconclusivo di un processo articolato,dove si tiene conto della complessitàindividuale del consumatore e dellasua più recondita necessità di affermarela sua personale natura al momentodella scelta, dove le pulsionilatenti ed emozionali interagisconocon quelle razionali e calcolate.La ricerca si sposta dal prodotto realea quello ideale, dove concorronodiversi fattori emotivi appositamentesollecitati ad arte, al fine di concluderebrevemente e positivamenteil processo d’acquisto.L’attenzione si sposta sulle complessitàpsicologiche del soggetto acquirente,per fare un buon marketingnecessariamente bisogna estendereil campo di ricerca ed interesse versol’approfondimento <strong>degli</strong> aspettiimmaginativi collettivi e personali,relazionali, emotivi e sensoriali derivantidall’esperienza del consumatore,l’interazione tra ciò che è statoe che si aspetta dal prodotto, ciò cheè e che si desidera, inducono i mo-
Febbraio 2010 39delli di ricerca a prospettare nuovestrade in un processo dinamico dovenulla può essere lasciato al caso,nemmeno le sensazioni.Il consumatore stesso ha una nuovavisione e coscienza di sé, indottodalla dinamicità del tempo e dallacaducità dei mercati a divenire semprepiù un pescatore di emozioni siaevocative che inesplorate, ma sempreuniche.Il rinnovamento, passa attraversola vendita di emozioni reali e ideali,quindi il marketing non è merofrutto di teorie e metodologie escatologicheesplicative, di una comunicazionepuramente e assolutamenteverbale. Il simbolismo del linguaggionon è più sufficiente a stimolarele nostre emozioni cognitive: solouna polisensorialità posta su un largospettro emotivo, può garantirepreferenze uniche.Dunque l’analisi sensoriale, realizzatada panel di esperti sensoriali,selezionati, produce dei test sugli oli,che tradotti in un linguaggio sincreticoricco di sinestesie integrate dadati e interpretazioni olfattive, produceinformazioni comunicative,preziosissime e recepibili con facilitàdai consumatori. Informazioni chepermettono, se integrate, di approntareil prodotto secondo un marketingpolisensoriale capace di implementaretutti gli aspetti del prodottostesso, per poi posizionarlo sul mercatocon strategie comunicative cheattraversino trasversalmente le levecognitive razionali ed emotive delconsumatore.Il marketing, dunque deve guardareoltre, sedurre i 5 sensi del consumatore,stimolare o evocare sensazioninuove o assopite, indurre nel processodecisionale d’acquisto l’individuoa una presa di decisione che sublimise stesso nella pienezza dei sensi eappaghi il suo senso di appartenenzaal gruppo: ciò che osiamo chiamareil “SESTO SENSO”, propedeuticoa porre in essere il notevole edimmediato sforzo cognitivo ed emozionaledel consumatore. Essere.Infatti la scelta di un olio al postodi un altro, non necessariamente èsubordinata ad una logica d’uso,di consumo alimentare, o di utilitàculinaria (dove la qualità deve soddisfareil rapporto costo – beneficio),ma, spesso, se strategicamente congeniatain una logica di marketing,emozional packaging, con un integrazionedi brand e valori unici, lascelta è sospinta da un’emozione,da uno stato d’animo che appagaattraverso un appeal unico, riconoscibilesolo dal senso di appartenenzaa quei brand valori di gruppo.Dunque la shopping experience, produceun approccio sensoriale, implementatadai cinque sensi e diversaper ogni individuo, suscitata edevocata dal design del package, dallogo, dall’ambiente che colpisconoin maniera diretta l’emozioni di chiacquista.L’84% dei consumatori ha dichiaratoche si sente spinto all’acquistoper esempio in un ambiente gradevolmenteprofumato di quelle fragranzeevocate dal prodotto da luiricercato, incurante del prezzo piùalto.Ormai l’adozione dei sensi come sicuristrumenti di marketing è scientifica,l’appeal del prodotto passaattraverso l’ausilio comunicativostrategico dei sensi, la vista, l’udito,l’olfatto, il gusto, e il tatto divengonole leve fondamentali del processodecisionale d’acquisto che divienecosì tutta una questione emotiva.La commercializzazione dell’oliopuò scientificamente avvalersi diciò, in particolare implementandol’olfatto. Come per l’enologo ancheper l’oleologo questo senso è strumentodi lavoro. Altrettanto per gliesperti sensoriali di panel, che coniuganoil naso al palato, l’olfatto algusto.La forte potenzialità dell’olfatto, rimaneancora poco sfruttata nel marketinganche se la memoria olfattivaè prepotentemente e assolutamenteemotiva. Il messaggio comunicativoodoroso è l’unico che può rievocaree riattivare il senso d’appartenenzaal gruppo, perché ha il poteredi far ritornare alla mente i ricordidi un passato olfattivo dell’individuoassopito con il divenire adulto.Istantaneamente, attraverso i feromoni,riattiva emozioni gustativedel nostro passato e crea quel sensodi accettazione o repulsione verso ilprodotto (dunque la bontà passa attraversoil naso, la qualità e le sue tipicitàsono legati alla memoria olfattiva delconsumatore), che dura molto a lungo,merito di una maggiore connessionepercettiva del cervello rispettoagli odori, che stanziano nell’emisferodestro. Pertanto il protagonismoafferente all’olfatto nel settoredelle vendite è la nuova strategia delmarketing, sell with smell (vendi conl’odore). Recenti studi dimostranoche è il naso a fare da padrone nellevendite, gli odori attirano la clientelapiù della vista e dell’udito.La fiducia che si instaura psicologicamentenel cliente diviene l’elementofavorevole a definire il processodecisionale d’acquisto: molteplicisono le vendite a livello internazionaleche promuovono l’olfatto comeelemento di fiducia, poiché questehanno utilizzato un essenza, un profumo,un odore giusto, possibilmentecompatibile con il livello di gradimentoe le aspettative sensoriali delconsumatore che, senza razionalizzare,è indotto all’acquisto anche aprezzi poco competitivi.L’olfatto dunque agisce come catalizzatoredell’impulso d’acquisto,agendo sulle zone ancestrali delcervello afferenti all’emozioni, aibisogni legati a valori reali o inconsci.Percezioni sensoriali come la vistae l’udito invece riguardano unacomunicazione pubblicitaria coinvolgenteprevalentemente la parteintellettiva e razionale del nostrocervello.Le scenografie olfattive utilizzatenel marketing possono essere variee sempre compatibili con i bisogniinconsci del consumatore. Questo èrealmente possibile con la commercializzazione<strong>degli</strong> oli extra vergined’oliva: infatti con l’ausilio di unmarketing polisensoriale fortementeintegrato da fattori olfattivi che interagisconocon la memoria emotivadel cliente, si può conquistare nonsolo la sua fiducia per una qualitàtestata dal punto di vista sensoriale,ma altresì accelerare l’impulso decisivodel processo d’acquisto, realizzandouna vendita certa.CLASSIFICAZIONE IN GRUPPOSecondo l’odierna psicologia sociale,la classificazione generale ci inducead includere i consumatori agroalimentarinei gruppi estesi. Ciò valeanche per coloro che consumanoolio o che ne fanno un uso esteso:i gruppi estesi hanno un dimensionesociale ampia e significativa chesi può enucleare dal punto di vistaprofessionale, sportivo, spiritualee politico e così via dicendo in variecategorie sociali. Ovviamentel’estensione è tanto più elevata eTECNICA