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Linee, intersezioni e nodi. Progetti di strade - Mobilità - Regione ...

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PRESENTAZIONELINEE INTERSEZIONI NODIL’innalzamento della qualità della progettazionestradale è uno degli obiettivi che la <strong>Regione</strong> si èposta per contribuire ad elevare il livello complessivodel governo della mobilità.Parlare <strong>di</strong> qualità vuol <strong>di</strong>re, però, confrontarsi con unargomento complesso, non riconducibile a regoleassodate, ma variabile nel tempo e nello spazioperché profondamente <strong>di</strong>pendente dalle sensibilitàin<strong>di</strong>viduali e collettive.Tuttavia la qualità è, certamente, espressione delle<strong>di</strong>versecultureeneevidenzia,nelleformepiùalte,l’esito <strong>di</strong> confronti, ricerche e sperimentazioni; permolti aspetti, l’esito delle tensioni materiali ed idealidelle <strong>di</strong>verse epoche.Per questo, anche se non la si definisce concertezza,senepercepiscelapresenzae,ancorpiù,se ne avverte l’assenza.Lo stesso vale per i <strong>di</strong>versi settori che compongonolanostraorganizzazionesocialeecosì,ancora,valeperi<strong>di</strong>fferentiambitiprofessionali,ognunodeiqualirivela una qualità mutevole, determinata dalla propriasingolare esperienza.E, dunque, così vale anche per la progettazionestradale, contrad<strong>di</strong>stinta, in questi ultimi anni, piùchedaunatensionevoltaallaricercadellapiùaltaqualificazione del proprio operare, da una sorta<strong>di</strong>posizione<strong>di</strong>fensiva,<strong>di</strong>fronteadunacrescenteconsapevolezza ambientale che ne evidenzia la<strong>di</strong>fficile relazione con il territorio.Una con<strong>di</strong>zione che mostra uno scarto tra il <strong>di</strong>battitointerno, spesso caratterizzato da mo<strong>di</strong> angusti <strong>di</strong>pensaree<strong>di</strong>ntervenire,eilmondoesterno,quellodelle sensibilità collettive che cambiano e crescono,ma anche quello delle trasformazioni economiche eproduttive o quello delle innovazioni tecnologiche,tutteinrapidoestrutturalemutamento.E’ quin<strong>di</strong> necessario non accontentarsi <strong>di</strong>approcci consolidati, ma spesso non più adeguatia sod<strong>di</strong>sfare le esigenze della nostra società, edotarsi,piùche<strong>di</strong>nuoveregole,<strong>di</strong>nuovi strumenti<strong>di</strong> confronto; aprirsi ad idee, mo<strong>di</strong> e approcci nuovi,senza rigettare conoscenze ed esperienze, maanche senza timore <strong>di</strong> accoglierne <strong>di</strong> nuove.Lerecenti“<strong>Linee</strong>guidaperlaprogettazioneintegrata delle <strong>strade</strong>”, realizzate dalla <strong>Regione</strong>in collaborazione con Enti ed Istituzioni e allequali con piacere riman<strong>di</strong>amo, nel loro pensieroispiratore e nella loro impostazione metodologica,hanno proprio il senso <strong>di</strong> contribuire a fornirein<strong>di</strong>cazioni ed elementi <strong>di</strong> riferimento per aiutareprofessioniesaperi<strong>di</strong>fferentia<strong>di</strong>alogareealavorarecongiuntamente.L’idea <strong>di</strong> una raccolta specificatamente de<strong>di</strong>cata aiprogetti<strong>di</strong><strong>strade</strong>nascedaquestoapproccioehal’obiettivo <strong>di</strong> valorizzare le esperienze più significativeoffrendo un’opportunità <strong>di</strong> confronto.Convinti che anche queste occasioni possanocontribuire a riallinearsi alle più alte sensibilitàcollettive della nostra epoca, consentendo <strong>di</strong> offriread esse una corrispondente qualità nel nostrolavoro.Alfredo PeriAssessore <strong>Mobilità</strong> e Trasporti<strong>Linee</strong>, <strong>intersezioni</strong> e <strong>no<strong>di</strong></strong> sono termini ripresi dallerecenti “<strong>Linee</strong> guida per la progettazione integratadelle <strong>strade</strong>”.In esse la linea in<strong>di</strong>ca gli elementi ricorrenti <strong>di</strong>margine, bordo e sfondo che concorrono a crearela sensazione <strong>di</strong> continuità <strong>di</strong> un tracciato per effettodella nostra percezione <strong>di</strong>namica, l’intersezionegli elementi puntuali <strong>di</strong> margine e bordo che neapportano una pausa e il nodo gli elementi puntualiche assumono una evidenza spaziale e funzionaletale da interrompere la sensazione <strong>di</strong> continuità<strong>di</strong> un tracciato. Elementi comuni a tutte le <strong>strade</strong>esemprepresentiinognuna<strong>di</strong>esse,malacuiparticolare combinazione genera una cadenza chedefinisce lo specifico ritmo <strong>di</strong> ogni strada e costituisceuna modalità <strong>di</strong> interpretazione del rapporto che iltracciato instaura nel paesaggio.“<strong>Linee</strong> <strong>intersezioni</strong> <strong>no<strong>di</strong></strong>” ci è parso quin<strong>di</strong> il titolo piùadatto per una raccolta, con ambizione <strong>di</strong> collana, <strong>di</strong>progetti stradali.<strong>Progetti</strong> apparentemente simili e apparentementericonducibili sempre agli stessi temi, ma, in realtà,sempre <strong>di</strong>versi, così che la stessa soluzione acquistavalore solo se riferita a quella strada, a quel paesaggioe a quel contesto. Sempre <strong>di</strong>versi, appunto.Questo primo numero raccoglie una selezione <strong>di</strong>alcuni tra i più significativi interventi realizzati dalleamministrazioni comunali non capoluogo (peromogeneità amministrativa e lasciando ad altraoccasione la presentazione <strong>di</strong> quelli realizzati daglialtri enti) nel corso <strong>di</strong> un decennio <strong>di</strong> programmiregionali per la sicurezza stradale sulla viabilità statale,provinciale e extraurbana comunale.Tutti gli interventi si inseriscono nel complessorapporto tra il sistema inse<strong>di</strong>ativo e quelloinfrastrutturale, adattandosi spesso asituazioni consolidate e affrontando, a voltecontemporaneamente, le principali criticità regionali:l’accessoel’attraversamento<strong>di</strong>areeurbanizzateoilloro collegamento, così da rendere <strong>di</strong>fficile una lorochiara classificazione tipologica.Tra l’altro l’idea della raccolta si è sviluppata solorecentementeequestoharesoparticolarmente<strong>di</strong>fficile recuperare i progetti originali e restituirlinella loro interezza. E il materiale, non pensato peruna pubblicazione, rivela approcci profondamente<strong>di</strong>fferenti,finnell’ampiavarietàdellemodalitàespressive.A parte un rior<strong>di</strong>no delle tavole, per consentire unacoerente sequenza <strong>di</strong> lettura, abbiamo comunquepreferito utilizzare il materiale originario, spesso quellodel progetto preliminare, perché ci sembrava rivelassemeglio l’approccio ispiratore dell’intervento.Nel prosieguo del lavoro ci proponiamo <strong>di</strong> raccoglierecon maggiore tempismo ed approfon<strong>di</strong>mento iprogetti stradali e definire modalità <strong>di</strong> presentazionepiùrigorose,madaquestasintesi<strong>di</strong>unlungopercorso compiuto insieme alle altre amministrazionidella regione ci è parso giusto partire.Maria Cristina BaldazziResponsabile del Servizioinfrastrutture viarie e intermodalitàAntonella NanettiResponsabile Gestione dei programmiper la sicurezza stradale5

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