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La centralità della Persona in Riabilitazione - Quaderni del Ministero ...

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Quaderno <strong>del</strong> M<strong>in</strong>istero <strong><strong>del</strong>la</strong> Salute - volume 8<strong>La</strong> <strong>centralità</strong> <strong><strong>del</strong>la</strong> <strong>Persona</strong> <strong>in</strong> <strong>Riabilitazione</strong>:nuovi mo<strong>del</strong>li organizzativi e gestionaliS<strong>in</strong>tesi dei contributi1. <strong>La</strong> riabilitazione: analisi <strong><strong>del</strong>la</strong> situazione <strong>in</strong> ItaliaLe L<strong>in</strong>ee guida sulla riabilitazione <strong>del</strong> 1998 hanno rappresentato un documento di riferimento perquanto riguarda i pr<strong>in</strong>cipi guida e la filosofia di fondo <strong>del</strong>l’<strong>in</strong>tervento riabilitativo, manecessitavano di un ulteriore aggiornamento per quanto concerne l’<strong>in</strong>dividuazione e la misuradegli outcome e i criteri di appropriatezza <strong>del</strong>l’<strong>in</strong>tervento. Inoltre, a causa dei cambiamentidemografici avvenuti <strong>in</strong> questi anni, le strutture e i servizi di riabilitazione si sono moltiplicati <strong>in</strong>tutto il Paese e tale crescita ha costituito per tutti la conferma <strong>del</strong>l’esigenza di fare un ulteriorepasso verso il raggiungimento di un mo<strong>del</strong>lo di riferimento condiviso.Per avere un panorama aggiornato <strong><strong>del</strong>la</strong> situazione riabilitativa <strong>in</strong> Italia, è stato pertanto elaboratoe <strong>in</strong>viato alle s<strong>in</strong>gole Direzioni Generali <strong><strong>del</strong>la</strong> Sanità di tutte le Regioni un questionario perrilevare lo stato di applicazione <strong>del</strong>le L<strong>in</strong>ee guida M<strong>in</strong>isteriali approvate <strong>in</strong> Conferenza Stato-Regioni nel maggio 1998 e LEA approvati con DPCM 29.11.2001.L’adesione è stata rapida e tutte le Regioni hanno risposto alla rilevazione fornendo una visioneriabilitativa italiana, con la rilevazione sia degli sviluppi sia <strong>del</strong>le criticità emerse, analizzati neldettaglio <strong>in</strong> questo primo Capitolo.2. Il mo<strong>del</strong>lo bio-psico-sociale di saluteMolteplici direttrici di sviluppo <strong>del</strong> sistema di welfare <strong>del</strong> nostro Paese pongono oggi, comecriterio chiave per l’<strong>in</strong>tervento sulla <strong>Persona</strong> con disabilità, la certezza dei diritti e l’universalismonell’accesso a benefici e servizi. Nei decenni trascorsi il nostro Paese ha sviluppato una forteevoluzione <strong>in</strong> questa direzione, ma alcune criticità risiedevano nell’esigenza di comprenderecome realizzare un’efficace <strong>in</strong>tegrazione con le altre attività <strong><strong>del</strong>la</strong> Sanità e <strong>del</strong> Sociale per dareunitarietà agli <strong>in</strong>terventi <strong>in</strong> campo riabilitativo e nella crescente cultura riabilitativa italianarispetto all’impianto <strong><strong>del</strong>la</strong> Classificazione <strong>in</strong>ternazionale ICIDH allora accettata, che descrivevacome un processo l<strong>in</strong>eare e statico il percorso “patologia-menomazione-disabilità-handicap”.Tale problematica è stata def<strong>in</strong>itivamente e positivamente risolta dall’<strong>in</strong>troduzione nel 2001, daparte <strong>del</strong>l’OMS, <strong><strong>del</strong>la</strong> Classificazione Internazionale <strong>del</strong> Funzionamento, Disabilità e Salute(ICF), che impone una metodologia di analisi e def<strong>in</strong>izione <strong><strong>del</strong>la</strong> <strong>Persona</strong> con disabilità atta acostruire un profilo di funzionamento basato sul mo<strong>del</strong>lo bio-psico-sociale, dove la f<strong>in</strong>alità<strong>del</strong>l’<strong>in</strong>tervento riabilitativo è “guadagnare salute”, <strong>in</strong> un’ottica che vede la <strong>Persona</strong> con disabilitànon più come “malato”, ma come “<strong>Persona</strong> avente diritti”. A questo scopo strumenti come ilPercorso Assistenziale Integrato e il Progetto Riabilitativo Individuale sono confermati comeelementi essenziali <strong>in</strong> questo r<strong>in</strong>novato contesto scientifico-culturale.3. <strong>La</strong> riabilitazione nel cont<strong>in</strong>uum assistenziale: Governo Cl<strong>in</strong>ico, PercorsoRiabilitativo Unico, luoghi di curaIl Governo Cl<strong>in</strong>ico <strong>in</strong>tegrato è un approccio globale alla gestione dei servizi sanitari che pone alcentro i bisogni <strong>del</strong>le Persone. Determ<strong>in</strong>anti sono pertanto le risorse disponibili, <strong>in</strong> particolare la


qualità tecnica e il loro impiego appropriato. Per ottimizzare le risorse disponibili è necessarioaffrontare la complessità <strong>del</strong> paziente sulla base <strong><strong>del</strong>la</strong> gestione <strong>del</strong> rischio, <strong><strong>del</strong>la</strong> formazione edegli <strong>in</strong>dicatori e standard di prodotto.In questo Capitolo si analizza il Percorso Riabilitativo Unico Integrato nei vari sett<strong>in</strong>g terapeutici<strong><strong>del</strong>la</strong> rete riabilitativa, che si concretizza nel concetto di “presa <strong>in</strong> carico <strong>del</strong>l’utente” enell’erogazione degli <strong>in</strong>terventi secondo def<strong>in</strong>iti programmi riabilitativi all’<strong>in</strong>terno di unospecifico Percorso Riabilitativo Individuale. A tale proposito si affrontano nel dettagliol’appropriatezza dei percorsi nella rete riabilitativa, le figure professionali co<strong>in</strong>volte e glistrumenti di lavoro.L’ultima parte <strong>del</strong> Capitolo è dedicata ai luoghi di cura e analizza la degenza, la riabilitazione<strong>in</strong>tensiva, la riabilitazione <strong>in</strong>tensiva ad alta specializzazione, le Unità Sp<strong>in</strong>ali, le Unità GraviPatologie Respiratorie, le Unità Gravi Patologie Cardiologiche, la riabilitazione estensiva, ilterritorio, la dimissione e l’ambulatorio.Conclude il Capitolo un’analisi <strong>del</strong>le strutture sociosanitarie che effettuano trattamentiriabilitativi <strong>in</strong> ambito territoriale, <strong>del</strong>l’importanza <strong>del</strong>l’accompagnamento <strong><strong>del</strong>la</strong> <strong>Persona</strong> aldomicilio e <strong>del</strong> ruolo <strong>del</strong>l’attività fisica.4. Il mo<strong>del</strong>lo organizzativo <strong><strong>del</strong>la</strong> rete <strong>in</strong> riabilitazione<strong>La</strong> riabilitazione costituisce un settore di <strong>in</strong>tervento per il quale è importante garantire unapianificazione <strong>del</strong>le attività f<strong>in</strong>alizzate al recupero funzionale dei pazienti <strong>in</strong> un sistema di serviziper la salute a diversi livelli e specificità che tenga conto <strong><strong>del</strong>la</strong> necessità di una visione organica e<strong>in</strong>tegrata tra sistema sanitario e sociale. Lo svolgimento <strong>del</strong>le attività riabilitative deve esserepertanto costantemente aggiornato, al f<strong>in</strong>e di garantire gli <strong>in</strong>terventi sanitari appropriati, lacont<strong>in</strong>uità dei percorsi <strong>del</strong>le cure e la razionalità nell’uso <strong>del</strong>le risorse con <strong>in</strong>terventi <strong>in</strong>tegrati.Per l’area <strong><strong>del</strong>la</strong> riabilitazione l’attuazione di un mo<strong>del</strong>lo di rete Hub & Spoke prevede unaconfigurazione organizzativa <strong>del</strong>le strutture assistenziali e un sistema di governo dei processi <strong>in</strong>grado di offrire cont<strong>in</strong>uità di cura. Nell’ambito <strong>del</strong>l’organizzazione di questa rete viene <strong>in</strong>oltre<strong>in</strong>dividuata una serie di nodi dist<strong>in</strong>ti per la fase <strong>del</strong> percorso <strong>in</strong> cui si collocano e per lecaratteristiche <strong>del</strong>l’<strong>in</strong>tervento che sono chiamate a portare. Questa organizzazione capillareconsente pertanto alla <strong>Persona</strong> di avere un riferimento certo che segue il suo percorso postricoveromantenendo un’osservazione e un monitoraggio <strong>del</strong>l’evoluzione <strong>del</strong> quadro cl<strong>in</strong>ico el’<strong>in</strong>tegrazione con l’UVR consentirà adeguati controlli nel tempo ed eventuali ulteriori attivitàriabilitative che si rendessero necessarie.5. Sicurezza ed efficacia <strong>del</strong>le apparecchiature <strong>in</strong> riabilitazioneNell’ambito <strong><strong>del</strong>la</strong> riabilitazione vengono utilizzate differenti tipologie di apparecchiature cheerogano diversi tipi di energia e alcuni aspetti correlati a tali apparecchiature meritano di esserepresi <strong>in</strong> considerazione per i riflessi che possono avere sull’efficacia <strong><strong>del</strong>la</strong> prestazione e lasicurezza dei pazienti, degli operatori e di terzi.In questo Capitolo si affronta pertanto, <strong>in</strong> prima istanza, il quadro normativo di riferimento,passando successivamente all’analisi dei controlli necessari, <strong>del</strong>le raccomandazioni per lagestione e l’utilizzo <strong>del</strong>le apparecchiature, <strong>del</strong>le evidenze scientifiche di efficacia e, <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e, <strong><strong>del</strong>la</strong>sicurezza degli operatori.Concludono il Capitolo alcune Tavole che analizzano nel dettaglio le diverse pratiche utilizzate:diatermia da contatto, elettroterapia, laserterapia, energia vibratoria e ultrasuoni.6. Interdiscipl<strong>in</strong>arità <strong>in</strong> riabilitazioneIl senso attribuito al concetto di lavoro <strong>in</strong>terdiscipl<strong>in</strong>are e multi-professionale fa solitamenteriferimento a competenze rilevanti per professionalità che devono/possono utilmente essereapplicate <strong>in</strong> ambiti trasversali, cooperando con professionalità diverse, per rispondere aproblematiche comuni. Con il term<strong>in</strong>e trasversale non s’<strong>in</strong>tende congruo per tutti e <strong>in</strong> ognicontesto, bensì utile a tutti se contestualizzato e trasferibile. L’<strong>in</strong>tervento riabilitativo è l’elemento

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