In Italia, in modo particolare, la pedagogia è dominata da una visionedi matrice filosofica di tipo idealista e soprattutto da una di tipo cattolicoche non è pienamente corrispondente, come vedremo, al modello<strong>integrazionista</strong> di socializzazione. Negli Stati Uniti ci sono, invece, anchemodelli pedagogici che si rifanno al modello di educazione attiva diDewey e che fanno pendant, o che si legano in maniera più stretta, almodello <strong>integrazionista</strong>. Si tratta di modelli che poi hanno, nel secondodopoguerra, una loro traduzione anche in Europa e in Italia.L’impostazione qui scelta è però squisitamente sociologica el’intenzione è quella di cogliere i paletti di confine che delimitanol’analisi <strong>integrazionista</strong> <strong>della</strong> socializzazione.Si tratta di un modello che entra in crisi ed è sottoposto a critica feroceproprio negli stessi anni in cui entra in crisi il ruolo centrale <strong>della</strong>scuola come istituzione centrale nel processo di socializzazione/educazione.Questa critica avviene peraltro in un contesto più generalenel quale, all’interno <strong>della</strong> sociologia, emergono modelli interpretativicontrapposti al funzionalismo, e accuse molto decise rivolte in particolarea Parsons, il quale aveva dominato anche in Italia durante il diffondersie l’affermarsi del sapere sociologico. Si tratta di anni in cui, nelcampo <strong>della</strong> sociologia dell’educazione, la critica è in mano ai teorici<strong>della</strong> “riproduzione sociale” e <strong>della</strong> “riproduzione culturale”, che vedononell’istituzione scolastica la principale responsabile <strong>della</strong> riproduzionedelle disuguaglianze sociali 4 .Nelle pagine che seguono si cercherà di analizzare questo modelloanalizzando le sue radici teoriche nelle riflessioni di Durkheim e di Parsons.Si cercheranno quindi di individuare degli indicatori di tale modello.A parere di chi scrive, sembra importante partire dal saggio di Durkheimsull’educazione che ha scritto nel 1922 – Education et Sociologie –rivolgendosi ad operatori <strong>della</strong> formazione, e in cui chiarisce, in manieraesemplare, quasi eccessivamente semplificata e radicale (in altri contestiè stato più flessibile e magmatico), la sua idea di educazione, che è quellache ha guidato l’analisi sociologica dell’educazione ed ha fondato lacostruzione del modello <strong>integrazionista</strong> <strong>della</strong> socializzazione. Il pregiodi questo saggio consiste nella sua capacità di fornire tutte le coordinateper la lettura <strong>integrazionista</strong> del modello di socializzazione. Leggendo4 Per una rassegna critica di queste teorie, si veda Barbagli, 1972 e Benadusi, 1984.8
questo saggio risultano più chiare anche le critiche cui prima si è accennato.Successivamente, si approfondirà l’analisi del modello analizzando ilpensiero di Parsons soprattutto per quanto riguarda la sua analisi dellefasi di socializzazione. Si tratta ancora di elementi interessanti di riflessioneper capire la realtà attuale <strong>della</strong> socializzazione, e che porta anchead interrogarsi sui rapporti generazionali, sulle relazioni fra le varie età,su chi sono i giovani ed i bambini oggi. Ci sono ancora differenze tra unetà e l’altra? Siamo all’omologazione? Cioè questa transizione dal modelloscuola-centrico a quello poli-centrico porta con sé una confusionetra le età e una rottura degli steccati chiaramente differenzianti un’etàdall’altra? Allora, in questo senso, è importante innanzitutto capire benequesta chiara, nettissima e costruita divisione in fasi <strong>della</strong> socializzazionee dell’età <strong>della</strong> vita che è presente nel modello <strong>integrazionista</strong>. Ed èquesto modello che viene oggi messo in discussione ed è, presumibilmentein fase di superamento.9
- Page 1 and 2: La civilizzazione dei barbariLa con
- Page 3 and 4: INDICEIntroduzione p. 51. Émile Du
- Page 5 and 6: Introduzione 1« Quella che è stat
- Page 7: questa relazione mette in primo pia
- Page 12 and 13: Un testo particolarmente illuminant
- Page 14 and 15: genti socializzatori cui questo aut
- Page 16 and 17: solo trasmissione di conoscenze e c
- Page 18 and 19: strada del progresso sociale. Propr
- Page 20 and 21: debba rimanere in vita. Quindi, l
- Page 22 and 23: Ma quali sono questi principi che D
- Page 24 and 25: Per quanto riguarda gli “stati fi
- Page 26 and 27: il gruppo o i gruppi ai quali appar
- Page 28 and 29: di intervenire sull’uomo, di camb
- Page 30 and 31: ispondere dicendo appunto che l’u
- Page 32 and 33: Però l’interrogativo rimane ed
- Page 34 and 35: Innanzitutto, va precisato che Durk
- Page 36 and 37: deve riuscire, per così dire, a co
- Page 38 and 39: sa per la vita, cioè la famiglia e
- Page 40 and 41: 1.5 Quadro sinteticoA conclusione d
- Page 42 and 43: esempio, data dalla famiglia e cono
- Page 45 and 46: CAPITOLO SECONDOTalcott Parsons: la
- Page 47 and 48: kheim a quello di Parsons) quando p
- Page 49 and 50: elementi ricavati dalla psicologia
- Page 51 and 52: di progressiva differenziazione, es
- Page 53 and 54: periodo iniziale di socializzazione
- Page 55 and 56: tamenti di valore, per cui in alcun
- Page 57 and 58: la società come specifici di ogni
- Page 59 and 60:
In tale fase, comunque, il meccanis
- Page 61 and 62:
do da parte dell’agente socializz
- Page 63 and 64:
A questa segue la seconda fase che
- Page 65 and 66:
cesso di ulteriore differenziazione
- Page 67 and 68:
adolescenza e nella studentry. Ma v
- Page 69 and 70:
glia. Come si sa, in questo modello
- Page 71 and 72:
momento storico preciso in cui c’
- Page 73 and 74:
dello schema del mantenimento valor
- Page 75 and 76:
“centrale” di soggetti che, per
- Page 77 and 78:
ci si occupa all’interno della fa
- Page 79 and 80:
sottostare al lungo training, al lu
- Page 81 and 82:
cale, cioè una trasmissione dai gi
- Page 83 and 84:
conflitto diventa troppo forte ed i
- Page 85 and 86:
perché, sostanzialmente, è costru
- Page 87 and 88:
guidati sulla base delle esigenze f
- Page 89 and 90:
are delle rivoluzioni, delle rottur
- Page 91 and 92:
- In relazione a questo, la sociali
- Page 93 and 94:
CAPITOLO TERZOIl modello integrazio
- Page 95 and 96:
schema che delle ricadute molto for
- Page 97 and 98:
stico - almeno in quello che nei su
- Page 99 and 100:
e della separatezza e quindi con un
- Page 101 and 102:
Bibliografia essenzialeAlexander J.
- Page 103:
Rocher G. [1972], Talcott Parsons e