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La civilizzazione dei barbari La concezione integrazionista della ...

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are delle rivoluzioni, delle rotture e <strong>dei</strong> pericoli per la società. In questitermini, si tratta di un cambiamento che non deve essere rischioso.In tal modo, la socializzazione presenta delle facce diverse, esolamente per pochi si valorizza fino in fondo, anche se, come siricorderà, Parsons aveva affermato che sin dalla socializzazionefamiliare emerge la capacità del soggetto di assumersi autonomamentedelle responsabilità, però evidentemente nel mantenimento del quadro<strong>della</strong> coesione sociale. Come sempre, è una sorta di libertà o diautonomia imposta, che è stabilita in un quadro normativamentedefinito di libertà ed autonomia. Bisogna essere attivi, autonomi eresponsabili, però condividendo lo schema valoriale del sistemaculturale e sociale.Come è stato detto di recente, il modello parsonsiano è “un modello teleologicoche si basa su una normatività e progettualità sociale: esiste un progetto disocietà condiviso e da riconfermare e, pertanto, da riprodurre. <strong>La</strong> progettualità èquindi anche una caratteristica che deve acquisire l’attore sociale, attraversol’interiorizzazione degli orientamenti di valore fondamentali ed un’adesione volontaristicache poggia su motivazioni ben apprese e consolidate, dalle quali scaturiscel’atteggiamento o disposizione fondamentale che ispira complessivamente l’agire e cioèl’acquisività (need for achievement)” 24 .Abbiamo, quindi, anche in Parsons l’assunzione di uno schema progettualeche abbiamo già visto in Durkheim: Parsons si riconosce inquesta società che va mantenuta così e va costruita così, con quest’ideadi trasformazione guidata, controllata, mantenuta all’interno delloschema interpretativo.24 Besozzi, 1990, p. 65.89

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