La civilizzazione dei barbari La concezione integrazionista della ...
La civilizzazione dei barbari La concezione integrazionista della ... La civilizzazione dei barbari La concezione integrazionista della ...
Nella scuola elementare, dicevamo, comincia subito la “gara” e c’èimmediatamente, accanto all’opera e all’intervento di socializzazione, unintervento di selezione. Si tratta, poi, di due funzioni che rappresentanole facce di una stessa medaglia: non c’è socializzazione, in una realtàstratificata, se non c’è immediatamente anche selezione. Quindi nonsono due funzioni tra di loro differenziate: se la società presenta delledivisioni in strati sociali, la scuola non può non essere essa stessa selettiva,e la socializzazione si presenta di tipo selettivo, cioè si deve generarequesto adattamento, questa conformazione all’organizzazione sociale.La scuola – ed è per questo che per Parsons nella società industrialel’istituzione scolastica è fondamentale – è un canale privilegiato di mobilitàsociale, è il luogo dove, nella società moderna e industriale, nonsolo avviene, ma deve avvenire, progressivamente sempre di più la selezionedei soggetti. La famiglia è importantissima, ma essa non è in gradodi selezionare i soggetti in base alle abilità o le acquisizioni che sononecessarie per il funzionamento di una società industriale avanzata.La scuola, attraverso il percorso graduale e il passaggio ai vari livellidell’istruzione, genera una differenziazione tra gli individui che è e deveessere fondata sulla diversità di acquisizione dei soggetti, e quindi suidiversi risultati perseguiti dai soggetti. È una differenziazione di tipo“meritocratico”, cioè i soggetti sono differenziati, e vanno differenziati,non in base alla loro appartenenza familiare, ma in base alle competenzeacquisite, sino a generare positivamente quest’opera di “orientamento”degli individui ai vari posti della moderna divisione del lavoro, equest’opera di selezione della scuola è giustificata socialmente, perchéfunziona da “setaccio” rispetto alle esigenze dell’organizzazione produttiva.Ma è un “setaccio” che non semplicemente ragiona rispetto acaratteristiche di tipo fisico, ma opera in relazione agli apprendimentiacquisiti dai soggetti, in particolare alle abilità professionali, che riesceeffettivamente a collocare le persone al posto più adatto, perseguendo ilbene ancora una volta, come diceva Durkheim, sia per il soggetto cheper la società.Ovviamente, in quest’immagine parsonsiana, la differenziazione e lastratificazione sociale, è vista come fattore positivo, funzionale allo sviluppoeconomico e al progresso della società. Non è atto finale di unaviolenza di una classe sull’altra o non è espressione di dominio oppressivodi una classe sull’altra, ma tale stratificazione sociale è analizzatacome escamotage della società per far sì che le persone accettino anche di78
sottostare al lungo training, al lungo periodo di formazione che è necessarioper acquisire le competenze che servono a ricoprire le posizioniprivilegiate. Parsons dice che la stratificazione sociale è funzionale perchépermette un’organizzazione razionale della società; se chiaramente èuna stratificazione sociale che porta ai livelli più elevati le persone chevalgono e che hanno le competenze per garantire lo sviluppo sociale edeconomico.In una società industriale avanzata, le persone che occupano i postipiù elevati sono quelle che devono avere una più elevata specializzazioneprofessionale. È questo l’elemento cardine: non si tratta di personeche hanno un ingegno spontaneo, ma che devono avere una elevatacompetenza tecnica, perché lo sviluppo moderno si basasull’innovazione tecnologica, la quale a sua volta si basa sullo sviluppodella conoscenza.Se questo è vero, cioè se è vero che ai livelli più elevati della stratificazionesono collocati i soggetti che hanno raggiunta un’elevata specializzazioneoccorre motivare i soggetti ad intraprendere questo lungo itinerario,questo lungo sacrificio che serve per raggiungere un’elevataspecializzazione e qualificazione: andare a scuola costa sacrificio, intermini di investimento economico e di tempo impiegato.Ma come si fa a motivare le persone a intraprendere questo lungo i-tinerario? Sostanzialmente, la diversa collocazione sociale rappresentauna diversa distribuzione dei premi dati ai soggetti. Si tratta di una sortadi “ricompensa differenziata” che premia i sacrifici differenziati che unsoggetto è stato disposto a sostenere prima di entrare nel mondo del lavoro.Quindi quest’analisi parsonsiana di tipo meritocratico, che è poi delfunzionalismo tecnico, si basa su una serie di affermazioni che prevedonouna corrispondenza precisa tra posti di comando e elevata specializzazione,secondo una gradualità che va dal gradino più basso a quellopiù alto della stratificazione sociale, e utilizzano la stratificazione socialeper motivare le persone, in base a ricompense differenziate, in terminidi reddito e di prestigio, ad intraprendere il percorso di formazione.Un’altra affermazione, messa in discussione da molti, è quella secondola quale è la scuola che dà quella specializzazione tecnica che è richiestaai livelli più elevati della stratificazione sociale. È vero che la scuola dàeffettivamente la competenza tecnica differenziata per i diversi livelli di79
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sottostare al lungo training, al lungo periodo di formazione che è necessarioper acquisire le competenze che servono a ricoprire le posizioniprivilegiate. Parsons dice che la stratificazione sociale è funzionale perchépermette un’organizzazione razionale <strong>della</strong> società; se chiaramente èuna stratificazione sociale che porta ai livelli più elevati le persone chevalgono e che hanno le competenze per garantire lo sviluppo sociale edeconomico.In una società industriale avanzata, le persone che occupano i postipiù elevati sono quelle che devono avere una più elevata specializzazioneprofessionale. È questo l’elemento cardine: non si tratta di personeche hanno un ingegno spontaneo, ma che devono avere una elevatacompetenza tecnica, perché lo sviluppo moderno si basasull’innovazione tecnologica, la quale a sua volta si basa sullo sviluppo<strong>della</strong> conoscenza.Se questo è vero, cioè se è vero che ai livelli più elevati <strong>della</strong> stratificazionesono collocati i soggetti che hanno raggiunta un’elevata specializzazioneoccorre motivare i soggetti ad intraprendere questo lungo itinerario,questo lungo sacrificio che serve per raggiungere un’elevataspecializzazione e qualificazione: andare a scuola costa sacrificio, intermini di investimento economico e di tempo impiegato.Ma come si fa a motivare le persone a intraprendere questo lungo i-tinerario? Sostanzialmente, la diversa collocazione sociale rappresentauna diversa distribuzione <strong>dei</strong> premi dati ai soggetti. Si tratta di una sortadi “ricompensa differenziata” che premia i sacrifici differenziati che unsoggetto è stato disposto a sostenere prima di entrare nel mondo del lavoro.Quindi quest’analisi parsonsiana di tipo meritocratico, che è poi delfunzionalismo tecnico, si basa su una serie di affermazioni che prevedonouna corrispondenza precisa tra posti di comando e elevata specializzazione,secondo una gradualità che va dal gradino più basso a quellopiù alto <strong>della</strong> stratificazione sociale, e utilizzano la stratificazione socialeper motivare le persone, in base a ricompense differenziate, in terminidi reddito e di prestigio, ad intraprendere il percorso di formazione.Un’altra affermazione, messa in discussione da molti, è quella secondola quale è la scuola che dà quella specializzazione tecnica che è richiestaai livelli più elevati <strong>della</strong> stratificazione sociale. È vero che la scuola dàeffettivamente la competenza tecnica differenziata per i diversi livelli di79