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La civilizzazione dei barbari La concezione integrazionista della ...

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ne, e in una ulteriore differenziazione, tanto che gli si pone la necessitàdi individuare nella studentry una nuova fase nella biografia individuale,come fase differenziata da caratteristiche psicologiche specifiche, e, comevedremo, anche da caratteristiche in relazione alle pratiche educativee percorso di socializzazione.In altri termini, ci si trova di fronte ad un modello caratterizzato dallamassima continuità iniziale e dalla massima discontinuità tra momentoformativo e momento lavorativo. C’è, evidentemente,un’interdipendenza perché l’“output” del sistema formativo è “input”per il sistema economico, però sono due realtà che si presentano tra diloro nettamente differenziate per quanto riguarda la costruzionedell’identità del soggetto.Si può quindi parlare anche per Parsons, di un certo policentrismo formativoperché la sua immagine di socializzazione non è concentrata suun unica realtà formativa: sono molteplici le realtà formative che intervengononella socializzazione degli individui 21 . Ma si tratta pur sempredi un policentrismo di tipo tradizionale, nel senso che sono famiglia,scuola e gruppo <strong>dei</strong> pari ad essere coinvolte nella costruzione del percorsoformativo <strong>dei</strong> soggetti, mentre sono escluse le agenzie di socializzazionerelative ai media. Parsons non si occupa affatto, per esempio, di televisione,pur essendo vissuto a contatto con la pervasività di questo medium,egli non si interessa assolutamente di problematiche relativeall’impatto delle nuove tecnologie, in modo particolare sulla socializzazionee sulla costruzione dell’essere sociale.Sono quindi scuola, famiglia e gruppo <strong>dei</strong> pari ad essere le agenzie che,in diverse commistioni e con diverse forme di presenza, entrano in relazionecomplementare col bambino, col ragazzo e col giovane per costruire,proprio attraverso la relazione, l’identità del soggetto e per renderecondivisi i valori e le norme sociali e, evidentemente, anche lecompetenze, le conoscenze e la abilità. <strong>La</strong> compresenza di queste agenzie,però, non vale in modo analogo per il gruppo <strong>dei</strong> pari nella primissimainfanzia, la cui eventuale presenza non è considerata significativa;proprio perché in questa fase, il bambino deve rimanere all’interno <strong>della</strong>famiglia: in tal senso, i “pari”, al massimo, possono essere i fratelli, e gliamici entrano nella seconda infanzia, acquistando maggiore peso nella21 Giovannini, 1987.66

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