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La civilizzazione dei barbari La concezione integrazionista della ...

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di progressiva differenziazione, essa pur svolgendosi con continuità (lacontinuità è un elemento-chiave <strong>della</strong> lettura parsonsiana), al suo interno“aggrega” <strong>dei</strong> momenti distinti fra di loro, non solo in relazione aquella progressiva differenziazione, ma anche per la predominanza dialcuni apprendimenti rispetto ad altri. C’è, infatti, una sorta di “divisionedel lavoro” tra le varie fasi, per cui abbiamo una progressiva differenziazionesia in merito agli orientamenti di valore, sia in merito allecapacità e alle competenze che vengono acquisite. Quindi, occorre tenerpresente che in ogni fase dell’esistenza c’è il predominio di determinatimeccanismi di apprendimento rispetto ad altri, in relazione a determinaticontenuti e non ad altri, e, per ogni fase dell’esistenza, si assiste anchealla valorizzazione o al predominio di alcune agenzie formative rispettoad altre: anche nel lavoro di socializzazione, c’è una sorta di divisionedelle funzioni, di divisione delle attività di questo lavoro.C’è da tener presente anche una divisione del lavoro che però, semprerestando ben inteso nell’ottica parsonsiana, non genera conflitto,non genera discontinuità (o, per meglio dire, non le deve generare); percui questo processo di progressiva differenziazione per fasi si articola (odeve articolarsi) in maniera equilibrata, con mutamenti coerenti fra diloro, cioè che definiscono delle coerenze tra il “prima” e il “dopo”, econ una forte continuità tra una fase e l’altra, tra un’agenzia e l’altra.Questo sistema <strong>della</strong> “continuità”, infatti, lo ritroviamo spesso nelleproblematiche sulla formazione e sulla scuola, e Parsons lo intende inuna maniera ben precisa e ben particolare. In tal senso, “continuità” trascuola e famiglia non sta ad indicare, per esempio, che quei bambini devonoinstaurare un dialogo, devono mettersi in relazione e in comunicazionecostante con gli altri. A che se ciò è riconosciuto dall’autore, peròfondamentalmente la “continuità“ rimanda al modello generale dicoesione sociale da lui utilizzato.Questa continuità tra le diverse fasi <strong>della</strong> socializzazione e le diverseagenzie di socializzazione, che pure svolgono un lavoro diverso, è definitadai valori: c’è una continuità fortissima che è legata proprio al fattoche nelle diverse agenzie tutti gli adulti che si fanno carico <strong>della</strong> socializzazione,sono parte di questa integrazione sociale e si riconosconosoprattutto, in maniera puntuale e precisa, nei valori e nelle norme <strong>della</strong>società. Per cui la continuità è legata al fatto che le diverse agenzie, i diversicontesti di formazione, i diversi adulti che fanno formazione, hannoin comune lo schema normativo e valoriale. Hanno, in sostanza, la51

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