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La civilizzazione dei barbari La concezione integrazionista della ...

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Ma quali sono questi principi che Durkheim (si ricordi che il saggio acui facciamo riferimento è stato scritto nei primi anni del ‘900) individuaper la società del suo tempo?Per individuarli, egli fa quella che potremmo chiamare una riduzione<strong>della</strong> complessità che lo conduce a tre principi che ben caratterizzano lasocietà del suo tempo, pervasa da una mentalità laica, positivista, e conuna fiducia quasi illimitata nel progresso e nella democratizzazione <strong>della</strong>società. Si tratta di tre elementi-chiave che devono entrare, secondoDurkheim, nella formazione di tutti i cittadini e che sono: il riconoscimentoche la ragione è strumento indispensabile di crescita <strong>dei</strong> soggettie delle società (quindi la fiducia nel metodo scientifico); quello ad essoconnesso del primato del pensiero scientifico in quanto nucleo portante<strong>della</strong> società moderna e del suo sviluppo; infine, quello che riguarda lamorale politica in quanto morale democratica.Sono quindi principi che, dice Durkheim, noi ritroviamo all’internodelle società occidentali e che “pochi osano avversare apertamente”, e chequindi lo Stato deve garantire vengano trasmessi all’interno delle scuole:esso deve tutelare affinché questi principi non vengano disattesi ed entrinoa far parte <strong>della</strong> coscienza di ogni soggetto, nelle sue abitudinimentali.Si badi bene, che a questo punto, ancora una volta Durkheim nellasua lettura pur volendo essere uno scienziato in senso positivista si lasciatrasportare dalla sua tendenza alla progettazione <strong>della</strong> società, dallasua idea di come deve essere la società. Soprattutto, se si esaminano leistituzioni scolastiche del suo tempo, non solo di tutta l’Europa ma anchequella <strong>della</strong> Francia, questi tre principi certamente non sono presentiin maniera precisa nella formazione iniziale. Ciò può essere più chiaroriferendoci al caso italiano. Per quanto riguarda la scuola di base, cioèquella elementare, nel nostro paese l’educazione scientifica, come areaformale riconosciuta dallo Stato, è stata introdotta solo coi programmidel 1985. Nei programmi dell’immediato dopoguerra, cioè del 1955(immediatamente precedenti a quelli del 1985), l’area scientifica non entravacome area specifica di formazione. Poi, tra il ‘55 e l’85, ci sonostati maestri che, all’interno <strong>della</strong> scuola di base, hanno fatto ancheformazione scientifica. Ma i programmi non hanno fatto riferimento aquesta ragione, a questo “pensiero riflesso”, al riconoscimento <strong>della</strong>scienza come elemento fondamentale di formazione, solo con la formalizzazione<strong>dei</strong> programmi del 1985.22

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