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San Sebastiano n. 257 - Misericordia di Firenze

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<strong>San</strong> <strong>Sebastiano</strong>Perio<strong>di</strong>co della <strong>Misericor<strong>di</strong>a</strong> <strong>di</strong> <strong>Firenze</strong>Trimestrale sped. abb. post. 45%-art.3 comma 20 lettera b Legge 662/96 - Filiale <strong>di</strong> <strong>Firenze</strong> - € 1,00 anno 65° n. <strong>257</strong> Ottobre-Novembre-Dicembre 2013Perio<strong>di</strong>co della <strong>Misericor<strong>di</strong>a</strong> <strong>di</strong> <strong>Firenze</strong> www.misericor<strong>di</strong>a.firenze.itMon<strong>di</strong>ali <strong>di</strong> ciclismo:un palcoscenicofin troppo <strong>di</strong> lussopag. 21-23Il restauro<strong>di</strong> una telaex votoS.S. Annunziataa pag. 4-5Quel nuovoFrancescoalla guidadella Chiesaa pag. 10-11Il Cimitero<strong>di</strong> Pinti:una propostaprovocatoriaa pag. 20<strong>San</strong> <strong>Sebastiano</strong>_<strong>257</strong>_Coperta.indd 1 09/09/13 10.47


SOMMARIO n. <strong>257</strong> Ottobre-Novembre-DicembreIn copertina foto <strong>di</strong> Andrea RistoriSAN SEBASTIANOPerio<strong>di</strong>co della VenerabileARCICONFRATERNITAdella MISERICORDIA <strong>di</strong> <strong>Firenze</strong>Ente morale fondato nel 1244 - onlusPiazza Duomo, 19/20 - 50122 <strong>Firenze</strong>Tel (+39) 055.239.393Fax (+39) 055.292.052c/c postale n° 354.506Co<strong>di</strong>ce fiscale e Partita IVA 00803490481Sito Internet: www.misericor<strong>di</strong>a.firenze.itAnno 65 - n° <strong>257</strong>Ottobre - Novembre - Dicembre 2013Abbonamento sostenitore: euro 12Gratuito per gli ascrittiSpe<strong>di</strong>zione in abbonamento postale - <strong>Firenze</strong>EDITORE<strong>Misericor<strong>di</strong>a</strong> <strong>di</strong> <strong>Firenze</strong>COMITATO EDITORIALEAndrea Ceccherini - Clemente ZileriDal Verme - Fabrizio Ariani -Massimo Nal<strong>di</strong>ni - Roberto LasciarreaPier Luigi Ghezzi - Ottavio Matteini -Alessandro Maresca - Lapo PucciniDonatella Viligiar<strong>di</strong> - Domenico TaddeiDonatella Lippi - Giovanna CarocciCristina Aci<strong>di</strong>ni - Giovanna MuragliaDIRETTORE RESPONSABILEMaurizio Nal<strong>di</strong>niSEGRETARIA DI REDAZIONESilvia NanniDIREZIONE E REDAZIONEVia D. da Castiglione, 13 - 50125 <strong>Firenze</strong>Tel. (+39) 055.230.7285 - Fax (+39) 055.229.8<strong>257</strong>redaz.sansebastiano@misericor<strong>di</strong>a.firenze.itPUBBLICITÀMarco Scutaro 392-1231015mascut@libero.itSTAMPAC.G.E.Via G. Massaia, 98 - 50134 <strong>Firenze</strong>REGISTRAZIONITribunale <strong>di</strong> <strong>Firenze</strong> n° 116 del 15-09-1949Registro Naz. della Stampa n° 5531dell’ 11-12-1996Gli articoli firmati riflettonosoltanto l’opinione degli autori.Questo numero è stato chiuso in tipografiail 9 settembre 2013Tiratura 12.000 copieL’ITALIA DEL TU, DEL VOI E DEL “CARO”COSÌ CAMBIA IL MODO DI SALUTARSI<strong>di</strong> Maurizio Nal<strong>di</strong>ni................................. pag. 3RESTAURATA UNA TELA DEL VIGNALI:EX VOTO PER LA S.S. ANNUNZIATA<strong>di</strong> Cristina Aci<strong>di</strong>ni................................... pag. 4I LYCEUM CLUB E L’IMPEGNO FEMMINILE NEL MONDO<strong>di</strong> Donatella Lippi................................... pag. 6NOZZE GAY: UNO TSUNAMI A LIVELLO MONDIALE<strong>di</strong> Lapo Puccini....................................... pag. 8QUEL NUOVO FRANCESCO ALLA GUIDA DELLA CHIESA<strong>di</strong> Giovanna Carocci................................ pag. 10MACHIAVELLI: GENIO DEL “POLITICAMENTE SCORRETTO”<strong>di</strong> Riccardo Giumelli................................ pag. 12GLI AMICI DEGLI UFFIZI, I MODERNI MECENATI<strong>di</strong> Marco Ferri......................................... pag. 14GIOVANNI MEYER: IL SUO IMPEGNO PER L’INFANZIA<strong>di</strong> Roberto Lasciarrea................................ pag. 16UNA PROPOSTA PROVOCATORIA PER IL CIMITERO DI PINTI<strong>di</strong> Domenico Taddei.................................. pag. 20MONDIALI DI CICLISMO: UN PALCOSCENICO FIN TROPPO DI LUSSO<strong>di</strong> Giampiero Masieri............................... pag. 21VITA SOCIALE............................................. pag. 24/39Orario Uffici: 08.00 - 14.00 escluso il sabatoInformazioni generiche: info@misericor<strong>di</strong>a.firenze.itPronto Soccorso: Servizi con autoambulanze attrezzate per larianimazione, con me<strong>di</strong>co a bordo, trasporti con autoambulanzenormali e trasporti sociali, in Italia ed all’estero (3 linee - tel.055.212222 - fax 055.2393266)Sezioni: Campo <strong>di</strong> Marte Viale dei Mille, 32 tel. 055.572665 -055.571190 - fax 055.579271 Oltrarno Via del <strong>San</strong>sovino, 172 tel.055.7399111 - fax 055.704011 Nord Via Faentina, 324 - tel. 055.571333Ponte <strong>di</strong> Mezzo Via <strong>di</strong> Caciolle 3/b - Tel. 055 417761Guar<strong>di</strong>a Me<strong>di</strong>ca Pe<strong>di</strong>atrica: Tel. 055.700001Onoranze Funebri (Ofisa): 055.489802 (nott. 055.489805)fax 055.461408Cimitero <strong>di</strong> Soffiano: orario: 1°Apr - 30 Set feriali 8-12/15-18 festivi 8-12,30. 1°Ott - 31 Mar feriali 8-12/14-17 festivi8-12,30. Ultima domenica <strong>di</strong> Ottobre 8-17,30 continuato. 1°Novembre 8-18 continuato - 2 Novembre 8-17,30 continuato.soffiano@misericor<strong>di</strong>a.firenze.it - tel. e fax 055.710188Protezione Civile: protezionecivile@misericor<strong>di</strong>a.firenze.itVia della Romagna Toscana tel. 055.7326161Aiuto Alimentare: Tel. 055.701740


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E<strong>di</strong>toriale<strong>San</strong> <strong>Sebastiano</strong> • Ottobre 2013L’ITALIA DEL TU, DEL VOI E DEL “CARO”COSÌ CAMBIA IL MODO DI SALUTARSI<strong>di</strong>MaurizioNal<strong>di</strong>niSuccede una cosa strana in questa Italia,abbiamo <strong>di</strong>fficoltà anche nel parlarci.Problema in apparenza minore e tuttaviaforiero <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagi, esso <strong>di</strong>mostra come,nell’epoca dei social network, tutti parliamoa tutti ma con lingue <strong>di</strong>verse, in unaBabele <strong>di</strong> significati, <strong>di</strong> mo<strong>di</strong> e <strong>di</strong> tempi, <strong>di</strong>parole. E infatti, se an<strong>di</strong>amo nel Sud Italia,non è raro che un cameriere, ma anche uncommerciante, un bottegaio, un ven<strong>di</strong>toreambulante si rivolga al massimo dell’ossequiocon il “voi”. E tutto questo sembrinaturale. Perché il “lei” in certe zone, purfinito il fascismo da circa settant’anni, nonha mai attecchito.E’ un’Italia bellissima quella del voi. Forsel’unica dove ancora ci si intende. Va dalMolise alle Puglie, risale attraverso l’Appenninoalla Basilicata, scende in Calabria,si rafforza ai pie<strong>di</strong> della Sila, poisbarca a Messina e conquista, trionfante,la Sicilia. Chi usa il voi non si preoccupaaffatto se che gli sta <strong>di</strong> fronte preferisce illei, o ad<strong>di</strong>rittura risponde con il tu. Perchéil pronome usato non con<strong>di</strong>ziona alcunché,e serve soltanto a definire una <strong>di</strong>fferenza<strong>di</strong> ruoli. Che tutti hanno ben chiara.Accettano, e per certi aspetti sollecitano.Ma nel centro Italia, e su fino all’estremoNord, lo scenario cambia. Il tu sta travolgendo,come uno tsunami, i cultori del lei.E la <strong>di</strong>fferenza non sta nel ruolo, né ancormeno nel ceto sociale ed economico, èpiuttosto il segno <strong>di</strong> una <strong>di</strong>versità generazionale.Per cui una teenager o pocopiù, non prova <strong>di</strong>fficoltà a rispondere coltu ad un signore che, per sua educazioneed abitu<strong>di</strong>ne, si è rivolto col lei. E se,per caso, il signore fa notare che per luiè <strong>di</strong>fficile dare del tu ad uno sconosciuto,la risposta è in un sorriso <strong>di</strong>sarmante, conla teenager o lo sbarbatello che son capaci<strong>di</strong> <strong>di</strong>re: “dovresti essere contento che titratto da giovane”. Ebbene, a complicarele cose è entrato, ormai da un qualchetempo, anche il “caro”, o più comunementeil “ciao caro”. Che ovviamente dàper scontato l’uso del tu, e quin<strong>di</strong> è davverosconsigliato nei confronti <strong>di</strong> personepiù anziane, o che comunque meritano rispetto.Chi lo usa, spesso, lo fa nella convinzione<strong>di</strong> essere gentile. E non arriva acapire che non tanto il “ciao”, ma sicuramenteil “caro” può essere offensivo.“Ma come – sostengono – offensivo ilcaro?” Difficile da spiegare a chi non possiedeuna sensibilità sufficiente a capirloda solo, ma “caro” è un rivolgersi all’altroda posizioni <strong>di</strong> superiorità. E’ un concedersi,senza troppo impegno, a una affettuositàsuperficiale. E’ il classico saluto che,nella mia infanzia, il padrone rivolgeva alconta<strong>di</strong>no, il datore <strong>di</strong> lavoro all’operaio.Ben <strong>di</strong>verso è <strong>di</strong>re “mio caro amico” o meglioancora “mio caro Mario” o Enrico, oche nome si voglia. Il “caro”, da solo ocon il ciao, è un caramella buttata lì a unozingarello, una moneta fatta cadere nellamano <strong>di</strong> chi chiede, voltando gli occhi datutt’altra parte. E’ roba da cialtroni. E dunque,neppure nei più banali incontri riusciamoa parlare lo stesso linguaggio. E inalcuni casi, può bastare un saluto per scatenareuna lite. Ognuno ha la sua cultura ela propone, anche con arroganza, fin daiprimissimi approcci. Siamo sessanta milioni<strong>di</strong> italiani, o giù <strong>di</strong> lì, e non abbiamo ungalateo comune, una semplice regola <strong>di</strong>bon ton da rispettare, ma ancor prima dacon<strong>di</strong>videre. Pessimismo allora? No, mavoglia <strong>di</strong> tornare ad essere, prima o poi,una società. Non <strong>di</strong>co una comunità chetroppo sarebbe chiedere, ma un popolo <strong>di</strong>uomini e <strong>di</strong> donne che, almeno, hanno lacapacità <strong>di</strong> non offendersi quando si rivolgonoall’altro. Sarebbe un primo mattone.Sarebbe già un inizio positivo. E dunque,ricominciamo da un “ciao” se necessario.Arricchendolo, se possibile, con una stretta<strong>di</strong> mano ed un sorriso. Non sarà molto,sarà comunque qualcosa per ricominciare.Altrimenti, prepariamoci al caos.- 3 -


<strong>San</strong> <strong>Sebastiano</strong> • Ottobre 2013Arte<strong>di</strong>CristinaAci<strong>di</strong>ni“Il miracolo<strong>di</strong> Giovanni”come appareoggi risarcitodegli strappi edelle irregolarità epulito dalle vernicialterate edallo sporco.- 4 -RESTAURATA UNA TELADEL VIGNALI: EX VOTOPER LA S.S. ANNUNZIATASTORIE MIRACOLOSE DI UOMINI E DONNE SALVATI DALLA FEDEGiovanni aveva deciso si fare un rapidobagno in Arno, per cercareun po’ <strong>di</strong> sollievo dall’afa <strong>di</strong> queltramonto estivo, in cui neri nuvoloni incombevanosulla vallata ormai quasi inombra, dove aleggiava ormai solo un riflesso della luce rosea che svaniva a occidente.Si spogliò quasi del tutto e si lasciòscivolare nell’acqua bruna dell’ansa.Il fiume lo accolse, rinfrescante. Ma dopoappena qualche bracciata, Giovanni sisentì tirar giù, come da uno strattone improvvisoe violento. Risalì e prese fiato,ma <strong>di</strong> nuovo la corrente lo catturò, losommerse, lo trascinò sempre più al centrodel fiume. “Vergine <strong>San</strong>ta, pietà!” fecein tempo a pensare, mentre annaspavacercando <strong>di</strong> respirare e invece inghiottivaacqua. E, d’un tratto, si sentì sollevarein alto: ecco che usciva dall’acqua,ecco che ritrovava il respiro levitando sulpelo dell’onda cupa. Alzare lo sguardoe restare folgorato fu tutt’uno. Con presadelicata e fortissima lo aveva tratto dalfiume la mano della Madonna,come si toglie un fiore dall’acqua<strong>di</strong> un vaso. Ora chinava su<strong>di</strong> lui il volto soave, d’un palloresplendente: una luce d’oroe <strong>di</strong> rosa spioveva su <strong>di</strong> loro,dall’alto del Cielo spalancato.Giovanni le tese l’altra mano,grato e supplice insieme. Nonseppe poi raccontare se si appigliòalla nube ch’era con Leiscesa dal Cielo, se fu portatoda Lei stessa a riva, se furonoi fl utti pro<strong>di</strong>giosamente domatia farlo arenare sulla spondafangosa. Era certo però delmiracolo, che era avvenuto visibilmente.Questo, o press’a poco, ci raccontaa secoli <strong>di</strong> <strong>di</strong>stanza unatela <strong>di</strong>pinta da Jacopo Vignaliper i frati serviti della <strong>San</strong>tissimaAnnunziata: un grandeex voto, che come molti altrifu copiato nel primo Seicentoda un quadro più antico, ogginon più reperibile. Saggia decisione,quella dei Serviti, <strong>di</strong>far tramandare la memoria<strong>di</strong> alcuni dei numerosissimi ex


Arte<strong>San</strong> <strong>Sebastiano</strong> • Ottobre 2013Il Chiostrino deivoti, un tempo,era affollato<strong>di</strong> ex voto in cerarisalenti ai secolidal Trecento alCinquecento.voto che affollavano la Basilica, donatida chi aveva ottenuto grazie e miracolidalla celebre immagine dell’Annunziata.Molti <strong>di</strong> quegli ex voto, risalenti ai secolidal Trecento al Cinquecento, già si eranopersi per la precarietà del materiale,la cera, nella quale erano modellati arti,organi e intere figure che affollavano ilChiostrino dei Voti: molti ne rimanevano,tanto che nel XVIII secolo ne vennero fusioltre seicento.A creare i “voti” provvedevano gli attivissimiceraioli <strong>di</strong> via de’ Servi, tra i quali vierano specialisti come Orsino Beninten<strong>di</strong>detto “Fallimmagini”, aiutato dal valenteAndrea del Verrocchio.La tela del Vignali con il miracolo <strong>di</strong> Giovanni(è questo il nome riportato nel cartiglio<strong>di</strong>pinto che fa da <strong>di</strong>dascalia, senzain<strong>di</strong>cazione <strong>di</strong> cognome o d’altro) avevasofferto nel tempo, così da giungere a noibisognosa <strong>di</strong> restauro.A questo intervento ha <strong>di</strong> recente provvedutoil club Inner Wheel <strong>Firenze</strong> del<strong>di</strong>stretto 209 con un proprio service, avvalendosidella competenza e della generositàdei restauratori dello Stu<strong>di</strong>o 4, conla <strong>di</strong>rezione <strong>di</strong> Brunella Teodori. Il quadro,risarcito degli strappi e delle irregolarità(che peraltro caratterizzavano la tela findall’origine, come se fosse stata ottenutada più pezzi cuciti insieme), e pulito dallevernici alterate e dallo sporco, si è rivelatoleggibile nel paesaggio crepuscolaree poetico dell’ampia valle fl uviale, cosìcome nelle figure esaltate dalla luce soprannaturale:il corpo nudo del giovanemiracolato, la nobile figura della Verginechina su <strong>di</strong> lui, con l’incarnato bianco eroseo e l’ampia veste avvolta dal mantello<strong>di</strong> prezioso azzurro oltramarino.Un grande esempio <strong>di</strong> sensibilità e <strong>di</strong> premura,quello delle socie dell’Inner Wheel<strong>di</strong> <strong>Firenze</strong> sotto la presidenza <strong>di</strong> GiannaMaltagliati. Un esempio sostenibile, chese fosse seguito da altre Associazioni eperfino da privati citta<strong>di</strong>ni potrebbe restituirenel giro <strong>di</strong> qualche anno alla conservazione,alla bellezza, alla conoscenza ilvasto patrimonio <strong>di</strong> tele custo<strong>di</strong>te fra lemura del convento servita, <strong>di</strong> particolareinteresse anche per le situazioni feriali, <strong>di</strong>vita quoti<strong>di</strong>ana, che vi sono rappresentate.Merita ricordare che un interessantestu<strong>di</strong>o sui ponteggi attraverso la storia,compiuto anni fa da Alberto Felici, ebbetra le fonti <strong>di</strong> maggiori efficacia descrittivaproprio gli ex voto, ricchi <strong>di</strong> dettaglisugli incidenti <strong>di</strong> cantiere.Dal restauro <strong>di</strong> queste tele emergerannoaltre storie miracolose <strong>di</strong> uomini e donnesalvati dalla fede, che a questo santuariomariano si sono rivolti per secoli con venerazionee con gratitu<strong>di</strong>ne.- 5 -


<strong>San</strong> <strong>Sebastiano</strong> • Ottobre 2013AssociazioniI LYCEUM CLUB E L’IMPEGNOFEMMINILE NEL MONDO<strong>di</strong>DonatellaLippi“Luoghi <strong>di</strong> incontrogestiti da donne, chenon fossero i salotti<strong>di</strong> case private, conlo scopo <strong>di</strong> farleuscire dalla intimitàdomestica”.Se la fondazione dei Lyceum Club<strong>di</strong> Londra, Parigi e Berlino risale al1904, il Club <strong>di</strong> <strong>Firenze</strong> nacque solo4 anni dopo, nel 1908, precedendoRoma ed altre capitali europee. La vocazioneinternazionale <strong>di</strong> <strong>Firenze</strong> ne fece,agli occhi della promotrice, ConstanceSmedley, il luogo ideale per dare vita aun’Associazione femminile, che si facesseportavoce <strong>di</strong> nuove istanze culturali esociali. All’origine <strong>di</strong> questa rete <strong>di</strong> clubfemminili c’è, infatti, il progetto <strong>di</strong> questapensatrice inglese, Constance Smedley,che, aiutata dal padre e successivamentedal marito, decise <strong>di</strong> creare dei luoghi <strong>di</strong>incontro gestiti da donne, che non fosseroi salotti <strong>di</strong> case private, con lo scopo <strong>di</strong>farle uscire dalla intimità domestica perintraprendere percorsi operativi per sestesse, attraverso una crescita culturale,ma anche per la società, attraverso unimpegno lavorativo: donne professioniste,donne artigiane, donne che fanno lavorialternativi a quelli fatti per la famigliaall’interno dellacasa.Emancipazionedella donna, internazionalismo,pace tra i popoli:queste, le tre paroled’or<strong>di</strong>ne acui si informò lafondazione delLyceum.Il Lyceum, sindalle sue origini,si proponeva<strong>di</strong> “sviluppare almassimo le capacitàfemminili nellavoro, nell’arte,nella letteratura,agevolando la loroformazione e<strong>di</strong>l loro inserimento nella società civile […]impegnandosi nell’aiuto alle meno fortunate,perché non restino o non <strong>di</strong>venganodelle spostate”.Nell’archivio del Lyceum, negli splen<strong>di</strong><strong>di</strong>locali <strong>di</strong> Palazzo Giugni-Fraschetti, adesempio, sono conservati dei quadernimanoscritti, che testimoniano la presenzaal Lyceum <strong>di</strong> un vero e proprio ufficio <strong>di</strong>collocamento per infermiere. L’internazionalismoe la pace, inoltre, apparvero, dasubito, finalità strettamente correlate: ladonna emancipata e realizzata sul pianoculturale e professionale, nella convinzione<strong>di</strong> Constance Smedley e delle sueseguaci, può incidere in maniera efficacesulla storia dei popoli. Esiste, infatti, unaforte solidarietà fra le donne, una grandepotenza <strong>di</strong> coesione, un marcato spirito<strong>di</strong> collaborazione: questi valori trasversalisono elementi fondanti anche <strong>di</strong> unapproccio veramente internazionale,che può, ancora oggi, essere portavoce<strong>di</strong> universalità. Le fondatrici credevanonella possibilità <strong>di</strong> collegare le donne deivari Lyceum al <strong>di</strong> sopra delle culture nazionalie <strong>di</strong> poter mantenere “attive relazionifemminili attraverso lo stu<strong>di</strong>o dellequestioni familiari, sociali, giuri<strong>di</strong>che <strong>di</strong>interesse femminile e <strong>di</strong> contribuire così almantenimento della pace”. Non è banalericordare che si deve alla sezione Artedel Lyceum la prima mostra <strong>di</strong> Pittori Impressionistiin Italia, del 1910, così comele iniziative della sezione Letteratura, attivateda Amelia Rosselli, si contrad<strong>di</strong>stinguevanoanche per la originalità dell’impostazione:“rassegne parlate”, relazioniorali su quanto pubblicato, “conversazionie letture”, due volte al mese, i mercoledìde<strong>di</strong>cati ai bambini…Il Lyceum è oggi un’Associazione culturalesenza scopo <strong>di</strong> lucro, mentre fino al1998 è stato un circolo privato, un veroe proprio club elitario: la trasformazio-- 6 -


Associazioni<strong>San</strong> <strong>Sebastiano</strong> • Ottobre 2013“Il mondo, vistoattraverso gli occhidella donna, puòriservare, ancoraoggi, la scoperta<strong>di</strong> nuove sfumature”.ne in Associazione, nel 1998, dopo 90anni <strong>di</strong> quasi ininterrotta promozioneculturale nella stessa città, ha significatoistituzionalizzare uno stato <strong>di</strong> fatto giàesistente, l’apertura alla citta<strong>di</strong>nanza el’intenzionalità non restrittiva delle attivitàpromosse. Durante un secolo <strong>di</strong> vita i variClub hanno promosso incontri e riunioniin Congressi Internazionali, in occasione<strong>di</strong> Esposizioni e Concorsi Internazionali,al fine <strong>di</strong> stabilire rapporti tra tutte leiscritte: <strong>di</strong>remmo oggi, per “fare rete”. Ilprimo Congresso Internazionale si tennenel 1912 a Londra e, in quell’occasione,si composero gli articoli dello Statuto; ilsecondo fu quello <strong>di</strong> Parigi, nel 1914, nelquale si revisionarono alcuni punti delloStatuto e si affermò ancora l’importanzadell’unione nonostante il momento storicodominato dallo spirito nazionalistico.Il terzo ebbe luogo nel 1922, a <strong>Firenze</strong>dove si sostenne fortemente la necessità<strong>di</strong> recuperare, dopo i <strong>di</strong>sastri della guerra,lo spirito internazionalista dei Lyceume <strong>di</strong> collaborare alla ricostruzione moraledei popoli. Anche fra le due guerree dopo la seconda guerra mon<strong>di</strong>ale, iCongressi si sono susseguiti regolarmente.Il prossimo Meeting Internazionale,previsto nel Maggio 2014, sarà proprioa <strong>Firenze</strong>. Già sono stati celebrati i 100anni dalla fondazione del Club fiorentinoe, in occasione dei 105 anni, il Presidentedel Consiglio Comunale EugenioGiani ha voluto donare al Club la ban<strong>di</strong>eradel Comune <strong>di</strong> <strong>Firenze</strong>, ricordandoil legame storico tra il Lyceum e lacittà e la unità dei loro rispettivi intenti.Il ruolo <strong>di</strong> portavoce <strong>di</strong> valori <strong>di</strong> eccellenzaha consentito, inoltre, al Lyceum <strong>di</strong>poter accogliere i rappresentanti dell’AssociazioneToscani nel Mondo, organizzando,nel Maggio 2013, un incontro,durante il quale è stato proiettato il filmdei Fratelli Frazzi, “<strong>Firenze</strong> o cara”. L’organizzazionedel Club prevede oggi,dopo alcune mo<strong>di</strong>fiche effettuate nel corsodei suoi 100 anni <strong>di</strong> vita, le sezioniArte, Rapporti Internazionali, Letteratura,Musica, Scienze e Agricoltura, Sociale.Le sezioni, fino dalla fondazione, dannovita ad iniziative <strong>di</strong> vario genere: corsi<strong>di</strong> lingue, <strong>di</strong> giornalismo, <strong>di</strong> attività artigianecon esposizione dei manufatti,concorsi, conferenze, concerti, mostre,incontri. Le porte del Lyceum, pur essendoun Club femminile, sono aperte a tuttie ne sono prova i frequentatissimi concertiserali, che attraggono un pubbliconumeroso e qualificato, o le conferenze,a cui partecipano anche molti studenti.Molte gran<strong>di</strong> personalità del secolo hannocon<strong>di</strong>viso l’attività <strong>di</strong> questo club: daCroce a Gentile, da Papini a Pirandello,da Viani a Carrà, da Ada Negri a MartaAbba, da Marinetti ad Elia Della Costa,da Ildebrando Pizzetti a Mario CastelnuovoTedesco, da Clau<strong>di</strong>o Arrau ad UtoUghi, da Alfredo Casella a Gian FrancoMalipiero… senza trascurare la parte <strong>di</strong>datticadelle varie attività ed il costanteaiuto dato ai giovani talenti nelle arti enelle scienze. Ancora oggi, l’impegno delLyceum conferma come non sia un’associazioneanacronistica, ma un laboratorioculturale attivo e <strong>di</strong>namico, che nonperde <strong>di</strong> vista le sue caratteristiche iniziali:il monitoraggio costante della contemporaneitàsuggerisce continuamente,infatti, nuovi problemi da affrontare,dall’educazione civica alla sicurezza, dalpatrimonio artistico alle nuove scienze. Ese lo sguardo femminile sulla realtà che cicirconda è strumento privilegiato <strong>di</strong> indagine,il mondo, visto attraverso gli occhidella donna, può riservare, ancora oggi,la scoperta <strong>di</strong> nuove sfumature.http://www.lyceumclubfirenze.net/index.htm- 7 -


<strong>San</strong> <strong>Sebastiano</strong> • Ottobre 2013Legge e SocietàNOZZE GAY: UNO TSUNAMIA LIVELLO MONDIALE<strong>di</strong>LapoPucciniIn una buona parte dell’Europa è statoapprovato il matrimonio fra le coppieomosessuali con annessa possibilità <strong>di</strong>adozione. In America (26 giugno 2013)la Corte Suprema <strong>di</strong>ce <strong>di</strong> sì ai matrimonigay. Obama: “la sentenza <strong>di</strong> oggi è unostorico passo in avanti verso l’uguaglianzanel matrimonio. L’amore è amore”.Nel complesso 12, su un totale <strong>di</strong> 50, sonogli Stati Americani dove gay e lesbichepossono sposarsi. La Chiesa cattolica commenta:“un giorno tragico per la nazioneperché la Corte Suprema ha sbagliato”.E non mancano altri <strong>di</strong>ssensi manifestatiad<strong>di</strong>rittura con veemenza e spettacolarità.In Francia una estesa massa popolare <strong>di</strong>cattolici, in <strong>di</strong>sapprovazione al matrimoniogay consentito da Hollande, ha manifestatoviolentemente in piazza la propriain<strong>di</strong>gnazione. Dominique Venner, storicosaggista, <strong>di</strong> estrema destra, alle ore 16.00del 26 maggio è entrato nella cattedrale<strong>di</strong> Notre Dame, simbolo <strong>di</strong> quella civiltàche lui riteneva minacciata, e davantiall’Altare Maggiore si è messo la pistolain bocca e ha sparato.Come cattolico, mi preme innanzituttosottolineare il pensiero <strong>di</strong> Papa Francesco.Ebbene, sui matrimoni omosessualila posizione <strong>di</strong> Jorge Bergoglio è semprestata inequivocabile: “Non bisogna essereingenui: non si tratta <strong>di</strong> una semplice<strong>di</strong>scussione politica, si tratta <strong>di</strong> pretendere<strong>di</strong> <strong>di</strong>struggere il piano <strong>di</strong> Dio” (parolequeste che pronunciò in Argentina dovestava per essere approvata la legge suimatrimoni gay).Papa Francesco ha avuto modo <strong>di</strong> riba<strong>di</strong>re,in una pluralità <strong>di</strong> occasioni recenti, laprecedente posizione assunta come Vescovo:il suo no categorico al matrimoniotra omosessuali.Come uomo <strong>di</strong> legge, ritengo che il matrimonioresti perennemente ancorato all’unionetra l’uomo e la donna. Lo sanciscein modo solenne la nostra Costituzioneall’art. 29: “La Repubblica riconosce i <strong>di</strong>rittidella famiglia come società naturalefondata sul matrimonio. Il matrimonio èor<strong>di</strong>nato sulla uguaglianza giuri<strong>di</strong>ca deiconiugi, con i limiti stabiliti dalla leggea garanzia dell’unità familiare”; e l’art.143 del nostro Co<strong>di</strong>ce Civile vigente, precisaappunto, che “con il matrimonio ilJorge Bergoglio: “Non bisogna essereingenui: non si tratta <strong>di</strong> una semplice<strong>di</strong>scussione politica,si tratta <strong>di</strong> pretendere<strong>di</strong> <strong>di</strong>struggereil piano<strong>di</strong> Dio”.- 8 -


Legge e Società<strong>San</strong> <strong>Sebastiano</strong> • Ottobre 2013Foto M. BigiL’ultima correntea caratteremon<strong>di</strong>ale a favoredei matrimoni fraomosessuali è,probabilmente,una reazioneirrazionaleall’omofobia.marito e la moglie acquistano gli stessi<strong>di</strong>ritti e assumono gli stessi doveri”.E’ proprio “il matrimonio che trova sostanzanella stessa natura come destinatoall’integrazione dell’uomo con la donna,la consacra e consolida in un rapportoche trascende quelli che possono esserestati i moventi della sua costituzione, perrappresentare una cellula fondamentaledella vita sociale” (Alberto Trabucchi).In quanto alla possibilità dell’adozioneconnessa al matrimonio tra omosessuali,è agevole obiettare, in senso sfavorevole,che il figlio ha bisogno tanto del padrequanto della madre.Conclu<strong>di</strong>amo, infine, come nella patologiadel matrimonio inteso a mo’ <strong>di</strong> negoziogiuri<strong>di</strong>co, proprio il matrimonio celebratofra due soggetti dello stesso sesso,più che ra<strong>di</strong>calmente nullo, è consideratoad<strong>di</strong>rittura inesistente.Vien fatto <strong>di</strong> pensare che l’ultima correntea carattere mon<strong>di</strong>ale a favore del matrimoniotra omosessuali abbia le caratteristiche<strong>di</strong> uno tsunami: è probabilmente una reazioneirrazionale all’omofobia. Quest’ultima,certamente, va contrastata in manieraferma e incon<strong>di</strong>zionata. Ma questo è unaltro tema profondamente <strong>di</strong>verso su cuiavremo modo e tempo <strong>di</strong> ritornare.- 9 -


<strong>San</strong> <strong>Sebastiano</strong> • Ottobre 2013Fede e Società<strong>di</strong>GiovannaCarocciLQUEL NUOVO FRANCESCOALLA GUIDA DELLA CHIESAe immagini <strong>di</strong> Papa Francesco in Brasilementre, nel santuario della VergineAparecida, bene<strong>di</strong>ce i fedeli con lapiccola statua della Madonna appena ricevutain dono, mi sembrano riassumeresimbolicamente, e rendere più esplicita ecomprensibile, la fisionomia personale epastorale <strong>di</strong> Papa Bergoglio. Al quale, amio avviso, lo stesso travolgente entusiasmocon cui è stata accolta la sua elezioneal soglio <strong>di</strong> Pietro ed i suoi passisuccessivi, rischiava, suo malgrado naturalmente,<strong>di</strong> “cucirgli” addosso i pannimolto “politicamente corretti” <strong>di</strong> defensorpauperes da un punto <strong>di</strong> vista meramentesociologico, ipocritamente osannato datutti, magari in specie da quegli ambientida tanti anni ossequienti ad un potereeconomico-finanziario <strong>di</strong> predoni e <strong>di</strong>squali.Naturalmente quell’aspetto della preferenzaper i poveri e per uno stile <strong>di</strong> vitapersonale e <strong>di</strong> ufficio sobrio ed essenzialesono, provvidenzialmente, presenti inmodo consapevole e stu<strong>di</strong>ato, ma questacifra della povertà, alla quale il nome <strong>di</strong>Francesco è strettamente connesso a sigillo,va molto oltre o, se si preferisce, precede<strong>di</strong> gran lunga i risvolti sociologici,pur importanti, cui prima accennavo.Francesco dopo Benedetto: al nome delfondatore del monachesimo occidentale,che ha dato volto e consistenza ad unnuovo or<strong>di</strong>ne spirituale, religioso, culturalee civile e alla ricostruzione <strong>di</strong> unItalia e <strong>di</strong> un’Europa devastate dalla barbarie,succede il nome del grande riformatoredella vita religiosa e consacratanei borghi e nelle città d’Italia a cavallotra il do<strong>di</strong>cesimo e il tre<strong>di</strong>cesimo secolo.Francesco: il cantore della povertà assolutacome liberazione da tutti i con<strong>di</strong>zionamentiterreni; l’alter Christus che può<strong>di</strong>re col suo e nostro Maestro: Gli uccellidel cielo hanno i loro ni<strong>di</strong>, le volpi le lorotane, ma il Figlio dell’uomo non ha doveposare il capo(Lc.9,57); il tenerissimoamante del Crocefisso, le cui lacrime copioseversate per eccesso <strong>di</strong> com-passioneper il suo Signore lo porteranno sinoalla cecità. Francesco, che unicamenteper slancio personale creò un modo nuovoe modernissimo <strong>di</strong> vivere la fede in comunità,che forse senza neanche saperloe volerlo fu vero costruttore <strong>di</strong> lingua (alui si deve il primo testo in volgare dellanostra letteratura) e <strong>di</strong> civiltà (da Cimabuee Giotto a Dante, non si contano gliartisti, gli uomini <strong>di</strong> pensiero, cultura e <strong>di</strong>governo sino ai semplici, che a lui hannoguardato per costruire la propria cerchia<strong>di</strong> vita e l’orizzonte della vita sociale).Questo nuovo Francesco della Chiesa chesi è appena affacciata sul terzo millenniodella storia cristiana mostra <strong>di</strong> avere leidee molto chiare. Ai “tifosi progressisti”,convinti <strong>di</strong> aver trovato il proprio profeta,resta forse in<strong>di</strong>gesta la naturalezza e lamite forza con cui il Papa ricorda che bisognaguardarsi dal <strong>di</strong>avolo e dalle sueporcherie; che la vita umana è un valoreinestimabile e intoccabile, dal concepimentoalla morte naturale e in qualsiasilimitazione fisica o psichica si trovi.A tutti appare chiara e limpida la personalitàaperta e cor<strong>di</strong>ale <strong>di</strong> un pastoreche ama il contatto con la gente; comprendel’ineliminabile necessità - propriadel nostro tempo - della comunicazioneme<strong>di</strong>atica; ma altrettanto chiaramentemanifesta la soli<strong>di</strong>tà dottrinale della fededel gesuita Bergoglio, il suo amore allatra<strong>di</strong>zione viva della Chiesa, la sua fermezzanel riba<strong>di</strong>re quella “Verità <strong>di</strong> Diosull’uomo e sul creato” che non è nellanostra umana <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> manipolarea nostro piacimento, perché <strong>di</strong>scendedalla Rivelazione.E dunque solo questo nel nome? No certo:nel nome sta il destino dell’uomo, cioèil suo compito specifico nella Chiesa e nelmondo del nostro tempo.- 10 -


Fede e Società<strong>San</strong> <strong>Sebastiano</strong> • Ottobre 2013“Il pastoreche ama il contattocon la gentee la tra<strong>di</strong>zione vivadella Chiesa”.Mi pare evidente un altro segno in quelnome e in quell’uomo, anche nella suastoria personale e familiare: le originiitaliane della sua famiglia; l’emigrazionenel continente americano, la prossimitàcon quella grande nazione - gli USA - chenell’immaginario collettivo rappresentanel bene e nel male il simbolo del capitalismomon<strong>di</strong>ale, <strong>di</strong> quel darwinismo sociale(anche se l’origine non è americanama inglese e dunque pur sempre anglosassone)che pretende <strong>di</strong> giustificare razionalmentee <strong>di</strong> co<strong>di</strong>ficare la “selezione”,economico-sociale e ora, ancora e<strong>di</strong> nuovo, fisica e genetica fra gli uomini,negando apertamente la loro <strong>di</strong>gnità euguaglianza <strong>di</strong> persone, negando in unaparola la loro umanità. Una concezione,questa, atea e nemica dell’uomo perchénemica <strong>di</strong> Dio, che è il Creatore e il supremo<strong>di</strong>fensore delle sue creature. Unaconcezione – non <strong>di</strong>mentichiamolo – cherientrava fra le componenti più rivoltanticon cui i nazisti cercarono <strong>di</strong> legittimareil loro folle programma <strong>di</strong> annientamentonon solo degli ebrei, ma anche – e perprimi – dei tedeschi portatori <strong>di</strong> han<strong>di</strong>cap,degli zingari, e via elencando.Anche nella nostra Europa “politicamentecorretta”, è in atto una deriva eugeneticacon le più varie mistificazioni “scientifiche”a corredo, accompagnate anchedalle opportune cadute e risalite <strong>di</strong> spreade affini quando - e ciò avviene raramente- la politica si mostri poco inclinead assecondare i <strong>di</strong>ktat delle lobbiesinternazionali che vorrebbero imporre,spesso riuscendoci, tali decisioni controla vita e la <strong>di</strong>gnità umane, contro la famigliae i più deboli.Non sto vaneggiando: oggi la partita sigioca su <strong>di</strong>versi tavoli, e Papa Francescoè perfettamente consapevole <strong>di</strong> tutto ciò.Per questo la GMG (Giornata Mon<strong>di</strong>aledella Gioventù) <strong>di</strong> Rio de Janeiro che,non <strong>di</strong>mentichiamolo, non è stata progettatada lui ma da Papa Benedetto XVI,assume un valore e una forza d’urto particolarmenteforti. Con le opportune <strong>di</strong>fferenze,mostra analogie impressionanticon quello storico – e vorrei <strong>di</strong>re epico– viaggio <strong>di</strong> Giovanni Paolo II in Polonianel 1979, ad un anno dalla sua elezioneal soglio <strong>di</strong> Pietro: senza che nessuno degliosservatori <strong>di</strong> allora lo preconizzasse,quel viaggio generò l’incen<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Solidarnosce rappresentò l’inizio della fineper il comunismo internazionale.Quante <strong>di</strong>visioni ha il Papa? DomandavaStalin con scherno. Quante <strong>di</strong>visioni haPapa Francesco? Si staranno domandandogli “gnomi” internazionali, i guru <strong>di</strong>Wall street e <strong>di</strong>ntorni. Quante <strong>di</strong>visionihanno i cristiani, si sono sempre domandatii Diocleziano <strong>di</strong> turno: Francescopuò essere per il capitalismo antiumanodegli ultimi decenni ciò che Wojtyla è statoper il comunismo internazionale. Manon perché Papa Bergoglio “voglia farepolitica” ma perché la “politica” del Vangelo,rovescia i potenti dai troni e innalzagli umili (Lc. 1,52), perché il <strong>di</strong>segno <strong>di</strong>Dio si compie sempre, anche nella storiaumana. E che l’Italia gli abbia dato i natali,seppure attraverso i suoi familiari; eche il suo italianissimo nome pontificalelo collochi nel cuore della nostra civiltà,non può essere per noi soltanto – sterilmente– motivo <strong>di</strong> orgoglio, quanto motivo<strong>di</strong> consapevolezza <strong>di</strong> un compito provvidenzialeche Dio onnipotente - nellaSua misericor<strong>di</strong>a - non cessa <strong>di</strong> affidarcianche per la storia <strong>di</strong> oggi e <strong>di</strong> domani:cerchiamo <strong>di</strong> ricordarlo e <strong>di</strong> farne tesoronel concreto delle nostre scelte personali,comunitarie, culturali, spirituali, sociali epolitiche.- 11 -


<strong>San</strong> <strong>Sebastiano</strong> • Ottobre 2013AnniversarioMACHIAVELLI: GENIODEL “POLITICAMENTE SCORRETTO”<strong>di</strong>RiccardoGiumelli“Ci ha raccontato lepassioni umane, ilpotere, le relazionitra esseri umanisvuotate <strong>di</strong> quellapatina luccicantedelle illusioni ipocritedell’agire umano”.Non è semplice scrivere <strong>di</strong> Machiavelli,soprattutto se ci sono delle ricorrenze<strong>di</strong> mezzo come quella dei cinquecentoanni de Il Principe. Esiste una quantità<strong>di</strong> parole, testi, tesi esistenti, che è <strong>di</strong>fficilerisultare originali. Tuttavia, in questi ultimitempi ci sono stati alcuni fatti, apparentementemeno noti, che mi hanno incuriositoe che spero possano fare altrettanto conil lettore. Il primo è la frequente presenzade Il Principe in qualsiasi libreria <strong>di</strong> qualunquecittà o paese straniero. Ho iniziatoa farci caso anni fa’, quando il testo delfiorentino in un modo o nell’altro apparivanei reparti <strong>di</strong> politologia, scienze sociali,classici oppure nel più ristretto libri sull’Italia<strong>di</strong> qualsiasi libreria fuori dai confiniitaliani. Non solo, ma frequentando leUniversità straniere ero rimasto sorpresodall’enorme <strong>di</strong>ffusione del testo nei programmi<strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o degli studenti: francesi,americani, inglesi, ecc, nelle più svariatefacoltà. Insomma Machiavelli è l’italiano,per <strong>di</strong>rla in breve, più letto nel mondo,probabilmente più <strong>di</strong> Dante.Altro fatto è un parallelo mondo “machiavelliano”,non machiavellico, chenegli ultimi anni si è <strong>di</strong>ffuso in manierasorprendente. Sto parlando <strong>di</strong> tutto quelgenere letterario, cinematografico, saggistico,che ha come protagonista, o almenocomprimario, il grande statista fiorentino.Machiavelli per i nuovi manager aziendalie le strategie da adottare. Machiavelliispiratore dei neoconservatori (Il «Principe»dei neocons. Un Machiavelli per il XXIsecolo). Machiavelli detective <strong>di</strong> gialli rinascimentali,magari insieme all’amico <strong>di</strong>indagini Leonardo da Vinci (La congiuraMachiavelli) oppure tirato in ballo per storiecontemporanee (La regola <strong>di</strong> Machiavelli).Machiavelli per i pokeristi (Machiavellie la strategia nel poker. Come giocareda principe e regnare al tavolo da gioco).Machiavelli e i macachi che sembrerebberoutilizzare l’intelligenza machiavellica (L’intelligenza machiavellica. Come i macachie l’uomo hanno conquistato il mondo).Machiavelli tra <strong>San</strong> Paolo e Manzoni, macontro Hobbes. Machiavelli figura oscuranella fiction sui Borgia oppure, ad<strong>di</strong>rittura,assistente <strong>di</strong> Leonardo nel serial DaVinci’s Demons. E così via.Dove c’è strategia, intrigo, il saper valutarele mosse dell’altro con anticipo, che sitratti <strong>di</strong> finanza, guerra, politica, economia,relazioni interpersonali, thriller c’è <strong>di</strong>mezzo Machiavelli, in tutte le salse.Tutto questo pone una questione successiva,altro tema a me caro. Machiavelli nelsenso comune e nell’immaginario socialesembra suscitare, soprattutto se il riferimentoè al machiavellismo, definito dallaTreccani come “il comportamento <strong>di</strong> chi,- 12 -


Anniversario<strong>San</strong> <strong>Sebastiano</strong> • Ottobre 2013anche fuori dall’ azione politica, fa un usospregiu<strong>di</strong>cato della <strong>di</strong>ssimulazione e dellasimulazione pur <strong>di</strong> raggiungere uno scopoe perseguire l’utile proprio: agire confreddo e calcolato machiavellismo”; l’idea<strong>di</strong> un personaggio <strong>di</strong>abolico, oscuro, furbo.Me ne da conferma un testo che percerti versi mi ha sorpreso: si chiama “Iprotagonisti del male”. Accanto a Hitler,Stalin, Caligola, Nerone, troviamo ancheMachiavelli. Perché? E’ l’ideatore del cinismopolitico, dell’inganno, del famigerato“il fine giustifica i mezzi”. Tutto perché ilSegretario <strong>di</strong> Stato fiorentino ha raccontatocon abilità come stanno le cose, noncome vorremmo che le cose fossero. Ci haraccontato le passioni umane, il potere, lerelazioni tra esseri umani svuotate <strong>di</strong> quellapatina luccicante delle illusioni ipocritedell’agire umano.La grandezza politica <strong>di</strong> Machiavelli èriconosciuta da tutti, ma molti ne riconosconoanche l’ambiguità. L’ambiguitàè umana, certamente; ma quella riconosciutaa Machiavelli è spesso scorretta.Mi piace più ricordarlo a passeggiare neiboschi nei pressi <strong>di</strong> <strong>San</strong> Casciano, a litigarecon i taglialegna, a giocare, urlando,a cricca e a tricche-trach, ma “Venuta lasera, mi ritorno in casa ed entro nel mioscrittoio; e in su l’uscio mi spoglio quellaveste coti<strong>di</strong>ana, piena <strong>di</strong> fango e <strong>di</strong> loto, emi metto i panni reali e curiali; e rivestitocondecentemente, entro nelle antique cortidelli antiqui uomini, dove, da loro ricevutoamorevolmente, mi pasco <strong>di</strong> quel cibo,che solum è mio e che io nacqui per lui”,e noi aggiungiamo, scrivendo Il Principe.Machiavelli scrisse sul realismo politico maparadossalmente <strong>di</strong>viene, a mio avviso,uno tra i più gran<strong>di</strong> autori del politicallyincorret. Lo <strong>di</strong>viene per tante ragioni, peri paradossi che toccano gli esseri umani eforse anche per un destino da vivo e, percerti versi, da morto non sempre fortunato.A cinquecento anni dalla sua comparsaIl Principe è sempre il nucleo iniziale <strong>di</strong>ogni rifl essione politica.Capace <strong>di</strong> adattarsi ai tempi, ai cambiamenti,esso ci racconta la straor<strong>di</strong>nariacomplessità del pensiero <strong>di</strong> Machiavelli.Le sue tante sfaccettature, il suo lato umanoe sofferente, i suoi misteri capaci, a<strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> secoli, <strong>di</strong> far pensare che cisiano tanti Machiavelli, anche se alcunireinventati ad hoc per cinema e libri.Tuttavia, a me piace ricordarne uno, le sueparole le porto sempre con me, stanno nelmio Ipad e nella libreria. Lo accendo, losfoglio e lo rileggo e ne traggo sempreispirazione, non tanto perché ho bisogno<strong>di</strong> strategie per or<strong>di</strong>re complotti, maperché lì ci riconosco l’essere umano, chisono, chi siamo.“A cinquecentoanni dalla suacomparsa Il Principeè sempre il nucleoiniziale <strong>di</strong> ognirifl essione politica,raccontandoci lastraor<strong>di</strong>nariacomplessitàdel pensiero<strong>di</strong> Machiavelli”.- 13 -


<strong>San</strong> <strong>Sebastiano</strong> • Ottobre 2013Ricorrenze<strong>di</strong>MarcoFerriLa soprintendenteper il Polo MusealeCristina Aci<strong>di</strong>ni,davanti al tritticoFuoriquadro(Autoritratto):opera donatada Giulio Paoliniagli Amici degliUffizi e entratanel patrimoniodella Galleria.- 14 -GLI AMICI DEGLI UFFIZI, I MODERNI MECENATIEL’ASSOCIAZIONENACQUE DOPO L’ATTENTATO IN VIA DEI GEORGOFILIsattamente 20 anni fa, la notte tra il26 e il 27 maggio 1993, una bombacollocata in via dei Georgofiliuccideva 5 persone, ne feriva quasi 50 edanneggiava – talvolta in maniera irreparabile– una parte del patrimonio dellaGalleria degli Uffizi. Tre <strong>di</strong>pinti andaronoperduti, mentre in totale furono danneggiatecirca 200 opere (150 quadri e 50sculture), tra quelle esposte e quelle nellestanze della riserva. Fu un oltraggio allavita umana e, allo stesso tempo, alla memoriadella nostra civiltà che, attraverso leespressioni artistiche se<strong>di</strong>mentate durantei secoli, sono la testimonianza del nostropassato.La reazione <strong>di</strong> ogni strato della vita socialefiorentina non si fece attendere e già l’8 lugliodel ‘93 nasceva l’Associazione “Amicidegli Uffizi”. Si formò grazie al motod’orgoglio e <strong>di</strong> solidarietà <strong>di</strong> un gruppo<strong>di</strong> privati citta<strong>di</strong>ni, pronti ad aiutare la rinascitadella Galleria degli Uffizi dopo ilvile attentato. Fin dal suo primo giorno <strong>di</strong>vita, l’obiettivo dell’Associazione è statol’utilizzo dei fon<strong>di</strong>, raccolti esclusivamenteattraverso il contributo dei propri sostenitorie <strong>di</strong> quello <strong>di</strong> singoli citta<strong>di</strong>ni, istituzioni,enti, imprese e altre associazioni siaitaliane che internazionali, per tutelare,accrescere e conservare le collezioni dellaGalleria degli Uffizi, aumentare le sue attivitàculturali ed espositive, come la pubblicazione<strong>di</strong> cataloghi,riproduzioni,materiali illustrativie libri, nonchél’incremento dellabiblioteca e delloschedario fotografico,e accoglierei soci e i visitatoriche ogni anno desideranogodere<strong>di</strong> questo patrimoniounico. Proprio<strong>di</strong> recente l’Associazione,oggipresieduta da Maria Vittoria Rimbotti, hacelebrato vent’anni <strong>di</strong> attività, e lo ha fattoin maniera sobria, com’è nello stile degliAmici degli Uffizi, senza perdere <strong>di</strong> vistal’obiettivo che un ventennio fa ne decretòla nascita, ovvero l’arricchimento del patrimoniodella Galleria. L’artista contemporaneo<strong>di</strong> fama internazionale, GiulioPaolini, infatti ha scelto <strong>di</strong> donare agliAmici degli Uffizi una sua opera, il tritticoFuoriquadro (Autoritratto), che è già <strong>di</strong>ventataun bene del museo fiorentino destinatoad essere esposto nella parte finaledel Corridoio Vasariano (quella più vicinaa Palazzo Pitti) insieme a tutti gli altri autoritrattiche lo caratterizzano nella quasitotalità. Come ha affermato la stessa Presidentedegli Amici degli Uffizi, “Vent’anni<strong>di</strong> attività rappresentano un traguardo,più che un compleanno. Impensabile all’inizio,quando in pochi stringemmo il nostrosodalizio per reagire a una catastrofe.E oggi gli amici associati sono 8mila.Anno dopo anno siamo cresciuti non solo<strong>di</strong> numero e <strong>di</strong> adesioni, ma abbiamo ampliatopresenza e impegni, <strong>di</strong>fferenziato inostri interventi, creato un proficuo rapportoe <strong>di</strong>alogo con i responsabili del museo,perfezionato le modalità <strong>di</strong> supportoe mecenatismo a favore delle sempre nuoveesigenze della Galleria. L’associazione– ha aggiunto Maria Vittoria Rimbotti - ècresciuta grazie ai continui scambi <strong>di</strong> opportunitàe affetti con i responsabili delmuseo, formando un’unica famiglia traassociati e storici dell’arte. Da questa alleanzavorrei che scaturisse un modo nuovo<strong>di</strong> guardare al nostro bene comune, patrimonio<strong>di</strong> identità e memoria. E che ciaccompagnasse un’attenzione maggioreverso la capacità <strong>di</strong> educare, emozionare,dare risposte qualificate attraverso l’arte”.Agendo in tal modo - e certamente mantenendocome modello i Me<strong>di</strong>ci, appassionaticollezionisti nonchè responsabili dellaformazione del primo consistente nucleo<strong>di</strong> opere presenti in Galleria - gli Amicidegli Uffizi possono essere considerati un


Ricorrenze<strong>San</strong> <strong>Sebastiano</strong> • Ottobre 2013La scultura“I passi d’oro” <strong>di</strong>Roberto Barni.Il “Girotondo perCaterina” che si èsvolto la mattinadel 27 maggiointorno al complessodegli Uffizi.efficiente esempio <strong>di</strong> modernomecenatismo collettivo. Sonoanche i numeri a sostenerlo:nel corso <strong>di</strong> questi primi 20<strong>di</strong> attività, con 8.000 soci gliAmici degli Uffizi sono <strong>di</strong>ventati,la più importante associazioneitaliana, potendocontare su un numero d’iscrittipiù alto <strong>di</strong> tutte le altre analogheistituzioni private dellanazione e avendo fondatouna propria filiale americana,Friends of the Uffizi Gallery,con sede a Palm Beachin Florida. In questo arco <strong>di</strong>tempo, attraverso la raccolta<strong>di</strong> oltre 4 milioni <strong>di</strong> euro, sonostati molti gli interventi promossi dagliAmici degli Uffizi, realizzati tutti in strettacollaborazione, con l’approvazione o isuggerimenti della comunità scientifica delMuseo. Tanto per citare qualche esempio,tra il 2012 e il 2013, grazie a loro è statopossibile sostenere le spese per le indagini<strong>di</strong>agnostiche dell’Adorazione dei Magi<strong>di</strong> Leonardo da Vinci, uno dei capolavoriassoluti dell’arte <strong>di</strong> tutti i tempi, e quelleper il nuovo allestimento della Sala Michelangeloche ospita il Tondo Doni. A questeoperazioni, vanno aggiunti ben 112 interventi<strong>di</strong> restauro che hanno avuto peroggetto 30 <strong>di</strong>pinti (tra cui 7 capolavori<strong>di</strong> Filippo Lippi, l’Adorazionedei pastori <strong>di</strong> Gherardodelle Notti, la Madonna dellagatta <strong>di</strong> Francesco Barocci,il Polittico <strong>di</strong> Ognissanti<strong>di</strong> Giovanni da Milano), 80marmi antichi e due arazzi. Eancora, 115 acquisizioni, traantiche e moderne, che spazianolungo un ampio spettrocronologico che arriva finoalla contemporaneità, cometestimonia il trittico <strong>di</strong> GiulioPaolini, donato alle collezionidella Galleria. Senza contarei progetti in scaletta: la sistemazione<strong>di</strong> ben 140 nuoviAutoritratti nel Corridoio Vasarianoprima della fine <strong>di</strong>settembre; la realizzazione, entro la finedell’anno, <strong>di</strong> due sale archeologiche (lan. 33 e 34 degli Uffizi) che nel percorsomuseale verranno subito prima <strong>di</strong> quellade<strong>di</strong>cata a Michelangelo; infine l’allestimento<strong>di</strong> una nuova sala degli Uffizi (lan.1) che accoglierà i <strong>di</strong>pinti cosiddetti Primitivi,del XII e XIII secolo, presenti ogginella Sala delle tre Maestà. Da segnalareche l’anniversario della bomba <strong>di</strong> via deiGeorgofili è stato ricordato anche con altreiniziative. La mattina del 26 maggiosulla parete nord del Corridoio Vasariano,alla presenza delle autorità citta<strong>di</strong>nee della soprintendente per il Polo MusealeFiorentino, Cristina Aci<strong>di</strong>ni è statascoperta la scultura realizzata dall’artistapistoiese Roberto Barni e intitolata I passid’oro, donata dalla Fondazione non profitFriends of Florence; lo stesso giorno laGalleria degli Uffizi ha prolungato l’orario<strong>di</strong> apertura, con ingresso libero, dalle19 alle 23.30. I visitatori hanno avuto lapossibilità <strong>di</strong> partecipare a speciali visitegratuite - organizzate da 40 guide turisticheprofessionali delle associazioni AGT eMercurio e degli assistenti alla vigilanzadella Galleria – che si sono concentratesia sul patrimonio del museo sia sui tremen<strong>di</strong>effetti dell’attentato <strong>di</strong> 20 anni fa esulla ricostruzione. Per l’occasione la Direzionedella Galleria ha attivato una raccolta<strong>di</strong> fon<strong>di</strong> il cui ricavato è stato devolutoa favore della ricostruzione della ‘Cittàdella Scienza’ <strong>di</strong> Napoli, <strong>di</strong>strutta da unincen<strong>di</strong>o doloso pochi mesi fa. Infine lamattina del 27 maggio, per idea <strong>di</strong> chiscrive, mille bambini delle scuole dell’obbligo<strong>di</strong> <strong>Firenze</strong> hanno circondato con unmega-girotondo tutto il complesso degliUffizi in ricordo della più piccola vittimadell’attentato, Caterina Nencioni, che avevasolo 50 giorni <strong>di</strong> vita. All’iniziativa hapartecipato anche il Presidente del Senato,Pietro Grasso, mentre la SoprintendenteAci<strong>di</strong>ni, ha reso bene l’idea e il sensodell’iniziativa, che non aveva precedenti,con due frasi che fa piacere ricordare: “Leopere d’arte hanno vita più lunga <strong>di</strong> quellaumana - ha detto - ma sono fatte da uominiper altri uomini. Anche i musei hannobisogno <strong>di</strong> essere abbracciati”.- 15 -


<strong>San</strong> <strong>Sebastiano</strong> • Ottobre 2013PersonaggiGIOVANNI MEYER:IL SUO IMPEGNO PER L’INFANZIA<strong>di</strong>RobertoLasciarrea- 16 -Intorno alla metà dell’Ottocento iniziaa trovare soluzione quel processo<strong>di</strong> revisione critica e <strong>di</strong> rinnovamentodelle istituzioni sanitarie le cui originivanno ricercate negli ultimi decenni delSettecento. Concentrandosi nel contestofiorentino, questo lungo percorso avevaavuto un primo avvio con l’or<strong>di</strong>namento<strong>di</strong> <strong>San</strong>ta Maria Nuova, voluto dallospedalingo Francesco Maggio, nel 1746- grazie anche al determinante impulsodel me<strong>di</strong>co Antonio Cocchi, le cui regoleriguardavano la riorganizzazione dellascuola <strong>di</strong> chirurgia e delle sue cattedre - etroveranno più compiuta determinazionenella Riforma del Commissario MarcoGirolami Covoni, del 1783.In particolare, la questione<strong>di</strong> una sezione pe<strong>di</strong>atricaseparata dalle restantiinfermerie, sarà unevento <strong>di</strong> tarda considerazione,non soloin ambito ospedaliero,ma, forse piùimportante, in ambitosociale. L’originedell’ospedale pe<strong>di</strong>atricoè strettamente legatoalla fondazione <strong>di</strong> quellodella maternità con il quale,in primo tempo, con<strong>di</strong>viderà alcuniambienti e strutture.Fino alla metà dell’Ottocento, infatti, i“bambini malati” non avevano in <strong>San</strong>taMaria Nuova, spazi a loro de<strong>di</strong>cati, continuandoa essere accolti - senza alcunasostanziale ripartizione per età - nelle“corsie” maschili o femminili con il rischio<strong>di</strong> essere, spesso, vittime <strong>di</strong> soprusi comportamentalie morali. Ci si accorgeràche le “corsie” erano ricolme <strong>di</strong> poveribambini, ciechi, storpi, ammalati <strong>di</strong> TBC,o <strong>di</strong> tutto e <strong>di</strong> più.Le appassionate e sentite relazioni <strong>di</strong>due me<strong>di</strong>ci come Carlo Bucci e GiuseppeBarellai, che rivolgevano, nell’estatedel 1861, all’Accademia dei Georgofili,patrocinando la costruzione <strong>di</strong> un ospedaleda erigersi in favore dei piccoli,rappresentavano l’inizio <strong>di</strong> quel percorso<strong>di</strong> sensibilizzazione al tema che (solovent’anni dopo!), condurrà alla decisione<strong>di</strong> Giovanni Meyer <strong>di</strong> gettare le basiper un ospedaletto pe<strong>di</strong>atrico. Tuttavia, sel’organizzazione <strong>di</strong> un reparto in<strong>di</strong>pendenteebbe necessità <strong>di</strong> tempi lunghissimiper quella realizzazione, la sollecitazionedei due me<strong>di</strong>ci produsse, comunque,imme<strong>di</strong>ati effetti positivi. Questi sembraronoconcretizzarsi nel 1868, quando, inoccasione, delle nozze del re UmbertoI <strong>di</strong> Savoia, fu istituito untorneo “<strong>di</strong> festeggiamenti”che, grazie agli introitiricavati, permise all’alloracommissario <strong>di</strong><strong>San</strong>ta Maria Nuova,Augusto Michelacci,<strong>di</strong> ristrutturare unaparte del nosocomiodestinandola ad accoglierele donne malate,nonché i bambiniinfermi che si trovavanonell’Arcispedale. Sarà questoil primo proposito per la costituzione<strong>di</strong> una sezione pe<strong>di</strong>atrica, peròancora una volta, da ricavarsi all’interno<strong>di</strong> quello femminile. In sintesi, la realizzazionedel reparto dei bambini, non avevadel tutto risolto il problema della <strong>di</strong>visionecon il malato adulto e, <strong>di</strong> conseguenza,neanche migliorato la loro ospedalizzazione.Soprattutto non si era in nessunmodo presupposto una qualsivoglia separazionetra bambini colpiti da malattieinfettive e gli altri. Per fortuna, intornoal 1880, un giovane me<strong>di</strong>co, GermanoGui<strong>di</strong>, riusciva a creare un <strong>di</strong>spensario


Personaggi<strong>San</strong> <strong>Sebastiano</strong> • Ottobre 2013pe<strong>di</strong>atrico con l’aiuto privato devolvendogli introiti ai piccoli pazienti in<strong>di</strong>genti.Non tutti i colleghi <strong>di</strong> Gui<strong>di</strong> con<strong>di</strong>visiroquesta tesi, tanto che si <strong>di</strong>ssociaronodal problema delle malattie infantili; alcontrario presero a cuore la pesante situazionealtri illustri me<strong>di</strong>ci. Citiamo LuigiSomma <strong>di</strong> Napoli, Gaetano Pini, fondatorea Milano dell’istituto per rachitici, LuigiMonti, <strong>di</strong>rettore dell’ospedale <strong>di</strong> Vienna.Gui<strong>di</strong>, a questo punto, si sentì spalleggiatoe pronto a fondare, qui in <strong>Firenze</strong>,un <strong>di</strong>spensario capace <strong>di</strong> sopperire allemolteplici richieste. Da questo si passòalla fondazione <strong>di</strong> un ospedale infantilecapace <strong>di</strong> accogliere i bambini poveridel comune. In questo clima <strong>di</strong> ostilità, daparte <strong>di</strong> una nutrita area della popolazione,Gui<strong>di</strong> e Meyer s’incontrarono decisi,rompendo ogni indugio, ad in<strong>di</strong>viduarel’area sulla quale sarebbe sorto il nosocomio.Questo incontro segna l’ingressoufficiale nella sanità fiorentina del russoMeyer, il quale conosceva a memoria iprogetti, le correnti, i contrasti e le aspirazionidella città. Il conte Serristori, in rappresentanzadella nobiltà citta<strong>di</strong>na, pensò<strong>di</strong> regalare personalmente il terreno pere<strong>di</strong>ficare l’ospedale. Giovanni Meyer, dalsuo canto, avrebbe costruito, a sue spesel’immobile. Cosa che fu puntualmenteeseguita assumendosi peraltro tutte lespese e, acquistando anche il terreno piùidoneo, interrompendo così tutte le <strong>di</strong>atribe.L’e<strong>di</strong>ficio, le cui basi furono “gettate”nel 1884, venne ultimato nel 1887, madovettero passare ben quattro anni primache il biglietto d’invito per l’inaugurazionepotesse essere spe<strong>di</strong>to. In effetti, i quattroanni <strong>di</strong> pausa furono dovuti a <strong>di</strong>sgui<strong>di</strong>tecnico-giuri<strong>di</strong>ci. L’amministrazione <strong>di</strong>santa Maria Nuova si trovò in <strong>di</strong>fficoltà suchi invitare, cosa si dovesse scrivere sullatarga da far affiggere in onore del fondatoree, soprattutto, quale fosse il cognomedella moglie a cui era de<strong>di</strong>cata “l’istituzione”e come dovesse essere scritto, nonchépronunciato quell’atipico cognome.Nessuno sapeva rispondere a questi quesiti,così venne interpellato il Soprintendente<strong>San</strong>itario, il quale, suo malgrado,si vide costretto a scrivere all’interessatoche rispose: “… sono nato a Pietrogrado;il nome <strong>di</strong> famiglia della mia compiantaconsorte era Fitz Gerald che perdei l’un<strong>di</strong>ciDicembre 1883. Quanto al cognomesi dovrà pronunciare come è scritto, quin<strong>di</strong>Meyer e non con la “a””. Cosa che,invece, i fiorentini non accettavano era ilfatto che Meyer fosse nato a Pietrogradotant’è che qualcuno pensò <strong>di</strong> far scrivere:“Il commendator Giovanni Meyer, oriundo<strong>di</strong>… citta<strong>di</strong>no italiano, marchese <strong>di</strong>Montagliari”. Risultò un’ovvietà in quantoil marchese aveva già ottenuto la citta<strong>di</strong>nanzaonoraria. L’inaugurazione avvennealla presenza delle principali autoritàfiorentine, tutti i consiglieri, sindaco Torrigianiin testa, il prefetto con il me<strong>di</strong>coprovinciale, il presidente della DeputazioneProvinciale, i professori della Facoltà<strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina e Chirurgia con il preside eil soprintendente dell’Istituto <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> Superiori.I primi cinque bimbi ammalativenivano ricoverati nel nuovo e<strong>di</strong>ficio, il22 febbraio 1891. Questo quanto si lessenel biglietto d’invito del giorno dell’inaugurazione.R. ARCISPEDALE DI SANTA MARIA NUOVAE STABILIMENTI RIUNITI DELLA CITTA’ DI FIRENZEApertura dello Spedale dei BambiniANNA MEYERIl consiglio <strong>di</strong> Amministrazione del Luogo pio prima <strong>di</strong> trasferire i bambini malatinel nuovo spedale invita la S. V. Ill.ma e la Sua rispettabile Famiglia a compiacersid’intervenire all’apertura e visita del locale, che avrà luogo alle ore 3 pom.<strong>di</strong> Giovedì 19 del corrente mese.16 febbraio 1891Giovanni Meyer nato a Pietrogrado, l’attuale <strong>San</strong> Pietroburgo, il 27 marzo 1841 morì aSigna, in provincia <strong>di</strong> <strong>Firenze</strong>, il 24 settembre 1916 e riposa al cimitero delle Porte <strong>San</strong>te.- 17 -


<strong>San</strong> <strong>Sebastiano</strong> • Ottobre 2013Ricchezze del pianetaIL PETROLIO È ANCHE “SOLIDO”MA QUANTO CI COSTERÀ?<strong>di</strong>MauroAnnese*- 18 -In un precedente numero la rivista haospitato un articolo de<strong>di</strong>cato all’acqua:argomento doveroso poiché, un giornonon troppo lontano, dovremo fronteggiarnela scarsità con tutte le drammaticheconseguenze. Del petrolio, invece, si parlapoco e soltanto quando aumenta il prezzodei carburanti. Senza il petrolio sopravviveremo,ma dovremo rinunciare a quasitutte le “morbidezze” della vita quoti<strong>di</strong>anaa cui il petrolio, insieme al gas, ci haabituato. Il petrolio è una grande risorsadel sottosuolo, uno scherzo della Naturache ha privilegiato tanti Paesi, trascurandonepurtroppo altri (come il nostro). Impiegandomiliar<strong>di</strong> <strong>di</strong> dollari, migliaia <strong>di</strong>persone come me, mezzi tecnici imponentie coraggio, i petrolieri - spesso consideratiuna genia <strong>di</strong> sfruttatori <strong>di</strong> popoli - cihanno messo a <strong>di</strong>sposizione un bene che,da circa 150 anni, fornisce all’umanitàquanto le serve per sviluppare e sostenereil benessere. Quale altro prodotto naturaleha potuto fornire le migliaia e migliaia <strong>di</strong>oggetti che noi usiamo quoti<strong>di</strong>anamente eche provengono dalle sue trasformazionichimiche? E i carburanti? Per far muovere800 milioni <strong>di</strong> autovetture circolantinel mondo soltanto l’idrogeno potrà, unlontano giorno, sostituire i carburanti: mal’idrogeno non esiste libero in natura, occorreràquin<strong>di</strong> produrlo utilizzando altreforme <strong>di</strong> energia generate dal petrolio odal nucleare. Quanto costa realmente ilpetrolio? Pochissimo. All’origine un litro <strong>di</strong>petrolio costa 45 centesimi. Poiché a questocosto si aggiungono la raffinazione, iltrasporto, la <strong>di</strong>stribuzione, tantissime tasseed il giusto anche se risicato profitto deiraffinatori, si arriva al costo attuale deicarburanti. Per quanto riguarda la ricerca,le compagnie petrolifere, dopo averpreso una ponderata decisione geopolitica,eseguono una lunga serie <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>geologici e geofisici sul terreno per in<strong>di</strong>viduareun punto ben preciso nel bel mezzo<strong>di</strong> un deserto o <strong>di</strong> una tundra ghiacciatae decidono <strong>di</strong> perforare in voerticale finoa 4-5.000 metri nella crosta terrestre unpozzo <strong>di</strong> 30 cm <strong>di</strong> <strong>di</strong>ametro, nella speranza<strong>di</strong> trovare una struttura, una trappolache possa contenere petrolio o gas. Masono certe <strong>di</strong> trovarlo? Mai, perché anchese da un punto <strong>di</strong> vista geologico fosserosod<strong>di</strong>sfatte tutte le con<strong>di</strong>zioni che negiustificherebbero la presenza, il petroliopuò, come nella gran parte dei casi, nonesserci. La struttura può risultare secca opiena <strong>di</strong> acqua. Allora, si chiude il cantieree si va da un’altra parte dopo averbruciato <strong>di</strong>versi miliar<strong>di</strong> <strong>di</strong> dollari. Qualealtro impren<strong>di</strong>tore si butterebbe in una simileavventura?Il petrolio non riempie caverne nel sottosuolo.Centinaia <strong>di</strong> milioni <strong>di</strong> anni fa, dadove si è formato - cioè negli abissi marinifrutto della decomposizione <strong>di</strong> miliar<strong>di</strong><strong>di</strong> organismi sepolti nei se<strong>di</strong>menti deiprofon<strong>di</strong> oceani - è migrato in strutturegeologiche che lo hanno intrappolato finoa quando un geologo ne arriva a in<strong>di</strong>viduarel’ubicazione. Il petrolio, impregnatonella roccia petrolifera, come l’acqua inuna spugna <strong>di</strong> cucina, se ne sta a 4-5.000metri <strong>di</strong> profon<strong>di</strong>tà, compresso da migliaia<strong>di</strong> atmosfere <strong>di</strong> pressione fino a quandoun piccolo scalpello dentato <strong>di</strong> 30 cm attraversail culmine della sua trappola, vienespinto dalla sua stessa pressione finoalla superficie, con un’esplosione controllata.Da questo momento e per tanti annia venire, parliamo <strong>di</strong> 60-80 anni, questalinfa vitale, scorre verso la superficie peressere poi imbrigliato, raffinato e <strong>di</strong>stribuito.Purtroppo, a <strong>di</strong>fferenza dell’acqua,non è rinnovabile: non piove petrolio perrimpinguarne le strutture. Quin<strong>di</strong>, quandoper un eccessivo, inutile e superficialeconsumo, la struttura finirà <strong>di</strong> erogare, edopo questa altre ancora. l’approvvigio-


Ricchezze del pianeta<strong>San</strong> <strong>Sebastiano</strong> • Ottobre 2013namento ai paesi consumatori <strong>di</strong>minuirà.Esistono le alternative, ma solo in parte esolo se abbondantemente finanziate daigoverni, cioè da noi stessi. Ma come faremoa costruire un tubo <strong>di</strong> plastica o aprodurre fertilizzanti col sole od il vento?Questi forniscono energia, non materieprime. In realtà, un’alternativa ci sarebbe.Si tratta <strong>di</strong> una novità <strong>di</strong> cui si parla pocoe che fa venire il mal <strong>di</strong> pancia agli appassionatidelle rinnovabili ed agli ambientalisti.Sono gli idrocarburi non convenzionaliche saranno l’energia del prossimo,ma molto vicino futuro. Sono degli idrocarburi,petrolio e gas, quasi soli<strong>di</strong>ficati,impregnati nelle fessure <strong>di</strong> rocce come leargille che, essendo impermeabili, non neconsentono lo scorrimento come avvieneper quelli liqui<strong>di</strong> o gassosi, convenzionali.Le tecniche <strong>di</strong> trivellazione e <strong>di</strong> produzione<strong>di</strong> questi idrocarburi sono ancora consideratepericolose, <strong>di</strong>fficili e costosissime.Molti paesi come USA, Canada e Cina,però, già applicano questa tecnologiaed utilizzano queste nuove fonti <strong>di</strong> energiapresenti in miliar<strong>di</strong> e miliar<strong>di</strong> <strong>di</strong> barilie metri cubi. Oggi gli Stati Uniti, grazieagli idrocarburi non convenzionali, sono<strong>di</strong>ventati quasi autonomi da un punto <strong>di</strong>vista energetico. Il gas metano è un altroproblema, anche se <strong>di</strong> carattere politico.Sappiamo che oggi, l’Europa, ma in particolarel’Italia, si approvvigiona <strong>di</strong> gas dapochi produttori come Olanda, Russia, Libiae Algeria, tramite lunghissimi gasdottifacili bersagli <strong>di</strong> atti terroristici o oggetto<strong>di</strong> <strong>di</strong>atribe tra i paesi che attraversano. Unsistema più sicuro è quello messo in atto inmolti paesi importatori e timidamente danoi, in quanto osteggiati dagli ambientalisti.Quello <strong>di</strong> importare dai paesi anchelontanissimi che lo producono, gas trasformatoin forma liquida. Il gas liquefatto - a160 gra<strong>di</strong> centigra<strong>di</strong> - arriva alle nostrecoste con le metaniere e viene rigassificatoelevandone la temperatura, in complessiimpianti localizzati fuori costa, e quin<strong>di</strong>immesso nella rete in forma gassosa. E’un’alternativa sicura e poco costosa ai pochie vulnerabili gasdotti. Ma c’è chi si opponeadducendo pericolosità ambientaliche però sono tecnicamente controllabili.In Italia possiamo salvarci da una riduzionedegli idrocarburi sul mercato? No, perchéla nostra piccola produzione, anchese ci annovera come secon<strong>di</strong> produttori inEuropa dopo il Mare del Nord, non costituisceche una piccola percentuale delnostro fabbisogno. Le soluzioni ci sarebbero:incrementare la ricerca petroliferama il fantasma del <strong>di</strong>sastro del Golfo delMessico aleggia nella nostra memoria e ciimpe<strong>di</strong>sce ogni sforzo in questa <strong>di</strong>rezione.Pur ammettendo che quel <strong>di</strong>sastro è statoimmane per l’uomo e l’ambiente, c’è ancheda <strong>di</strong>re che è stato l’unico, o quasi, in150 anni <strong>di</strong> ricerche petrolifere, ed è statocausato da una serie <strong>di</strong> errori umani che<strong>di</strong>fficilmente potrebbero ripetersi in quellasequenza. Se fosse successo in Adriatico,forse non ce ne saremmo nemmeno accortidata la scarsa profon<strong>di</strong>tà del mareche avrebbe consentito un facile ed imme<strong>di</strong>atointervento riparatorio. E perché nonperforare anche in zone sensibili come vicinoalle città, per es. Noto, <strong>di</strong> cui si parlatanto utilizzando la tecnica dei pozzideviati che ci consentono <strong>di</strong> installare latrivella decine <strong>di</strong> chilometri lontano dalsito. Infine rispondo alla domanda che mipongono più <strong>di</strong> frequente: perché in tantianni <strong>di</strong> presenza coloniale in Libia, l’Italianon ha mai cercato il petrolio che poi èstato trovato solo 15 anni dopo? Poveroe compianto Prof. Ar<strong>di</strong>to Desio! Si rivolterebbenella tomba se potesse ascoltarci,lui che già nel 1935 ha percorso la Libiain lungo ed in largo per costruire la primacarta geologica dell’immenso paese su cuile società petrolifere avrebbero, in seguito,basato la loro ricerca <strong>di</strong> idrocarburi.Ci abbiamo provato eccome. Ma i tempierano quelli che erano e non si è procedutooltre.*Laureato in Geologia nel 1962 a <strong>Firenze</strong>,ha vissuto per 40 anni in circa venti paesipetroliferi cimentandosi nella ricerca e produzione<strong>di</strong> idrocarburi con Multinazionalidel settore. Ha recentemente pubblicato unlibro sul petrolio svolto in 101 domande erisposte <strong>di</strong>sponibile su or<strong>di</strong>nazione nelle librerie.Il link è http://www.aracnee<strong>di</strong>trice.it/pdf/9788854857919.pdf- 19 -


<strong>San</strong> <strong>Sebastiano</strong> • Ottobre 2013Patrimoni sconosciutiUNA PROPOSTA PROVOCATORIAPER IL CIMITERO DI PINTIUno dei cento luoghi importanti <strong>di</strong> <strong>Firenze</strong> promossi dal Sindaco Renzi l’anno passato era il cimiterodella <strong>Misericor<strong>di</strong>a</strong> detto <strong>di</strong> Pinti su via degli Artisti, davanti alla piazzetta intitolata ad AugustoConti. Uno dei luoghi sconosciuti e sacri inseriti nel tessuto urbano fiorentino. Il nome <strong>di</strong> Pinti derivadall’essere stato un luogo sacro subito fuori porta a Pinti, demolita dal Poggi per la costruzione dei viali<strong>di</strong> circonvallazione al tempo <strong>di</strong> <strong>Firenze</strong> Capitale, sulla strada fuori porta dopo la “collinetta” del cimiteroconosciuto come degli IngIesi (Anglicani) che oggi è rimasto, come gran<strong>di</strong>oso spartitraffico, nel perimetrourbano meccanizzato della Città.Costruito nel 1747 come cimitero per l’Ospedale <strong>di</strong> <strong>San</strong>ta Maria Nuova poi passato in concessione allaVenerabile Arciconfraternita della <strong>Misericor<strong>di</strong>a</strong> <strong>di</strong> <strong>Firenze</strong>, venne ingran<strong>di</strong>to e completato con un porticointerno e da una facciata neoclassica dall’architetto Paolo Veraci. Rimase usato per le sepolture fino alla finedell’’800. Perse importanza già con l’apertura del cimitero <strong>di</strong> Trespiano. Venne chiuso definitivamente, nel1898, con l’apertura del nuovo cimitero della <strong>Misericor<strong>di</strong>a</strong> a Soffiano.Da allora è rimasto nell’oblio e solo una volta all’anno, nell’occasione della data dei Defunti, viene apertosocchiudendo appena la grande porta d’ingresso.Negli incontri che sono avvenuti per celebrare il prossimo il 770° anniversario della fondazione <strong>di</strong> questaIstituzione fiorentina, nei vari ragionamenti è venuto fuori anche la possibilità <strong>di</strong> valorizzare questo “piccolo”luogo santo ormai <strong>di</strong>menticato da più <strong>di</strong> cento anni. Questo sito rimane tuttavia una estesa parte dellaCittà e anche se non facilmente visibile, fa parte del tessuto urbano da conoscere e valorizzare.Sia l’area interna sia la facciata, non vi è dubbio, avrebbero bisogno <strong>di</strong> notevoli opere <strong>di</strong> riassetto internoe un restauro architettonico filologico (conservativo).Nell’occasione dell’incontro con i citta<strong>di</strong>ni durante la serata dei cento luoghi <strong>di</strong> <strong>Firenze</strong> sono state fatte lepiù svariate proposte: dalla trasformazione dell’area in un parco urbano attrezzato per il quartiere, allasua totale demolizione a fini speculativi. Recentemente un gruppo <strong>di</strong> studenti stranieri provenienti da varieUniversità degli Stati Uniti e dall’Inghilterra, che frequentano Corsi <strong>di</strong> specializzazione in architettura e storiaa <strong>Firenze</strong>, pur mantenendo la memoria storica del luogo, hanno presentato quattro progetti <strong>di</strong> fattibilitàper la valorizzazione e la riconsegna <strong>di</strong> questo luogo alla Città. In una serata dei cento luoghi <strong>di</strong> <strong>Firenze</strong> lacitta<strong>di</strong>nanza è venuta a conoscenza <strong>di</strong> queste proposte, alcune assai ar<strong>di</strong>te, sempre nel campo della scenografiae dell’effimero architettonico, ma che forse poco si ad<strong>di</strong>cono al luogo sacro del cimitero <strong>di</strong> Pinti doveancora, più o meno <strong>di</strong>menticati, si trovano tantissime tombe <strong>di</strong> fiorentini più o meno famosi.Il tema al <strong>di</strong> sopra <strong>di</strong> facili o banali provocazioni o al lancio <strong>di</strong> qualche idea utopistica e pro<strong>di</strong>toriamenterealizzabile (il <strong>di</strong>battito è aperto, anzi apertissimo), compreso anche la mancanza <strong>di</strong> fon<strong>di</strong>, è assai <strong>di</strong>fficilee facile a controversie e opinabili soluzioni. Il cimitero <strong>di</strong> Pinti rimane un luogo sacro inserito nella Città e dacent’anni <strong>di</strong>menticato e ai più sconosciuto. Quale può essere allora una soluzione per essere inserito nellafruibilità urbana <strong>di</strong> una città come <strong>Firenze</strong>?Possiamo pensare <strong>di</strong> recuperarlo come cimitero per gli uomini buoni?Con i dovuti accorgimenti è possibile recuperarlo come cimitero monumentale riservato a particolari personaggi,(la Città intera deciderà nel merito) che per loro sorte rimarranno a <strong>Firenze</strong> a riposare per l’eternità?Luoghi sacri simili (monumentali) con i simulacri <strong>di</strong> famosissimi personaggi dell’arte, della musica, dell’architettura,della letteratura sono presenti a Parigi, a Londra, e sono anche in città come New York o Roma.Non si cambierebbe la sua secolare funzione, si darebbe uno scopo “importante” per trovare dei fon<strong>di</strong> daEnti o Associazioni che sono interessate a onorare certi personaggi. Si metterebbe in moto un meccanismo<strong>di</strong> conoscenza e <strong>di</strong> valorizzazione in rapporto alle reali necessità della Città. E’ forse, tra le tante, un’ideaprovocatoria? Pensiamoci! Possiamo iniziare a fare un ragionamento costruttivo affinché questo luogo possaessere realmente fruibile?<strong>di</strong> Domenico Taddei- 20 -


Eventi<strong>San</strong> <strong>Sebastiano</strong> • Ottobre 2013MONDIALI DI CICLISMOUN PALCOSCENICO FIN TROPPO DI LUSSO<strong>di</strong>GiampieroMasieriSiamo rimasti in tre a non avere ancorascritto dei Campionati del Mondo<strong>di</strong> ciclismo in Toscana, uno è peròall’estero, un altro si sente poco bene,e allora sono rimasto soltanto io, ultimaruota, è proprio il caso <strong>di</strong> <strong>di</strong>rlo.Non sono un esperto, sono semmai unsentimentale (i buoni <strong>di</strong> cuore mi scuseranno).Sentimentale nel ricordare subitoBartali. No, lui non era adatto alle corsein linea, se non c’erano salite si annoiava,non al punto da mettersi a leggere ilgiornale, ma insomma sbuffava.Così, dopo un ennesimo applauso a Ginettaccionostro <strong>di</strong> Ponte a Ema, dovesemmai c’è un bel museo del ciclismo, eccociad Alfredo Martini, che oltre a tutto èun umorista <strong>di</strong> primo piano e un raccontatore<strong>di</strong> barzellette, ma nella sostanzauna persona dalla quale si può impararequalcosa, e questo non è un complimento,non è nemmeno un modo <strong>di</strong> <strong>di</strong>re, chi loconosce lo sa bene. Una volta regalò unabicicletta a Margherita Hack, la reginadelle stelle, nata a <strong>Firenze</strong> per l’appuntoin Via Cento Stelle. Lo ha raccontato leistessa nel libro sulla sua vita. “Marga”amava molto la bicicletta, da ragazza ciandò da <strong>Firenze</strong> a Viareggio.Dopo tutte queste <strong>di</strong> <strong>di</strong>vagazioni (il nonesperto <strong>di</strong> ciclismo ha penosamente tentato<strong>di</strong> prendere tempo) eccoci al temaproposto dal “<strong>San</strong> <strong>Sebastiano</strong>”. La corsa,le corse, dal 22 al 29. Intorno a casa miasono un po’ preoccupati perché la corsafinale passerà lì davanti, chissà che musica.Sempre scontenti i fiorentini, vero?Anche per <strong>San</strong> Giovanni quando ci sonoi fochi e <strong>di</strong>fatti è storica la frase “belli, mal’anno scorso erano più belli”. Come sequalcuno li avesse conservati sul como<strong>di</strong>no.Dunque, Martini le strade dei mon<strong>di</strong>ali leconosce tutte, la cronometro a squadreper le donne da Pistoia a <strong>Firenze</strong>, quelladalle Cascine al Mandela Forum, e beninteso,tanto per non fare una tiritera,quella per professionisti da Lucca a <strong>Firenze</strong>con <strong>di</strong>eci giri del circuito <strong>di</strong> Fiesole.Do<strong>di</strong>ci i titoli che saranno assegnati fratutte le categorie.Renato Di Rocco, presidente della Federciclismo,ha detto: “Ecco la nostra culturaper un mon<strong>di</strong>ale mai visto. E’ un avvenimentoche va al <strong>di</strong> là dell’aspetto sportivo”.Tanto per <strong>di</strong>re, ma naturalmente nonè un modo <strong>di</strong> <strong>di</strong>re, le immagini saranno<strong>di</strong>ffuse in 18 nazioni. E allora il sottoscritto,sentimentale, ma non esperto, inneggiaa Ginettaccio, a Fiorenzo Magni, aNencini, a Bellerini e beninteso ad AlfredoMartini.E’ stato detto che alle do<strong>di</strong>ci gare sarannopresenti un milione mezzo <strong>di</strong> spettatori.Bisognerà uscire <strong>di</strong> casa per tempo.- 21 -


<strong>San</strong> <strong>Sebastiano</strong> • Ottobre 2013EventiOTTANTASEI VOLTE IN GARA PER LA MAGLIA IRIDATAIl primo Campionato del Mondo, riservato ai soli <strong>di</strong>lettanti,si svolse nel 1921 a Copenaghen. Per il primosuccesso italiano dovremo attendere due anni,con l’e<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> Zurigo, vinta da Libero Ferrario.Nel 1927 le categorie <strong>di</strong>vennero due: professionistie <strong>di</strong>lettanti. La competizione, su prova unica inlinea, fu stabilita con cadenza annuale. Con questaformula si corse al Nurburgring in Germania e fuun trionfo per i nostri colori con 4 italiani ai primi 4posti: Binda, Girardengo, Piemontesi e Belloni. Solonel 1958 il Campionato del Mondo apre alle donne,anche se solo categoria <strong>di</strong>lettanti, poiché nonesisteva un’attività professionistica femminile.Nel 1962 fu introdotta anche una gara a squadre,da <strong>di</strong>sputarsi a cronometro.Nel 1972 fu deciso che la prova maschile <strong>di</strong> ciclismosu strada, presente nel programma delle Olimpia<strong>di</strong>,fin dalla prima e<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> Atene 1896 e riservataai <strong>di</strong>lettanti, sarebbe valsa anche da titolo mon<strong>di</strong>ale<strong>di</strong> categoria. Di conseguenza, negli anni olimpici,non si sarebbe più inserita nel programma mon<strong>di</strong>ale.Lo stesso accadde alla prova femminile che entrònel programma olimpico nel 1984. Questa situazionedurò fino all’Olimpiade del 1992. Dai Giochi del1996 la corsa è aperta anche ai corridori professionistie non vale più per il Campionato Mon<strong>di</strong>aleche, da allora, si <strong>di</strong>sputa per tutte le categorie anchenegli anni olimpici.Dal 1994, alla tra<strong>di</strong>zionale prova in linea, è stataaggiunta anche quella a cronometro in<strong>di</strong>viduale,che ha sostituito quella a squadre. Inoltre, in campomaschile, è stata abolita la sud<strong>di</strong>visione tra professionistie <strong>di</strong>lettanti, sostituendola con le due categorieÉlite (senza limite <strong>di</strong> età) e Under 23. Anche lacategoria femminile, aperta ora alle professioniste,ha assunto la denominazione Élite.Dal 1997 al 2005 sono state aggiunte anche le categoriejuniores, maschile e femminile (riservate aicorridori <strong>di</strong> età inferiore ai 19 anni). Dopo una pausa<strong>di</strong> cinque e<strong>di</strong>zioni, in cui le prove juniores si sono<strong>di</strong>sputate in se<strong>di</strong> separate, dal 2011 a Copenhagen,il format è tornato alla concomitanza che unisce legiovani speranze ai ciclisti più affermati.Alfredo BindaI SUCCESSI ITALIANI E I GRANDI PROTAGONISTITante volte i nostri atleti hanno conquistato il Mon<strong>di</strong>alenella prova in linea che, da sempre, è la prova“regina” <strong>di</strong> questa manifestazione sportiva.Il palmares dell’Italia si apre con la vittoria, nel 1927ad Adenau in Germania, <strong>di</strong> Alfredo Binda che bissaa Liegi nel 1930. Nel 1931 a Copenaghen salesul gra<strong>di</strong>no più alto del po<strong>di</strong>o Learco Guerra e aRoma, l’anno successivo, Binda vince il suo terzotitolo iridato.Nel 1953 è la volta del “campionissimo” FaustoCoppi a laurearsi campione del mondo a Lugano.Cinque anni dopo sarà Ercole Bal<strong>di</strong>ni a Reims e nel1968 Vittorio Adorni vincerà sulle strade <strong>di</strong> casa adImola.Il 1972 è l’anno <strong>di</strong> Marino Basso che conquista iltitolo a Gap in Francia, mentre nel 1973 Felice Gimon<strong>di</strong>sbaraglia la concorrenza a Barcellona.Nel 1977 la competizione si <strong>di</strong>sputa in Venezuela,a <strong>San</strong> Cristobal, e la prestigiosa vittoria è appannaggio<strong>di</strong> Francesco Moser.Nel 1982 è Giuseppe Saronni, a Goodwood inGran Bretagna, a riportare l’Italia al vertice del ciclismomon<strong>di</strong>ale.Nel 1986 si vola oltre Oceano e a Colorado Springsil cielo si tinge d’azzurro, grazie al successo <strong>di</strong>Moreno Argentin.Il tricolore torna a sventolare in Belgio, a Renaix,nell’e<strong>di</strong>zione 1988. L’uomo <strong>di</strong> casa Claude Criquielionsi presenta all’ultimo chilometro insieme ad unagiovane promessa del ciclismo azzurro: MaurizioFondriest. La fortuna sorride ai colori italiani. Nellavolata finale il rimontate canadese Bauer atterra ilbelga e spiana la strada a Fondriest che indossa laprestigiosa maglia.Nelle e<strong>di</strong>zioni del 1991 e del 1992 il ciclismo italianosale sul tetto del mondo con Gianni Bugno che silaurea, per due anni consecutivi, numero 1. A Stoccardasupera in una volata da brivi<strong>di</strong> Rooks e Indu-- 22 -


Eventi<strong>San</strong> <strong>Sebastiano</strong> • Ottobre 2013rain, mentre a Benidorm brucia allo sprint Jalabert.L’inno <strong>di</strong> Mameli suona <strong>di</strong> nuovo a Zolder nel 2002:il circuito è adatto ai velocisti e Mario Cipollini nonfallisce il bersaglio.Sono anni d’oro per il ciclismo italiano con 3 successiconsecutivi: i due <strong>di</strong> Paolo Bettini nel 2006 aSalisburgo e nel 2007 a Stoccarda e la vittoria casalingaa Varese, nel 2008, <strong>di</strong> Alessandro Ballan.Tanti successi ma anchequalche delusione.Nel 1978 in Germania ilfavorito, Francesco Moser,campione in carica,viene beffato, in una fugasotto la pioggia battente,per pochi centimetri daKnetemann.L’anno successivo, inOlanda, l’Italia masticaGianni Bugno ancora amaro. Un drappello<strong>di</strong> attaccanti prendeil largo, tra loro EnricoBattaglin che azzarda ilcolpaccio in volata, mauna caduta infrange il sognoe favorisce il beniamino<strong>di</strong> casa Jan Raas,che veste così la magliaMario Cipollini iridata.Negli anni Ottanta i ciclistiitaliani devono spessoinchinarsi davanti aigran<strong>di</strong> interpreti <strong>di</strong> questosport: Bernard Hinault(1980), Freddy Maertens(1981), Greg Lemond(1983), Claude Criquielion(1984) e Joop Zoetemelk(1985).Il 1987 è l’anno del tris <strong>di</strong>Stephen Roche. L’irlandesedopo Giro e Tour completala stagione nella ver-Paolo Bettinide campagna austriaca<strong>di</strong> Villach, conquistando iltitolo mon<strong>di</strong>ale. Nel 1989Greg Lemond, dopo unincidente <strong>di</strong> caccia, vinceil Tour e riconquista ilmon<strong>di</strong>ale a Chambery.Nel 1990 la coppia Dhaenens-DeWolf si fa beffeVincenzo Nibali<strong>di</strong> Gianni Bugno, grande favorito, e riporta il Belgiosul gra<strong>di</strong>no più alto del po<strong>di</strong>o.Nel Mon<strong>di</strong>ale <strong>di</strong> Oslo del 1993 il ciclismo è illuminatoda un astro nascente: Lance Armstrong. Nel 1994la corsa torna in Italia, tra i maestosi templi <strong>di</strong> Agrigento.E’ il giorno <strong>di</strong> Luc Leblanc che infila Ghirotto eChiappucci; nel 1995 in Colombia, vince Olano chebuca all’ultimo chilometro ma conserva margine asufficienza su capitan Indurain e sul miglior Pantani<strong>di</strong> sempre nelle corse <strong>di</strong> un giorno. Lugano 1996premia uno dei migliori interpreti delle classicheanni Novanta: Museeuw. Il 1997, invece, veste deicolori dell’arcobaleno la meteora <strong>di</strong> turno, LaurentBrochard, che a <strong>San</strong> Sebastian fa saltare il banco.L’era Oscar Freire si apre nel 1999, che a Veronapiazza la zampata vincente. Lo spagnolo si ripeterànel 2001 a Lisbona ed ancora a Verona nel 2004.Nella storia della competizione iridata vantano trevittorie Alfredo Binda, il belga Ed<strong>di</strong>e Merckx (maavendone vinto uno da <strong>di</strong>lettante i successi complessivisono 4) l’altro belga Rik Van Steenbergen e lospagnolo Oscar Freire.Le Nazioni più titolate sono il Belgio con 26 successi,segue l’Italia con 19 titoli, la Francia con 8, l’Olandacon 7, la Spagna con 5, 3 successi per USAe Svizzera, 2 per Germania e Inghilterra. Chiudonocon una vittoria: Irlanda, Lettonia, Australia e Norvegia.Fare pronostici non è mai facile, soprattutto se siscrive un mese prima della gara.Il ciclismo è uno sport affascinante, proprio perchésa essere impreve<strong>di</strong>bile e spesso l’esito <strong>di</strong> una corsain linea si decide negli ultimi secon<strong>di</strong> <strong>di</strong> gara.L’Italia, dopo quattro anni <strong>di</strong> astinenza, vuole tornaread essere campione e ripone tutte le sue speranzesul messinese Vincenzo Nibali che, dopo lavittoria al Giro d’Italia, con la conquista del titoloiridato concluderebbe un 2013 da incorniciare. Attenzione,però, alla Spagna con Alberto Contadore Alejandro Valverde che non staranno a guardare.Tanti i nomi dei più temibili avversari: da Chris Froome,il keniota naturalizzato britannico, al colombianoCarlos Betancourt, dallo slovacco Peter Saganal britannico Bradley Wiggins fino al campionedell’e<strong>di</strong>zione 2012 il belga Philippe Gilbert e allosvizzero Cancellara.Comunque vada, per <strong>Firenze</strong> saranno 8 giorni <strong>di</strong>grande sport. Gli assi del ciclismo si sfideranno sullestrade della nostra città che sarà, con i suoi scorci, isuoi monumenti, le sue dolci colline, la protagonistaassoluta <strong>di</strong> questo Mon<strong>di</strong>ale.Silvia Nanni- 23 -


SAN SEBASTIANO • OTTOBRE 2013VITA SOCIALELa Vestizione del 19 maggioAguila <strong>San</strong> Giovanni, Alaimo Carlo, Aleandri Pierluigi, Bagnoli Niccolò, Belli Maurizio, Bonito Maria,Borella Anita, Brentini Vannia, Brunetti Iacopo, Cafaggi Luca, Calabrese Giuseppina, Canzani Franco,Cerron Valverde Danina, Ceruso Mariangela, Chiapponi Tiziano, Cipriani Alessandro, Cipriani Federica,Decorato Pietro, Dorigo Riccardo, Fallani Fulvio, Federico Roberto, Fioravanti Roberto, Fioretti Sara,Floria Clau<strong>di</strong>o, Francini Francesca, Frasheri Rezar, Giorgio Renato, Giorni Davina, Hernandez KarinaGabriela, Langiu Fabio <strong>Sebastiano</strong>, Lari Gianna, Luperi Giovanni, Manzoni Davide, Marai Marta, MeucciDavid, Moldovanu Laura, Nal<strong>di</strong> Clau<strong>di</strong>o, Nastasi Sunita Ramona, Negru Vera, Parenti Carlo, PeyesCorporan Layli Nairobi, Rugolo Elia Emmanuel, Ruperto Luigi, Scarabello Luisa, Senatore Maria Luisa,Sera Rolando, Serra Sergio, Silicani Na<strong>di</strong>a, Tartaglia Emilio, Tellini Roberto, Torrini Paola, UkhnaliovaAntanina, Zema Domenico Samuele.- 24 -


VITA SOCIALE SAN SEBASTIANO • OTTOBRE 2013I nuovi incarichiCon or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> servizio del 15 maggio 2013 il Provve<strong>di</strong>tore ha <strong>di</strong>sposto <strong>di</strong> nominare: Sottoprovve<strong>di</strong>torii Confratelli Giovangualberto Basetti <strong>San</strong>i e Gregorio D’Ottaviano Chiaramonti. Ha nominatoSuoi Fiduciari i seguenti Confratelli:SacristaArchivistaEconomo InterimIspettore <strong>di</strong> CompagniaIspettore Sezione OltrarnoIspettore Sezione NordIspettore Sezione Campo <strong>di</strong> MarteIspettore Sezione Ponte <strong>di</strong> MezzoIspettore dei CimiteriIspettore Servizi AutomobilisticiDon Massimo AmmazziniDon Foresto NiccolaiRoberto CecchiGiovanna MuragliaRenato TellaGiannantonio <strong>San</strong>iMarco FalugiAntonio MontelaticiAngelo VicariCarlo MalliHa, inoltre, nominato, in applicazione del II comma dell’art. 99 delle Costituzioni, i seguenti Confratelliper gli incarichi in<strong>di</strong>cati:Assistente Spirituale <strong>Misericor<strong>di</strong>a</strong>CerimoniereResponsabile Comitato Anti-usura e Controllo <strong>di</strong> bilancioResponsabile Ufficio ITResponsabile della Residenza Il BobolinoResponsabile della Residenza Villa LauraResponsabile attività Villa “La Ranocchiaia”e Progetto SacravitaResponsabile Gruppo Sportivo e CulturaleResponsabile gruppo sangueResponsabile Protezione CivileResponsabile degli ImmobiliResponsabile Servizi SportiviResponsabile del Museo e Tra<strong>di</strong>zioni StoricheCommissione Relazioni SindacaliResponsabile Aiuto AlimentareAttività <strong>di</strong> RappresentanzaResponsabile Ufficio Ascritti e FormazioneResponsabile del CoroAttività <strong>di</strong> CooperazionePadre Umberto RufinoRiccardo BeconciniJacopo Guicciar<strong>di</strong>niLuigi SernesiCostantino SaluccoClemente Zileri Dal Verme<strong>San</strong>dra BorselliJacopo Guicciar<strong>di</strong>niJacopo Guicciar<strong>di</strong>niMario BerniMauro RomeroCarlo MalliEnrico <strong>San</strong>tiniEnrico <strong>San</strong>tini – Angelo Vicari –Alessandro MartinucciAlessandro GhiniPaolo RomoliRiccardo BeconciniCostantino SaluccoAlessandro Ghini- 25 -


SAN SEBASTIANO • OTTOBRE 2013VITA SOCIALENell’archivio della <strong>Misericor<strong>di</strong>a</strong>il “lume” <strong>di</strong> un tabernacoloscomparso ormai da 150 anniIl sacerdote Vincenzo Ciullini, con testamento olografodel 7 febbraio 1816, nominò erede universale la<strong>Misericor<strong>di</strong>a</strong>.Nell’attivo, oltre alla ingente somma <strong>di</strong> lire 21.188,c’era la sua abitazione posta in Borgo <strong>San</strong> Pier Gattolino,ora detta via <strong>di</strong> Serumido, una breve strada checollega via Romana a via dei Serragli.Nel passivo c’erano alcuni obblighi: una esposizioneannua la domenica dopo la Purificazione, nove dotiall’anno <strong>di</strong> 10 scu<strong>di</strong> ciascuna a fanciulle o monacande,una libbra <strong>di</strong> cera alla chiesa <strong>di</strong> <strong>San</strong> Piero in Gattolinoe il mantenimento <strong>di</strong> un lume al tabernacolo raffigurantela Madonna, attiguo alla sua abitazione.“Si <strong>di</strong>a Due scu<strong>di</strong> ogni anno alla Casa Ambuchi indue tempi e cioè Lire sette ogni sei Mesi per mantenimentoogni sera del Lume a detta Immagine comecostumava il Testatore assieme con altri Benefattori”.Così <strong>di</strong>sponeva il Ciullini aggiungendo che l’Ambuchi“dovrà ogni volta che vuol riscuotere portare l’attestato<strong>di</strong> due soggetti del vicinato <strong>di</strong> aver tenuto ognisera detto lume”.Infatti nel gennaio 1820, imputando la spesa all’Ere<strong>di</strong>tàCiullini, furono pagate Lire quattor<strong>di</strong>ci “a GaetanoAmbuchi per aver tenuto il Lume all’Immagine <strong>di</strong>Maria SSa prossima alla Casa <strong>di</strong> via Borgo S.Piero inGattolino (...) in or<strong>di</strong>ne alla testamentaria <strong>di</strong>sposizione<strong>di</strong> detto Revdmo Sacerdote”.La gestione del mantenimento del lume deve esserestata un po’ travagliata, anche perché <strong>di</strong>fficilmentecontrollabile.Allegato a un mandato del 7 Febbraio 1825 c’è undocumento firmato da <strong>di</strong>versi abitanti della zona che- 26 -


VITA SOCIALE SAN SEBASTIANO • OTTOBRE 2013confermano che il lume è tenuto acceso notte e giornoda Gaetano Ambuchi precisando: “attestasi da noisottoscritti qualmente, nello stabile <strong>di</strong> cui abita GaetanoAmbuchi, precisamente in Via Borgo S. Piero inGattolini, Popolo <strong>di</strong> S.Rumido (proprio così!) fuoriall’uscio appunto, vi esiste un tabernacolo, ed entroviuna SS. Immagine, che possiamo asserire ogni sera, enotti, dell’anno viene acceso dal prenominato GaetanoAmbuchi ...”.Questa manutenzione deve avere avuto una pausaperché il compito lo assume un certo Luigi Pistolesied è a lui che la <strong>Misericor<strong>di</strong>a</strong>, nel <strong>di</strong>cembre 1835, pagaLire quattor<strong>di</strong>ci “per tenere il Lume all’immagine <strong>di</strong>Maria SS.ma situata presso la Casa <strong>di</strong> abitazione e <strong>di</strong>proprietà che era <strong>di</strong> detto Rev.mo Sacerdote, che restòsospesa una tal prestazione nonostante or<strong>di</strong>nata dalmedesimo Testamento e ciò atteso, che non ostante talprestazione non restava adempito alla Sod<strong>di</strong>sfazionedella Volontà del Testatore”.Segue firma per quietanza.Allegata al mandato c’è una lettera in ottima calligrafiache <strong>di</strong>ce:“Ill.mo e Revd.mo Sig. Cav. Provve<strong>di</strong>tore della Venerabile:Compagnia della <strong>Misericor<strong>di</strong>a</strong>.Luigi Pistolesi <strong>di</strong>morante nel Popolo <strong>di</strong> S.Piero inGattolino, umilissimo Servo <strong>di</strong> Vs. Illma e Revdsmagli espone che per una sua particolare devozione siè volontariamente assunto l’incarico <strong>di</strong> accendere emantenere a proprie spese in tutte le sere un Lume adun’Immagine <strong>di</strong> Maria SSma situata in un Tabernacolocontiguo alla già Casa Ciullini posta in detta Via,come ne attesta il <strong>di</strong> Lui Parroco con la qui annessaFede.Ed avendo l’Esponente presentito che il Pio Istitutodella Venerabile Compagnia della <strong>Misericor<strong>di</strong>a</strong> debba,per <strong>di</strong>sposizione testamentaria <strong>di</strong> detto Ciullini, pagareuna retribuzione a quelli che si assume tale incarico,fa perciò Istanza a Vs. Illma e Revssma acciò voglia degnarsi<strong>di</strong> or<strong>di</strong>nare che venga pagata all’Oratore quellaSomma stabilita da detto Testatore per questo titolo.Che è giusto”.La Fede del Parroco, datata 11 Dicembre 1835, precisa:“Attestasi da me infrascritto come transitando <strong>di</strong>sera e <strong>di</strong> notte avanzata per Via Borgo S. Pier Gattolino,ho sempre veduto ardere un Lampione davantia un tabernacolo <strong>di</strong> Maria SS.ma presso l’antica CasaCiullini; attesto similmente che il d.o Lampione vieneacceso da un certo Luigi Pistolesi mio popolano; e<strong>di</strong>n fede.Io P. Baldassarre Rossigni Curato della Chiesa <strong>di</strong> S.Pietro in Gattolino”.L’operazione ed il relativo compenso si ripetono regolarmentenegli anni.Il Pistolesi muore ed il compito se lo assume la moglie,poi Martino Pistolesi, forse il figlio.Si arriva così nel 1866 e nel solito mandato <strong>di</strong> pagamentoè specificato che il tabernacolo si trova in viaRomana contrariamente a quanto precisato in altracircostanza.Anche l’attestato del Priore del 18 <strong>di</strong>cembre, che inqualche modo era la garanzia per la <strong>Misericor<strong>di</strong>a</strong>, specifica:“Attestasi da me sottoscritto Priore della ChiesaParrocchiale <strong>di</strong> S. Pietro in Gattolino detta <strong>di</strong> Serumidoin questa Città, come Martino Pistolesi in tuttele spese del corrente anno ha sempre acceso il lumeal tabernacolo <strong>di</strong> Maria SS: ma posto in via Romana(…). In fede. P. Ernesto Gazzeri”Infine il 24 aprile 1867 si trova l’ultimo pagamento“a Martino Pistolesi, Lire Italiane Cinque e centesimiOttanta Otto e sono per avere mantenuto il lumealla Madonna <strong>di</strong>pinta esternamente alla Casa del fuSacerdote Vincenzo Ciullini in ragione <strong>di</strong> £. 17.64all’Anno e che le viene oggi corrisposto la surriferitasomma <strong>di</strong> £. 6.88 per Mesi 4 cioè dal 1° Gennaioa tutto Aprile 1867 nonostante che sieno parecchigiorni che è cessato un tale obbligo tanto al nostroIstituto quanto a detto Martino Pistolesi stante l’alienazione<strong>di</strong> detto Stabile, per cui il nuovo acquirenteavendo fatto varie riduzioni e lavori esterni è venutaa cancellarsi l’Immagine predetta perché <strong>di</strong>pinta sulmuro”.Dai documenti sopra riportati non è ben chiaro dovefosse posizionato il tabernacolo, forse sulla pareted’angolo dell’immobile fra via Romana e via <strong>di</strong> Serumido,accanto alla chiesa.Purtroppo né nell’inserto dell’ere<strong>di</strong>tà, che è conservatonell’archivio della <strong>Misericor<strong>di</strong>a</strong>, né attraversoaltre ricerche sono riuscito a trovare una riproduzione<strong>di</strong> quel tabernacolo e della Madonna che vi era<strong>di</strong>pinta.<strong>di</strong> Gianni Barnini- 27 -


SAN SEBASTIANO • OTTOBRE 2013VITA SOCIALETagliente e Galanti nominati Fratelli Onorari della <strong>Misericor<strong>di</strong>a</strong>Martedì 21 maggio, nella Sala delCorpo Generale, il Prefetto <strong>di</strong>Pisa Dr. Francesco Tagliente è statonominato “Fratello Onorario” della<strong>Misericor<strong>di</strong>a</strong> <strong>di</strong> <strong>Firenze</strong> dal Provve<strong>di</strong>toreAndrea Ceccherini, ricevendo,simbolicamente, la veste nera del Sodalizio.La collaborazione fra la <strong>Misericor<strong>di</strong>a</strong>e il Dr. Tagliente, ai tempiin cui ricopriva la carica <strong>di</strong> Questorenella nostra città, ha creato uno strettolegame, basato sulla reciproca stima.Analoga cerimonia si è svolta il26 giugno con il Provve<strong>di</strong>tore che haconsegnato la veste nera al dott. ElvezioGalanti, <strong>di</strong>rigente del Dipartimento<strong>di</strong> Protezione Civile Nazionale.Foto A. RistoriXX° Anniversario strage dei GeorgofiliServizio al MugelloFoto A. RistoriDomenica 26 maggio si è svolta la cerimonia<strong>di</strong> consegna delle targhe - amemoria del tragico evento - a quanti sipro<strong>di</strong>garono nei soccorsi, nell’indagini enell’informazione, nelle ore imme<strong>di</strong>atamentesuccessive all’attentato. Fra i premiatianche la <strong>Misericor<strong>di</strong>a</strong> <strong>di</strong> <strong>Firenze</strong>,che ha ricevuto la targa dalla Sig.ra GiovannaMaggiani Chelli dell’AssociazioneFamiliari vittime della strage <strong>di</strong> via deiGeorgofili.Il bellissimo tracciato toscano il 2 giugno ha ospitato il quintoappuntamento del Motomon<strong>di</strong>ale della stagione 2013. Il lungoweek end sulle due ruote è iniziato il venerdì mattina alle 9.00con le prove libere. Il Mugello è, da sempre, una delle gare piùattese per tutti gli appassionati. I nostri volontari della ProtezioneCivile, anche quest’anno, sono stati impegnati nel consueto serviziorivolto al numerosissimo pubblico che ha trascorso il lungo fine settimana all’interno del circuito perassistere alle prove e alle gare. Sono stati allestiti 3 campi e i volontari impiegato sono stati circa 40 volontari.Un grande impegno che è scattato già il giovedì pomeriggio, quando il Mugello ha aperto i suoi cancelli perconsentire ai nostri volontari <strong>di</strong> attrezzarsi sul posto.- 28 -


VITA SOCIALE SAN SEBASTIANO • OTTOBRE 2013Or<strong>di</strong>ne al Merito a Giuseppe CasaleOr<strong>di</strong>ne al Merito della Repubblica Italiana è il primo fra gli Or<strong>di</strong>ni Nazionali edL’ è destinato a “ricompensare benemerenze acquisite verso la Nazione nel campodelle lettere, delle arti, della economia e nel <strong>di</strong>simpegno <strong>di</strong> pubbliche cariche e <strong>di</strong> attivitàsvolte a fini sociali, filantropici ed umanitari, nonché per lunghi e segnalati servizinelle carriere civili e militari.” L’Or<strong>di</strong>ne viene conferito con decreto del Presidentedella Repubblica che porta il titolo <strong>di</strong> “Capo dell’Or<strong>di</strong>ne”. Nel 2011 – Anno Europeodel Volontariato – la <strong>Misericor<strong>di</strong>a</strong> <strong>di</strong> <strong>Firenze</strong> ha chiesto, all’allora Prefetto Dott. Padoin, il riconoscimento per ilFratello Giuseppe Casale che, da oltre 40 anni, presta servizio nell’Arciconfraternita. Il suo è, da sempre, un impegnoinesauribile quanto silenzioso. Dall’assistenza ai bambini bielorussi che trascorrono le vacanze ospiti della <strong>Misericor<strong>di</strong>a</strong>alle attività <strong>di</strong> raccolta fon<strong>di</strong> (mercatini, lotterie, spettacoli) fino alle ronde mattutine per portare la colazione – conle paste avanzate nei bar dal giorno prima - agli ultimi, ai <strong>di</strong>menticati, a coloro che vivono per strada. Con questepersone ha instaurato un rapporto che va ben oltre la carità, perché basato sul rispetto, sulla <strong>di</strong>gnità e sull’amicizia. Ilsuo umile e silenzioso altruismo è stato premiato e domenica 2 giugno, in piazza della Signoria, alle 10.45 ha ricevutol’ambita onorificenza <strong>di</strong> Cavaliere Or<strong>di</strong>ne al Merito della Repubblica Italiana per la sua instancabile opera al fiancodei più bisognosi e per la riservatezza con cui si mette al servizio degli altri e della <strong>Misericor<strong>di</strong>a</strong>. Martedì 25 giugno,nella Sala del Corpo Generale, si è svolta la cerimonia, alla presenza del Prefetto Gabrielli, Capo Dipartimento dellaProtezione Civile Nazionale, che ha consegnato a Giuseppe Casale la medaglia <strong>di</strong> Cavaliere della Repubblica Italiana.Il Melvin Jones alla <strong>Misericor<strong>di</strong>a</strong> <strong>di</strong> <strong>Firenze</strong>Venerdì 14 giugno, a Villa Viviani, si è tenuto il «Passaggio della Campana» delLions Club Me<strong>di</strong>o Valdarno Galielo Galiei fra l’attuale presidente avvocatoLuca Spaziani e il successore, cavaliere ufficiale Stefano Mecocci. Nell’occasioneil Club ha voluto premiare l’Arciconfraternita della <strong>Misericor<strong>di</strong>a</strong> <strong>di</strong> <strong>Firenze</strong> conl’assegnazione del premio Melvin Jones Fellow. Si tratta del più alto riconoscimentolionistico che prende il nome dal fondatore del Lions Club International.Il Presidente uscente del Me<strong>di</strong>o Valdarno Spaziani (nella foto) ha consegnato il riconoscimento al Provve<strong>di</strong>toreAndrea Ceccherini in virtù del secolare impegno dell’Arciconfraternita che, dal 1244, è sempre in prima linea asostegno e a <strong>di</strong>fesa <strong>di</strong> chi ha bisogno. Nel ringraziare per il riconoscimento Ceccherini ha sottolineato l’impegnocostante e silenzioso dei volontari, non solo nelle emergenze ma anche nel quoti<strong>di</strong>ano, accanto a chi soffre e nonha i mezzi necessari per permettersi un’assistenza adeguata.Cerimonia consegna defibrillatoriMartedì 18 giugno alle 10.30 in Palazzo Vecchio – nel Salone dei500 – ha avuto luogo la cerimonia <strong>di</strong> consegna, da parte della<strong>Misericor<strong>di</strong>a</strong> <strong>di</strong> <strong>Firenze</strong> e della Banca <strong>di</strong> Cre<strong>di</strong>to Cooperativo <strong>di</strong> Cambiano,<strong>di</strong> 4 defibrillatori e relativi Corsi <strong>di</strong> Formazione. Destinatari sonostati il Comune <strong>di</strong> <strong>Firenze</strong>, la Guar<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Finanza, il Corpo Forestaledello Stato e la stessa <strong>Misericor<strong>di</strong>a</strong> che utilizzerà lo strumento nelle missioniesterne. Sono intervenuti: Stefania Saccar<strong>di</strong> Vicesindaco <strong>di</strong> <strong>Firenze</strong>,Andrea Ceccherini Provve<strong>di</strong>tore della <strong>Misericor<strong>di</strong>a</strong> <strong>di</strong> <strong>Firenze</strong>, PaoloRegini Presidente Banca Cre<strong>di</strong>to Cooperativo <strong>di</strong> Cambiano, FrancescoBosio Direttore Generale Banca <strong>di</strong> Cre<strong>di</strong>to Cooperativo <strong>di</strong> Cambiano, Lucia De Vito Direttore 118 <strong>Firenze</strong>, Generale<strong>di</strong> Divisione Giuseppe Vicanolo Comandante Regionale Guar<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Finanza e Alberto Bronzi Vice ComandanteRegionale Corpo Forestale dello Stato. Un’iniziativa che si pone in linea con generosità e l’attenzione che,da sempre, <strong>Firenze</strong> ha nei confronti <strong>di</strong> chi soffre e <strong>di</strong> chi ha bisogno. Gli apparecchi sono, infatti, uno strumento inpiù nelle mani <strong>di</strong> chi, quoti<strong>di</strong>anamente, è impegnato nella tutela e nella protezione del citta<strong>di</strong>no.Al termine della cerimonia è seguita una breve pièce teatrale della Compagnia delle Seggiole: “La conversazione(in)cre<strong>di</strong>bile fra Amerigo Vespucci” con Fabio Baronti e il giornalista RAI Marcello Lazzerini.- 29 -


SAN SEBASTIANO • OTTOBRE 2013VITA SOCIALEServizio al Calcio Storicoin Piazza <strong>San</strong>ta CroceIl concerto <strong>di</strong> JovanottiTORNEO DONAZIONI SANGUEDopo il grande successo della scorsa e<strong>di</strong>zione, è stato riproposto il Torneo <strong>di</strong> donazioni <strong>di</strong> sangue abbinatoal Calcio Storico. Anche per il 2013 la <strong>Misericor<strong>di</strong>a</strong> <strong>di</strong> <strong>Firenze</strong>, il Comune <strong>di</strong> <strong>Firenze</strong>, il Gruppo Fratese il Calcio Storico Fiorentino hanno organizzato questa importante iniziativa. I citta<strong>di</strong>ni che, dal 2 maggiofino al 16 giugno, hanno donato sangue o plasma presso i centri trasfusionali hanno potuto in<strong>di</strong>care per qualedei 4 Quartieri del Calcio in Costume desideravano darlo, compilando un’apposita scheda. Durante la finaledel Torneo <strong>di</strong> Calcio Storico, il 30 giugno, è stato proclamato vincitore il Quartiere dei Bianchi <strong>di</strong> <strong>San</strong>to Spiritoche ha ottenuto 154 preferenze. Lo scorso anno furono registrate 314 donazioni, mentre quest’anno si èarrivati a quota 405. Un risultato importante, frutto del grande lavoro <strong>di</strong> sensibilizzazione svolto, soprattutto,nell’ambiente del Calcio Storico. Nel periodo estivo, dove c’è ancora più bisogno <strong>di</strong> sangue, perché moltidonatori abituali sono in vacanza, questa iniziativa è un importante contributo e un aiuto concreto alle tantepersone che necessitano <strong>di</strong> trasfusioni. Si ringrazia Alessandro Marchesi e Antonella Nal<strong>di</strong>, i Fratelli della<strong>Misericor<strong>di</strong>a</strong>, i <strong>di</strong>rigenti, i calcianti e i figuranti del Calcio Storico, i centri trasfusionali e tutti i fiorentini che,con la loro generosità, hanno contribuito al successo dell’iniziativa.- 30 -


VITA SOCIALE SAN SEBASTIANO • OTTOBRE 2013Le vacanze fiorentinedei bambini bielorussiAnche quest’anno un gruppo <strong>di</strong> 18 bambini bielorussiha trascorso un mese, ospite della <strong>Misericor<strong>di</strong>a</strong>, a VillaRanocchiaia. Arrivati il 31 maggio sono stati accolti dainostri volontari che, ormai da anni, si de<strong>di</strong>cano a loro,con amore e tanta <strong>di</strong>sponibilità.Il soggiorno è stato arricchito, come <strong>di</strong> consueto, datante iniziative.I piccoli ospiti hanno avuto modo <strong>di</strong> conoscere alcuniluoghi della nostra bella regione come Castagno d’Andrea,nel cuore dell’Appennino centro-settentrionale, eCertaldo, patria <strong>di</strong> Giovanni Boccaccio, con le sue suggestiveviuzze e le piazzette incastonate fra le abitazionime<strong>di</strong>evali. Per chi arriva da un paese freddo, caratterizzatodai lunghi inverni, non potevano certo mancare legite al mare, per godere del sole, dei colori e dei profumidella nostra costa.E, poi, ancora l’acqua protagonista con un’ intera giornataa Mirabilan<strong>di</strong>a: il grande parco <strong>di</strong>vertimenti vicinoRavenna, ricco <strong>di</strong> attrazioni, piscine, acquascivoli espiagge artificiali.Non poteva mancare un “tuffo” nella natura con la visitaal Centro <strong>di</strong> Scienze Naturali <strong>di</strong> Galceti a Prato. IlCentro è costituito da un Museo con gran<strong>di</strong> sale contenentiraccolte <strong>di</strong> uccelli, mammiferi, pesci, rettili, insetti,conchiglie, minerali, rocce, erbari, reperti archeologicie paletnologici, e da un parco. Quest’ultimo, costituitoda una pineta, è attraversato da una rete <strong>di</strong> sentieriche permettono <strong>di</strong> osservare sia gli animali in libertà siaquelli nei recinti.Falchi, aironi, pavoni, cervi, daini, cinghiali e capriolihanno emozionato ed affascinato i bambini, accompagnandolinel loro piccolo viaggio alla scoperta dellemeraviglie della natura.Per i maschietti del gruppo una giornata in<strong>di</strong>menticabileè stata sicuramente quella trascorsa all’Autodromodel Mugello: punto fermo nei calendari della maggiorparte delle competizioni italiane motoristiche a due ea quattro ruote e sede <strong>di</strong> numerosi test da parte dellaScuderia Ferrari e <strong>di</strong> altri team.Un mese, quin<strong>di</strong>, ricchissimo <strong>di</strong> iniziative ed attivitàgrazie anche a tanti “amici” che hanno aperto le portedelle loro case e dei loro cuori per accogliere i bambini.Il 26 giugno, a Villa Ranocchiaia, si è svolta la consuetacena in giar<strong>di</strong>no che segna la fine delle vacanze. Quando,alla fine <strong>di</strong> maggio, il gruppo è arrivato in città peri nostri volontari, che si sono presi cura <strong>di</strong> loro, si prospettavanosettimane molto impegnative e <strong>di</strong> super lavoro.Gli autisti, gli accompagnatori e tutti coloro chehanno svolto le mansioni più silenziose, ma certo nonmeno importanti, come le tante lavatrici da fare, la cucina,l’organizzazione della vita quoti<strong>di</strong>ana, sentivano <strong>di</strong>avere davanti una montagna alta da scalare.Tutto, però, si è svolto nel migliore dei mo<strong>di</strong> e i sacrificie la stanchezza son stati ampiamente ripagati dalla gioiae dai sorrisi dei piccoli amici dell’Est.La cena, a cui hanno preso parte i vertici della <strong>Misericor<strong>di</strong>a</strong>,tanti volontari e tutti coloro che hanno dato ilproprio prezioso contributo, è stata un modo allegro espensierato per salutarsi.La commozione dei Fratelli e delle Sorelle che, in questoperiodo, sono stati dei veri e propri angeli custo<strong>di</strong>per i bambini, era palpabile. I nostri volontari si sonopresi cura delle loro esigenze ma, soprattutto, hanno saputodonare l’affetto e il calore <strong>di</strong> una grande famiglia.I bambini, come ogni anno, hanno regalato, al terminedella cena, un piccolo spettacolo de<strong>di</strong>cato a tutti gli invitati.È stata una bella serata <strong>di</strong> festa, nonostante l’imminentepartenza. Tutti porteranno nel cuore un po’ <strong>di</strong>nostalgia, ma la consapevolezza che non era un ad<strong>di</strong>o,ma un semplice “arrivederci” ha fatto vivere a tutti questaserata con il sorriso sulle labbra.- 31 -


SAN SEBASTIANO • OTTOBRE 2013VITA SOCIALEUna visita al Palazzo della <strong>Misericor<strong>di</strong>a</strong>Chi non sappia nulla della Venerabile Arciconfraternita della <strong>Misericor<strong>di</strong>a</strong> o è un privilegiato che mai ha avutobisogno <strong>di</strong> soccorso o non ne sa nulla né tramite conoscenti, né tramite le “voces populi”. La scrivente senza essersimai trovata nella necessità <strong>di</strong> ricorrervi, ha avuto il pregio <strong>di</strong> accostarvisi dopo aver conosciuto Sergio Ugolini Camerlengodella <strong>Misericor<strong>di</strong>a</strong> e padre <strong>di</strong> una cara amica.Quin<strong>di</strong> nessun danno a sé od a terzi è stato foriero <strong>di</strong> tale conoscenza. Solo il privilegio <strong>di</strong> cui si parlava è alla base<strong>di</strong> questa ulteriore, incommensurabile agnizione: sfociata, domenica 28 <strong>di</strong> aprile 2013, nella visione <strong>di</strong> un mondosconosciuto, ma secolare e <strong>di</strong> altissimo profilo umanitario. Sergio Ugolini - che dopo più <strong>di</strong> mezzo secolo <strong>di</strong> volontariatonella <strong>Misericor<strong>di</strong>a</strong>, continua, tutt’oggi, a prestarvi tutto il suo tempo - è stato il mio “Virgilio” nel percorsoche mi ha catapultato in un mondo a parte, è vero, ma che tanta parte ha nelle sofferenze e nei <strong>di</strong>sastri umani. Unbel giorno, la conoscenza si estende ai parenti <strong>di</strong> amici che stanno <strong>di</strong>ventando cari e, meraviglia, i primi apportano,con la loro vita, con i loro inserimenti, con le loro conoscenze, altri e più preziosi tasselli nel mosaico della vita.Tutto questo in epoca me<strong>di</strong>atica come l’attuale, è chiamato “la rete”. In effetti, proprio <strong>di</strong> una rete si tratta che,partita da un intreccio minuscolo, finisce con il <strong>di</strong>venire gran<strong>di</strong>ssima e dalle molteplici funzioni. Mutuo ‘soccorso’e con<strong>di</strong>visione <strong>di</strong> ogni aspetto della vita: quello buono, ma anche e <strong>di</strong> più, quello meno buono poiché, si sa, “è nelbisogno che si conoscono i veri amici”.Una funzione è la partecipazione a molta parte della vita stessa e, soprattutto, è un enorme approfon<strong>di</strong>mento delsapere. E cosa d’altro ci sia <strong>di</strong> più bello e pregevole dell’arricchire la propria cultura e le frequentazioni che ne derivano,non saprei. Allora qui si parlerà <strong>di</strong> questa Arciconfraternita che, nata da una circostanziale causa, si è espansa,nel corso delle alterne vicende umane <strong>di</strong> oltre sette secoli, in una ‘Potenza umana e sociale’ con finalità <strong>di</strong> rara importanzaed altissimi scopi. Potenza poiché, nel corso dei secoli, innumerevoli Benefattori hanno provveduto conlasciti e donazioni ad assicurare, sempre, la continuità <strong>di</strong> tale Impresa Umanitaria.Potenza perché è statisticamente accertato che, quand’anche il ‘volontariato’ sia in calo, solo alla <strong>Misericor<strong>di</strong>a</strong> crescee cresce esponenzialmente. Certo non è qui il caso <strong>di</strong> ripercorrere tutte le tappe storiche <strong>di</strong> un ‘organismo’ madegli uomini, la cui natura è quanto <strong>di</strong> più spettacolarmente complicato e complesso. Per non parlare degli eventiimponderabili, impreve<strong>di</strong>bili ed incoercibili quali pestilenze, trage<strong>di</strong>e naturali con sconvolgimenti del sacro nostropianeta, talvolta causati dagli umani. Su tutto questo caotico status quo aleggia, per i credenti, l’Ala dell’Altissimo,come il sommo demiurgo vigilante e protettore delle miserie umane. Ed è, appunto, alla Sua Augusta Madre chela Confraternita si intitola e si affida! Maria, <strong>San</strong>tissima e Misericor<strong>di</strong>osa, emblema <strong>di</strong> sofferenze <strong>di</strong>sumane, nel Cuigrembo ogni sofferente trova rifugio. Così, poiché, è buona norma far sì che le coscienze e gli animi siano costantementeinformati, ecco sorgere questa Compagnia delle Seggiole cui affidare il compito <strong>di</strong> illustrare le cose eccelse,ma, perché no, anche quelle meno eccelse, affinché, mossi da con<strong>di</strong>visione, gli animi si sentano propensi alla Carità,alla <strong>Misericor<strong>di</strong>a</strong>, appunto.Allora ecco che in una calda mattina <strong>di</strong> primavera inoltrata, si ha l’opportunità <strong>di</strong> assistere ad una rappresentazioneche, per poco, potrebbe definirsi sacra, anche se del sacro molto partecipa. Gli attori, bravissimi, ispirati, in parte,con fluente <strong>di</strong>zione ci raccontano gli acca<strong>di</strong>menti più salienti che hanno trapuntato il tessuto misericor<strong>di</strong>oso dellalodevole Confraternita <strong>di</strong> stelle <strong>di</strong> varia grandezza: liaisons con Potentati, Signorie, Papi, Car<strong>di</strong>nali, eccelsi me<strong>di</strong>ci;ma soprattutto con i più modesti astri che sono stati rappresentati dal tessuto dei volontari, innumerevoli, sagaci,solerti, de<strong>di</strong>cati, indefessi ed inesausti, pronti ad andare senza compenso alcuno ove il dolore faceva la sua comparsa.Pronti a sacrificare la propria vita, in casi estremi, come spesso avvenne nel corso delle tremende pestilenze che sisono abbattute sulle popolazioni inermi. Che cosa <strong>di</strong>re dei me<strong>di</strong>ci/speziali che componevano vademecum preziosiper la cosiddetta profilassi onde evitare il contagio, e stilavano liste e liste cariche <strong>di</strong> consigli meravigliosi per potersi,magari, curare una volta contratto il morbo. E, anche, che cosa <strong>di</strong>re <strong>di</strong> una folla <strong>di</strong> volontari pronti a tutto: curarecome seppellire, portare sollievo e conforto e, sempre, in modo delicato, anonimo, scevro da ogni rivalsa, per il puroe semplice desiderio <strong>di</strong> alleviare le sofferenze altrui.Il tutto fatto con tatto, con abnegazione, nell’annullamento <strong>di</strong> sé a favore del prossimo: questo sono i fantasticicomponenti della <strong>Misericor<strong>di</strong>a</strong>, questi sono gli stessi dei secoli passati e questo saranno nei secoli a venire, perchél’Amore non conosce frontiere né tempo, né età: è l’unica realtà eterna sulla terra.- 32 -Rita Maria Astolfi Oliva Dama <strong>di</strong> Merito del S.M.Or<strong>di</strong>ne Costantiniano <strong>di</strong> <strong>San</strong> Giorgio,res.le eventi culturali per la Ser.ma Repubblica <strong>di</strong> <strong>San</strong> Marino e per la rappresentanza della città <strong>di</strong> Rimini.


VITA SOCIALE SAN SEBASTIANO • OTTOBRE 2013Le attività del nostro Gruppo CinofiloLa prima parte del 2013 ha visto il Nucleo Cinofilo Operativoparticolarmente impegnato sia nei molti interventi<strong>di</strong> soccorso sia nella partecipazione a numerosi eventi per<strong>di</strong>mostrazioni su ciò che facciamo con i nostri compagni aquattro zampe.I molti impegni non ci hanno però <strong>di</strong>stolto dal duro lavoro<strong>di</strong> addestramento cui ci sottoponiamo costantemente permantenere elevati standard <strong>di</strong> formazione tecnica, fisica epsicologica nelle due <strong>di</strong>verse “specializzazioni” in cui sonobrevettati i nostri cani: la ricerca dei <strong>di</strong>spersi in superfi cie, cioè laricerca <strong>di</strong> persone che non hanno fatto ritorno a casa o chesi sono perdute in luoghi aperti quali campagne, montagne,boschi, campi etc., e la ricerca <strong>di</strong> <strong>di</strong>spersi sotto macerie, valea <strong>di</strong>re la ricerca <strong>di</strong> persone scomparse in situazioni più complessecome terremoti, frane o crolli <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici in generale.Prima <strong>di</strong> poter intervenire le nostre unità cinofile (che, varicordato, sono formate da un binomio inscin<strong>di</strong>bile costituitodal cane e dal suo conduttore) devono superare severiesami a livello nazionale, organizzati dall’E.N.C.I. (EnteNazionale Cinofilia Italiana), per ottenere brevetti attitu<strong>di</strong>nali,riservati ai cani più giovani, perfezionati successivamente inbrevetti operativi, che certificano i cani pronti a intervenirenelle emergenze. Tali brevetti operativi devono poi essererinnovati ogni anno per continuare a testare la competenza<strong>di</strong> ciascuna unità cinofila.Per l’importante preparazione richiesta, oltre ai due appuntamentifissi <strong>di</strong> addestramento settimanale, le nostre unitànon hanno mancato <strong>di</strong> muoversi anche fuori regione perconfrontarsi con altri gruppi e con<strong>di</strong>videre così tecniche<strong>di</strong> formazione, esperienze e opinioni su addestramento einterventi. L’interesse al miglioramento continuo che cimuove ci ha portato a esercitazioni sui campi-macerie, cioèluoghi dove vengono simulati crolli <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici, <strong>di</strong> RosignanoMarittimo (LI), Fidenza (PR), Lugo <strong>di</strong> Romagna (RA). Inquest’ultimo abbiamo organizzato, in sinergia con il gruppoUnità Cinofile “Le Aquile”, uno stage destinato alla formazione“cani da catastrofe”, durato due giorni, cui hannopartecipato anche unità cinofile <strong>di</strong> altre organizzazioni (Misericor<strong>di</strong>ee VAB). Sempre per quanto riguarda il soccorso<strong>di</strong> <strong>di</strong>spersi in caso <strong>di</strong> catastrofe o terremoto le nostre unitàcinofile hanno preso parte ad addestramenti congiunti conla Scuola Nazionale dei Vigili del Fuoco <strong>di</strong> Volpiano (TO) e<strong>di</strong> Mestre (VE). Allo stesso modo non sono mancati incontri<strong>di</strong> formazione per la specializzazione nella ricerca <strong>di</strong> personein superficie per la quale ci sono le maggiori richieste <strong>di</strong>interventi reali, in particolare, recentemente è stata compiutacon il Gruppo “Le Aquile”, Nucleo Cinofilo da SoccorsoRavennate, un’esercitazione nei <strong>di</strong>ntorni <strong>di</strong> Palazzuolo sulSenio (FI).Infine, a luglio, 4 unità cinofile si sono incontrate con alcunirappresentanti della Scuola Alpina della Guar<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Finanzadel Passo Rolle (TN) presso il parco Panaveggio – Pale <strong>di</strong><strong>San</strong> Martino sulle Dolomiti, dove sono stati simulati interventi<strong>di</strong> soccorso sia in superfi cie, nei boschi del parco, sia sucatastrofe, su una impervia frana presente sul posto.In tutti gli incontri il nostro Nucleo Cinofilo ha ottenutoconsenso positivo per la preparazione e per la professionalità<strong>di</strong>mostrata dalle singole Unità Cinofile.Gli addestramenti, la preparazione tecnico-logistica e, soprattutto,le simulazioni d’intervento ci servono per perfezionarcinelle ricerche <strong>di</strong> persone realmente <strong>di</strong>sperse, dovendoaffrontare situazioni molto <strong>di</strong>verse che vanno dallepiù semplici a quelle <strong>di</strong>chiarate “in ambiente impervio”,sinteticamente chiamate S2. Difatti oltre al terreno spesso<strong>di</strong>fficoltoso abbiamo dovuto affrontare l’oscurità notturnadei boschi e le implacabili piogge <strong>di</strong> questi primi 6 mesidell’anno.Queste le ricerche reali effettuate:• Loc. Piazzano, un giorno <strong>di</strong> ricerche: 4 ettari bonificati.• Dicomano, ricerca notturna (livello S2) e al mattino: 6ettari bonificati.• Montespertoli, ricerca <strong>di</strong> bambina <strong>di</strong> 5 anni: in 30 minuti 4unità sopraggiungevano sul luogo delle ricerche. Fortunatamentela bimba è stata ritrovata illesa dai parenti dopo poco.• Pratolino: ricerca notturna (livello S2): 6 ettari bonificati.• Montaione: 4 ettari bonificati.• Loc. Acone, Monte Giovi: ricerca notturna (livello S2)conclusasi con il ritrovamento della persona <strong>di</strong>spersa da parte<strong>di</strong> una nostra Unità cinofila che, in perfetta sintonia coni Vigili del Fuoco, ha provveduto al primo soccorso e alrecupero.Tutte le ricerche hanno evidenziato la cura e l’attenzioneper la bonifica delle zone che ci sono state assegnate.Maggio ci ha visti impegnati anche in alcune esibizioni. Nelprimo week-end abbiamo effettuato ben due <strong>di</strong>mostrazioni.Il venerdì a Dicomano su invito della <strong>Misericor<strong>di</strong>a</strong> <strong>di</strong> Dicomano,in occasione della Festa Rurale <strong>di</strong> Maggio ci siamoesibiti in condotte del cane in gruppo e singole, <strong>di</strong>mostrandoil controllo e l’affidabilità del nostro amico a quattrozampe attraverso vari tipi <strong>di</strong> esercizi e la fiducia che lui riponein noi nelle <strong>di</strong>verse situazioni. La domenica ci siamospostati a Vaiano dove, anche quest’anno, abbiamo partecipato<strong>di</strong>etro richiesta del Comune alla manifestazione Pro.Va.Ci, organizzata dalle Protezioni Civili della Val Bisenzio.Qui abbiamo effettuato delle <strong>di</strong>mostrazioni <strong>di</strong> condotta, <strong>di</strong>ricerca <strong>di</strong> un <strong>di</strong>sperso su superficie e <strong>di</strong> intervento in caso <strong>di</strong>crollo <strong>di</strong> un e<strong>di</strong>ficio con partecipazione dei Vigili del Fuoco,che hanno simulato l’intervento per la messa in sicurezza delcrollo con un’autopompa, e dei sanitari con le ambulanze.La domenica successiva il Rotary Club <strong>di</strong> Fiesole ci ha invitatoad effettuare una esibizione alla manifestazione “Zampalonga”,organizzata nel Parco delle Cascine a <strong>Firenze</strong> peruna raccolta <strong>di</strong> fon<strong>di</strong>.Nei giorni <strong>di</strong> sabato 21 e domenica 22 settembre è previstal’organizzazione da parte del nostro Nucleo Cinofilo <strong>di</strong> unostage <strong>di</strong> “Ricerca in superficie”, al quale saranno invitateunità cinofile <strong>di</strong> altre organizzazioni e associazioni.Nicola Ferretti- 33 -


SAN SEBASTIANO • OTTOBRE 2013VITA SOCIALEIl cimitero <strong>di</strong> Soffiano Storia ed opere d’arteLa <strong>Misericor<strong>di</strong>a</strong> <strong>di</strong> <strong>Firenze</strong> fino dalla sua fondazione, fra lealtre opere <strong>di</strong> carità, si è sempre occupata della sepoltura deimorti. Già da una delle più antiche Costituzioni che regolanol’attività della Compagnia si <strong>di</strong>sponeva che i Fratelli dovesseroandare “per la terra nostra <strong>di</strong> <strong>Firenze</strong> sempre e sercitandol’opere della misericor<strong>di</strong>a et charità et maximamente circha delseppellire i morti poveri et miserabili senza alcun prezzo opremio”.Per questo suo ruolo sociale la <strong>Misericor<strong>di</strong>a</strong> ha sempre avutoil privilegio <strong>di</strong> poter <strong>di</strong>sporre <strong>di</strong> luoghi in cui poter dare sepolturaai propri “Fratelli”, come si chiamano, con appellativocristiano, tutti gli “ascritti” del sodalizio. Le prime sepoltureerano effettuate presso il Duomo, poi nell’oratorio del Bigallo.Quando la Compagnia della <strong>Misericor<strong>di</strong>a</strong> sciolse il suoforzato connubio con il Bigallo e si trasferì nell’attuale sede(1575), le sepolture avvenivano sotto l’o<strong>di</strong>erno sacrato e successivamenteaccanto al Campanile <strong>di</strong> Giotto. Abbandonatoquesto luogo <strong>di</strong> sepoltura i Fratelli furono sepolti, prima allaBa<strong>di</strong>a Fiesolana e, successivamente, nel Cimitero de’ Pinti.Verso la metà dell’ottocento, con il trasferimento della Capitaleda Torino a <strong>Firenze</strong>, anche il cimitero de’ Pinti venneinglobato nella città, non potendosi più espandere.Si rese così necessaria la costruzione <strong>di</strong> un nuovo cimitero.Dopo varie ipotesi la <strong>Misericor<strong>di</strong>a</strong> acquistò un ampio terrenolontano dall’abitato e dette inizio alla costruzione delcimitero <strong>di</strong> Soffiano. La prima pietra fu posta il 31 maggio1896, benedetta dal car<strong>di</strong>nale Agostino Bausa, Arcivescovo <strong>di</strong><strong>Firenze</strong>, mentre l’inaugurazione ufficiale avvenne il 5 giugno1898. Il primo progetto, a pianta quasi quadrata (m.102x96),fu dell’ingegnere Michelangelo Maiorfi, morto il 13.8.1906e sepolto nello stesso Cimitero <strong>di</strong> Soffiano, dove ha realizzatoanche la pregevole Cappella Torrigiani.L’ingegner Michelangelo Maiorfi ha realizzato anche il restaurodel Cimitero de’PintiNel corso degli anni si sono susseguiti molti professionistiche hanno progettato ed in parte realizzato i vari ampliamenti,fino all’attuale situazione. Particolarmente importantefu l’opera dell’architetto Giovanni Paciarelli che assunse la<strong>di</strong>rezione dei lavori nel 1917 e dette al Cimitero una vestearchitettonica unitaria, prima dei vari ampliamenti. All’architettoPaciarelli, morto il 12.1.1929 e sepolto nel Cimitero <strong>di</strong>Soffiano, si deve anche la collaborazione, con altri architetti,nella progettazione della Chiesa Russo-Ortodossa <strong>di</strong> <strong>Firenze</strong>ed alla realizzazione <strong>di</strong> varie costruzioni in stile Liberty nelcentro e nella prima periferia della città. Da ricordare anchel’opera dell’ingegnere Luigi Buonamici che progettò l’ala suddel Cimitero monumentale.Negli anni ‘30 il Cimitero necessitava <strong>di</strong> essere ampliato. Fudeciso <strong>di</strong> progettare verso nord il primo ingran<strong>di</strong>mento delCimitero. L’architetto Giuseppe Castellucci, che era succedutoal Paciarelli come architetto della Compagnia, suggerì <strong>di</strong>invitare tre famosi architetti a presentare una loro proposta:Dante Fantappiè, Enrico Miniati e Giovanni Michelucci.Per vari motivi gli architetti interpellati o rinunciarono all’incaricoo le soluzioni proposte non furono ritenute idonee asod<strong>di</strong>sfare quelle che erano le intenzioni della <strong>Misericor<strong>di</strong>a</strong>in merito ai lavori da eseguire. Fu quin<strong>di</strong> l’ingegnere MarioRad<strong>di</strong> che nel 1938 che progettò sia la Sezione Nord Iche la Sezione Ovest I. Pur mantenendo un aspetto simileal Cimitero monumentale, campi a sterro centrali con loggiatisui quatto lati, nella realizzazione della Sezione Nord I- 34 -è forte l’influenza dello stile architettonico dell’era fascista,profili squadrati e rivestimenti in marmo. Tale aspetto si perdenella Sezione Ovest I che, pur progettata negli stessi annifu realizzata in epoca successiva, dopo la fine della guerra, apartire dall’inizio degli anni cinquanta. Alla morte dell’ingegnerRad<strong>di</strong>, nel 1949, l’architetto Primo Saccar<strong>di</strong> completòl’ampliamento progettato dal Rad<strong>di</strong> e proseguì con laprogettazione e realizzazione delle successive Sezioni Ovestseconda e terza. Già negli anni settanta si avvertiva la carenza<strong>di</strong> spazio per le nuove sepolture, ma solo nel 1984 il Comune<strong>di</strong> <strong>Firenze</strong> rilasciò la concessione e<strong>di</strong>lizia per l’ampliamentodel Cimitero verso nord.In base alla suddetta concessione, per il rispetto delle <strong>di</strong>stanzein <strong>di</strong>rezione <strong>di</strong> Via del Filarete, buona parte dell’area e lacasa del conta<strong>di</strong>no, furono ceduti gratuitamente dalla <strong>Misericor<strong>di</strong>a</strong>al Comune <strong>di</strong> <strong>Firenze</strong>, che vi ha realizzato <strong>di</strong>versiimpianti sportivi.Monumentodel NotaioGiuseppeMalenottiIl primo progetto del nuovo ampliamento è stato dell’architettoAlessandro Grassellini che ha anche <strong>di</strong>retto i primi lavoriper la realizzazione dei lotti A/B.All’interno del Cimitero <strong>di</strong> Soffiano si trovano varie opere <strong>di</strong>interesse artistico, alcune opera <strong>di</strong> scultori <strong>di</strong> fama nazionaleed internazionale. Domenica 25 ottobre 1959 il car<strong>di</strong>naleElia Dalla Costa bene<strong>di</strong>sse la grande statua del Redentore, inmarmo bianco <strong>di</strong> Carrara, collocata all’ingresso del Cimitero,davanti al sepolcreto centrale, opera dello scultore RinaldoRinal<strong>di</strong>, nato a Padova nel 1793, allievo pre<strong>di</strong>letto del Canova.Molte sue opere, <strong>di</strong> in<strong>di</strong>scutibile valore, si trovano a Padova,Roma e Venezia dove realizzò la tomba del suo maestro.Sia il tondo raffigurante la Madonna posto sulla facciata dellaChiesa che lo stemma della <strong>Misericor<strong>di</strong>a</strong> e lo stemma con ilgiglio <strong>di</strong> <strong>Firenze</strong> posti sulla facciata del sepolcreto centrale,tutti in ceramica policroma, sono opera del ceramista faentinoAngelo Biancini del quale si ricordano la statua <strong>di</strong> DanteAlighieri a Madrid, le sculture della basilica <strong>di</strong> Nazareth inTerra <strong>San</strong>ta, il monumento a don Giovanni Minzoni ad Argentae varie altre sue opere sono esposte nel museo <strong>di</strong> artecontemporanea in Vaticano.Nel quadrato M della parte monumentale, dove sono sepoltii minori, due monumenti sono particolarmente interessanti:uno è dello scultore Varlecchi, l’altro è <strong>di</strong> autore ignoto.All’ingresso del Cimitero, sul lato sinistro, la tomba <strong>di</strong> CesareCasalini, maestro nell’arte della stampa, con un pregevolebusto <strong>di</strong> autore ignoto.


VITA SOCIALE SAN SEBASTIANO • OTTOBRE 2013Tomba Famiglia Presenti - BarileIl ricordo del Capitano Vincenzo MarrasA fianco, uno accanto all’altro, l’inconfon<strong>di</strong>bile monumentodel notaio Giuseppe Malenotti opera dello scultore RaffaelloRomanelli e la tomba del Romanelli stesso, dominatada un gran<strong>di</strong>oso Crocifisso, da lui stesso realizzato per la suasepoltura. Lo scultore Raffaello Romanelli è noto anche, frale tante opere realizzate, per essere l’autore del monumentoa Benvenuto Cellini posto al centro del Ponte Vecchio a <strong>Firenze</strong>.Di seguito il ricordo del tenente Vincenzo Marras, combattenteper le guerre <strong>di</strong> in<strong>di</strong>pendenza, è opera dello scultoreGadali.Sul lato destro dell’ingresso si trovano le pregevoli sepolture<strong>di</strong> Ildebrando Soriano, opera <strong>di</strong> Giuseppe Gronchi, <strong>di</strong> PietroGalli, <strong>di</strong> autore ignoto, della famiglia Romanelli, con un bustoopera <strong>di</strong> Raffaello Romanelli e della famiglia Salvadorisormontata dalla pregevole statua in marmo <strong>di</strong> una donna inlacrime, <strong>di</strong> autore ignoto.Di seguito la tomba della famiglia Carnesecchi con una pregevolestatua in bronzo del Redentore, <strong>di</strong> autore ignoto.A destra dell’ingresso del sepolcreto centrale la tomba dellafamiglia Presenti Barile con una statua in bronzo <strong>di</strong> donna,opera <strong>di</strong> A. Galducci e la tomba del comandante dei pompieriAugusto Baldesi, costituita da un unico blocco <strong>di</strong> pietra,che nell’agosto del 1920 sacrificò la sua vita per evitare unapiù tragica esplosione in occasione dell’incen<strong>di</strong>o della polveriera<strong>di</strong> <strong>Firenze</strong>.Dietro il Sepolcreto Centrale i busti dei coniugi Boschi sonoopera dello scultore Alimondo Ciampi.Nel Cimitero <strong>di</strong> Soffiano si trovano altre sepolture con monumentie ricor<strong>di</strong> <strong>di</strong> pregevole fattura e pregio, opera <strong>di</strong>ignoti artigiani del marmo o del bronzo. Nelle cappelle gentiliziesi possono trovare affreschi, mosaici ed arre<strong>di</strong> sacri, risalentiall’inizio del secolo scorso, <strong>di</strong> ottima fattura artigianale.Di notevole pregio, nella cappella Antinori <strong>di</strong> Brin<strong>di</strong>si, gliaffreschi raffiguranti il Creatore e scene bibliche, nonchè uncrocifisso in marmo opera dello scultore Raffaello Romanelli.Nella cappella Barni, <strong>di</strong> notevole valore, la statua della Pietàopera dello scultore Mario Moschi che, fra le altre cose, harealizzato anche i bassorilievi sulla campana n. 3 “L’Apostolica”del campanile <strong>di</strong> Giotto a <strong>Firenze</strong>.Varie sono le personalità sepolte nel Cimitero <strong>di</strong> Soffiano.Guido Carocci – <strong>Firenze</strong> 16.9.1851 - 20.9.1916 – Abbandonòa 16 anni gli stu<strong>di</strong> e, da auto<strong>di</strong>datta, si interessò a molteattività, soprattutto nel campo dell’arte e del giornalismo,occupandosi in particolare della cronaca citta<strong>di</strong>na, fu ancheun cultore <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> storico/artistici. Curò in particolare la riorganizzazionedel museo <strong>di</strong> <strong>San</strong> Marco in <strong>Firenze</strong>, del qualefu <strong>di</strong>rettore per 10 anni, consentendo <strong>di</strong> poter mettere a <strong>di</strong>sposizionedel pubblico molti <strong>di</strong>pinti ed oggetti <strong>di</strong> arte sacraprima chiusi nei magazzini.Artemio Franchi - Nasce a <strong>Firenze</strong> da genitori senesi e rimarràsempre legato a quest’ultima città tanto da ricopriredal 1971, fino alla morte, l’incarico <strong>di</strong> Capitano della Contradadella Torre. Professionalmente operò nel campo della<strong>di</strong>stribuzione dei prodotti petroliferi. Iniziò la sua attivitàsportiva come arbitro <strong>di</strong> calcio presso la sezione Poderini(oggi Giacinto Zoli) <strong>di</strong> <strong>Firenze</strong>. La sua carriera sportiva ebbeun notevole sviluppo fino ad essere presidente della F.I.G.C.,dell’U.E.F.A. e vice presidente della F.I.F.A.. Notevole fu ilsuo impegno ed il suo amore per il calcio, fra l’altro si devea lui l’idea e la realizzazione del Centro Tecnico Federale <strong>di</strong>Coverciano. Morì il 12.8.1983 in un incidente stradale neipressi <strong>di</strong> Siena, mentre era impegnato ad assolvere ai suoicompiti <strong>di</strong> Capitano della Contrada della Torre. Sono intitolatial suo nome gli sta<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>Firenze</strong> e <strong>di</strong> Siena.Antonio Garella – Ferrara 21.3.1863 - <strong>Firenze</strong> 18.12.1919– E’ famoso per le molte statue da lui scolpite fra cui si ricordano:il monumento funebre <strong>di</strong> Ugo Foscolo nella Chiesa <strong>di</strong><strong>San</strong>ta Croce a <strong>Firenze</strong>, la statua <strong>di</strong> Francesco Datini davanti alComune <strong>di</strong> Prato, quelle <strong>di</strong> Giuseppe Garibal<strong>di</strong> a Pistoia e LaSpezia oltre a molti monumenti funebri nel Cimitero dellePorte <strong>San</strong>te a <strong>Firenze</strong>.Mario Nal<strong>di</strong>ni – Tenente colonnello dell’Aeronautica Militaree comandante della pattuglia acroba-tica nazionaledelle “Frecce Tricolori”. Muorì a Ramstein (Germania) il28.8.1988, insieme ad un altro componente la pattuglia, aseguito <strong>di</strong> un incidente in volo durante un’esibizione dellapattuglia acrobatica.Giuseppe Perna – Capitano dell’Esercito Italiano morì il26.1.2006 in un incidente mentre rientrava da una missione<strong>di</strong> pace a Nassiriya (Iraq). Dopo i funerali <strong>di</strong> stato, alleesequie nel Cimitero <strong>di</strong> Sof-fiano, erano presenti autoritàcivili e militari. Un picchetto rese gli onori militari e suonòil silenzio fuori or<strong>di</strong>nanza al momento della sepoltura.La ban<strong>di</strong>era tricolore che copriva la bara fu consegnata allamadre dall’ufficiale comandante il picchetto. Sono stati recentementetrasferiti dal Cimitero <strong>di</strong> Pinti al Cimitero <strong>di</strong>Soffiano alcuni antichi carri funebri usati nelle varie epoche.Da ricordare, per la loro particolarità, il piccolo carro biancotrainato da cavalli riservato ai bambini ed il monumentalecarro, originariamente a cavalli poi trasformato un auto, per ifunerali delle personalità e dei Capi <strong>di</strong> Guar<strong>di</strong>a. Questo carro,le ultime volte, fu usato nell’Agosto 1960 per il funeraledello stracciafoglio Romano Albizi morto in servizio per unoscontro dell’ambulanza e nel Dicembre 1961 per il funeraledel Car<strong>di</strong>nale Elia Dalla Costa.Paolo Rogai- 35 -


SAN SEBASTIANO • OTTOBRE 2013VITA SOCIALEServizio estivo in SardegnaDal 1° luglio fino al 31 agosto siamo stati chiamati a svolgere servizio in Sardegna, nel Comune <strong>di</strong>Sinnai in provincia <strong>di</strong> Cagliari: una delle zone più belle dell’isola, dove si trova anche la famosa localitàbalneare <strong>di</strong> Villasimius. I nostri volontari hanno avuto il compito <strong>di</strong> coprire circa 40 km <strong>di</strong> spiaggiache, in quel periodo dell’anno, è particolarmente gremita <strong>di</strong> turisti, essendo una delle zone piùapprezzate e gettonate per le vacanze estive. Hanno operato in quattro spiagge, dove hanno svoltoservizio sanitario con ambulanza, e in numerose calette, per le quali era prevista la collaborazionedella Protezione Civile e della Capitaneria <strong>di</strong> Porto. Il turno giornaliero era dalle 09.00 alle 19.00e i volontari potevano scegliere se svolgerlo per intero - riposando il giorno successivo - oppure <strong>di</strong>spezzarlo in due mezze giornate. La squadra, ogni giorno, era composta <strong>di</strong> 4/6 persone.Album della vecchia <strong>Firenze</strong> - volume IV“Le antiche Mura”Andrea Petrioli e Fabrizio Petrioli Me<strong>di</strong>apoint E<strong>di</strong>tore - € 14,90È uscito il quarto volume dell’Album della Vecchia <strong>Firenze</strong>. DaPorta <strong>San</strong> Niccolò a Porta Faenza... <strong>Firenze</strong> e le sue mura: storiaillustrata <strong>di</strong> una città che non esiste più.Nella seconda metà dell’Ottocento il capoluogo toscano si apprestavaa <strong>di</strong>ventare la capitale del Regno e quelle vestigia del passatodovevano essere sacrificate in nome <strong>di</strong> più nuove e moderne esigenze.Le vecchie mura, con la loro secolare storia da raccontare,furono smantellate per lasciare spazio ai viali <strong>di</strong> Circonvallazione.Solo le porte principali furono risparmiate e, ancora oggi, si ergono,nel traffico citta<strong>di</strong>no, come ultimo baluardo <strong>di</strong> una città lontanae <strong>di</strong>menticata. Sfogliando le pagine del libro si torna in<strong>di</strong>etro neltempo, leggendo una storia <strong>di</strong> grande sviluppo urbanistico, <strong>di</strong> gloriosifasti, ma anche <strong>di</strong> feroci battaglie. Dalla prima cinta murariadella <strong>Firenze</strong> romana all’ultima eretta in epoca me<strong>di</strong>evale: assolutocapolavoro <strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa militare. Oltre otto chilometri <strong>di</strong> lunghezza, sei metri <strong>di</strong> altezza, 63 torri e 12 torri sormontateda torrioni alti fino a 35 metri, facevano della <strong>Firenze</strong> del 1300 una delle città maggiormente fortificated’Europa. Una città ricca, potente e popolosa che necessitava <strong>di</strong> imponenti ed efficaci misure <strong>di</strong>fensive.Pagina dopo pagina sembra <strong>di</strong> poter sentire i passi frettolosi dei soldati sui ballatoi, nelle lunghe notti <strong>di</strong> veglia,fuochi accesi ed armi in pugno, or<strong>di</strong>ni e segnali impartiti con velocità e decisione per proteggere la città dagliattacchi nemici. Anche in questo numero immagini originali ed ine<strong>di</strong>te ci accompagnano in questo suggestivoviaggio nei secoli, sapientemente strappato all’oblio del tempo.- 36 -


Il BobolinoResidenza per AnzianiUn’estate gustosa, ricca e colorataCon l’arrivo della bella stagione per gli ospiti della ResidenzaIl Bobolino inizia il periodo delle gite e dellefeste all’aperto.Quest’anno, dopo un lungo inverno e una primavera,meteorologicamente, <strong>di</strong>spettosa la voglia <strong>di</strong> poter finalmentegodere delle lunghe e calde giornate era davverotanta.Alla fine <strong>di</strong> maggio, un gruppo <strong>di</strong> ospiti si è recato ingita a Pisa. La meta è stata molto apprezzata perché lacittà toscana offre, ai visitatori, numerosi luoghi <strong>di</strong> interessestorico e artistico. Dalla celebre piazza del Duomo,detta anche Piazza dei Miracoli con la Cattedrale instile romanico, alla famosa Torre pendente, famosa intutto il mondo.Il primo giorno <strong>di</strong> sole dell’instabile giugno 2013 gliospiti del Bobolino hanno avuto la fortuna <strong>di</strong> festeggiarloal mare.Un nutrito gruppo ha passato la giornata a Viareggio,al Bagno Flora, per godere dei colori, degli aromi e deisapori della bella Versilia. Camminare sul bagnasciuga erespirare l’aria profumata e corroborante che spira dalmare sono piaceri che non hanno età e che non conosconol’usura del tempo. Attesissimo e sempre moltoapprezzato il pranzo a base <strong>di</strong> pesce, che ha deliziato ipalati con le specialità della nostra costa.Nei mesi <strong>di</strong> luglio e agosto il giar<strong>di</strong>no della Residenzaè <strong>di</strong>ventato il “salotto” ideale per trascorrere piacevoliserate all’aria aperta.Qui si sono svolte due feste amatissime: quella del gelatoe quella del cocomero.I due alimenti principe dell’estate sono stati celebraticon musica, spettacoli e ballo.Sotto il cielo stellato, in un clima <strong>di</strong> festa e <strong>di</strong> spensieratezza,gli ospiti hanno trascorso ore piacevoli in compagnia<strong>di</strong> amici e parenti.E, infine, le “pizzate”: serate in pizzeria che riscuotonosempre molto successo.La pizza, si sa, è uno dei piatti più amati nel mondo. Lesue infinite versioni accontentano proprio tutti, anchei più esigenti. Poter gustare, poi, i profumati e coloratispicchi in pizzeria rende il tutto ancora più buono perchévissuto in un’atmosfera allegra e <strong>di</strong>versa dal solito.Il ricco programma estivo del Bobolino si è concluso,come <strong>di</strong> consueto, con la grande festa settembrina:vero fiore all’occhiello della Residenza. Alla presenzadelle autorità citta<strong>di</strong>ne e dei vertici della <strong>Misericor<strong>di</strong>a</strong>,ogni anno, ha luogo una festa a tema curata nei minimidettagli: dall’aperitivo, alla cena in giar<strong>di</strong>no, fino allospettacolo.Quest’anno il tema scelto sono state le “Feste fiorentine”.Insomma, nella Residenza Il Bobolino l’estate nonè una stagione come le altre. Viene vissuta a 360 gra<strong>di</strong>,per sfruttare al massimo quello che <strong>di</strong> bello e <strong>di</strong> buonosa regalare. Tutti i sensi vengono coinvolti e stimolatiper essere protagonisti <strong>di</strong> giornate piene <strong>di</strong> energie e<strong>di</strong> positività.S.N.- 37 -


- 38 -Fondazione <strong>San</strong> <strong>Sebastiano</strong>Fra vacanze e progetti per il futuroAnche questa estate alcuni ospiti <strong>di</strong> Villa Alessandro eVilla Valentina hanno trascorso delle bellissime vacanzeal mare ad Igea Marina e in montagna a Chiusi dellaVerna. I due gruppi che sono andati al mare hanno fattodelle entusiasmanti esperienze, come la visita a <strong>San</strong>Marino e la serata in barca a vedere i fuochi. Sono statifatti tanti bagni grazie al grande impegno degli ospiti edegli operatori, ma anche alle moderne attrezzature <strong>di</strong>cui è provvista la struttura <strong>di</strong> Igea Marina, dove an<strong>di</strong>amoormai da qualche anno.Nello stesso periodo sono state organizzate per gli altriospiti numerose “gite fuori porta”:al mare, in collina e in città d’arte. Tra queste la fantasticapedalata in bicicletta a Lucca, la giornata a Tirrenia,la visita all’Acquario <strong>di</strong> Livorno e la gita a <strong>San</strong> Rossore.Per chi non ne fosse a conoscenza, invitiamo a visitareil nostro blog www.sebastianoatuttospiano.com dove èpossibile farsi un’idea più precisa e <strong>di</strong>retta delle nostreattività attraverso racconti e foto veramente <strong>di</strong>vertenti.E’ stata molto entusiasmante anche la gita a Castigliondel Lago, presso l’Unità Cinofila della Guar<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Finanza,dove hanno partecipato ospiti da Villa Alessandroe da Villa Valentina con delizioso pranzo al ristorante.Per questo ringraziamo gli amici Capi <strong>di</strong> Guar<strong>di</strong>a della<strong>Misericor<strong>di</strong>a</strong> che, puntualmente, durante l’anno, organizzanogiornate <strong>di</strong> svago per i nostri ragazzi.Abbiamo replicato lo spettacolo teatrale “Un viaggioMisterioso” portato in scena dalla Compagnia <strong>di</strong> VillaValentina, con buffet a seguire: un grande successo!Stiamo quasi pensando <strong>di</strong> allestire una rappresentazioneanche per il pubblico esterno…Restano accesi i riflettori sull’inizio dei lavori <strong>di</strong> ristrutturazionepresso Villa Valentina.A settembre inizierà la selezione dei volontari che verrannoformati per gestire lo sportello unico del progettodenominato SUD (Sportello Unico Disabilità).Lo Sportello Unico Disabilità promuoverà i valori <strong>di</strong>solidarietà e con<strong>di</strong>visione, sarà un “riferimento” per igenitori che cercano informazioni sulla <strong>di</strong>sabilità, saràin contatto <strong>di</strong>retto con tutte le Associazioni inerenti levarie patologie; collaborerà con le URP del Comune edella ASL 10, i patronati e gli stu<strong>di</strong> legali per la burocraziada espletare, potrà essere un “riferimento” per leistituzioni e comunicherà in modo aperto e funzionalecon il sistema scolastico.La Fondazione <strong>San</strong> <strong>Sebastiano</strong> si è prefissa <strong>di</strong> supportarele famiglie delle persone con <strong>di</strong>sabilità intellettiva,aiutandole a reperire le risorse necessarie alla sod<strong>di</strong>sfazionedei molteplici bisogni peculiari alle <strong>di</strong>verse età.Nello specifico si tratta del riconoscimento dei <strong>di</strong>rittisanciti dalle varie normative, come per esempio le leggi104/92 e successive che vengono applicate in modocorretto soltanto in una minoranza <strong>di</strong> casi. La “FederazioneItaliana per il Superamento dell’Han<strong>di</strong>cap”(FISH), è attualmente un fondamentale riferimentoin Italia per la normativa legale e per l’interpretazionedelle circolari ministeriali. In allineamento con essa, laFondazione <strong>San</strong> <strong>Sebastiano</strong>, avvalendosi <strong>di</strong> un’équipe <strong>di</strong>esperti, metterà a <strong>di</strong>sposizione il loro bagaglio <strong>di</strong> conoscenzeal fine <strong>di</strong> formare adeguatamente il gruppo <strong>di</strong>volontari della <strong>Misericor<strong>di</strong>a</strong> <strong>di</strong> <strong>Firenze</strong>.Essi proprio grazie alle nozioni acquisite, saranno ingrado <strong>di</strong> accogliere l’utenza e orientarla verso una rapidae funzionale risoluzione dei problemi. L’ubicazionedello sportello in un luogo fisico ben definito risulta<strong>di</strong> grande importanza. Le persone non si troveranno achiamare il solito numero verde, ma potranno andarenegli uffici della <strong>Misericor<strong>di</strong>a</strong> e relazionarsi <strong>di</strong>rettamentecon il personale addetto.A settembre, al rientro definitivo dalle ferie, è partitala nostra “cartella informatizzata” e abbiamo iniziatoa sostituire i <strong>di</strong>ari e le consegne cartacei con supportielettronici, così come ci stiamo adoperando per pensaresempre più in chiave <strong>di</strong> con<strong>di</strong>visione e segnalazionedelle criticità, come richiesto dai moderni sistemi perla Gestione del rischio clinico, con l’obiettivo <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduareazioni <strong>di</strong> miglioramento continuo. Il percorsonon è facile e richiede molto tempo; è <strong>di</strong>fficile infattiuscire dall’ottica della “colpa” in<strong>di</strong>viduale <strong>di</strong> fronte adun evento avverso ed entrare in un sistema <strong>di</strong> pensierodove l’errore è visto come strumento <strong>di</strong> lavoro funzionalea prevenirne altri, dove ciascuno <strong>di</strong> noi fa parte <strong>di</strong>un “sistema” che quanto più è in rete, tanto più crea un“ambiente” in cui si possono <strong>di</strong>minuire i rischi per ilpaziente.Laura Maccioni


VITA SOCIALE SAN SEBASTIANO • OTTOBRE 2013CELEBRAZIONI CENTENARIO DON LUIGI STEFANIVenerdì 18 ottobre, alle 17.30, si apriranno le celebrazioni- organizzate dall’Opera Giovanile del Fraterno Soccorsoin collaborazione con la <strong>Misericor<strong>di</strong>a</strong> <strong>di</strong> <strong>Firenze</strong> - con un concertonel Cenacolo <strong>di</strong> <strong>San</strong>ta Apollonia del pianista Riccardo<strong>San</strong><strong>di</strong>ford. Sabato 19 ottobre, alle 10.30, avrà luogo una cerimonianel Cimitero <strong>di</strong> Soffiano dove è sepolto Don Stefani acura dell’Associazione Nazionale Alpini. Sarà reso omaggio allatomba con deposizione <strong>di</strong> una corona <strong>di</strong> alloro e lettura dellapreghiera dell’Alpino.Alle 16.30 inaugurazione e bene<strong>di</strong>zione della scultura del maestroMarco Lukolic che verrà affissa in via delle Oche accantoalla casa che fu <strong>di</strong> Don Stefani, recante la scritta: “A DONLUIGI STEFANI, dalmata, sacerdote, alpino, cappellano della<strong>Misericor<strong>di</strong>a</strong> <strong>di</strong> <strong>Firenze</strong>, nel centenario della nascita. Zara 1913– <strong>Firenze</strong> 1981”Alle 17.30, nell’Oratorio della <strong>Misericor<strong>di</strong>a</strong>, sarà celebratauna S. Messa da S.E. Car<strong>di</strong>nale Silvano Piovanelli impreziositadalle voci del coro della <strong>Misericor<strong>di</strong>a</strong>.PARTECIPATE NUMEROSI.SERVIZIO PATENTI NELL’AMBULATORIO DI PRATODal mese <strong>di</strong> settembre è operativo, anche nel Presi<strong>di</strong>o Ambulatoriale <strong>di</strong> via delle Pleia<strong>di</strong>, 47 presso il CentroCommerciale Parco Prato, il Servizio Patenti. In ottemperanza alla nuova normativa del Co<strong>di</strong>ce dellaStrada – Art. 119 2° comma – che prevede che le visite per la patente siano effettuate in ambulatori me<strong>di</strong>ci,<strong>Misericor<strong>di</strong>a</strong> <strong>di</strong> <strong>Firenze</strong> ha deciso <strong>di</strong> ampliare la sua offerta ai citta<strong>di</strong>ni. Per accedere al servizio è sufficienteprendere un appuntamento telefonando al call center 848-812221 e fissare una visita. Il rinnovo della patenteverrà spe<strong>di</strong>to <strong>di</strong>rettamente a casa. In più, alla prossima scadenza, sarà cura del personale dell’Ambulatorio avvisare,con due/tre mesi d’anticipo, chiunque ne faccia esplicita richiesta, inviando una mail con tutti i dati. Levisite vengono effettuate tutti i venerdì dalle ore 14.30 alle ore 16.00.Si effettua anche rilascio e rinnovo del porto d’armi.LA MISERICORDIA AL MEETING PER L’AMICIZIA FRA I POPOLIDa domenica 18 agosto 2013 a sabato 24 agosto si è svolta a Rimini la XXXIV e<strong>di</strong>zione del Meeting perl’Amicizia fra i Popoli. Nell’ultima settimana d’agosto la citta<strong>di</strong>na romagnola si è trasformata nella capitaledella cultura internazionale ed è stata dal cosiddetto “popolo del Meeting”: gente curiosa, aperta, capace<strong>di</strong> giu<strong>di</strong>zio, proveniente da tutto il mondo per questo evento che si ripete da oltre trent’anni.Il tema scelto per questa e<strong>di</strong>zione è stato “Emergenza Uomo”. L’uomo moderno vive in una con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong>emergenza, non soltanto nei Paesi in cui vengono minacciate le con<strong>di</strong>zioni elementari <strong>di</strong> libertà e <strong>di</strong> sopravvivenza,ma anche nelle democrazie, dove è il desiderio del cuore che corre il rischio <strong>di</strong> venire anestetizzato,censurato. Il Meeting, però, ha voluto lanciare segnali positivi, <strong>di</strong>mostrando come l’essere umano, talvolta, è ingrado <strong>di</strong> uscire da questa crisi. In ogni parte del mondo, ieri come oggi, esistono uomini che hanno trovatoun punto <strong>di</strong> forza nella scintilla del proprio desiderio, riaccesa da un incontro, da un fatto, da una circostanzaattraversata. Venerdì 23 agosto alle 15.00, in Sala Neri, nella sessione “Per il bene <strong>di</strong> tutti: le prospettive del Welfareitaliano ed Europeo è intervenuto anche il Provve<strong>di</strong>tore Andrea Ceccherini per parlare della <strong>Misericor<strong>di</strong>a</strong>ma, soprattutto, dei Fratelli e delle Sorelle che, ogni giorno, ascoltando il loro grande cuore sono un esempio<strong>di</strong> come l’uomo può uscire dall’emergenza.- 39 -


AmbulatoriVicolo degli A<strong>di</strong>mari, 1 50122 <strong>Firenze</strong>DIRETTORE SANITARIO DR. ALESSANDRO PAOLIPer tutti i Presi<strong>di</strong>: prenotazioni online www.misericor<strong>di</strong>a.firenze.itOppure telefonare 848 – 81.22.21Tutti i giorni feriali 8.00 – 20.00 Il sabato 8.00 – 13.00AMBULATORIDELLA MISERICORDIADI FIRENZEs.r.l. - Impresa SocialeANESTESIA (AGOPUNTURA)Dr. Rosa Di Lernia mercoledì 11.00 – 13.00ALLERGOLOGIA E IMMUNOLOGIA (1)Dr. Stefano Turchini martedì 08.00 – 09.20ANGIOLOGIA (2)Dr. Maurizio Tarantelli martedì 16.00 – 16.50Dr. Angela Terreni venerdì 08.30 – 13.00CARDIOLOGIA (3)Dr. Carmine Liccar<strong>di</strong> lunedì 09.30 – 14.00Dr. Renzo Lamberti martedì 11.30 – 13.30Dr. Maurizio Tarantelli martedì 16.45 – 17.45Dr. Clau<strong>di</strong>o Poli mercoledì 09.00 – 12.00Dr. Giuseppe Mangialavori mercoledì 09.00 – 12.00CHIRURGIADr. Riccardo Gattai mercoledì 14.30 – 16.00CHIRURGIA DELLA MANODr. Ludovico Stellini martedì 08.30 – 09.30DERMATOLOGIA (4)Dr. Carmela Cozza lunedì 10.30 – 13.00mercoledì 17.00 – 19.00sabato 10.30 – 12.00Dr. Sara Fortunato lunedì 14.30 – 17.30Dr. Francesca Pagnini martedì 08.30 – 11.30Dr. Gastone Bianchini martedì 13.50 – 15.30Dr. Federica Papi martedì 17.45 – 19.30giovedì 13.00 – 15.30Dr. Giordana Coronella mercoledì 12.00 – 14.00Dr. Annalisa Rapaccini mercoledì 14.10 – 16.20Dr. Chiara Delfino giovedì 09.30 – 12.30Dr. Alessandra Di Blasi giovedì 16.00 – 19.00Dr. Francesco Perrelli venerdì 16.00 – 17.00Dr. Maria Coppini venerdì 10.30 – 13.30Dr. Luca Salimbeni venerdì 16.10 – 19.10sabato 08.30 – 10.00Dr. Silvia Betti venerdì 09.00 – 11.00Dr. Maurizio D’Anna venerdì 11.00 – 14.00Dr. Barbara Alfaioli venerdì 14.00 – 16.00DIETOLOGIA E ENDOCRINOLOGIADr. Antonietta Amedei martedì 11.30 – 14.00Dr. Benedetta Ragghianti venerdì 14.30 – 18.00ECOGRAFIADr. Silvia Franchi Micheli martedì 16.00 – 19.00GASTROENTEROLOGIADr. Cristina Cenci mercoledì 09.00 – 13.00Dr. Beatrice Paoli mercoledì 16.00 – 18.00Dr. Ilaria Giangran<strong>di</strong> giovedì 14.00 – 16.30GERIATRIADr. R. Carrega Bertolini lunedì 10.30 – 13.00Dr. Maria Rosa Aglietti giovedì 10.00 – 13.00GINECOLOGIA (5)Dr. Paola Morelli lunedì 09.15 – 10.45Dr. I. Cristina Pieraccini lun.-merc. 11.00 – 13.00lun.-merc. 15.00 – 19.00giovedì 11.00 – 14.30Dr. Palma Berloco martedì 09.00 – 12.50Dr. Donatella Nannoni giovedì 15.00 – 19.00venerdì 08.50 – 10.50sabato 09.00 – 12.00Dr. Anna Didona venerdì 11.30 – 14.00Dr. Luca Bettini venerdì 16.00 – 19.00MEDICINA A INDIRIZZO ESTETICODr. Angela Terreni venerdì 08.30 – 13.00NEUROLOGIADr. Andrea Di Rollo lunedì 08.30 – 10.30Dr. Paola Ragghianti giovedì 08.30 – 10.30OCULISTICADr. Marco Ciaramelli lun.-ven. 08.10 – 12.40Dr. Tommaso Ver<strong>di</strong>na lunedì 13.00 – 14.30Dr. Mario Caterini lunedì 15.00 – 19.00sabato 09.00 – 12.15Prof. Riccardo Frosini martedì 08.00 – 09.00Dr. Jacopo Pala<strong>di</strong>ni martedì 09.00 – 12.30Dr. R. Paoletti Perini martedì 14.45 – 16.15Dr. M. A. De Giovanni martedì 12.45 – 14.00martedì 17.00 – 19.00mercoledì 08.30 – 10.30gio.09.00-13.30/15.30-19.00Dr. Laura Bar<strong>di</strong> mercoledì 11.00 – 13.30Dr. Marco Marucci mercoledì 16.30 – 19.00Dr. F. De Saint Pierre giovedì 15.30 – 19.15Dr. Mattia Pasti venerdì 14.30 – 16.30Dr. Nicola Passarelli venerdì 17.00 – 19.10ODONTOIATRIADr. Riccardo Gizdulich lunedì 09.00 – 11.30venerdì 14.30 – 17.00Dr. Paola Scala lunedì 12.00 – 15.00- 40 -


Ambulatorimercoledì 14.00 – 19.00venerdì 10.30 – 13.30Dr. L. Capei Chiaromanni lunedì 15.30 – 17.30martedì 14.30 – 18.00mercoledì 09.00 – 12.00Dr. Marco Visani martedì 09.00 – 12.00giovedì 14.30 – 18.30venerdì 17.00 – 18.30Dr. Federico Tapinassi giovedì 09.00 – 12.00Dr. Carlo Turri Zanoni sabato 09.00 – 12.00ORTODONZIADr. Rosa Turco mercoledì 14.00 – 19.00ORTOPEDIA (9)Dr. Filippo Poccianti lunedì 11.30 – 13.30Dr. Daniele Lazzara lunedì 14.30 – 15.30Dr. Paolo Donati lunedì 17.30 – 19.00mercoledì 09.00 – 13.45Dr. Angela Astone martedì 09.45 – 12.30Dr. Michele Losco martedì 17.30 – 19.30Dr. Francesco Menotti venerdì 09.00 – 11.00Dr. Antonio Carosella sabato 08.30 – 12.15OTORINOLARINGOIATRIA (10)Dr. Gennaro Ferriero lunedì 13.00 – 14.30martedì 17.15 – 19.10giovedì 14.00 – 16.00venerdì 12.00 – 13.00Dr. Giuseppe Gorinilun.09.00-12.00/17.30-19.10merc./gio. 17.00 – 19.10sabato 09.00 – 10.30Dr. Daniele Limoni lunedì 15.00 – 16.30Dr. Filippo Pontone martedì 11.00 – 13.00Dr. Fausto Faleg martedì 14.40 – 16.45venerdì 14.30 – 19.00Dr. Luciano Traversi mercoledì 10.00 – 12.00Dr. Attilio Alonzo mercoledì 12.50 – 14.40Dr. Susanna Dallai giovedì 08.30 – 11.30Dr. Paolo Ponticelli venerdì 08.50 – 11.30PODOLOGIADr. Debora D’Amico lunedì 16.00 – 18.30Dr. Luca Nardoni giovedì 12.45 – 13.30PNEUMOLOGIADr. Alessandro Romeo martedì 09.30 – 11.00Dr. Guido Basetti <strong>San</strong>i giovedì 15.00 – 18.00Dr. Gianluca Chelucci sabato 10.30 – 12.30PSICHIATRIADr. Teresa Paolini lunedì 16.30 – 19.00Dr. Piero Tozzi per appuntamentoPSICOLOGIADr. Elisabetta Lazslo martedì 10.30 – 12.10Dr. Lisa Alessandri mercoledì 16.00 – 17.30Dr. M. Chiara Cecchi giovedì 18.00 – 19.30Dr. A. M. Dona Novoa sabato 09.00 – 12.00Dr. Piero Tozzi per appuntamentoREUMATOLOGIADr. Jelena Blagojevic martedì 15.40 – 19.00Dr. Valentina Denaro giovedì 09.00 – 11.00TERAPIA DELLE CEFALEEDr. F. De Cesaris venerdì 14.00 – 19.45TERAPIA DEL DOLOREDr. Roberta Casali mercoledì 16.00 – 19.00UROLOGIADr. P. <strong>San</strong>giovanni lunedì 17.00 – 18.30Dr. Carlo Lotti giovedì 17.00 – 19.00Dr. Giampaolo Siena venerdì 18.00 – 19.30Iniezioni intramuscolarida lunedì al sabato 08.30 - 10.30G. M. Turistica dal lun. al ven. 14.00 - 16.00Holter car<strong>di</strong>aco dal lun. al ven. 08.00 - 08.30Holter pressorio dal lun. al giov. ore 14.30Controllo glicemia dal lun. al sab. 08.30 - 10.301) ALLERGOLOGIA e IMMUNOLOGIA: Prove cutanee - patch test - vaccini. 2) ANGIOLOGIA: Ecocolordoppler:carotideo vertebrale; arterioso e venoso, aorta addominale. Eco c.d. arteria oftalmica. Scleroterapia. 3) CARDIOLOGIA:Elettrocar<strong>di</strong>ogramma - Ecocar<strong>di</strong>ogramma - Ecodoppler car<strong>di</strong>aco* - Holter Car<strong>di</strong>aco e Pressorio - E.C.G. sotto sforzo(cicloergometro). 4) DERMATOLOGIA: Diatermocoagulazione - Laser dermatologico - Esame micologico - Biopsiecutanee - Videodermatoscopia. 5) GINECOLOGIA e OSTETRICIA: Colposcopia - Eco trans vaginale* - Eco pelvicatrans addominale - Ecografia per test <strong>di</strong> screening I trimestre (I test) - Ecografia ostetrica <strong>di</strong> screening (I-II-III trim.) - PapTest - Tamponi. 6) MEDICINA AD INDIRIZZO ESTETICO: Peeling chimico - Fillers - Biorivitalizzazione 7)NEUROFISIOPATOLOGIA: Elettromiografia. 8) OCULISTICA: Campimetria - Pachimetria. 9) ORTOPEDIA: Infiltrazioni.10) OTORINOLARINGOIATRIA: Esame Vestibolare - Esame Au<strong>di</strong>oimpedenzometrico - Tamponi - Laringoscopiaa fibre ottiche. 11) PNEUMOLOGIA: Spirometria - Vaccini. 12) UROLOGIA: Uroflussimetria. 13) TERAPIADEL DOLORE: Infiltrazioni - Mesoterapia. 14) ECOGRAFIE: Addome superiore*, inferiore* e completo*; pelvica*;osteo-articolare; capo e collo*; tiroidea*; paratiroi<strong>di</strong> e ghiandole salivari*, tegumenti e parti superficiali; testicolare; transrettale*; mammaria; in gravidanza, muscolo-ten<strong>di</strong>nea. Eco c.d. arterie renali. Ecocolodoppler vasi spermatici; ecocolordopplervasi penieni; ecocolordoppler plessi pampiniformi. Ecocolordoppler arterie renali. * anche in convenzione- 41 -


Ambulatori- 42 -Via del <strong>San</strong>sovino, 176 50142 <strong>Firenze</strong>ANESTESIA (AGOPUNTURA)DIRETTORE SANITARIO DR. ALESSANDRO PAOLITutti i giorni feriali 8.00 – 20.00 Il sabato 8.00 – 13.00Dr. Rosa Di Lernia sabato 10.00 – 12.00ALLERGOLOGIA E IMMUNOLOGIA (1)Dr. Stefano Turchini giovedì 08.30 – 11.00Dr. Giacomo Emmi sabato 09.00 – 12.00ANGIOLOGIA (2)Dr. Elena Giacomelli lunedì 14.00 – 16.00Dr. Angela Terreni martedì 09.00 – 12.00venerdì 14.30 – 18.30Dr. Guido De Filippo sabato 10.00 – 12.30CARDIOLOGIA (3)Dr. Giuseppe Mangialavori lunedì 13.00 – 14.30martedì 15.30 – 17.30venerdì 09.00 – 12.00Dr. Carmine Liccar<strong>di</strong> martedì 17.40 – 19.20mercoledì 15.30 – 17.00giovedì 09.00 – 11.00Dr. Chiara Fantappiè mercoledì 14.00 – 16.30venerdì 10.30 – 12.30Dr. Paolo Cecchi giov. 13.10-14.15/15.15-16.00Dr. Clau<strong>di</strong>o Poli giovedì 15.00 – 18.00Dr. Franco Frosini giovedì 16.00 – 17.30Dr. Marco Vinci venerdì 15.00 – 18.30sabato 09.00 – 12.00CARDIOCHIRURGIADr. Giuseppe Vaccari lunedì 10.00 – 13.00CHIRURGIA E PROCTOLOGIADr. Riccardo Gattai martedì 12.30 – 14.30giovedì 18.00 – 19.00DERMATOLOGIA (4)Dr. Beatrice Magini lunedì 09.00 – 11.30martedì 15.00 – 17.30mercoledì 09.00 – 12.15Dr. Francesca Pagnini lun-gio 11.30 – 13.30Dr. Barbara Alfaioli lunedì 14.30 – 17.30venerdì 16.30 – 18.30Dr. Elena Quercioli lun-ven 15.00 – 19.30giovedì 14.00 – 17.00Dr. Giordana Coronella martedì 09.00 – 12.30Dr. Chiara Delfino martedì 15.00 – 16.30venerdì 15.00 – 18.00sabato 09.00 – 12.30Dr. Giulia Mariotti martedì 17.45 – 19.30mercoledì 18.00 – 19.30giovedì 15.00 – 17.30Dr. Federica Papi mercoledì 14.00 – 17.30sabato 08.30 – 10.00Dr. Laura Bisin giovedì 08.30 – 10.30venerdì 11.00 – 13.00Dr. Maria Coppini(1° e 3° del mese) giovedì 10.30 – 13.00Dr. Maurizio D’Anna(2° e 4° del mese) giovedì 10.30 – 13.00Dr. Lorenzo Atani venerdì 08.30 – 10.30ENDOCRINOLOGIA – DIETOLOGIADr. Benedetta Ragghianti lunedì 14.45 – 17.15Dr. M. Grazia Petracca lunedì 17.30 – 19.00Dr. <strong>San</strong>dra Silvestri giovedì 17.30 – 19.10AUXOLOGIA - ENDOCRINOLOGIA PEDIATRICAProf. Fiorella Galluzzi martedì 08.30 – 10.30CHIRURGIA MANO E SPALLADr. Daniele Lazzara martedì 18.00 – 19.00Dr. Angela Astone mercoledì 10.00 – 13.00Dr. Filippo Poccianti giovedì 14.30 – 17.00Dr. Ludovico Stellini venerdì 09.30 – 11.30FISIOTERAPIAdal lun. al ven. 08.00 – 19.30 sabato 08.30 – 12.30RIABILITAZIONE UROGINECOLOGICADr. Federica Boscaleri lun-mer-ven 12.30 – 15.30GASTROENTEROLOGIADr. Manuela Ortolani(ogni 15 giorni) lunedì 15.30 – 17.10Dr. Cristina Cenci mercoledì 14.00 – 16.00venerdì 11.00 – 13.00GERIATRIADr. Vezio Polidori Per appuntamentoDr. Maria Rosa Aglietti lunedì 10.00 – 12.00GINECOLOGIA (5)Dr. Luca Bettini lunedì 09.00 – 12.00Dr. Palma Berloco lun.-merc. 15.15 – 18.00venerdì 15.00 – 18.00Dr. Serena Tarani mart.-sab. 09.00 – 12.00Dr. Giada Carri martedì 12.30 – 15.00Dr. Veronica Eroli giovedì 11.00 – 13.30Dr. Luigi Tancre<strong>di</strong> lunedì 13.30 – 14.45Dr. Cecilia Molino martedì 15.30 – 19.00(ogni 15 giorni) giovedì 17.00 – 19.00Prof. Mauro Marchionni mercoledì 11.30 – 13.30Dr. Marianna Rambal<strong>di</strong> giovedì 14.30 – 16.30Dr. Irene Banchelli giovedì 17.00 – 19.00Dr. Benedetta Signori venerdì 11.30 – 13.30Dr. Paola Morelli venerdì 09.15 – 11.15LOGOPEDIA DELL’ETÀ EVOLUTIVADr. Daniele D’Arrigo venerdì 12.30 – 13.30MEDICINA LEGALEDr. Giuseppe Panichi venerdì 18.00 – 19.30MEDICINA A INDIRIZZO ESTETICODr. Beatrice Magini lunedì 09.00 – 11.30martedì 15.00 – 17.30mercoledì 09.00 – 12.15Dr. Elena Quercioli lun.-ven. 15.00 – 19.30giovedì 14.00 – 17.00Dr. Angela Terreni martedì 09.00 – 12.00venerdì 14.30 – 18.30Dr. Maurizio D’Anna giovedì 10.30 – 13.00MEDICINA DEI TRASPORTIDr. Marco Marucci lunedì 17.30 – 19.00NEUROLOGIA E NEUROFISIOPATOLOGIANEUROLOGIA E NEUROFISIOPATOLOGIADr. Barbara Chiocchetti lunedì 09.00 – 11.00Dr. Paola Ragghianti mercoledì 10.00 – 11.30Dr. Andrea Di Rollo giovedì 08.00 – 10.30Dr. Selvaggia Fossi mercoledì 12.20 – 14.00


Ambulatorivenerdì 14.30 – 16.30NEUROCHIRURGIA (PATOLOGIA VERTEBRALE)Dr. Homere Mouchaty giovedì 10.30 – 13.00sabato 09.00 – 12.00NEUROFISIOLOGIA E FISIATRIA (7)Dr. Tafta Myftari lunedì 09.30 – 12.30mercoledì 09.30 – 12.30OCULISTICA (8)Dr. G. D. Panzar<strong>di</strong> lunedì 08.30 – 10.30giovedì 14.45 – 16.00Dr. Mario Caterini lunedì 11.00 – 13.00martedì 13.30 – 16.40giovedì 09.00 – 13.00venerdì 15.00 – 19.00Dr. M. A. De Giovanni lunedì 15.00 – 18.30mercoledì 15.30 – 19.00sabato 09.00 – 12.00Dr. Mattia Pasti martedì 08.15 – 11.15Dr. Marco Marucci martedì 12.00 – 13.30Dr. R. Paoletti Perini martedì 17.45 – 18.30giovedì 16.30 – 19.00Dr. Marco Ciaramelli mercoledì 09.30 – 12.30Dr. Dario Di Salvo mercoledì 13.00 – 14.30giovedì 13.15 – 14.30Dr. Tommaso Ver<strong>di</strong>na venerdì 17.45 – 18.30ORTOPEDIA (9)Dr. Alberto Aquino lunedì 15.00 – 17.00(secondo <strong>di</strong>sponibilità) sabato 09.00 – 12.00Dr. Leonardo Sacchi lun.12.00-13.30/17.30-19.00giovedì 12.00 – 13.30Dr Francesco Menotti martedì 08.00 – 10.00venerdì 11.45 – 14.00Dr. Michele Losco martedì 14.45 – 16.00Dr. Eros Bruno martedì 16.00 – 17.50Dr. Daniele Lazzara martedì 18.00 – 19.00Dr. Angela Astone mercoledì 10.00 – 13.00Dr. Filippo Poccianti giovedì 14.30 – 17.00Dr. Raffaele Scialla venerdì 17.30 – 19.00(1° del mese) sabato 09.00 – 12.00OTORINOLARINGOIATRIA (10)Dr. Gennaro Ferriero lunedì 09.30 – 10.30martedì 11.30 – 12.30merc-ven 17.30 – 19.30giovedì 16.15 – 17.30sabato 10.15 – 11.30Dr. Daniele Limoni lunedì 17.00 – 18.30mercoledì 14.00 – 17.00Dr. Filippo Pontone martedì 09.30 – 10.50Dr. Fausto Faleg martedì 17.15 – 19.30venerdì 10.30 – 11.30Dr. Luca Mondaini mercoledì 10.00 – 12.00Dr. Luciano Traversi mercoledì 08.30 – 09.30Dr. Susanna Dallai giovedì 13.00 – 14.30Dr. Luca Gori giovedì 08.30 – 09.30Dr. Beatrice Brogelli lun-ven 15.00 – 16.30Dr. Mauro Cellai sabato 08.30 – 10.30PEDIATRIADr. M. Cinzia Scalas giovedì 14.30 – 17.30PNEUMOLOGIA (11)Dr. Salvatore Placanica lunedì 11.30 – 13.00mercoledì 09.30 – 12.30Dr. Guido Basetti <strong>San</strong>iogni 15 gg. giovedì 10.00 – 13.00PODOLOGIADr. Luca Nardoni martedì 09.00 – 12.00Dr. Gianfranco Cascini martedì 14.00 – 17.30Dr. Debora D’Amico mercoledì 17.30 – 19.30PSICOLOGIAvenerdì 09.30 – 11.00Dr. Maria Chiara Cecchi lunedì 09.00 – 12.00Dr. Debora Gilar<strong>di</strong> lunedì 17.00 – 19.00Dr. Lisa Alessandri martedì 17.15 – 19.30Dr. A. M. Donanovoa merc. 8.30-11.00/17.00-19.15Dr. Selvaggia Prevete giovedì 14.30 – 19.10PSICHIATRIADr. Paolo Rossi Pro<strong>di</strong> lunedì 17.30 – 19.30Dr. Teresa Paolini mercoledì 10.00 – 12.00REUMATOLOGIADr. Angela Del Rosso mercoledì 14.30 – 18.30venerdì 14.30 – 16.30UROLOGIA (12)Dr. Nicola Tosi lunedì 17.00 – 19.30Dr. Carlo Lotti martedì 09.00 – 10.15giovedì 14.00 – 16.00Dr. Michele Lanciotti mercoledì 08.00 – 09.20Dr. Giampaolo Siena venerdì 14.00 – 17.30ODONTOIATRIADr. Marco Visani lunedì 15.30 – 19.00giovedì 09.00 – 12.00Dr. Riccardo Gizdulich lunedì 12.00 – 15.00martedì 14.00 – 17.00mercoledì 15.30 – 19.00venerdì 09.00 – 13.30Dr. Hellen Allori martedì 10.00 – 13.00(1° e 3° del mese) venerdì 14.00 – 19.00Dr. E. Formichini Bigi mercoledì 13.30 – 15.00giovedì 12.30 – 14.00Dr. Paola Scala sabato 09.00 – 12.00Dr. L. Capei Chiromanni giovedì 14.30 – 16.30ORTODONZIADr. Nicoletta Albricci(2° e 4° del mese) venerdì 15.00 – 19.00TERAPIA DELLE CEFALEE INFANTILIDr. M. Cinzia Scalas lunedì 09.00 – 12.00mart-gio-ven 14.30 – 17.30TERAPIA DEL DOLORE (13)Dr. Maria Ciampolini martedì 11.00 – 13.00ECOGRAFIA (14) (anche in convenzione)Dr. Giovanni Branco lunedì 08.30 – 12.30Dr. Franco Frosini giovedì 14.00 – 17.30Dr. Stefano Papp venerdì 08.00 – 13.45(1° e 3° del mese) mercoledì 15.00 – 16.45Iniezioni intramuscolari si effettuano dal lunedìal sabato ore 08.30 - ore 10.30.Servizio infermieristico lunedì, mercoledì e venerdì08.30 /12.00 - 14.30/17.00, martedì egiovedì 08.30 /12.00, sabato 08.30 /11.30.Gli orari pervenuti in data 25.07.2013, sonosoggetti a possibili variazioni <strong>di</strong> cui la Redazionenon è responsabile.- 43 -


AmbulatoriAGOPUNTURA- 44 -Viale dei Mille, 32 50132 <strong>Firenze</strong>DIRETTORE SANITARIO DR. CARLO LOTTITutti i giorni feriali 8.30 – 19.30 Il sabato 8.30 – 13.00Dr. Rosa Di Lernia venerdì 09.45 – 12.00ALLERGOLOGIA E IMMUNOLOGIA (1)Dr. Stefano Turchini giovedì 17.15 – 18.30ANGIOLOGIA (2)Dr. Angela Terreni martedì 13.00 – 15.00Dr. Elena Giacomelli venerdì 12.00 – 14.00CARDIOLOGIA (3)Dr. Paolo Cecchi giovedì 17.00 – 19.00Dr. Mergherita Padeletti venerdì 15.00 – 16.30Dr. C. Fantappiè ogni 15 gg. mercoledì 17.30 – 19.00CHIRURGIADr. Riccardo Gattai lunedì 15.00 – 15.40CHIRURGIA DELLA MANODr. Filippo Poccianti mercoledì 17.45 – 19.10Dr. Angela Astone giovedì 13.00 – 15.00DERMATOLOGIA (4)Dr. Maria Coppini lunedì 14.30 – 16.00Dr. Giulia Mariotti lunedì 17.30 – 19.00Dr. Carmela Cozza martedì 09.00 – 12.00sabato 08.30 – 10.00Dr. Federica Papi martedì 12.00 – 14.00sabato 10.30 – 12.30Dr. Laura Bisin martedì 16.00 – 17.30Dr. Giuseppe Barbati martedì 18.00 – 19.00Dr. Francesca Gonnelli mercoledì 09.30 – 12.30Dr. Maurizio D’Anna mercoledì 15.00 – 17.10Dr. Luca Salimbeni giovedì 09.30 – 12.30Dr. Silvia Betti giovedì 12.30 – 13.50Dr. Chiara Delfino giovedì 14.00 – 16.00Dr. Giordana Coronella venerdì 16.00 – 19.00ENDOCRINOLOGIA - DIETOLOGIADr. Olga Bartolini(solo endocrinologia) lunedì 08.30 – 13.00Dr. M. Grazia Petracca lunedì 13.00 – 14.00mercoledì 11.30 – 14.00GASTROENTEROLOGIADr. B. Paoli ogni 15 gg. mercoledì 17.30 – 18.30Dr. Ilaria Giangran<strong>di</strong> venerdì 08.30 – 10.30GERIATRIADr. F. Mayer ogni 15 gg. giovedì 18.00 – 19.30GINECOLOGIA (5)Dr. Anna Didona martedì 14.00 – 16.00Dr. I. C. Pieraccini mercoledì 13.30 – 14.30giovedì 16.30 – 18.00venerdì 10.30 – 12.00Dr. Donatella Nannoni venerdì 12.00 – 14.00NEUROLOGIADr. Paola Ragghianti martedì 09.30 – 11.00OCULISTICADr. M. A. De Giovanni lunedì 09.00 – 11.30martedì 09.00 – 11.30venerdì 15.00 – 18.30Dr. Dario Di Salvo lunedì 12.00 – 14.00giovedì 15.00 – 16.45Dr. Tommaso Ver<strong>di</strong>na lunedì 17.00 – 18.30sabato 08.30 – 10.30Dr. Luigi Vitale martedì 15.00 – 18.00Dr. R. Paoletti Perini martedì 12.00 – 14.00Dr. Elena Desideri mercoledì 08.45 – 13.00Dr. Mattia Pasti mercoledì 15.00 – 17.00Dr. F. De Saint Pierre giovedì 08.30 – 12.30Dr. Laura Bar<strong>di</strong> venerdì 08.45 – 11.30Dr. Mario Caterini venerdì 12.00 – 13.30ORTOPEDIA (9)Dr. Eros Bruno lunedì 16.00 – 17.30Dr. Paolo Donati lunedì 08.45 – 11.00mercoledì 17.30 – 19.00Dr. Leonardo Sacchi martedì 17.45 – 19.00giovedì 08.30 – 10.00Dr. Filippo Poccianti mercoledì 17.45 – 19.10Dr. Angela Astone giovedì 13.00 – 15.00OTORINOLARINGOIATRIADr. Daniele Limoni lunedì 13.00 – 14.30Dr. Gennaro Ferriero lunedì 17.30 – 19.00mercoledì 14.00 – 15.00sabato 08.30 – 10.00Dr. Luca Mondaini lunedì 11.00 – 13.00Dr. Chiara Cavicchi martedì 15.30 – 17.30venerdì 16.00 – 18.00Dr. Susanna Dallai mercoledì 08.30 – 11.00Dr. Marco Lazzeri mercoledì 16.30 – 17.30Dr. Attilio Alonzo martedì 08.30 – 09.30giovedì 12.00 – 13.30venerdì 08.30 – 10.00Dr. Filippo Pontone giovedì 15.00 – 16.45Dr. Beatrice Brogelli venerdì 18.00 – 19.00PEDIATRIA E CHIRURGIA PEDIATRICADr. Giovanni Grisolia lunedì 16.00 – 17.00mercoledì 14.00 – 15.00PNEUMOLOGIADr. A. Romeo ogni 15 gg. giovedì 18.00 – 19.00PODOLOGIADr. Luca Nardoni sabato 10.45 – 12.30PSICHIATRIADr. Teresa Paolini giovedì 10.30 – 12.00PSICOLOGIA - PSICOTERAPIADr. Clau<strong>di</strong>a Bricci martedì 11.30 – 13.00Dr. Lisa Alessandri giovedì 12.30 – 15.00REUMATOLOGIADr. Angela Del Rosso lunedì 15.00 – 17.00TERAPIA DEL DOLOREDr. Roberta Casali venerdì 14.00 – 15.00UROLOGIADr. Giampaolo Siena lunedì 14.00 – 15.00Dr. P. <strong>San</strong>giovanni martedì 18.00 – 19.00INIEZIONI E CARDIOCHECK:dal Lunedì al Sabato 08.30 – 10.30


Piazzetta <strong>di</strong> Valdambra, 8 50127 <strong>Firenze</strong>DIRETTORE SANITARIO DR. CARLO LOTTIAmbulatoriTutti i giorni feriali dalle ore 9.00 alle ore 12.30 e dalle 15.00 alle 19.00. Sabato chiusoANESTESIA (AGOPUNTURA)Dr. Rosa Di Lernia martedì 09.40 – 11.00ALLERGOLOGIA E IMMUNOLOGIA (1)Dr. Stefano Turchini(ogni 15 gg.) giovedì 15.00 – 16.00ANGIOLOGIADr. Elena Giacomelli venerdì 09.00 – 11.30CARDIOLOGIA (3)Dr. Francesco Grisenti lunedì 16.00 – 19.00Dr. Paolo Cecchi mercoledì 15.00 – 17.00Dr. Andrea Chelucci martedì 17.00 – 19.00CHIRURGIADr. Domenico Labonia mercoledì 09.00 – 10.00Dr. R. Gattai (proctologia) giovedì 15.00 – 15.45CHIRURGIA DELLA MANODr. Angela Astone lunedì 15.00 – 17.30DERMATOLOGIA (4)Dr. Antonella Di Cesare lunedì 15.00 – 16.00(ogni 15 gg.) martedì 15.00 – 17.00Dr. Roberto Iacopozzi lunedì 17.30 – 19.00venerdì 11.00 – 12.00Dr. Elena Quercioli(ogni 15 gg.) martedì 09.30 – 12.00Dr. Lorena Lotti martedì 11.00 – 13.00martedì 17.30 – 19.00Dr. Laura Bisin mercoledì 10.00 – 12.00giovedì 16.00 – 18.30Dr. Federica Ricceri mercoledì 17.00 – 18.00Dr. Barbara Alfaioli mercoledì 15.00 – 16.00giovedì 09.00 – 10.30venerdì 09.00 – 10.30Dr. Luca Salimbeni(ultimo del mese) venerdì 10.00 – 12.00Dr. Maurizio D’Anna venerdì 15.30 – 17.30ECOGRAFIADr. Giovanni Branco giovedì 09.00 – 12.00ENDOCRINOLOGIA – DIETOLOGIADr. Valentina Bod<strong>di</strong> lunedì 18.00 – 19.30Dr. Benedetta Ragghianti(ogni 15 gg.) giovedì 11.00 – 13.00Dr. M. Grazia Petracca giovedì 15.00 – 17.30GASTROENTEROLOGIADr. Manuela Ortolani(ogni 15 gg.) martedì 15.30 – 17.00GERIATRIADr. Monica Torrini giovedì 17.30 – 19.00GINECOLOGIA (5)Dr. Paola Morelli lunedì 11.30 – 13.00Dr. Giada Carri martedì 09.00 – 12.00Dr. Eleonora Di Gangi martedì 15.00 – 17.00Dr. Palma Berloco mercoledì 09.00 – 12.30Dr. Luca Bettini giovedì 16.30 – 18.00Dr. Serena Tarani venerdì 16.00 – 17.00Dr. Caterina Serena venerdì 17.30 – 19.30NEUROLOGIADr. Paola Ragghianti lunedì 09.00 – 10.30OCULISTICADr. Giovanni Panzar<strong>di</strong> lunedì 11.00 – 13.00Dr. Francesco Ferrara lunedì 15.30 – 18.30Dr. Laura Bar<strong>di</strong> martedì 09.00 – 10.30Dr. R. Paoletti Perini giovedì 11.00 – 13.00Dr. Dario Di Salvo mercoledì 10.00 – 12.30Dr. Iacopo Pala<strong>di</strong>ni mercoledì 15.00 – 16.30giovedì 09.00 – 12.00Dr. Mario Caterini mercoledì 17.00 – 19.00Dr. Maria Chiara Arena martedì 10.30 – 12.00giovedì 15.30 – 19.30Dr. Fabrizio Sappia venerdì 10.30 – 11.30Dr. Marco Marucci venerdì 17.00 – 19.30ORTOPEDIA (9)Dr. Angela Astone lunedì 15.00 – 17.30Dr. Eros Bruno giovedì 15.00 – 16.00Dr. Renato M.F. Cristiano giovedì 11.30 – 13.00Dr. Alberto Aquino venerdì 18.00 – 19.00OTORINOLARINGOIATRIA (10)Dr. J. Maria De Cesare lunedì 09.00 – 11.30Dr. Fausto Faleg lunedì 15.00 – 16.30venerdì 09.00 – 10.30Dr. Gennaro Ferriero martedì 15.00 – 17.00Dr. Beatrice Brogelli lunedì 18.30 – 19.30mercoledì 11.30 – 13.00Dr. Chiara Cavicchi mercoledì 15.00 – 17.00Dr. Attilio Alonzo mercoledì 18.00 – 19.00Dr. M. Degli Innocenti venerdì 15.00 – 16.30PNEUMOLOGIADr. Clau<strong>di</strong>a Coli(una volta al mese) mercoledì 17.00 – 19.00Dr. Salvatore Placanica mercoledì 17.00 – 19.00PODOLOGIADr. Gianfranco Cascini martedì 17.00 – 19.00Dr. Benedetta Ciampi lunedì 11.30 – 13.00venerdì 15.00 – 17.00PSICHIATRIADr. Michele Rossi venerdì 12.00 – 13.00PSICOLOGIADr. Maria Chiara Cecchi venerdì 17.00 – 19.00REUMATOLOGIADr. Francesca Ban<strong>di</strong>nelli(una volta al mese) mercoledì 15.00 – 17.00TERAPIA DEL DOLORE (13)Dr. Monica Torrini giovedì 17.30 – 19.00UROLOGIA - ANDROLOGIADr. Marco Alessandrini martedì 11.00 – 13.00Dr. Michele Lanciotti lunedì 10.30 – 12.30venerdì 15.00 – 16.00INIEZIONI INTRAMUSCOLARIdal Lunedì al Venerdì 09.00 – 11.00- 45 -


AmbulatoriVia Delle Pleia<strong>di</strong> n. 47 – 59100 Pratoc/o Centro Commerciale “Parco Prato”DIRETTORE SANITARIO DR. CARLO LOTTITutti i giorni dal lunedì al sabato dalle ore 9.00 alle ore 13.30 e dalle 14.30 alle 19.30AGOPUNTURADr. Rosa Di Lernia mercoledì 11.30 – 13.00ALLERGOLOGIA IMMUNOLOGIA (1)Dr. Giacomo Emmi sabato 09.00 – 11.00ANGIOLOGIA E CHIRURGIA VASCOLARE (2)Dr. Elena Giacomelli lunedì 17.00 – 19.30Dr. Angela Terreni martedì 16.30 – 19.00Dr. Guido De Filippo(una volta al mese) sabato 15.30 – 19.00CARDIOLOGIA (3)Dr. Margherita Padelletti lunedì 15.00 – 17.00Dr. Chiara Fantappie’ giovedì 10.00 – 13.00venerdì 15.30 – 19.00Dr. Giuseppe Mangialavori sabato 09.30 – 12.30CHIRURGIADr. Riccardo Gattai martedì 15.30 – 16.30CHIRURGIA DELLA MANODr. Filippo Poccianti martedì 14.30 – 15.30DERMATOLOGIA (4)Dr. Lorenzo Atani lunedì 11.00 – 13.00Dr. Francesca Pagnini lunedì 16.30 – 19.00Dr. Maurizio D’Anna martedì 10.30 – 13.00sabato 11.00 – 13.00Dr. Elena Quercioli mercoledì 10.00 – 12.30Dr. Antonella Di Cesare merc.-ven. 14.30 – 16.00Dr. Laura Bisin mercoledì 17.00 – 19.00Dr. Federica Papi giovedì 09.00 – 12.00Dr. Federica Ricceri giovedì 16.15 – 18.30Dr. Lorena Lotti venerdì 09.00 – 11.00ECOGRAFIADr. Franco Frosini mercoledì 15.00 – 18.00ENDOCRINOLOGIA DIETOLOGIADr. Antonietta Amedei mercoledì 09.30 – 13.00Dr. Valentina Bod<strong>di</strong> venerdì 09.00 – 11.00Dr. Vanessa Matta sabato 15.00 – 19.00GASTROENTEROLOGIADr. Cristina Cenci lunedì 14.30 – 16.30GERIATRIADr. Pier Paolo D’Ippolito giovedì 16.30 – 18.00Dr. Alessandro Morrione(2° e 4° del mese) venerdì 17.00 – 19.30GINECOLOGIA (5)Dr. Marianna Rambal<strong>di</strong> martedì 15.30 – 19.00giovedì 09.00 – 14.00Dr. Consuelo Bonito mercoledì 15.00 – 19.00Dr. Veronica Eroli giovedì 17.00 – 19.00Dr. Luigi Tancre<strong>di</strong> giovedì 15.00 – 17.00sabato 15.00 – 18.00Dr. Benedetta Signori venerdì 15.30 – 19.30MEDICINA A INDIRIZZO ESTETICO (6)Dr. Maurizio D’Anna martedì 10.30 – 13.00Dr. Angela Terreni martedì 16.30 – 19.00Dr. Elena Quercioli mercoledì 10.00 – 12.30MEDICINA LEGALEDr. Giuseppe Panichi giovedì 14.30 – 16.30NEUROLOGIADr. Andrea Di Rollo lunedì 14.30 – 16.30NEUROCHIRURGIADr. Mouchaty Homere martedì 10.00 – 12.00OCULISTICADr. Mattia Pasti lunedì 15.30 – 18.30Dr. Mario Caterini martedì 09.00 – 11.00Dr. Luca Lomurno mercoledì 10.00 – 12.30Dr. Roberto Impavi<strong>di</strong> mercoledì 15.00 – 18.00giovedì 15.00 – 18.00Dr. Elisabetta Filippone giovedì 10.00 – 13.00sabato 15.00 – 18.30Dr. Angelo Molinara venerdì 09.00 – 12.30Dr. Marco Marucci venerdì 14.30 – 16.30ORTOPEDIA (9)Dr Piero Magni lunedì 17.00 – 19.00venerdì 09.30 – 11.30Dr. Filippo Poccianti martedì 14.30 – 15.30Dr. Michele Losco mercoledì 09.30 – 11.30Dr. Renato Cristiano lunedì 11.00 – 13.00giovedì 14.30 – 16.30Dr. Elena Riani(2° e 4° del mese) sabato 10.00 – 12.00OTORINOLARINGOIATRIA (10)Dr. Fausto Faleg lunedì 17.30 – 19.00sabato 14.30 – 16.00Dr. Luca Gori martedì 09.00 – 10.30mercoledì 11.00 – 12.30Dr. Luca Mondaini martedì 15.00 – 17.00Dr. Beatrice Brogelli mercoledì 16.00 – 18.30Dr. Gennaro Ferriero giovedì 11.00 – 13.00Dr. Jano Maria De Cesare lunedì 11.30 – 13.30venerdì 13.00 – 16.00sabato 10.00 – 12.00PNEUMOLOGIADr. Guido Basetti <strong>San</strong>i(una volta al mese) giovedì 10.30 – 13.00PODOLOGIADr. Luca Nardoni martedì 12.00 – 14.00Dr. Debora D’Amico mercoledì 15.00 – 16.30PSICOLOGIA E PSICOTERAPIADr. Gaia Anita Grassi lunedì 14.30 – 16.30Dr. Laura Messina giovedì 15.00 – 19.00Dr. Francesca Lecce sabato 09.30 – 12.00PSICHIATRIADr. Luca Faravelli mercoledì 15.30 – 16.30Dr. Maricla Tavanti sabato 14.00 – 17.00REUMATOLOGIADr. Angela Del Rosso(ogni 15 gg) martedì 15.30 – 18.00TERAPIA DEL DOLORE (14)Dr. Maria Ciampolini(2° e il 4° del mese) martedì 09.00 – 10.00UROLOGIADr. Michele Lanciotti lunedì 09.00 – 10.00Dr. S. Caroassai Grisanti lunedì 17.00 – 19.30Dr. Luigi <strong>San</strong>giovanni(2° e il 4° del mese) mercoledì 11.00 – 12.30Dr. Gianni Vittori sabato 11.15 – 13.15INIEZIONI INTRAMUSCOLARIINIEZIONI INTRAMUSCOLARIdal Lunedì al Sabato 09.00 – 10.30- 46 -


Orario Celebrazioni per l’anno 2013ORATORIO DI PIAZZA DUOMO:Giorni feriali: <strong>San</strong>te Messe ore 11,00 – 17,30 (nei mesi <strong>di</strong> Ottobre e Agostoè sospesa la celebrazione della <strong>San</strong>ta Messa delle ore 17,30) - Giorni prefestivi:ore 17,30 <strong>San</strong>ta Messa - Giorni festivi:<strong>San</strong>te Messe ore 10,00 – 11,30 – 17,30 (nel mese <strong>di</strong> Agosto è sospesa lacelebrazione della <strong>San</strong>ta Messa delle ore 11,30)GENNAIO6 – Solennità dell’Epifania: <strong>San</strong>te Messe con orario festivo12 – ore 17,30 <strong>San</strong>ta Messa in suffragio dei defunti del III° quadrimestre201220 – Solennità <strong>di</strong> <strong>San</strong> <strong>Sebastiano</strong> – Patrono della <strong>Misericor<strong>di</strong>a</strong> ore 7,00 –<strong>San</strong>ta Messa, ore 10,00 – <strong>San</strong>ta Messa prelatizia con le autorità citta<strong>di</strong>ne, ore11,30 – <strong>San</strong>ta Messa, ore 17,00 – Canti dei secon<strong>di</strong> Vespri – Panegirico del<strong>San</strong>to e Bene<strong>di</strong>zione Eucaristica ore 17,30 – <strong>San</strong>ta Messa21/22/23 – Quarantore – <strong>San</strong>te Messe con orario ferialeFEBBRAIO2 – Presentazione del Signore (Candelora) – <strong>San</strong>te Messe ore 11,00 e 17,30Per tutto il giorno <strong>di</strong>stribuzione delle candele benedette13 – Mercoledì delle Ceneri – <strong>San</strong>te Messe ore 11,00 – 17,30 A tutte le<strong>San</strong>te Messe imposizione delle Sacre CeneriMARZO24 – Domenica delle palme – <strong>San</strong>te Messe ore 10,00 – 11,30 – 17,30Dalle ore 8,00 alle ore 18,30 <strong>di</strong>stribuzione dell’olivo benedetto27 – Mercoledì <strong>San</strong>to – Non saranno celebrate <strong>San</strong>te Messe28 – Giovedì <strong>San</strong>to – Ore 16,30 <strong>San</strong>ta Messa in Coena Domini e adorazionedel S.S. Sacramento fino alle ore 2429 – Venerdì <strong>San</strong>to – Dalle ore 7,30 alle ore 12,00 adorazione del S.S. Sacramentoore 16,30 azione liturgica30 – Sabato <strong>San</strong>to – Non saranno celebrate <strong>San</strong>te Messe31 – <strong>San</strong>ta Pasqua – <strong>San</strong>te Messe ore 10,00 – 11,30 – 17,30APRILE1 – Lunedì dell’Angelo – <strong>San</strong>te Messe con orario feriale.MAGGIO8 – Festività della Mater <strong>Misericor<strong>di</strong>a</strong>e – Al termine della <strong>San</strong>ta Messa delleore 11,00 verrà proclamata la supplica17 – ore 17,30 <strong>San</strong>ta Messa in suffragio dei defunti del I° quadrimestre 201226 – ore 17,30 <strong>San</strong>ta Messa per i Fratelli riposatiGIUGNO8 – Festività <strong>di</strong> <strong>San</strong> Pietro Martire fondatore della <strong>Misericor<strong>di</strong>a</strong> ore 17,30<strong>San</strong>ta MessaAGOSTO14 – ore 17,30 <strong>San</strong>ta Messa vespertina per l’Assunzione in Cielo della BeataVergine15 – Assunzione in Cielo della Beata Vergine – <strong>San</strong>te Messe con orariofestivoSETTEMBRE13 – ore 17,30 <strong>San</strong>ta Messa in suffragio dei defunti del II° quadrimestre 2012OTTOBRE31 – Ore 17,30 <strong>San</strong>ta Messa prefestiva nella solennità <strong>di</strong> tutti i <strong>San</strong>tiNOVEMBRE1 – Solennità <strong>di</strong> tutti i <strong>San</strong>ti – <strong>San</strong>te Messe con orario festivo2 – Commemorazione dei defunti – <strong>San</strong>te Messe con orario ferialeLa <strong>San</strong>ta Messa delle ore 17,30 sarà celebrata in suffragio degli Ascrittidefunti29 – Inizio della novena dell’Immacolata, con il seguente orario:ore 17,00 Novenaore 17,30 <strong>San</strong>ta MessaDICEMBRE7 – ore 17,30 <strong>San</strong>ta Messa prefestiva nella solennità dell’Immacolata Concezione8 – Solennità dell’Immacolata Concezione – <strong>San</strong>te Messe con orario festivo15 – ore 17,00 Inizio della novena <strong>di</strong> Natale24 – ore 11 <strong>San</strong>ta Messa –Non saranno celebrale le <strong>San</strong>te Messe delle ore17,30 e della Notte <strong>San</strong>ta25 – Solennità del <strong>San</strong>to Natale – <strong>San</strong>te Messe con orario festivo26 – <strong>San</strong>to Stefano – <strong>San</strong>te Messe con orario feriale31 – ore 17,30 <strong>San</strong>ta Messa prefestiva solennità <strong>di</strong> Maria <strong>San</strong>tissima madre<strong>di</strong> DioAlle termine della <strong>San</strong>ta Messa sarà cantato il Te Deum <strong>di</strong> ringraziamentoORATORIO DEL CIMITERO DI SOFFIANOGiorni feriali: <strong>San</strong>ta Messa ore 9,15 - Giorni festivi: <strong>San</strong>te Messe ore 8,30 –10,30 - Giorni prefestivi: <strong>San</strong>ta Messa ore 16,00 (dal 1 Ottobre al 31 Marzo)ore 17,00 (dal 1 Aprile al 30 Settembre)GENNAIO1 – <strong>San</strong>te Messe con orario festivo6 – Solennità dell’Epifania – <strong>San</strong>te Messe con orario festivoFEBBRAIO2 – Presentazione del Signore (Candelora) ore 9,15 <strong>San</strong>ta MessaPer tutto il giorno <strong>di</strong>stribuzione delle candele benedetteMARZO24 – Domenica delle palme – <strong>San</strong>te Messe ore 8,30 – 10,30. Dalle ore 8,00alle ore 12,30 <strong>di</strong>stribuzione dell’olivo benedetto29/30 – Non saranno celebrate <strong>San</strong>te Messe31 – <strong>San</strong>ta Pasqua – <strong>San</strong>te Messe ore 8,30 – 10,30APRILE1 – Lunedì dell’Angelo – <strong>San</strong>te Messe con orario ferialeAGOSTO15 – Solennità dell’Assunzione della Beata Vergine Maria al Cielo. <strong>San</strong>teMesse con orario ferialeOTTOBRE27 – <strong>San</strong>te Messe con orario festivo ore 16,00 <strong>San</strong>ta Messa vespertina31 – ore 16,00 <strong>San</strong>ta Messa prefestiva della solennità <strong>di</strong> tutti i <strong>San</strong>tiNOVEMBRE1 – Solennità <strong>di</strong> tutti i <strong>San</strong>ti – <strong>San</strong>te Messe con orario festivo ore 15,00 –Recita del <strong>San</strong>to Rosario ore 15,30 – <strong>San</strong>ta Messa prelatizia – Bene<strong>di</strong>zionedel Cimitero2 – <strong>San</strong>te Messe in suffragio delle Anime del Purgatorio:ore 8,30 – In suffragio dei defunti del Cimitero <strong>di</strong> Soffianoore 10,00 – In suffragio dei Capi <strong>di</strong> Guar<strong>di</strong>a (Cappella dei Capi <strong>di</strong> Guar<strong>di</strong>a)ore 11,00 – In suffragio dei defunti del Cimitero dei Pintiore 16,00 – <strong>San</strong>ta Messa vespertinaDICEMBRE7 – ore 16,00 <strong>San</strong>ta Messa prefestiva dell’Immacolata8 – Solennità dell’Immacolata – <strong>San</strong>te Messe con orario festivo24 – ore 16,00 <strong>San</strong>ta Messa prefestiva della solennità del <strong>San</strong>to Natale25 – Solennità del <strong>San</strong>to Natale – <strong>San</strong>te Messe con orario festivo26 – <strong>San</strong>to Stefano – <strong>San</strong>ta Messa con orario feriale31 – <strong>San</strong>ta Messa con orario feriale ore 16,00 – <strong>San</strong>ta Messa prefestiva<strong>San</strong>to Rosario – Sarà recitato tutti i sabati, nel periodo 1 Settembre/30Giugno, 1 ora prima della celebrazione della <strong>San</strong>ta Messa.CAPPELLA DELLA SEZIONE OLTRARNOTutte le Domeniche e le festività celebrazione della <strong>San</strong>ta Messa alle ore 9,00CAPPELLA RESIDENZA PER ANZIALI IL BOBOLINOGiorni feriali: Lunedì e Mercoledì <strong>San</strong>ta Messa ore 11,00Festivi: <strong>San</strong>ta Messa ore 10,3020 Gennaio – <strong>San</strong> <strong>Sebastiano</strong> – Dalle ore 8 alle ore 17,30, presso la Sede,le Sezioni ed il Cimitero <strong>di</strong> Soffiano, <strong>di</strong>stribuzione del pane benedetto2 Febbraio – Presentazione del Signore (Candelora) – Presso la sede, lesezioni ed il Cimitero <strong>di</strong> Soffiano <strong>di</strong>stribuzione delle candele benedette23 Marzo (dopo <strong>San</strong>ta Messa vespertina) e 24 Marzo – Presso la sede,le sezioni ed il Cimitero <strong>di</strong> Soffiano <strong>di</strong>stribuzione dell’olivo benedetto❉ ❉ ❉ ❉ ❉ ❉La prima domenica <strong>di</strong> ogni mese, compresa la prefestiva, in tutti gli oratorisara’ effettuata una raccolta per la realizzazione del centro san sebastianodove saranno accolti i <strong>di</strong>sabili dell’a.m.g. – Nel mese <strong>di</strong> novembrela raccolta presso il cimitero <strong>di</strong> soffiano sara’ effettuata il giorno 1, compresala prefestiva.- 47 -


SAN SEBASTIANO • OTTOBRE 2013VITA SOCIALENon sono più con noi ma vivono nel nostro ricordoCONFRATELLI DECEDUTI DAL 15-05-2013 AL 16-07-2013GIORNANTIBecherucci Giovanni, Bellucci Remo, Della Luna Alberto,Pestelli Silvana Neri.BUONAVOGLIAAllori Bruna Borgogni, Angiolini Maria Luisa Niccolini,Arcolai Linda Ottanelli, Banchelli Miranda Malvolti,Bartoli Ademo, Beni Nada Bilanceri, Bi<strong>di</strong>ni MargheritaMorucci, Bigozzi Ada Vasti, Biliotti Irma Bod<strong>di</strong>, BoncianiLuciano, Brogelli Adolfo, Bruni Bruna Caciolli, BucciAdriano, Caprilli Sergio, Carniani Fernanda Barone,Casini Jenni Tani, Casini Pierina Abbattista, Castri RitaCasini, Ceccatelli Ercole, Cecchi Clara Trabassi, ChiavacciGina Bizzarri, Chioccon Angela Maria Grazzini,Cini Marina Petrini, Cintolesi Maria Luisa, Conti ItaliaFran<strong>di</strong>, Corsi Roberta, Corti Maria Martini, Croci Massimo,Cusano Maria Luigia Iorizzo, De Biase Corrado,De <strong>San</strong>tis Anna Butelli, Del Bene Bruna Del Bene, DelliLuisa Palchetti, Degl’innocenti Oliviero, Donati MariaDucci, Dreoni Dina Degl’Innocenti Naldo, Ere<strong>di</strong> Fabrizio,Fanelli Domenica Tozzini, Fattori Giuliana Pasquini,Fazzi Cesarina Ristori, Ficalbi Giovanni, GabbrielliniRoberto, Gabelli Tullio, Gargano Nuccia Grignolio,Gervasi Renata Quilici, Giannazzo Carmelo, Grassi VeraBemporad, Guazzelli Renato, Iannalfo Roberto, LatorracaArcangelo, Leoni Marcello, Lensi Vasco, Leonar<strong>di</strong>Mirco, Leoni Rinaldo, Mancini Sergio, Magnani MariaTeresa Pasquinucci, Manetti Franca, Manetti Lamberto,Montelatici Alda, Montera Anna Maria Savastano, MugnaiAlfredo, Nardulli Vincenzo, Niccoli Savina Tamtussi,Nistri Francalanci Carolina Ban<strong>di</strong>era, Orioli AmaliaGuarnieri, Pacchieri Maria Pia Ugolini, Palli MariaVittoria D`Addario, Paoli Giuliana, Pasquinelli CosettaPierucci, Pertichini Maria Del Conte, Petronici BrunaCorra<strong>di</strong>, Poccianti Paolo, Posarelli Giovanni, QuintavalleFer<strong>di</strong>nanda Giu<strong>di</strong> Di Bagno, Riccesi Anna Palandri,Ricci Liana Fallai, Ricciarelli Rosanna Paolucci, RigacciAnnita Palanti, Rossi Giuseppe, Rubichini Livia,Ruggini Vilma, Sabatini Liliana, <strong>San</strong>tini Tullio, ScaglioneLeonardo, Scopetani Virginio, Serratore Cla<strong>di</strong>noro, SignoriniFiamma Iandelli, Simonetti Giuseppe, SomigliRolando, Tanfani Francesca Mazzanti, Tantussi EldaBarbolini, Taruffi Riccardo, Tortoli Franco, Tofanari Alberto,Tofanari Francesca, Tolusso Anna Faltoni, TozzettiSilvana Feola, Tresanini Otello, Tucci Elio, Vannini Dino,Vannini Paola Suor Imelde, Vicari Grazia Scarlata, VichiMauro, Zannoni Daniele, Zurzolo Annunziato.- 48 -


novità per l’u<strong>di</strong>toTornare a sentire come prima.L’obiettivo del nuovo microchip per l’u<strong>di</strong>to INIUM.A <strong>di</strong>fferenza dei chip tra<strong>di</strong>zionali che amplificano tutti i suoni (voce erumore) rendendo il tutto sì più forte, ma meno chiaro e <strong>di</strong>stinto;INIUM fa una cosa completamente <strong>di</strong>versa. Amplifica, cioè alza ilvolume della voce e riduce il <strong>di</strong>sturbo del rumore che ne ostacola lacomprensione.Un trattamento del suono che privilegia due aspetti: capire la voce edessere molto confortevole. Inoltre la tecnologia wireless <strong>di</strong> INIUMconsente il collegamento senza fili ai moderni <strong>di</strong>spositivi <strong>di</strong> comunicazionequali televisioni, cellulari, computer, lettori MP3 ecc.INIUM è la piattaforma wireless <strong>di</strong> 3° generazione per una garanzia <strong>di</strong>funzionamento senza uguali e una continua evoluzione tecnologicaper aiutare a sentire come prima e restituire tutto il potenziale u<strong>di</strong>tivo.La nuova soluzione invisibileINIUM miniaturizzata che scompareall’interno del condotto u<strong>di</strong>tivoYOU MATIC: ORA L’UDITOSI MIGLIORA CON IL COMPUTERSi chiama YouMatic la nuova procedura <strong>di</strong> regolazione su misura degli apparecchi acustici.Utilizzata dall’Au<strong>di</strong>oprotesista per liberare al massimo il potenziale u<strong>di</strong>tivo delle persone.Infatti, anche il migliore apparecchio acustico, ha bisogno <strong>di</strong> una calibrazione ottimizzata per lapersona che lo indossa. Un protocollo <strong>di</strong> regolazione preciso e calzante per le esigenze dell’utente.Poiché ogni persona è unica, unica dovrà essere la regolazione dell’apparecchio. Per farequesto la scienza au<strong>di</strong>oprotesica e la ricerca au<strong>di</strong>ologica esplorano nuovi campi: da quello u<strong>di</strong>tivo,a quello psicologico, a quello cognitivo. Tenendo conto <strong>di</strong> tutte queste variabili, il software<strong>di</strong> regolazione GENIE, gestito dall’Au<strong>di</strong>oprotesista, ottimizza il funzionammo degli apparecchiacustici grazie al protocollo YouMatic.Il software che usa l’Au<strong>di</strong>oprotesista consente <strong>di</strong> definire quali siano lenecessità dell’utente e <strong>di</strong> far funzionare l’apparecchio in base a questeesigenze. La tecnologia degli apparecchi acustici corre, offrendo soluzioniraffinate con un elevato potenziale <strong>di</strong> personalizzazione sia alivello u<strong>di</strong>tivo che cognitivo. La traduzione della tecnologia in beneficiconcreti per gli utenti <strong>di</strong>pende dalla capacità <strong>di</strong>sfruttarne appieno le potenzialità u<strong>di</strong>tive.L’aspettiamo per la prova della nuova tecnologia INIUM• Prova gratuita senza impegno• Sconto 20%• Test gratuito dell’u<strong>di</strong>toCHIAMI SUBITO PER PRENOTARE IL SUO APPUNTAMENTO800 44 41 42FIRENZE Via del Giglio 53/rtel. 055 281659 - 281662Orario: 9-13 / 15-19Parcheggio privato convenzionatoCALENZANO il mercoledì ore 10-13Farmacia della MarinaVia <strong>di</strong> Prato, 26BADIA A RIPOLI il venerdì ore 10-13<strong>Misericor<strong>di</strong>a</strong> <strong>di</strong> Ba<strong>di</strong>a a RipoliVia Chiantigiana, 26www.au<strong>di</strong>oclinic.it - info@oticon.it<strong>San</strong> <strong>Sebastiano</strong>_<strong>257</strong>_Coperta.indd 2 09/09/13 10.47


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<strong>San</strong> <strong>Sebastiano</strong>_<strong>257</strong>_Coperta.indd 4 09/09/13 10.47l d bb % l b l l d € anno 65° n <strong>257</strong> Ottobre Novembre Dicembre 2013

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