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Il caso - Giorgio Pantano - Italiaracing

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MAGAZINEn. 2226 gennaio 2009<strong>Giorgio</strong> <strong>Pantano</strong>Un talentoimbavagliatoVincere in GP2 si è rivelato inutile ed ora il padovanoè alla finestra. Scartata l'ipotesi del rientro in F.1,aspetta la chiamata dagli USA dal team Ganassi o Panther.E non esclude l'ipotesi di un anno sabbatico


<strong>Il</strong> <strong>caso</strong> - <strong>Giorgio</strong> <strong>Pantano</strong>Massimo Costanuto col suo arrivo un team di vertice,come con Racing Engineering,che ha portato alla vittoria nel<strong>Il</strong> prossimo 4 febbraio <strong>Giorgio</strong> <strong>Pantano</strong>festeggerà 30 anni. E lo farà campionato. <strong>Pantano</strong> ha vinto ilnell’antipatico ruolo del disoccupato.Assurdo. Inconcepibile. La mente, si aspettava che anche lui,titolo dopo 4 anni e quindi, giusta-sua colpa? Essere nato nel 1979, al pari dei suoi predecessori, venisseaccompagnato in F.1. Invece, siquindi risultare indigesto al mondodella F.1 che ha assimilato, forse è alzato un muro. Invalicabile. E’senza neanche accorgersene, la logico pensare che alla GP2 il successodi <strong>Pantano</strong> abbia dato parec-sciocca regola non scritta per cuise si hanno più di 23-24 anni, a chio fastidio anche perché ha battutoBruno Senna, certamente unstento si è graditi, più che altrosopportati. Come se le capacità di “ritorno” migliore per il marketing.guida dipendessero dall’età. La Bruno Michel, boss della categoria,se ne è lavato le mani rifugian-carriera di <strong>Pantano</strong> è stata sempredifficile. Errori suoi, errori di chi lo dosi dietro questa frase rilasciatagestiva. Ma da qualche stagione, a Sportauto: “In F.1 avremo Buemiil padovano aveva preso il giusto e forse Senna”. Ecco fatto, l’immaginedella categoria è salva. Anchesentiero. Quello della GP2 per ilrilancio verso una F.1 che lo aveva nel 2009 un ex pilota GP2 sarà inlasciato libero con troppa fretta F.1. Anche se non è il campione. Ealla fine del 2004, dopo una non allora ci si rifugia dietro i “ma”.positiva stagione con una Jordan <strong>Pantano</strong>? Ma aveva già 30 anni,catenaccio. Dal 2005 al 2009, ma in F.1 si era già bruciato, ma ha<strong>Giorgio</strong> ha battagliato con team vinto al quarto anno. Messaggio ainotoriamente non di primo piano, naviganti: un pilota ora sa chevincendo gare, facendosi apprezzareper l’impegno e per essere in di euro per la GP2 e vincere il cam-potrà anche spendere 1.3 milionigrado di ribaltare le sorti delle pionato ma rischiare di non trovaresbocchi in F.1. Un bell’affare.squadre. Come con Campos, dive-Lo hannodimenticato2


<strong>Il</strong> <strong>caso</strong> - <strong>Giorgio</strong> <strong>Pantano</strong>L’intervista“Posso anche star4Allora <strong>Giorgio</strong> come va? Cosa c’èall’orizzonte?“Sto spingendo forte per correrenegli USA, ma pensavo veramenteche per me fosse giunto ilmomento di tornare in F.1. Hoaspettato, aspettato, aspettato…Bernie Ecclestone era statomolto carino, sembrava si volessedare da fare per me. Magari ciha provato, ma quando l’ho richiamatoa inizio anno non l’ho trovatoe non mi ha più cercato”.Quindi ti sei buttato alla ricercadi un team Indycar“Sì già a novembre ho contattatoChip Ganassi e Michael Andretti,ma entrambi avevano già firmatocontratti con i piloti per la stagione2009. Non c’era più posto. Hoprovato con Newman-Haas, maporteranno in pista solo una macchina,l’eventuale seconda se siporta il budget. E’ nato invece unbel rapporto con il team Pantherche preparebbero volentieri perme una seconda vettura, tantoche hanno detto di no a Conway.Ma tutto dipende da uno sponsorche stanno trattando. Ho sentitoanche altri team, ma tutti chiedevanosoldi. Quindi non mi restache sperare nella Panther anchese la situazione è difficile per viadella crisi economica”.Anche con Ganassi non è chiusala porta.“Assolutamente no. Con Ganassisto lavorando per rimediare unbudget che possa permettergli diallestirmi una terza monoposto.Lui ne sarebbe felice. Poi gli hoanche fatto questa proposta:caro Chip, accetto di fare la tuariserva, il terzo pilota, se mi daila certezza di guidare per te nel2010”Quindi accetteresti di stare fermoun anno?“Se ho la sicurezza di poter entrareda Ganassi come pilota ufficialenel 2010 sì. Sto aspettandouna sua risposta in merito”Altre possibilità, ma in Europa?“Ho intavolato trattative con Seate BMW, ma non c’era posto. Hoparlato con Mercedes per il DTM,ma non mi hanno mai risposto.Ho chiamato Ratel, l’organizzatoredel FIA GT, ma è stato chiarodicendomi che i team hanno bisognodi piloti con la valigia. Solamentedagli USA ho riscontratointeresse nei miei confronti tantoche si erano fatti sotto quattroteam di Indy Lights, la serie addestrativaalla Indycar”.Insomma, non ci resta che sperarenegli americani. Ma l’amarezzaper avere vinto un titoloGP2 per nulla e non essere statoconsiderato dalla F.1 immaginosia grande.“Grande è dir poco, ma me lasto facendo passare. Devo guardareavanti, alla mia carriera.Ma certo non mi ha fatto piaceresentirmi dire da Bruno Michel(organizzatore della GP2, ndr)che ho vinto al quarto anno equindi non mi dovevo aspettaregranché. Ma che c’entra? Non sitiene conto che non ho mai corsocon ART, con iSport? Non sipensa che forse certi piloti chehanno vinto subito in GP2 lohanno fatto con dei top team enon con le squadre con le qualiho gareggiato io? Team che hannocreduto in me, hanno ancheinvestito economicamente, edio li ho sempre ripagati con vittorie”.Quale era la chance per rientrarein F.1?“L’unica possibilità era la ToroRosso. Ma sapete cosa più mi dafastidio? Che non mi sia statadata la possibilità di fare un test,di dimostrare qualche cosa. Niente.Evitato. Anche da quelli dellaGP2 che, visto che ho vinto il lorocampionato, potevano darsi dafare organizzandomi un test conla Renault che sta dietro alla categoria.Invece sono finito neldimenticatoio”."Sapete cosa mi dapiù fastidio? Che nonmi sia stata data lapossibilità di fare untest F.1, di dimostrarequalche cosa. Niente"<strong>Giorgio</strong> <strong>Pantano</strong>


e fermo un anno”5


<strong>Pantano</strong> Story2000Campione F.3 tedesca – Team KMS20019° F.3000 Internazionale – Team Astromega20022° F.3000 Internazionale – Team Coloni20033° F.3000 Internazionale – Team Durango2004Mondiale F.1 - Team Jordan6


20056° GP2 – Team Super Nova200526° Indycar – Team Ganassi (2 gare)20065° GP2 – Team FMSI20073° GP2 – Team Campos2008Campione GP2 – Team Racing Engineering7


F.1 - Pre stagione 2009A tutto tesMugello, Portimao, Valencia. Su queste tre piste la scorsa settimana sisono divisi i team della F.1. Unici a rimanere con i motori spenti, ForceIndia e Red Bull. La Ferrari ha scelto di girare sul tracciato toscano cancellandola trasferta a Portimao, in Portogallo, per motivi di meteo. Ma èparso subito chiaro che la verità risiedeva nel fatto di voler stare il più vicinopossibile alla sede di Maranello per risolvere velocemente i problemiemersi col Kers nel primo shake down. La McLaren si è invece diretta inAlgarve assieme a Toyota, Toro Rosso (unica a girare con la vettura 2008),Renault e Williams, con queste ultime che hanno anche presentato le loronuove monoposto, vedi n° 21 del nostro Magazine. A Valencia infine, hacompiuto i primi passi la BMW Sauber F1.09. Vediamo allora nelle pagineprecedenti, team per team, come si sono svolti i loro test.8


t MugelloFerrariPortimaoMcLaren, Renault, Williams, Toyota, Toro RossoValenciaBMW9


F.1 - Test Ferrari al MugelloLa F60 troval’affidabilità19-20 gennaio (pista bagnata)Kimi Raikkonen96 giri – 503 kmMiglior tempo 1’33”35321-22 gennaioFelipe Massa207 giri – 1085 kmMiglior tempo 1’23”980Totale giri – 303Totale km – 1588Guasti tecniciProblema idraulicoRottura del differenziale10


“Come affidabilità la F60 merita unbell’otto. Come prestazionibisognerà aspettare i confrontidiretti con i nostri avversari. Direiche lasciamo una macchina piena dicarico aerodinamico per trovare unaspecie di kart più difficile daguidare, con errori più probabili equindi con la necessità di unamaggiore abilità da parte dei piloti”Felipe Massa“La prima impressione, nonostanteabbia trovato la pista semprebagnata, è che tutte le cose nuovestanno funzionando a meraviglia.Anche il Kers ha reagito bene.Con questo sistema si ha piùpotenza ma per un periodo talmentebreve che credo non potrà cambiaremolto le cose. Sarà interessante,ma non decisiva”Kimi Raikkonen11


F.1 - Test McLaren a PortimaoSensazionipositive19-20 gennaio (pista bagnata)Pedro De La Rosa90 giri – 421 kmMiglior tempo 1’37”51221 gennaioLewis Hamilton81 giri – 380 kmMiglior tempo 1’30”242Totale giri – 171Totale km – 801Guasti tecniciRottura di unsensore delmotore12


“Questo primo test era pensatoper farmi conoscere la nuovamacchina e le regolazioni percominciare a dare le primeindicazioni agli ingegneri. Itempi non sono importanti.Posso dire che sento bene lavettura anche se ho guidato perun solo giorno. La lista dellavoro da fare è enorme. Con laproibizione dei test durante lastagione e le poche sessioni neiprossimi due mesi, il tempo cherimane sarà molto intenso ecritico per ogni squadra”.Lewis Hamilton13


F.1 - Test Renault a PortimaoMisterogiallo19-20gennaio (pista bagnata)Nelson Piquet42 giri – 197 kmMiglior tempo – 1’45”86021 gennaioFernando Alonso84 giri – 394 kmMiglior tempo – 1’31”743Totale giri – 126Totale km – 591Guasti tecniciProblema elettricoRottura del motore14


“E’ ancora troppo presto per dare ungiudizio sulla nuova Renault R29. Lastiamo scoprendo giro dopo giro e devodire che è una vettura che si lasciagestire bene, sente le piccole variazioniche facciamo. Abbiamo poco tempo e cisono tantissime cose ancora daapprendere. Peccato che la pioggia ci hatolto una giornata intera di prove”Fernando Alonso15


F.1 - Test Toyota a PortimaoRimandataa febbraio19 gennaio (pista bagnata)Kamui Kobayashi46 giri – 215 kmMiglior tempo 1’50”98920 gennaio (pista bagnata)Jarno Trulli30 giri – 140 kmMiglior tempo 1’42”39921 gennaioTimo Glock63 giri – 295 kmMiglior tempo 1’30”878Totale giri – 139Totale km – 651Guasti tecniciDistacco di untubo dell’olio16


“Ho girato con pistabagnata e con unatemperatura bassa percui era difficile mandarein temperatura le gomme.In queste condizioni èpraticamente inutilecapire una macchinanuova. Aspetto quindi iprossimi test cheabbiamo organizzato inBahrain. Lì capiremo ilvero valore della TF109”Jarno Trulli“Ho potuto provare lamacchina in condizioni dipista asciutta, ma hoperso tempo per unproblema ad un tubodell’olio che mi hacostretto a fermarmilungo la pista. Alla fine hofatto 63 giri, ma di fattoabbiamo girato troppopoco. <strong>Il</strong> feeling iniziale èbuono, dovremo sfruttareal meglio la prossimatornata di test”Timo Glock17


F.1 - Test Williams a PortimaoSubito daguinness19 gennaio (pista bagnata)Nico Hulkenberg28 giri – 131 kmMiglior tempo 1’46”33520/21 gennaioNico Rosberg174 giri – 701 kmMiglior tempo 1’29”729Totale giri – 202Totale km – 832Guasti tecniciNessuno18


“Martedì 20 pioveva molto e nonera possibile capire molto sullavalidità della FW31. Ma il giornoseguente la pista era asciutta edho potuto girare parecchio. Pensodi avere segnato un record: averpercorso il maggior numero dichilometri con una vettura di F.1 inun giorno e per di più senzaproblemi tecnici. Abbiamo provatodiverse cose e rispettato ilprogramma di lavoro. Ma è ancorapresto per capire a che livellosaremo rispetto agli altri team”Nico Rosberg19


F.1 - Test Toro Rosso a PortimaoAspettandola STR419/20/21 gennaioSebastien Buemi241 giri – 1.129Miglior tempo 1’27”98720Guasti tecniciNessuno


F.1 - Test BMW a ValenciaPrestazioniindecifrabili21/22 gennaioRobert Kubica215 giri – 861 kmMiglior tempo – Non comunicato23/24 gennaioNick Heidfeld183 giri – 733 kmMiglior tempo – Non comunicatoTotale giri – 398Totale km – 1.59422


“Siamo riusciti a completare quattro giorni di test veramente intensi con la nuova F1.09senza soffrire particolari problemi tecnici. Ciò significa che il programma che avevamoprevisto è stato perfettamente eseguito. La pioggia non è caduta a Valencia, adisturbarci è stato solamente un forte vento. Abbiamo provato al meglio l’uso dellegomme slick ed usato la versione 2009 del motore V8 con il nuovo limite a 18.000 girie utilizzato ovviamente il Kers. L’affidabilità ottenuta è stata ottima. Essendo gli unicipresenti a Valencia non sappiamo però dove ci posizioniamo rispetto alla concorrenza”Walter Riedl, managing director23


GP2 Asia a Al Sakhir - Gara 1Kobayashi si conferma,Mortara sul podiodi Massimo CostaGrande prova di autorità di Kamui Kobayashiche ha ribadito con forza di essereil numero uno della GP2 Asia 2008-2009.<strong>Il</strong> giapponese del Toyota Driver Programha vinto la prima gara di Al Sakhir dopoche, partito col 3° tempo, ha superato infase di partenza Jerome D'Ambrosio (2°in qualifica) e il leader nonché polemanNico Hulkenberg al 13° giro. Poi ha presoil largo. E' stato un trionfo per il teamDams che ha raccolto una doppietta grazieanche al secondo posto di D'Ambrosio.<strong>Il</strong> belga ha fallito la partenza ritrovandosiquarto, ma ha saputo risalire fino adacchiappare la piazza d'onore salendoper la prima volta sul podio. Al debutto inGP2, Edoardo Mortara, 4° in qualifica, havinto la sfida con Hulkenberg nella specialeclassifica rookie. L'italiano del teamArden ha lottato per tutta la corsa duellandoprima con D'Ambrosio infine si èdifeso dal tedesco. Mortara è così salitosul terzo gradino del podio. Hulkenberg,che partiva dalla pole, è scattato moltobene e per 13 giri ha tenuto la testa dellagara. Poi Kobayashi lo ha sorpreso, madopo il pit-stop la Dallara del team ARTdel campione europeo della F.3 non eraMOMENTO CLOU13° giro – <strong>Il</strong> sorpasso di Kobayashi a Hulkenbergpiù veloce come nelle prime fasi di corsa.Hulkenberg è così giunto quarto. Bellacorsa di Davide Valsecchi che ha conclusoquinto dopo essere partito dallanona posizione. Un bel recupero che glipermette di ridurre a tre punti il distaccoda Roldan Rodriguez nella classificagenerale che lo vede terzo. Lo spagnolodel Piquet GP ha chiuso sesto senza particolarispunti. A punti anche Giedo Vander Garde, settimo, e Sergio Perez, ottavo,protagonista di una corsa grintosissima.<strong>Il</strong> messicano del team Campos partiràin pole in gara 2 per via della grigliainvertita.PhotoPellegrini24


Kamui Kobayashi festeggia sul podioLa cronacaGiro dopo giroEdoardo MortaraAl via, rimangono fermi Yamamoto e Bonanomi,che per evitare il giapponese posto davantia lui frena e spegne il motore. Hulkenbergscatta bene dalla pole mentre D'Ambrosio, inprima fila, viene risucchiato da Kobayashi eMortara. Nel corso del 1° giro Crestani va intestacoda. Hulkenberg deve difendersi daKobayashi mentre D'Ambrosio tenta di superareMortara per il terzo posto. Al 5° giro, ildoppiaggio di Chen da parte di Mortara sulrettifilo di arrivo permette a D'Ambrosio disfruttare l'occasione e di infilarsi all'interno(non senza una toccatina) dell'italiano. Tentadi approfittarne anche Rodriguez, ma salta sulcordolo e perde una posizione a vantaggio diVilla. Si ritira Buurman. Al 6° giro il primo pilotaa effettuare il cambio gomme è Petrov. Lasituazione: Hulkenberg, Kobayashi, poi a 6"D'Ambrosio, Mortara, Villa, Rodriguez, Van derGarde, Perez, Valsecchi, Bamber. Ricci è 14°,Provenzano 18°, Dalle Stelle 19°, Bonanomi21°. Al 10° passaggio, Kobayashi è semprein scia a Hulkenberg e tenta in tutti i modi discavalcarlo. Valsecchi sale 8° superandoPerez. Al 13° giro, il giapponese sorprendeHulkenberg alla prima curva. <strong>Il</strong> tedesco non cista e tenta subito di replicare. Valles, a centrogruppo, accosta a bordo pista e si ritira.Sorpasso con brivido di Villa su Perez, col messicanoche gli rifila una ruotata sulla fiancata.Kobayashi prende il largo e porta il vantaggiosul rivale della ART a 2"5 al 16° passaggio.A metà corsa, Hulkenberg cambia le gommementre Perez si riprende la posizione su Villa.Vanno ai box per il pit D'Ambrosio poi Mortarae Rodriguez. <strong>Il</strong> belga rientra davanti a Hulkenbergche viene superato da Mortara. <strong>Il</strong>tedesco non ha più il ritmo dei giri iniziali. Al20° giro è il turno di Kobayashi effettuare ilpit. <strong>Il</strong> giapponese del Toyota Driver Programrientra in pista al comando. Kobayashi è tranquillamenteprimo seguito dal compagnoD'Ambrosio che è a 7", poi Mortara e Hulkenbergin furioso duello mentre Bonanomi siglail giro più veloce. Nelle retrovie, contatto traRazia e Ricci con l'italiano che (all'interno) sigira. Kobayashi toglie il giro più veloce dellagara a Bonanomi. La situazione a 10 tornatedall'arrivo: Kobayashi, D'Ambrosio, Mortara,L'ordine di arrivo di gara 1,venerdì 23 gennaio 20091 - Kamui Kobayashi - Dams - 34 giri 1.00'10"3182 - Jerome D'Ambrosio - Dams - 5"8923 - Edoardo Mortara - Arden - 18"5704 - Nico Hulkenberg - ART - 19"4365 - Davide Valsecchi - Durango - 20"3686 - Roldan Rodriguez - Piquet GP - 24"0767 - Giedo Van der Garde - iSport - 24"7488 - Sergio Perez - Campos - 27"4629 - Javier Villa - Super Nova - 30"68710 - Vitaly Petrov - Campos - 36"70211 - Earl Bamber - Meritus - 38"04212 - Hamad Al Fardan - iSport - 51"42413 - Diego Nunes - Piquet GP - 55"56014 - Luiz Razia - Arden - 1'06"97615 - Frankie Provenzano - Trident - 1'14"58416 - Rodolfo Gonzalez - FMSI - 1'18"33917 - Sakon Yamamoto - ART - 1'18"39118 - Michael Herck - DPR - 1'18"55919 - Michael Dalle Stelle - Durango - 1'46"18520 - Marco Bonanomi - Meritus - 1 giro21 - Kevin Nai Chia Chen - FMSI - 2 giriGiro più veloce: Kamui Kobayashi 1'43"604Ritirati31° giro - James Jakes21° giro - Giacomo Ricci13° giro - Adrian Valles0 giri - Yelmer Buurman0 giri - Fabrizio CrestaniHulkenberg, Rodriguez, Valsecchi, Van der Garde,Perez, Villa e Petrov. Provenzano è 17°,Bonanomi 20° e Dalle Stelle 21°. Valsecchisi avvicina a Rodriguez per il 5° posto e passalo spagnolo al 30° giro. <strong>Il</strong> pilota del PiquetGP se la deve vedere con Van der Garde mentresi ritira ai box Jakes, sempre nelle ultimeposizioni. Doppietta Dams mentre Mortaraesulta sul traguardo per il 3° posto conquistatodavanti a Hulkenberg e Valsecchi. Ultimecurve con il debuttante Gonzalez che scorrettamentespinge letteralmente fuori pistaYamamoto.25


GP2 Asia a Al Sakhir - Gara 2Perez portain alto il MessicoPhotoPellegrini26di Massimo CostaPrima vittoria in GP2 per un pilota messicano.Sergio Perez (sopra), del team Camposha vinto gara 2 ad Al Sakhir, terza provadella serie asiatica. <strong>Il</strong> rookie del teamCampos, pilota del programma Junior Telmexin arrivo dalla F.3 inglese, grazie all'ottavoposto in gara 1 è partito per la corsasprint davanti a tutti. Perez si è mossobene al via, senza esitazioni, facilitatoanche dalla piazzola vuota al suo fianco.Doveva infatti esserci Giedo Van der Garde,ma l'olandese della iSport ha stallatoquando doveva iniziare il giro di ricognizione.Spinto ai box è così partito dalla pitlane.Perez quindi non solo non ha commessoerrori in fase di partenza, ma hasaputo tenere con autorità per tutta la garala prima posizione. Prima allungando consicurezza su Davide Valsecchi, poi resistendoal ritorno del pilota italiano nel finale,quando da 2" il suo vantaggio si eraridotto a 0"5. <strong>Il</strong> messicano ha precedutosul traguardo un ottimo Valsecchi. Sempresecondo, il pilota del team Durango ha pensatoalla classifica del campionato incamerandocinque punti molto importantiche lo proiettano al secondo posto assoluto.Valsecchi ha tentato il forcing finalesu Perez, ma ormai era troppo tardi. Incredibileil terzo posto conquistato da JeromeD'Ambrosio, decisamente il "Man of theRace". <strong>Il</strong> belga del team Dams è transitatoottavo al 1° giro. Ma non si è dato pervinto. Ha quindi superato Earl Bamber, ilcompagno Kamui Kobayashi, Roldan Rodriguez,Javier Villa e all'ultimissimo giro NicoHulkenberg. Non ha avuto la sua stessavelocità Kobayashi, il vincitore di gara 1 eleader della GP2 Asia. <strong>Il</strong> giapponese dellaDams, ottavo sullo schieramento, ha conclusoin sesta piazza rimediando un punticino.Hulkenberg (ART) ha rimediato ilsecondo quarto posto in 24 ore. Non maleconsiderando che è al debutto, ma dopola pole di venerdì era lecito aspettarsi moltodi più. E' uscito dai punti Rodriguez, indifficoltà a partire da metà gara. EdoardoMortara si è piazzato ottavo alle spalle diBamber. L'italiano della Arden dopo il terzoposto di venerdì si è limitato a non fareerrori. Nella conferenza stampa di gara 1non si era nascosto: "<strong>Il</strong> mio obiettivo perla seconda corsa è quello di fare il maggiornumero di chilometri possibili. Non hoancora il feeling giusto con la macchina,sono inesperto in questa categoria e quindiè importante vedere il traguardo. Nonritengo realistico poter concludere nuovamentetra i primi tre". Bella la rimonta diMarco Bonanomi che da ventesimo hatagliato il traguardo in decima posizione.


La cronacaGiro dopo giroSubito un colpo di scena quando le monopostosi muovono per il giro di ricognizione. Vander Garde, in prima fila, stalla e viene spintoin pit-lane dai commissari di pista. Partirà dallacorsia box. Al via, Nunes rimane fermo.Perez scatta in testa seguito da Valsecchi, Hulkenberg,Villa, Rodriguez e Kobayashi. Perezha subito un buon passo e lascia metri importantitra sè e Valsecchi. Dietro al sesto, Kobayashi,passano Bamber, D'Ambrosio, Mortarae Fardan. Provenzano è 15°, Bonanomi 17°.D'Ambrosio si sbarazza di Bamber e va nellascia del compagno Kobayashi che superadopo due tornate. Perez è tranquillamente alcomando mentre Jakes si ritira. A 14 giri daltraguardo, Valsecchi riduce da 2" a 1"6 il divariodal messicano del team Campos. La bellacorsa di Fardan finisce in corsia box. D'Ambrosioè scatenato e sale ancora di una posizionepassando Rodriguez a 11 tornate dall'arrivo.Lo spagnolo cede anche a Kobayashi.La situazione: Perez, Valsecchi, Hulkenberg,Villa, D'Ambrosio, Kobayashi, Rodriguez. Gonzalezsi ferma. Perez riporta a 2" il vantaggiosu Valsecchi. Mortara è nono, bella la rimontadi Bonanomi che dalla decima fila è giàundicesimo. D'Ambrosio tenta di infastidireVilla e le manovre di disturbo riescono alla perfezione.Lo spagnolo della Super Nova sbagliauna frenata e il belga ne approfitta salendoal quarto posto. Mancano 4 giri al terminee Valsecchi spinge forte. E' ora a 1" daPerez. Ultima tornata. Perez vede la sagomadella Dallara di Valsecchi nello specchietto.Davide è a 0"6 da lui. Intanto dietro di loro,l'ineffabile D'Ambrosio compie un altro capolavorosuperando con una bella azione Hulkenberge guadagnando così il terzo posto.Perez resiste e va a vincere la sua prima garain GP2 riportando al vertice il team Camposdi Alejandro Agag.Perez festeggia sul podioL'ordine di arrivo di gara 2,sabato 24 gennaio 20091 - Sergio Perez - Campos – 23 giri in 40’14"6422 - Davide Valsecchi - Durango - 0"7493 - Jerome D'Ambrosio - Dams - 8"0814 - Nico Hulkenberg - ART - 8"6755 - Javier Villa - Super Nova - 10"5336 - Kamui Kobayashi - Dams - 11"1167 - Earl Bamber - Meritus - 15"4418 - Edoardo Mortara - Arden - 16"2309 - Luiz Razia - Arden - 17"21310 - Marco Bonanomi - Meritus – 17”82111 - Sakon Yamamoto - ART - 18"32312 - Vitaly Petrov - Campos - 25"46613 - Yelmer Buurman – Ocean – 29”28314 - Giedo Van der Garde - iSport - 36"85015 - Frankie Provenzano - Trident - 41"24216 - Giacomo Ricci – DPR – 44”67717 - Fabrizio Crestati – Ocean – 45”38918 - Michael Herck - DPR - 50"46419 - Adrian Valles – Trident – 55”91320 - Michael Dalle Stelle - Durango - 1'04"29821 - Kevin Nai Chia Chen - FMSI – 1’07”23522 - Diego Nunes - Piquet GP – 1’09"07223 - Roldan Rodriguez - Piquet GP – a 1 giroGiro più veloce: Diego Nunes 1'43"913Ritirati14 giri - Rodolfo Gonzalez - FMSI12 giri - Hamad Al Fardan - iSport8 giri - James Jakes – Super Nova<strong>Il</strong> campionato1.Kobayashi 34 punti; 2.Valsecchi 24; 3.Rodriguez 22;4.D'Ambrosio 17; 5.Villa 12; 6.Perez & Hulkenberg 10;8.Bamber & Petrov 8.MOMENTO CLOUAl via del giro di ricognizione, Van der Garde, in prima fila, rimane fermo col motore spento27


GP2 Asia a Al Sakhir - Gli italianiAl Settebello piaEdoardo Mortara terzo in gara 1,Davide Valsecchi secondo nellacorsa sprint. <strong>Il</strong> bottino dei pilotitricolori ad Al Sakhir, nella terzaprova della GP2 Asia, è decisamentepositivo. A loro, va aggiuntola buona prova in qualifica diMarco Bonanomi (nono) poi sciaguratamenterimasto fermo alvia della prima gara quandodavanti a lui si è bloccato SakonYamamoto. Ma il lecchese hadato prova della sua abilità nellaprova Sprint quando da ventesimoha rimontato fino al decimoposto finale. Ha sorpreso FrankieProvenzano che è salito perla prima volta su una Dallara GP2in Bahrain e nelle due corse si èben difeso giungendo per duevolte quindicesimo. <strong>Il</strong> weekend diGiacomo Ricci è stato condizionatoda problemi ai freni fin dalleprove libere. Poi un contattocon Razia in gara 1 ha messofine alle sue ambizioni mentrenella seconda corsa ha chiusosedicesimo. Al traguardo nellaseconda prova Fabrizio Crestani,diciassettesimo, subito fuori ingara 1. Due volte all’arrivo inveceMichael Dalle Stelle.Davide ValsecchiMarco BonanomiEdoardo Mortara28


ce il podioPhotoPellegriniEdoardo Mortara – ArdenQualifica – 4°Gara 1 – 3°Gara 2 – 8°Davide Valsecchi – DurangoQualifica – 10°Gara 1 – 5°Gara 2 – 2°Giacomo RicciMichael Dalle StelleFabrizio CrestaniFrankie ProvenzanoMarco Bonanomi – MeritusQualifica – 9°Gara 1 – 20°Gara 2 – 10°Frankie Provenzano – TridentQualifica – 24°Gara 1 – 15°Gara 2 – 15°Fabrizio Crestani – OceanQualifica – 19°Gara 1 – Ritirato testacodaGara 2 – 17°Giacomo Ricci – DPRQualifica – 23°Gara 1 – Ritirato contattoGara 2 – 16°Michael Dalle Stelle – DurangoQualifica – 26°Gara 1 – 19°Gara 2 – 20°29


A1 Grand Prix a Taupo - Gara 1Carroll nonconosce rivaliMassimo CostaTerza vittoria stagionale per ilteam Irlanda e la sua stella AdamCarroll. A Taupo, nella gara sprint,il pilota nord irlandese ha sempreoccupato la prima piazza dopoessere partito dalla pole. Una provadi forza notevole quella di Carroll,che ha sempre controllatocon agilità la corsa. Neel Jani hafatto suo il secondo posto. <strong>Il</strong> pilotadel team Svizzera, quarto nellaprima fase di gara, non si è arresoe grazie al supporto del team, nelpit-stop è riuscito a rientrare inpista davanti a Robert Doornbos eFilipe Albuquerque, che lo precedevano.Buona la prova del teamItalia con Edoardo Piscopo chedopo essere partito dalla nonapiazza è risalito fino alla sesta. Nelfinale non è riuscito a reagire a unattacco di Filipe Albuquerque edha tagliato il traguardo al settimoposto. Un risultato comunquepositivo per gli azzurri che a Taupohanno dato il benvenuto all’ingegnereReggiani.MOMENTO CLOULa partenza perfetta di Carroll, che scattava dalla pole,e l’altrettanto ottimo cambio gomme del team Irlanda che ha permessoal pilota nord irlandese di rimanere al comando30


Edoardo PiscopoLa cronacaGiro dopo giroAl via Carroll non si fa sorprendere e imboccala prima curva al comando seguito daDoornbos, Albuquerque, Jani, Duval, Martine Piscopo. Guimaraes ha subito qualcheproblema mentre Andretti nelle ultime posizionisi libera di Duran. I primi tre hanno unpasso diverso dagli inseguitori e lascianoDuval a qualche metro a difendersi da Martin.Bel sorpasso di Cong Fu su Hermanto.Al 5° giro, Carroll e Jani sono i primi a rientrareai box per il cambio gomme obbligatorio(finestra aperta tra il 4° e l'8° passaggio).Operazione perfetta. La tornataseguente, si fermano Doornbos e Albuquerque,ma quando rientrano in pista si ritrovanodietro a Jani, balzato al secondoposto. Martin, che stava conducendoun'ottima corsa, taglia troppo un cordolo,urta qualcosa e gli si spezza la sospensioneanteriore sinistra. All'8° giro si ritira aibox Morad. Piscopo è sesto in scia a Vander Drift ma deve guardarsi da Albuquerque.La situazione al 10° passaggio: Carroll,Jani, Doornbos, Duval, Van der Drift,Piscopo, Albuquerque, Fauzy, Karthikeyane Zauggi. All'11° giro, Albuquerque sorprendecon un sorpasso deciso alla variantePiscopo e si prende la sesta posizione.Anche Fauzy attacca l'italiano, ma questavolta Piscopo risponde al meglio. La corsanon ha più sussulti se non per l'errore infrenata di Cong Fu che finisce nella sabbia.Vince Carroll che incrementa il primo postodel team Irlanda nella classifica generale.L'ordine di arrivo di gara 1,domenica 25 gennaio 20091 - Irlanda - Adam Carroll - 15 giri 19'40"2712 - Svizzera - Neel Jani - 1"4883 - Olanda - Robert Doornbos - 3"5594 - Francia - Loic Duval - 8"5945 - Nuova Zelanda - Chris Van der Drift - 11"6666 - Portogallo - Filipe Albuquerque - 12"6657 - Italia - Edoardo Piscopo - 14"9598 - Malesia - Fairuz Fauzy - 15"7979 - India - Narain Karthikeyan - 20"97310 - Sud Africa - Adrian Zaugg - 22"03011 - Monaco - Clivio Piccione - 24"28112 - Stati Uniti - Marco Andretti - 30"56513 - Gran Bretagna - Dan Clarke - 31"00514 - Indonesia - Satrio Hermanto - 32"36115 - Brasile - Felipe Guimaraes - 33"13416 - Messico - Salvador Duran - 40"601Giro più veloce: Neel Jani 1'15"021RitiratiAustralia - John MartinLibano - Daniel MoradCina - Cheng Cong Fu31


A1 Grand Prix a Taupo - Gara 2Janidalla paura al trionfo32Massimo CostaDodici giorni di ospedale, il terribilesospetto di una meningite. Poi dissolto.La vigilia di Taupo per Neel Jani è statadecisamente ansiosa. Ma tutto è finitoal meglio e il pilota svizzero, seppurenon al meglio della forma, è partito perla lontana Nuova Zelanda. Jani non haavuto problemi fisici, ha recuperato infretta conquistando un bel 2° posto ingara 1. Qualche dubbio poteva rimanereper la corsa lunga, 70 minuti inapnea. L'ex tester Red Bull F.1 ce l'hafatta e addirittura è andato a conquistarela prima vittoria nella Feature Racedel campionato 2008/2009, la secondain assoluto dopo quella Sprint diSepang. Jani ha fatto una grande partenzabalzando da quinto a secondo allaprima curva. Ma contro Carroll, cheoccupava la prima posizione, sembravanon esserci nulla da fare. Invece, dopoil secondo pit-stop, l'irlandese in corsiabox ha avuto un problema nell'inserirela seconda marcia, è entrato l'antistallo,e Jani lo ha passato. Una volta intesta, lo svizzero ha controllato la corsae neanche l'ingresso in pista della safety-carper l'uscita di Clivio Piccione lo hainfastidito. Carroll ha conquistato ilsecondo posto, bella conclusione di unweekend memorabile che comprendeanche due pole e una vittoria nella garaSprint. Come sempre all'altezza dellasituazione il bravo Filipe Albuquerqueche ha rimediato un terzo posto al qualeè rimasto aggrappato fin dal via. Festain casa Australia per la quarta piazza diJohn Martin. Questo ragazzo è una dellesorprese del campionato. <strong>Il</strong> piazzamentodi Taupo va ad aggiungersi aglialtri due quarti ottenuti nelle FeatureRace di Zandvoort e Sepang. Doornbosha concluso quinto, ma ha sbagliatocompletamente la partenza dalla primafila. Anonima a Taupo la Francia, sestacon Loic Duval. Un errore nel finale gliha fatto perdere la quinta posizione.Bene l'India con un battagliero NarainKarthikeyan che ha portato l'azzurramonoposto al settimo posto davanti aMarco Andretti che ha riscattato un weekendche pareva difficile. Applausi perEdoardo Piscopo e il team Italia, nonidopo essere partiti quindicesimi. FairuzFauzy ha buttato via un 7° posto chepareva certo con un testacoda.Neel Jani festeggia all’arrivo


La cronacaGiro dopo giroDuran parte dai box. Carroll è ancora unavolta perfetto dalla pole quando scatta lagara. Non altrettanto si può dire per Doornbosche dalla prima fila si fa passare daAlbuquerque e Jani. Lo svizzero superaanche il portoghese e si installa secondodal quinto posto sullo schieramento. Primogiro turbolento con Morad che tenta unimprobabile sorpasso su Van der Drift edanneggia il musetto tagliando la gommaal neozelandese che tra il disappunto delpubblico di casa infila la corsia box. Piscopoè 16°. Al 1° giro: Carroll, Jani, Albuquerque,Morad, Doornbos, Duval. Fauzy, Guimaraes,Andretti, Karthikeyan. Al 5° passaggio,Andretti perde tre posizioni ed Hermantova in testacoda. Guimaraes tagliala chicane, ma rimane davanti a Karthikeyan.<strong>Il</strong> brasiliano ha un condotta di garadecisamente sopra le righe. Respinge unattacco dell'indiano costringendolo sullaterra della variante. Karthikeyan viene passatoda Piccione. Guimaraes finge poi dinon vedere Piccione al suo interno, dopoun altro errore. Contatto inevitabile con Guimaraesche si gira e Piccione che rovina ilmusetto saltellando nella via di fuga. Carrollè il primo a effettuare la prima serie dipit-stop per il cambio pneumatici. L'irlandesesi ferma al 9° giro, Jani lo farà al 10°,Doornbos al 12° (problema con ruotaposteriore destra), Albuquerque al 13°.Dopo che tutti hanno effettuato la sosta,Carroll conduce al 15° passaggio con 3"4su Jani, 4"5 su Albuquerque, 6" su Martine 12"2 su Duval. Seguono Doornbos, Fauzy,Karthikeyan, Andretti (ottimo recupero),Clarke, Piscopo, risalito 11°. Al 17° giro,Cong Fu ripete l'errore di gara 1 girandosimentre era 12°, ma questa volta riparte.Al 19° passaggio, Clarke (10°) perde ilretrotreno in una curva a sinistra mentreinseguiva Andretti e finisce nella sabbia.L'inglese inserisce la prima e riprende lacorsa. Nuova escursione fuori pista, stavoltasolitaria, di Piccione (staccato di tre giri)che porta altra terra sull'asfalto. Albuquerqueè il più rapido in questa fase centraledella corsa. Sono Martin e Duval tra i leaderad aprire la serie dei secondi pit-stopal 24° giro. Imitati la tornata seguente daCarroll e Jani, vicini di box. E qui c'è il colpodi scena. Cambiate le gomme, Carrollin fase di ripartenza non riesce ad inserirela seconda marcia e Jani lo passa in accelerazione.Al 26° giro è Albuquerque a fareil pit. La situazione al 28° passaggio: Jani,Carroll a 1"9, Albuquerque a 3"7, Martin a11"6, Duval a 16", Doornbos a 21"6 poiFauzy, Karthikeyan e Piscopo che ha guadagnatoun'altra posizione ed è 9° davantiad Andretti e Zaugg. Cong Fu (13°) riceveun drive-through in quanto nel pit-stop èripartito tirandosi dietro il carrellino che sollevala vettura creando una situazione dipericolo. Albuquerque recupera 1" su Carrollquando siamo al 35° giro, 15 al traguardo.Jani ha 1"6 sull'irlandese, e 2"7 sulportoghese. Piscopo tiene agilmente lanona piazza. E' a 3"6 da Karthikeyan edha 5" di vantaggio su Andretti. Piccione finiscela sua corsa nella sabbia. Taglio divariante per Guimaraes. Tutto viene rimessoin discussione quando al 38° giro ladirezione gara manda in pista la safety-carper consentire il recupero della vettura diPiccione, rimasta in posizione pericolosa.La corsa riprende al 40° giro e non si verificanovariazioni di classifica. Al 41°,Andretti supera Piscopo per il 9° posto.Duran (12°) entra ai box per ritirarsi dopouna divagazione nella terra. Al 44° giro,Hermanto (doppiato) si gira nell'ultimastaccata prima del traguardo. Duval, che losegue, arriva lungo e Doornbos lo infila peril 5° posto. Arriva Fauzy e forse distratto vain testacoda perdendo la settima piazza. A4 giri dal termine: Jani, Carroll, Albuquerque,Martin, Doornbos, Duval, Karthikeyan,Andretti, Piscopo, Zaugg. Nulla cambia finoalla bandiera a scacchi e Jani festeggia lasua seconda vittoria, la prima nella FeatureRace.L'ordine di arrivo di gara 2,domenica 25 gennaio 20091 - Svizzera - Neel Jani - 50 giri 1.06'19"5742 - Irlanda - Adam Carroll - 1"0473 - Portogallo - Filipe Albuquerque - 2"3794 - Australia - John Martin - 10"5935 - Olanda - Robert Doornbos - 14"4026 - Francia - Loic Duval - 17"4237 - India - Narain Karthikeyan - 20"2158 - Italia - Edoardo Piscopo - 23"1569 - Sud Africa - Adrian Zaugg - 23"34710 - Malesia - Fairuz Fauzy - 26"83211 - Stati Uniti - Marco Andretti - 45"79912 - Gran Bretagna - Dan Clarke - 1 giro13 - Nuova Zelanda - Chris Van der Drift - 1 giro14 - Cina - Cheng Cong Fu - 1 giro15 - Brasile - Felipe Guimaraes - 1 giroGiro più veloce: Neel Jani 1’15”021Ritirati1° giro - Libano - Daniel Morad33° giro - Monaco - Clivio Piccione42° giro - Indonesia - Satrio Hermanto43° giro - Messico - Salvador Duran<strong>Il</strong> campionato1.Irlanda 65; 2.Svizzera 52; 3.Portogallo 49; 4.Francia41; 5.Olanda 38; 6.Nuova Zelanda 35; 7.Malesia 31;8.Australia 30; 9.Sud Africa 17; 10.Gran Bretagna, StatiUniti 16; 12.Monaco, Italia 9; 14.India 5; 15.Brasile,Corea, Cina 4; 18.Libano 3.MOMENTO CLOUAl 24° giro, dopo il secondo pit-stop, il leader Carrollmentre si sta avviando verso l’uscita della corsia box è costrettoa rallentare per l’inserimento dell’anti-stallo per un paio di secondi.Jani lo supera e va a vincere la corsa33


Grand Am a Daytona - Gara“Missione compiuta per David Donohue.Nato 42 anni fa a Moorestown,New Jersey, Donohue è stato la veraforza propulsiva del Brumos Racing,raggiungendo il successoa quarant'anni di distanza dal padreMark, leggenda della CanAm,scomparso in Formula 1 a Zeltwegnel lontano 1975”Donohue, un tudi Marco CortesiÈ festa grande per il Brumos Racingnella 24 Ore di Daytona. La squadradi Bob Snodgrass conquista primo eterzo posto, schiacciando il tentativodel team Ganassi di conquistare ilquarto alloro consecutivo nella maratonadella Florida, prima prova stagionaledel campionato Grand Am. Atrionfare, vero e proprio uomo di punta,David Donohue che, dopo averconquistato una risicatissima poleposition ai danni di Timo Bernhard, hacondotto l'assalto finale nei confrontidi Juan Pablo Montoya. Dopo il sorpasso,avvenuto a meno di 40 minutidal termine, Donohue ha retto il forcingdel colombiano nelle concitatefasi finali grazie ad una gestione quasiperfetta nel traffico delle vetturedoppiate e al poderoso allungo delmotore Porsche. <strong>Il</strong> margine sul traguardo,165 millesimi, è il più ridottodella storia della corsa, al termine ditre ore che hanno visto quattro vetturecon tre motorizzazioni e duetelaisti diversi lottare apertamenteper la vittoria. A dividere la gioia diDonohue, un parco piloti ben assortito.Antonio Garcia, il "novellino" delgruppo, ha mostrato ottime doti velocistiche(suo il giro più veloce) nonostanteun'uscita di pista che avrebbepotuto compromettere il risultato. ABuddy Rice, una volta in crisi neraquando si trattava di girare a…destra, va riconosciuto invece il meritodi aver saputo lavorare su se stesso,arrivando a migliorare il propriopasso, anche grazie al valore formativodella Daytona Prototype, portandoloai livelli dei principali avversari.Infine è da sottolineare la prova maiuscoladi Darren Law, sempre e costantementesu ritmi elevatissimi risultandospesso e volentieri il più rapi-doin pista.segue a pag 3634


ffo nella storia35


Grand Am a Daytona - GaraA completare il podio, alle spalledella Lexus Riley di Montoya,Pruett e Rojas, è stato l'equipaggiodi Borcheller, France,Barbosa ed Haywood pronto,dopo anni di fedeltà a Brumos,ad assumere un ruolo dirigenzialesenza aver realizzato ilsogno della sesta vittoria nella24 Ore. Anche in questo <strong>caso</strong>,come testimoniano poco i piùdi 5 secondi di distacco sul traguardo,la prestazione complessivaè stata impeccabile.Tra le delusioni, spicca invecein maniera evidente la débacleFord che conta, su sette vettureschierate, sei ritiri con lastessa motivazione: unici asfuggire all'ecatombe, gli uominiSuntrust. Al volante nel finale,Max Angelelli ha fatto il possibileper agganciare il terzoposto, chiudendo però più staccato.Comunque, il bologneseha recuperato punti utili per ilcampionato in cui, lasciatoPedro Lamy, ritroverà comecompagno Brian Frisselle. Adessere sfortunato è statoanche l'equipaggio Penske. Briscoe,Bernhard e Dumas hannovisto andare in fumo la trasmissionedella loro Riley dopo avervissuto fino a quel momento daprotagonisti assoluti. Problemitecnici hanno coinvolto la PontiacRiley di Fogarty, Gurney,Vasser e Johnson, fermata apiù riprese dietro il muretto,mentre è stata una toccata a"neutralizzare" le speranze diDixon, Dario Franchitti e Lloyd,con il neozelandese campioneIndycar costretto a fermarsidopo la perdita del cofano anteriore.Poca gloria per i progetti a budgetpiù ridotto: mai stata in gradodi mettere parola per unpiazzamento in top-10, la Rileymotorizzata BMW diTucker/Bouchut/Zabinski/Matos ha chiuso al diciannovesimoposto, mentre peggio è andataallo Spirit Of Daytona, con i tremotociclisti Pridemore, Russelle Ward affiancati a Cosmo.Dopo una serie di problemidovuti a testacoda, fuoripistaed affidabilità, è stato quest'ultimoa vedere la parola finequando la sua Coyote ha presofuoco in corsia box. Semprefuori dalla lotta per le posizionidi vertice Mears, Wallace, Finlaye Danica Patrick, al debuttocol Childress-Howard Racing.I terzi classificati, Barbosa-Borcheller-France<strong>Il</strong> motore del trionfoDerivazione: Porsche 997 GT3 RSR Evo 09Architettura: 6 cilindri boxerCilindrata: 3.99 litriPotenza: circa 500cvLimitatore: 9200 giriMassima pressione carburante: 5.2 bar36


I VINCITORIDavid DonohueAntonio GarciaBuddy RiceDarren LawRiley-PorscheTeam BrumosL'ordine di arrivo,domenica 25 gennaio 20091 - Donohue/Law/Rice/Garcia (Porsche/Riley) - Brumos - 735 giri2 - Pruett/Rojas/Montoya (Lexus/Riley) - Ganassi - 0.1673 - France/Barbosa/Borcheller/Haywood (Porsche/Riley) - Brumos - 5.5044 - Taylor/Angelelli/Frisselle/Lamy (Ford/Dallara) - SunTrust - 10.5895 - Dixon/Franchitti/Lloyd (Lexus/Riley) - Ganassi - 4 giri6 - Briscoe/Bernhard/Dumas (Porsche/Riley) - Penske - 18 giri7 - Johnson/Gurney/Fogarty/Vasser (Pontiac/Riley) - Stallings - 21 giri8 - Wallace/Finlay/Patrick/Mears (Pontiac/Crawford) - Childress-Howard - 33 giri9 - Marks/Lally/Valentine/Bergmeister/Long (Porsche 997) - TRG - 40 giri10 - Ballou/Pumpelly/George/Collard/Lietz (Porsche 997) - TRG - 41 giri11 - Martien/Zacharias/Maassen/Pilet (Porsche 997) - Wright - 44 giri12 - Edwards/Collins/Magnussen (Pontiac GXP.R) - Banner Racing - 46 giri13 - Farnbacher/Lux/Marsh/Roush (Porsche 997) - Farnbacher - 47 giri14 - Liddell/Davis/Bucknum (Pontiac GXP.R) - Stevenson - 51 giri15 - Johnson/Lacey/Nearn/Westbrook/Sofronas (Porsche 997) - Farnbacher - 55 giri16 - Keen/Werner/Henzler/Westbrook/Farnbacher (Porsche 997) - Farnbacher - 59 giri17 - Assentato/Segal/Longhi/Plumb (Mazda RX-8) - SpeedSource - 60 giri18 - Jacalone/Jacalone/Pobst/Bonilla/Lewis (Porsche 997) - Gotham - 60 giri19 - Tucker/Bouchut/Zabinski/Matos (BMW/Riley) - Level5 - 70 giri20 - Taylor/Beyer/Taylor/Marti (Pontiac/Riley) - Beyer - 73 giri21 - Forest/Merrill/Barrett/Westphal/Salvo (Pontiac GXP.R) - PR1 - 79 giri22 - Gue/Long/Eversley/Beiker (Corvette) - Stevenson - 85 giri23 - Cosmo/Russell/Pridmore/Ward (Porsche/Coyote) - Spirit of Daytona - 86 giri24 - von Moltke/Sellers/Peterson/Cameron (Mazda RX-8) - Racers Edge - 88 giri25 - Gutierrez/Pallis/Miller/Schr (Porsche 997) - TRG - 110 giri26 - Rosa/Kaffer/Petrobelli/Simonsen (Porsche 997) - Farnbacher - 113 giri27 - Gomez/Graeff/Henzler/Yarab/Campollo (Porsche 997) - Farnbacher - 131 giri28 - Haskell/Tremblay/Ham/Bomarito (Mazda RX-8) - SpeedSource - 144 giri29 - Quinlan/Ledoux/Watkins/Zadig/Kossmann (Porsche 997) - TRG - 163 giri30 - Paquette/Bentley/Carter/Nixon (Porsche 997) - Bullet Racing - 216 giriGiro più veloce: Antonio Garcia (Brumos Racing) - 1:41.583L’ultima bandiera verde della 24 Ore37


Grand Am a Daytona - GaraMOMENTO CLOUA 39 minuti dal termine, il sorpasso di Donohue a Montoya,riporta in testa gli uomini Brumos. Donohue è in giornatailluminante e non sbaglia fino alla bandiera a scacchi,infilandosi con grande decisione tra i doppiati incontratisulla sua strada. "Bruciato" ad ogni accelerazione sui curvonidel superspeedway Montoya le prova tutte, ma senza successo38Tra le GTle indistruttibiliPorschela fan dapadroneTra le GT si è consumata - a favoredelle numerose Porsche 997 inpista - la battaglia tra vetture derivatedalla produzione e autocostruite sulla base dei regolamenti"silhouette". Dopo il successodello scorso anno, non è andatabene nel 2009 per le Mazda SpeedSource.A pagare lo scotto piùgrosso è stato Tremblay, costrettoalla sostituzione del serbatoio nellaprima parte di corsa. Con anchela vettura gemella subito coinvoltain un contatto, le cose erano sembrateda subito volgere a favore delteam Farnbacher quando guai meccaniciavevano fermato l'unica Pontiacin grado di puntare al successo.Da metà gara si è verificatoperò il ritorno del TRG Racing (TheRacers' Group), con due equipaggidi primissimo ordine comeMarks/Lally/Valentine/Bergmeistere Ballou/Pumpelly/GeorgeJr/Collard/Lietz, andati a concluderein quest'ordine nelle prime dueposizioni della classifica.“Nonostante iregolamenti moltodiversi, l'equilibrio tragran turismo e"silhouette" in classe GTè stato confermato.Problemi tecnici edincidenti hanno tuttaviabloccato i tentativi diPontiac e Mazda dibloccare lo squadronePorsche”I vincitori di classe GT (nr. 67)


Quarta vittoria consecutiva solo sfiorata per il team Ganassi. Qui sopra la Lexus/Riley precede la vettura dei vincitoriLa Dallara di Angelelli esce dai box per l'ultima fase di garaMax Angelelli salva il tricoloreLa 24 Ore di Daytona 2009 si è rivelatauna prova difficilissima per quasi tutti gliitaliani al via. Oltre a Max Angelelli, la pattugliaDaytona Prototype poteva contaresulla presenza in Doran Racing di Gollin eBobbi. La Dallara divisa con Jaeger eGidley ha però incontrato problemi sin dallelibere, arrendendosi definitivamente ingara al disastro di casa Ford. Ventiseiesimiassoluti e quindicesimi di classe, gliunici rappresentanti del Belpaese a vederela bandiera a scacchi oltre al pilota bolognesedi casa Suntrust sono stati Rosa ePetrobelli su una delle innumerevoli PorscheFarnbacher, penalizzati da una lungasosta ai box per sostituire la frizione. E'stata invece tormentata da problemi tecnicil'avventura delle Ferrari 430 Mastercar:ritirate sia la vettura numero 56 di Pirri,Drudi, Montanari e Papis che la numero52 di Bertuzzi.39


Speedcar a Al Sakhir - Gara 1 e 2MOMENTO CLOU GARA 1Frentzen scatta male dalla pole ed Alesi ha campo libero andando a vincereMOMENTO CLOU GARA 2All’ultimo giro Morbidelli commette un piccolo errore che permettead Herbert di superarlo e di tagliare per primo il traguardo.Alesi ed Herbert,come ai vecchi tempiJean Alesi (a destra), e Johnny Herbert sono i vincitori delle due gareSpeedcar che si sono disputate ad Al Sakhir, in Bahrain. Herbert si èanche portato in testa alla classifica generale con gli stessi punti diHeinz-Harald Frentzen. Weekend negativo per Vitantonio Liuzzi che avevaconquistato la prima corsa stagionale di Dubai. <strong>Il</strong> pescarese si èritirato in gara 1 dopo un contatto ed ha concluso ottavo la primagara. Ma ha perso la leadership del campionato. Bene Gianni Morbidelli,quarto e sesto, e il debuttante Thomas Biagi, sesto e terzo.40


L'ordine di arrivo di gara 1,venerdì 23 gennaio 20091 - Alesi - HPR - 19 giri 40'37"7012 - Frentzen - Lavaggi - 1"4093 - Herbert - JMB - 14"8414 - Morbidelli - Palm Beach - 22"5105 - Al Maktoum - UP - 24"0506 - Biagi - Palm Beach - 24"9757 - Pasini - JMB - 49"1268 - Lavaggi - Siram - 1'03"6259 - Buncombe - Lavaggi - 1'04"02610 - Villeneuve - Durango - 1'20"76611 - Charles - Continental - 1 giroGiro più veloce: Heinz Harald Frentzen 2'07"073Ritirati11° giro - Lee9° giro - Liuzzi0 giri - Zoechling0 giri – PanacciL'ordine di arrivo di gara 2,sabato 24 gennaio 20091 - Herbert - JMB - 19 giri 40'36"1242 - Morbidelli - Palm Beach - 2"5603 - Biagi - Palm Beach - 6"7114 - Frentzen - Lavaggi - 14"6685 - Pasini - JMB - 20"2536 - Alesi - HPR - 20"9207 - Al Maktoum - UP - 27"2458 - Liuzzi - UP - 32"7359 - Buncombe - Lavaggi - 42"40010 - Lavaggi - Siram - 51"59711 - Charles - Continental - 2'17"688Ritirati2° giro - Panacci7° giro - Lee8° giro - Villeneuve10° giro - Zoechling<strong>Il</strong> campionato1.Herbert, Frentzen 21; 3.Morbidelli 19; 4.Alesi 13;5.Liuzzi 11; 6.Al Maktoum 10; 7.Biagi 9; 8.Pasini 7;9.Villeneuve 3; 10.Lee 2.Gara 1Alesi, partito secondo dallo schieramento,ha preceduto il polemanFrentzen e Herbert, campionein carica. La gara si è praticamentedecisa alla prima curvadopo il via quando Frentzen, scattatolentamente, si è fatto infilareda Alesi. <strong>Il</strong> tedesco ha poipasticciato venendo passatoanche da Herbert e Morbidelli. Labagarre tra l'inglese, l'italiano e iltedesco è stata avvincente. Frentzenha avuto la meglio su Morbidelli,non risparmiando qualchetoccata di troppo, poi ha agganciatoHerbert passandolo conuna limpida manovra. Davanti,proseguiva indisturbato Alesi.Liuzzi, che si era presentato inBahrain al comando della Speedcargrazie al successo nell'unicacorsa disputata a Dubai, si è toccatocon Marchy Lee finendo intestacoda. <strong>Il</strong> contatto ha provocatouna foratura alla gomma dellavettura di Liuzzi e un leggero principiodi incendio del motore cheal 9° giro lo ha costretto al ritiro.Meglio è andata al rookie ThomasBiagi che si è piazzato sestodopo una bella prova. Biagi è statopreceduto da Hasher Al Maktoum(compagno di Liuzzi) il qualeha recuperato punti importantiper la classifica squadre mantenendoil team UP al primoposto in classifica. GiovanniLavaggi, anch'esso alla "prima"in Speedcar, si è piazzato ottavoe così in gara 2 partirà dalla primapiazza per via della grigliainvertita dei primi otto classificatidi gara 1. Alla pattuglia si èaggiunto Buncombe che non hapartecipato alla qualifica.Gara 2Johnny HerbertHerbert ha invece vinto laseconda gara. Con questo successo,l'inglese si è portato alprimo posto della classificacon gli stessi punti di Frentzen,quarto al traguardo. Un bel balzoin avanti lo ha compiuto Morbidelliche col secondo postoconquistato sale terzo in classificagenerale. In pole, grazieall'ottavo posto di gara 1, c'eraGiovanni Lavaggi. <strong>Il</strong> pilota italianoha perso la testa della corsanel primo passaggio. E' statoquindi Thomas Biagi a salireal comando, ma Morbidelli loha passato dopo poco mentreHerbert è passato subito terzoda sesto che era sullo schieramentodi partenza. Le prime treposizioni non hanno subìtovariazioni per 40 minuti finchéal 12° giro Herbert ha sopravanzatoBiagi per la secondaposizione. L'inglese ha quindiprodotto un bel forcing per avvicinareMorbidelli. <strong>Il</strong> pesareseha cercato di resistere, ma hacommesso un piccolo errore eall'ultimo giro Herbert non loha perdonato andando a prendersiil comando della gara.Morbidelli ha tenuto il secondoposto mentre Biagi è salito sulterzo gradino del podio. <strong>Il</strong> vincitoredi gara 1, Jean Alesi, èscattato ottavo ed ha visto l'arrivoal sesto posto. Non è statoun weekend positivo perLiuzzi. Ritiratosi nella primacorsa, nella seconda ha conclusoottavo rimediando inBahrain un solo punto. Problemitecnici hanno fermato JacquesVilleneuve.41


Nascar - In vista di DaytonaPiccolo èCon l'incombenza della prima 500Miglia di Daytona del post-crisi, il mondoNASCAR si trova a fare un bilanciodopo una stagione 2008 tra le più serratenella storia della serie. Sembrachiaro che non sarà mantenuto lo stessolivello globale, in particolare incoda al gruppo. Anche se, nelleentry-list non ufficiali siparla già di oltre 55macchineper la prima gara dell'anno, è difficilepensare che tutti i piccoli team iscrittipossano tentare di partecipare all'interocampionato. E' notevole peròcome, ancora una volta, la flessibilitàconcettuale della serie stia andando asopperire a grandi, enormi problemiesterni. Mentre nel 2008 superteamcome Evernham, Waltrip, Ganassi arrivavanoa litigarsi anche le posizioni dirincalzo, quest'anno la riduzionedei progetti adalto budget hapermesso42


ello...anche ai più piccoli di pianificare conpiù tranquillità i loro programmi. Graziealla flessibilità delle Car Of Tomorrow,costosissime da inserire nella battagliaper la vittoria ma relativamente semplicida portare in pista con poche velleità,ecco fare il loro ritorno nomi sparitinelle ultime stagioni: Kirk Shelmerdine,capace di conquistare in passato ottimipiazzamenti con una vettura praticamentefatta in casa, parteciperà a tuttala stagione, così come James Finch,titolare del Phoenix Motorsports, cheschiererà un pacchetto di piloti didiscreto livello. Con il ridimensionamentodella lotta nelle retrovie, potrebberotornare in gioco, in forma privata, anchealcuni dei piloti rimasti senza un volante:Joe Nemecheck ha rispolverato ilsuo NEMCO Motorsports, mentreanche Jeremy Mayfield haavanzatoNASCARallaunarichiestai ntal senso. Per quanto riguarda le compaginidi alto livello, un occhio interessatoandrà alla nuova nata, la RichardPetty Motorsports. Dopo l'assorbimentoda parte del team Gillett (con Evernhamormai fuori dai giochi), di "TheKing" rimarrà poco più che il nome, oltreal leggendario numero 43. A portare inpista l'eredità di Petty sarà il giovaneed irrequieto Reed Sorenson, affiancatoda Kasey Kahne, Elliott Sadler ed AJAllmendinger. Con l'assenza dei testpre-stagione di Daytona, occorreràattendere per verificare i valori in campo:accanto alla battaglia Johnson-Edwards-Busch, alla curiosità su JoeyLogano, alla volontà di DEI-Ganassi ePenske di riportarsi in gioco per la vittoria,si proporrà uno schieramentovariegato. La battaglia nelle retroviecomprenderà "grandi vecchi" comeJames Hylton, ormai settantaquattrenne,Terry Labonte e Mike Skinner,affiancati a giovani come Regan Smith,Kelly Bires, e Brad Keselowski, futurouomo Hendrick "parcheggiato" da Phoenixper accumulare esperienza.I programmifull-seasongià annunciatiNo Pilota Marca Team1 David Reutimann Toyota Waltrip2 Martin Truex Jr. Chevy DEI/Ganassi3 Kurt Busch Dodge Penske4 Mark Martin Chevy Hendrick5 David Ragan Ford Roush07 Casey Mears Chevy Childress7 Robby Gordon Toyota Gordon09 Brad Keselowski* Chevy Phoenix10 Kasey Kahne Dodge RPM11 Denny Hamlin Toyota Gibbs12 David Stremme Dodge Penske14 Tony Stewart Chevy Stewart/Haas16 Greg Biffle Ford Roush17 Matt Kenseth Ford Roush18 Kyle Busch Toyota Gibbs19 Elliott Sadler Dodge RPM20 Joey Logano Toyota Gibbs21 Bill Elliott Ford Wood24 Jeff Gordon Chevy Hendrick26 Jamie McMurray Ford Roush27 Kirk Shelmerdine Toyota Shelmerdine28 Travis Kvapil Ford Yates29 Kevin Harvick Chevy Childress33 Jeff Burton Chevy Childress36 Clint Bowyer Chevy Childress39 Ryan Newman Chevy Stewart/Haas42 Juan Montoya Dodge DEI/Ganassi43 Reed Sorenson Dodge RPM44 A.J. Allmendinger Dodge RPM47 Marcos Ambrose Toyota Waltrip48 Jimmie Johnson Chevy Hendrick55 Michael Waltrip Toyota Waltrip66 Terry Labonte** Toyota Prism77 Sam Hornish Jr. Dodge Penske78 Regan Smith Chevy Furniture Row82 Scott Speed Toyota Red Bull83 Brian Vickers Toyota Red Bull87 Joe Nemechek Toyota NemCO88 Dale Earnhardt Jr. Chevy Hendrick96 Bobby Labonte Ford HOF98 Paul Menard Ford Yates99 Carl Edwards Ford Roush* In alternanza con Bliss, Marlin, Schrader** Dopo Daytona Blaney43


44<strong>Il</strong> commento


La F.2 è utileal motorsport?Massimo CostaTra poche settimane, la Formula 2 annunceràdi avere completato il parco iscrittiper il suo primo campionato. Un verorecord considerando le difficoltà in cui sidibattono le altre categorie. Ma bisognafare attenzione nel non eccedere con itrionfalismi verso la nuova creaturagestita dal pur bravo Jonathan Palmer evoluta dalla FIA. La Formula 2, con la suamonogestione e i suoi costi bassi, ha trovatoterreno fertile in un momento di gravecrisi economica mondiale. Miglioresituazione per debuttare nel motorsportla F.2 non poteva incontrare. Miglioresituazione certi piloti, privi del budget,non potevano trovare per evitare certiconfronti più impegnativi. Ma è veramentequesta la categoria del futuro? E' questoil campionato che cambierà la facciadel motorsport? A nostro avviso no, benché<strong>Italiaracing</strong> sia venuta a conoscenzache da più parti, tra chi organnizza corseper monoposto, ci si interroghi se nonsia il <strong>caso</strong> di copiare quanto accade conla Formula 2. <strong>Il</strong> progetto, sulla carta, nonsi addice ad una categoria che nel nomevuole con presunzione richiamare la gloriosaF.2. Quella che metteva a confrontovari costruttori, che formava veramentei migliori piloti del mondo grazie allapresenza dei team e di ingegneri di pistaqualificati e competenti. La monogestionepuò andare bene per campionati comela Formula Campus o la stessa FormulaPalmer, serie club britannica. Non peruna formula che vuole sgomitare con laF.3 Euro Series, con la F.Master, con laWorld Series Renault, con la GP2. La crescitadi un pilota passa soprattutto attraversoil rapporto di fiducia che si creacon i propri meccanici, al feeling con l'ingegneredi pista, alla capacità di lavoraresulla monoposto sviluppandola perconto proprio. Tutte situazioni che la F.2non offre. Un ingegnere infatti lavoreràsu tre monoposto, la telemetria saràaperta a tutti e via dicendo. Gli organizzatoridella Formula 2 stanno facendo unottimo lavoro di promozione media e diricerca dei piloti, siamo curiosi di vederee capire quanto questa categoriapotrà attecchire nel mondo del motorsport.Ma ci sia consentito di sperareche questa rimanga nella sua nicchia. Lecorse automobilistiche sono fatte daiteam, dal loro impegno e sudore. Dallaloro capacità di forgiare i piloti. Squadreche allevano anche meccanici, tecnici,che poi arrivano in F.1. Una monogestioneglobale farebbe terra bruciata di tuttociò.45


F.Renault Italia – <strong>Il</strong> personaggioKouzkin, nella s46


toria a 15 anniQuindicenni terribili. Sono quelli che nel2008 hanno scelto la F.Renault per farsiconoscere, per apprendere i primi segretidel mondo delle monoposto. AlessandroKouzkin è uno di questi e sicuramente èil pilota italiano sul quale è lecito riporrele più alte aspettative. <strong>Il</strong> ragazzo che vivea Bologna è già riuscito ad entrare nellastoria delle corse a quattro ruote. Untalento precocissimo, capace di strapparela pole position ai colleghi più espertie di vincere, lo scorso 9 agosto quandoancora aveva 15 anni, una gara del campionatosvizzero di Formula Renault sulcircuito francese di Magny-Cours. Kouzkinnel corso della stagione 2008 affrontatacon il team Cram, ha disputato sia laserie svizzera sia quella italiana doveanche in questo torneo non ha mancatodi raccogliere importanti risultati comeun 3° posto a Misano. Nome italiano,cognome russo (della madre), Alessandroè figlio di Ernesto Vita, ex pilota ed excostruttore di F.1 con la meteora Life.Kouzkin, che frequenta il Liceo Scientificonella città emiliana, è un ragazzocometanti, ma a differenza dei suoi compagniche passano il tempo davanti alla Playstationcercando di imitare Hamilton o Massa,lui le macchine da corsa le guida perdavvero. E a giudicare dalle due strepitosevittorie ottenute la passata stagione aMagny-Cours e sul circuito di Monza, ilragazzino col volante ci sa decisamentefare. Kouzkin ora guarda al 2009 con fiducia.Ancora non si sa in quale categorialo vedremo impegnato. Nel mese didicembre ha provato la monoposto Tatuusdi Formula Master del team Cram e pareorientato ad affrontare questa categoria.Anche se un secondo anno nella F.Renaulttricolore con la squadra di MarcelloRosei, con l’intento di vincere il titolo, nonsarebbe un’alterativa assolutamente dascartare.47


IRC - Rallye di Monte-CarloUn Sébastien“La più grossa soddisfazione è quella di non averecommesso degli errori in una gara dove era facilissimocommetterli. Se noi siamo riusciti a non sbagliare è graziead una tattica più ragionata del solito. Ho vinto solo unaprova speciale ma nelle altre mi sono sempre piazzato trai primi cinque. È la regolarità che mi ha premiato”.Sébastien Ogier48


tira l’altro...Vincendo il Rallye di Monte-Carlo alla suaprima partecipazione, a venticinque anni,Sébastien Ogier succede nel palmares adun altro Sébastien, quel Loeb reduce dacinque vittorie nel Principato e “padrino”spirituale del più giovane omonimo.E proprio come il campione alsaziano,anche Ogier si sta facendo largo come unameteora: primo rally nel 2006, prima vittorianel 2007 e primo titolo nel 2008,campione del Mondo Junior. E ora la grandevittoria nel rally più desiderato da tuttii piloti.“E pensare che 20 giorni fa non sapevominimamene che avrei corso questa gara”ha ricordato Ogier.Possibilità che è arrivata grazie al voto diuna giuria di giornalisti che gli ha accordatoil piacere (e la responsabilità...) dipoter guidare una Peugeot 207 del teamKronos con i colori del BFGoodrich DriversTeam. Possibilità che non gli ha permessodi avere la foto nel programma ufficialedella manifestazione, ma non quella diiscrivere il proprio nome nell’Albo d’Oro.Dulcis in fundo, questa vittoria sarà ricordataanche come il ritorno sul gradino piùalto al Monte-Carlo di una vettura del Leone.L’ultimo successo della Peugeot sottola Rocca risaliva infatti al lontano1985, quando vinse la leggendaria Turbo16 pilotata da Ari Vatanen.“New rally, new generation”, uno degli sloganpubblicitari della serie IRC, in questoMonte-Carlo è stato perfettamente declinatonon solo dal vincitore, ma anche dalfinlandese Juho Hanninen, 27 anni, a lungoin testa con l’esordiente Skoda Fabia.Terminata la sua avventura il venerdì mattina,nella prova speciale che ha drasticamentedeciso tutta la gara, Hanninen hacompromesso una prestazione fin lì daapplausi, ma ha dimostrato, per chi ancoranon se ne fosse accorto, che un nuovotalento sta per sbocciare nella terra deilaghi.L'ordine di arrivo,sabato 24 gennaio 20091. Ogier-Ingrassia (Peugeot 207) in 4.40’45”72. Loix-Smets (Peugeot 207) a 1’43”63. Sarrazin-Renucci (Peugeot 207) a 2’21”64. Kopecky-Stary (Skoda Fabia) a 3’17”35. Basso-Dotta (Abarth Grande Punto) a 4’28”06. Romeyer-Fournel (Mitsubishi Lancer) a 20’30”37. Burri-Gordon (Abarth Grande Punto) a 21’23”08. Betti-Mattioda (Renault Clio) a 24’04”89. Artru-Virieux (Mitsubishi Lancer) a 25’50”710. Dumas-Jaussaud (Renault Clio) a 27'59”8Le classifiche di campionatoPiloti1. Ogier 10; 2. Loix 8; 3. Sarrazin 6; 4. Kopecky 5; 5. Basso 4; 6. Romeyer 3; 7.Burri 2; 8. Artru 1.Costruttori1. Peugeot 18; 2. Abarth 6; 3. Skoda 5; 4. Mitsubishi 4.49


IRC - Rallye di Monte-CarloMOMENTO CLOUP.S. 10 - Loix fora e perde oltre due minuti. Hanninen e Meeke volano fuoria poche centinaia di metri l’uno dall’altro. Per Ogier è il via liberaFreddy Loix50


5 DOMANDEPER CAPIRE1 – Banale ma la domanda sgorga spontanea. Da Sébastien Loeba Sébastien Ogier, la Francia ha già trovato un altro fenomeno?Calma e gesso. <strong>Il</strong> venticinquenne di Gap ancora deve dimostrare(quasi) tutto, ma ha comunque fatto intuire di avere molte delledoti necessarie per costruirsi una bella carriera nel mondo dei rally.Intanto, il piede e l’appoggio di una federazione che fa il suolavoro come quella francese. Ma soprattutto la testa: al suo primoMonte-Carlo s’è confrontato con condizioni difficili e ha commessosolo un errore veniale. Insomma, è forte.2 – Pur con qualche diffettuccio di gioventù le Skoda Fabia hannodavvero impressionato. Sostanza dell’auto uscita da MladaBoleslav, o merito soprattutto di due piloti più bravi della media?Questo e quello. La Super2000 realizzata in gran parte da MarioFornaris è un gran bel gingillo e i due che l’hanno maneggiata alMonte sono chiaramente bravi. Come dire che i piloti di Abarthe Peugeot dovranno vedersela anche se non soprattutto con il finlandesee il céco.3 – Hanninen e Meeke velocissimi per lunghi tratti, hanno finitorovinosamente a poche centinaia di metri l’uno dall’altro la lorogara. Errori gravi, o bisogna derubricare alla voce “beata gioventù…”?Derubrichiamo, derubrichiamo. <strong>Il</strong> pilota della Carelia e quello britannicosono rimasti a mani vuote, ma hanno lasciato segni importanti.Niente di nuovo sotto il sole: chi di rally ne sa appena unpo’, aveva già preso atto che la velocità non manca loro e si sache è più facile imparare a moderarsi che ad andare forte.4 – Per lungo tempo è sembrato che in Abarth la scelta deglipneumatici fosse fatta da un bagnino di Riccione in gita nel Principato.A parte gli scherzi, come deve essere letta la prestazionedei piloti dello Scorpione?Primo: in un Montecarlo tornato in parte alle origini, anche il temposi è adeguato e la scelta delle “scarpe” è tornata ad essereuna roulette. Secondo: non hanno sbagliato (tanto) più degli altri.Resta il fatto che l’azzardo iniziale ha mandato in crisi GiandomenicoBasso che solo nel finire ha trovato la forza e la voglia di reagiresegnando un punto a Lantosque. Riguardo ad Anton Alen,non se l’è cavata male. Anche se per un motivo o per l’altro gliè mancata la regolarità.Genio e sregolatezza,Kris Meeke ha dimostrato anchein questo difficilissimoMonte-Carlo tutte le sue dotivelocistiche5 – Visto davanti allo schermo, questo Monte è sembrato davverobello ed appassionante. Anzi, tra i più belli degli ultimi anni…Ma allora per godere di un certo spettacolo, non è obbligatorioche al via ci siano una decina di vetture WRC?In effetti, quelli di Eurosport hanno dimostrato che è così. Ma verrebbeda dire che è soprattutto importante che a tirare le fila diun rally o di un campionato non ci siano i federali e neppure i tanti,troppi, che se tutto non è pianificato non sono contenti. Siacome sia, è bello prendere nota che i rally possono essere propostiin diretta: Eurosport l’ha fatto senza snaturarli come per anniha provato a fare la Isc e senza togliere spazio ai protagonisti veriper far parlare capi e capetti come ha fatto l’Acisport l’anno passatoa Como.ha collaborato Guido Rancati51


IRC - Rallye di Monte-CarloNulla da fare per il campione IRCin carica François Vouilloz, semprea disagio fino al momento del ritiro52


VOTIIN LIBERTÀSébastien Ogier 9Forse non è stato il più veloce del lotto.Ma di sicuro è stato lestissimo a capirequale era la strategia migliore per affrontareuna gara a lui sconoscuita. Chapeau.Jan Kopecky 8,5L’inizio è tutto in salita, con la Fabia chedimostra i sui difettucci di gioventù (servosterzorecalcitrante). <strong>Il</strong> boemo non sene cura e comincia una rimonta che allafine è piena di rimpianti.Toni Gardemeister 8La Grande Punto che gli mettono adisposizione, non ha fatto le guerre Punichema poco gli manca... Lui non sembraaccorgersene e solo un problemaall’alternatore lo ferma ad un passo dallagrande impresa.Stéphane Sarrazin 8Per una rallysta/pistaiolo come lui nondeve essere stato il massimo trovarsianche nella condizione di gareggiaresenza chiodi su ghiacchio e neve. Eppureil poleman di Le Mans non ha mai sfigurato.Anzi è stato tra gli ultimi a gettarela spugna.Luca Betti 8Con il gingillino che si ritrova, il cuneesenon sbaglia una virgola. Anzi. Stravincela sua categoria, e si mette dietroconnazionali sulla carta più quotati.Freddy Loix 7,5Dall’esperto FastFreddy era magari lecitoaspettarsi qualche cosa di più. E galeottafu la foratura a Montauban-sur-Ouvèze.Juho Hanninen 7<strong>Il</strong> voto è quasi da media aritmetica. Dieciper quello che fa nelle prime 8 prove cronometrate,quattro per l’errore di frustrazioneche lo manda in castigo. Si rifarà,statene certi.Kris Meeke 6,5Da l’impressione di essere un vero cavallodi razza. Velocissimo e mai banaledovrà per forza riuscire a “domare” i suoibollenti spiriti.Giandomenico Basso 6--Due giorni e mezzo a vagare tra i montidelle Alpi Francesi. Poi si ricorda comesi fa maneaggiare una macchina da corsae salva il magro bilancio vincendouna PS nella notte conclusiva.Anton Alen 6--Una marea di problemi e problemini locostringono ad una gara tutta di sofferenza.Anche per lui un solo lampo adilluminare il grigiore...François Vouilloz 5,5Certo, le condizioni delle strade sono diquelle limite, ma il campione in caricasembra tra i meno propensi ad affrontarea viso aperto le difficoltà che si presentano.Lascia la compagnia contro unacatasta di alberi al settimo impegno.Auriol e Rossetti n.c.Meglio non infierire...“Ecco come si guida” sembra direun divertito Gardemeistera Markku Alen e Luca Pregliasco53


IRC - Rallye di Monte-CarloEd Eurosportstravince la sfidaLe avvisaglie c’erano già state lo scorso mesedi ottobre, quando alcune dirette dal Rally diValais avevano fatto capire che anche i rally possonoessere telegenici.Questo Monte-Carlo passerà invece alla storiacon la definitiva certezza che le gare su stradahanno il loro appeal sul grande pubblico. Di più.Sono proprio entusiasmanti. <strong>Il</strong> tutto dopo cheper anni ed anni, i soliti “professori” dell’ISC ciavevano sfinito con dati, cifre e pacche sullespalle con la conclusione: “È impossibile. <strong>Il</strong> rallynon si può sposare al grande schermo a pattoche non venga ripreso negli stadi. Nelle kermessedi fine tappa...”.E così si è andati avanti. Con la disciplina motoristicapiù spettacolare ridotta a sagra paesana.Mortificata proprio nella sua essenza principale,cioè il correre “fuori” e non “dentro”.Ed invece, ecco che la scommessa messa incampo dagli uomini di Eurosport è stata vintacon largo margine.Sicuramente i mezzi dispiegati sono stati notevoli,ma alcune cose vanno sottolineata, e cioèla competenza e la passione messe in campodall’equipe francese della tivu satellitare.Un’esperienza indimenticabile che ha permessoa milioni di appassionati di potersi sedere a fiancodei vari Ogier, Hanninen e via discorrendo eaffrontare prove speciali vere, lunghe e difficili.Complimenti davvero. È di questo che i rally avevanobisogno, non delle chiacchere vuote cheabbiamo sentito fino ad oggi.54


Potenziale sconosciutola nuova arma della Skodaha dimostrato sul campodi essere molto competitiva.Un bene per la serie IRC,dolori per gli avversari...55


Arctic Lapland RallyLa sfida dei velocistila vince Lehtoma Raikkonen non sfiguraSopra, J.J. Lehto in gara con una Mitsubishi Lancera destra, Kimi Raikkonen con la Grande PuntoBuona la prima. Questo il verdetto che ha salutatoil tredicesimo posto assoluto di Kimi Raikkonenall’Arctic Lapland Rally, classica provaper specialisoi di fondi innevati che si corre nelnord della Finlandia. <strong>Il</strong> ferrarista, all’esordio conle amate auto da rally, è terminato alle spalle diJ.J. Lehto ma è riuscito a fare meglio sia di MikaSalo (poi ritiratosi), sia di Mika Hakkinen.Interpellato sulla prestazione del pilota di Formula1, l’ex campione del Mondo rally MarcusGronholm ha così commentato: “Kimi è moltobravo, ma è difficile che possa ripetere nei rallyquello che ha fatto in circuito...”.Certo che a questo punto sarebbe bello vederlosfidare Valentino Rossi in un rally futuro.56


L'ordine di arrivo,sabato 24 gennaio 20091. J. Salo-Stenberg (Mitsubishi Lancer) in 2.01'14"12. Katajamaki-Hirvijarvi (Mitsubishi Lancer) a 15"23. Ketoma-Tieskonen (Subari Impreza) a 33"24. Valimaki-Sallinen (Mitsubishi Lancer) a 1'24"55. Ketomaki-Alanen (Mitsubishi Lancer) a 2'08"06. Tuohino-Tuohino (Mitsubishi Lancer) a 2'21"37. Nikko-Suutarinen (Mitsubishi Lancer) a 3'14"78. Kakko-Hannonen (Mitsubishi Lancer) a 4'12"89. J.J. Lehto-Jyrkiainen (Mitsubishi Lancer) a 5'36"110. Luostarinen-Nukarinen (Mitsubishi Lancer) a 5'37"213. Raikkonen-Lindstrom (Abarth Grande Punto) a 6'34"019. Hakkinen-Kivimaki (Mitsubishi Lancer) a 13'44"4Petter Solbergnel Mondialecon una XsaraProprio mentre i suoi vecchi commilitoni sono sbarcati in Iralanda per il viadella stagione iridata, Petter Solberg sembra aver trovato una soluzione perquella che si va preannunciando un anno di transizione. Secondo rumours provenientidal sud della Francia, dove il pilota norvegese si è recato per provarela barchetta del team Courage, “Hollywood” dovrebbe, il condizionale è ancorad’obbligo, gareggiare in alcune manches iridate con una Citroen Xsara Wrc.Programma non ancora totalmente definito, ma che partirà sicuramente conil prossimo Rally di Norvegia a metà febbraio.57


Ruote nelSchumi fedelecome Kakà, maAscari e Lauda…di Carlo BaffiMichael Schumacher<strong>Il</strong> <strong>caso</strong> Kakà non si è ancora deltutto esaurito e forse per via dellasua conclusione, sarà ricordatonella storia del calcio. Nell'epocadello sport-business, rinunciarea 108 milioni di euro (di cui 15al giocatore), è davvero un <strong>caso</strong>più unico che raro. Un fatto cheha riaperto la questione del binomioatleta-squadra, che giunge alfatidico bivio dopo essere divenutoleggenda. Come nel calcio,anche nell'automobilismo, visono degli esempi eclatanti. Perpartire da lontano, occorre tornareal 1954 quando Alberto Ascari,fresco del suo secondo titoloiridato, lascia la Ferrari. Un divorzioche pone fine ad un legamedi lunga data, nato quando Ferraricorreva in coppia con AntonioAscari, padre di Alberto. Una carrieragià tracciata, che dal 1950vede il pilota più forte, imporsisulla vettura migliore. Ma sul finiredel 1953, spunta all'orizzontela Lancia. Forte di un ricco budget,la casa torinese ingaggia ilgeniale progettista Vittorio Janoe fa un'offerta ad Ascari. La cifraè di 25 milioni di lire, estendibilea 30. <strong>Il</strong> pilota milanese accetta,dicendo di aver bisogno di quella58Alberto Ascari


tempoEnzo Ferrari, Niki Lauda e Luca di Montezemolosicurezza economica, che Ferrarinon gli può dare. Infatti, nelle trattativecol “Drake”, Ascari si dicepronto a restare in rosso, ma allestesse condizioni. Ferrari noncede ed ecco che il 20 febbraio1954, “Ciccio” stringe la mano aGianni Lancia, prima del collaudodella D50, all'aeroporto di Caselle.La scelta però, non sarà azzeccata,complice il ritardo nello sviluppodella monoposto, che esordiràsolo a fine campionato.Ma c’è un altro <strong>caso</strong> più eclatante,sempre in casa Ferrari. E' il29 agosto 1977, quando dopoun incontro a Maranello, si consumail divorzio fra Niki Lauda edEnzo Ferrari. Per la verità, il rapportotra il campione austriaco ela Rossa, è logoro da tempo.Dopo il ritiro al Fuji dell’anno prima,costato il titolo iridato, Laudasostiene che il team non credepiù in lui come prima. Nonostanteciò vince il suo secondotitolo, ma tratta con Bernie Ecclestone,titolare della Brabham AlfaRomeo. Lauda è consapevole diessere al top della popolarità edi portare in dote munifici sponsor,come la Parmalat. Dopo iQuando è il team a disfarsi della “bandiera”Divorzi eccellenti anche oltre Manica, per la precisione in casa Williams. Nel 1992, dopo averconquistato il tanto sospirato titolo mondiale e corso sei stagioni col team britannico, NigelMansell (nella foto) emigra in USA nellaFormula Indy. Le sue richieste economiche,vengono giudicate troppo elevateda Sir Frank, che sceglie Alain Prostsfidando i fans e la stampa inglese. <strong>Il</strong>copione si ripete cinque anni dopo.Ancora protagonista un campione delmondo uscente, inglese. Damon Hill,figlio d'arte, dopo quattro anni targatiWilliams emigra alla Arrows, causa ilmancato aumento dell'ingaggio.dubbi iniziali, l’imprenditore èd'accordo a finanziare l'interaoperazione. Un'impresa che peròpresenta delle difficoltà, come larisoluzione del contratto che legaLauda alla Ferrari, poi il legametra la Brabham e la Martini & Rossi,il title sponsor che non potràessere più tale con l'arrivo dellaParmalat. Sono mesi di gossip,veleni e trattative, finchè il 31agosto arriva la svolta. Mentre aMonza sono in corso i test in vistadel GP d'Italia, presso il ristoranteSaint George Premier, vicinoall'Autodromo, le parti raggiungonol'accordo. Nei giorniseguenti, malgrado il bis mondialedi Niki, il Drake fa la voce grossain una conferenza stampa,dando dell'ingrato al suo ex pilota.Dal canto suo, Lauda si consolacon gli oltre 800 milioni sborsatidallo sponsor emiliano. Mase le finanze ridono, non saràcosì sotto il profilo dei risultati.Nel biennio '78-'79, la Brabham-Alfa fatica e Lauda abbandona lecorse, mentre il Cavallino tornamondiale con Scheckter. Discorsoin parte diverso per MichaelSchumacher. Gran Premio d'Ungheria1995: a sorpresa si diffondela notizia dell'ingaggio di Schumida parte della Ferrari. Dopocinque campionati alla Benettone due corone mondiali, il tedescofirma un contratto che gli fruttacirca 40 miliardi a stagione. “Nonè venuto per un tozzo di pane”,confessa l'avvocato Agnelli, ma èl'inizio di una riscossa che porteràla Rossa alla conquista di 5titoli piloti e 6 costruttori. Malgradole sirene della concorrenza, ilKaiser concluderà la sua carrieraa Maranello nel 2006, testimoniandouna volta di più di essereuna vera e propria bandiera delCavallino. Quasi come Kakà peril Milan.59


60I calendari delle corse 200925 gennaioA1 Grand Prix a TaupoGP2 Asia a Al SakhirSpeedcar a Al SakhirGrand Am a DaytonaIRC – Monte Carlo1 febbraioMondiale Rally - Irlanda8 febbraioGP2 Asia a Losail15 febbraioMondiale Rally - Norvegia22 febbraioA1 Grand Prix a Gauteng28 febbraioGP2 Asia a DubaiSpeedcar a Dubai8 marzoWTCC a CuritibaIRC – CuritibaItaliano Rally al Ciocco15 marzoMondiale Rally - Cipro22 marzoA1 Grand Prix a Mexico CityWTCC a PueblaALMS a Sebring29 marzoF.1 a MelbourneGT italiano a VallelungaCITE a VallelungaF.Azzurra a VallelungaPorsche Cup a Vallelunga5 aprileF.1 a SepangGP2 Asia a SepangSpeedcar a SepangIndycar a Saint PetersburgF.Renault Italia a MonzaF.Nippon a FujiF.3 giapponese a FujiALMS a Saint PetersburgLMS a BarcellonaMondiale Rally – PortogalloIRC – KenyaItaliano Rally - Adriatico12 aprileA1 Grand Prix a AlgarveF.3 inglese a Oulton ParkF.3 tedesca a OscherslebenF.Renault svizzera a DigioneWEC F.Renault a NogaroNEC F.Renault a ZandvoortMotoGP a Losail19 aprileF.1 a ShanghaiGP2 Asia a ShanghaiWorld Series a BarcellonaEurocup F.Renault a BarcellonaWEC F.Renault a BarcellonaMegane Trophy a BarcellonaIndycar a Long BeachALMS a Long BeachF.3 spagnola a ImolaEuroseries 3000 a ImolaGT Open a ImolaCITE a ImolaSuperstars a ImolaPorsche Cup a ImolaF.3 SudAm a BrasiliaItaliano Rally – 1000 Miglia26 aprileF.1 a Al SakhirGP2 Asia a Al SakhirIndycar a KansasF.3 inglese a DoningtonF.3 giapponese a OkayamaNEC F.Renault a HockenheimLMS a Le MansSpeedcar a DubaiGrand Am a AltonMondiale Rally – ArgentinaMotoGP a Motegi3 maggioA1 Grand Prix a Brands HatchWorld Series a SpaEurocup F.Renault a SpaMegane Trophy a SpaFIA GT a SilverstoneF.3 a SilverstoneF.3 spagnola a ValenciaWTCC a MarrakeschGrand Am a MillvilleMotoGP a Jerez


Aggiornato al 26 gennaio10 maggioF.1 a BarcellonaGP2 a BarcellonaLMS a SpaF.3 italiana a AdriaF.Azzurra a AdriaCITE a AdriaSuperstars a AdriaPorsche Cup a AdriaIRC – PortogalloItaliano Rally – Targa Florio17 maggioA1 Grand Prix a San PaoloWTCC a PauF.Master a PauWEC F.Renault a PauEuroseries 3000 a PortimaoGT Open a PortimaoF.3 Euro Series a HockenheimDTM a HockenheimFIA GT a AdriaF.Renault svizzera a HockenheimF.Nippon a SuzukaF.3 giapponese a SuzukaF.3 SudAm a CuritibaALMS a Salt LakeGrand Am a Laguna SecaMotoGP a Le Mans24 maggioF.1 a MontecarloGP2 a MontecarloWorld Series Renault a MontecarloIndycar a IndianapolisF.3 tedesca a NurburgringF.Renault Italia a VaranoCITE a MonzaPorsche Cup a MonzaMondiale Rally - Italia31 maggioIndycar a MilwaukeeWTCC a ValenciaF.Master a ValenciaFormula 2 a ValenciaF.Nippon a MotegiF.3 inglese a SnettertonWEC F.Renault a Magny-CoursMotoGP a Mugello7 giugno7 giugnoF.1 a IstanbulGP2 a IstanbulIndycar a Fort WorthF.3 inglese a HockenheimF.3 spagnola a Jarama (14/06?)F.3 tedesca a HockenheimF.3 italiana a MagioneF.Azzurra a MagioneSuperstars a MagioneGT italiano a MagioneGrand Am a Watkins GlenF.Renault svizzera a Spa14 giugno24 Ore di Le MansWorld Series Renault a BudapestEurocup F.Renault a BudapestMasters F.3 a ZandvoortF.Renault Italia a BudapestMegane Trophy A BudapestNEC F.Renault a AlastaroMondial Rally – GreciaMotoGP a Barcellona21 giugnoF.1 a SilverstoneGP2 a SilverstoneIndycar a IowaWTCC a BrnoF.Master a BrnoFormula 2 a BrnoGrand Am a LexingtonGT italiano a MugelloCITE a MugelloF.3 italiana a MugelloF.Azzurra a MugelloSuperstars a MugelloPorsche Cup a MugelloF.3 tedesca a OscherslebenNEC F.Renault a OscherslebenF.3 SudAm a Rio de JaneiroIRC – BelgioItaliano Rally – San Marino28 giugnoIndycar a RichmondFIA GT a OscherslebenDTM a NorisringF.3 Euro Series a NorisringEuroseries 3000 a SpaFormula 2 a SpaF.3 spagnola a SpaF.Renault Italia a SpaGT Open a SpaF.Renault svizzera a HockenheimF.Nippon a FujiF.3 giapponese a FujiMondiale Rally – PoloniaMotoGP a Assen61


62I calendari delle corse 20095 luglioIndycar a Watkins GlenWorld Series Renault a SilverstoneEurocup F.Renault a SilverstoneMegane Trophy a SilverstoneEuroseries 3000 a DoningtonF.3 spagnola a DoningtonGT Open a DoningtonF.3 inglese a RockinghamF.3 tedesca a LausitzringWTCC a PortoGrand Am a DaytonaMotoGP a Laguna Seca12 luglioF.1 a NurburgringGP2 a NurburgringIndycar a TorontoF.Nippon a SuzukaF.3 giapponese a SuzukaF.3 SudAm a CuritibaIRC – RussiaItaliano Rally – San Crispino19 luglioWorld Series Renault a Le MansEurocup F.Renault a Le MansMegane Trophy a Le MansF.3 Euro Series a ZandvoortDTM a ZandvoortWTCC a Brands HatchF.Master a Brands HatchFormula 2 a Brands HatchALMS a Lime RockGrand Am a LeedsGT italiano a MisanoCITE a MisanoF.3 italiana a MisanoSuperstars a MisanoPorsche Cup a MisanoMotoGP a Sachsenring26 luglioF.1 a BudapestGP2 a BudapestF.Master a BudapestIndycar a EdmontonFIA GT a SpaF.3 inglese a SpaF.Renault Italia a MisanoMotoGP a Donington2 agostoIndycar a KentuckyLMS a PortimaoDTM a OscherslebenCITE a VaranoF.3 italiana a VaranoF.Azzurra a VaranoMondiale Rally – FinlandiaIRC - Madeira9 agostoIndycar a LexingtonF.3 tedesca a AssenNEC F.Renault a AssenF.Nippon a MotegiF.3 giapponese a MotegiF.Renault svizzera a Magny-CoursALMS a LexingtonGrand Am a Watkins Glen16 agostoF.3 Euro Series a NurburgringDTM a NurburgringFormula 2 a DoningtonF.3 inglese a SilverstoneALMS a Elkhart LakeMotoGP a Brno23 agostoF.1 a ValenciaGP2 a ValenciaIndycar a SonomaF.3 tedesca a NurburgringF.3 SudAm a Santa Cruz do SulLMS a NurburgringIRC – Repubblica Ceca30 agostoF.1 a SpaGP2 a SpaF.Master a SpaIndycar a ChicagoFIA GT a BucarestF.3 inglese a BucarestF.Nippon a AutopolisF.3 giapponese a AutopolisF.3 spagnola a ValenciaNEC F.Renault a MostGT Open a ValenciaALMS a MosportGrand Am a MontrealItaliano Rally – Alpi OrientaliMotoGP a Indianapolis6 settembreALMS a DetroitF.3 Euro Series a Brands HatchDTM a Brands HatchWTCC a OscherslebenF.Master a OscherslebenFormula 2 a OscherslebenF.3 inglese a KnockhillF.3 italiana a ImolaF.Azzurra a ImolaGT italiano a ImolaCITE a ImolaPorsche Cup a ImolaMondiale Rally - Australia


Aggiornato al 26 gennaio13 settembreF.1 a MonzaGP2 a MonzaFIA GT a PortimaoF.Renault Italia a MugelloWEC F.Renault a ValenciaLMS a SilverstoneIRC – SpagnaItaliano Rally – Costa SmeraldaMotoGP a Misano20 settembre20 settmbreIndycar a MotegiGP2 a PortimaoWorld Series Renault a NurburgringEurocup F.Renault a NurburgringMegane Trophy a NurburgringEuroseries 3000 a VallelungaF.3 Euro Series a BarcellonaDTM a BarcellonaWTCC a ImolaF.Master a ImolaFormula 2 a ImolaGT Open a Magny-CoursF.3 spagnola Magny-CoursF.3 inglese a Brands HatchF.3 tedesca a SachsenringNEC F.Renault a SachsenringF.3 italiana a VallelungaF.Azzurra a VallelungaSuperstars a VallelungaCITE a VallelungaF.3 SudAm a Buenos AiresGrand Am a TooeleMotoGP a Balaton27 settembreF.1 a SingaporeF.Nippon a SugoF.3 giapponese a SugoALMS a BraseltonGT italiano a MugelloCITE a MugelloSuperstars a MugelloF.Renault svizzera a MonzaIRC – Italia SanremoItaliano Rally – Sanremo4 ottobreNEC F.Renault a SpaF.3 SudAm a MontevideoF.Azzurra a MonzaMondiale Rally – SpagnaMotoGP a Estoril11 ottobreF.1 a FujiIndycar a MiamiDTM a DigioneF.3 Euro Series a DigioneWEC F.Renault a DigioneFIA GT a ZolderF.3 spagnola a JerezF.Renault Italia a ImolaALMS a Laguna SecaGrand Am a Miami18 ottobreF.1 a San PaoloEuroseries 3000 a MonzaF.3 tedesca a OscherslebenF.3 italiana a MonzaGT italiano a MonzaCITE a MonzaSuperstars a MonzaPorsche Cup a MonzaMotoGP a Phillip Island25 ottobreWorld Series Renault a AlcanizEurocup F.Renault a AlcanizF.Renault svizzera a AlcanizMegane Trophy a AlcanizF.3 Euro Series a HockenheimDTM a HockenheimWTCC a OkayamaF.3 spagnola a BarcellonaGT Open a BarcellonaEuroseries 3000 a BarcellonaMondiale Rally – GallesIRC – GiapponeItaliano Rally – ComoMotoGP a Sepang1 novembreF.1 a Abu DhabiFormula 2 a BarcellonaALMS a Fuji *8 novembreF.3 SudAm a PiriapolisWEC F.Renault a PortimaoALMS a Shanghai *MotoGP a Valencia22 novembreF.3 a MacaoWTCC a MacaoFIA GT San LuisIRC – Scozia29 novembreF.3 SudAm a San Paolo* non valevoleper il campionato63


Chrysler-FiatSarà scacc<strong>Il</strong> futuro del Gruppo torinese64a cura di Marco Marelli


Elettrico: questa la parola magicao meglio quella che potrebbe far ottenerepreziosi finanziamenti dai governi.E Chrysler ha presentato numerosimodelli con questa tecnologiaal recente Salone di Detroito matto?Scacco matto ma pochi lo hanno capito.La mossa di Marchionne è geniale. Seinfatti entrambe sia Fiat sia Chrysler nongodono di buona salute e come offerta diprodotto rispetto ai tedeschi paganopegno, nel prossimo futuro stando insiemenon avranno che da guadagnarci. <strong>Il</strong> Gruppoitaliano potrà mettere sul piatto modulimeccanici moderni per costruire piccolevetture come la piattaforma Panda-500; ilGruppo americano la catena cinematicaJeep, leader nel 4x4 oltre alla rete di venditanegli USA. In più si potrebbero aprireinteressanti opportunità per sviluppare evendere insieme un nuovo prodotto assaicaro a Sergio Marchionne: la prima lowcost del Gruppo italiano, nota ai più come“progetto Uno”, da vendere in tutto il mondoe soprattutto nell’immenso mercatocinese dove sia Marchionne sia La Sordanon sono stati soddisfatti dei dialoghi avuticon Chery. In poche parole l’asse Chrysler-Fiatpermetterebbe con volumi maggioridi ottenere prezzi più competitivi, svilupparenuove catene cinematiche (motori,cambi…) e linee di prodotto, inoltre garantirebbeuna rete distributiva sia sul nuovoContinente (tramite Chrysler) sia nel Vecchio(tramite Fiat) piuttosto forte. In dettaglioChrysler otterrebbe motori diesel abasso impatto ambientale e Fiat potrebbesvilupparne di nuovi. Sempre Chryslerpotrebbe sfruttare i moduli meccanici della500 per avere una piccola che oggi nonha e con l’avanzato Centro Ricerche Fiatpotrebbe realizzare quelle vetture ecologichetanto care al nuovo presidente degliStati Uniti, così da ottenere quei finanziamentinecessari ad occupare una posizioneimportante nello scacchiere mondialedell’automobile. E da questa partita alcunirisultati potrebbero ricadere in Italia, piùprecisamente a Torino, che tornerebbe adessere una piccola capitale tecnologica delmondo automotive. Le potenzialità di questaalleanza sono immense perché spazierebberosu molti fronti, passando dal commercialealla ricerca e sviluppo per finireall’industriale. A guardare nella sfera di cristalloe spostando le date al 2014, cioètra cinque anni, questo Gruppo potrebbeprodurre qualcosa come sei milioni di veicoli,avere stabilimenti e forza vendita innord e sud America, Europa e Asia. Potrebbeprodurre automobili di tutti i segmentie di tutte le tipologie in tutte le taglie, senzaescludere che entro altri cinque annipossa diventare uno dei primi tre Gruppiautomobilistici al mondo. Strategicamentequindi questa mossa sembra avere tutte lecarte in regole per risultare vincente epotrebbe dare fin da subito risultati di sicurointeresse.65


Su stradaAmicadellecurve66


Renault Laguna GT SporTourCon il sistema 4 Control, la franceseoffre sensazioni di guida impensabiliper una tranquilla famigliarea trazione anterioredi Marco Marelli e Nicola DesiderioRenault e sportività rappresentano un connubio consolidato, ma non siera mai visto sulla Laguna GT SporTour, l’unica SW dotata di 4 ruote sterzanti.<strong>Il</strong> muso è più cattivo, con gli occhi più scuri, la bocca più larga ele mascelle dotate di due prese d’aria laterali; ma anche le spalle parlanochiaro con i due terminali di scarico cromati ai due lati del paraurtimentre di profilo ci pensano i cerchi da 18 pollici, le barre portatuttosatinate e i vetri laterali scuri a dare il tocco finale all’immagine sofisticatae grintosa della francese che è disponibile con due motori 2 litri turbo(benzina da 205 CV e Diesel da 180 CV) per essere una vettura dallasportività ben mimetizzata: comoda e veloce per 5 persone e bagagli,ma anche divertente per chi guida.Se fuori la sportività della SporTour ha un passaporto indefinito, dentrosembra quasi una tedesca per le tinte scure delle plastiche e dei rivestimentiin pelle e Alcantara spezzate dalla bianca lucentezza dell’alluminiosu plancia, tunnel e portiere, ma soprattutto per il pomello delcambio e la razza doppia del volante, quasi da corsa per l’impugnaturamassiccia e la parte inferiore svasata. Teutoniche anche la qualitàdei materiali e la generale razionalità, a parte gli 11 pulsanti (troppi)intorno al joystick sul tunnel centrale. Molto buona l’abitabilità ancheviaggiando il cinque. Ampio, regolare e ben rivestito, il bagagliaio è facileda caricare e il sistema di abbattimento dei sedili posteriori porta inun attimo la capacità da 508 a 1593 litri. In più, c’è il lunotto apribile.La francese dunque non sarà un’Audi per ricchezza, però è concreta enon ha nulla fuoriposto. Ad esempio, la climatizzazione è silenziosa eprevede tre programmi (soft, normal e fast) e, una volta seduti al postoguida, la strumentazione appare completa e ben leggibile. La posturaè comoda e piuttosto bassa, da sportiva. L’unica cosa che disturbasono i fianchi dei sedili, giustamente abbondanti in basso ma che siestendono troppo verso l’alto lasciando poco libere le spalle.<strong>Il</strong> pulsante per avviare il motore sulla Laguna è di casa, ma qui ha unsenso diverso. <strong>Il</strong> Diesel 2 litri è silenzioso, privo di vibrazioni e ha unacoppia da V8 (400 Nm) che rende lo spunto e la progressione di questo4 cilindri entusiasmanti ben oltre il regime di potenza massima di3750 giri, fino ai 5200 di limitatore, con una sonorità argentina, quasigrintosa. Merito anche del cambio con i 6 rapporti accorciati che perònon convince a pieno per la manovrabilità e per la sesta che avremmopreferito più lunga viste le possibilità del motore. Dove invece la Lagunaentusiasma è non appena si muove il volante ed emergono tutti ivantaggi della 4 ruote sterzanti. Basta un piccolo angolo per sentirlacambiare traiettoria rapida e pronta come un kart, entrare in curva conla voglia di far vedere tutto quello di cui è capace. La GT ha un’agilitàstraordinaria ma, a differenza di sistemi analoghi visti in passato, nonsi ha mai la sensazione che il retrotreno scappi e, visto che le ruoteanteriori non sterzano da sole, all’uscita riescono a mordere megliol’asfalto e spingerla fuori più rapidamente. Sui curvoni veloci, la Lagunainvece appare piatta, quasi si spostasse di lato invece che curvare,come un treno che corre su un invisibile binario. Le 4 ruote sterzanticonsentono velocità in curva superiori e sono come un controllo di trazionee stabilità naturale che spostano verso l’alto la soglia di interventodell’elettronica insieme al piacere e alla sicurezza. A questo proposito,un valido contributo lo dà anche l’impianto frenante dotato di dischipiù grandi delle altre versioni, in grado di dare sempre risposte convincenti,da vera GT.67


68Su strada


Renault Laguna GT SporTourCome si parteLa Laguna di seconda generazione è stata la prima aintrodurre nel 2001 la scheda che consente di aprire lavettura e di avviarla con un pulsante, proprio come unavettura sportiva. La scheda si può tenere in tasca oppureinfilare nell’apposita fessura sulla plancia. Si premeil pedale del freno, si mette il cambio in folle si schiacciail pedale della frizione e con la pressione sul pulsante liberail bloccasterzo e il motore si avvia. Tutto automatico.Per chiuderla, basta allontanarsi e, dopo qualche secondo,le frecce che lampeggiano e un leggero colpo di clacsonavvertono che le portiere sono serrate69


Su stradaLe 4 ruote sterzanti<strong>Il</strong> sistema Renault è lo stesso utilizzato dalla BMW Serie 7 eprevede la sterzatura delle ruote posteriori attraverso un sistemaelettroidraulico governato da una centralina elettronica chesfrutta i sensori dell’ESP. L’angolo massimo è di 3,5 gradi: incontrofase fino a 60 km/h in modo da favorire l’agilità e lemanovre da fermo, in fase a velocità superiori per aumentare lastabilità. In pratica, è come avere una vettura a passo più cortoquando si va piano, infatti la Laguna GT ha il diametro di sterzatadi una Clio (10,8 metri invece dei 12,05 della Laguna normale).Quando si va veloce invece è come viaggiare su unavettura a passo più lungo con tutti i vantaggiin termini di comfort e stabilità70


L’avversariaUna station wagon così sportiva a gasolio?Ne sono pieni i listini, ma nessuna ha le 4ruote sterzanti. L’avversaria d’elezione èperò la sua connazionale Peugeot 407 SWcon il 2,2 litri da 170 CV e 370 Nm dotatodi doppio turbocompressore.La 407 ha uno stile più eccentrico,bagagliaio più grande quando si abbattonoi sedili (1741 litri) e punta maggiormenteal comfort, inoltre al retrotreno ha unraffinato multi-link. Esclusivo il tettointeramente in vetro sull’allestimento Cièl,per viaggi panoramici. Per quantoriguarda le prestazioni, la 407 èleggermente più veloce (221 km/h),ma nettamente più lenta in accelerazione(0-100 km/h in 10 secondi), è più fluida airegimi più bassi, ma meno grintosa.Renault Laguna GT SporTourScheda tecnicaCorpo vettura: station wagon 5 porte, 5 posti; motore anteriore trasversale; lunghezza4.801 mm, larghezza 1.811 mm, altezza 1.445 mm, passo 2.756 mm; peso 1563 kg;bagagliaio 508-1593 litri; serbatoio 66 litri.Meccanica: motore 4 cilindri Diesel, cilindrata 1.995 cc; distribuzione bialbero intesta, 4 valvole per cilindro; iniezione diretta common rail (1600 bar) con iniettoripiezoelettrici, turbocompressore con turbina a geometria variabile (1,8 bar); potenzamassima 180 CV (131 kW) a 3750 giri/min; coppia massima 400 Nm a 2000 giri/min;filtro antiparticolato senza manutenzione; omologazione Euro 4; cambio manuale a 6rapporti; trazione anteriore.Autotelaio: sospensioni anteriori indipendenti tipo McPherson, posteriori semiindipendenti con bracci longitudinali e assale torcente; sterzo a cremagliera conservoassistenza idraulica; freni a disco, anteriori autoventilanti con ABS, EBV, ASR,CSV ed ESP; pneumatici 225/45 R18.Prestazioni: velocità massima 217 km/h; accelerazione da 0 a 100 km/h in 8,7secondi; consumi 6,7 litri/100 km; emissioni 177 g/km di di CO 2 .Prezzo: 33.900 euro, chiavi in mano.71

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