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Valerio Bertoglio - Comune di Ceresole Reale

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Dall’ altopiano del Nivolet, in alta Valledell’Orco ci si affaccia sulla Valsavarenche


Il Ghiacciaio del Gran Neyrón nella me<strong>di</strong>aValsavarenche, dominato dalla vettadell’Herbetét, si è <strong>di</strong>viso negli anni ottanta in duesubunità <strong>di</strong>namicamente <strong>di</strong>stinte: l’Orientale el’Occidentale.I GHIACCIAI DELLA VALSAVARENCHEa cura <strong>di</strong> <strong>Valerio</strong> <strong>Bertoglio</strong>, primavera 2011


foto Fava, 6 agosto 1911È stato probabilmente Emile Noussan che ha seguito il ghiacciaio negli anni settanta, l’ultimooperatore che ha potuto vedere le due porzioni del ghiacciaio unite. Attualmente il ghiacciaio è<strong>di</strong>viso in due bacini <strong>di</strong> fronte ai quali si è formato un grande lago proglaciale. La superficie delghiacciaio è passata dai 115 ettari del 1958 ai 68,2+29,9 ettari del 1989 per arrivare ai 58,2+26,5ettari del 2009.


Ghiacciaio del TimorionÈfoto <strong>Valerio</strong> <strong>Bertoglio</strong> 18/09/2009Il Ghiacciaio del Timorion si estende sul versante nord occidentale della cima dalla Gran Serra aforma <strong>di</strong> una grande ellisse su <strong>di</strong> un vasto circo pen<strong>di</strong>o. È controllato dal 2001 dall’ARPA Valled’Aosta.


foto <strong>Valerio</strong> <strong>Bertoglio</strong> 18/09/2009Per il Ghiacciaio del Timorionl’ARPA Valle d’Aosta esegueil Bilancio <strong>di</strong> massaed ha iniziato nel 2010 lamisurazione delle variazionifrontali che hanno fattoregistrare un arretramento <strong>di</strong>8 metri nell’anno idrologico2009-2010.


Sui ghiacciai della Valsavarenche io mi sonoformato alpinisticamente sia in tecnica che invelocità <strong>di</strong> scalata. Lo stu<strong>di</strong>o è venutosuccessivamente e sono <strong>di</strong>ventato glaciologo.Nella Valsavarenche sono attualmentepresenti 11 ghiacciai secondo il Catasto deiGhiacciai Italiani del 1959-1962:N126 Gh. del Timorion127.1 Gh. Occidentale del Gran Neyrón127.2 Gh. Orientale del Gran Neyrón128 Gh. <strong>di</strong> Montandeyné129 Gh. <strong>di</strong> Lavacciù130 Gh. del Gran Para<strong>di</strong>so131 Gh. <strong>di</strong> Moncorvé132 Gh. <strong>di</strong> Monciair133 Gh. Occidentale del Breuil134 Gh. del Grand Etrèt138 Gh. <strong>di</strong> Aouillié139 Gh. <strong>di</strong> PérciaPont-Gran Para<strong>di</strong>so-Pont 2h 32' 06"Molti Guar<strong>di</strong>aparco del Gran Para<strong>di</strong>so sono<strong>di</strong>ventati Operatori Glaciologici econtribuiscono in modo continuativo allostu<strong>di</strong>o delle variazioni glaciali.<strong>Valerio</strong> <strong>Bertoglio</strong>


Ghiacciaio <strong>di</strong> Montandeyné24/09/2010foto Enzo Massa MiconIl ghiacciaio, posto nella me<strong>di</strong>a Valsavarenche, si è contratto risalendo parallelamente all’allineamento Herbetét-Becca <strong>di</strong>Montandeyné-Piccolo Para<strong>di</strong>so. La fronte ha andamento frastagliato tra l’isoipsa 3050 e 3100 metri ed immerge per brevitratti in pozze d’acqua parallele allo sviluppo frontale. In sinistra centrale una lingua scende sino a quota 3025 metri cherappresenta il punto più basso della fronte.


Ghiacciaiofoto Celesia, estate 1911


Ghiacciaio <strong>di</strong> Montandeyné05/09/2010 foto <strong>Valerio</strong> <strong>Bertoglio</strong>La transfluenza nel Ghiacciaio <strong>di</strong> Lavacciù si attesta solo nellaparte alta a ridosso del Piccolo Para<strong>di</strong>so ed è quasicompletamente coperta da detrito <strong>di</strong> me<strong>di</strong>a pezzatura.Sono stati istituiti tre nuovi segnali che vanno a sostituire i vecchiormai a troppa <strong>di</strong>stanza dalla fronte. I nuovi segnali hanno leseguenti coor<strong>di</strong>nate UTM:ET1 32T 0363943 5044491 a 3030 mET2 32 T 0364005 5044665 a 3045 mET3 32 T 0364168 5044817 a 3075 mLa superficie attuale del ghiacciaio è <strong>di</strong> 109,8 ettari con unariduzione del 11% dal 1989.


Ghiacciaio del Gran Para<strong>di</strong>so24/09/2010foto Enzo Massa MiconIl braccio del Ghiacciaio del Gran Para<strong>di</strong>so <strong>di</strong>steso verso ovest e situato nella valletta periglaciale dove inizia la via normaledel Gran Para<strong>di</strong>so è quasi estinto. Nel 2010 la fronte del ghiacciaio si è scoperta dal nevato solo a fine agosto e non ha fattoregistrare variazioni significative rispetto al 2008. Quattro gran<strong>di</strong> bé<strong>di</strong>ères raggiungono la zona frontale. È presente unalunga placca <strong>di</strong> glacionevato nella valletta glaciale dove fino a pochi anni fa scendeva il ghiacciaio. L’ELA, la linea <strong>di</strong>equilibrio oltre la quale il ghiacciaio non perde massa, è collocata a quota 3360 metri.


Ghiacciaio <strong>di</strong> Lavacciùfoto <strong>Valerio</strong> <strong>Bertoglio</strong> 12/09/2010La fronte annerita da fine detrito è solcata solo da pochi crepacci longitu<strong>di</strong>nali e sta perdendo potenza. Al<strong>di</strong> sotto della transfluenza nel Ghiacciaio <strong>di</strong> Montandeyné, occultata dal detrito, sono presenti placche <strong>di</strong>glacionevato <strong>di</strong> notevoli <strong>di</strong>mensioni. Sempre ben evidente la lunga e subrettilinea morena me<strong>di</strong>anaviaggiante che raggiunge la fronte.


foto Celesia, estate 1911Federico Sacco, grande scienziato piemontese, in UNA GIGANTESCA COLLANA DI GEMMEGLACIALI (1923) così descrive il Ghiacciaio <strong>di</strong> Moncorvé:Scende maestoso, dolcemente inclinato, quasi depresso, l’amplissimo ghiacciaio <strong>di</strong> Moncorvé; tra isuoi varii cordoni morenici <strong>di</strong> destra, giace il piccolo laghetto del Rifugio Vittorio Emanuele, nelle cuilimpide, gelide, acque ebbi un giorno la fortuna <strong>di</strong> veder tuffarsi, quasi Ninfa delle Alpi, una valenteAlpinista, appena reduce da una comune ascensione al Gran Para<strong>di</strong>so.Il lavoro citato è corredato da numerose fotografie <strong>di</strong> ghiacciai <strong>di</strong> grande interesse storico escientifico.


foto Martino Nicolino 20 /09/200721 luglio 1989in 12 ore <strong>Valerio</strong> <strong>Bertoglio</strong> concatena quattro pareti Nord del Gruppo delGran Para<strong>di</strong>so:• Gran Para<strong>di</strong>so – Parete Nord 46'• Ciarforon – via Chiara 40'• Monciair – Parete Nord 31'• Denti del Broglio – Parete Nord 1h 03'


CiarforonParete NordVia Chiarafoto Renzo Blanc 20/07/1989Nel 1939 in due giorni Giacomo ed Enrico Chiara con Enrico Cattinelli furono i primi a salire il muro <strong>di</strong>ghiaccio della seraccata. Salirono in artificiale, con l’uso <strong>di</strong> chio<strong>di</strong>. “Salita formidabile e ammirevolesotto tutti i punti <strong>di</strong> vista” scrive Chabod nella sua guida del Gran Para<strong>di</strong>so. In tempi più recenti con latecnica della piolet-traction la progressione <strong>di</strong>venne più veloce e i chio<strong>di</strong> vennero usati solo perl’assicurazione. Il seracco perse nel tempo la verticalità, già alla fine degli anni ottanta l’inclinazioneera ridotta a 70°. Nel 1989 in 40 minuti <strong>Valerio</strong> <strong>Bertoglio</strong> completò la salita che faceva parte delconcatenamento con altre tre pareti Nord del Gran Para<strong>di</strong>so.


Ghiacciaio <strong>di</strong> Moncorvéfoto <strong>Valerio</strong> <strong>Bertoglio</strong> 06/09/2009Il Ghiacciaio <strong>di</strong> Moncorvé, il più vasto della Valsavarenche, si estende sui versanti occidentalidel Ciarforon e della Tresenta. Il seracco che ha caratterizzato a memoria d’uomo la pareteNord del Ciarforon è scomparso mettendo a giorno un’ampia fascia <strong>di</strong> rocce fratturate al <strong>di</strong>sotto della quale si allarga un ampio accumulo <strong>di</strong> frana.


Sulla calotta glaciale del Ciarforon a partire dagli anni cinquanta si è formato un laghettoche ha incrementato la sua superficie stimata <strong>di</strong> 800 m², con sponda meri<strong>di</strong>onale in roccia ele altre su ghiaccio. Il laghetto ha una profon<strong>di</strong>tà valutata attorno ai 2 metri e alla data delsopralluogo si presentava ghiacciato in superficie. L’emissario convoglia l’acqua verso larocciosa parete ovest del Ciarforon.foto Emmanuele Duò 09/09/2007


Ghiacciaio <strong>di</strong> Monciairfoto Celesia, estate 1911foto Emmanuele Duò19/09/2007Il Ghiacciaio <strong>di</strong> Monciair nell’alta Valsavarenche si estende nel circo compreso tra il Ciarforon e laBecca <strong>di</strong> Monciair con esposizione NW. Nel 2007 ha fatto registrare un arretramento <strong>di</strong> 71,5 metri , ilmaggiore <strong>di</strong> quelli misurati nel gruppo del Gran Para<strong>di</strong>so.


Sul Ghiacciaio <strong>di</strong> Monciair è stato realizzato il rilievo topografico dei settori frontale elaterali me<strong>di</strong>ante l’uso del GPS e aggiornata la misura dell’area del ghiacciaio.Per i confini superiori sono stati utilizzati quelli riportati sulla CTR 1:10000 dellaRegione Valle d’Aosta.La superficie attuale, determinata con programmi GIS, risulta essere <strong>di</strong> 509189 m²,inferiore del 18 % rispetto al valore misurato nel 1989.


Ghiacciaio Occidentaledel Breuilfoto Accotto, 20 agosto 1888foto Stefano Cerise 20/09/2010Il ghiacciaio si presenta notevolmente smagrito e quasi interamente coperto da neve residua.La parete nord dei Denti del Broglio che domina il ghiacciaio ha perso nel tempo quasicompletamente l’esteso rivestimento <strong>di</strong> ghiaccio <strong>di</strong> cui sopravvivono solo alcune placche<strong>di</strong>scontinue.


.foto Accotto, 20 agosto 1888Nel Ghiacciaio del Grand Etrèt che chiude la testata della Valsavarenche, dal 1999 si misurae calcola il bilancio <strong>di</strong> massa con metodo topografico. Il ghiacciaio è stato scelto per l’estensionesignificativa ma non eccessiva, l’esposizione e l’alimentazione omogenee, la moderata pendenzae la crepacciatura limitata. Già Federico Sacco riteneva questo ghiacciaio un ottimo glaciometro.La sua fronte è facilmente raggiungibile dal fondovalle senza l’uso <strong>di</strong> mezzi aerei, fattore moltoimportante nel contesto <strong>di</strong> un Parco Nazionale.


Ghiacciaio del Grand Etrèt20/09/2010foto Stefano CeriseLa fronte del Ghiacciaio del Grand Etrèt, il 20 settembre 2010, si presenta ancora coperta dai residui <strong>di</strong> un accumulovalanghivo destro centrale che ha impe<strong>di</strong>to la misurazione. L’ELA è posta a 3000 metri ed in destra laterale si esauriscecontro l’isola rocciosa superiore ed in sinistra scende formando un corridoio parallelo alla barriera rocciosa. Una nuova isolarocciosa, ben evidente nella parte centrale del ghiacciaio, è emersa al <strong>di</strong> sotto della precedente ed è stata misurata egeoreferenziata. La superficie dell’isola è risultata <strong>di</strong> 4146 m² ad quota me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> 2910 metri.


Ghiacciaio del Grand Etrèt, accumulo record nel 2009foto Alberto Peracinofoto Stefano BorneyL’accumulo <strong>di</strong> neve nel 2009 è il maggiore degliultimi <strong>di</strong>eci anni e risulta compreso tra 320 e 760cm, la densità me<strong>di</strong>a della neve è risultata <strong>di</strong> 494kg/m³.È stato misurato nei giorni 30-31 maggio e 4giugno 2009.foto Stefano Borney


Ghiacciaio del Grand EtrètBilanci <strong>di</strong> massa annuali e cumulati 1999-2010metri0-20-40-60-80-100-12019971998Oscillazioni frontali annuali cumulate 1997-20101999200020012002200320042005200620072008200920102011431-638La presenza <strong>di</strong> nevato <strong>di</strong> origine valanghiva sulla fronte ha interrotto negli ultimi due anni l’arretramento che simantiene stazionario a 101 metri. Le variazioni frontali sono state misurate dal segnale OM posto da Stefano Cerise eStefano Nicolussi nel 1997 a 2630 metri con azimut 174°.Il bilancio è stato chiuso il giorno 14 settembre 2010 ed è risultato moderatamente negativo con -560 mm w.e.Il totale cumulato dal 1999 al 2010 è pari a -9781 mm w.e.Il ghiacciaio ha perso in un<strong>di</strong>ci anni 11,25 metri <strong>di</strong> spessore.La tendenza alla contrazione del ghiacciaio è ben rappresentata dai dati del bilancio <strong>di</strong> massa, meno dalle oscillazionifrontali.mm w.e.400020000-2000-4000-6000-8000-10000-12000-779-2552-3690-5015-6870-8241-9604 -9221 -97811999-20002000-20012001-20022002-20032003-20042004-20052005-20062006-20072007-20082008-20092009-2010accumuloablazionebilanciobilancio cumulato


In collaborazione con il Servizio Botanico dell’Ente PNGPè stato eseguito il censimento delle specie che hannocolonizzato la zona a ridosso della fronte nei 100 metrilasciati progressivamente liberi dal ghiaccio a partire dal1997.Le specie sono le seguenti:Achillea nana L.Adenostyles leucophylla (Willd.) Rchb.Androsace alpina (L.) Lam.Cerastium pedunculatum Gau<strong>di</strong>nCerastium uniflorum ClairvilleGeum reptans L.Leuchanthemopsis alpina (L.) HeywoodLinaria alpina (L.) Miller s.lOxyria <strong>di</strong>gyna (L.) HillPritzelago alpina subsp. brevicaulis (Sprengel) Greuter etBurgetPoa alpina L.Poa laxa Haenke-Schlaffes R.Ranunculus glacialis L.Saxifraga aizoides L.Saxifraga biflora Allioni s.l.Saxifraga bryoides L.Saxifraga oppositifolia L.Silene exscapa All. - Kiesel-P.Thlaspi rotun<strong>di</strong>folium subsp. corymbosum GremliTrifolium pallescens Schreber-Bleicher K.muschi non determinati..foto Nicola GerardOxyria <strong>di</strong>gynaSaxifraga bryoides


Ghiacciaio <strong>di</strong> Aouillié23/09/2010foto Martino NicolinoIl Ghiacciaio <strong>di</strong> Aouillié si trova sul versante sinistro orografico del vallone del Nivolet, nell’alta Valsavarenche. Occupa ilpiccolo circo tra la Cima Teu Blanc (3438 m) e la Cima Aouillié (3440 m) ed è esposto a nord-est.La parte frontale del ghiacciaio ha subito negli anni un importante arretramento, la quota minima è ora situata a 3080 metri.Al <strong>di</strong> sotto è presente una evidente morena frontale conoi<strong>di</strong>forme. Il ghiacciaio è monitorato dal 1999 da Martino Nicolino.Nel 2010 ha fatto registrare un arretramento me<strong>di</strong>o <strong>di</strong> 20 metri.Nella parte destra frontale si sono aperte alcune porte glaciali ora in <strong>di</strong>sfacimento.


Ghiacciaio <strong>di</strong> Perciafoto Valter Vallet 20/09/2010Piccolo ghiacciaio in sinistra idrografica della Valsavarenche ha restituito nel 2004 unacarcassa <strong>di</strong> camoscio.


Ghiacciaio <strong>di</strong> BioulaUn corpo glaciale attualmente organizzato in forma <strong>di</strong> rock glacier è stato censitonell’alto vallone <strong>di</strong> Bioula. Scarsamente visibile perché spesso occultato dal nevato èstato segnalato per la prima volta da Fabrizio Pollicini nel 2008.fotoMartino Nicolino2/10/2010


Ghiacciaio <strong>di</strong> Bioulafoto Martino Nicolino 2/10/2010foto Martino Nicolino 2/10/2010Il ghiaccio è osservabile dalla quota minima <strong>di</strong> 2770 m e occupa un circo ai pie<strong>di</strong> dellepareti NE della Punta Bianca. La superficie è stimabile attorno ad una decina <strong>di</strong> ettari.

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