140 Sara Passarellavede l'autore in veste di scienziato, letterato o pensatore sia di origineantica: quello più noto e diffuso riguarda le V<strong>it</strong>e dei filosofi di DiogeneLaerzio (ca. III sec. d. C.). 2Io ho scelto solo uno dei modi possibili per parlare di questa tipologiadi testi, e giungere ad una sua, seppur parziale, definizione. Indagareil rapporto che le autobiografie intellettuali (nello specifico quelledi S. N. Bulgakov, A. A. Potebnja, A. N. Veselovskij, Ju. K. Ole§a) in- Otrattengono con il genere dell'autobiografia, per definire il particolareattraverso il generale, fissando i lim<strong>it</strong>i di entrambi e ponendo alcuneriserve all'identificazione tout court del primo nel secondo.<strong>L'autobiografia</strong>È necessario fin da sub<strong>it</strong>o mettere in chiaro cosa si intende per autobiografia,tracciandone i contorni, affinché ogni parentela e ogni deviazionerisultino con chiarezza. Non intendo cimentarmi nell'arduocomp<strong>it</strong>o di fornire una definizione univoca e universale del genere, laletteratura in mer<strong>it</strong>o è già abbastanza ampia e colma di formule approssimativee insuccessi dichiarati:È impossibile ridurre l'autobiografia a una formula chiara e totale (Lejeune)Paul de Man [...] constatava quanto poco questo genere si presti a essere codificato,sia empiricamente sia teoreticamente (Battistini)Per l'esattezza non si tratta di un genere letterario (Starobinskij). 3Desidero invece enucleare alcuni tratti caratteristici, che, seppurnel loro numero esiguo, consentono di individuare nel modo più sicuroe inopinabile l'autobiografia propriamente detta e, per analogia o pervia oppos<strong>it</strong>iva, i cosiddetti generi autobiografici (diario, memorie, romanzoautobiografico, saggio, ecc.) che, se presentano la comunanza dialcune caratteristiche, mancano però di altre.2 F. D'Intino, <strong>L'autobiografia</strong> moderna. Storia, forme, problemi, Roma, Bulzoni,1998, p. 192.3 P. Lejeune, Il patto autobiografico, Bologna, Il Mulino, 1986, p. 49; A. Battistini,Lo specchio di Dedalo. Autobiografia e biografia, Bologna, Il Mulino, 1990,p. 165; J. Starobinski, Lo stile dell'autobiografia, in L'occhio vivente, Torino,Einaudi, 1975, p. 204.
<strong>L'autobiografia</strong> <strong>intellettuale</strong> 141I. Autoreferenzial<strong>it</strong>àÈ autobiografico un testo, non obbligatoriamente letterario, in cui unindividuo scrive (-graphia) di sé e della propria esistenza (-bio - ) inprima persona (auto- ). E autobiografico un testo in cui l'autore è ancheil narratore (come suggerisce l'uso del pronome io), e in cui questedue categorie coincidono con una terza, quella del personaggio principale(o eroe): chi scrive, insomma, è anche colui che racconta, nonchécolui che agisce, pensa, sente in prima persona. E nonostante l'evidentecarica soggettiva, l'autore-narratore-personaggio pretende chenon vi sia finzione, e vanta l'assoluta veridic<strong>it</strong>à del narrato. 4È autobiografico un testo che trova i propri spunti nel vissuto dell'autore,in un'esperienza che in un certo qual modo si vuole esternare,rendere pubblica, anche oggettivare, allontanare. È ovvio, la misura d<strong>it</strong>ale esternazione varia non solo a seconda della personal<strong>it</strong>à che si mettea nudo, del suo pudore e del suo narcisismo, ma anche in conform<strong>it</strong>àalla tipologia di testo scelta (le potenzial<strong>it</strong>à espressive di un romanzonon sono quelle di una lettera), la quale inev<strong>it</strong>abilmente impone le propriecondizioni alla volontà autobiografica, lim<strong>it</strong>andola o invecestimolandola, e richiede di necess<strong>it</strong>à una certa prospettiva temporale euna certa osservazione, più o meno distante, più o meno partecipe eappassionata, delle proprie vicende.Va tuttavia notato che l'autoreferenzial<strong>it</strong>à del testo autobiograficosi lim<strong>it</strong>a all'oggetto della descrizione (l'autore scrive di sé) senzacoinvolgere però la final<strong>it</strong>à del testo e il suo destinatario (l'autore nonscrive per sé). Questo orientamento del testo verso il destinatario èchiaramente più evidente nel caso di autobiografie scr<strong>it</strong>te in forma diconfessione (Rousseau, Sant'Agostino), di giustificazione o di apologia(vedremo il caso di Ju. Ole§a), in cui il testo è pensato come rivelazione,difesa o esaltazione di sé agli occhi del lettore.2. Retrospettiv<strong>it</strong>àRaccontare la propria v<strong>it</strong>a significa assumere un punto di vista retrospettivoed ist<strong>it</strong>uire uno scarto fra il presente in cui si vive e si agisce e4 Spiega eloquentemente Tz. Todorov (/ generi del discorso, Firenze, La NuovaItalia, 1993, p. 60): -Ci si trova dunque di fronte a un atto linguistico che codifica alcontempo proprietà semantiche (è quanto implica l'ident<strong>it</strong>à narratore-personaggio:bisogna parlare di sé) e proprietà pragmatiche (grazie all'ident<strong>it</strong>à autore — narratore,si pretende di raccontare la ver<strong>it</strong>à, non una finzione)"