12.07.2015 Views

L'autobiografia intellettuale - Europaorientalis.it

L'autobiografia intellettuale - Europaorientalis.it

L'autobiografia intellettuale - Europaorientalis.it

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

EUROPA ORIENTALIS 23 (2004) 2L'AUTOBIOGRAFIA INTELLETTUALE:PER UNA DEFINIZIONE DEL GENERESara PassarellaV dm' dvenadcatiletija revoljucii ja zadaju sebe voproso sebe samomu: nu, russkij intelligent, kem ty stai? Ctostato s toboj? (Ju. Olesa , Kniga progéanija)I<strong>L'autobiografia</strong> <strong>intellettuale</strong> è la ricostruzione del percorso formativodi una personal<strong>it</strong>à culturale, cui è richiesto di tirare le somme della propriaricerca, di voltarsi indietro e riconsiderare la propria carriera, rintracciandopunti fissi, momenti cruciali, 'vizi e virtù' del proprio pensiero.Spesso a questo genere è stata rivolta un'attenzione puramentedocumentaristica per il fatto scr<strong>it</strong>to in prima persona. Persuaso dall'illusionedi una maggiore fedeltà e veridic<strong>it</strong>à, lo storiografo o il cr<strong>it</strong>icospera nella rivelazione di circostanze, modelli, fallimenti che altrovenon è stato possibile rinvenire. Al di là di questo interesse spesso solo`fattografico', per approcci, per così dire, più formali rimandiamo aicontributi di A. Battistini, che ripercorre l'evoluzione di forme e modi,di G. Gronda, F. D'Intino e C. De Michelis che ognuno a suo modoanalizzano manifestazioni specifiche del genere (rispettivamente iLehrjahre nelle V<strong>it</strong>e settecentesche, l'autobiografia de libris propriis eil "Progetto <strong>it</strong>aliano" di G. Porcìa). Molti di questi autori non prescindonodalla trattazione del genere nel suo sviluppo storico, individuandonel Discours de la méthode (1637) cartesiano il primo grandeesempio moderno di autobiografia <strong>intellettuale</strong>, benché il modello cheI La frase si riferisce ad un'annotazione di Olea in risposta all'inv<strong>it</strong>o dell'Accademiadelle Scienze di stendere la propria autobiografia ed è datata 1929 (cf. V. Gudkova,Kak oficios "rabotal" s pisatelem: evolucija samoopisanij Jurija Olesi, NLO2004, n. 68, p. 138).


140 Sara Passarellavede l'autore in veste di scienziato, letterato o pensatore sia di origineantica: quello più noto e diffuso riguarda le V<strong>it</strong>e dei filosofi di DiogeneLaerzio (ca. III sec. d. C.). 2Io ho scelto solo uno dei modi possibili per parlare di questa tipologiadi testi, e giungere ad una sua, seppur parziale, definizione. Indagareil rapporto che le autobiografie intellettuali (nello specifico quelledi S. N. Bulgakov, A. A. Potebnja, A. N. Veselovskij, Ju. K. Ole§a) in- Otrattengono con il genere dell'autobiografia, per definire il particolareattraverso il generale, fissando i lim<strong>it</strong>i di entrambi e ponendo alcuneriserve all'identificazione tout court del primo nel secondo.<strong>L'autobiografia</strong>È necessario fin da sub<strong>it</strong>o mettere in chiaro cosa si intende per autobiografia,tracciandone i contorni, affinché ogni parentela e ogni deviazionerisultino con chiarezza. Non intendo cimentarmi nell'arduocomp<strong>it</strong>o di fornire una definizione univoca e universale del genere, laletteratura in mer<strong>it</strong>o è già abbastanza ampia e colma di formule approssimativee insuccessi dichiarati:È impossibile ridurre l'autobiografia a una formula chiara e totale (Lejeune)Paul de Man [...] constatava quanto poco questo genere si presti a essere codificato,sia empiricamente sia teoreticamente (Battistini)Per l'esattezza non si tratta di un genere letterario (Starobinskij). 3Desidero invece enucleare alcuni tratti caratteristici, che, seppurnel loro numero esiguo, consentono di individuare nel modo più sicuroe inopinabile l'autobiografia propriamente detta e, per analogia o pervia oppos<strong>it</strong>iva, i cosiddetti generi autobiografici (diario, memorie, romanzoautobiografico, saggio, ecc.) che, se presentano la comunanza dialcune caratteristiche, mancano però di altre.2 F. D'Intino, <strong>L'autobiografia</strong> moderna. Storia, forme, problemi, Roma, Bulzoni,1998, p. 192.3 P. Lejeune, Il patto autobiografico, Bologna, Il Mulino, 1986, p. 49; A. Battistini,Lo specchio di Dedalo. Autobiografia e biografia, Bologna, Il Mulino, 1990,p. 165; J. Starobinski, Lo stile dell'autobiografia, in L'occhio vivente, Torino,Einaudi, 1975, p. 204.


<strong>L'autobiografia</strong> <strong>intellettuale</strong> 141I. Autoreferenzial<strong>it</strong>àÈ autobiografico un testo, non obbligatoriamente letterario, in cui unindividuo scrive (-graphia) di sé e della propria esistenza (-bio - ) inprima persona (auto- ). E autobiografico un testo in cui l'autore è ancheil narratore (come suggerisce l'uso del pronome io), e in cui questedue categorie coincidono con una terza, quella del personaggio principale(o eroe): chi scrive, insomma, è anche colui che racconta, nonchécolui che agisce, pensa, sente in prima persona. E nonostante l'evidentecarica soggettiva, l'autore-narratore-personaggio pretende chenon vi sia finzione, e vanta l'assoluta veridic<strong>it</strong>à del narrato. 4È autobiografico un testo che trova i propri spunti nel vissuto dell'autore,in un'esperienza che in un certo qual modo si vuole esternare,rendere pubblica, anche oggettivare, allontanare. È ovvio, la misura d<strong>it</strong>ale esternazione varia non solo a seconda della personal<strong>it</strong>à che si mettea nudo, del suo pudore e del suo narcisismo, ma anche in conform<strong>it</strong>àalla tipologia di testo scelta (le potenzial<strong>it</strong>à espressive di un romanzonon sono quelle di una lettera), la quale inev<strong>it</strong>abilmente impone le propriecondizioni alla volontà autobiografica, lim<strong>it</strong>andola o invecestimolandola, e richiede di necess<strong>it</strong>à una certa prospettiva temporale euna certa osservazione, più o meno distante, più o meno partecipe eappassionata, delle proprie vicende.Va tuttavia notato che l'autoreferenzial<strong>it</strong>à del testo autobiograficosi lim<strong>it</strong>a all'oggetto della descrizione (l'autore scrive di sé) senzacoinvolgere però la final<strong>it</strong>à del testo e il suo destinatario (l'autore nonscrive per sé). Questo orientamento del testo verso il destinatario èchiaramente più evidente nel caso di autobiografie scr<strong>it</strong>te in forma diconfessione (Rousseau, Sant'Agostino), di giustificazione o di apologia(vedremo il caso di Ju. Ole§a), in cui il testo è pensato come rivelazione,difesa o esaltazione di sé agli occhi del lettore.2. Retrospettiv<strong>it</strong>àRaccontare la propria v<strong>it</strong>a significa assumere un punto di vista retrospettivoed ist<strong>it</strong>uire uno scarto fra il presente in cui si vive e si agisce e4 Spiega eloquentemente Tz. Todorov (/ generi del discorso, Firenze, La NuovaItalia, 1993, p. 60): -Ci si trova dunque di fronte a un atto linguistico che codifica alcontempo proprietà semantiche (è quanto implica l'ident<strong>it</strong>à narratore-personaggio:bisogna parlare di sé) e proprietà pragmatiche (grazie all'ident<strong>it</strong>à autore — narratore,si pretende di raccontare la ver<strong>it</strong>à, non una finzione)"


142 Sara Passarellail passato degli avvenimenti narrati. Lo scarto temporale fra il presentedella scr<strong>it</strong>tura e il passato dei fatti narrati si rivela, in defin<strong>it</strong>iva,uno scarto di ident<strong>it</strong>à, 5 che concede all'autore-narratore la possibil<strong>it</strong>àdi rivalutare in una nuova luce fatti e s<strong>it</strong>uazioni, e di operare fra questiuna certa selezione, rispondente a determinate final<strong>it</strong>à. Alcuni episodisaranno passati sotto silenzio, perché r<strong>it</strong>enuti secondari, meno pertinenti,o semplicemente perché poco si armonizzano con il quadrofiliale di sé che l'autore ha deciso di proporre. Altri, invece, sarannomessi in risalto, poiché a posteriori appaiono più coerenti con ilpercorso di v<strong>it</strong>a o con l'<strong>it</strong>inerario <strong>intellettuale</strong> dell'autore, e meglio siprestano a dare di sé una certa immagine. Va aggiunto che a tale retrospettiv<strong>it</strong>àè inev<strong>it</strong>abilmente e, fisiologicamente legata una certa debolezzadella memoria, che tende spesso a ingigantire o minimizzare,smarrendo il giusto metro e attribuendo un falso peso a momenti e circostanze.Il mancato rispetto di una di queste condizioni (triplice ident<strong>it</strong>à;retrospettiv<strong>it</strong>à) fa da spartiacque fra l'autobiografia propriamentedetta e testi come il diario, le memorie, il saggio o il romanzo autobiografico:6 se nell'autobiografia prevalgono la retrospettiv<strong>it</strong>à e l'attenzioneesclusiva per la propria individual<strong>it</strong>à, nel diario permane laseconda mentre la prima lascia il posto ad una prospettiva cronologicaimpostata al presente (cade la distanza temporale); o ancora, nelle memorier<strong>it</strong>roviamo la prospettiva al passato, l'importanza delle vicendestoriche soppianta però l'interesse per i travagli del singolo (cade la`norma' dell'autoreferenzial<strong>it</strong>à), mentre nel romanzo la cronologiareale può non essere rispettata, gli eventi autobiografici seguono l'ordinedi pensiero e di scr<strong>it</strong>tura dell'autore che può decidere di combinarli,stabilendo un nuovo ordine cronologico con eventi f<strong>it</strong>tizi (cadono entrambii precetti, la prospettiva cronologica e l'autoreferenzial<strong>it</strong>à) ecc.3. Soggettiv<strong>it</strong>àPossiamo quindi affermare che dopo l'autoreferenzial<strong>it</strong>à, dopo la temporal<strong>it</strong>àimpostata al passato, un altro tratto distintivo e indiscutibiledell'autobiografia è l'assoluta soggettiv<strong>it</strong>à della selezione del materiale.5 M. Monaco, Scrivere la propria v<strong>it</strong>a. <strong>L'autobiografia</strong> come problema cr<strong>it</strong>ico eteorico, Roma, Bulzoni, 1 993, p. 269; J. Starobinski, Lo stile dell'autobiografia, c<strong>it</strong>.,p. 211.6 P. Lejeune, Il patto autobiografico, c<strong>it</strong>., p. 13


<strong>L'autobiografia</strong> <strong>intellettuale</strong> 143L'autore-narratore-personaggio decide cosa raccontare, ovvero operauna scelta esclusivamente personale, e come, vale a dire con quali mezzi.Colui che in età matura si appresta a scrivere la propria autobiografiaha davanti a sé un quadro ben defin<strong>it</strong>o dei suoi mer<strong>it</strong>i, delle suequal<strong>it</strong>à o delle sue debolezze e aspira a mostrare come questo si sia formato.È chiaro che spesso questo quadro è soltanto approssimativo e sicompleta progressivamente nel corso della scr<strong>it</strong>tura, che diventa quindimomento intimo di auto-comprensione e giustificazione.Tuttavia, per raccontare il passato è necessario operare una selezionee portare ordine nei propri ricordi, disponendoli in una successionecoerente. Con ciò si arriva ad una ver<strong>it</strong>à che Goethe, alle presecon la sua propria autobiografia, ha chiamato una "ver<strong>it</strong>à di fondo", opiù esplic<strong>it</strong>amente una "ver<strong>it</strong>à dell'arte". 7 La soggettiv<strong>it</strong>à deriva direttamentedalla manipolazione o rielaborazione del passato in formanarrativa: "l'atto di scr<strong>it</strong>tura implica un'attiv<strong>it</strong>à selettiva e interpretativa,un disegno che colleghi gli avvenimenti, stabilisca rapporti egerarchie tra i singoli fatti, che riduca l'infin<strong>it</strong>à e la contradd<strong>it</strong>torietàdel molteplice ad una forma un<strong>it</strong>aria", 8 e questo 'arrangiamento formale'del materiale è, in ultima analisi, la trasformazione della fabula (ilmateriale infin<strong>it</strong>o e amorfo dell'esperienza) in intreccio (che tuttaviarimane a sua volta aperto e incompiuto per la mancanza di un vero finale).Può forse apparire banale parlare di autobiografia e soggettiv<strong>it</strong>à,d'altronde difficilmente un testo in cui l'autore racconta di sé in primapersona può essere defin<strong>it</strong>o altrimenti. Tuttavia va notato che spessol'autore protesta, più o meno esplic<strong>it</strong>amente, l'oggettiv<strong>it</strong>à della propriadescrizione, e altrettanto spesso, se non di più, è il lettore stessoche vi si approccia credendo a priori nella fedeltà al reale di ciò chelegge ed attribuendo al testo una veridic<strong>it</strong>à ab origine (d'altra parte,spesso non è possibile provare in modo inconfutabile la fallacia o lavalid<strong>it</strong>à delle informazioni). Ma al di là di ogni dichiarazione di intentida parte dell'autore, non c'è posto nell'autobiografia per autentic<strong>it</strong>à eobiettiv<strong>it</strong>à, e altrimenti non potrebbe essere: la ver<strong>it</strong>à dell'autobiografiaè sempre una ver<strong>it</strong>à soggettiva e necessariamente parziale e incompleta.Ciascuno ha la propria ver<strong>it</strong>à, anche su di sé, e quando ci si ap-7 G. de Bruyn, Das erzahlte lch, Uber JVahrhe<strong>it</strong> und Dichtung in der Autobiographie,Frankfurt am Main, Fischer Verlag, 1995, p. 66.8 F. D'Intino, <strong>L'autobiografia</strong> moderna. Storia, forme, problemi, c<strong>it</strong>., p. 125.


144 Sara Passarellapresta a stendere un'autobiografia vi si è obbligatoriamente esposti. Sipuò parlare di sé anche in terza persona, e in questo caso si ottienesolo una parvenza, un'illusione di obiettiv<strong>it</strong>à. Per questo la ver<strong>it</strong>àdell'autobiografia è, come ammetteva Goethe, una "ver<strong>it</strong>à di fondo",di principio, ma non di fatti e di particolari, per questo, se non vi è invenzione,vi è tuttavia finzione. E la finzione dell'arte che sceglie ipropri elementi, che organizza il magma confuso della memoria, facendoi conti anche con una probabile indisponibil<strong>it</strong>à di questa, è lafinzione, infine, che rielabora esteticamente la realtà, 9 dal momentoche "l'intenzione autobiografica non può che esprimersi in strutturenarrative, le quali si servono necessariamente di convenzioni artistiche".i °Genesi e caratteristiche dell'autobiografia <strong>intellettuale</strong><strong>L'autobiografia</strong> <strong>intellettuale</strong> nasce generalmente dalla volontà di ricostruireun percorso formativo, un intero curriculum studiorum. Letterati,pensatori, uomini di scienza scrivono la storia del proprio ingegno,che è la storia di letture e ricerche, di inclinazioni, di influenze,di maestri e discepoli. Spesso però l'autobiografia <strong>intellettuale</strong> nonnasce da un'urgenza intima e personale di mettere ordine nel propriovissuto, ma risponde alla richiesta di un secondo soggetto, di un "mancatobiografo" (cui l'autobiografia, sotto forma di lettera, è indirizzata)che invece di compilare egli stesso la biografia di una certa personal<strong>it</strong>àculturale, demanda il comp<strong>it</strong>o direttamente a quest'ultima. Sono, queste,autobiografie su comando, che non nascono dalla spontanea volontàdell'autore, ma anzi spesso ne vincono le resistenze, il carattereschivo e appartato.Lo schema tipico dell'autobiografia <strong>intellettuale</strong> è quello individuatoper ()lega da V. Gudkova, ovvero "sono nato... ho studiato... ho9 M. M. Bachtin (L'autore e l'eroe, Torino, Einaudi, 1988, p. 21) nega all'autobiografiaun valore estetico, affermando che - l'evento estetico, per aver luogo, necess<strong>it</strong>adi due partecipanti e presuppone due coscienze non coincidenti. Quando l'eroe el'autore coincidono [...] finisce l'evento estetico e comincia quello etico". Tuttavial'estetic<strong>it</strong>à del testo autobiografico nasce dal suo rifarsi in maggior o minor misura amodelli letterari, al suo piegarsi a regole narrative, al suo essere rivolto ad unaseconda coscienza, quella del lettore, con cui l'autore-eroe è costretto a dialogare.10 F. D'Intino, <strong>L'autobiografia</strong> moderna. Storia, forme, problemi, c<strong>it</strong>., p. 237


<strong>L'autobiografia</strong> <strong>intellettuale</strong> 145lavorato..."," è chiaro quindi che da queste autobiografie emergonosolo secondariamente stralci di v<strong>it</strong>a familiare, intima e sentimentale,non è questo il loro intendimento. D'altronde lo stesso aggettivo "<strong>intellettuale</strong>"avverte da sub<strong>it</strong>o il lettore che non si tratta della confessionepubblica di eventi personali, gioie e patimenti interiori, ma delresoconto di anni di lavoro, di impegno tutto mentale, e informaanche che gli avvenimenti della v<strong>it</strong>a privata vi troveranno posto solonella misura in cui saranno necessari a delucidare i fatti del pensiero.''Dunque quell'autoreferenzial<strong>it</strong>à (nell'oggetto della descrizione) di cui siparlava in riferimento all'autobiografia propriamente detta, non è piùincondizionata e totale, ma ristretta ad un solo amb<strong>it</strong>o. Lo schema segu<strong>it</strong>odall'autobiografo è infatti generalmente più ampio di quello individuatoprima, consistente in tre tappe, e comprende un minimo di genealogia,di educazione sentimentale e di aneddotica personale.L'autobiografo <strong>intellettuale</strong> conosce se stesso, sa chi era e chi èdiventato e, avendo ben chiara l'immagine di sé che desideratrasmettere, parrebbe cercare una giustificazione del proprio status,davanti agli occhi suoi e degli altri, rendendo conto del camminopercorso per arrivare ad essere chi egli è al momento in cui scrive,poiché considerare la strada percorsa può far luce sul punto d'arrivo.Non manca quindi la retrospettiv<strong>it</strong>à tipicamente autobiografica di chiparla del passato, al passato. In più, tuttavia, quella costante allusione,seppur implic<strong>it</strong>a, allo stato presente, ravvisabile in ogni autobiografia,si fa qui più insistente, e pare tradire la volontà di auto—inquadrarsinella cornice di un'epoca, consapevoli del proprio valore. Così sichiariscono i motivi della scelta dell'autobiografia: dare conto dell'un<strong>it</strong>àsostanziale dei mutamenti filosofici di una v<strong>it</strong>a, ma altresìdescriverli nella consapevolezza del valore generale che essi rivestonoper la stessa storia del pensiero.L'autoreferenzial<strong>it</strong>à è garant<strong>it</strong>a anche qui dall'ident<strong>it</strong>à di chi scrive,chi narra e chi agisce (o ha ag<strong>it</strong>o). In termini lotmaniani l'autobiografo<strong>intellettuale</strong> è già un soggetto che gode del dir<strong>it</strong>to alla biografia,in quanto persona dotata di un ingegno sicuramente al di fuori dellaV. Gudkova, /yak oficios rabotal - s pisatelem: evolucija samoopisanij Jurijac<strong>it</strong>.. p. 14012 Si veda l'avvertenza di P. Ricoeur in Reflexion fa<strong>it</strong>e. Autobiographie intellectuelle,Espr<strong>it</strong>, Paris. 1995: "l'adjectif intellectuel avert<strong>it</strong> que l'aceent principal seramis sur le developpement de mon travail philosophique et que seuls seront évoquésles événements de ma vie privée susceptibles de


146 Sara Passarellanorma e per la sua particolare posizione sociale e culturale. Dunque inquesto caso colui che ha una biografia degna di nota non solo "si attribuisceda solo il dir<strong>it</strong>to di averla" (d'altronde lo stesso dir<strong>it</strong>to gli è confer<strong>it</strong>oanche dalla società), ma "colui che si appropria del dir<strong>it</strong>to diavere una biografia ne ha una ed è lui stesso a narrarla"." Aiìche inquesto caso l'autoreferenzial<strong>it</strong>à è lim<strong>it</strong>ata dall'orientamento del testoverso un destinatario, diverso dall'autore, che scrive di sé, ma non soloper sé.La soggettiv<strong>it</strong>à nasce dall'arrogarsi il dir<strong>it</strong>to alla biografia; nascedalla distanza che separa il tempo del sé che scrive dal tempo del sénarrato, la quale origina uno sguardo retrospettivo consapevole, giàmaturo per le esperienze e le conoscenze accumulate. È uno sguardoche sa cogliere legami e coincidenze, che sa selezionare e poi giustapporrei tasselli del proprio vissuto in modo tale che formino un disegnocoerente e un<strong>it</strong>ario. Il filosofo S. N. Bulgakov" vede il proprio percorsocome un cerchio compiuto, in cui inizio e fine non potrebberoessere diversi, un <strong>it</strong>inerario volutamente perfetto nella sua circolar<strong>it</strong>à,in cui un rifiuto iniziale (egli frequenta una scuola ecclesiastica che poiabbandona sostanzialmente per mancanza di fede) porta alla finale accettazione("I motivi della fede, o religiosi, avrebbero determinato ilmio destino futuro"), 15 sulle orme di un altro grande filosofo:Le impressioni di v<strong>it</strong>a [...] e la successiva attiv<strong>it</strong>à del pensiero [...] gradualmentemi portarono indietro, verso la religione, — il mio cammino si rivelavain questo modo [...] diametralmente opposto al cammino di L. Feuerbach, ilquale era andato dalla religione al socialismo.I 6Anche A. A. Potebnja, 17 nella lettera autobiografica ad A. N. Pypin,"scava nel proprio passato e vi scorge, con la sicurezza che solo13 Ju. M. Lotman, La semiosfera, Venezia, Marsilio, 1985, p. 199.14 S. N. Bulgakov (1871-1944), filosofo e teologo, il cui pensiero è inizialmenteimprontato all'idealismo filosofico, in segu<strong>it</strong>o, anche sotto l'influenza della dottrinadi V. S. Solov'ev, assume posizioni di misticismo religioso.15 S. Bulgakov, Avtobiografiéeskoe pis'mo S. .4. Vengerovu, in Issledovanija poistorii russkoj mvsli, Moskva, OGI, 2000, p. 258.16 Ibidem, pp. 258-259.17 A. A. Potebnja (1835-1891), filologo e linguista ucraino, teorico della letteratura,folclorista, è considerato il fondatore dell'indirizzo psicologico nello studiodella letteratura per l'attenzione rivolta all'aspetto individuale della creazione.18 A. N. Pypin (1833-1904), storico della letteratura, slavista, folclorista. Fra i


<strong>L'autobiografia</strong> <strong>intellettuale</strong> 147la conoscenza del passato può dare, l'inizio delle proprie predilezioni:"I compagni di corso mi presentarono M. V. Negovskij [...], raccogl<strong>it</strong>oredi canti popolari ucraini. [...] Negovskij aveva in gestione unapiccola biblioteca consistente in componimenti in lingua ucraina [...].Io frequentavo questa biblioteca, cosa che non fu priva di influenza perle mie successive occupazioni", scoprendovi gli indizi di una passioneinnata:Mi sembra di vedere le redini con cui il destino mi ha condotto. Una certa inclinazionea questioni prive, per così dire, di un significato pratico immediato(come la questione, in cui si esaurisce tutta la linguistica, della relazione dipensiero e parola), non si spiega con la scuola. Con me hanno frequentato questascuola molti altri, preparati molto meglio di me alle lezioni di filologia."La prospettiva da cui l'autobiografo, <strong>intellettuale</strong> maturo che haraggiunto una certa indipendenza di opinioni, guarda al proprio passatoconsente poi di magnificare, insieme allo scarto temporale, anche loscarto di personal<strong>it</strong>à; afferma sempre Bulgakov: "In amb<strong>it</strong>o filosofico,[...] un autore determinante [...] fu per me V. Solov'ev", tuttavia,"adesso, pur conservando una vicinanza spir<strong>it</strong>uale a lui, mi sento liberodalla sua influenza". 20È il riconoscimento a posteriori di una raggiunta autonomia, è lapresa di coscienza della propria ident<strong>it</strong>à, delle proprie forze in confrontoalle altrui, della scoperta di sé attraverso le differenze e le tensioni,le scelte e i rifiuti. 21Potebnja riconosce, è vero, alcuni modèlli (primo fra tutti Buslaev),ma, a metà compiaciuto della propria indipendenza <strong>intellettuale</strong>e a metà dispiaciuto per la mancanza di confronto cui la sol<strong>it</strong>udineconduce, afferma: "le prime lezioni [...] risvegliarono un moto delpensiero, come lo vedo ora, sufficientemente autonomo" e aggiunge,dopo aver indicato in alcuni lavori di Miklo§ié, Karadgié, Kostomarove Buslaev i testi di cui maggiormente ha sent<strong>it</strong>o l'influenza:maggiori rappresentanti della scuola storico-culturale russa. Dal 1898 membro dell'Accademiadelle Scienze di S.Pietroburgo. Fra le sue opere i monumentali lavoriIstoria russkoj l<strong>it</strong>eratury e Istoria russkoj etnografi] in quattro volumi.19 A. N. Pypin, Istorija russkoj etnografii, t. 1-1V, SPb. 1891, t. III, pp. 420-421.20 S. N. Bulgakov, AvtobiograReskoe pis'mo S. A. Vengerovu, c<strong>it</strong>., p. 259.21 Cf. G. Gronda, Lehrjahre nelle autobiografie settecentesche: intenzional<strong>it</strong>àdocumentaria e ricerca di ident<strong>it</strong>à, in <strong>L'autobiografia</strong>: il vissuto e il narrato, pref.di G. Folena, Padova, Liviana, 1988, p. 94.


148 Sara PassarellaDopodiché, purtroppo, non ho prof<strong>it</strong>tato dei consigli di alcuno ed holavorato, come anche adesso, in completa sol<strong>it</strong>udine. Grazie a P. Lavrovskij hoiniziato ad occuparmi di linguistica slava e sono rimasto all'univers<strong>it</strong>à; manon mi considero un suo seguace. 22Talvolta l'autobiografia <strong>intellettuale</strong> presta anche l'occasione perammettere errori giovanili, delusioni, scarsa lungimiranza, ed è qui chelo schema trifasico (nasc<strong>it</strong>a — studio — lavoro) si amplia, ammettendoanche una certa introspezione, con accenni a sentimenti intimi e personali,che rimangono però sempre rapidi e sbrigativi, poiché la lorofunzione è solo di delucidare le circostanze primarie, i fatti del percorsoformativo.Potebnja riconosce di aver ceduto alla nostalgia di casa, interrompendocosì dopo solo un semestre il suo soggiorno berlinese, e lelezioni di sanscr<strong>it</strong>o che avrebbero potuto eserc<strong>it</strong>are "un'influenza decisivasulle mie successive occupazioni, se invece di un semestre fosseroprosegu<strong>it</strong>e 2-3 anni". 23A. N. Veselovskij, sempre nella lettera autobiografica inviata aPypin, 24 racconta della delusione segu<strong>it</strong>a all'inv<strong>it</strong>o di Buslaev e Leont'evche lo richiamarono a Mosca dall'Italia con la promessa di unacattedra e di uno stipendio: "Qui [a Mosca] mi aspettava una delusione:non dirò dello stipendio e delle lezioni; mi richiesero in primo luogouna tesi di dottorato russa e un esame, ma per confortarmi mi proposerodi insegnare all'univers<strong>it</strong>à privatamente [...]. lo rifiutai, pernon legarmi; trascorse un anno penoso, squattrinato...". 25R<strong>it</strong>orna così anche la pretesa libertà, umana e <strong>intellettuale</strong>, l'autonomiadi pensiero raggiunta anche a costo di disillusioni e amarezze.Raccontare il passato significa allora parlare del presente, di chi e dicosa si è diventati, della propria posizione. "Ho il grado di dottore ineconomia pol<strong>it</strong>ica ed occupo una cattedra di questa scienza presso il22 A. A. Pypin, lstorija russkoj etnografii, c<strong>it</strong>., pp. 422-423 (corsivo mio). Va notatala costante linguistica dell'uso contrastivo di tempi passati e di avverbi temporaliche introducono la prospettiva del presente.23 Ibidem.24 A. N. Veselovskij (1838-1906), storico della letteratura e del folclore, fautoredel metodo storico-comparativo applicato al materiale della creazione popolare. Autoredi una Istoriéeskaja poetika, è interessato allo studio degli elementi tecnico-formalidell'opera letteraria, di cui ripercorre l'evoluzione diacronica.25 A. N. Pypin, Istorija russkoj elnograjìi, c<strong>it</strong>., t. Il, pp. 426-427.


<strong>L'autobiografia</strong> <strong>intellettuale</strong> 149Moskovskij kommeréeskij Inst<strong>it</strong>ut, [...] sono membro di una serie disocietà scientifiche [...], conduco un seminario di filosofia della religionepresso l'Univers<strong>it</strong>à Sanjavskij". 26 Significa parlare dello stato attualedel proprio pensiero, che si cercherà per quanto possibile di farrisultare coerente con la linea evolutiva tratteggiata fino a quel momento.Certo Bulgakov, una volta c<strong>it</strong>ati Solov'ev e Dostoevskij, nonpoteva non affermare di essere "generalmente lontano dall'ottimismoe incline ad un'angoscia profonda per la sorte della Russia. [...] Tuttaviacredo nella grande vocazione e nel grande futuro della Russia". 27Potebnja scrive la propria lettera autobiografica quando la malattialo ha già costretto in casa, e confessa: "Dei miei lavori presenti efuturi posso dire soltanto che lavorare diventa sempre più difficile, enon so se mi riuscirà di pubblicare tutto ciò che ho accumulato in 20 epiù anni", 28 ma è perfettamente consapevole del cammino percorso,cosciente di aver realizzato nella sua v<strong>it</strong>a di studioso quella vocazionenaturale per le "questioni prive [...] di un significato pratico immediato",29 che sentiva di possedere già in gioventù: "Più di tutto mi interessanole questioni della linguistica intesa in senso humboldtiano:"poesia e prosa" (pensiero poetico e scientifico) "sono fenomeni dellalingua". Negli ultimi anni ho tenuto alcune volte un corso di teoria dellaletteratura basato su questa posizione. Ho in programma un lavoro digrammatica legato a questo corso". 3 °Veselovskij invece non rivela piani imminenti, ma afferma di averimparato a guardare alla creazione popolare come ad un "complesso diinfluenze, tendenze e convergenze, con cui il ricercatore è obbligato afare i conti, se vuole indagare oltre questi, in profond<strong>it</strong>à, nel caratterenazionale puro e originale, e non confondersi se lo r<strong>it</strong>rova non nelpunto di partenza, ma nel risultato del processo storico", 31 frase in cui26 S. N. Bulgakov, Avtobiografiéeskoe pis'1710 S.A. l'engerovu, c<strong>it</strong>., p. 261.27 Ibidem.28 A. N. Pypin, lstorija russkoj einografii, c<strong>it</strong>., t. III, p. 423, L'autobiografo conosceil - futuro di ieri -. quello che separa il sé narrato dal sé attuale, ma non conosceil futuro che inizia quando egli posa la penna e conclude la propria autobiografia:Potebnja non poteva immaginare che tutto o quasi sarebbe poi stato pubblicato peropera dei suoi allievi e di sua moglie.29 lvi. p. 421.30 Ivi, p. 423.31 A. N. Pypin, lstorija russkoj etnografìi, c<strong>it</strong>., t. ll. p. 427.


150 Sara Passarellaè riassunta tutta la sua matur<strong>it</strong>à e che egli colloca alla fine della propriaautobiografia, assumendola a pietra angolare del futuro lavoro.Ogni genere assume, nel suo sviluppo storico, forme e manifestazionidiverse, talvolta dilatando i propri confini tanto da non esserepiù riconoscibile. Anche l'autobiografia <strong>intellettuale</strong> è storicamente determinata,poiché ogni epoca influenza, anche pesantemente, i modidella descrizione di sé.<strong>L'autobiografia</strong> <strong>intellettuale</strong> di Olega 32 è un curioso impasto dipuro documentarismo (menzione delle opere, data di pubblicazione, eper le pièces teatrali, anno di rappresentazione e teatro) e momentilirici, se non addir<strong>it</strong>tura trionfalistici. Per questo si discosta dalleautobiografie intellettuali finora analizzate, i cui autori, un filosofo edue teorici della letteratura, sono vissuti in un periodo storico diverso,e non hanno avuto particolari rapporti col potere.Ole§a, invece, avverte il peso opprimente del clima pol<strong>it</strong>ico in cuivive e sente la necess<strong>it</strong>à, in quanto scr<strong>it</strong>tore, di giustificare il propriooperato e di renderlo quanto più conforme possibile alle aspettativedelle autor<strong>it</strong>à. Nonostante queste importanti differenze, è tuttaviapossibile rintracciare in questa autobiografia alcune convergenze con leprecedenti. Qui, è evidente, i momenti introspettivi sono più frequenti,ma sempre rifer<strong>it</strong>i all'amb<strong>it</strong>o professionale.In segu<strong>it</strong>o al fallimento di Malen'koe serdce (Un piccolo cuore,sua prima pièce, rappresentata un'unica volta ad Odessa), Ole§a diventagiornalista nel 1919, e trasfer<strong>it</strong>osi a Mosca nel 1922 prende alavorare come corsivista per la rivista Gudok (Il fischietto), 33 sotto lopseudonimo Zubìlo. (Scalpello). Racconta di come avesse guadagnatoun'enorme popolar<strong>it</strong>à fra i lavoratori del settore dei trasporti e ammette:32 Ju. K. OleSa (1899-1960), scr<strong>it</strong>tore e giornalista, arriva alla fama nel 1927 con ilromanzo "Zavist'" ("Invidia"). Abbandona la scr<strong>it</strong>tura nel 1934, forse presentendo ilsuo successivo arresto come persona scomoda e sospetta. Riabil<strong>it</strong>ato nel 1956 decidedi dedicarsi al giornalismo. Ci riferiamo qui all'autobiografia datata 1931 recuperatanell'archivio RGALI da V. Gudkova, che è una delle ultime versioni della travagliataautobiografia di OleSa, sottoposta a numerose variazioni, cancellazioni e omissioni,v<strong>it</strong>tima del tempo e del clima pol<strong>it</strong>ico.33 Rivista dei ferrovieri, cui collaborarono anche M. Bulgakov, 1. Petrov, V.Kataev, K. Paustovskij e altri.


L 'autobiografia <strong>intellettuale</strong> 151Riconosco il valore di questo mio servizio e con tristezza ripenso alla popolar<strong>it</strong>àdi Zubìlo, che per qualche motivo decisi di buttare al vento. peroccuparmi di letteratura alta". 34Olega, prima di concretizzare i suoi piani futuri, si discosta dal passatoed assume con se stesso un impegno: "In tutte queste pièces ho affrontatoterni intellettuali [...]. Ora passerò a temi proletari. Mi sonostufato dell'auto-analisi. Sogno di scrivere una pièce che possa infiammareil proletariato, così come a suo tempo Kovarstvo i ljubov' infiammòla giovane borghesia", 35 e dopo un sent<strong>it</strong>o panegirico sulla difficilemissione dello scr<strong>it</strong>tore, termina in perfetto accordo con ilnuovo impegno preso: "Ora lavoro ad una pièce sull'eroismo dellacostruzione. Voglio cercare di rappresentare in tutta la loro virtù glieroi del quinquennio". 36Nelle autobiografie intellettuali compare immancabilmente l'elencodelle opere, talvolta accompagnato, come nel caso di Bulgakov, daun accenno (poi cancellato nella versione defin<strong>it</strong>iva) alla presenza diuna mole di scr<strong>it</strong>ti cr<strong>it</strong>ici apparsi in mer<strong>it</strong>o ad alcuni suoi lavori, scr<strong>it</strong>tiche egli afferma di non aver mai raccolto e in gran parte neanche mailetto, per cui ora si trova impossibil<strong>it</strong>ato a compilarne un indice. 37Parlando dell'autobiografia non ho affrontato il tema dell'intertestual<strong>it</strong>à.Sempre il confronto del dato autobiografico con la serie dialtri scr<strong>it</strong>ti (appunti, schizzi, ma anche articoli ed opere cr<strong>it</strong>iche) delmedesimo autore funge da strumento di riscontro dell'autentic<strong>it</strong>à delleinformazioni autobiografiche. Ciò è tanto più vero nel caso dell'autobiografia<strong>intellettuale</strong>, in cui è lo stesso autore-narratore a stilare unelenco delle proprie pubblicazioni, le quali portano in sé le tracce benverificabili del suo percorso, della sua evoluzione. La menzione delleproprie opere, corredata dall'anno di pubblicazione ed eventualmentedalle viciss<strong>it</strong>udini di stampa, serve ad aumentare, almeno nella percezionedel lettore, il livello di impersonal<strong>it</strong>à, documentarismo e veridic<strong>it</strong>à,e parallelamente a diminuire quello di finzional<strong>it</strong>à, soggettiv<strong>it</strong>à eparzial<strong>it</strong>à. L'autobiografo <strong>intellettuale</strong> possiede una serie di date certe edi fatti inconfutabili che testimoniano il suo <strong>it</strong>inerario formativo e che34 Cf. V. Gudkova, Kak oficios "rabotal" s pisateleni: evolucija samoopisanij JurijaOlesi , c<strong>it</strong>., p. 138.35 lvi, p. 139.36 Ibidem.37 N. S. Bulgakov, Avtobiografiéeskoe pis'mo S.A.Vengerovu, c<strong>it</strong>., p. 259)


152 Sara PassarelIaconferiscono al suo racconto un grado maggiore di obiettiv<strong>it</strong>à rispettoa chi deve affidarsi unicamente alla propria memoria, naturalmente labilee selettiva:La serie delle proprie opere fornisce un solido sostegno reale per intendere ilcorso temporale della propria v<strong>it</strong>a. Nella successione delle proprie opere è datala traccia essenziale del tempo biografico, la sua oggettivazione. Inoltre l'autocoscienzaqui si rivela non di fronte a -qualcuno- in generale, ma di fronte auna determinata cerchia di lettori delle sue opere. 38Si r<strong>it</strong>rova nelle parole di Bachtin l'orientamento verso il destinatariodel testo autobiografico, che ne lim<strong>it</strong>a così l'autoreferenzial<strong>it</strong>à.II linguaggio dell'autobiografia <strong>intellettuale</strong> è spesso impersonale,se non freddo, quantomeno tiepido. Il motivo principale risiede nell'esclusionedalle pagine autobiografiche di tematiche sentimentali, intime,o metafisiche e spir<strong>it</strong>uali: un "discorso sul metodo" richiede unostile lineare, sintetico, e non inv<strong>it</strong>a certo a parossismi lirici o esaltazionilinguistiche come invece può fare un'autobiografia sotto forma,ad esempio, di confessione. Bulgakov menziona la moglie e i tre figli,ma senza dilungarsi troppo: "Sono sposato, ho tre figli. Mia moglie sioccupa della stesura di saggi divulgativi di storia delle novelle storiche edegli annali"; 39 Veselovskij menziona il padre e la madre, ma solo inrapporto all'influenza che essi eserc<strong>it</strong>arono sui suoi studi;" Potebnja,infine, sembra lagnarsi, seppur implic<strong>it</strong>amente, della sua sol<strong>it</strong>udine distudioso e della malattia che lo lim<strong>it</strong>a, 41 ma si tratta di brevi incursioniin un campo non di competenza; Ole§a talvolta tocca apici di esaltazione,ma questi sono pur sempre brevi e rapportabili ad un amb<strong>it</strong>ostrettamente <strong>intellettuale</strong>, come quando afferma:Per nessuna generazione di scr<strong>it</strong>tori scrivere è stato così difficile come pernoi, che abbiamo davanti il comp<strong>it</strong>o di creare la grande letteratura socialista. 42Il materiale stesso dell'autobiografia <strong>intellettuale</strong> consente un rispettomaggiore della cronologia di quanto non faccia un'autobiografiain cui si privilegiano i momenti psicologici, intimi e puramente sog-38 M. M. Bachtin, Estetica e romanzo, Torino, Einaudi, 1979, p. 287.39 S. N. Bulgakov, Avtobiografiéeskoe pis'mo S.A. Vengerovu, c<strong>it</strong>., p. 261.4° A. N. Pypin, lstorija russkoj etnografii, c<strong>it</strong>., t. Il, p. 423.41 A. N. Pypin, Istorija russkoj etnografii, c<strong>it</strong>., t. III; p. 423.42 CL V. Gudkova, Kak oficios "rabotal" s pisatelem: evolucija samoopisanij inrijaOleki, c<strong>it</strong>., p. 139.


L 'autobiografia <strong>intellettuale</strong> 153gettivi, difficilmente richiamabili nella loro esatta sequenzial<strong>it</strong>à. Parallelamenteciò comporta anche una minor presenza di finzional<strong>it</strong>à, concui si vanno a cucire gli interstizi lasciati aperti da lacune fra un eventoe l'altro. Rispetto all'autobiografia propriamente detta, la selezione delmateriale è più netta, più 'esclusiva', ma presenta in generale un minorricorso ad omissioni, preterizioni, silenzi. Permane, come in ogni selezione,una certa soggettiv<strong>it</strong>à nella scelta di cosa si debba raccontare ecosa invece debba essere taciuto, ma questo aspetto è m<strong>it</strong>igato dallapresenza oggettiva di dati certi, attestati e inconfutabili. Qui la selezionedegli eventi è dettata più di tutto da ragioni strutturali, intratestuali,in altre parole, dalla necess<strong>it</strong>à di infilzare tutti gli eventi su un unicofilo, affinché il risultato sia un disegno coerente, compatto e intelligibile.È vero, che a volte anche l'autobiografo <strong>intellettuale</strong> ha ragionedi tacere, di scegliere il silenzio in alcuni punti, di esaltare il valore simbolicodi altri. Così Olea nelle numerose versioni della sua autobiografiaricorre di volta in volta a diverse modifiche ed omissioni chesvelano il rapporto, triste e faticoso, dell'autore con il potere.<strong>L'autobiografia</strong> <strong>intellettuale</strong> come r<strong>it</strong>ratto di un'epocaConcludo portando l'attenzione su un altro possibile approccio, dagliorizzonti più vasti e dalla prospettiva più completa, di affrontare le autobiografieintellettuali, non più solo r<strong>it</strong>ratto di una singola personal<strong>it</strong>à,ma specchio di un intero momento storico. Questi testi svelano lostato delle ist<strong>it</strong>uzioni accademiche di un determinato periodo, scopronoreti di legami e conoscenze internazionali e finiscono così coltracciare la mappa degli <strong>it</strong>inerari scientifici di un'epoca attraversol'autobiografia dei suoi protagonisti.Potebnja e Veselovskij riconoscono i medesimi modelli, parlano diun percorso formativo simile pur nella differenza degli es<strong>it</strong>i, entrambiraccontano di un soggiorno all'estero (Berlino), del mondo univers<strong>it</strong>ario,e la lista delle loro conoscenze svela la marca della loro personal<strong>it</strong>àe del modo di vivere nel loro tempo. Potebnja gode di un accessopiuttosto facile e diretto alla carriera univers<strong>it</strong>aria, e sotto l'ala di P.A.Lavrovskij diventa docente e nel giro di pochi anni professore ordinariopresso l'Univers<strong>it</strong>à di Char'kov; d'altronde, ammette lo stessoPotebnja, era il tempo in cui "dopo un lungo intervallo, avevano ripresoa provvedere alla reintegrazione di nuove forze docenti nelle


154 Sara Passare/launivers<strong>it</strong>à"; 43 Veselovskij invece si scontra con la delusione di promessemai mantenute dagli ambienti univers<strong>it</strong>ari moscov<strong>it</strong>i e pietroburghesi.Il primo interrompe la missione all'estero prima del tempo, ilsecondo la prolunga con altri soggiorni in tutta Europa, ma è indicativoche entrambi nello stesso anno siano stati inviati nella Berlino(frequentata allora anche dal giovane De Gubernatis) di Weber, Steinthal,dello studio entusiasta del sanscr<strong>it</strong>o e dell'esaltazione del metodocomparativo, che entrambi già avevano fatto proprio attraverso gliscr<strong>it</strong>ti di Buslaev. Potebnja vive appartato, prevalentemente nella suaChar'kov, dove scrive e insegna; Veselovskij è attivo e presente inamb<strong>it</strong>o internazionale, soggiorna a Praga, in Spagna e in Francia e trascorrediversi anni in Italia dove stringe amicizia con De Gubernatis,D'Ancona, Carducci. Al di là delle notizie più immediatamente personalisull'indole dell'autobiografo, il resoconto degli spostamenti el'elenco di amicizie e simpatie forniscono indicazioni importanti suquali fossero i maggiori centri di cultura europei e sulle personal<strong>it</strong>à chevi agivano.Ed è proprio allo scopo di presentare un quadro meno particolaristicoche talvolta più autobiografie intellettuali vengono riun<strong>it</strong>e edentrano a far parte di un 'Progetto' di una raccolta. In questi casi il curatoredella raccolta fa richiesta a più d'una personal<strong>it</strong>à <strong>intellettuale</strong> distendere la propria autobiografia, come succede a Pypin nella Islorijarusskoj etnografij o ancora a G. Porcìa per il suo 'Progetto ai letteratid'Italia'," affinché a delinearsi non sia solo il racconto, più o menopolemico, più o meno compiaciuto, di una carriera personale, il riesamedi scelte e rifiuti che hanno condotto alla formazione di un'ident<strong>it</strong>à<strong>intellettuale</strong> autonoma e ben determinata, ma anche, in retrospettiva,la storia del pensiero di un'epoca, dei suoi sviluppi e dei suoi protagonisti.Nel caso delle raccolte, il 'mancato biografo' introduce il suo progettoesplic<strong>it</strong>andone intendimenti e scopi; scrive ad esempio A. N.Pypin:43 A. N. Pypin, Istorija russkoj etnografia, c<strong>it</strong>., t. III, p. 421.44 Si tratta di due testi ben diversi per genesi e final<strong>it</strong>à: Pypin dedica alle V<strong>it</strong>e dieminenti studiosi solo una parte delle Appendici della sua opera, mentre il Progettodel Porcia nasce espressamente dall'intenzione di -raccogliere la v<strong>it</strong>a d'alcuni letterativiventi d'Italia scr<strong>it</strong>te da loro stessi e di pubblicarle - (c<strong>it</strong>. in C. De Michelis,<strong>L'autobiografia</strong> <strong>intellettuale</strong> e il 'Progetto' di Giovanartico Porcìa, in Letterati elettori nel Settecento veneziano, Firenze, Olschki, 1979, p. 76).


<strong>L'autobiografia</strong> <strong>intellettuale</strong> 155Nella storia della scienza è particolarmente interessante il corso dello svilupposcientifico dei suoi protagonisti (influenza di scuole o inclinazioni indipendentida queste, come la lettura autonoma e le ricerche, ecc.), in particolaredi coloro i cui lavori si distinguono per una speciale original<strong>it</strong>à e per lasignificativ<strong>it</strong>à del servizio reso alla scienza; per ('indisponibil<strong>it</strong>à, in molticasi, di dati a questo propos<strong>it</strong>o nella letteratura, per avere informazioni ci siamorivolti alle stesse persone i cui, lavori sono stati un contributo particolarmenteimportante nello sviluppo dell'etnografia russa... 45Pypin colloca le v<strong>it</strong>e di grandi pensatori russi come A. A. Potebnjae A. N. Veselovskij in 'appendice alla Istorija russkoj etnografii e giustifical'inserimento di queste lettere autobiografiche come importantecontributo nella storia di una scienza come l'etnografia russa di fineOttocento, scienza ancora in fieri e alla ricerca della propria strada edei propri modelli nella raccolta e nell'interpretazione dei materiali,"e forse il tentativo è anche proprio quello di proporre alle nuove leveesempi pos<strong>it</strong>ivi, modelli da seguire.Due o più autobiografie intellettuali raccolte insieme sono legateda un forte vincolo strutturale, sistemico, che si instaura e si rafforzain modo reciproco. Dall'unione di due o più autobiografie intellettualirisulta quindi un quadro generale compatto, la cui coesione è garant<strong>it</strong>adall'adempimento del medesimo comp<strong>it</strong>o, dall'identica final<strong>it</strong>à che leguida. De' Michelis nota che in questo caso l'autobiografia rientra nella"più generale attenzione rivolta alla biografia come strumento storiografico"»proprio perché l'ampiezza della prospettiva proposta consentelo studio e la ricostruzione storica di un periodo, se non nella suatotal<strong>it</strong>à, quantomeno nella storia dei suoi ingegni.45 A. N. Pypin, Istorija russkoj etnografii, c<strong>it</strong>., t. Il, p. 422.46Cf. A. N. Pypin, Istorija russkoj etnografii, c<strong>it</strong>., t. III, p. 420.47 C. De Michelis, <strong>L'autobiografia</strong> <strong>intellettuale</strong> e il 'Progetto di Giovanarticol'orcio, c<strong>it</strong>., p. 88.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!