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manualeDEF_24 4-10-2007 17:12 Pagina 1919GLI OBIETTIVILivello del colesterolo TOTALE:< 200 mg/dl ideale200-239 mg/dl moderatamente elevati> 240 mg/dl elevatiLivello del colesterolo LDL:< 100 mg/dl idealeTale valore deve essere ricercato nelle donne chesono diabetiche o che hanno avuto una malattiacardiovascolare100-129 mg/dl accettabile130-159 mg/dl moderatamente elevati> 160 mg/dl elevatiLivello del colesterolo HDL:> 50 mg/dl ideale< 40 mg/dl aumentano il rischioLivello dei TRIGLICERIDI:< 150 mg/dl ideale150-199 mg/dl moderatamente elevati> 200 mg/dl elevati> 400 mg/dl rischio di pancreatiteNB: Tali valori sono puramente indicativi, essendo piùimportante definire il rischio cardiovascolare globalepiuttosto che i livelli dei singoli fattori di rischioPRESSIONE ARTERIOSATIENI LA PRESSIONE DEL SANGUESOTTO CONTROLLOI livelli di pressione arteriosa, bassi nel periodofertile, tendono ad aumentare dopo la menopausatanto che circa il 60% delle donne in menopausa èaffetta da ipertensione arteriosa. Nonostantequesti dati circa la metà delle donne non sa diessere ipertesa o se lo sa non segue in manieraadeguata le prescrizioni del medico.L'ipertensione arteriosa, definita da valori dipressione arteriosa > 140/90 mmHg, non dàsintomi; per tale motivo è fondamentale misurareperiodicamente i valori della pressione arteriosa alfine di identificare precocemente la comparsa di unrialzo di questi valori e/o verificare nelle donneipertese l’adeguatezza del trattamento medico.Nella donna in menopausa l’ipertensione arteriosarappresenta una delle maggiori cause di infarto esoprattutto di ictus. Aumentati livelli di pressionearteriosa alterano di per sé ed in associazione aglialtri fattori di rischio le cellule che rivestono i vasi(endotelio), irrigidiscono i vasi, rendendo piùdifficoltoso l’apporto di sangue ed ossigeno al cuoreI VALORI DELLA PRESSIONEARTERIOSAPASPADOttimale < 120 e/o 80Normale 120-129 e/o 80-84Normale/alta 130-139 e/o 85-89IPERTENSIONEStadio 1 140-159 e/o 90-99Stadio 2 160-179 e/o 100-109Stadio 3 > 180 e/o > 110IpertensioneSistolica Isolata > 140 < 90PAS: Pressione arteriosa sistolicao massima (in mmHg)PAD: Pressione arteriosa diastolicao minima (in mmHg)ed al cervello, e favoriscono il processo di aterosclerosi.La donna è particolarmente suscettibile, molto piùdell’uomo, ai rischi di un’aumentata pressionearteriosa tanto che anche un lieve aumento deilivelli di pressione è in grado di raddoppiare ilrischio cardiovascolare. Anche in presenza dipressione arteriosa normale-alta (pressionemassima tra 130 e 139 mmHg e pressione minimatra 85 e 89 mmHg) la donna in menopausa ottieneun beneficio dal punto di vista cardiovascolare conla normalizzazione dei valori pressori. In presenzadi pressione arteriosa normale-alta i controlli dellapressione devono essere più frequenti e ravvicinatial fine di diagnosticare precocemente l’eventualecomparsa di ipertensione arteriosa. In presenza diun aumento dei valori di pressione arteriosa laprima cosa da fare è modificare le abitudini di vitaÈ UTILE SAPERE CHE• la pressione arteriosa varia nel corso della giornata(è più bassa la sera tardi e il mattino prestoe più alta a partire dal risveglio); è influenzata danumerosi fattori quali le stagioni, l’attività fisica,lo stress, il dolore, il fumo ed il consumo di alcunialimenti (caffè, alcol, sale).• il sale aumenta la ritenzione di liquidi e lapressione arteriosa.• anche in donne giovani l’assunzione di moltepillole anticoncezionali può favorire l’aumento deivalori della pressione. Tuttavia, alcune pilloleanticoncezionali più recenti non interferisconocon i valori pressori.• nelle donne in menopausa alcune formulazionidi terapia ormonale sostitutiva possono aumentarei valori pressori mentre altre possono avere uneffetto positivo nel ridurli.• non credere al detto secondo cui, poiché lapressione aumenta con l’età, è normale averevalori di pressione pari a 100 + il numero degli anni.• nia i valori di pressione massima che minimasi associano ad un aumento del rischio cardiovascolaree nella donna è particolarmente frequentel’ipertensione arteriosa sistolica isolata.(fare attività fisica, ridurre il peso corporeo, limitarela quantità di sale nella dieta, ecc) che possonocontribuire e, talvolta, essere sufficienti a normalizzarei valori della pressione. In particolare un usolimitato del sale (non più di 1-2 cucchiaini al dì) èmolto importante nelle donne dopo la menopausaperché in queste il sale induce una maggioretendenza a ritenere liquidi (sodio-sensibilità) e adaumentare la pressione.20

manualeDEF_24 4-10-2007 17:12 Pagina 2121Se le modificazioni dello stile di vita non sonosufficienti è opportuno consultare il proprio medicoal fine di iniziare una terapia farmacologica perabbassare i valori di pressione in modo da ridurreefficacemente il rischio cardiovascolare. Tutti ifarmaci antipertensivi si sono dimostrati efficaci,sebbene alcuni possano fornire dei vantaggiaggiuntivi sulla protezione del danno da ipertensionesugli organi o sulle alterazioni delmetabolismo degli zuccheri e dei lipidi.La riduzione di 5 mmHg dei valori della pressionearteriosa minima può ridurre la mortalità cardiacadel 25% e la comparsa di ictus del 35%.SINDROMEMETABOLICALa sindrome metabolica (SM) è una condizione clinicacaratterizzata dalla contemporanea presenza di almenotre dei seguenti fattori di rischio cardiovascolare:•Obesità: circonferenza addominale > di 88 cmnella donna e > 102 cm nell’uomo o un’indice dimassa corporea (Kg/cm2) > 30• Trigliceridi > 150 mg/dl a digiuno• Colesterolo HDL < 39 mg/dl nella donna e< 35 mg/dl nell’uomo• Ipertensione arteriosa pressione arteriosa> 1350/85 o terapia antipertensiva• Glicemia > 100 mg/dl o alterazioni del metabolismoglucidico (alterata glicemia a digiuno / ridottatolleranza glucidica / diabete / insulinoresistenza /iperinsulinemia)Questa Sindrome sta diventando sempre più diffusaCOME MISURARE LA PRESSIONEARTERIOSALa pressione arteriosa va misurata dopo essersimessi distesi o seduti, per qualche minuto, con ilbraccio all’altezza del cuore.Se i valori di pressione arteriosa sono:• > 140/90 mmHg è opportuno rimanere nellaposizione in cui si è e misurare nuovamente lapressione dopo tre minuti. Se questi valori vengonoconfermati è necessario rivolgersi al medicocurante.• tra 130-139/85-89 mmHg è necessario iniziaread attuare le modifiche dello stile di vita, e se dopoun mese i valori di pressione arteriosa non siriducono, rivolgersi al proprio medico curante.SE SEI IPERTESA:• non dimenticare di prendere i farmaci prescritti enon modificare autonomamente la prescrizione delmedico senza averlo prima consultato. D’estate ed’inverno i valori della pressione arteriosa variano equindi potrebbe rendersi necessario aggiustare ladose dei farmaci che stai assumendo ma solo sottostretto controllo medico.• tieni un diario della pressione sul quale annotare(indicando il giorno, l’ora e la presenza di eventualidisturbi) i valori della pressione che hai misurato.• ogni anno sottoponiti ad una serie di accertamentiche prevedono il controllo degli esami del sangue,la visita cardiologica e l’elettrocardiogramma,l’EcoDoppler dei vasi del collo e lo studio del fondodell’occhio.a causa del diffondersi dell’obesità e circa il 60%delle donne in menopausa ne è affetto. Con lamenopausa, infatti, viene meno l’azione protettivache gli ormoni ovarici svolgono contro la comparsadi obesità addominale e contro quelle modificazioninegative dei diversi parametri metabolici (glicemia,trigliceridi, colesterolo) ed emodinamici (pressionearteriosa) che caratterizzano la sindrome metabolica.L’obesità addominale favorisce la comparsa diinsulinoresistenza; questa a sua volta peggiora conun circolo vizioso l’obesità e favorisce la comparsa dialterazioni del metabolismo degli zuccheri (dallaiperglicemia al diabete) e di dislipidemia (aumentodei trigliceridi e di LDL a maggiore azione pro-ateroscleroticae riduzione dei livelli di colesterolo HDL); aloro volta l’obesità e l’insulinoresistenza concorronoa determinare un aumento dei valori di pressionearteriosa. La sindrome metabolica rappresentaquindi un buon esempio della stretta interdipendenzache i fattori di rischio cardiovascolari hanno l’unocon l’altro e di come le modificazioni dell’unopossano incidere sulle modificazioni dell’altro. Lemodificazioni dello stile di vita (attività fisica regolare,dieta equilibrata), riducendo il peso corporeo,sono in grado di interrompere quel circolo viziosoche porta alla SM ed alle conseguenze cardiovascolariad essa connesse. La presenza di SM aumenta,infatti, significativamente il rischio di svilupparemalattie cardiovascolari ed aumenta, fino a 5 volte,il rischio di diabete tipo 2.STRESS ED UMOREAnche lo stress psichico o emotivo e il tono dell’umoredepresso, che spesso sono presenti dopo lamenopausa, sono considerati dei fattori di rischiocardiovascolari. Non è raro, infatti, che con lamenopausa compaiano disturbi dell’umore con-seguenti a tutti i cambiamenti fisici a cui la donna vaincontro ed ai disturbi del sonno che sono spessofrequenti. Lo stress induce infatti un aumentatorilascio di adrenalina che determina un aumento deibattiti cardiaci e della pressione che, se perduranonel tempo, possono affaticare il cuore ed i vasi.L’esercizio fisico rappresenta un buono strumento percombattere entrambi questi disturbi perché aiuta ascaricare le tensioni, aiuta a socializzare e favorendoil calo di peso migliora l’immagine di sé stesse.LA MENOPAUSALa menopausa non è una malattia ma un’epocadella vita di ogni donna. Tuttavia la menopausa deveessere considerata un fattore di rischio cardiovascolareperché con la fine della produzione degliormoni sessuali non solo viene a mancare l’azioneprotettiva degli ormoni sul sistema cardiovascolarema si assiste anche ad una serie di modificazioni cheinfluenzano negativamente gli altri fattori di rischio.In questo periodo è frequente andare incontro ad unaumento del peso e della quantità di grasso a livelloaddominale, il colesterolo totale ed LDL aumentamentre quello HDL tende a ridursi, aumentanoanche i trigliceridi, la glicemia, l’insulinoresistenzaed i valori della pressione arteriosa. Sono queste leragioni per cui la menopausa viene considerata unfattore di rischio cardiovascolare e per cui in questoperiodo della vita è fondamentale fare più attenzionealla prevenzione cardiovascolare.LA TERAPIA ORMONALE SOSTITUTIVAED IL RISCHIO CARDIOVASCOLARELa terapia ormonale sostitutiva in menopausaconsiste nella somministrazione dall’esterno degliormoni prodotti dall’ovaio una volta che questo abbia22

<strong>manuale</strong>DEF_24 4-10-2007 17:12 Pagina 1919GLI OBIETTIVILivello del colesterolo TOTALE:< 200 mg/dl ideale200-239 mg/dl moderatamente elevati> 240 mg/dl elevatiLivello del colesterolo LDL:< 100 mg/dl idealeTale valore deve essere ricercato nelle donne chesono <strong>di</strong>abetiche o che hanno avuto una malattiacar<strong>di</strong>ovascolare100-129 mg/dl accettabile130-159 mg/dl moderatamente elevati> 160 mg/dl elevatiLivello del colesterolo HDL:> 50 mg/dl ideale< 40 mg/dl aumentano il rischioLivello dei TRIGLICERIDI:< 150 mg/dl ideale150-199 mg/dl moderatamente elevati> 200 mg/dl elevati> 400 mg/dl rischio <strong>di</strong> pancreatiteNB: Tali valori sono puramente in<strong>di</strong>cativi, essendo piùimportante definire il rischio car<strong>di</strong>ovascolare globalepiuttosto che i livelli dei singoli fattori <strong>di</strong> rischioPRESSIONE ARTERIOSATIENI LA PRESSIONE DEL SANGUESOTTO CONTROLLOI livelli <strong>di</strong> pressione arteriosa, bassi nel periodofertile, tendono ad aumentare dopo la menopausatanto che circa il 60% delle donne in menopausa èaffetta da ipertensione arteriosa. Nonostantequesti dati circa la metà delle donne non sa <strong>di</strong>essere ipertesa o se lo sa non segue in manieraadeguata le prescrizioni del me<strong>di</strong>co.L'ipertensione arteriosa, definita da valori <strong>di</strong>pressione arteriosa > 140/90 mmHg, non dàsintomi; per tale motivo è fondamentale misurareperio<strong>di</strong>camente i valori della pressione arteriosa alfine <strong>di</strong> identificare precocemente la comparsa <strong>di</strong> unrialzo <strong>di</strong> questi valori e/o verificare nelle donneipertese l’adeguatezza del trattamento me<strong>di</strong>co.Nella donna in menopausa l’ipertensione arteriosarappresenta una delle maggiori cause <strong>di</strong> infarto esoprattutto <strong>di</strong> ictus. Aumentati livelli <strong>di</strong> pressionearteriosa alterano <strong>di</strong> per sé ed in associazione aglialtri fattori <strong>di</strong> rischio le cellule che rivestono i vasi(endotelio), irrigi<strong>di</strong>scono i vasi, rendendo più<strong>di</strong>fficoltoso l’apporto <strong>di</strong> sangue ed ossigeno al cuoreI VALORI DELLA PRESSIONEARTERIOSAPASPADOttimale < 120 e/o 80Normale 120-129 e/o 80-84Normale/alta 130-139 e/o 85-89IPERTENSIONESta<strong>di</strong>o 1 140-159 e/o 90-99Sta<strong>di</strong>o 2 160-179 e/o 100-109Sta<strong>di</strong>o 3 > 180 e/o > 110IpertensioneSistolica Isolata > 140 < 90PAS: Pressione arteriosa sistolicao massima (in mmHg)PAD: Pressione arteriosa <strong>di</strong>astolicao minima (in mmHg)ed al cervello, e favoriscono il processo <strong>di</strong> aterosclerosi.La donna è particolarmente suscettibile, molto piùdell’uomo, ai rischi <strong>di</strong> un’aumentata pressionearteriosa tanto che anche un lieve aumento deilivelli <strong>di</strong> pressione è in grado <strong>di</strong> raddoppiare ilrischio car<strong>di</strong>ovascolare. Anche in presenza <strong>di</strong>pressione arteriosa normale-alta (pressionemassima tra 130 e 139 mmHg e pressione minimatra 85 e 89 mmHg) la donna in menopausa ottieneun beneficio dal punto <strong>di</strong> vista car<strong>di</strong>ovascolare conla normalizzazione dei valori pressori. In presenza<strong>di</strong> pressione arteriosa normale-alta i controlli dellapressione devono essere più frequenti e ravvicinatial fine <strong>di</strong> <strong>di</strong>agnosticare precocemente l’eventualecomparsa <strong>di</strong> ipertensione arteriosa. In presenza <strong>di</strong>un aumento dei valori <strong>di</strong> pressione arteriosa laprima cosa da fare è mo<strong>di</strong>ficare le abitu<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> vitaÈ UTILE SAPERE CHE• la pressione arteriosa varia nel corso della giornata(è più bassa la sera tar<strong>di</strong> e il mattino prestoe più alta a partire dal risveglio); è influenzata danumerosi fattori quali le stagioni, l’attività fisica,lo stress, il dolore, il fumo ed il consumo <strong>di</strong> alcunialimenti (caffè, alcol, sale).• il sale aumenta la ritenzione <strong>di</strong> liqui<strong>di</strong> e lapressione arteriosa.• anche in donne giovani l’assunzione <strong>di</strong> moltepillole anticoncezionali può favorire l’aumento deivalori della pressione. Tuttavia, alcune pilloleanticoncezionali più recenti non interferisconocon i valori pressori.• nelle donne in menopausa alcune formulazioni<strong>di</strong> terapia ormonale sostitutiva possono aumentarei valori pressori mentre altre possono avere uneffetto positivo nel ridurli.• non credere al detto secondo cui, poiché lapressione aumenta con l’età, è normale averevalori <strong>di</strong> pressione pari a 100 + il numero degli anni.• nia i valori <strong>di</strong> pressione massima che minimasi associano ad un aumento del rischio car<strong>di</strong>ovascolaree nella donna è particolarmente frequentel’ipertensione arteriosa sistolica isolata.(fare attività fisica, ridurre il peso corporeo, limitarela quantità <strong>di</strong> sale nella <strong>di</strong>eta, ecc) che possonocontribuire e, talvolta, essere sufficienti a normalizzarei valori della pressione. In particolare un usolimitato del sale (non più <strong>di</strong> 1-2 cucchiaini al dì) èmolto importante nelle donne dopo la menopausaperché in queste il sale induce una maggioretendenza a ritenere liqui<strong>di</strong> (so<strong>di</strong>o-sensibilità) e adaumentare la pressione.20

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