La relazione geologica - Comune di Montale
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Piano Strutturale del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Montale</strong> – Relazione Geologica4.3 – CARTA GEOMORFOLOGICA (TAV. B 9.2.1.3)<strong>La</strong> Carta geomorfologica è stata elaborata con criteri nuovi rispetto alle carte chegeneralmente hanno corredato fino ad ora gli SU, suggeriti anche dalle prime <strong>di</strong>ffuseesperienze <strong>di</strong> gestione da parte dei Comuni dei PS e relativi RU.L’intento è stato quello <strong>di</strong> cartografare tutti quei caratteri geomorfologici chehanno <strong>di</strong>retta ricaduta sulla pericolosità, tralasciando quelle forme, che pur avendo unqualche significato <strong>di</strong> carattere teorico-scientifico, non hanno alcuna influenzasull’effettiva pericolosità e nessuna ricaduta sulla normativa, a meno <strong>di</strong> assurdecomplicazioni, appunto solo teoriche, che <strong>di</strong>ventano incomprensibili e quin<strong>di</strong><strong>di</strong>fficilmente attuabili.Per questo lo stu<strong>di</strong>o è stato svolto privilegiando il lavoro <strong>di</strong> campagna, evitando <strong>di</strong>appesantire inutilmente la carta con una quantità <strong>di</strong> segni quasi sempre ricavati, conatten<strong>di</strong>bilità <strong>di</strong>scutibile, solo dalla fotointerpretazione.Naturalmente tutti i caratteri geomorfologici, anche i meno rappresentati, segnalatinella carta geomorfologica del <strong>Comune</strong>, per esempio quella presentata nel 1992 eallegata al PRG vigente, sono stati verificati <strong>di</strong>rettamente in campagna; tra l’altro lastessa carta è stata ripresa senza alcuna mo<strong>di</strong>fica sostanziale, nelle cartegeomorfologiche del PTC ed in quelle del rischio del Progetto <strong>di</strong> PAI.Gli elementi essenziali per la zonazione <strong>di</strong> pericolosità in<strong>di</strong>cati dall’art. 26 delPTC sono stati presi in considerazione. In particolare:• Le aree soggette a frane attive e a frane quiescenti sono comprese in “Frane inevoluzione”; le “aree soggette a frane stabilizzate” sono comprese nelle “Franesenza in<strong>di</strong>zi <strong>di</strong> evoluzione”; le aree potenzialmente franose per crollo sono statein<strong>di</strong>cate nella carta.• I “Fenomeni <strong>di</strong> instabilità superficiali <strong>di</strong> modeste <strong>di</strong>mensioni” sono statiin<strong>di</strong>cati come “Frane <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni non cartografabili”.• Le coltri e falde detritiche <strong>di</strong> varia natura sono state in<strong>di</strong>cate nella Carta13