N. 60 - la Notizia

arte &dintornicinemaLuca PiazzaGrazie ClintUno dei compiti che noi del gruppo Cinerama cisiamo attribuiti è quello segnalare i film che meritanodi essere visti. Ebbene, “Million dollar baby”di Clint Eastwood è senza dubbio un capolavoro,cioè letteralmente un'opera che eccelle su tutte lealtre.Che dire di Clint? Clint è l'icona stessa del cinema!Il suo esordio avvienedavanti alla macchinada presa mentrela notorietà gliarriva solo con i filmwestern di SergioLeone (“Per unpugno di dollari”,“Per qualche dollaroin più”, “Il buono, ilbrutto e il cattivo”).In seguito decide dicimentarsi anchedietro la cinepresariuscendo ad ottenere,nel corso dellasua carriera, dueOscar alla regia: unonel 1992 con “Glispietati” e uno quest'annocon il film dicui mi accingo a parlarvi.Ha respirato, sipuò dire, ogni particelladi cinema e piùdi ogni altro ha carpito i segreti di un “mestiere”che per lui è semplicemente vita. La sua filosofiaartistica è condensata in una frase molto illuminante:“Prima di un film penso solo se la storiache ho in mente merita di essere raccontata”.Clint è Frankie, un vecchio pugile, scontroso e dipoche parole, proprietario di una palestra in unsobborgo di Los Angeles. Lei, Maggie, è una giovaneragazza dalle origini molto umili. Fa la camerierain un drugstore e si porta a casa gli avanzilasciati sui tavoli dai clienti, con la scusa di darlial cane. Maggie ha un'innata e pura passione perla boxe. Un giorno entra nella palestra di Frankiee, tra lo stupore e lo scherno di tutti gli atletimaschi, inizia a tirare pugni ad un sacco. Luiall'inizio non la vuole tra i piedi ma la testardagginee l'abnegazione della ragazza faranno breccianel suo cuore. Nascerà così un'amicizia profondae vera, come tutte quelle che all'inizio partonomale. La ragazza, dopo una dura gavetta, riusciràa salire di categoria fino alla sfida decisiva con lacampionessa inglese dei pesi Welter. Maggie sitroverà ad un passo dal vincere il titolo quando,alla fine di un round, un colpo proibito, non vistodal giudice di gara, la farà cadere rovinosamentea terra e le farà sbattere violentemente la testa.Maggie si risveglierà in un letto d'ospedale paralizzatalungo tutto il corpo e attaccata ad un respiratoreartificiale. Frankie la farà trasferire in unospedale più attrezzato con la speranza di poterlarecuperare. Ma tutti i tentativi si dimostrerannovani e la ragazza, presa dalla disperazione, chiederàal suo allenatore un gesto estremo: di staccarela spina.Non vado oltre per non svelarvi il finale, anzi miscuso se mi sono spinto così avanti nella tramama è difficile parlare di questo film senza arrivarequasi all'ultimo.La grandezza dell'opera sta nel fatto che il registanon si schiera né dalla parte dei favorevoli all'eutanasiané dalla parte dei contrari. Clint sta in unaspecie di limbo; la sua posizione è quanto di piùlontano esista dalle fazioni contrapposte, daiforum e dalle inutili parole sull'argomento. Allafine Frankie farà la cosa più giusta, comunque lasi pensi (forse perché è solo un film!).La sequenza finale con Clint che, come un fantasma,si aggira di notte tra le corsie dell'ospedale,venuto a compiere la sua missione, in dupliceveste di angelo di pace o messo del demonio(dipende!), rimarrà per sempre nella storia delcinema e nella memoria di tutti.Grazie Clint, grazie infinite.16