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N. 60 - la Notizia

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Martina Grandelli“Una scopertaimportante”L'inviato speciale Martina scrive...dal<strong>la</strong> parte di Bartolomeo De La CasasCon <strong>la</strong> macchina del tempo torno nel 1500 dovespagnoli, portoghesi e inglesi, seguendo CristoforoColombo, partono per l' America.Il mio viaggio è iniziato il 20 gennaio. Recatami aMadrid, non mi è risultato difficile trovare una naveche mi portasse in America. Tutti gli uomini nobilie ricchi accerchiano il porto colmo di navi pronte asalpare. Mi offro subito come marinaio e già vedo<strong>la</strong> riva: sto partendo.So cosa troverò: i “Conquistadores” che, giunti perdiffondere il Cristianesimo e per trovare l' oro, con<strong>la</strong> forza convertono gli “Indios” e li fanno <strong>la</strong>vorarenelle miniere senza preoccuparsi delle frane cheuccidono una parte del popolo. Loro, europei,distruggono i vil<strong>la</strong>ggi e bruciano sul rogo chiunquesi opponga.Torniamo a me: una marinaia pronta a scoprire <strong>la</strong>nuova terra. I giorni trascorrono lenti, mi disperonel vedere sempre un mare che non cessa mai. Èimmensa <strong>la</strong> mia gioia quando scorgo il Messico.Approdiamo vicino ad altre sette navi e, giunti aterra, piangiamo di felicità: una tempesta ci avevafatto perdere <strong>la</strong> rotta, ma per fortuna siamo arrivati.Scarico le merci e da so<strong>la</strong> mi inoltro nel<strong>la</strong> radura.Dopo due ore di snervante vagare, raggiungo una“città” Maya dove fortunatamente non ci sonoconquistatori che rendono schiavi gli “indios”.I libri di storia par<strong>la</strong>vano di piramidi Maya, ma nonmi sarei mai aspettata di vedere immense costruzionisimili quasi a preistorici grattacieli.Al di sopra di essi alcuni sacerdoti pregano neitempli, venerando il sole e <strong>la</strong> luna.È una popo<strong>la</strong>zione barbarica, <strong>la</strong> cui alimentazione èbasata su mais e cacao, presenti nei campi attornoal<strong>la</strong> “città”. I Maya non vivono pacificamente,sono bellicosi e aggressivi come è stato scopertonel decifrare <strong>la</strong> loro scrittura.Nessuno bada a me: i guerrieri, i contadini, ledonne e i bambini corrono tra le case, verso ungrande centro religioso, sotto <strong>la</strong> piramide maestra.Si sta svolgendo una festa. Seguendo le antichemusiche giungo in un grande campo rettango<strong>la</strong>reattorniato, sui <strong>la</strong>ti più piccoli, dal<strong>la</strong> fol<strong>la</strong> in delirio.Tre studiosi, arrivati per osservare e scrivere leusanze maya, mi spiegano che sto per assistere alsacro gioco del<strong>la</strong> pal<strong>la</strong>. I <strong>la</strong>ti maggiori del camposono delimitati da alte mura sulle quali vedo affissidue grossi anelli di pietra.La partita sacra ha inizio: le due squadre, formateda sette giocatori ciascuna, si schierano, si passanoe si rubano <strong>la</strong> pal<strong>la</strong> di caucciù. Dopo vari scontri,un giocatore passa il pallone al suo capitano- l'uomo più alto e più robusto del gruppo- che contiro formidabile <strong>la</strong>ncia <strong>la</strong> pal<strong>la</strong> all' interno del cerchio.Esultazione del<strong>la</strong> fol<strong>la</strong> circostante e dei sacerdotiche osservano <strong>la</strong> partita dall' alto del<strong>la</strong> piramide.La lotta è finita. La pal<strong>la</strong>, che rappresenta ilsole, viene riportata al bene e, anche se solo conuna partita, per loro, il male è sconfitto. I giocatorivincenti vengono premiati con piume preziose,armi, mantelli e diventano gli eroi del<strong>la</strong> “città”. Soloal<strong>la</strong> fine del gioco capisco quanto i Maya siano unpopolo barbarico: <strong>la</strong> festa si conclude con il sacrificiodel capitano vincente per onorare Dio.Tra danze e risse pagane ca<strong>la</strong> <strong>la</strong> sera.Attraverso il bosco -ormai conosco <strong>la</strong> strada- tornosul<strong>la</strong> spiaggia. I “Conquistadores” stanno dormendonelle capanne che, durante il giorno, gli “Indios”hanno costruito per loro. Così anch' io mi addormentosul<strong>la</strong> spiaggia bianca e sogno quale altropopolo domani mi aiuterà a crescere.Il cuore del<strong>la</strong> forestae le calme acque11

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