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N. 60 - la Notizia

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intervistadi Graziano PelizzaroMALAFFO, ovverol'officina meccanicaCon Corrado, 41 anni, è giunta al<strong>la</strong> terza generazione l'attività dell'officina meccanicapiù longeva di Guidizzolo.Era il 1928 quando Mario Ma<strong>la</strong>ffo, sirmionese diorigine, si trasferiva a Guidizzolo provenendo daVolta Mantovana. Era il tempo in cui il mezzo meccanicodi locomozione più diffuso era <strong>la</strong> bicicletta.La diffusione delle automobili era ai primordi.In via Rodel<strong>la</strong>, ora civico 38, Mario ed il fratelloAttilio insediarono <strong>la</strong> prima officina, caratterizzatadal<strong>la</strong> presenza di una pompa, a mano, per benzinae misce<strong>la</strong>.Poi, nel<strong>la</strong> casa posta in via Solferino al civiconumero 12, veniva aperta l'officina che si occupavadi vendita e riparazione di biciclette.Venne presto il tempo delle motociclette e l'attivitàdell'officina venne prontamente adeguata,acquisendo <strong>la</strong> veste di concessionaria del<strong>la</strong>Piaggio, con <strong>la</strong> mitica Vespa, che tanta parte haavuto nel<strong>la</strong> storia e nel costume italiano, per varidecenni.Ben presto fece <strong>la</strong> sua comparsa l'automobile.Nel 1930, infatti, <strong>la</strong> famiglia Ma<strong>la</strong>ffo acquistaquel<strong>la</strong> che risultava essere ltra le prime autoimmatrico<strong>la</strong>te a Guidizzolo: era una Fiat Balil<strong>la</strong> 4marce. Certo è che con quell'auto i Ma<strong>la</strong>ffo peranni svolsero servizio di noleggio da rimessa, cioèdi trasporto pubblico.Con <strong>la</strong> motorizzazione di massa , l'esigenza di spaziodi <strong>la</strong>voro adeguati portarono a trasferire l'attivitàin una sede più adeguata, costruita ex novo,nel 1963, in via Goito, dove fu realizzata anche <strong>la</strong>prima “area di servizio” di Guidizzolo, con distributoredi carburanti ed altri servizi di assistenza perl'automobilista, cosa che oggi appare normale,ma all'epoca era sicuramente innovativa.Nell'officina, poi, dal 1951 prestava <strong>la</strong> propriaopera anche il figlio Carlo Ma<strong>la</strong>ffo, che ha continuatol'attività fino al 1993, anno del<strong>la</strong> sua prematurascomparsa.Nel 1975, ceduto l'area di servizio, viene realizzatal'attuale sede, più ampia ed attrezzata.E' qui che, dall'età di 14 anni, Corrado inizia a frequentarel'officina. Nei 27 anni di attività ha potutoassistere all<strong>la</strong> continua, costante, evoluzionedel mondo dell'auto.“Soprattutto negli ultimi dieci, quindici anni - cidice - l'auto, e quindi <strong>la</strong> riparazione, sono cambiate.Dal cacciavite e martello si è passati al com-Corrado Ma<strong>la</strong>ffonell’ufficio del<strong>la</strong> suaofficina in via Goito5


saluteArgomenti medici semplificati dal Dottor Elodio PeraniIn formadopo i 75 anniDavvero <strong>la</strong> nostra età reale è quel<strong>la</strong> del<strong>la</strong> carta di identità?No assolutamente; il vero calcolo va fatto sul<strong>la</strong> qualità del<strong>la</strong> vita.Il processo di invecchiamento è evidentementeassociato ad una riduzione del<strong>la</strong> capacità aerobicae del<strong>la</strong> forza musco<strong>la</strong>re ma vi è una forte realtàscientifica secondo cui <strong>la</strong> pratica rego<strong>la</strong>re diattività fisica (ne abbiamo già ampiamente trattatonel numero dello scorso aprile) rallenta notevolmenteil deterioramento età-corre<strong>la</strong>to di queste edi altre funzioni biologiche.Per essere in forma con gli anni non bastaessere “in salute”, bisogna “star bene” il chesignifica essere autosufficienti psichicamente.Se poi di<strong>la</strong>tiamo il concetto di salute nell’anziano troviamo che esso è assimi<strong>la</strong>bile al possessodelle funzioni principali; <strong>la</strong> perdita di alcune,di secondaria importanza, non sempre determinaconcreta disabilità.Pertanto il vecchio motto <strong>la</strong>tino “Senectusipsa morbus” (<strong>la</strong> vecchiaia è di per sé stessa unama<strong>la</strong>ttia) non è assolutamente vero perché i vecchinon sono tutti uguali.Uno studio del<strong>la</strong> facoltà di medicina dell’Università di Mi<strong>la</strong>no ha stabilito che i problemidell’ invecchiamento non hanno prevalente originefisica bensì psicologica come <strong>la</strong> perdita di interessie di stimoli culturali, <strong>la</strong> sedentarietà e l’ iso<strong>la</strong>mentoche sicuramente danno origine al<strong>la</strong>depressione.In questo caso un successo terapeutico di tipofarmacologico non è quasi mai proficuo perchécurando così <strong>la</strong> depressione non curiamo <strong>la</strong>ma<strong>la</strong>ttia.I principali sinonimi di anzianità sono <strong>la</strong> vulnerabilitàe <strong>la</strong> fragilità quando queste componentinon vengono riconosciute o non adeguatamentetrattate.L’ ospedalizzazione e <strong>la</strong> protezione in casa diriposo, non fortemente indicate da motivi clinici elogistici, sono <strong>la</strong> più grande causa di aggravamentodi questi quadri e quindi di depressione.Non bisogna curare <strong>la</strong> vecchiaia!Quali le cure allora? Interessi e stimoli culturaliche danno significato al pensiero non più occupatodi problemi di attività produttive, prevenzionee cura fisica attiva dei problemi osteo-artico<strong>la</strong>rie del<strong>la</strong> sarcopenia (perdita di massa musco<strong>la</strong>re).Molti anziani infatti denunciano come prevalentedisturbo lo scadimento delle forze ma, seesaminiamo il loro stile di vita, scopriamo che, fratutti i muscoli del corpo umano, usano volontariamentesolo quelli masticatori.Va comunque fatta una fondamentale distinzionetra le varie tipologie di anziani, sia sotto ilprofilo culturale che fisico in modo da fornire aquelli invecchiati male le necessarie guide che listimolino e li seguano sia per colmare vuoti diinteresse mentale che per evitare tardive e inadeguateprestazioni corporali.Chi non ha mai coltivato <strong>la</strong> lettura e ogni altrotipo di informazione, da vecchio non sarà mai ingrado di farlo da solo; chi non ha mai usato il propriocorpo oltre <strong>la</strong> motricità di base non potrà maieseguire senza pericolo alcuna attività sportivavantaggiosa.Chi ha sempre avuto dimestichezza con l’ attivitàmentale e fisica, anche da vecchio rimaneautonomo in ogni tipo di scelta e continua più alungo <strong>la</strong> propria effettività.Il livello di benessere fisico in vecchiaia, aparte le ma<strong>la</strong>ttie che “piovono dal cielo” per ere-7


saluteditarietà, contagi occulti, accidenti ed altri eventiimprevedibili che vanno clinicamente e tradizionalmentecurati, esprime <strong>la</strong> somma di tutti gli stilidi vita materiali praticati fin dal<strong>la</strong> nascita.Chi è vissuto bene dal punto di vista alimentare,motorio, mentale e con una corretta pratica diindagini preventive per le patologie riscontrabili alloro primo insorgere (richiamo ancora i concettiespressi nel numero dello scorso aprile) sarà unbuon vecchio come certamente non potrà diventarechi corre ai ripari tardivamente.Non c’ è anno che passi senza che i ricercatoriaprano finestre di indagini a salvaguardia del<strong>la</strong>salute di tutti.Tutto così semplice?No di certo perché non tutti veniamo al mondocon mitocondri (centrali cellu<strong>la</strong>ri energetiche) cheproducono minor quantità di radicali liberi (tossinemetaboliche che danneggiano le cellule) ed ungenoma (mappa completa delle nostre caratteristiche)in cui i cromosomi 4-11 ed in parte il 19predispongono al<strong>la</strong> longevità facendo barrierasoprattutto contro le patologie cardio-vasco<strong>la</strong>ri, ildiabete e l’ Alzheimer.Ma c’ è una scoperta, il gene P66, fondamentalenel rego<strong>la</strong>re <strong>la</strong> lunghezza del<strong>la</strong> vita. La sperimentazioneha dimostrato che <strong>la</strong> sua eliminazioneallunga del 30% <strong>la</strong> vita degli animali rendendoli piùresistenti allo stress ossidativo.E poiché <strong>la</strong> lunghezza del<strong>la</strong> vita ha un’ improntagenetica, se noi manipoliamo il DNA <strong>la</strong> possiamodeterminare.Questa scoperta è significativa soprattuttoperché ha gettato le basi per le ricerche che conduconoal miglior controllo delle ma<strong>la</strong>ttie dell’invecchiamento.L’ idea di intervenire sul gene P66 apre infattil’ entusiasmante via del<strong>la</strong> ricerca: <strong>la</strong> sua inibizionemediante farmaci specifici potrebbe mantenerepiù a lungo nel tempo l’ integrità cellu<strong>la</strong>re e quindiprevenire quelle disfunzioni che si accumu<strong>la</strong>nonel tempo e che sono responsabili di patologiedegenerative.E’ un passo importante per <strong>la</strong> cura non solo deitumori ma anche di altre ma<strong>la</strong>ttie tipiche quali l’Alzheimer, il Parkinson, l’ arteriosclerosi.Abbiamo quindi grandi possibilità nelle lineeguida, diffuse in tutto il mondo civile, che, semesse in pratica, non solo potranno aumentare ilnumero degli attuali 145.000 centenari ma produrreuna “esistenza viva”.▲anni 71anni 97▲▲anni 82anni 94▲8


-Ciao!-Olè… asta <strong>la</strong> vista!-Che hai? Sei stato in ferie in Spagna?-No… ma sai, dicono che <strong>la</strong> Spagna è il futuro…io mipreparo…-Ah si? E perché? Per i balli <strong>la</strong>tini?-Ma no! Per il nuovo che avanza…-E cosa sarebbe? E chi l’ha detto?-I diritti civili no? Mi sembra che l’abbia dettoPecoraro Scanio…-Cioè quello….-Quello chi…?-Ma si, dai… quello… un po’ di qua e un po’ di là….-Beh…-E poi di quali diritti parli?-Quelli delle coppie di fatto e quelli dei gay….-Mah, io non capisco…se due vogliono condividere <strong>la</strong>vita insieme senza sposarsi, e va bene… possono anchenon accettare le regole dello Stato. Ma se dopopretendono i diritti delle coppie sposate, allora misembra molto ipocrita <strong>la</strong> cosa, no?-Già, il matrimonio non è solo romanticismo… per loStato è un contratto che dà diritti e doveri…-Sai che hai ragione…!?! Si par<strong>la</strong> sempre dei diritti dellecoppie di fatto… ma mai dei doveri!-Allora fammi capire… Se a queste coppie di fattovengono riconosciuti diritti e doveri… chi stabilisce chequelle due persone sono effettivamente una coppia?-Cosa fanno… un’autocertificazione?-Beh… andranno in Comune a registrarsi…-Allora cos’è di diverso da un matrimonio???-Già, mi sembra tutta una montatura…-E per i gay?-Beh, mi sa che prima o poi...-Cosa?-Eh, mi sembra che l’Europa...-Guarda, <strong>la</strong>scia stare l’Europa perché ormai ne ho pienele tasche…-In che senso?-Non bastasse che con l’euro è tutto raddoppiato, nonbastasse che tra un po’ dovremo mangiare <strong>la</strong> pizza cottanel microonde, non bastasse che i cinesi ci stannoinvadendo e non possiamo <strong>la</strong>mentarci perché l’Europadice che va bene così….-Ma?-Ma l’ultima è che ci hanno detto che i c<strong>la</strong>ndestini chearrivano in Italia non possiamo respingerli, ma dobbiamoaccoglierli…-Beh, potremmo fare un po’ ciascuno, no?-Appunto…-Comunque mi chiedo… se dobbiamo integrarci noi,perché non si integrano anche con i fin<strong>la</strong>ndesi, oi lituani, o gli ungheresi…-Perché noi italiani non siamo mai stati un popolo, ma unmiscuglio di tante genti… da noi sono passati tutti…-Sai che nelle tue vene ci può essere sia sangue Celticoche Longobardo o Francese, o Spagnolo...-Cioè sono un bastardo?-Diciamo... un cocktail...-Cioè… non c’è niente di nuovo…-Qualcosa di nuovo a Guidizzolo c’è... un nuovoSindaco…!!!-Ah, perché Maccari è andato in Regione, neh? ma non èil nuovo Sindaco…-Già è il vice-Sindaco…-E quando avremo quello nuovo?-Nel<strong>la</strong> primavera del 2006, ci saranno le nuove elezionicomunali…-E tu sai già anche chi sarà?-Io sì, ma non te lo dico…-Se è per questo, io ne ho già sentiti sette o otti di candidati...-Sarà come l’Inter, che vince sempre il campionatod’agosto?-Appunto!-Te salude!-Asta <strong>la</strong> vista!9


Il Papa deigiovaniGiovanni Paolo II, ha amato <strong>la</strong> vita e creduto nel<strong>la</strong> forzadegli ideali chiamando i giovani “sentinelle del mattino”Marika Busca1991, Castiglionedelle Stiviere.Il Papa par<strong>la</strong> alraduno dei giovaniche dimostrano tutta<strong>la</strong> lorto simpatie estimaMi ha sempre incuriosito, nonché affascinato, quelPapa che amava tanto par<strong>la</strong>re con i giovani. Nonl'ho mai visto come una figura austera e autoritaria.Mi è sempre sembrato così umano, forse fintroppo per vederlo come parte di quel rigido sistemaa cui spesso viene associata <strong>la</strong> chiesa cattolica.Quando <strong>la</strong> notizia del<strong>la</strong> sua imminente morte mi ègiunta, sono stata presa -come un pò tutti, credodaun attimo di smarrimento. In effetti era l'unicoPontefice che io avessi mai conosciuto, e mi sembravaimpensabile sostituirlo. Devo ammetterepurtroppo di non avere mai apprezzato tanto il suooperato come in quei momenti. Certo, è statodiverso da quello del grande Giovanni XXIII, che hasaputo cambiare il mondo come Papa. Ma Wojty<strong>la</strong>ha un merito eccezionale: è riuscito a cambiarlocome Uomo.Infatti, il giovane Karol poté vedere con i suoi stessiocchi gli orrori del<strong>la</strong> guerra, del nazismo, di unpopolo che ha perso ormai <strong>la</strong> sua identità. L'hapotuto vedere sul<strong>la</strong> pelle di persone a lui care.Forse, vedendo <strong>la</strong> sofferenza e gli orrori che lo circondavano,è arrivato a chiedersi (come tutti inquei momenti, credo) se davvero esiste un Dio checi ama, <strong>la</strong>ssù. Ma <strong>la</strong> sua risposta era ogni volta <strong>la</strong>stessa, ogni volta più forte e più convinta, fino aportarlo, grazie al<strong>la</strong> sua bril<strong>la</strong>nte intelligenza e alsuo irresistibile carisma, in Vaticano.Sinceramente, avrei voluto assistere a quel<strong>la</strong> suaprima apparizione sul balcone di S.Pietro, di frontea quello sguardo consapevole e determinato, persentire quelle parole che ancora ci fanno sorridereed emozionare, e che evidenziano tutta <strong>la</strong> sua straordinariaumiltà: “Non so se riuscirò a esprimermibene nel<strong>la</strong> vostra lingua... se sbaglierò mi correggirete”.E chi avrebbe mai pensato che quell'uomo amantedel<strong>la</strong> montagna avrebbe <strong>la</strong>sciato un'eredità cosìgrande?Nessuno potrà mai dimenticare quello che Wojty<strong>la</strong>ha fatto per instaurare un dialogo tra le religioni. Lasua forza d'animo era talmente grande da esserecontagiosa, tanto da sorpassare le barriere del<strong>la</strong>razza e del<strong>la</strong> diversità religiose. La sua umiltà eratanto forte da fargli sentire il bisogno di chiedereperdono all'umanità per gli errori commessi dal<strong>la</strong>Chiesa durante i secoli passati.E ultimo, ma non per importanza, con piacere ricordoil suo amore per noi, i giovani, <strong>la</strong> sua speranza.Le sue ultime parole, il suo ultimo soffio di energia,sono stati per noi.Ed è per questo che, nonostante io non sia una frequentatriceabitudinaria del<strong>la</strong> chiesa, <strong>la</strong> sera del<strong>la</strong>sua morte ho sentito il bisogno di andarci per salutarlo,per augurargli di giungere presto a quel Dioche tanto amava e per dirgli so<strong>la</strong>mente Grazie.Confidiamo nel nuovo Papa, Benedetto XVI, perportare avanti <strong>la</strong> sua tradizione di dialogo concoraggio, senza avere paura, e per non <strong>la</strong>sciar svanire<strong>la</strong> memoria di questo nostro Grande Papa.10


Martina Grandelli“Una scopertaimportante”L'inviato speciale Martina scrive...dal<strong>la</strong> parte di Bartolomeo De La CasasCon <strong>la</strong> macchina del tempo torno nel 1500 dovespagnoli, portoghesi e inglesi, seguendo CristoforoColombo, partono per l' America.Il mio viaggio è iniziato il 20 gennaio. Recatami aMadrid, non mi è risultato difficile trovare una naveche mi portasse in America. Tutti gli uomini nobilie ricchi accerchiano il porto colmo di navi pronte asalpare. Mi offro subito come marinaio e già vedo<strong>la</strong> riva: sto partendo.So cosa troverò: i “Conquistadores” che, giunti perdiffondere il Cristianesimo e per trovare l' oro, con<strong>la</strong> forza convertono gli “Indios” e li fanno <strong>la</strong>vorarenelle miniere senza preoccuparsi delle frane cheuccidono una parte del popolo. Loro, europei,distruggono i vil<strong>la</strong>ggi e bruciano sul rogo chiunquesi opponga.Torniamo a me: una marinaia pronta a scoprire <strong>la</strong>nuova terra. I giorni trascorrono lenti, mi disperonel vedere sempre un mare che non cessa mai. Èimmensa <strong>la</strong> mia gioia quando scorgo il Messico.Approdiamo vicino ad altre sette navi e, giunti aterra, piangiamo di felicità: una tempesta ci avevafatto perdere <strong>la</strong> rotta, ma per fortuna siamo arrivati.Scarico le merci e da so<strong>la</strong> mi inoltro nel<strong>la</strong> radura.Dopo due ore di snervante vagare, raggiungo una“città” Maya dove fortunatamente non ci sonoconquistatori che rendono schiavi gli “indios”.I libri di storia par<strong>la</strong>vano di piramidi Maya, ma nonmi sarei mai aspettata di vedere immense costruzionisimili quasi a preistorici grattacieli.Al di sopra di essi alcuni sacerdoti pregano neitempli, venerando il sole e <strong>la</strong> luna.È una popo<strong>la</strong>zione barbarica, <strong>la</strong> cui alimentazione èbasata su mais e cacao, presenti nei campi attornoal<strong>la</strong> “città”. I Maya non vivono pacificamente,sono bellicosi e aggressivi come è stato scopertonel decifrare <strong>la</strong> loro scrittura.Nessuno bada a me: i guerrieri, i contadini, ledonne e i bambini corrono tra le case, verso ungrande centro religioso, sotto <strong>la</strong> piramide maestra.Si sta svolgendo una festa. Seguendo le antichemusiche giungo in un grande campo rettango<strong>la</strong>reattorniato, sui <strong>la</strong>ti più piccoli, dal<strong>la</strong> fol<strong>la</strong> in delirio.Tre studiosi, arrivati per osservare e scrivere leusanze maya, mi spiegano che sto per assistere alsacro gioco del<strong>la</strong> pal<strong>la</strong>. I <strong>la</strong>ti maggiori del camposono delimitati da alte mura sulle quali vedo affissidue grossi anelli di pietra.La partita sacra ha inizio: le due squadre, formateda sette giocatori ciascuna, si schierano, si passanoe si rubano <strong>la</strong> pal<strong>la</strong> di caucciù. Dopo vari scontri,un giocatore passa il pallone al suo capitano- l'uomo più alto e più robusto del gruppo- che contiro formidabile <strong>la</strong>ncia <strong>la</strong> pal<strong>la</strong> all' interno del cerchio.Esultazione del<strong>la</strong> fol<strong>la</strong> circostante e dei sacerdotiche osservano <strong>la</strong> partita dall' alto del<strong>la</strong> piramide.La lotta è finita. La pal<strong>la</strong>, che rappresenta ilsole, viene riportata al bene e, anche se solo conuna partita, per loro, il male è sconfitto. I giocatorivincenti vengono premiati con piume preziose,armi, mantelli e diventano gli eroi del<strong>la</strong> “città”. Soloal<strong>la</strong> fine del gioco capisco quanto i Maya siano unpopolo barbarico: <strong>la</strong> festa si conclude con il sacrificiodel capitano vincente per onorare Dio.Tra danze e risse pagane ca<strong>la</strong> <strong>la</strong> sera.Attraverso il bosco -ormai conosco <strong>la</strong> strada- tornosul<strong>la</strong> spiaggia. I “Conquistadores” stanno dormendonelle capanne che, durante il giorno, gli “Indios”hanno costruito per loro. Così anch' io mi addormentosul<strong>la</strong> spiaggia bianca e sogno quale altropopolo domani mi aiuterà a crescere.Il cuore del<strong>la</strong> forestae le calme acque11


Noi e <strong>la</strong> leggea cura di Laura Leorati, dottore in leggeI lettori possono esporre problemi o situazioni che siano di interesse generaleSpammingLe catene di Sant'Antonio assil<strong>la</strong>no le caselle e-mail di tutto il popolo di internetAttenzione, spesso<strong>la</strong> posta elettronicavio<strong>la</strong> <strong>la</strong> nostraprivacy. Impariamoa difenderciUn aneddoto sull'origine del nome: Sant'Antonioda Padova inventò questa catena al fine di moltiplicarele opere di bene. Si racconta, infatti, che acoloro i quali ricevevano una buona azione eglidiceva di sdebitarsi compiendone cinque a cinquepersone diverse. Questo metodo si è prestatoa numerose strumentalizzazioni che hanno fattoleva sull'ingenuità e <strong>la</strong> buona fede delle persone.Anche il cosiddetto “mail spamming”rientra in questa categoriapoiché ricalca lo stessomeccanismo subdolo: essoconsiste nell'inviare e-mail indesideratead un numero indefinitodi persone. Si tratta di un'impressionantequantità di postaspazzaturache ogni giorno invadele mailboxes degli utenti epropina messaggi commerciali,nonché fasulle richieste d'aiuto o appelli per collettein favore di ma<strong>la</strong>ti o bisognosi. Il frutto malsanodi questo bombardamento indiscriminato dimessaggi è dato, oltre che dall'ingorgo dei server,anche dal concreto pericolo di rimanere vittimadi vere e proprie truffe telematiche.Vi è di più: capita di sovente che questi messagginascondano al loro interno una sorpresa chiamatavirus i cui effetti sono facilmente immaginabili.E' di tutta evidenza come tali questioni interferiscanocon il raggio d'azione del<strong>la</strong> normativaprevista dal<strong>la</strong> legge sul<strong>la</strong> privacy, soprattutto perquanto attiene al<strong>la</strong> protezione dei dati personali.Basti pensare all'elenco di nominativi o di indirizzidi posta elettronica riferiti a tutti quei soggetti chehanno in precedenza ricevuto tali comunicazioni.A questo punto s'impone un chiarimento: gli indirizzie-mail non sono liberamente utilizzabili dachiunque per il mero fatto di essere presenti inrete! Il Garante del<strong>la</strong> Privacy, infatti, ribadisce che<strong>la</strong> circostanza che tali dati siano facilmente reperibilinon ne rende lecito l'uso per scopi diversi daquelli per i quali essi si trovano on line. Il principioè quello del<strong>la</strong> finalità “tipica”, ossia quel<strong>la</strong> che sipone come indispensabile per il perseguimentodei risultati consentiti dal sistema. Ad esempio,l'indirizzo e-mail di un docente che si trovi, perfinalità legate all'istituto, nel sito dell'Università,non può essere utilizzato per inviare messaggipubblicitari o comunque estranei all'ambito in cuiesso è inserito.Il trattamento anomalo dei dati personali è quindisanzionato mediante l'inutilizzabilità degli stessi.La ratio di questa decisione del Garante Privacyrisiede nel<strong>la</strong> mancanza di esplicito consenso preventivoda parte dell'utente per l'invio di qualsivogliamessaggio non specificamente richiesto oautorizzato. E' fatto oggetto di divieto anche ilrastrel<strong>la</strong>mento automatico degli indirizzi web daparte di imprese a scopi pubblicitari senza il predettoconsenso. L'uso indebito di questi dati personaliintegra illecito anche per il fatto che gli indirizzidi posta elettronica non provengono da pubbliciregistri tenuti da enti che ne autorizzino <strong>la</strong>conoscibilità da parte di chiunque. L'utente cheinvocasse tute<strong>la</strong> per difendersi da simili illecitipuò percorrere diverse strade: segna<strong>la</strong>re l'accadutoal Garante, inviando una e-mail a:garante@garanteprivacy.it, oppure telefonare allo06.6967785 o, infine, denunciare il caso al<strong>la</strong> poliziapostale e delle comunicazioni.12


Noi e il fiscoa cura di Giulia Avanzi, ragioniere commercialistaI lettori possono esporre problemi o situazioni che siano di interesse generaleE.L.B.A.Ente Lombardo Bi<strong>la</strong>terale Per L'ArtigianatoIl 31 marzo scorso scadeva il termine per effettuareil versamento all'E.L.B.A. per coloro che hannoscelto di aderire a tale organismo.In prossimità di tale scadenza, alcuni imprenditorimi hanno chiesto di fornire loro dei chiarimentiin merito all'utilità ed al funzionamento di tale Enteed io, a mia volta, ho pensato di inoltrare talirichieste al sig. Ernesto Vignali, Presidentedell'E.B.A. (Ente Bi<strong>la</strong>terale Territoriale) l'organismopreposto, tra l'altro, ad inoltrare all' E.L.B.A.le richieste di intervento da parte dei Dipendenti edelle Imprese al fondo per <strong>la</strong> tute<strong>la</strong> del<strong>la</strong> professionalità;è quindi <strong>la</strong> persona più adatta a fornirci leinformazioni richieste.L'E.L.B.A. è un Ente nato dagli accordi tra leAssociazioni Imprenditoriali, Confartigianato,CNA e dalle organizzazioni sindacali dei <strong>la</strong>voratoriCgl, Cisl e Uil.L'Ente Lombardo Bi<strong>la</strong>terale dell'Artigianato gestiscei vari Fondi che rappresentano gli strumentieconomico-finanziari per erogare prestazioni eservizi alle imprese artigiane e ai loro dipendenti.I più importanti sono il già citato Fondo per <strong>la</strong>Tute<strong>la</strong> del<strong>la</strong> Professionalità delle imprese artigianee dei loro dipendenti, che ha il compito di salvaguardare<strong>la</strong> professionalità delle imprese e deiloro dipendenti e che riconosce provvidenze sul<strong>la</strong>base degli accordi che di volta in volta si determinanofra le parti, dettati dal<strong>la</strong> evoluzione del mercatodel <strong>la</strong>voro; il Fondo per l'AssistenzaContrattuale del<strong>la</strong> Lombardia (FACL), che ha ilcompito di promuovere le rappresentanze sindacalisul territorio e assicura l'assistenza contrattualesia ai <strong>la</strong>voratori sia alle imprese ed, infine, ilFondo Lombardo per <strong>la</strong> Formazione (F.L.F.) ha ilcompito di programmare e organizzare <strong>la</strong>Formazione sia residenziale che a distanza deiC.F.L.Grazie alle quote raccolte L'E.L.B.A. è in grado difornire diverse prestazioni sia a favore delleimprese, mediante l'erogazione di contributi concessiad esempio per chi incrementa l'occupazione,od investe nel<strong>la</strong> formazione d'impresa e degliapprendisti, sia a favoredei dipendenti. E sonoproprio queste ultime adessere giudicate interessantiin periodi nonfacili, dal punto di vistaeconomico, come quelloattraversato in questianni.Il sig. Vignali, attualmenteVice-Presidentedell'Unione ProvincialeArtigiani di Mantovasottolinea infatti come,proprio in momenti come questi, segnati tra l'altrodai dati sull'occupazione che evidenziano cali unpo’ in tutta <strong>la</strong> Lombardia, le prestazioni erogatedall'E.L.B.A. possano contribuire a fornire tranquillitàai dipendenti ed a garantire loro una dignità.E' prevista infatti l'erogazione di un sussidio incaso di sospensione dell'attività <strong>la</strong>vorativa, o per ic.d. “contratti di solidarietà”, un sussidio è previstoanche per chi assume apprendisti a tempoindeterminato, vi sono poi contributi concessi perchi investe sul<strong>la</strong> formazione dei dipendenti e perchi ha un'anzianità di servizio superiore a 15 anni.Ernesto Vignalinel suo studiodi Guidizzolo13


arte &dintorniarteSeverino SpazziniPresentiamo brevemente l'opera dell'affermato pittore ed incisore guidizzoleseaugurandoci che l'artista possa presto apparire al pubblico con una nuovamostra personale e che <strong>la</strong> sua attività possa essere illustrata in un esaustivotesto criticoFrancesca Cargnoni1969 -“Dopo <strong>la</strong> tempesta”olio su tavo<strong>la</strong> te<strong>la</strong>tacm 30x401975 -“ Paesaggio delMincio”pastello cm 28x39,5Severino Spazzini è nato a Guidizzolonel 1939. Nel nostro paese vive e <strong>la</strong>voratutt'oggi.Presso l'abitazione di via Roma l'artistacustodisce con grande premura epaterna affezione le proprie opere:nello studio, dov'è in bel<strong>la</strong> vista il torchiousato dall'incisore, Spazzini riponeordinatamente le matrici metallichedelle stampe, alle pareti ne ammiriamoalcune insieme con disegni a matita, acarboncino, a china, caratterizzati daun tratto naturale ed istintivo.Spazzini si appassiona al<strong>la</strong> tecnica calcograficanegli anni Settanta grazie al<strong>la</strong>frequentazione di artisti di rango (fraquesti Antonio Ruggiero Giorgi, grandemaestro del Novecento mantovano)ma, solo dopo un lungo periodo diprove e sperimentazioni, l'artista palesa<strong>la</strong> propria abilità nel<strong>la</strong> pratica incisoriadedicandovisi assiduamente e concontinuità a partire dal 1978. Perapprendere al meglio i segreti di questaattività egli continua instancabilmentea studiare le opere dei maestriche hanno fatto <strong>la</strong> storia del<strong>la</strong> grafica,da Rembrandt a Piranesi a Munch:nello studio dove <strong>la</strong>vora, come tributoal pittore ed incisore o<strong>la</strong>ndese, haposto in bel<strong>la</strong> vista una riproduzionedel<strong>la</strong> celebre ed esemp<strong>la</strong>re Stampa deicento fiorini.Spazzini privilegia per i suoi <strong>la</strong>vori, fra iquali è certamente noto ai guidizzolesiquello raffigurante il portale neoc<strong>la</strong>ssicodel<strong>la</strong> Barriera occultato da cespuglie arbusti, il tema naturalistico, dimostrandogrande abilità nel rendere, permezzo di acidi e bulino, l'intrico di ramie tronchi, le venature delle foglie, leincrespature dell'acqua. Come sottolinealo studioso bresciano MauroCorradini, che ha e<strong>la</strong>borato un ampiosaggio critico sul<strong>la</strong> sua opera incisoria,non si tratta però di mero realismo,Spazzini si collega infatti al<strong>la</strong> “vicendadel paesaggio italiano (non solo mantovano)che […] ha saputo tradurre leinterne tensioni: il paesaggio perde icaratteri di iconografia dei luoghi, madiviene dimensione spirituale, atmosfera,diviene trascrizione e depositodei segni emozionali di un artista cheosserva <strong>la</strong> natura per comprendere conessa, attraverso essa, <strong>la</strong> forza dell'individualesentimento” .Le immagini del<strong>la</strong> natura sono un ricorrentemotivo di suggestione anchenelle esecuzioni pittoriche dell'artista.Sin dal 1965 Spazzini si dedica al<strong>la</strong> pitturae negli anni '70 inizia a presentarele proprie opere in varie città italiane inoccasione di mostre personali e collettive.L'artista esegue olii, pastelli,acquerelli, molti dei quali esposti negliambienti di casa: osservandoli si colgonoi modi del pittore, sereno neiprimi anni di attività, più inquieto evagamente espressionista nei quadrieseguiti negli anni compresi fra 1968 e1970 quando il segno, che richiama lepennel<strong>la</strong>te brevi e decise di Cézanne, lescelte cromatiche dei fauves, si fa piùpastoso, movimentato, svinco<strong>la</strong>to dauna resa obiettiva del soggetto.14


arte &dintorniL'intimo dell'artista è turbato profondamente dal<strong>la</strong>scomparsa del<strong>la</strong> madre e il triste evento si riflettenei dipinti del periodo dove risalta un'estremaforza di sintesi (Dopo <strong>la</strong> tempesta, 1969, olio sutavo<strong>la</strong> te<strong>la</strong>ta) . E a questo punto vale <strong>la</strong> penaascoltare ancora <strong>la</strong> voce del Corradini: “forse inpochi casi come nel<strong>la</strong> condizione del nostro pittore/calcografoemerge con definita chiarezza unassunto basi<strong>la</strong>re dell'arte del<strong>la</strong> contemporaneità,quel<strong>la</strong> per cui il mondo esterno non è che lo stimolooccasionale; tutto il resto, tutto l'esito espressivoviene dall'arte, dal<strong>la</strong> mano che deposita tracce,segni, gesti, prelievi a volte o mimesi, ma soprattuttosperanze, sogni, memorie, inquietudinianche.”L'animo lentamente si acquieta, Spazzini dipingecon maggiore serenità seguendo <strong>la</strong> strada intrapresasin dagli esordi: egli trattiene nel dipinto leforme del<strong>la</strong> natura evocandone le sembianze edevitando <strong>la</strong> resa meticolosa dei dettagli(Paesaggio del Mincio, 1975, pastello) .Esprimendosi con questa cifra stilistica Spazziniproduce delle immagini davvero lievi, soavi esono in partico<strong>la</strong>re i pastelli con le loro tinte, talorasmorzate, ta<strong>la</strong>ltra inaspettatamente vivaci, afarci ca<strong>la</strong>re in una dimensione onirica.Da qualche anno Spazzini si orienta verso nuoveforme espressive: accanto a opere che si distinguonoper <strong>la</strong> consueta levità (Fiori, 2004, disegnoa pennello) ne osserviamo infatti altre che, comeriferisce l'artista stesso, si avvicinano agli esitidel<strong>la</strong> “nuova figurazione” europea (NuovaFigurazione, 2002, pastello).arte2004 -”Fiori”disegno a pennellocm 33,5x232002 -“Nuova figurazione”pastello cm 23x332ª Rassegna d’Artecontemporanea Mantovana28 maggio 15 giugnoSeverino Spazzini espone, a Mantova,alcune sue opere in questa rassegna chelo vede impegnato con altri 7 artisti, tra iquali il guidizzolese Giovanni Pegoraro.Galleria Arianna Sartori via Ippolito Nievo, 10 - Mantovaorario: 10-12,30 / 16-19,30 chiuso i festivi15


arte &dintornicinemaLuca PiazzaGrazie ClintUno dei compiti che noi del gruppo Cinerama cisiamo attribuiti è quello segna<strong>la</strong>re i film che meritanodi essere visti. Ebbene, “Million dol<strong>la</strong>r baby”di Clint Eastwood è senza dubbio un capo<strong>la</strong>voro,cioè letteralmente un'opera che eccelle su tutte lealtre.Che dire di Clint? Clint è l'icona stessa del cinema!Il suo esordio avvienedavanti al<strong>la</strong> macchinada presa mentre<strong>la</strong> notorietà gliarriva solo con i filmwestern di SergioLeone (“Per unpugno di dol<strong>la</strong>ri”,“Per qualche dol<strong>la</strong>roin più”, “Il buono, ilbrutto e il cattivo”).In seguito decide dicimentarsi anchedietro <strong>la</strong> cinepresariuscendo ad ottenere,nel corso del<strong>la</strong>sua carriera, dueOscar al<strong>la</strong> regia: unonel 1992 con “Glispietati” e uno quest'annocon il film dicui mi accingo a par<strong>la</strong>rvi.Ha respirato, sipuò dire, ogni particel<strong>la</strong>di cinema e piùdi ogni altro ha carpito i segreti di un “mestiere”che per lui è semplicemente vita. La sua filosofiaartistica è condensata in una frase molto illuminante:“Prima di un film penso solo se <strong>la</strong> storiache ho in mente merita di essere raccontata”.Clint è Frankie, un vecchio pugile, scontroso e dipoche parole, proprietario di una palestra in unsobborgo di Los Angeles. Lei, Maggie, è una giovaneragazza dalle origini molto umili. Fa <strong>la</strong> camerierain un drugstore e si porta a casa gli avanzi<strong>la</strong>sciati sui tavoli dai clienti, con <strong>la</strong> scusa di darlial cane. Maggie ha un'innata e pura passione per<strong>la</strong> boxe. Un giorno entra nel<strong>la</strong> palestra di Frankiee, tra lo stupore e lo scherno di tutti gli atletimaschi, inizia a tirare pugni ad un sacco. Luiall'inizio non <strong>la</strong> vuole tra i piedi ma <strong>la</strong> testardagginee l'abnegazione del<strong>la</strong> ragazza faranno breccianel suo cuore. Nascerà così un'amicizia profondae vera, come tutte quelle che all'inizio partonomale. La ragazza, dopo una dura gavetta, riusciràa salire di categoria fino al<strong>la</strong> sfida decisiva con <strong>la</strong>campionessa inglese dei pesi Welter. Maggie sitroverà ad un passo dal vincere il titolo quando,al<strong>la</strong> fine di un round, un colpo proibito, non vistodal giudice di gara, <strong>la</strong> farà cadere rovinosamentea terra e le farà sbattere violentemente <strong>la</strong> testa.Maggie si risveglierà in un letto d'ospedale paralizzatalungo tutto il corpo e attaccata ad un respiratoreartificiale. Frankie <strong>la</strong> farà trasferire in unospedale più attrezzato con <strong>la</strong> speranza di poter<strong>la</strong>recuperare. Ma tutti i tentativi si dimostrerannovani e <strong>la</strong> ragazza, presa dal<strong>la</strong> disperazione, chiederàal suo allenatore un gesto estremo: di staccare<strong>la</strong> spina.Non vado oltre per non sve<strong>la</strong>rvi il finale, anzi miscuso se mi sono spinto così avanti nel<strong>la</strong> tramama è difficile par<strong>la</strong>re di questo film senza arrivarequasi all'ultimo.La grandezza dell'opera sta nel fatto che il registanon si schiera né dal<strong>la</strong> parte dei favorevoli all'eutanasiané dal<strong>la</strong> parte dei contrari. Clint sta in unaspecie di limbo; <strong>la</strong> sua posizione è quanto di piùlontano esista dalle fazioni contrapposte, daiforum e dalle inutili parole sull'argomento. Al<strong>la</strong>fine Frankie farà <strong>la</strong> cosa più giusta, comunque <strong>la</strong>si pensi (forse perché è solo un film!).La sequenza finale con Clint che, come un fantasma,si aggira di notte tra le corsie dell'ospedale,venuto a compiere <strong>la</strong> sua missione, in dupliceveste di angelo di pace o messo del demonio(dipende!), rimarrà per sempre nel<strong>la</strong> storia delcinema e nel<strong>la</strong> memoria di tutti.Grazie Clint, grazie infinite.16


Alfabeti nel tempoLa scrittura, geniale invenzione umana, nonchéaffascinante mezzo di comunicazione, custodedel<strong>la</strong> storia e di gran parte del patrimonio artisticoculturale dei popoli, deve il suo funzionamento adun sistema tanto efficace quanto economico disegni grafici che corrispondono asuoni specifici: l'alfabeto.La scrittura petrografica, su pietra,è considerata una forma rudimentaledi alfabeto, anche se propriamenteappartiene al genere piùampio del<strong>la</strong> scrittura ideografica,che esprime i concetti tramite rappresentazionigrafiche simboliche,di cui il cinese costituisce l'esempiomoderno basi<strong>la</strong>re.Già gli antichi egizi utilizzavanoalcuni segni alfabetici, ma <strong>la</strong> loroscrittura si caratterizzava per igeroglifici, termine introdotto dalloscrittore/teologo greco ClementeAlessandrino che intende un sistemadi circa 3000 segni pittograficidecifrati per <strong>la</strong> prima volta nel 1822dal francese J. F. Champollion. Siattribuisce invece ai fenici, popo<strong>la</strong>zionesemitica insediata in AsiaMinore dal IV millennio a. C, ilmerito di aver ideato un alfabetosistematico, composto da 22 segnimolto simili a quelli dell'ebraicoarcaico, contro <strong>la</strong> scomoda vastitàdei caratteri geroglifici e cuneiformi egizi.Dall'alfabeto fenicio, espressione di un dialettoaffine all'ebraico, derivò quello greco, <strong>la</strong> cui documentazionescritta risale alle tavolette miceneedel XV sec. a. C , decifrate nel 1952 da MichaelVentris. Dal greco si sviluppò l'etrusco e il <strong>la</strong>tino,di cui quest'ultimo costituisce <strong>la</strong> versione praticamenteinvariata di quello ancora in uso in italianoe in tutte le lingue evolute negli stati allora regionidel grande Impero romano.Un posto a parte nel<strong>la</strong> storia degli alfabeti spettaa quello runico, di cui le prime iscrizioni risalgonoaraboebraico arcaicofeniciogreco c<strong>la</strong>ssicoetrusco c<strong>la</strong>ssico<strong>la</strong>tino c<strong>la</strong>ssicocirillicoitaliano modernocirca al 200 d. C., si tratta dell'alfabeto germanicodiffuso tra il IV e il XII sec. d. C nei paesi scandinavi,in partico<strong>la</strong>re i normanni, meglio conosciuticome vichinghi, dal termine “Wiking” guerriero,utilizzarono inizialmente il “futhark”, versionedanese a 24 caratteri che prende ilnome dalle sue prime 6 lettere, partico<strong>la</strong>rmenteadatto per iscrizionisu pietra. In seguito però adottaronosempre più <strong>la</strong> versione svedese- norvegese, con solo 16 caratteripiù brevi e consoni alle iscrizioni supiccoli oggetti. La prerogativa dellerune fu <strong>la</strong> loro essenzialità di lineemai curve, create per incisionidurature su pietra legno e metallo,ad ogni simbolo corrispondeva nonsolo un suono/lettera dell'alfabetoma anche un concetto, un'idea, chesintetizzava il legame tra l'io e <strong>la</strong>potenza divina espresso da ciascunintersecarsi delle linee, così le runeerano considerate talismani protettivie venivano incise su armi, utensilie poste all'entrata delle casecome segni di buon auspicio.Attualmente gli alfabeti principalisono cinque: l'arabo, che deriva dalnabateo e pertanto si legge dadestra a sinistra; il cirillico, il cuinome proviene dal suo presuntoideatore: San Cirillo e consiste inun’evoluzione dei caratteri maiuscoli del grecoadottata da diverse lingue s<strong>la</strong>ve come il russo, ilserbo e il bulgaro; l'ebraico, probabilmente l'alfabetopiù antico, considerando le influenze fenice;il greco, che linguisticamente ha visto una unificazioneletteraria con <strong>la</strong> “koinè” (k_Iv_), ovvero ilgreco attico dell'epoca ellenistica dal quale si èevoluta <strong>la</strong> lingua moderna; il <strong>la</strong>tino, diffuso storicamenteda Roma a tutta l'Italia, l'Europa centrooccidentale e l'antica Dacia (Romania).arte &dintorniletteraturaMariavittoria Spina17


arte &dintorni<strong>la</strong> nostra storia1962: AntonioMinuti accompagnaGino Bartali in visitaal<strong>la</strong> Scuo<strong>la</strong> d’Arte.Antonio Minuti,primo da destra.1963: a Ravennacon colleghi e amicidel<strong>la</strong> Scuo<strong>la</strong>.Antonio MinutiIl Prof. Antonio Minuti fu chiamato a insegnare nell’Istituto d’Arte negli anni ‘<strong>60</strong>del ‘900 stimato da colleghi e alunni. Con <strong>la</strong> scuo<strong>la</strong> e con Guidizzolo ha mantenutosempre un amichevole rapporto.Molti tra i presenti nel<strong>la</strong> chiesa di Cerlongo il 23marzo scorso alle esequie di Antonio Minutiavrebbero voluto prendere <strong>la</strong> paro<strong>la</strong>. Amici, compaesani,ex alunni, per rievocare le lezioni, gliincontri, <strong>la</strong> conversazione arricchente del professoreche un male subdolo, di difficile diagnosi,dalle cure inesistenti o inefficaci ha strappato al<strong>la</strong>vita. Eppure Antonio par<strong>la</strong> ancora. Adhuc loquitur.Nel<strong>la</strong> scuo<strong>la</strong> profuse conoscenza e passione educativa.Non era un conservatore, e se di frontealle riforme (o riformismo?) sco<strong>la</strong>stiche <strong>la</strong>sciavatrape<strong>la</strong>re perplessità (studiano ancora i ragazzi?)aggiungeva: “Lascia stare. Va bene così!”. Equando si trattava dei cambiamenti nel<strong>la</strong> Chiesa,di tradizioni religiose dimenticate, di devozioni eformule abbandonate, di inediti metodi di far catechismo:“Avranno degli ordini. L’ha detto il Papa?”e aggiungeva: “Lascia stare. Va bene così.” Al<strong>la</strong>vasta cultura, come ha sottolineato don Nelsonnel magistrale e affettuoso profilo tracciato nell’omelia,univa un’invidiabile capacità comunicativacapace di farsi capire dal dotto e dal semplice,esprimendosi anche in dialetto. Dante e Manzonierano gli autori dai quali trarre <strong>la</strong> busso<strong>la</strong>, il sensodel<strong>la</strong> vita, così problematica nei romanzi diThomas Mann, altro scrittore a lui prediletto. Lafede, vissuta senza orpelli e senza ostentazioni, e<strong>la</strong> cultura, del<strong>la</strong> quale era consapevole come di undono, furono le certezze che lo confortarono nel<strong>la</strong>ma<strong>la</strong>ttia. Era grato a quanti si interessavano alsuo caso al<strong>la</strong> ricerca di una diagnosi precisa e dipossibili cure e sereno diceva: “Fanno tutto loro,fanno tanto. Chissà? Va bene così.”Franco Mondadori18


L'enigma teatroNel<strong>la</strong> bel<strong>la</strong> cornice del<strong>la</strong> torre civica di Medole, abbiamo seguito i "martedì"del<strong>la</strong> prof.ssa Giusi NobiliniUn po' stupiti per <strong>la</strong> presenza di un pubblico numeroso,attento e per l'interesse che il tema"L'enigma teatro" veniva via via suscitando.Le serate sono state sapientemente organizzate inmodo da rendere l'evento dinamico: accantoall'esposizione ampia e approfondita sono statepreviste letture di alcuni testi, effettuate daEdoardo Bassoli, <strong>la</strong> cui voce calda e inconfondibile,già in altre occasioni, abbiamo apprezzato edalle due studentesse e poi tre, RobertaBoncompagni Patrizia Gallucci e Isabel<strong>la</strong> Mondini,dell'Istituto d'Arte di Guidizzolo, che nell'ultimaserata soprattutto hanno dimostrato forza interpretativae presenza scenica."L'enigma teatro" è il bel sintagma con cui <strong>la</strong>locandina ci sollecitava alle conversazioni promossedal<strong>la</strong> associazione Pro Loco di Medole edal Centro culturale San Lorenzo di Guidizzolo.Come ha già scritto Magnani, l'organizzatore diquesti e altri interessanti incontri artistico-culturalinel<strong>la</strong> torre civica, Giusi Nobilini ha scioltol'enigma nel corso delle tre serate, presentandocon sempre maggiore sicurezza un panorama, chepartiva dal teatro greco "il teatro e l'uomo", "il sorrisodi Antigone", per giungere a "il teatro dell'800e 900", irrompendo con le sue attrici-col<strong>la</strong>boratricinel teatro dell'assurdo, di cui ci ha dato unospaccato, spassoso e inquietante.Tutti bravi, come si dice, anche gli spettatori, chein seconda serata si sono avventurati in domandeper creare un clima di dialogo e confronto. Ormaiogni paese offre un programma teatrale, cherichiama un pubblico numeroso, perché i testi inlocandina sono accattivanti: comici, magari dialettali,spesso in concorrenza con certo gustotelevisivo, insomma poco profondi. Le seratemedolesi ci hanno aiutato a capire che il teatropuò essere invece uno spazio di autentica riflessione,graffiante e anticonformista, come accadevanel grandissimo teatro greco che, ci ha spiegato<strong>la</strong> re<strong>la</strong>trice, sapeva sviluppare tematiche coinvolgentilo spettatore, così da farlo giungere,attraverso l'identificazione proiettiva, all'e<strong>la</strong>borazionedei suoi fantasmi,delle sue insicurezze, deisuoi vissuti.L'Edipo re è il testo emblematicoapprofondito nelprimo incontro. Il mito diEdipo, ci ha spiegatoNobilini, è comune ai popolidel mondo. La sua universalitàè stata analizzata dal<strong>la</strong>psicoanalisi, che con Freudne ha fatto uno dei cardini,per spiegare molte dellenostre nevrosi: da mito dunque a complesso, aconflitto, come dicono gli psicoanalisti del<strong>la</strong> scuo<strong>la</strong>di Davide Lopez, per i quali il conflitto è qualcosadi positivo, da non temere, ma da accettareattraverso l'e<strong>la</strong>borazione che ci incammina sul<strong>la</strong>strada del<strong>la</strong> vita. La storia di Edipo si ripete neltempo e nello spazio. Sta a noi poi riuscire a comprendereil messaggio profondo di un mito, chetutti nell'infanzia abbiamo sperimentato, più alivello inconscio che conscio.Stefania Fontanesi Quiriarte &dintorniteatroRoberta, Patrizia eIsabel<strong>la</strong>, le trelettrici delle serate19


Dieci anni insiemeDa dieci anni “La <strong>Notizia</strong>”, entra gratuitamente, nelle case dei guidizzolesi.Sono stati dieci anni nei quali i col<strong>la</strong>boratori hanno sempre <strong>la</strong>vorato assiduamente per poter garantire <strong>la</strong> puntualitàdel nostro periodico. Ma sono stati anche dieci anni in cui La <strong>Notizia</strong> non si è limitata a fornire informazioni di cronaca,o a fare una semplice menzione dei fatti rilevanti che accadevano nel nostro comune, ma si è sempre cercato dimantenere vivo l'interesse su argomenti che lo meritassero, in partico<strong>la</strong>re su personaggi, fatti e monumenti che perGuidizzolo rappresentano simboli di un passato, che rimane nel presente e non svanirà nel futuro.Pubblichiamo un elenco delle opere edite a testimonianza del grande impegno, anche organizzativo, che in questi anniabbiamo dovuto sostenere1995 1996 19992000202001 2002


200320042004 20052005


Dieci anni di impegno, di attenzione a ciò che ci accade intorno, dentro i nostri confini,ma anche oltre. Dieci anni che i lettori hanno potuto, e possono, valutare e giudicare.Il punto di vista di...il sindacoLa sera delle elezioni comunali del 1995, festeggiando <strong>la</strong> vittoria di Giovanni Zangobbi, dissi ad Andrea Dal Prato e al<strong>la</strong> figliaC<strong>la</strong>udia, presenti al<strong>la</strong> cena conviviale, che per cementare il senso di comunità, sarebbe stato bello ed utile un periodico che raccontasse<strong>la</strong> nostra storia, facesse <strong>la</strong> cronaca degli avvenimenti, insomma che facesse da specchio, anche critico del nostro territorio.Passarono alcuni giorni e ci ritrovammo subito con il primo comitato di redazione, e le prime bozze.In parecchi ci prefigurarono un breve futuro. Accade spesso, infatti, che queste iniziative risultino, al<strong>la</strong> prova dei fatti, solo fuochid’artificio: numerose sono le incombenze, i costi, le attività da fare per ottenere, come credo si sia ottenuto, un ottimo risultato.Ora sopraggiungono i dieci anni, che ricordano a tutti l’inesorabile passare del tempo e <strong>la</strong> contestuale assimi<strong>la</strong>zione nel nostrocostume di quel<strong>la</strong> iniziativa. La <strong>Notizia</strong> è accolta in tutte le famiglie con attenzione, e se solo per qualche giorno se ne ritarda <strong>la</strong>consegna, molte sono le telefonate che ne chiedono ragione. Attraverso <strong>la</strong> sua redazione sono passati molti ragazzi e tuttora vene sono, che praticano con entusiasmo il ruolo di reporter, così come sono sempre presenti gli insostituibili sponsor. Tra le altrecose spicca come meritoria <strong>la</strong> spedizione del periodico ai Guidizzolesi che si sono trasferiti in altre località, anche all’estero,<strong>la</strong>sciando quindi sempre aperto un graditissimo cordone ombelicale con le radici guidizzolesi. Devo quindi fare i complimenti adAndrea, insostituibile ed infaticabile Direttore, a Graziano caporedattore, e a tutti i col<strong>la</strong>boratori, per l’importante traguardo raggiunto.Carlo Maccari, ex capo redattore de “La <strong>Notizia</strong>”l’ex sindacoEra l’anno 1995. Da poco ero stato eletto sindaco, si stava organizzando una edizione rinnovata del<strong>la</strong> Fiera di Luglio, erano incantiere tante iniziative. Fu allora che, al di fuori dell’Amministrazione comunale, ma all’interno di questo clima fervoroso nacqueLa <strong>Notizia</strong>.Oggi, a distanza di dieci anni, mi piace, talvolta, riprendere in mano passati numeri o annate intere del periodico: rivedo volti chemagari non ci sono più, rivivo situazioni, mi rammento di fatti che, e può succedere, non ricordavo nemmeno.Da questo capisco che è una grande fortuna avere a Guidizzolo una pubblicazione come La <strong>Notizia</strong>.Un fatto esiste in sé, però <strong>la</strong> memoria di quel fatto sussiste, ed è tramandata, solo se ne abbiamo <strong>la</strong> conoscenza. Quante volteabbiamo potuto constatare che qualcosa è andato definitivamente perduto per il fatto che <strong>la</strong> notizia non si è diffusa. Fior di invenzionie scoperte sono finite con <strong>la</strong> morte dell’inventore o scopritore solo perchè erano rimaste un qualche cosa di estremamenteprivato.La storia di questi dieci anni ce lo ha insegnato. Attraverso gli articoli e le fotografie siamo venuti a conoscenza di momenti delpassato che nemmeno sospettavamo. La quotidianità è stata portata al<strong>la</strong> ribalta; problemi, oppure minimi fatti sono emersi, perchétutto era, ed è, importante, nel<strong>la</strong> consapevolezza che ciò che è grande non sussiste senza il piccolo e ciò che è piccolo permettedi meglio conoscere il grande.La nostra cronaca, che è fatta prima di tutto da persone, è stata portata al<strong>la</strong> ribalta e all’attenzione dei Guidizzolesi.Praticamente tutti ritengono che poter disporre del<strong>la</strong> <strong>Notizia</strong> sia stato un momento significativo, perché ognuno viene coinvolto,dai residenti nel capoluogo a quelli delle frazioni, nessuno si è sentito escluso.Sia chiaro, anche antecedentemente c’era qualcuno che scriveva, stimo<strong>la</strong>va, commentava, fotografava, insomma tramandava;però, è solo con l’avvento de La <strong>Notizia</strong> che tutto ciò avviene in modo sistematico.E l’utilità sociale appare ancor più manifesta se pensiamo ad alcune rubriche, che magari potrebbero essere viste come marginali,ma che invece soddisfano l’interesse di un grande pubblico; penso, ad esempio, ma non solo, all’Agenda con tanti numeridi pubblica utilità, o al<strong>la</strong> rubrica delle Ricette di cucina.E’ un onore che La <strong>Notizia</strong> sia attesa da tutti, sia nel nostro comune che altrove, perché ciò sta a dimostrare che <strong>la</strong> bontà dell’iniziativa,nata da una felice intuizione, aveva una validità che perdura tuttora.Giovanni Zangobbiil giornalista22Dieci anni sono un tempo sufficientemente lungo per cercare di cogliere alcune prerogative riguardo questa ‘impresa giornalistica’che racconta negli anni <strong>la</strong> vita del<strong>la</strong> nostra comunità che, seppur in trasformazione, riesce ancora a sentirsi tale intorno adalcuni avvenimenti significativi. Di esperienze editoriali locali in giro ve n’è più di una. Qualcuna nel tempo ha retto consolidandosie, magari, ampliandosi; altre hanno segnato il passo o si son viste costrette a passare il testimone. ‘La <strong>Notizia</strong>’ ha mantenuto<strong>la</strong> propria tiratura riuscendo ad imporsi; evidentemente ha soddisfatto gli sponsor, sicuramente è stata accolta con soddisfazioneda quasi tutti i guidizzolesi. Perché ‘quasi tutti’? Perché, come capita ad ogni cosa di questo mondo, nul<strong>la</strong> può essereugualmente accolto in modo favorevole da tutti o in tutte le occasioni. Anche questo può essere un merito in un giornale in quantosi creano le condizioni per discutere. Ho sempre ritenuto infatti, e ovviamente anche cercato di attenermi a questa ‘rego<strong>la</strong>’,che uno dei compiti di un cronista, e di conseguenza anche di un giornale che intenda ‘fare cronaca’ o raccontare le vicende di


ogni giorno, sia quello di informare <strong>la</strong>sciando ai lettori, che ritengo siano sempre molto più critici di come talvolta si creda, il compitodi farsi <strong>la</strong> propria idea sui fatti rifuggendo ciò che arriva già ‘preconfezionato’. E’ pure evidente che ogni pagina, frutto diun’idea e di un pensiero, ha una propria fisionomia: così deve essere per il rispetto di chi scrive e di chi legge. E condivisibile omeno rimane pur sempre un’idea, un pensiero, da introdurre nel<strong>la</strong> dialettica quotidiana, sempre auspicabile.Sergio Desideratilo storicoTra le iniziative editoriali e l’aggressiva diffusione di carta stampata non è facile qualificarsi. “La <strong>Notizia</strong>” ci riesce a più di un titolo.Ne accenno solo alcuni. La fedeltà agli argomenti culturali e di informazione. Il carattere locale riferito non solo a Guidizzolo,ma anche al territorio e ai Comuni limitrofi. La memoria che ci restituisce il passato e ha <strong>la</strong> straordinaria capacità di tramandarealle generazioni future un ricco patrimonio di conoscenze. Chi fa ricerca storica si rammarica spesso del vuoto o di <strong>la</strong>cune nel<strong>la</strong>documentazione che limitano <strong>la</strong> possibilità di ricostruire i fatti o rievocare personaggi. Le annate de “La <strong>Notizia</strong>” costituirannouna fonte preziosa per gli studiosi di domani, come un tempo lo erano le lettere e i diari, oggi caduti in disuso.Dieci anni di vita sono una tappa per “La <strong>Notizia</strong>”, non vogliono essere un traguardo, piuttosto un impegno a continuare, indipendente,come si addice ai migliori periodici, specchio di realtà diverse e palestra di opinioni anche tra loro divergenti.Concludo con un auspicio, che <strong>la</strong> Rivista continui ad adoperarsi lodevolmente al<strong>la</strong> valorizzazione e salvaguardia del patrimoniostorico-artistico del paese.Franco Mondadorii lettori... Credo proprio di essere l'ultima persona che può dare un qualsiasi giudizio: non solo non sono una vostra paesana, ma, purtroppo,non ho neanche mai visto <strong>la</strong> vostra Cittadina!Che dire allora?Che sono... invidiosa! E tanto anche!Invidiosa perchè dalle pagine del giornale traspare una grande operosità, una gran voglia di fare, tanto entusiasmo e un grandeamore per il vostro paese. Difficile trovare tanto in qualsiasi posto, ma specie in città.Leggo un pò tutto attentamente, anche gli annunci "utili" (quante cose si capiscono dagli orari di apertura degli uffici...) e <strong>la</strong>pubblicità (segni di <strong>la</strong>boriosità e fantasia...).Negli articoli c'è simpatia, ma anche competenza, semplicità, mai superficialità.Sinceramente vi auguro di mantenere sempre lo stile, il bello stile che vi distingue! Con il mio più cordiale "buon <strong>la</strong>voro" inviocari saluti!Alice Mattiello - VicenzaVi ringrazio infinitamente di spedirmi il giornale "La <strong>Notizia</strong>" che ricevo con tanto piacere e che mi fa sentire ancora le mie radici.Mi interesso a tutti gli articoli e mi accorgo che cercate sempre di migliorarvi, bene, avanti così!Mi sento una privilegiata a ricevere il giornalino puntualmente.Mi gradita l’occasione per porgere i miei più sentiti saluti e auguri per <strong>la</strong> “nostra” pubblicazione augurandovi di continuare suquesta strada.Con tanto affetto,Brusini Anna Maria - Piacenza...vorrei avvisare <strong>la</strong> redazione del giornale La <strong>Notizia</strong>, dicendo che il giornale è arrivato sempre e rego<strong>la</strong>rmentee desidererei continuare a riceverlo perchè lo trovo molto interessante, ben fatto e di piacevole lettura.Gaboardi F<strong>la</strong>vio - Aso<strong>la</strong>...Le assicuro che quando leggo questa preziosa rivista, mi sembra di respirare l’odore del<strong>la</strong> terra, del verde di Guidizzolo e disentire <strong>la</strong> cadenza dialettale dei suoi abitanti.Marisa Bertasi - Ancona...Mi è gradita l’occasione per ringraziare codesta Redazione per <strong>la</strong> gentilezza usatami e cordialissimi saluti a tutta <strong>la</strong> popo<strong>la</strong>zionedi Guidizzolo, che mi ha dato ospitalità per oltre 22 anni, dopo il mio pensionamento dal<strong>la</strong> Pubblica AmministrazioneStataleLuigi Bertoli - Ravenna...Cogliamo l'occasione per esprimere un sincero ringraziamento per il <strong>la</strong>voro da Voi svolto che ci permette di restare in contattocon <strong>la</strong> realtà locale del nostro paese oltre, naturalmente, ai complimenti vivissimi per <strong>la</strong> ricchezza delle Vostre proposte.Loretta e Carlo Delmenico - Basiglio (MI)23


gli sponsorRicorrendo il decimo anniversario de La <strong>Notizia</strong> è doveroso ringraziare tutti gli sponsor che hanno contribuito al<strong>la</strong> realizzazionedel periodico. Se La <strong>Notizia</strong> è potuta entrare nelle case dei guidizzolesi gratuitamente, è solo grazie a tutticoloro che, nel tempo, hanno dato concretezza al<strong>la</strong> nostra necessità di comunicare ciò che avviene, grazie al contributodi questi imprenditori potremo continuare a svolgere il nostro servizio informativo.Tanti sono quelli che ci accompagnano sin dal primo numero, tanti altri sono quelli che nel corso del tempo si sonoaggiunti, ma il nostro ringraziamento si estende a tutti, certi che questa col<strong>la</strong>borazione continuerà per il futuro.Acconciature Maria Rosa ZaccagniAdriano Roverselli ParrucchiereAlfredo Pizzini Ottica - GioielliAMAC di StanghelliniArcalgas ProgettiArco BarArcobaleno di Cervi e AmidaniArtioli Ruggero LattoniereAvis Aido AdmoRenato Azzini ArredamentiBAM (Banca Agrico<strong>la</strong> Mantovana)Cassa Rurale di Castel GoffredoBanca CREDEMBanca Popo<strong>la</strong>re di VeronaBar GobbiBar Tre CoroneBBF di GambettiBeauty Shop di Rondelli AmosBettoncelli Mauro IdraulicoBicelli LinoBombana Livio calzificioBombana piccoli animaliBonazzi LitograficaBPS di SantiBreda Center di Ferrari SabrinaBrunoni Frutta e VerduraBusca MaglierieCalzificio Franco BombanaCappa MarioCar<strong>la</strong> ParrucchieraCarrozzeria FroldiCarrozzeria Giroletti FrancescoCarta e Matita di Giorgio e RenataCartoleria da NadiaCasali Ernesto FioriCentro Computer CremonaCentro Edile BadiniCerini LucianoCosta RiccardoCostruzioni Vil<strong>la</strong>ge di Piadena LandoDa Angelo AcconciatureDe Giuli CarburantiDenver di Cadoria BrunoEcotraffic Segnaletica stradaleEdilizia CobelliElectric Move di ParmeggianiElettronica FMElit EsteticaEredi Cerutti LattoniereESSO F.lli TuriniEuro Pneus GommistaFalegnameria Caio<strong>la</strong>Federici ImmobiliareFedriga ascensoriFerrariBruno OrtoflorovivaisticaFerrari Marco Frutta e verduraFerri Laura EstetistaFerri Piermario Riprese VideoFioravazzi PorteFiorista MariFisiocenter di GarzanitiFloricoltura Raffael<strong>la</strong>Fornace Delmenico ArnoldoFoto Ottica ChinagliaFratelli Bassignani CaveFrutta e Verdura di Cobelli LuigiFurio Geom. SandroGabetti ImmobiliareGafitexGandellini MarmistaGandini MarinoGennari Egle MerceriaGennari FerramentaGianni Ricca FerramentaGiano ImmobiliareGrassi Massimo CalzatureHarmsco ItaliaHostaria Al<strong>la</strong> PaceI.E.C.I. di Giubelli ElettricistaIdealgrondeIdraulica StringaIkon SegnaliIl Cucciolo di Stringa PatriziaIl Velocipide di RevenoldiIradel CostruzioniISAC di RamazzottiLa Sosta Trattoria PizzeriaLaboratori PiazzaLavanderia RosaLe FinestreLucchini IdrocalorLucchini IdromeccanicaMarchesini Lavori in ferroMax Mode di PelizzaroMondoimmobiliareOfficina Angeri GibertoOfficina Bonvini& TosiOfficina Ferri MaurizioOfficina Ma<strong>la</strong>ffoOfficina NegriOngari Marino FabbroPalestra di Cultura Fisica WilliamsPanificio MorandiPanificio Nosari FabioPasticceria Ge<strong>la</strong>teria Ai CigniPelizzo<strong>la</strong> Ermes IdraulicaPeltro 2000 di BoscainiPironi Angelo ElettrautoPizzeria da HENRY’SPizzeria La ConchigliaPizzeria La PiazzettaPoletti FeliceProfumeria Agli SpecchiPuntolegnoRistorante al<strong>la</strong> TorreRistorante “La Baita” CavrianaRoberto Zanini D.J.Roverselli EdiliziaSalumificio RuggeriSartori Luigino RI.VA.SStanghellini BrunoStudio Casa F.lli FedericiStudiologis di Bignotti e MoratelloSusanna Istituto di bellezzaTabaccheria 2RTecnolux di TorreggianiTexilcasa TendaggiTintart di BroccaioliTomasi AutoVignali FalegnameriaZovetti AbbigliamentoZuanon Bruno Falegnameriai col<strong>la</strong>boratoriA determinare il successo, o quantomeno il consenso, registrato nei confronti di questa nostra iniziativa hanno contribuitoi numerosi col<strong>la</strong>boratori che da 10 anni ci accompagnano24Andrea Dal PratoAntonio Ma<strong>la</strong>guttiCarlo MaccariCristina DelmenicoDonatel<strong>la</strong> LusentiElisa CorradiElodio PeraniFabio AzziniFrancesca CappaFrancesca CargnoniFrancesca PiazzaFranco MondadoriFranco MarchesiniGiorgio ArientiGiovanni ZangobbiGiulia AvanziGiuseppe BignottiGiusi NobiliniGraziano PelizzaroLaura BiancheraLaura LeoratiLuca GirolettiLuca PiazzaMarco BadiniMariange<strong>la</strong> CappaMariavittoria SpinaMarika BuscaMartina GrandelliRomina Mi<strong>la</strong>niSergio DesideratiStefania Fontanesi QuiriValter Dal Prato


Atletica GuidizzoleseL’Atletica Guidizzolese, da pochi anni nata, si presenta con un “ventaglio” diattività di prim’ordine, grande soprattutto il coinvolgimento dei giovanissimi.TamburelloPartito il campionato, a cui siamo iscritti, che puressendo di serie D si svolge con le formazionidel<strong>la</strong> superiore serie C.Le partite si disputano al sabato pomeriggio alleore 16.30 circa, presso il centro sportivo sco<strong>la</strong>stico(viale Martiri del<strong>la</strong> Libertà). Tutti sono invitati asostenere <strong>la</strong> nostra squadra così composta:Allenatore, Bianchera Antonio;Dirigenti, Cortel<strong>la</strong>zzi Gianni e Cagioni RobertoGiocatori: Marchesini Simone; MarchesiniGabriele; Frigoni Luca; Maestrini Alberto;Bianchera Paolo; Fezzardi Marco; Benini Maurizio;Brunoni Giancarlo; Sposetti Simone; RobbaMatteo e Migliorini Alcide.Per quanto riguarda l'attività giovanile si sonosvolti, nel periodo invernale presso <strong>la</strong> strutturapolivalente del centro sportivo e con l' aiuto deltennis club, gli allenamenti per tutti i bambini ebambine desiderosi di giocare a tamburello, sotto<strong>la</strong> buona e paziente direzione di Bianchera Serena,Castagna Daria e Bignotti Alessandro.Calcio a 7Terminato il primo campionato a metà c<strong>la</strong>ssificale nostre due compagini (Fioravazzi porte e Arcobar) si sono riscattate nel post campionato (22squadre divise in 3 gironi) passando il turno alprimo e secondo posto, approdando ai quarti difinale.Biliardino all’ARCO BAROrganizzata presso i locali dell’Arco Bar <strong>la</strong> faselocale di Biliardino CSI 8 copie. Gare molto tirateed alcune molto spettaco<strong>la</strong>ri, il divertimento èstato comunque sempre presente a dimostrazioneche non solo il calcio fa divertire, ma anchesport “secondari” possono essere utili al sanopassare una serata in allegria. Due gironi da 4coppie con incontri di andata e ritorno: girone A-Cobelli e Zovetti; Balestrieri e Kreci; Adami eTomasi; Trivini Bellini e Tommi. girone B- Tedoldie Dalzini: Lonardi e Zicchetti; Rivera e Begnozzi;Prestini e Giubelli. Al termine del torneo sonorisultati vincintori: 1- Lonardo-Zicchetti 2.-Tedoldie Lanzini 3- Balestrieri e Kreci. Queste tre coppiehanno ottenuto l’iscrizione al<strong>la</strong> fase provinciale.Impeccabile l’organizzazione di Arco Bar e IECIImpianti elettrici.AtleticaOttimi risultati sono stati ottenutinel<strong>la</strong> specialità di corsa campestreorganizzata dal CSI (centrosportivo italiano) di mantova:dopo <strong>la</strong> prima e positiva provaprovinciale di Casaloldo è stata <strong>la</strong>volta del<strong>la</strong> seconda prova provincialesvoltasi a Guidizzolo (primaedizione) presso il parco del<strong>la</strong>barriera dove un folto gruppo diatleti con un buon numero diragazzi di quinta elementare edelle c<strong>la</strong>ssi medie, ottimamente diretti dal<strong>la</strong> prof.Elisa Damiani, hanno dato vita a una bel<strong>la</strong> competizioneche ha avuto un ottimo seguito nel<strong>la</strong> provaregionale di Cavriana con diversi buoni piazzamentied un primo posto nel<strong>la</strong> categoria esordientiper Poletti Nico<strong>la</strong> ed un quarto posto regionalea squadre all'atletica guidizzolese.Da citare per il secondo anno consecutivo campioneprovinciale seniores campestre CSI è CappaIvo. Il gruppo podistico svolge i propri allenamentipresso <strong>la</strong> pista di atletica del centro sportivonelle serate di lunedi e mercoledi dalle 18.30 alle20.00 circa. Per informazioni: referente per ibambini <strong>la</strong> prof. Damiani e per i grandiParmeggiani Sara.Casa di Beniamino.Gara campestreregionale CSI, 1°posto Poletti Nico<strong>la</strong>-esordienti25


Il Papa tra noiGiovanni Paolo: il dono del<strong>la</strong> fede comunicata all’umanità.261991, il Papain visita aCastiglione1987 ad Assisi conil Primate del<strong>la</strong>Chiesa AnglicanaAvremo negli occhi, per molto tempo, il “mare” dipersone che da giorni aspettava in fi<strong>la</strong> nelle stradedi Roma per portare l’ultimo saluto al PapaKarol Wojty<strong>la</strong>: volti di tutte le età dalle espressionieloquenti che riassumevano anche i nostri pensieri,<strong>la</strong> nostra commozione di spettatori televisivi.Tutto il mondo si è fermato per dichiarare l’affettoincondizionato e <strong>la</strong> riconoscenza verso I’UomoSpeciale che ci è stato donato dal cielo.La grandezza del Santo Padre è tutta riassuntanel<strong>la</strong> sua testimonianza di amore, di servizio a Dioe all’umanità e ci è stata comunicata attraverso isuoi scritti, i suoi messaggi e negli incontri con ipopoli di tutta <strong>la</strong> terra. Con <strong>la</strong> sua grande umanitàsi è rive<strong>la</strong>to, in ogni situazione, un fratello esemp<strong>la</strong>ree un amico solidale.Ad Assisi, nell’ottobre del 1987, si è vissutaun’iniziativa epocale, voluta dal Papa, con l’incontrodi tutte le religioni del mondo per cercareinsieme le vie del<strong>la</strong> pace. Sono stati due giorni ditale intensità, che a tutti i presenti -io ero tra questi-sembrava di uscire dagli stretti confini dellospazio e del tempo, per proiettarsi in una nuovadimensione storica e profetica.Il Santo Padre, con <strong>la</strong> Sua illuminata presenza,animava le preghiere e lo scambio di fraternità fratutti i rappresentanti religiosi delta terra.E’ stato un primo segnale, molto forte, ed eranosolo gli inizi.Sempre negli incontri, si è rive<strong>la</strong>ta <strong>la</strong> Sua fortecomunicativa capace di rinnovare i gruppi e lepersone potremmo aggiungere anche i popoli,pensando al<strong>la</strong> Sua Polonia, per orientarli all’amoredi Cristo. Non solo ci ha incoraggiato con <strong>la</strong> paro<strong>la</strong>ma soprattutto con gli scritti; è a questi documentiche, oggi soprattutto, dobbiamo riferirci percontinuare il dialogo con lui e per attingere insegnamentidi vita. Nel Suo libro recente “Memoriae identità” sono state raccolte significative conversazioni,espresse in tempi diversi. Trascrivoalcune Sue affermazioni “... E’ necessario affrontareil mistero di Dio e del<strong>la</strong> Creazione e, in partico<strong>la</strong>re,il mistero dell’uomo: sono i misteri che hocercato di esprimere, nei primi anni del mio ministerocome successore di Pietro, attraverso leencicliche “Redemptor hominis”, “Dives in misericordia”e “Dominum vivificantem” ... Tutto ciò cheè contenuto nell’enciclica “Redemptor hominis”era frutto del<strong>la</strong> mia esperienza pastorale inPolonia...”Con questa prima enciclica “R.H.” del 1979, ilPapa ha rive<strong>la</strong>to al<strong>la</strong> Chiesa e a tutti gli uomini <strong>la</strong>profondità del<strong>la</strong> Sua fede e <strong>la</strong> grandezza del<strong>la</strong> suaumanità.Ogni volta che una persona cara viene a mancare,vorremmo rivivere tutti i messaggi e i ricordi perritrovare quel<strong>la</strong> presenza: cosa ci può essere dipiù efficace del<strong>la</strong> rilettura di alcuni Suoi documenti?Sono questi, a mio parere, <strong>la</strong> Sua eredità: fonte diriflessioni di orientamenti e di spiritualità, a cuitutti dovremmo attingere. Se nel progetto diAmore di Cristo ci è stato donato questo Santo,


testimone altissimo del nostro tempo, nessuncredente può esimersi dall’attuare, anche con piccolipassi, i segni eccezionali del suo esempio.Tra gli scritti più recenti -7 ottobre 2004- dovremmoriservare un’attenzione partico<strong>la</strong>re al<strong>la</strong> letteraapostolica “Mane nobiscum Domine” -Rimani connoi Signore-, Lc 24,29, proposta per l’AnnoEucaristico ottobre 2004-2005, di cui trascriviamoqueste affermazioni, riferite all’Eucaristia, nonsolo espressione di comunione nel<strong>la</strong> vita del<strong>la</strong>Chiesa...” ma anche progetto di solidarietà perl’intera umanità… Il cristiano che partecipaall’Eucaristia apprende da essa a farsi promotoredi comunione, di pace, di solidarietà, in tutte lecircostanze del<strong>la</strong> vita. L’immagine <strong>la</strong>cerata delnostro mondo, che ha iniziato il nuovo Millenniocon lo spettro del terrorismo e <strong>la</strong> tragedia del<strong>la</strong>guerra, chiama più che mai i cristiani a viverel’Eucaristia come una grande scuo<strong>la</strong> di pace ...”Il Santo Padre, in molte occasioni ci ha invitati aconoscere in modo approfondito i documenti delConcilio Vaticano II: un’esperienza, quel<strong>la</strong>Conciliare, nel<strong>la</strong> quale, come cardinale, è statomolto attivo offrendo notevoli contributi.Nelle Sue sollecitazioni si è sempre rivolto ai fedeliper incoraggiare l’applicazione degli insegnamentidel Vangelo portando l’annuncio del<strong>la</strong> salvezzaa tutti: una “nuova evangelizzazione” è stata<strong>la</strong> finalità emergente del<strong>la</strong> Sua azione pastorale.E’ stato il Buon Pastore di tutti: dei giovani e deglianziani, dei deboli e dei forti, con interventi sempreorientati a valorizzare ogni uomo, nel<strong>la</strong> Suaessenzialità di fratello e di figlio di Dio.Ci ha portato a riscoprire le preghiere più semplicie diffuse, come il Rosario, e ci ha proposto <strong>la</strong>meditazione dei nuovi misteri del<strong>la</strong> Luce.Nell’anno dedicato agli anziani, 1999, ha indirizzatoloro una lettera che incoraggia al<strong>la</strong> considerazionedel<strong>la</strong> vita nel suo insieme, invitando <strong>la</strong>comunità cristiana a vivere <strong>la</strong> speranza con i piùdeboli.Questa <strong>la</strong> preghiera che conclude <strong>la</strong> Sua lettera:“Dacci, o Signore del<strong>la</strong> vita, di prenderne lucidacoscienza e di assaporare come un dono, ricco diulteriori promesse, ogni stagione del<strong>la</strong> nostra vita.Fa’ che accogliamo con amore <strong>la</strong> tua volontà,ponendoci ogni giorno nelle tue mani misericordiose.E quando verrà il momento del definitivo “passaggio”,concedici di affrontarlo con animo sereno,senza nul<strong>la</strong> rimpiangere di quanto <strong>la</strong>sceremo.Incontrando te, dopo averti a lungo cercato, ritroveremoinfatti ogni valore autentico sperimentatoqui sul<strong>la</strong> terra, insieme con quanti ci hanno precedutonel segno del<strong>la</strong> fede e del<strong>la</strong> speranza”.In data 13 marzo 2005 dal Policlinico Gemelli inRoma, il Santo Padre ha indirizzato una lettera aisacerdoti per il giovedì Santo; è uno scritto chetutti i fedeli, dovrebbero conoscere, ne propongoil punto 2 dedicato al “Rendimento di grazie” “...In1991, Castiglione.Accolto dalVescovo, durante ildiscorso ai giovani enel Duomo27


ogni Santa Messa ricordiamo e riviviamo il primosentimento espresso da Gesù nell’atto di spezzareil pane: quello del “Rendimento di grazie”. Lariconoscenza è l’atteggiamento che sta al<strong>la</strong> basedel nome stesso di Eucaristia. Dentro questaespressione di gratitudine confluisce tutta <strong>la</strong> spiritualitàbiblica del<strong>la</strong> lode per i “mirabilia dei” Dio ciama, ci precede con <strong>la</strong> sua Provvidenza, ciaccompagna con continui interventi di salvezza.”Nelle affermazioni finali, si legge l’invito a vivereun’esistenza Eucaristica al<strong>la</strong> scuo<strong>la</strong> di Maria, perché“...nessuno come Lei può insegnarci conquale fervore si debbano celebrare i Santi misterie ci si debba intrattenere in compagnia del suoFiglio... <strong>la</strong> imploro dunque per tutti voi.Con questi sentimenti tutti vi benedico augurandoviun’intensa gioia pasquale!”.E’ un documento di grande fraternità e possiamoleggere queste parole come un messaggio rivoltoa tutti.Grazie Santo Padre, tutta <strong>la</strong> Tua vita è stata undono al<strong>la</strong> Chiesa e a ciascun uomo, perché apparteneviinteramente a Dio e hai voluto manifestarciil suo amore con le Tue parole di luce e i Tuoisilenzi di croce.Milena LegnaniIl Papa, nel 1991,riceve nel mantovano“un bagno difol<strong>la</strong>”A Castiglionementre firma ilregistro nel<strong>la</strong>Basilica di San LuigiUn “dono poetico”“Le fonti e le mani”Nostro sostegno le parole pronunciate intempi antichi e pronunciate anche oggicon tremore per non travisarle…E’ tutto?Vi sono, certo, anche mani invisibilied esse ci reggono mentre con sforzoportiamo <strong>la</strong> barca, sul<strong>la</strong> rotta tracciatadagli eventi.Basterà approfondire le fonti, se noncerchiamo le mani invisibili?Karol Wojty<strong>la</strong> - 196228Le fotografie sono di Andrea Dal Prato e Toni Lodigiani


Pro-Loco: fumata neraIn questi ultimi tempi l'Associazione si trova in difficoltà, tre Assemble nonsono riuscite ad esprime un nuovo direttivo in sostituzione di quello, che giuntoa fine mandato, non intende ripresentarsi. Abbiamo chiesto a Simone Biazzi diesporci i punti significativi del<strong>la</strong> sua gestione e ciò che lui vede per il futuro.Lei è stato presidente per oltre 3 anni, cosapuò dire ai lettori de La <strong>Notizia</strong>, su cosa è statorealizzato di importante e cosa si proponeva difare e purtroppo è rimasto un “sogno nel cassetto”?Nostro obiettivo principale era il dar vita ad unamanifestazione che potesse diventare di richiamoper tutta <strong>la</strong> zona, <strong>la</strong> rievocazione del<strong>la</strong> storica“Pace di Guidizzolo”. Pur con molte difficoltà cisiamo riusciti. E' stato un vero successo, il pubblicol'ha molto gradita, ed ora non rimane che continuaresu questa strada, i nuovi dirigenti potranno“far tesoro” del<strong>la</strong> nostra esperienza.Sogno nel cassetto, purtroppo non siamo riuscitiin un coinvolgimento completo dei negozi del centrostorico e dei ristoranti, pazienza, <strong>la</strong> strada èstata aperta ad altri continuar<strong>la</strong> e sviluppar<strong>la</strong>.Sono stati analizzati i motivi per cui in tre annisi è passati da 200 iscritti a poco più di <strong>60</strong>?Quali sono i rimedi o le strategie che avetemesso in atto per frenare questa emoraggia?La risposta è semplice: il dato iniziale non è reale,perché una volta le tessere venivano “automaticamente”ri<strong>la</strong>sciate a tutti coloro che per un motivoo per l'altro avevano a che fare con <strong>la</strong> Pro-Loco:esempio commercianti, Associazioni o altro. Oggigli iscritti sono tutti per libera scelta e comunqueil numero è stabile …Il primo anno, …Il secondoe …ora che abbiamo esaurito il nostro mandato.Quindi nessuna… emoraggia, bensi stabilità nelnumero di iscritti.Come intendete operare, al<strong>la</strong> luce degli ultimiavvenimenti, per un passaggio ad un nuovogruppo dirigenziale, in modo che possa muoversisenza troppo scoraggiamento morale?Il fatto che tre assemblee non abbiano raggiuntoun'intesa per eleggere un nuovo direttivo non puòche dispiacere. Problemi interni al nostro gruppo,ci hanno diviso su come svolgere il programma,per una coerenza non sarebbe corretto restare atutti i costi, quindi il nostro non ripresentarci misembra corretto.La Pro-Loco non può essere intesa come rivalema dovrebbe essere un col<strong>la</strong>nte che promuove ecoordina le attività di tutte le Associazioni per ilcomune interesse del nostro paese. Questo non èstato capito. Ora altri dovranno impegnarsi perindividuare una persona “superpartes” che si attiviper individuare obiettivi comuni e creare ungruppo che possa svolgere con serenità il suocompito in piena autonomia e non sia più consideratacome “dispensatrice” di aiuti burocraticiper attività, di fatto, svolte da altri.Dopo il colloquio con l'Amministrazione siintravede <strong>la</strong> possibilità di riorganizzare <strong>la</strong> Pro-Loco, oppure si pensa ad una liquidazione forzata?Il colloquio, richiesto, non è ancora stato fissato.Quando l'Amministrazione mi chiama, sono prontoper esporre <strong>la</strong> situazione. Certamente non vedomolto roseo, troppe Associazioni, oltre 50, <strong>la</strong>voranoa Guidizzolo e nessuna è disponibile al<strong>la</strong> col<strong>la</strong>borazione.Non spetta a me decretare <strong>la</strong> fine, peruna momentanea difficoltà, dell'Associazione.Al<strong>la</strong> scadenza del suo mandato vuole dire qualcosaai lettori ?Un grazie a tutti coloro che hanno creduto in noi,a tutti coloro che ci hanno aiutato in qualsiasimodo e un invito: non disperdete <strong>la</strong> nostra esperienza,continuate e migliorate <strong>la</strong> rievocazionedel<strong>la</strong> “Pace di Guidizzolo”, potrà dare molte futuresoddisfazioni.Andrea Dal Prato29


cronacaAlunni ecologistiUn po’ emozionati, come del resto è ovvio attendersie come è giusto che sia, gli oltre 50 ragazzied i loro insegnanti delle prime medie di Guidizzolosi sono visti assegnare il premio, con altre c<strong>la</strong>ssidi scuole virgiliane, quali ragazzi più ‘verdi’ delmantovano. Ad ospitare <strong>la</strong> manifestazione <strong>la</strong> sa<strong>la</strong>consiliare del Comune di Mantova. La manifestazione,‘Un amico per sempre’ nell’ambito del<strong>la</strong>Festa dell’albero promossa dal<strong>la</strong> Circoscrizione 1del<strong>la</strong> città di Mantova ed aperta a tutte le scuoledel<strong>la</strong> provincia, ha fatto registrare un ottimo successo;segno evidente dell’attenzione che si statenendo verso l’ambiente sia da parte del<strong>la</strong> scuo<strong>la</strong>che degli Enti pubblici. Per Guidizzolo, come siaccennava, il riconoscimento è arrivato al<strong>la</strong> c<strong>la</strong>sse1ª A (26 alunni) per aver portato più carta, edal<strong>la</strong> 1ª B (anche qui 26 alunni) per il maggiornumero di pile esauste.Comune di Guidizzolo e scuo<strong>la</strong> in questi anni sisono impegnati e si stanno impegnando moltissimoper migliorare <strong>la</strong>sensibilità ambientaleche passa ancheattraverso <strong>la</strong> raccoltadifferenziata dei rifiuti.Da questa consapevolezzasono natidiversi progetti tra iquali anche quelloculminato con <strong>la</strong> partecipazioneal<strong>la</strong> Festamantovana dell’albero.“Come scuo<strong>la</strong><strong>la</strong>voriamo da anni aquesti temi, dicono leinsegnanti che hannoseguito le due primePatrizia Serventi ePatrizia Zanfurlini. Edobbiamo dare il giustomerito a questiragazzi che si sonoimpegnati moltissimo,ma anche ai lorogenitori che hannodimostrato di credere nell’iniziativa ed hanno prestatotutta <strong>la</strong> loro col<strong>la</strong>borazione. Ora per noi il<strong>la</strong>voro comunque continua, come già gli anni passati,nelle singole c<strong>la</strong>ssi”. I ragazzi hanno ricevutoin dono una visita guidata al Parco GiardinoSicurtà di Valeggio sul Mincio, alcuni giochi offertidal Parco del Mincio, ed alberi già messi a dimoradal Comune. Alle premiazioni han preso parte <strong>la</strong>presidente del<strong>la</strong> Circoscrizione 1 Poldrugo, l’assessoreprovinciale all’ambiente Sali, il sindaco diMantova Burchiel<strong>la</strong>ro (agli ultimi giorni del suomandato) l’assessore Portini, il presidente delParco del Mincio Franchini, Grossi del<strong>la</strong> Tea diMantova che ha sponsorizzato l’iniziativa, ed altrepersonalità.I giovanissimi del Ciclo Club 77Sta per iniziare una nuova stagione agonistica edi giovanissimi del Ciclo Club 77 Guidizzolo sonoormai pronti a recitare nuovamente il ruolo di prim’attoriche ha caratterizzato <strong>la</strong> presenza sullestrade lombarde del<strong>la</strong> società guidizzolese in questianni. Lo scorso 20 marzo, si è tenuta <strong>la</strong> presentazioneufficiale con l’avvio del<strong>la</strong> nuova avventura.La formazione 2005 che difenderà i colori biancoarancionerisulta composta da: Chiara Tosi (G1);Paolo Gualdi e Davide Bertoletti (G2); Nico<strong>la</strong>Mazzi (G3); Sara Abou Shaker, F<strong>la</strong>vio Chiarello eSalvatore Giordano (G4); Luca Broli, Andrea Del<strong>la</strong>Fontana, Nico<strong>la</strong> Poletti, Alessia Napoli, PaoloCundari, Michael Bresciani e Ernesto Ramelli(G5). Due di loro, Sara Abou Shaker e PaoloGualdi, devono anche difendere <strong>la</strong> maglia di campioneprovinciale conquistata lo scorso anno. Lasocietà ha vinto una scommessa con se stessaquando 5 anni fa decise di ripartire con i ragazziniin questa che, <strong>la</strong> definiscono i dirigenti, è e deveessere prima di tutto una scuo<strong>la</strong> di vita. “Siamoentusiasti, ci dice Adriano Roverselli, vice presidenteprovinciale FCI ed anima del sodalizio.Siamo entusiasti di questi ragazzini, delle lorofamiglie e degli sponsor che ci seguono con affetto.Devo dire che quest’anno inizieremo con unaveste nuova: ammiraglia fantastica e parco bicicletterinnovato. Passati questi primi 5 anni con incarniere più di 100 vittorie ed altrettanti piazza-30


cronacamenti, ripartiamo quest’anno con un entusiasmoancora più massiccio” La cerimonia di presentazioneè iniziata con <strong>la</strong> partecipazione al<strong>la</strong> S. Messadelle ore 9,30 al<strong>la</strong> quale sono seguite le foto ufficialied un aperitivo presso il ristorante “Hostariaal<strong>la</strong> Pace” di Guidizzolo.Gli Alpini in festaDomenica 10 aprile il gruppo alpini di Guidizzoloha festeggiato il quinto anno di fondazione. Al<strong>la</strong>messa officiata dal Cappel<strong>la</strong>no alpino Don PietroBonometti, erano presenti le autorità comunalicon il Sindaco Maccari dr. Carlo, vari gruppi del<strong>la</strong>sezione di Cremona con il presidente Tenente alpinoManzia Mario, Aso<strong>la</strong>, Casalmaggiore, CastelGoffredo, Castiglione delle Stiviere e Goito del<strong>la</strong>sezione di Verona. Presenti con una rappresentanzagli Artiglieri d'ltalia sezione di Cavriana e il presidentedel<strong>la</strong> protezione civile alpina CanalTarcisio.Dopo <strong>la</strong> messa, “adunata” per il pranzo al<strong>la</strong>Pizzeria Fantasy, durante una sosta, il capo gruppoguidizzolese Bignotti Virgilio ha preso <strong>la</strong> paro<strong>la</strong>ringraziando i presenti e illustrando le attività svolte,compresa <strong>la</strong> presenza nel<strong>la</strong> protezione civilealpina. Sono stati premiati con una medagliaricordo gli alpini reduci di guerra: Castiglioni Aldo,Gandini Sergio, Mondadori Aldo, Rigon Domenicoe Tomasi Carlo. Hanno preso <strong>la</strong> paro<strong>la</strong>, il SindacoMaccari dr. Carlo e il presidente del<strong>la</strong> sezione Ten.alpino Manzia Mario che hanno rimarcato l'importanzadelle varie associazioni di volontariato, inprimo <strong>la</strong> solidarietà alpina sempre presente nelleavversità e dove serve aiuto.Il c<strong>la</strong>ssico brindisialpino ha concluso <strong>la</strong> manifestazione con un arrivedercial prossimo anno per festeggiare il sestoanno di fondazione. A tutte le signore presenti èstato offerto un omaggio floreale.Emergency ManagerIl sistema italiano del<strong>la</strong> Protezione Civile ha subitonegli ultimi anni profonde modificazioni derivantidal processo di riforma delle autonomie degli EntiLocali nel<strong>la</strong> logica del principio di sussidiarietà.Competenze in precedenza esercitate dallo Stato,anche in tema di Protezione Civile, sono diventatedi pertinenza delle Regioni e degli altri Enti Locali.L’attuale quadro normativo ha previsto che leRegioni svolgano funzioni di coordinamento e dimonitoraggio delle attività di Protezione Civile,mentre gli Enti Locali (Comuni e Province,Comunità Montane e Enti pubblici in genere) svolganoconcretamente azioni di prevenzione e digestione operativa dell’emergenza. Considerato ilnuovo quadro normativo e organizzativo di riferimento,principale finalitàdel<strong>la</strong> Regioni è quel<strong>la</strong> difornire alle figure tecnicheindividuate dagliEnti Locali per <strong>la</strong> gestionedegli interventi diProtezione Civile gli strumenticonoscitivi, tecnicied operativi per potersvolgere efficacemente<strong>la</strong> loro mansione. Così <strong>la</strong>Scuo<strong>la</strong> Superiore diProtezione Civile -istituitaappunto dal<strong>la</strong> Regione31


cronacaLombardia- ha inteso formare una nuova figuraspecialistica, denominata “Emergency Manager”in grado di presidiare <strong>la</strong> gestione delle emergenzein tutti i suoi aspetti e nelle diverse fasi operativee che sia in grado di predisporre e verificare i pianidi emergenza, svolgendo attività di consulenza ecoordinamento delle Autorità Locali. Nel mese disettembre 2004 <strong>la</strong> Regione ha effettuato una selezionedi 25 tecnici in tutta <strong>la</strong> Lombardia per <strong>la</strong> loropartecipazione al corso; fra questi, per <strong>la</strong>Provincia di Mantova, il geom. Antonio Ma<strong>la</strong>guttidipendente del Comune di Guidizzolo. E nel<strong>la</strong> sessionedi esami del 17 Marzo scorso, dopo alcunimesi di corso, fra simu<strong>la</strong>zioni e prove sul campo,teoria e pratica, Antonio Ma<strong>la</strong>gutti è uscito idoneocon <strong>la</strong> qualifica di Emergency Manager, unicanuova figura nel<strong>la</strong> Provincia Mantovana.Auser Centro Ferrovieri VicenzaL'11 maggio scorso nel<strong>la</strong> sa<strong>la</strong> civica di Guidizzoloil Centro Sociale anziani 'La Mimosa' Auser diGuidizzolo si è ufficialmente gemel<strong>la</strong>to con ilCentro Anziani Ferrovieri di Vicenza. Con i duepresidenti, il guidizzolese Fiore Barbato ed ilvicentino Silverio Maran, erano presenti i soci deidue sodalizi ora gemel<strong>la</strong>ti. Barbato ha ringraziatoil centro ferrovieri e questi ultimi, per bocca delpresidente Maran, si sono detti molto soddisfattiper l'accoglienza ed hanno invitato i guidizzolesi arestituire <strong>la</strong> visita. Al<strong>la</strong> cerimonia era presente ilsindaco Carlo Maccari il quale nel suo interventoha sottolineato l'importanza di questi scambi culturalie rimarcato il valore delle associazioni divolontariato sociale. Il sindaco ha inoltre ricordatoche altri Guizzolesi sono residenti a Vicenza e cheil loro legame con Guidizzolo è sempre stretto, unsaluto partico<strong>la</strong>re è andato a Gaetano Dal Prato,componente del gruppo vicentino, guidizzolesefiglio del compianto prof. Alessandro Dal Prato. Atutti gli ospiti sono stati consegnati dal Sindaco ilvolume “Guidizzolo centro storico: rilievo disegnocolore” e altre pubblicazioni edite dal CentroCulturale san Lorenzo. A conclusione del<strong>la</strong> giornatauna visita al mercato e pranzo al Ristorante “LaBaita” di Parolini sulle colline cavrianesi.Guidizzolesi al<strong>la</strong> maratona di LondraDopo aver partecipato alle più prestigiose maratonealcuni atleti guidizzolesi hanno voluto provareanche quel<strong>la</strong> di Londra. Roberto Quagliotto, LinoBicelli e Bellini hanno partecipato con <strong>la</strong> passioneche da sempre li accompagna. Con oltre 50.000partecipanti non sono mancate le prove di valore,come quel<strong>la</strong> di Roberto Quagliotto, che ha conclusoin 3 ore e 20’.Un pubblico immenso e festante ha accompagatoi nostri concittadini (<strong>la</strong> maglietta portavava il marchiettode “La <strong>Notizia</strong>”), per tutta <strong>la</strong> gara.32


cronacaLa riuscita dell'iniziativa è stata confermata dall'ampiapartecipazione che ha costretto gli organizzatorial<strong>la</strong> formazione di due gruppi guidatirispettivamente dal Presidente del<strong>la</strong> società, dott.Fausto Fondrieschi e dal<strong>la</strong> prof.ssa MariaD'Arconte, socia dell'Ente.I prossimi appuntamenti, già fissati, in rispetto alprogramma che prevede, fino a settembre, dueuscite mensili, <strong>la</strong> seconda e <strong>la</strong> quarta domenicadel mese, con ritrovo alle ore 9 davanti al<strong>la</strong> Torredi San Martino.E' assolutamente indispensabile, visto il limitatonumero di posti, prenotare al n. 030 9910370 otramite mail info@solferinoesanmartino.itDue passi sotto <strong>la</strong> torreSi è tenuta domenica 8 maggio una delle primevisite guidate in plein air organizzata dal<strong>la</strong> SocietàSolferino e San Martino, insieme all'Assessoratoalle Attività Produttive del<strong>la</strong> Provincia di Brescia,dal nome “Il Risorgimento passo dopo passo”.Si tratta di un percorso che parte all'interno del<strong>la</strong>Torre di San Martino del<strong>la</strong> Battaglia, dal<strong>la</strong> cuisommità si possono ammirare i lunghi che piùtardi si visiteranno a piedi, nonché le cascine giàinteressate dal<strong>la</strong> battaglia del 24 giugno 1859.L'intento è quello di ampliare l'orizzonte del Museoai percorsi delle nostre colline moreniche, visitandoi siti dell'evento bellico. Un modo come un altroper rinfrescare <strong>la</strong> mente al ricordo delle persone edei fatti che furono al<strong>la</strong> base del periodo ricordatocome il Risorgimento Italiano e per rinfrancare ilcorpo con una sana passeggiata ed una visitaintermedia con degustazione ad un'azienda agrituristicadel posto. Sono inoltre stati previsti lungoil percorso alcuni interventi a sorpresa dei figurantidel gruppo “Carosello Storico Tre Leoni” disponibilia far toccare con mano ed informare suarmi, uniformi, accessori rigorosamente dell'epoca.Si rinnova l’esposizione di CeriniGrande interesse ha suscitato <strong>la</strong> presentazione,dialcune nuove collezioni per l’arredamento. In partico<strong>la</strong>resono stati ammirati i mobili di “BaleriItalia” che attraverso un’eleganza versatile esenza tempo sanno rendere accoglienti e raffinatitutti gli ambienti. Numeroso il pubblico che approfittandodel<strong>la</strong> presenza dello Staff di competentiarredatori ha potuto chiedere consigli, scambiarepareri e magari... pensare al rinnovo di qualcheambiente del<strong>la</strong> propria casa con prodotti dal<strong>la</strong>linea nuova pulita e funzionale.33


Sul cammino diSantiago di Compostel<strong>la</strong>S’incontrano nel febbraio 2002 in un bar di Guidizzolo, Franco e Ruggero...Testimonianze di Franco Perani raccolte e commentate dal Prof. Severino ZiniRuggero stava trasformando <strong>la</strong>mansarda di una cascina aCastel Goffredo in un grandesalone per ospitare i“Pellegrini”. “Quali pellegrini?”chiede incuriosito Franco; eRuggero: “Quelli che, attraverso<strong>la</strong> Via Francigena, voglionoraggiungere Roma e <strong>la</strong> tomba diSan Pietro”. Fausto e Ruggeroinfatti, nel luglio precedente,avevano percorso a piedi, inpellegrinaggio, gli 800 Kmda Roncisvalle a Santiagodi Compostel<strong>la</strong>, ma molticompiono un pellegrinaggiopiù audace, congiungendo,in cammino, <strong>la</strong>tomba di San Giacomo inSpagna con quel<strong>la</strong> di SanPietro a Roma. Al<strong>la</strong> propostadi Ruggero di ripetere<strong>la</strong> propria esperienza conFranco, questi accettòsubito senza alcuna esitazione,al<strong>la</strong> so<strong>la</strong> condizionedi fare un percorso piùbreve, in considerazionedel tempo a disposizione e dell’età: 250/300 Kmsarebbero bastati (25/30 Km al giorno) e con l’aggiuntadi un terzo compagno di viaggio,Giovanni... Incominciarono gli allenamenti solitaridi Franco sulle colline e sui monti nei dintorni diBrescia: San Gottardo, Marghertita, Maddalena,Conche di Lumezzane. Viene il luglio 2002: il 14Franco, Ruggero e Giovanni partono in aereo perMadrid e Leon. Da Leon sarebbe iniziato il“Cammino di Santiago de Composte<strong>la</strong>”.L’apostolo Giacomo, Santiago in spagnolo, erafiglio di Zebedeo e fratello di Giovanni evangelista,dopo <strong>la</strong> crocefissione del Maestro fu inviato adevangelizzare <strong>la</strong> lontana Galizia spagno<strong>la</strong> e saràmartirizzato poi a Gerusalenmie per ordine diErode Agrippa. Le sue spoglie, trafugate da ungruppetto di cristiani, furono poste su una navesenza equipaggio che i venti spinsero attraverso ilMediterraneo fino al<strong>la</strong> Spagna settentrionale: ilsuo corpo fu deposto in un antico “campus”, cioècamposanto, dove rimase ignorato fino al IX secolo,quando una fulgida stel<strong>la</strong> indicò il punto delsepolcro: il luogo sara chiamato “Composte<strong>la</strong>” ilcampus stel<strong>la</strong>e, il campo del<strong>la</strong> stel<strong>la</strong>. AlPellegrinaggio di Compostel<strong>la</strong>, durante il secoloXII, sarà concesso dal papa Callisto II il “Privilegiogiubi<strong>la</strong>re”, cioè l’istituzione dell’Anno Santo, confermatodal papa Alessandro III come Anno Santoquello in cui il 25 luglio, ricorrenza del martirio diSan Giacomo, cade di domenica. Il giorno 15luglio 2002 incomincia il “cammino” dei tre guidizzolesi,zaino in spal<strong>la</strong> e calzoncini corti. Le sosteavvengono negli antichi rifugi: <strong>la</strong> prima a Rabanal,al rifugio Gaucelmo, attiguo al monastero benedettino,in uno stanzone con una decina di letti acastello, dove si fa il bucato, si stende <strong>la</strong> biancheriadel giorno e insieme si fraternizza con i pellegrinidi ogni parte del mondo. L’esperienza si ripeteràper una decina di giorni attraversoPonferrada, Vil<strong>la</strong>franca del Bierzo, monteCebreiro, Sarria, Portomarin, Pa<strong>la</strong>is de Rei, Montede Gozo. Queste sono le scarne notizie, ma lo spiritodel “Camino” ed il suo incanto si colgono solodal racconto che i pellegrini ne hanno fatto,accompagnandolo con fotografie e diapositive.Nel<strong>la</strong> chiesetta del Cebreiro, dimenticando <strong>la</strong> faticae le vesciche ai piedi, durante <strong>la</strong> celebrazionedel<strong>la</strong> messa, mentre si diffondono i canti dei giovani,<strong>la</strong> commozione porta Giovanni e Franco alpianto: “...sicuramente Giovanni pensava al<strong>la</strong> sua34


ecente disgrazia (in un incidente stradale avevaperso moglie e madre) ed io pensavo al<strong>la</strong> mia,che, pur essendo più datata, è sempre viva in mecome il primo giorno “...improvvisamente unaSignora sconosciuta, che poi sapremo chiamarsiPi<strong>la</strong>r si avvicina e ci dona un fiorellino e dice aGiovanni: non disperarti perche loro sono con Dioe stanno bene...”Quel<strong>la</strong> salita e quel<strong>la</strong> santamessa rappresentano uno dei momenti più importantidel<strong>la</strong> mia vita”. A Sarria i tre pellegrini siincontrano con Marino, un guidizzolese sposatocon una ragazza spagno<strong>la</strong> del<strong>la</strong> zona: lì vive dauna quindicina d’anni ed è informato di tutto, perchericeve rego<strong>la</strong>rmente “La <strong>Notizia</strong>” e per primorievoca fatti e personaggi. E’ un incontro calorosissimo.Mentre <strong>la</strong> prima parte del “Cammino” èstata silenziosa e meditativa, gli ultimi 100 Km (<strong>la</strong>distanza minima da percorrere a piedi affinché ilPellegrino possa dirsi tale) saranno vivacizzati dauna moltitudine di giovani allegri che “cantano <strong>la</strong>loro gioia e spensieratezza”. Nel<strong>la</strong> Cattedrale diSantiago i tre guidizzolesientrano il 24 luglio, il“Giorno del Pellegrino”,vigilia del<strong>la</strong> festa di SanGiacomo:” capito loscopo vero del mio pellegrinaggio,nebuloso all’inizio,maturatosi e diventatochiaro in questi diecigiorni di fatica, di meditazionee di preghiera...Qualcosa era cambiato inme e questa esperienzaavrebbe in qualche modosegnato <strong>la</strong> mia vita... sicuramente durante e subitodopo il Cammino scoprii e sentii l’intima grandegioia di essere in compagnia del<strong>la</strong> (mia) anima,del<strong>la</strong> natura e di Dio in un colloquio nuovo... ed ilsentimento che pian piano è diventato assolutamentedominante è <strong>la</strong> gratitudine”.Oratorio di San LorenzoDopo <strong>la</strong> pubblicazione del Quaderno (il IV del<strong>la</strong> serie) intito<strong>la</strong>to “Luoghi di culto edevozione” sarà distribuito quello dedicato a uno dei luoghi più cari ai guidizzolesi:l’Oratorio di San Lorenzo.L’opera, realizzata grazie al contributo dell’Amministrazione Comunale e dell’ImpresaEdile Roverselli, esordisce con un’introduzione in cui Andrea Dal Prato ricorda le vicendeche hanno portato, prima, all’acquisto e, poi, al restauro del<strong>la</strong> chiesetta da parte delComune.Seguono alcune pagine, che contengono un breve excursus sul<strong>la</strong> storia di questo luogoe una descrizione dell’edificio, redatte da Serena Poli di Marmirolo (diplomatadall’Istituto Statale d’Arte di Guidizzolo).La parte più cospicua dell’opera è costituita da un ampio apparato di fotografie. Alcunetestimoniano il degrado in cui l’Oratorio si trovava ancora qualche anno fa, altre mettonoinvece in risalto <strong>la</strong> qualità degli affreschi e colgono i dettagli delle figure di santi effigiatinei riquadri.La parte conclusiva del Quaderno, contiene, tra l’altro, oltre ad un intervento del prof.Giovanni Zangobbi, che chiarifica il significato delle numerose scritte graffite sulle pareti,alcuni disegni, in pianta e in sezione, del manufatto architettonico.Il testo sarà utile a quei guidizzolesi che desiderano avere qualche informazionesull’Oratorio ma partico<strong>la</strong>rmente adatto anche al<strong>la</strong> consultazione da parte dei “turisti”che potranno utilizzare l’agile volumetto come guida per <strong>la</strong> visita dell’edificio.Francesca CargnoniIl Quaderno sarà in distribuzione gratuitaa partire dal mese di giugno.35


Manuel de CubaRumba cubana...<strong>la</strong> più alta espressione delle tradizioni, del<strong>la</strong> musica e del<strong>la</strong> danza cubana“Rumba” è un termine che designa unavasta famiglia di musiche e danze afrocubane,caratterizzate da unampio uso delle movenze delcorpo, in ogni sua parte, perinterpretare <strong>la</strong> musica. La“rumba” si può intendere in duemodi diversi: il primo è uno stiledi ballo da sa<strong>la</strong> con influenze<strong>la</strong>tine cheviene usatonelle gare alivello mondiale;ilsecondo èl’autentica“rumba”cubana, danzasensuale evitale dall’animacertamentenera che,al<strong>la</strong> sua base,accoglieinfluenze musicalisia europeeche africane.Quelle africanesi sono fattesentire molto dipiù a Cuba, (perchelì fu massicciol’arrivo di schiavi, portati per <strong>la</strong>vorare nellepiantagioni) ed hanno dato vita non solo al<strong>la</strong>“rumba”, ma anche al“mambo”, al “cha cha cha”, al “son” e per ultimoal<strong>la</strong> “salsa”. Cuba, in pratica, è sempre stata unaterra fertile in fatto di sonorità, ritmi e balli.La c<strong>la</strong>ssica “rumba” cubana non è necessariamenteun ballo di coppia ma un’interpretazionemolto personalizzata del<strong>la</strong> musica, in cui i “rumberos”possono interagire oppure no.Il termine trae origine dallo spagnolo “rumbear”che significa roteare in maniera sensuale, originariamentei fianchi mimano movenze sessuali, mapoi esteso, attraverso <strong>la</strong> danza, ad altre parti delcorpo, come nei tipici movimenti fluidi di torso espalle.Inizialmente venivano praticate principalmente trevarianti:-il yambù, molto coreografico, con figure aperte esenza contatto tra i ballerini;-il guaguancò, il genere più praticato, dovel’uomo inseguiva <strong>la</strong> donna al<strong>la</strong> ricerca del “vacunao”,ovvero il contatto con il bacino, mentre <strong>la</strong>donna cercava di sfuggirlo, in questa modalità <strong>la</strong>ballerina partecipava ad una sorta di corteggiamento,cercando solo di contenere gli atteggiamentitroppo focosi dell’uomo;- <strong>la</strong> columbia, che serviva come dimostrazione dicoraggio e di abilità atletica riservata ai maschi.Per <strong>la</strong> loro carica erotica e <strong>la</strong> difficoltà di esecuzionequeste versioni di “rumba” erano praticatedalle c<strong>la</strong>ssi sociali più povere, che abitavano neiquartieri popo<strong>la</strong>ri di Matanza, città che ancoraadesso è considerata <strong>la</strong> più nera di Cuba.Oggi è possibile mesco<strong>la</strong>re “rumba” e “salsa”,introducendo azioni e movimenti del<strong>la</strong> prima nel<strong>la</strong>seconda, per render<strong>la</strong> più vivace, briosa e piena diautentico “sabor cubano”. La “rumba” rimane unmust per ogni ballerino di “salsa” che voglia veramenteentrare nello spirito cubano.36


amici diREBECCOCELEBRAZIONE DEL 146° ANNIVERSARIO DELLA BATTAGLIAREBECCO PARTECIPA ALLE MANIFESTAZIONI ORGANIZZATEIN OCCASIONE DEL 146° ANNIVERSARIO DELLA BATTAGLIA DI SOLFERINO E SAN MARTINOSabato 25 giugno 2005ProgrammaOre 18,30 - Piazzale del<strong>la</strong> Chiesa: partenza del<strong>la</strong> staffetta per Solferino, luogo diritrovo del<strong>la</strong> fiacco<strong>la</strong>ta, organizzata dal Museo Internazionale del<strong>la</strong>Croce Rossa, diretta a Castiglione delle StiviereOre 19,00 - Piazzale del<strong>la</strong> Chiesa- Saluto delle Autorità civili e militari- Corteo fino al<strong>la</strong> località Baite e ritorno, con posa omaggio florealeOre 20,00 - Area manifestazioni- Cena offerta ai soci dell'Associazione “Amici di Rebecco”(possibile tesseramento sul posto)Ore 21,30 - Area manifestazioni- Concerto del Corpo Bandistico di GuidizzoloIn occasione del<strong>la</strong> manifestazione a tutti i soci verrà consegnata, in anteprima,copia del<strong>la</strong> pubblicazione, edita dal Centro Culturale San Lorenzo, Tracce diStoria, sesto del<strong>la</strong> serie i “Quaderni guidizzolesi”, dedicato al<strong>la</strong> battaglia del1859 che ha coinvolto Rebecco, i suoi dintorni e <strong>la</strong> sua gente.37


GRUPPO MICOLOGICO NATURALISTICO“COLLI MORENICI”<strong>Notizia</strong>rio del Gruppo Micologico Naturalistico “Colli Morenici” - a cura di Giorgio ArientiEscursione nel Parco del MincioI partecipanti al<strong>la</strong>gita hanno potutoammirare, nell’incantodei paesaggi,molte specie di animaliDomenica 8 maggio si è svolta con grande successo ed entusiasmo <strong>la</strong>gita sul Lago Superiore di Mantova (nel Parco del Fiume Mincio).L'escursione è avvenuta con imbarcazione a propulsione elettrica conimbarco presso i Giardini di Belfiore a Mantova.L'appoggio per l'organizzazione dato dall'“Associazione per il Parco” diMantova ha consentito di avere una guida naturalistica disponibile sul<strong>la</strong>barca e una a terra per <strong>la</strong> visita ai giardini di Belfiore sulle sponde delLago. Al <strong>la</strong>rgo del <strong>la</strong>go è stato possibile ammirare molto da vicino variespecie di flora e fauna tipiche, con abbondanza d'aironi e uccelli acquatici.La bel<strong>la</strong> giornata, il silenzio del<strong>la</strong> barca e le spiegazioni del<strong>la</strong> guidahanno consentito di cogliere appieno le partico<strong>la</strong>rità di questo ambientenaturale. Immancabile <strong>la</strong> pausa conviviale presso il RistoranteBruschetta dove abbiamo potuto gustare un'ottima cucina mantovana.In chiusura del<strong>la</strong> giornata abbiamo fatto tappa a Marsiletti di Goito pressoil Parco delle Bertone. Questo bosco, che insieme al vicino BoscoFontana, sono quello che è rimasto del<strong>la</strong> grande foresta padana deisecoli scorsi è un'importante testimonianza del<strong>la</strong> varietà biologica (florae fauna) che era presente e che sta sempre di più scomparendo. Ilparco, come Bosco Fontana, ha subito notevoli trasformazioni (realizzazionedi viali, torrenti e <strong>la</strong> costruzione all'interno di importanti fabbricatiadibiti a residenze estive) ad opera dalle famiglie nobiliari mantovanecome i Gonzaga e i Bertone. Anche in questo luogo fondamentali sonostate le illustrazioni storiche e naturalistiche fornite dal<strong>la</strong> guida prenotata.E' stato possibile ammirareanche alcune cicogne intente adaccudire il nido ed i piccoli.Considerato l'interesse e l'apprezzamentodei partecipanti in autunno oprimavera del prossimo anno saràorganizzata una gita analoga sempresul Fiume Mincio, sul <strong>la</strong>go inferioredi Mantova in direzione delFiume Po'.Stefano Vergna38


<strong>Notizia</strong>rio del Corpo Bandistico di Guidizzolo - a cura di Francesca CappaGiovani PromesseAvete presente il Conservatorio di Mantova?Quel<strong>la</strong> magica scuo<strong>la</strong> in cui si insegna l'arte del<strong>la</strong>musica e che prepara i giovani ad affrontare il duromondo del musicista?Ma sì, a Guidizzolo ormai i Maestri usciti dalConservatorio di Mantova sono ben conosciuti e sidanno un gran da fare per portare avanti <strong>la</strong> Scuo<strong>la</strong> diMusica in modo esemp<strong>la</strong>re.Non ce ne vogliano, ma in questo spazio non vogliamopar<strong>la</strong>re di loro bensì di quei ragazzi, guidizzolesiovviamente, che hanno intrapreso <strong>la</strong> loro stessastrada.Sono due ragazzi giovani, svegli e con tanta buonavolontà visto che ambedue frequentano una scuo<strong>la</strong>superiore <strong>la</strong> mattina e le lezioni al conservatorio alpomeriggio e non uno solo al<strong>la</strong> settimana, di solito siva dai due ai quattro se non di più pomeriggi <strong>la</strong> settimana.I primi anni si sa sono i più duri perché ci sono moltematerie complementari e non si conosce ancoral'ambiente, ma loro se <strong>la</strong> stanno cavando egregiamentee credo proprio che ci riserveranno delle bellesorprese più avanti.Ma volete sapere chi sono ?Non vi piace un po' di suspance?D'accordo vi accontento, sto par<strong>la</strong>ndo di MattiaMarazzi e Gabriele Zardo.Li conoscete?Credo proprio di sì, visto che ormai fanno parte dal<strong>la</strong>Banda da alcuni anni e cominciano anche a intraprendereruoli sempre più importanti nei concerti, viricorderete infatti che nel brano “Music for alto sax”eseguito al Concerto di Natale il sax solista era proprioMattia e devo dire che è stato un debutto eccellente.Per il momento è stato il primo dei due a cimentarsiin un brano da solista che può apparire come unapasseggiata, ma vi garantisco personalmente chenon è facile suonare da solo in piedi davanti ad unpubblico che guarda solo te.Comunque ci sarà, fonti attendibili dicono che accadràpresto, anche per Gabriele l'opportunità di starein prima linea e sta già <strong>la</strong>vorando a proposito.La strada per il diploma è ancora lungama più gli anni passano e più ilConservatorio rega<strong>la</strong> emozioni e possibilitàdi esibirsi nei posti più suggestivi ebelli del<strong>la</strong> nostra città e dintorni.Perciò facciamogli un sonoro in bocca allupo e speriamo, anzi ne siamo più checonvinti, che diventeranno dei grandimaestri, e chissà magari fra qualcheanno li ritroveremo in qualche famosaorchestra o in giro per il mondo a fareconcerti.Percussioni che passione…La nostra Scuo<strong>la</strong> di Musica negli ultimianni è riuscita a raccogliere un buonnumero di partecipanti nel<strong>la</strong> c<strong>la</strong>sse dellepercussioni, grazie anche al<strong>la</strong> caparbietàdel Consiglio del<strong>la</strong> Banda che ha credutoin questo progetto ed al<strong>la</strong> bravura e capacitàdel loro insegnante Marco Vanazzi diFlero (BS).La Banda infatti negli anni scorsi ha investitomolto in questo settore, mettendo a disposizionedegli allievi e del<strong>la</strong> Banda strumenti diqualità e di notevole costo, ottenendo inbreve tempo risultati insperati ed inserendonell'organico diversi giovani percussionistiquali: Manuel Sa<strong>la</strong>ndini, Davide Truzzi eLinda Signorini che si alternano a suonareappunto le percussioni.Vista tale ampia rosa di percussionisti, ilnostro Consiglio ha deciso di ampliare ulteriormente<strong>la</strong> dotazione degli strumenti a percussione,acquistando e mettendo a disposizione di questogruppo anche dei tamburi imperiali, i quali rendonoancora piu' bel<strong>la</strong> ed imponente <strong>la</strong> nostra Bandanei servizi civili.Da non dimenticare infine che <strong>la</strong> Scuo<strong>la</strong> degli allieviper <strong>la</strong> c<strong>la</strong>sse delle percussioni è frequentata da altriallievi che stanno imparando le percussioni e chesicuramente alcuni di loro entreranno a far parte delgrande gruppo del<strong>la</strong> nostra Banda.39


Notiziedall’AmministrazioneNOTIZIARIO A CURA DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI GUIDIZZOLOGuidizzolo al<strong>la</strong> fiera del<strong>la</strong> PossentaNelle foto:una veduta delloStand con i sindacidi Guidizzolo e diCeresaravicino’ da potenziare in una prossima edizione: qui8 Comuni, con l’Azienda di promozione turisticadel territorio, hanno offerto ai visitatori uno spaccatoartistico, culturale e del<strong>la</strong> produzione dei loroambiti di competenza; interessantissimo quello diGuidizzolo che ha posto l’Istituto d’Arte accanto alteatro, al<strong>la</strong> biblioteca, al bi<strong>la</strong>ncio sociale, alleserre ed all’insa<strong>la</strong>ta in un mix di pregevole effetto.Da segna<strong>la</strong>re <strong>la</strong> cerimonia inaugurale con <strong>la</strong>Banda musicale di Guidizzolo ed i figuranti incostume del<strong>la</strong> ‘Corte dei Gonzaga’ di CastelGoffredo che hanno accompagnato il corteo guidatodal sindaco Gianni Grazioli seguito dai colleghiprimi cittadini di diversi comuni, dall’assessoreregionale a Commercio, Fiere e Mercati MarioScotti, dal senatore Sergio Agoni del<strong>la</strong> commissioneagricoltura e agroalimentari di Pa<strong>la</strong>zzoMadama.Bel<strong>la</strong> <strong>la</strong> coreografia con molti cavalli, giochi equestrie tante mostre che difficilmente si potrebberiuscire a citare compiutamente. Soddisfazione èstata espressa dal sindaco Grazioli e dal responsabiledell’ufficio fiera Alfio Ruffoni che hanno ringraziatotutticoloro, e sonotanti, che in varieforme hanno prestatouna col<strong>la</strong>borazionepreziosaed insostituibile:consiglieri eassessori, ragazzie ragazze, maanche signorenon più giovaniche hanno <strong>la</strong>voratoin cucina, albar o al ristoranteper tutti i cinquegiorni del<strong>la</strong>rassegna.40La pioggia del<strong>la</strong> domenica di Pasqua, giornatacentrale del<strong>la</strong> manifestazione, non ha fermato ilsuccesso del<strong>la</strong> 56ª edizione delle fiera ceresaresedel<strong>la</strong> Possenta.Nel registrare <strong>la</strong> notevolissima affluenza di visitatori,ci limitiamo a segnare alcuni ‘numeri’. Sonostate 23 le ditte espositrici nel<strong>la</strong> parte all’apertodel parco fiera con macchinari agricoli, attrezzaturevarie, articoli edili e di giardinaggio; 37 quelleospitate sotto il tendone le quali hanno presentatoprodotti tipici agro-alimentari e dell’artigianato.Sicuramente interessante il progetto ‘Erba del


Posa del<strong>la</strong> “prima pietra”Prima pietra virtuale qualche giorno fa in municipioper i nuovi mini-alloggi che Aler e Comunerealizzeranno a Guidizzolo accanto al<strong>la</strong> Casa diriposo con il contributo del<strong>la</strong> Regione Lombardia.Aperto qualche giorno prima il cantiere, in municipioa presentare il progetto c’erano il sindacoCarlo Maccari, <strong>la</strong> presidente Aler di MantovaPao<strong>la</strong> Bulbarelli con il tecnico Arch. Ramazzotti e,tra il pubblico, Pietro Gialdini quale responsabiledel servizio territoriale del<strong>la</strong> Regione Lombardia. IlComune di Guidizzolo, nell’ambito di un interventomolto artico<strong>la</strong>to, ha messo a disposizione di Alerun’area di 2.188 mq; qui Aler realizzerà 22 minialloggiper anziani. Con il primo stralcio ora partitone saranno costruiti 10, il cui costo ha precisatoBulbarelli è previsto in 700.000 euro dei quali230.000 di contributo regionale; il costo complessivodell’intera opera è invece pari ad 1.400.000euro; “…qui contiamo di accedere presto al finanziamento,ha detto Bulbarelli”. Si par<strong>la</strong>va di interventoartico<strong>la</strong>to: il Comune metterà infatti adisposizione di Aler, oltre all’area per i mini-alloggi,un lotto in zona San Martino dove l’Aziendaregionale andrà a costruire 8 alloggi per giovanicoppie. “E’ questo un passaggio importante perl’Aler, ha precisato Pao<strong>la</strong> Bulbarelli, in quanto <strong>la</strong>nostra Azienda, come già in altri Comuni del mantovano,si apre così alle esigenze complessive delterritorio” Così pure il sindaco Carlo Maccari cheha sottolineato “…l’importante sinergia che si èrealizzata con quest’opera che segna un passaggiosignificativo dell’operato dell’Amministrazionecomunale”. Dei 22 mini-alloggi complessivi 2l’Amministrazione ha chiesto di riservarli aimomenti di socialità dei futuri residenti.Nel 2006, sarà emesso un appositobando per fare“domanda di assegnazione”degli alloggiAlcuni momenti del<strong>la</strong>presentazione e unavista del luogo ovesorgeranno gli alloggi.41


Ecologia e TributiLo scorso mese di aprile tutte le famiglie e gli operatori economicidi Guidizzolo hanno ricevuto l'Avviso di pagamento per <strong>la</strong> Tariffa diIgiene Ambientale, meglio conosciuta come Tassa rifiuti.Il costo medio del<strong>la</strong> Tariffa, per ogni persona, variadai <strong>60</strong> agli 80 euro l'anno in dipendenza del<strong>la</strong>superficie abitativa da ognuno occupata; quest'ultimaha comunque un'incidenza minima sul corrispettivototale in quanto, come si è detto spesso,<strong>la</strong> produzione di rifiuti è realizzata prevalentementedal<strong>la</strong> persona più che dal<strong>la</strong> casa. Discorsodiverso per le ditte che corrispondono una Tariffarapportata al<strong>la</strong> superficie occupata dall'azienda esecondo parametri di produttività di rifiuto predispostidal Ministero per le diverse categorie diutenti.E' il caso di ricordare che <strong>la</strong> Tariffa rifiuti, peraltroferma ormai da alcuni anni, potrebbe subire sensibilidiminuzioni se solo venissero generalmenterispettate alcune elementari regole inerenti <strong>la</strong> raccoltadifferenziata.E' assurdo, e purtroppociò capita non di rado,vedere i cassonettistradali trabordanti dirifiuti; è assurdo inquanto se si analizza ilcontenuto si scopreimmediatamente da cosa è composto: carta ecartone, vetro, p<strong>la</strong>stica, sfalci di prati, ramaglie oanche materiali ingombranti che riempiono subitoil contenitore e nello smaltimento seguono percorsimolto costosi.L'Ufficio di Polizia Locale ha incentivato i controlliche portano quasi quotidianamente al<strong>la</strong> comminazionedi sanzioni economiche che giungono dopoinutili richiami.La corretta convivenza passa anche attraverso ilrispetto di norme che valgono per tutti; ritenereche queste cose “le debbano fare solo gli altri”non aiuta certo nessuno. Non aiuta tutti noi cittadiniche non possiamo più dire che “<strong>la</strong> tassa rifiutiè troppo cara”; non aiuta nemmenol'Amministrazione comunale che deve programmarei servizi.o ALLUMINIO; in alternativa si può conferire alCentro di multiraccolta-FERRO, LEGNO, MATERIALI INGOMBRANTI,VERDE E RAMAGLIE, FRIGORIFERI, PICCOLEQUANTITA' DI INERTI, OLI E GRASSI VEGETA-LI, GROSSE QUANTITA' DI CARTA E CARTONE,VETRO O PLASTICA da conferire esclusivamenteal Centro di Multiraccolta aperto nei seguenti orari- Lunedì dalle 14,30 alle 17,30- Mercoledì dalle 14,30 alle 17,30- Sabato dalle 9 alle 12 e dalle 14,30 alle 17,30-UMIDO DOMESTICO: raccolta negli appositi cassonettistradali verdi (quelli più piccoli) svuotatigeneralmente ogni giovedì mattina. Il materiale vaconferito utilizzando gli appositi sacchetti in materialebiodegradabile distribuiti gratuitamente dalComune in misura di 250 all'anno per famiglia eritirabili presso <strong>la</strong> Ferramenta Gianni Ricca di ViaVittorio Veneto-MEDICINALI SCADUTI E PILE: appositi contenitoriposizionati sul territorio-INDUMENTI: contenitori dedicati (Via Filzi, ViaMartiri del<strong>la</strong> Libertà, Piazzale del<strong>la</strong> chiesa parrocchiale,Rebecco e Birbesi)-RIFIUTI ORDINARI (secco domestico): conferimentonei cassonetti stradali (quelli più grandi)utilizzando esclusivamente sacchi o borsine dip<strong>la</strong>stica. E' chiaro che a questo punto, se <strong>la</strong> separazioneè stata correttamente attuata, i rifiuti quiconferiti risultano di piccole quantità e non creanoproblemi igienici per cui lo svuotamento avvienedue volte <strong>la</strong> settimana, il martedì ed il sabato.Come si può notare, dal grafico che segue, nelcorso degli anni <strong>la</strong> raccolta differenziata è sensibilmenteaumentata. Se tutti dovessimo attenerciscrupolosamente alle norme che <strong>la</strong> rego<strong>la</strong>no, dall'attuale47% si potrebbe arrivare almeno al 70%,con evidenti positive ricadute sul<strong>la</strong> Tariffa chesiamo chiamati a corrispondere.42Servizi di raccolta che, di seguito, si riepilogano:-CARTA-CARTONE E CONTENITORI DI PLASTI-CA: raccolta porta a porta ogni giovedi mattina (aSelvarizzo il primo giovedi del mese): gli scartivanno <strong>la</strong>sciati davanti a casa il mercoledì seranegli appositi contenitori forniti dal Comune-VETRO: sul territorio comunale sono posizionate40 campane all'interno delle quali è possibiledepositare, insieme, anche le LATTINE DI FERRO


I servizi socialiIn una comunità organizzata è di fondamentale importanza saper rispondere alle esigenzedei cittadini, affrontare e pianificare le sempre nuove problematiche sociali, dunque fornireservizi sensibili che contribuiscano a migliorare <strong>la</strong> qualità del<strong>la</strong> vita e ad offrire nuoveopportunità nel paese.L’Amministrazione Comunale da diversi anni, grazie aduno specifico ufficio diretto dall’Assistente SocialeCristina Tartarotti, ha creato e sviluppato una fitta rete diservizi al cittadino tenendo conto delle principali problematichesociali divise per aree (minori, giovani, anziani eimmigrazione). L’Ufficio Servizi Sociali svolge un ruolo dirilevazione dei bisogni e di progettazione degli interventiche vengono poi attuati attraverso una gestione direttao coordinando i soggetti del privato sociale presenti sulterritorio.Riportiamo i principali servizi erogati e gli enti o uffici competentiAREA SERVIZI ENTI-UFFICIMinoriGiovaniAnzianiImmigratiHandicapEducativo domiciliareLaboratori evolutivi e re<strong>la</strong>zionaliCrestSoggiorni estivi per minoriNido famiglia (posti n.7)Erogazione di contributi per famiglie affidatarie e madri nubiliOrganizzazione di eventi ed iniziative per <strong>la</strong> prevenzione delle dipendenze“Il tempo libero si fa impresa”: progetto EQUAL per <strong>la</strong> promozione diattività imprenditoriali nel settore dei divertimentiProgetti famigliaAssistenza domiciliare, pasti a domicilio, telesoccorso, integrazionerette ricoveroServizio ricreativo diurno: servizi di trasporto e organizzazionedi gite e visite guidateSoggiorni climatici per autosufficienti e nonMini alloggi, politiche occupazionali, sostegno psicologico, corsi dialfabetizzazione e corsi di lingua arabaContributi - Trasporti - Assistenza ad personamCooperativa Sociale OrizzontiUfficio Servizi SocialiComuneCooperativa Sociale OrizzontiUfficio Servizi SocialiAmministrazione ComunaleUfficio Servizi SocialiComune Ufficio Servizi SocialiComune Ufficio Servizi SocialiAmministrazione ComunaleComune Ufficio Servizi SocialiComune Ufficio Servizi SocialiOggi l’aspetto più rilevante è <strong>la</strong> progettazione finalizzataa reperire le risorse economiche necessarie a finanziarenuove iniziative e bisogni emergenti.Da anni il Comune di Guidizzolo beneficia di finanziamentisia sul<strong>la</strong> legge 285 (legge Turco) a favore di minori chesul<strong>la</strong> 45 (prevenzione del<strong>la</strong> tossicodipendenza). La conquistapiù recente è stata l’approvazione di un progettoEQUAL (con fondi europei), unitamente al<strong>la</strong> provincia diBrescia, sul mondo del divertimento e l’avviamento al<strong>la</strong>voro.Ma il compito dei Servizi Sociali è anche quello di promuoveree favorire le iniziative e <strong>la</strong> progettualità ancheda parte di Associazioni e del privato sociale presentesul territorio. Con il Progetto Famiglia verranno finanziateper tre anni le associazioni che presenteranno progettiinteressanti che pongano <strong>la</strong> famiglia al centro, intesacome struttura sociale di base, con le sue risorse ed isuoi bisogni.Marco BadiniUltimissime dal<strong>la</strong> Protezione CivileContinua, intensa, l'attività del Gruppo Protezione Civile di Guidizzolo. Il gruppo è reduce dall'impegnativa esperienza del<strong>la</strong> partecipazione,a Roma, alle manifestazioni con cui si sono celebrate le solenni esequie al pontefice scomparso, Giovanni Paolo II,che hanno visto <strong>la</strong> partecipazione di milioni di persone, e dove <strong>la</strong> protezione Civile di Guidizzolo ha contribuito a far si che tuttosi svolgesse senza problemi, come unanimemente riconosciuto.Ora tutto ritorna nel<strong>la</strong> “normalità”, fatta di impegno, sacrificio e dedizione. Va ricordato che i volontari del Gruppo, tra l'altro, ognigiorno eseguono almeno quattro - cinque trasporti, con l'ambu<strong>la</strong>nza, di persone che ricorrono ai loro servizi per sottoporsi a terapie,esami, cure specialistiche o quant'altro. E <strong>la</strong> richiesta è in aumento, dal momento che il servizio prestato viene a costaremolto meno del<strong>la</strong> media praticata da altre organizzazioni, pur garantendo livelli qualitativi ottimali.Non è escluso l'acquisto di un'altra ambu<strong>la</strong>nza, ma ciò richiede non solo fondi, ma anche altri volontari da formare ed adibire alservizio. Per coloro che ne avessero necessità, comunque, va ricordato che il numero da chiamare per prenotare i trasporti è ilseguente: 349.8<strong>60</strong>865343

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