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I valori di fondo della CO 2 atmosferica a Jubany e le interazioni - CNR

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I <strong>valori</strong> <strong>di</strong> <strong>fondo</strong> <strong>della</strong> <strong>CO</strong> 2 <strong>atmosferica</strong>a <strong>Jubany</strong> e <strong>le</strong> <strong>interazioni</strong> con il fenomenode El NiñoC. Rafanelli, L. Ciattaglia, S. CarnazzaIstituto <strong>di</strong> Acustica “O. M. Corbino”, <strong>CNR</strong>, Roma, Italiaclau<strong>di</strong>o.rafanelli@idac.rm.cnr.itSOMMARIO: La misura del <strong>fondo</strong> planetario <strong>della</strong> <strong>CO</strong> 2 è un dato importante per capire <strong>le</strong> <strong>di</strong>namiche dell'effettoserra che in questi decenni sembrano mo<strong>di</strong>ficate rispetto al passato. Per essere al riparo da sorgentilocali è fondamenta<strong>le</strong> effettuare il monitoraggio in luoghi remoti; l'Antartide è uno <strong>di</strong> questi, anzi è unluogo privi<strong>le</strong>giato grazie alla particolare circolazione <strong>atmosferica</strong> presente a quel<strong>le</strong> latitu<strong>di</strong>ni. La baseantartica <strong>di</strong> <strong>Jubany</strong>, King Gorge Island, arcipelago South Shetland, 62°S - 58°W, fa parte del progetto <strong>di</strong>collaborazione tra il Programma Naziona<strong>le</strong> <strong>di</strong> Ricerche in Antartide (PNRA) e la Direccion Nacional delAntartico (DNA) dell'Argentina. Nell'ambito <strong>di</strong> questi accor<strong>di</strong> gli autori gestiscono, dal febbraio 1994, <strong>le</strong>misure <strong>di</strong> anidride carbonica <strong>atmosferica</strong>. L'importanza <strong>della</strong> stazione è dovuta anche alla possibilità <strong>di</strong>monitorare gli effetti dello scambio aria mare <strong>di</strong> <strong>CO</strong> 2 durante i fenomeni del El Niño. In questo articolosono riportati i risultati dei 12 anni dell'attività <strong>di</strong> ricerca.1 L’ANIDRIDE CARBONICA ED IL SUO RUOLO NELPANORAMA DEI GAS SERRA1.1 L'effetto serraI cambiamenti del clima e dell'atmosfera sonodovuti sia a variabilità intrinseca del sistemaclimatico, sia a fattori esterni, naturali edantropici, la cui importanza è ancora oggisotto stu<strong>di</strong>o.Una variazione particolarmente allarmante èquella subita dalla temperatura dell'atmosferaterrestre negli ultimi due secoli: negli ultimicento anni si è avuto un incremento <strong>di</strong> 0.6°C esoltanto nell'ultimo quarto <strong>di</strong> secolo è stato <strong>di</strong>0.5°C. La causa <strong>di</strong> tutto ciò è il cosiddetto"effetto serra": la ra<strong>di</strong>azione solare infrarossa,sia <strong>di</strong>retta che rif<strong>le</strong>ssa dalla superficie terrestre,che attraversa gli strati dell'atmosferaviene assorbita dai componenti gassosi presenti,i principali dei quali sono: vaporeacqueo, anidride carbonica, metano, clorofluorocarburi,ossi<strong>di</strong> <strong>di</strong> azoto e ozono troposferico,detti appunto "gas serra". La concentrazionedei quali è fattore importante per regolare ilriscaldamento, in particolare quella <strong>della</strong> <strong>CO</strong> 2 .1.2 L'importanza <strong>della</strong> <strong>CO</strong> 2L'anidride carbonica è uno dei gas più abbondantiin atmosfera ed è fondamenta<strong>le</strong> nei processivitali <strong>di</strong> animali e piante, sia per la fotosintesiche la respirazione.Inoltre la <strong>CO</strong> 2 presente nell'atmosfera vienecontinuamente scambiata con quella <strong>di</strong>scioltanel<strong>le</strong> <strong>di</strong>stese oceaniche del pianeta. Si calcolache la sua concentrazione negli oceani siacirca 50 volte quella in atmosfera.L'anidride carbonica può far variare il pH dell'acqua.;infatti essa è un gas solubi<strong>le</strong> formandoacido carbonico, H 2 <strong>CO</strong> 3 che è un acidodebo<strong>le</strong>, secondo la seguente reazione:<strong>CO</strong> 2 +H 2 O H 2 <strong>CO</strong> 3Successivamente l'acido carbonico reagiscereversibilmente con l'acqua per formare ilcatione idronio, H 3 O + e lo ione bicarbonato,H<strong>CO</strong> 3 :H 2 <strong>CO</strong> 3 +H 2 O H<strong>CO</strong> 3- +H3 O +Questo comportamento chimico spiega perchél'acqua, che ha normalmente il pH neu-323


Clima e cambiamenti climatici: <strong>le</strong> attività <strong>di</strong> ricerca del <strong>CNR</strong>tro (7), ha un pH acido <strong>di</strong> circa 5.5 quando èesposta all'aria; il suo valore regola i processivitali nel mare.A causa del<strong>le</strong> attività umane, la quantità <strong>di</strong>anidride carbonica immessa in atmosferadurante gli ultimi 150 anni è aumentata: nel1870 la sua concentrazione era <strong>di</strong> circa 280ppm mentre nel 1998 era salita a 364 ppm edoggi (2007) è <strong>di</strong> 380 ppm. La combustione delcarbone fossi<strong>le</strong> e degli idrocarburi, per la produzione<strong>di</strong> energia, contribuisce per il 70-75%del<strong>le</strong> emissioni <strong>di</strong> <strong>CO</strong> 2 <strong>di</strong> origine antropica,mentre il restante 30-25% è dovuto agli scarichidegli autoveicoli. Di <strong>di</strong>ffici<strong>le</strong> valutazioneè la misura del <strong>fondo</strong> natura<strong>le</strong> dovuta sia aicicli vegetativi nel loro comp<strong>le</strong>sso, sia agliincen<strong>di</strong> sia allo scambio aria mare. La maggiorparte del<strong>le</strong> emissioni antropiche derivadai processi industriali dei paesi sviluppati,ma sta crescendo anche il contributo da partedei paesi in via <strong>di</strong> sviluppo. In questo secolosi prevede che <strong>le</strong> emissioni <strong>di</strong> anidride carbonicaraddoppieranno e si pensa che continuerannoad aumentare ulteriormente in seguito,tutto questo se non si considerano gli effetti <strong>di</strong>feedback naturali, in parte sconosciuti.2 MISURE DI ANIDRIDE CARBONICA2.1 Misure a <strong>Jubany</strong>La stazione <strong>di</strong> <strong>Jubany</strong> (Fig. 1) è dotata <strong>di</strong> unsistema <strong>di</strong> misura in continuo dell'anidridecarbonica basato su un analizzatore infrarossoSiemens Ultramat 5E con presa d'aria esternaposta a 10 m <strong>di</strong> altezza (Ciattaglia et al.,1996).La misura si ottiene facendo riferimento adegli standard <strong>di</strong> lavoro: si tratta <strong>di</strong> bombo<strong>le</strong>contenenti aria a concentrazione nota <strong>di</strong> <strong>CO</strong> 2 .Il laboratorio è fornito anche <strong>di</strong> due serie <strong>di</strong> 4standard secondari e <strong>di</strong> 6 standard primari, icui contenuti sono determinati dalla NationalOceanic and Atmospheric Administration(NOAA) al WMO Central <strong>CO</strong> 2 Laboratoryc/o Global Monitoring Division a Boulder,Co, USA.L'acquisizione dei dati è fatta tramite softwareche, in automatico, controlla ogni 3 ore lacalibrazione dello strumento e valida <strong>le</strong> misuresolo se rispettano i criteri fissati per l'accettazione.Il criterio più importante dei quali èquello per cui i campionamenti effettuati inpresenza <strong>di</strong> venti dal settore 270°-300°(rispetto al nord) vengono esclusi in quantoinfluenzati dal<strong>le</strong> emissioni degli e<strong>di</strong>fici <strong>della</strong>base stessa.I dati orari vengono trasmessi al WMO DataCenter (WDCGG, Tokyo, Giappone), sonoinclusi anche nel data set Globalview ofNOAA-GMD, nel database del CarbonDioxide Information Analysis Data Center(CDIAC, Oak Ridge, Tn, USA) e a breve nelnuovo database Carbon Tracker of NOAABoulder, Co, USA.Figura 1: Stazione <strong>di</strong> <strong>Jubany</strong>.Figura 2: Me<strong>di</strong>e giornaliere <strong>di</strong> <strong>CO</strong> 2 misurata a <strong>Jubany</strong>.324


Le ricerche polari ed i cambiamenti climatici3 TREND DELLA <strong>CO</strong> 2Figura 3: Differenze <strong>di</strong> concentrazione <strong>di</strong> <strong>CO</strong> 2 tra dueanni consecutivi misurata a South Po<strong>le</strong> (linea continua) eandamento del Southern Oscillation Index (SOI, lineatratteggiata), <strong>le</strong> frecce in<strong>di</strong>cano gli anni de El Niño.3.1 Andamento dell'anidride carbonica misurataa <strong>Jubany</strong>L'andamento <strong>della</strong> <strong>CO</strong> 2 misurata a <strong>Jubany</strong> dall'iniziodell'attività è rappresentato in figura 2.Alcune caratteristiche appaiono evidenti: un'oscillazioneinverno-estate molto piccola (nell'or<strong>di</strong>ne<strong>di</strong> 1.5-2 ppm) rispetto a quella constatabi<strong>le</strong>al<strong>le</strong> nostre latitu<strong>di</strong>ni, un trend in crescita(da 356.65 ppm del 1994 a 379.94 ppm del2006) con alcuni perio<strong>di</strong> in cui il segna<strong>le</strong> èpiuttosto regolare ed altri in cui la concentrazionesubisce alterazioni, che si possono farrisalire all'influenza <strong>di</strong> fenomeni a larga scalaquali El Niño. In particolare si può notare un"pianerottolo" tra la fine del 1997 e l'inizio del1998 periodo in cui nell'oceano Pacifico si èmanifestato un El Niño <strong>di</strong> e<strong>le</strong>vata intensità.L'alta pressione sul Pacifico tropica<strong>le</strong> occidenta<strong>le</strong>e la bassa pressione su quello sudorienta<strong>le</strong>causano intense piogge, temperature superficialidell'acqua insolitamente alte ed aliseimeno forti: queste sono <strong>le</strong> caratteristiche de ElNiño. Durante tali perio<strong>di</strong> la temperaturasuperficia<strong>le</strong> del Pacifico tropica<strong>le</strong> occidenta<strong>le</strong>tende a <strong>di</strong>minuire lievemente, mentre aumentanella parte orienta<strong>le</strong>. Questo incrementoavviene durante il periodo inizia<strong>le</strong> del fenomeno(generalmente nei primi mesi dell'anno, chenell'emisfero Sud coincidono con l'estatepiena) ed è causato dall'indebolimento loca<strong>le</strong>dei venti e quin<strong>di</strong> dalla ridotta evaporazione.Mentre El Niño evolve, l'avvezione orienta<strong>le</strong><strong>di</strong> acqua calda superficia<strong>le</strong> mantiene alta latemperatura in superficie ad Est a <strong>di</strong>spetto dell'aumento<strong>di</strong> evaporazione indotto dall'intensificarsistagiona<strong>le</strong> dei venti. La per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> calorelatente durante l'ultimo periodo del fenomenosupera il guadagno ottenuto durante quelloinizia<strong>le</strong>. Questi fenomeni incidono sugli scambiaria mare <strong>della</strong> <strong>CO</strong> 2 .Se si rappresentano <strong>le</strong> <strong>di</strong>fferenze <strong>di</strong> <strong>CO</strong> 2 tradue anni consecutivi ed il SouthernOscillation Index (la <strong>di</strong>fferenza tra <strong>le</strong> pressioniatmosferiche a Darwin, Australia, e Tahiti,Polinesia, parametro in<strong>di</strong>cativo de El Niño) idue andamenti coincidono perfettamente proprioin corrispondenza degli anni in cui si èmanifestato il fenomeno (Fig. 3).4 LAVORI FUTURIPer trovare una conferma all'ipotesi <strong>di</strong> correlazionetra andamento dell'anidride carbonicain atmosfera e fenomeni <strong>di</strong> scambio aria mare,è iniziato uno stu<strong>di</strong>o preliminare sui dati <strong>di</strong>pressione parzia<strong>le</strong> <strong>di</strong> <strong>CO</strong> 2 in acqua, reso possibi<strong>le</strong>dalla collaborazione del dott. Takahashidel Lamont-Doherty Earth Observatory ofColumbia University, New York, USA, che hareso <strong>di</strong>sponibili i dati <strong>di</strong> concentrazione inmare durante varie crociere che <strong>le</strong> navi oceanografichePalmer e Gould hanno effettuatonegli anni dal 1979 al 2006 nell'ambito <strong>di</strong> progetti<strong>della</strong> NOAA. I campionamenti consideratisono inclusi tra l'Antartide e l'Argentina inun box <strong>di</strong> latitu<strong>di</strong>ne e longitu<strong>di</strong>ne compreserispettivamente tra 74°S e 50°S e tra 90°W e30°W. Questa scelta spazia<strong>le</strong> è stata fatta alfine <strong>di</strong> effettuare il confronto tra i dati marinie quelli in aria pre<strong>le</strong>vati nella base argentina<strong>di</strong> <strong>Jubany</strong>.L'oceano intorno a <strong>Jubany</strong> è stato sud<strong>di</strong>viso intanti settori concentrici e si è poi rappresentatosia l'andamento dell'anidride carbonica inaria sia quello in mare, entrambi destagionalizzati(Fig. 4).I risultati sono <strong>di</strong> base per lo sviluppo deilavori futuri. Infatti lo stu<strong>di</strong>o è in fase <strong>di</strong>ampliamento con dati <strong>di</strong> altre stazioni.325


Clima e cambiamenti climatici: <strong>le</strong> attività <strong>di</strong> ricerca del <strong>CNR</strong>Figura 4: Andamento destagionalizzato <strong>della</strong> <strong>CO</strong> 2 misurataa <strong>Jubany</strong> (linea continua) e <strong>valori</strong> <strong>di</strong> p<strong>CO</strong> 2 (punti)nell'acqua intorno alla stazione, <strong>le</strong> linee tratteggiate rappresentanoEl Niño.I risultati dei questi stu<strong>di</strong> potranno contribuirealla comprensione del<strong>le</strong> variazioni <strong>della</strong> <strong>CO</strong> 2in atmosfera e se possibi<strong>le</strong> alla valutazionedell'effetto antropico sul Global Warming.5 BIBLIOGRAFIA ESSENZIALECarnazza S., 2006. Tesi <strong>di</strong> laurea Università "LaSapienza" <strong>di</strong> Roma, <strong>di</strong>partimento <strong>di</strong> fisica.Ciattaglia L., Guerrini A., Colombo T., 1996.Atmospheric <strong>CO</strong> 2 Monitoring in an AntarcticRemote Site: <strong>Jubany</strong> Station (SouthShetland) - SIF Conf. Proceed., 51: 181-188.Ciattaglia L., 1998. First 3 years of atmospheric<strong>CO</strong> 2 concentrations measurements at<strong>Jubany</strong> station: characteristics, growth rateand relationship with the origin of air masses,Conference Procee<strong>di</strong>ngs, Vol. 62, pp.307-315, "Italian Research on AntarcticAtmosphere", Colacino M., GiovannelliG., Stefanutti L. (Eds.), SIF, Bologna.Ciattaglia L., Anav A., Rafanelli C., 2000.Was El Niño 1997-1998 responsib<strong>le</strong> forthe anomalous <strong>CO</strong> 2 trend in the Antarcticatmosphere, VIII Workshop Italianresearch on Antarctic Atmosphere, 69:375-385.Philander S.G., 1990. El Niño, La Niña andthe Southern oscillation, San Diego,Academic Press.Purini R., Gennaio-Marzo 2001. Gli oceani e<strong>di</strong>l clima, Giorna<strong>le</strong> <strong>di</strong> Fisica, Vol. XLII,N. 1, pp. 27-44.Takahashi T., Sweeney C., Sutherland S.C.,16 September 2002. Methods used inmeasuring surface seawater p<strong>CO</strong> 2 aboardRVIB Nathaniel B. Palmer.World Meteorological Organization, September2003. 12th WMO/IAEA meeting of expertson carbon <strong>di</strong>oxide concentration and relatedtracers measurement techniques, WMO/GAWNo. 161.326

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