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Avventura-2010-03.pdf 9018KB May 28 2011 11:50:30 ... - Cerveteri 1

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DA AVVENTURA N. 2SCOUT PATENT PENDINGdi Erika Polimeni - disegni di Jean Claudio Vinci<strong>28</strong>saper nuotare non bastatecniche e suggerimenti per fronteggiare un salvataggioonoscere e saper eseguire gli stili del nuotoCnon basta per essere considerato un bravonuotatore.Dover affrontare un salvataggio in acqua è fra lepiù pericolose azioni che possano esservi se nonsi è esperti nuotatori e non si abbia seguito corsispecifici. Non ci si improvvisa bagnini!Non si tratta, infatti, solo del recupero di unapersona che si trovi in acqua in una situazione dirischio, ma di saper affrontare lo stesso rischio:eventuali correnti e onde, sbalzi di temperaturao ostacoli a seconda che il salvataggio avvenga inmare aperto, in prossimità della spiaggia, in un fiume,in un lago o in qualsiasi altra situazione in cuil’acqua diventa un pericolo. E di intervenire su unapersona presa dal panico, che ci metterà in ulterioridifficoltà. Regola fondamentale è la padronanza diottime tecniche di nuoto e allenamento, nonché lacapacità di mantenere calma e lucidità.LAZIOBASILICATAABRUZZODurante un’operazione di salvataggio occorre:Avvicinarsi prontamente alla persona in pericolonuotando con calma e nella tecnica meglioconosciuta.Assicurarsi delle sue condizioni psicologiche: nelcaso in cui sia tranquillo o privo di sensi effettuarele manovre di salvataggio; se ci si rende conto chenon è capace di gestire la paura, cercare di tranquillizzarloe aggirarlo da sott’acqua, afferrarlo dadietro e trainarlo a colpi di gambe di rana senzaessere violenti.In caso di annegamento, onde evitare l’arrestorespiratorio, occorre iniziare la respirazione artificialegià in acqua.• Piegare all’indietro la testa dell’infortunato.CALABRIALIGURIA• Sollevare la mandibola e tenere la bocca semiapertaaiutandosi a spingere il mento verso il bassocol pollice. Inspirare e insufflare l’aria attraverso labocca dell’infortunato.Ripetere con un ritmo di 15 soffi al minuto.• Trasportarlo fuori dall’acqua con l’aiuto di eventualigalleggianti.• Una volta arrivati a riva, la prima azione da compiereè di porre le gambe dell’annegato più in altodella testa, quindi tirarlo sul fianco, con la testabassa e piegata all’indietro e la bocca semiaperta.Premendo sullo stomaco si provoca la fuoriuscitadell’acqua ingerita.• Riprendere immediatamente la respirazione artificialenella posizione supina tenendo chiuso il nasodell’annegato controllando che si abbia l’innalzamentodella gabbia toracica.Prese di salvataggiocon presa da dietro la schiena.Prendere il pericolante da sotto le ascellein modo che le nostre e le sue siano vicine.Nuotare muovendo le gambe a colpi di rana.Prendere il pericolante con un braccio chelo afferri da sotto un’ascella (variante: lapresa avviene da sopra l’ascella) e chegli cinga il torace mentre la mano fapresa sul petto, sotto all’altra ascella.Nuotare spingendosi con gambe ebraccio libero.

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