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GENOVESE Elisabetta, Biondi S. Funzione uditiva e disturbi del

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d) hanno difficoltà a localizzare una sorgente sonora; manifestanoipersensibilità o fastidio ai suoni ed ai rumori intensi;e) chiedono frequentemente la ripetizione <strong>del</strong>le consegne;f) hanno un atteggiamento timido e schivo.DEFINIZIONESecondo l’American Speech-Language-Hearing Association (1996) si devesospettare un CAPD allorché uno o più dei seguenti fenomeni uditivi risultadeficitario:localizzazionediscriminazioneidentificazionericonoscimentoaspetti temporali <strong>del</strong>l’udito (risoluzione, mascheramento, integrazione eordine temporale)capacità uditive con segnale acustico competitivocapacità uditive con segnale acustico deteriorato.L’ASHA (1996) sottolinea come tali peculiari funzioni neurobiologiche sianorealizzate per effetto <strong>del</strong>l’attività bioelettrica <strong>del</strong> cervello e perciò che anchealterazioni dei potenziali evocati uditivi costituiscono un marker di CAPD.L’elaborazione <strong>uditiva</strong> centrale comprende attività specifiche e non specifiche.Le prime riguardano la codifica e la gestione <strong>del</strong>la struttura spettrale e<strong>del</strong>l’andamento temporale <strong>del</strong>le percezioni uditive; le seconde riguardanodiverse funzionalità superiori correlate con la decodifica <strong>del</strong> linguaggio e con4

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