Dodici metri da vivere Dodici metri da vivere

Dodici metri
da vivere
Comode, belle, robuste e sicure: sono le vere
regine della crociera. Ma quanto costano?
di CHRISTOPHE JULLIAND
Dodici metri. Per chi ha l’intenzione di prolungare la permanenza
a bordo oltre il periodo estivo o magari ha scelto di vivere
in barca, sembra questa la taglia minima per partire serenamente
in coppia, con o senza bambini e con la possibilità di accogliere
a bordo altri due ospiti. Un dodici metri offre l’autonomia e il
comfort per un tale programma. Ma quale dodici metri? C’è chi gira
l’Atlantico su cruiser all round, catamarani, altri su cruiser racer più o
meno tirati. Da questo punto di vista tutto è possibile. Esiste tuttavia
una categoria che, per definizione, risulta più indicata per quel genere
di programma: quella dei pozzetto centrale. È ben noto che fra i fortunati
che scelgono questo modo di navigare, molti preferiscono quel
tipo di barche ad altre. Semplicemente perché nella famiglia dei blue
water cruiser, quelli a pozzetto centrale sono da sempre sinonimo di
massimo comfort, sicurezza e qualità marine. Le origini del genere sono
anglosassoni. I cantieri che ne hanno fatto la loro specialità sono
svedesi (Hallberg-Rassy e Najad), inglesi (Oyster, Moody e, quando
costruiva, Camper&Nicholson), olandesi (Contest e C-Yacht quest’ultimo
non rappresentato in Italia) e austriaci (Schoechl, costruttore dei
Sunbeam). Prima costatazione: 40’ è una misura piuttosto piccola per
un pozzetto centrale e il mercato propone soltanto quattro modelli:
Hallberg-Rassy 40, Najad 405, Sunbeam 39 e Oceanis 42cc. Gli altri
cantieri citati sopra propongono un entry level da 45’ in su e soltanto
HR, Najad e Sunbeam hanno un modello più piccolo sui 36’.
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Dall’alto in senso orario: Hallberg-Rassy 40, Najad 405,
Sunbeam 39 e Oceanis 42 CC, le quattro barche
a pozzetto centrale che presentiamo in queste pagine
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focus 40’ a pozzetto centrale
I vantaggi del pozzetto centrale
La scelta di non posizionare il pozzetto ad estrema poppa come su una
barca classica comporta una serie di vincoli che influiscono su tutti gli
aspetti del progetto. Innanzitutto permette di creare a poppa una vera
suite armatoriale dove l’altezza è pari a quella del quadrato, con tanto
di letto matrimoniale, armadi e bagno privato. La luce entra a profusione
dagli oblò sui tre lati della tuga e dall’osteriggio sul soffitto.
Niente di paragonabile con quello che avviene con i cruiser all round
classici dove la o le cabine doppie a poppa risultano sempre un pò anguste
perché ricavate sotto il pozzetto. Con il quadrato e il resto della
barca, la separazione è netta e ciò garantisce la massima privacy. Il corridoio
di accesso è utilizzato per la cucina, immensa, comoda da utilizzare
anche in navigazione con barca sbandata. Per gli ospiti o i bambini,
la zona di prua offre altri due posti letto certo meno confortevoli
data l’ubicazione e, in alcuni casi, un secondo bagno. E basta. Sono
barche concepite per accogliere un numero massimo di sei persone.
Ne risente il quadrato dove la dinette ha dimensioni ragionevoli a favore
di volumi di stivaggio immensi. Questo aspetto è accentuato dal
fatto che si tratta spesso di carene immerse che permettono di posizionare
i serbatoi in sentina o comunque sotto il quadrato. Cioè in una
posizione favorevole per la concentrazione del peso. Un altro grande
vantaggio di questo tipo di layout è di facilitare l’ispezionabilità della
sala macchine che risulta accessibile da tre lati (dalla scala di discesa, dal
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HALLBERG-RASSY 40 NAJAD 405
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corridoio e dalla cabina di poppa). In certi casi anche dall’alto. Sull’HR
40, ad esmpio, sollevando il pagliolo del pozzetto si accede direttamente
al generatore.
In coperta, la posizione avanzata del tambuccio richiede la presenza indispensabile
di un parabrezza rigido completato da uno sprayhood per
proteggere il pozzetto. Anche qui, la posizione del cockpit determina
un’organizzazione particolare delle manovre. A parte alcuni dettagli
che hanno la loro importanza lo schema generale è pressoché identico
fra le nostre quattro barche. Il trasto per la scotta randa trova logicamente
il suo posto alla verticale dell’estremità del boma, sulla tuga posteriore
con uno o due winch dedicati. Tranne per l’Oceanis 42 Cc che
propone di serie una timoneria sulla paratia, il timone è a ruota in posizione
centrale. La console serve da supporto a un piccolo tavolo pieghevole.
I winch primari sono sui paraonde laterali, i quali in genere
prolungano la tuga a scatola. Come accade per la dinette negli interni,
l’input di sei persone influisce sul dimensionamento del pozzetto:
compatto sia in larghezza sia in lunghezza, profondo e ben protetto dai
paraonde alti. Così tutte le manovre sono a portata di mano e con
l’aiuto dell’autopilota manovrare in solitario non pone particolari problemi.
A proposito di barche a pozzetto centrale, si parla spesso di barche
nordiche. L’espressione richiama la loro origine geografica e, allo
stesso tempo, un certo standard qualificativo di costruzione. Barche
concepite per navigare sotto ogni latitudine. Precisiamo che all’uso la
barca a pozzetto centrale si rivela perfettamente adatta alla navigazione
in Mediterraneo. L’ampia zona libera a poppa fornisce i prendisole
tanto apprezzati dagli amatori di tintarella. In rada la stessa spiaggia di
poppa permette all’uscita del bagno di asciugarsi senza inondare il pozzetto.
Infine, due parole sulle prestazioni. Le barche a pozzetto centrale
hanno la reputazione di essere barche lente, poco divertenti ma per
fortuna ben motorizzate. È proprio su questo aspetto che i cantieri
specializzati (Najad e Hallberg-Rassy per primi) hanno lavorato per
migliorare le prestazioni a vela, senza peraltro stravolgere la loro peculiarità.
Il risultato è lampante: certo le performance non possono essere
paragonate a quelle dei cruiser sportivi. Al di là della velocità pura,
quello che conta realmente è il rapporto, difficile da quantificare, che
considera, insieme alla media di percorrenza giornaliera, la stanchezza
sentita sia dall’equipaggio sia dall’attrezzatura. Da questo punto di vista
le prestazioni già imbattibili sono state ulteriormente migliorate.
Hallberg Rassy 40, il fascino di sempre
Con piccoli cambiamenti, il famoso cantiere svedese sta rinnovando la
gamma mantenendo lo stesso stile inconfondibile. L’HR 40 uscito nel
2003 denota un’attenzione particolare alle performance. German Frers
ha lavorato sulle linee d’acqua (meno slanci), sulle appendici (più profonde)
e sul piano velico (aumentato con l’adozione di un armo a
19/20). Il tutto senza tornare sui ben noti pregi di un dislocamento pesante.
La qualità di produzione in casa Hallberg-Rassy è diventata pro-
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verbiale. Ci limiteremo a fare due esempi significativi: il bulbo non è
semplicemente bullonato allo scafo ma inserito in una flangia integrata
alla stampata; oppure la giunzione scafo/coperta che integra la robusta
falchetta e i perni dei candelieri. Gli interni sono caldi, realizzati
con stile classico, esclusivamente in mogano. Per il 40, sono previste
due varianti: Classic con la dinette a tutta larghezza e Club con due
poltrone a sinistra. Conservativo in molte scelte, HR rimane fedele ad
esempio alla soluzione delle drizze all’albero per non ingombrare il
pozzetto, così come preferisce lasciare il salpancora fuori coperta.
Najad 405, stile contemporaneo
Sono più di trent’anni che la sana concorrenza fra Hallberg-Rassy e
Najad conduce i due cantieri a un’escalation verso la perfezione. Rispetto
al concorrente diretto, Najad produce qualche decina di barche
in meno all’anno. Il Najad 405, naturale evoluzione del 400, è stato
presentato l’anno scorso. Judel e Vrolijk hanno fatto lo stesso tipo di lavoro
che German Frers ha fatto per HR: una somma di piccoli ritocchi
per migliorare le performance (quindi armo frazionato a 19/20 per
aumentare la superficie velica, appendici più profonde, abbandono dello
skeg a favore di una pala di timone sospeso, maggiore lunghezza al
gallegiamento). La grande originalità del 405 (e più generalmente dell’attuale
generazione Najad) riguarda lo stile degli interni. Il design firmato
Dick Young è decisamente contemporaneo per un risultato di
grande eleganza, un autentico lavoro artigianale con legni pregiati
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focus 40’ a pozzetto centrale
(Wenge e Jatoba). Dallo spessore dei materassi alle rifiniture, tutto riflette
in questa barca, non a caso la più cara della nostra selezione, una
cura maniacale per i dettagli. Per le drizze, il rinvio è previsto a ridosso
del paraonde laterali, soluzione che evita le infiltrazioni d’acqua attraverso
il carter senza dover recarsi a piede d’albero per manovrare.
Sunbeam 39, alternativa austriaca
Il costruttore dei Sunbeam, gamma composta da 9 modelli da 24’ a 53’,
è un cantiere austriaco. Gestito dalla famiglia Schoechl, carpentieri di
tradizione, il cantiere pone estrema attenzione nella scelta dei materiali
e realizza tutto a casa (laminazione a mano, falegnameria ed acciai).
Gli scafi sono in fibra e resina poliestere in pieno, le coperte e alcune
paratie in sandwich con anima in poliuretano. In fondo allo scafo viene
incollato un controstampo strutturale. Di fattura classica, il Sunbeam
39 uscito intorno al 2000, come il più piccolo 37, propone un
alternativa valida agli svedesi con alcune scelte originali fra cui il musone
dell’ancora nel dritto di prua o il rinvio delle drizze in pozzetto.
Recentemente Schoechl ha presentato due novità: la nuova ammiraglia
Sunbeam 53 e il Sunbeam 34. Il Sunbeam 39 potrebbe a breve essere
sostituito da un nuovo modello.
Oceanis 42 cc, il jolly francese
La gamma di pozzetto centrale della Bénéteau contava qualche anno
fa altri due modelli (40 e 36 cc) ormai ritirati dalla produzione. Così,
insieme all’ammiraglia Bénéteau 57 le cui linee si ispirano appunto a
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quelle dell’Oceanis 42 cc uscito nel 2001 è l’unico pozzetto centrale
proposto da un cantiere di dimensioni industriali. In passato, altri cantieri
dai grandi numeri si sono affacciati alla nicchia del pozzetto centrale
(Bavaria o Dufour ai tempi della gestion Dufour & Sparks). La carena
disegnata dal Gruppo Finot è realizzata nello stesso stampo dell’Oceanis
411. La costruzione come sempre in casa Bénéteau prevede
uno scafo laminato in pieno, coperta a sandwich e un ampio controstampo
strutturale. In coperta, si distingue per il suo specchio di poppa
classico con una plancia apribile al centro per il bagno. Negli interni,
la presenza di tre oblò frontali rende luminoso il quadrato. Più leggero
e più invelato dei suoi concorrenti la carena è anche meno immersa,
aspetto che ha necessitato di sopraelevare il pagliolo sotto la dinette,
l’unica che non sfrutta tutta la larghezza dell’imbarcazione.
D’altura le barche, l’impiantistica e anche i prezzi
Nella tabella comparativa abbiamo aggiunto al prezzo base i principali
optional che ci sembrano utili, in alcuni casi indispensabili per facilitare
la vita a bordo. A questi costi andrebbero aggiunti quelli dell’eventuale
trasporto in Italia, del materiale di sicurezza, dell’immatricolazione
e dell’assicurazione. Cifre decisamente alte, ma ricordiamo che
le più care di queste barche sono anche quelle che hanno la migliore
rivendibilità e a un prezzo sempre alto. Un ottimo investimento, insomma,
e un modo per sentirsi a bordo come a casa. Anzi meglio visto
che siamo in barca.
CARATTERISTICHE HALLBERG-RASSY 40 NAJAD 405 SUNBEAM 39 OCEANIS 42 CC
COSTRUTTORE HALLBERG-RASSY NAJAD VARVET SCHÖCHL YACHTBAU BÉNÉTEAU
PROGETTISTA German Frers Judel&Vrolijk/Dick Young J&J Design/M. Schöchl Gruppo Finot
LUNGHEZZA SCAFO (Mt) 12,40 12,20 11,95 12,73
LUNGHEZZA GALLEGGIAMENTO (Mt) 10,60 10,44 10,40 n.c.
LARGHEZZA (Mt) 3,82 3,85 3,90 3,91
DISLOCAMENTO (Kg) 10.000 12.200 9.000 8.960
ZAVORRA (Kg) 4.100 4.000 2.650 n.c.
PESCAGGIO (Mt) 1,99 2,10 2,00 1,80
SUPERFICIE VELICA (Mq) 80,80 85,00 79,00 88,81
MOTORE
Yanmar JH4E 40kW, 54 cv
4 cilindri
Volvo Penta D2 41 kW 55 cv
4 cilindri
Yanmar 39 cv 29 kw
55 cv (1.935)
Yanmar 4JH4E 39 kW 54 cv
4 cilindri
ELICA 3 pale fisse su linea d'asse 3 pale abbatibili su S drive 3 pale fisse su linea d'asse 3 pale fisse su linea d'asse
NAFTA (Lt) 445 (serbatoi inox) 230 (serbatoi inox) 205 (serbatoio inox) 240
ACQUA (Lt) 460 (serbatoi inox) 550 (serbatoi inox) 350 (serbatoi inox) 580 (2 serbatoi)
BOILER (Lt) 40 40 40 42
SERBATOIO ACQUE NERE (Lt) n.c. 60 58 80
BATTERIE (12V)
1x60A (motore)
+ 2x225 A (servizio)
1x75A (motore)
+ 2x240 A (servizio)
1x88A (motore)
+ 2x100 A (servizio)
1x110A (motore)
+ 2x140 A (servizio)
ALTERNATORE (A) 60 115 n.c. 40
PREZZO BASE 292.400 330.000 231.300 170.400
COPERTA IN TEAK di serie di serie di serie 8.902
VELE DI SERIE fiocco su rullafiocco Furlex
VELE OPTIONAL
SPI
ARMO
ATTREZZATURA DI COPERTA
SALPANCORA E ANCORAGGIO
randa avvolgibile
con stecche verticali (3.355)
gennaker
con bompresso amovibile (5.118)
randa steccata e genova triradiale
in pentex
randa avvolgibile
con stecche verticali (5.790)
gennaker full radial (2.925)
randa avvolgibile in Dacron
e genoa avvolgibile
genoa Genesis Performance
(1.831)
spinnaker+attrezzatura+tangone
(3.271+1.049+5.027)
randa semisteccata
+genova avvolgibile in dacron
avvolgiranda dentro albero (745)
attrezzatura+tangone senza spi
(1.236 + 307)
in testa,
in testa,
19/20, albero a 3 ordini di crocet- 19/20, albero a 3 ordini di crocet-
albero a 2 ordini di crocette, vang albero a 2 ordini di crocette, vang
te, boma e vang rigido Selden te, boma e vang idraulico Selden
rigido
rigido
2 winch da 50 St (Primari)
+ 2x30 Cts
3.724 + ancora delta 20 kg +
60 mt di catena
2 winch da 52 St (Primari)
+ 2x40 Cts
di serie con ancora Cqr
e 60 mt di catena
2 winch da 50 St (Primari)
+ 2x30 sulla tuga
di serie ancora Cqr 20 kg
e 50 mt di catena
pack yacht club (4.088) con winch
elettrico SXH40.2
di serie + ancora 20 kg Britanny +
32 mt catena (pack yacht club)
RISCALDAMENTO di serie (Webasto AirTop 3500) di serie Webasto 5000 (3.594) Webasto 5000 (3.662)
ELICA DI PRUA elettrica 8 cv (5.425) elettrico 8 cv (5.452) (6.630) con batteria (6.200)
GRUPPO ELETTROGENO Mastervolt 3,5 Kw (12.324) Mastervolt 3,5 Kw (12.754) 2,8 Kw (9.830) 7 Kw (16.780)
STAZIONE VENTO, ECO, LOG, CHARTPLOTTER di serie Raymarine ST60 (2.725) di serie
Raymarine ST60 (8.330)
pack elettronica
VHF Raymarine 240 Edsc (1.369) Raymarine 240 Edsc (1.334) Raymarine 240 Edsc (2.130) pack elettronica
RADAR
Raymarine E80 (multifunzione)
(7.396)
Raymarine E80 (multifunzione)
(5.990) senza antenne
Raymarine E80 (multifunzione)
(7.254)
antena Radome (2.230)
AUTOPILOTA Raymarine St 7001 (6.146) Raymarine St6100 (4.810) Raymarine St6200S2 (5.306) pack elettronica
PREZZO TOTALE 331.111 371.780 271.916 222.880
INFORMAZIONI
Tel. 06 44237537
www.hallberg-rassy.it
Tel. 02 7490483
www.najad.com
Tel. 06 3221835/ 0565 916742
www.schoechl.com
Tel. 0521 243200
www.beneteau.com
I prezzi indicati sono intesi al netto dell’Iva, franco cantiere
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