anzio - il Caffè

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14LE AZIENDE INFORMANO n. 250 - dal 27 settembre al 10 ottobre 2012Al di là dei gusti, ci sono alcuni requisiti che migliorano notevolmente il valore e la vivibilità di una abitazioneUNA CASA È BELLA DAVVERO SE...Sta sorgendo ad Apriliaun nuovo elegantequartiere con moltoverde e appartamentidi grande qualitàIn casa si vive una parte troppo importantedella propria vita per nonpretendere, nel momento dell’acquisto,tutta una serie di requisiti che neincrementano il valore e la “vivibilità”.Perché una casa deve essere sì bella,ma anche con bassi costi di mantenimento.Il Quartiere Trentastelle offre,ad un prezzo conveniente, una serie dicaratteristiche che qualificano un appartamento,aumentandone non solo labellezza, ma anche il valore d’uso.LUMINOSITÀOgni appartamento ha un grande finestronenel soggiorno che dà sulterrazzo e permette di vivere in unaVeduta aerea dell’area in cui sta sorgendo il nuovo quartierecasa piena di luce, in palazzine distanziatein modo da lasciare sempreottime vedute.GRANDE TERRAZZOOltre alle luminose finestre ogni appartamentoè dotato di un terrazzo particolarmentegrande, coperto e riparato ailati così da poterlo vivere per tutto l’annocome fosse una stanza in più dellacasa e in cui è possibile pranzare comodamentein almeno otto persone. Inoltreè dotato di vani chiusi che fungonoda ripostiglio e, lungo tutto il suo sviluppo,è corredato da fioriere dotate di impiantodi irrigazione.FINITURE DI QUALITÀLe vasche idromassaggio sono Jacuzzi,le caldaie sono Vaillant, i condizionatoriDaikin, i pavimenti Impronta Ceramiche,i parquet Corà, i sanitari Hatria, lerubinetterie Mamoli, le finestre in Douglasmassello sono Fratoni Serramenti,le porte interne Cormo, i portonciniblindati DierreELEGANTE QUARTIEREUn quartiere nuovo con molto verde,IL PALAZZETTO DELLO SPORTAll’interno del QuartiereTrentastelle si sta realizzandouno splendido Palazzetto delloSport da 1800 posti omologatoper quasi tutti gli sport (basket,pallavolo, ginnastica, calcetto,boxe, ecc…)parcheggi, belle palazzine, servizi a portatadi mano: supermercato, scuole,parco pubblico, chiesa, stadio, fermataautobus, stazione ferroviaria, impiantisportivi e con una magnifica area di parcopubblico, tutto raggiungibile senzausare l’auto!!IN UNA CITTÀ CON TUTTI I SERVIZIAprilia è la quarta città del Lazio per dimensioni,non troppo grande né troppopiccola, perché offre tutti i servizi caratteristicidi un capoluogo di provincia. Ilmare ed i Castelli Romani distano 15Km ed il centro di Roma è raggiungibilein 30 minuti con un comodo servizioferroviario. Il Quartiere Trentastelle èrealizzato all’interno della città e rispondeper caratteristiche costruttive e rifiniturealle esigenze di chi cerca unasplendida sistemazione ad un prezzoconveniente.LA TERZA PALAZZINAÈ iniziata la costruzione del terzo edificio (nella foto le prime 2 già ultimate) in cui èpossibile personalizzare gli appartamenti a proprio gusto con i materiali e le soluzioniabitative preferite (porte a scrigno, armadi a muro, piastrelle, pavimenti, tende da sole,zanzariere, ecc…)ATTICOAPPARTAMENTOMEDIOALTRE CARATTERISTICHEFacciata in cortina di prima qualitàper evitare costose manutenzioni,doppio isolamento termico e acustico,infissi esterni ad elevata classe diisolamento, doppi ascensori, soffittee box privati, spazi condominiali attrezzatie zone verdi comuni recintate,servizio di portineria.+ISTITUTODI CREDITOCONVENZIONATOAPPARTAMENTOGRANDEContattiPer ulteriori informazioniwww.trentastelle.itoppureTEL 06.85.20.65345.92.74.014STRAORDINARIE OFFERTE PER LE GIOVANI COPPIEAPPARTAMENTO PICCOLO

n. 250 - dal 27 settembre al 10 ottobre 2012 ECONOMIA15Il leader regionale di Confcommercio e n. 2 di Unioncamere Lazio chiede infrastrutture, accesso al credito e meno burocraziaZottola: imprese forti, nonostante le bancheI punti di forza: l’offertaturistica, PMI innovativee la grande tradizioneagricola e artigianaFrancesco BudaLavoro, crisi, imprese. Possibileche sia tutto nero? Ne abbiamo parlatocon Vincenzo Zottola, personaggiodi indubbio rilievo nel panoramaimprenditoriale della nostra regione.È infatti Presidente di ConfcommercioLazio, Vicepresidente di UnioncamereLazio e Presidente della Cameradi Commercio di Latina. Abbottonatoe cauto, mostra comunque unquadro con buone carte ancora dagiocare per commercianti e imprenditorilocali.Un suo bilancio di questi primitre mesi da presidente di ConfcommercioLazio?«I primi mesi sono stati dedicati allariorganizzazione del sistema amministrativoe all’individuazione delleprincipali azioni da perseguire. Abreve potremo iniziare la fase operativadi rilancio delle politiche di sostegnoe sviluppo per la categoria».In provincia di Roma è concentratoil 7,5% di tutte le impreseguidate da stranieri e l'area pontinane ha molte altre, come l'interoLazio: sono una minaccia o un'opportunità?Cosa possono imparareda esse gli imprenditori e i commerciantinostrani?«La ricchezza non solo culturale,ma anche imprenditoriale che dà lapresenza di stranieri è di grande valore.Nella maggior parte dei casi questidimostrano una grande intraprendenzae un fortissimo attaccamentoal proprio lavoro, due qualità da cuiprendere spunto».Alla luce dei tanti disservizi edoglianze dei cittadini e dellabrutta piega che hanno preso moltiservizi di pubblica utilità (acqua,rifiuti, trasporti in primis),come vede lei certe gestioni?«La spending review attuata dalCOMMERCIOUn buon intervento è quello dei Centri commerciali naturaliGoverno italianorappresenta un’occasioneper i gestoridei servizi di pubblicautilità, che dovrebberoe devonosottostare a rigideregole di risparmioe controllo di gestione».Senza una seria differenziataporta a porta, la bollettadell'immondizia è in continuoaumento, consalassate soprattutoVINCENZO ZOTTOLAPresidente Confcommercio Lazio, vicepresidente di UnioncamereLazio e presidente della Camera di Commercio di LatinaAgliamministratorilocali chiedo unaraccolta differenziatacon regole chiare econtrolli efficaci etrasparentiper imprese, artigianied esercenti.Per non parlaredelle cartelle pazze...Cosa chiedeteagli amministratorilocali?«Di proporre formulesempre più all’avanguardiaper avviareun percorso virtuosoche porti alla riduzione del rifiutoindifferenziato, con regolechiare e strumenti di facile utilizzo.Inoltre è necessario individuare formedi controllo efficaci e trasparenti,che vadano a favore delle imprese edei cittadini».Si può trovare una sinergia tracommercio e mondo agricolo, cheancora vanta molte eccellenze egrandi prodotti nel Lazio?«La vera sinergia può trovarsi soloa partire dalla qualità e dall’integrazione.Il commercio sempre di più sista organizzando per dare spazioall’interno dei propri puntivendita ai grandi prodottidel Lazio, favorendoneil consumo.D’altro canto i produttoriagricolistanno accelerandoun processo diproduzione all’insegnadei più altistandard di qualità,tenendo conto delleesigenze di commercializzazione.L’enogastronomiarappresentauna delle maggiori potenzialitàdi attrazione turistica e va potenziata».Come far convivere la Grandedistribuzione organizzata, i supermercati,con le produzioni localie le PMI locali?«La Confcommercio si è resa protagonistadi un progetto che va proprioin questa direzione: la creazionee la promozione di Centri CommercialiNaturali, che uniscono insieme ivantaggi della grande distribuzione ele caratteristiche dei piccoli e medicentri urbani. Attraverso di questi,vengono valorizzate le produzioni locali,in quanto esposte nel loro contestonaturale».LATINALa sede della Camera di Commercio. Il Lazio ospita il 9,9% delle imprese italianeBoom di export made in Lazio e stranieriL'imprenditoria laziale si internazionalizza,dentro e fuori: sbarca all'esteroe ha un vero boom di aziende guidateda stranieri. Le esportazioni del madein Lazio continuano a crescere, anchese meno della media nazionale. Nelsecondo trimestre 2012 lʼexport laziale– fanno sapere le Camere di commercio- cresce dellʼ1,6 per cento, (8,5 miliardi,il 4,4 per cento del totale nazionale).Scende del 5,5 per cento lʼexportdi Roma, mentre va molto meglio nellealtre province, in particolare Latina(+4,2%) e Frosinone. Il principale destinatariodelle merci continua ad esserelʼUe a 27 con il 61,7%, poi lʼAsia Orientale(9,2%), i Paesi europei extra UeLe piccole e medie imprese lazialisono schiacciate dalle tassepiù alte d'Italia, rallentate da serviziburocratici pessimi e da infrastruttureferme a 30 anni fa:come fare a non scoraggiarsi e anon mollare tutto?«Rimanendo convinti di rappresentareil vero motore di sviluppodell’intero Paese e non perdendo maila fiducia nelle proprie capacità creativee innovative».Si è rinfocolato il dibattito sulpresunto aeroporto civile a Latina:ma per imprese e commerciantidi Latina e del Lazio non sonoben altre le priorità, a cominciareda strade come la 148 Pontina?«La priorità sono le infrastrutturein senso generale, viarie, ferroviarie,aeroportuali e marittime. Latina disponegià ora di una linea ferroviariadiretta e veloce con Roma e di investimentigià stanziati per l’adeguamentostradale di collegamento conla Capitale. L’aeroporto civile da unlato e il potenziamento della portualitàcommerciale di Gaeta rappresentanodue iniziative molto importantinon solo per la nostra provincia,ma per l’intera economia regionale,capaci di liberarenotevoli potenzialitàinespresse in terminidi trasportomerci e passeggeri».Come leaderdella commerciolaziale, nonchépersona ai verticidel sistema camerale,di cosa è più orgoglioso?«Di poter rappresentare impresevive ed energiche nonostantela crisi economica e di poter essereportavoce delle loro esigenze di crescita».Le tre cose peggiori e che vorrebbecambiare nel suo tripliceruolo di leader dei commerciantilaziali e di esponente delle Cameredi commercio?«Il sistema di accesso al credito,una formazione slegata dalle esigenzedi impresa e una burocrazia cheSulgioco d’azzardoche toglie soldiall’economia sana eprovoca usura, stiamosensibilizzando icommercianti(8%) e il Nord America (6,1%). I prodottilaziali più esportati sono: articoli farmaceutici,chimico-medicinali e botanici(57,2 per cento), mezzi di trasporto(15,9 per cento) e apparecchi elettrici(6 per cento). Le imprese di matriceestera continuano ad aumentare e sonol'8,69% a fine giugno, a fronte diuna media nazionale del 7,4%. Ciò èfacilmente spiegabile con il gran numerodi imprese straniere presenti su Romae provincia (9,75%). In provincia diLatina la componente straniera è del5,43%, inferiore alla media italiana. Dopola Lombardia, siamo la regione conpiù imprese straniere attive (11,2% deltotale in Italia).rallenta o mette a rischio gli investimentiimprenditoriali».Le tre cose migliori del “sistemaLazio”?«L’articolazione dell’offerta turistica,le PMI maggiormente innovative eall’avanguardia nel mondo e la grandetradizione agricola e artigiana».Cosa la preoccupa di più?«L’assenza di liquidità e la difficoltàdi accesso al credito per le imprese».I commercianti pontini hannofatto un accordo con la Guardia diFinanza per il contrasto all'usura.La Consulta nazionale antiusuradice che la causa principale di questapiaga è il “gioco” d'azzardo,settore dove il Lazioguida la classifica nazionaledella spesapro capite. Spesache nel 2011 ha assorbitoil 10% deiconsumi totali(quasi 80 mld dieuro) e nei soliprimi sei mesi del2012 ha bruciatoquasi 45 miliardi dieuro. Tutti soldi sottrattiai consumi sani.Chi scommette non compra.Stanno facendo qualcosale imprese e gli esercenti laziali atal proposito?«Sulla scia di quanto sottoscrittoda Confcommercio Latina, stiamoavviando un’azione di sensibilizzazioneper i commercianti del Lazio».Come contate di arginare questaenorme spesa dirottata versoun settore senza indotto e che faridurre tutti gli altri consumi?«È un problema ancora in fase distudio e valutazione».

n. 250 - dal 27 settembre al 10 ottobre 2012 ECONOMIA15Il leader regionale di Confcommercio e n. 2 di Unioncamere Lazio chiede infrastrutture, accesso al credito e meno burocraziaZottola: imprese forti, nonostante le bancheI punti di forza: l’offertaturistica, PMI innovativee la grande tradizioneagricola e artigianaFrancesco BudaLavoro, crisi, imprese. Possib<strong>il</strong>eche sia tutto nero? Ne abbiamo parlatocon Vincenzo Zottola, personaggiodi indubbio r<strong>il</strong>ievo nel panoramaimprenditoriale della nostra regione.È infatti Presidente di ConfcommercioLazio, Vicepresidente di UnioncamereLazio e Presidente della Cameradi Commercio di Latina. Abbottonatoe cauto, mostra comunque unquadro con buone carte ancora dagiocare per commercianti e imprenditor<strong>il</strong>ocali.Un suo b<strong>il</strong>ancio di questi primitre mesi da presidente di ConfcommercioLazio?«I primi mesi sono stati dedicati allariorganizzazione del sistema amministrativoe all’individuazione delleprincipali azioni da perseguire. Abreve potremo iniziare la fase operativadi r<strong>il</strong>ancio delle politiche di sostegnoe sv<strong>il</strong>uppo per la categoria».In provincia di Roma è concentrato<strong>il</strong> 7,5% di tutte le impreseguidate da stranieri e l'area pontinane ha molte altre, come l'interoLazio: sono una minaccia o un'opportunità?Cosa possono imparareda esse gli imprenditori e i commerciantinostrani?«La ricchezza non solo culturale,ma anche imprenditoriale che dà lapresenza di stranieri è di grande valore.Nella maggior parte dei casi questidimostrano una grande intraprendenzae un fortissimo attaccamentoal proprio lavoro, due qualità da cuiprendere spunto».Alla luce dei tanti disservizi edoglianze dei cittadini e dellabrutta piega che hanno preso moltiservizi di pubblica ut<strong>il</strong>ità (acqua,rifiuti, trasporti in primis),come vede lei certe gestioni?«La spending review attuata dalCOMMERCIOUn buon intervento è quello dei Centri commerciali naturaliGoverno italianorappresenta un’occasioneper i gestoridei servizi di pubblicaut<strong>il</strong>ità, che dovrebberoe devonosottostare a rigideregole di risparmioe controllo di gestione».Senza una seria differenziataporta a porta, la bollettadell'immondizia è in continuoaumento, consalassate soprattutoVINCENZO ZOTTOLAPresidente Confcommercio Lazio, vicepresidente di UnioncamereLazio e presidente della Camera di Commercio di LatinaAgliamministrator<strong>il</strong>ocali chiedo unaraccolta differenziatacon regole chiare econtrolli efficaci etrasparentiper imprese, artigianied esercenti.Per non parlaredelle cartelle pazze...Cosa chiedeteagli amministrator<strong>il</strong>ocali?«Di proporre formulesempre più all’avanguardiaper avviareun percorso virtuosoche porti alla riduzione del rifiutoindifferenziato, con regolechiare e strumenti di fac<strong>il</strong>e ut<strong>il</strong>izzo.Inoltre è necessario individuare formedi controllo efficaci e trasparenti,che vadano a favore delle imprese edei cittadini».Si può trovare una sinergia tracommercio e mondo agricolo, cheancora vanta molte eccellenze egrandi prodotti nel Lazio?«La vera sinergia può trovarsi soloa partire dalla qualità e dall’integrazione.Il commercio sempre di più sista organizzando per dare spazioall’interno dei propri puntivendita ai grandi prodottidel Lazio, favorendone<strong>il</strong> consumo.D’altro canto i produttoriagricolistanno accelerandoun processo diproduzione all’insegnadei più altistandard di qualità,tenendo conto delleesigenze di commercializzazione.L’enogastronomiarappresentauna delle maggiori potenzialitàdi attrazione turistica e va potenziata».Come far convivere la Grandedistribuzione organizzata, i supermercati,con le produzioni localie le PMI locali?«La Confcommercio si è resa protagonistadi un progetto che va proprioin questa direzione: la creazionee la promozione di Centri CommercialiNaturali, che uniscono insieme ivantaggi della grande distribuzione ele caratteristiche dei piccoli e medicentri urbani. Attraverso di questi,vengono valorizzate le produzioni locali,in quanto esposte nel loro contestonaturale».LATINALa sede della Camera di Commercio. Il Lazio ospita <strong>il</strong> 9,9% delle imprese italianeBoom di export made in Lazio e stranieriL'imprenditoria laziale si internazionalizza,dentro e fuori: sbarca all'esteroe ha un vero boom di aziende guidateda stranieri. Le esportazioni del madein Lazio continuano a crescere, anchese meno della media nazionale. Nelsecondo trimestre 2012 lʼexport laziale– fanno sapere le Camere di commercio- cresce dellʼ1,6 per cento, (8,5 m<strong>il</strong>iardi,<strong>il</strong> 4,4 per cento del totale nazionale).Scende del 5,5 per cento lʼexportdi Roma, mentre va molto meglio nellealtre province, in particolare Latina(+4,2%) e Frosinone. Il principale destinatariodelle merci continua ad esserelʼUe a 27 con <strong>il</strong> 61,7%, poi lʼAsia Orientale(9,2%), i Paesi europei extra UeLe piccole e medie imprese lazialisono schiacciate dalle tassepiù alte d'Italia, rallentate da serviziburocratici pessimi e da infrastruttureferme a 30 anni fa:come fare a non scoraggiarsi e anon mollare tutto?«Rimanendo convinti di rappresentare<strong>il</strong> vero motore di sv<strong>il</strong>uppodell’intero Paese e non perdendo ma<strong>il</strong>a fiducia nelle proprie capacità creativee innovative».Si è rinfocolato <strong>il</strong> dibattito sulpresunto aeroporto civ<strong>il</strong>e a Latina:ma per imprese e commerciantidi Latina e del Lazio non sonoben altre le priorità, a cominciareda strade come la 148 Pontina?«La priorità sono le infrastrutturein senso generale, viarie, ferroviarie,aeroportuali e marittime. Latina disponegià ora di una linea ferroviariadiretta e veloce con Roma e di investimentigià stanziati per l’adeguamentostradale di collegamento conla Capitale. L’aeroporto civ<strong>il</strong>e da unlato e <strong>il</strong> potenziamento della portualitàcommerciale di Gaeta rappresentanodue iniziative molto importantinon solo per la nostra provincia,ma per l’intera economia regionale,capaci di liberarenotevoli potenzialitàinespresse in terminidi trasportomerci e passeggeri».Come leaderdella commerciolaziale, nonchépersona ai verticidel sistema camerale,di cosa è più orgoglioso?«Di poter rappresentare impresevive ed energiche nonostantela crisi economica e di poter essereportavoce delle loro esigenze di crescita».Le tre cose peggiori e che vorrebbecambiare nel suo tripliceruolo di leader dei commerciant<strong>il</strong>aziali e di esponente delle Cameredi commercio?«Il sistema di accesso al credito,una formazione slegata dalle esigenzedi impresa e una burocrazia cheSulgioco d’azzardoche toglie soldiall’economia sana eprovoca usura, stiamosensib<strong>il</strong>izzando icommercianti(8%) e <strong>il</strong> Nord America (6,1%). I prodott<strong>il</strong>aziali più esportati sono: articoli farmaceutici,chimico-medicinali e botanici(57,2 per cento), mezzi di trasporto(15,9 per cento) e apparecchi elettrici(6 per cento). Le imprese di matriceestera continuano ad aumentare e sonol'8,69% a fine giugno, a fronte diuna media nazionale del 7,4%. Ciò èfac<strong>il</strong>mente spiegab<strong>il</strong>e con <strong>il</strong> gran numerodi imprese straniere presenti su Romae provincia (9,75%). In provincia diLatina la componente straniera è del5,43%, inferiore alla media italiana. Dopola Lombardia, siamo la regione conpiù imprese straniere attive (11,2% deltotale in Italia).rallenta o mette a rischio gli investimentiimprenditoriali».Le tre cose migliori del “sistemaLazio”?«L’articolazione dell’offerta turistica,le PMI maggiormente innovative eall’avanguardia nel mondo e la grandetradizione agricola e artigiana».Cosa la preoccupa di più?«L’assenza di liquidità e la difficoltàdi accesso al credito per le imprese».I commercianti pontini hannofatto un accordo con la Guardia diFinanza per <strong>il</strong> contrasto all'usura.La Consulta nazionale antiusuradice che la causa principale di questapiaga è <strong>il</strong> “gioco” d'azzardo,settore dove <strong>il</strong> Lazioguida la classifica nazionaledella spesapro capite. Spesache nel 2011 ha assorbito<strong>il</strong> 10% deiconsumi totali(quasi 80 mld dieuro) e nei soliprimi sei mesi del2012 ha bruciatoquasi 45 m<strong>il</strong>iardi dieuro. Tutti soldi sottrattiai consumi sani.Chi scommette non compra.Stanno facendo qualcosale imprese e gli esercenti laziali atal proposito?«Sulla scia di quanto sottoscrittoda Confcommercio Latina, stiamoavviando un’azione di sensib<strong>il</strong>izzazioneper i commercianti del Lazio».Come contate di arginare questaenorme spesa dirottata versoun settore senza indotto e che faridurre tutti gli altri consumi?«È un problema ancora in fase distudio e valutazione».

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