Progetto <strong>di</strong> Variante al Piano Rego<strong>la</strong>tore Generaleconseguente aumento del<strong>la</strong> mortalità dovuta a investimento. Nel Sistema <strong>di</strong> SIC/ZPS, sonopartico<strong>la</strong>rmente minacciati gli animali caratterizzati da elevata mobilità e territorio <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni ridotte,come i Passeriformi; con modeste potenzialità psico-fisiche – ovvero lenti nel<strong>la</strong> locomozione, pesanti,deboli <strong>di</strong> u<strong>di</strong>to o <strong>di</strong> vista, come ad esempio l’istrice; e con comportamenti svantaggiosi, come adesempio tutte le specie che hanno attività notturna e sono attirate dalle luci stradali e dei veicoli (rapacinotturni, chirotteri, ecc) oppure ancora quelle che sono attirate dalle con<strong>di</strong>zioni termiche del mantobituminoso (rettili ed anfibi ecc.). La mortalità degli in<strong>di</strong>vidui <strong>per</strong> incidenti è partico<strong>la</strong>rmente rilevantenel caso in cui <strong>la</strong> strada tagli un <strong>per</strong>corso <strong>di</strong> migrazione stabilito geneticamente, oppure il <strong>per</strong>corsostradale si frapponga tra gli habitat <strong>di</strong> riproduzione e quelli <strong>di</strong> alimentazione. Sotto questo aspetto sonominacciate soprattutto le popo<strong>la</strong>zioni <strong>di</strong> Anfibi, che sono obbligata ad attraversare le strade <strong>per</strong> recarsinelle pozze e negli habitat umi<strong>di</strong> <strong>di</strong> riproduzione.Tale causa <strong>di</strong> mortalità è un aspetto tutt’altro che marginale, che può <strong>di</strong>ventare un vero e proprio fattorelimitante <strong>per</strong> il rinnovo <strong>di</strong> popo<strong>la</strong>zione delle specie più sensibili, fino a determinare l’estinzione <strong>di</strong> interepopo<strong>la</strong>zioni da un’area. Nei casi <strong>di</strong> metapopo<strong>la</strong>zioni l’aumentata mortalità delle popo<strong>la</strong>zioni ‘source’determinerà un impatto notevole su tutto il sistema inibendo il rinnovo e <strong>la</strong> immigrazione nellepopo<strong>la</strong>zioni ‘sink’ e causando <strong>la</strong> estinzione su una vasta area locale.Incidenza: elevataMitigazione:Il progetto esecutivo del<strong>la</strong> strada andrebbe effettuato con una partico<strong>la</strong>re attenzione e una <strong>per</strong> <strong>la</strong>progettazione e messa in o<strong>per</strong>a <strong>di</strong> notevoli o<strong>per</strong>e <strong>di</strong> mitigazione. In linea <strong>di</strong> massima, si può ipotizzareche un tracciato su viadotto, in alcuni punti potrebbe creare impatti con l’avifauna migratrice (mortalitàe <strong>per</strong><strong>di</strong>ta <strong>di</strong> orientamento e <strong>di</strong> rotta), evitando <strong>per</strong>ò l’effetto frammentazione dell’habitat e <strong>la</strong> mortalitàdelle specie stanziali che vivono intorno al tracciato autostradale. Al contrario un tracciato a rasoaumenterebbe <strong>la</strong> frammentazione dell’habitat delle specie residenti e <strong>la</strong> re<strong>la</strong>tiva mortalità da in<strong>di</strong>vidui,ma <strong>di</strong>minuirebbe l’impatto sulle specie migratrici. In alcuni lotti, si dovrà prendere in considerazione iltracciato in trincea, sotto il piano attuale, in modo da prevedere ponti <strong>di</strong> attraversamento che fungano dacorridoi ecologici <strong>per</strong> <strong>la</strong> flora e <strong>la</strong> fauna selvatica ed infrastrutture lineari.Il tracciato quin<strong>di</strong> dovrebbe seguire una <strong>di</strong>scriminante progettuale che prenda in considerazione: <strong>la</strong>natura degli ecosistemi che attraversa ed il calcolo dell’altezza me<strong>di</strong>a dell’o<strong>per</strong>a nei <strong>di</strong>versi lotti,in<strong>di</strong>viduando il tracciato con l’altezza ottimale e con <strong>la</strong> minore <strong>per</strong><strong>di</strong>ta <strong>di</strong> habitat significativi. Pertanto,secondo attenti sopralluoghi e in base ad un progetto <strong>di</strong> mitigazione dell’o<strong>per</strong>a si dovrebbe <strong>di</strong>segnare untracciato in grado <strong>di</strong> minimizzare tutti gli impatti, che comprenda anche tutte le o<strong>per</strong>e <strong>di</strong> schermaturacon appositi fonoassorbenti, attraversamenti del<strong>la</strong> fauna, barriere assorbenti contro <strong>la</strong> <strong>di</strong>ffusione delpartico<strong>la</strong>to, alberature stradali etc.INCIDENZA DELLE PREVISIONI URBANISTICHE DERIVANTI DALL’ATTO DIADOZIONE SUI SITI NATURA 2000.1) punto f) del<strong>la</strong> delibera <strong>di</strong> adozione “<strong>la</strong> zona territoriale C.3 del vecchio PRG va integralmentericonfermata nel PRG in quanto compatibile, in base allo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> incidenza ambientale, con gliintervenuti vincoli SIC e ZPS, mentre va cassata <strong>la</strong> previsione <strong>di</strong> espansione C5.2 del<strong>la</strong> stessa versonord”.Questo aspetto risulta <strong>di</strong> trattazione complessa derivando e coinvolgendo aspetti del<strong>la</strong> problematicache intervengono su <strong>di</strong>fferenti piani decisionali, quale ad esempio l’osservazione dell’UTC sia al PTPdel<strong>la</strong> Provincia <strong>di</strong> Caltanissetta, sia al<strong>la</strong> variante del PRG me<strong>di</strong>ante <strong>la</strong> previsione <strong>di</strong> istituti <strong>per</strong>equativi.La confluenza delle due osservazioni comporta, che mentre l’osservazione al PTP del<strong>la</strong> Provincia <strong>di</strong>Caltanissetta mira ad una ridefinizione delle aree e<strong>di</strong>ficabili presenti all’interno del SIC/ZPSattestandole a circa un/terzo delle previgenti previsioni, quel<strong>la</strong> al<strong>la</strong> variante <strong>di</strong> PRG prevede <strong>la</strong>compensazione del<strong>la</strong> notevole <strong>di</strong>minuzione delle aree e<strong>di</strong>ficabili me<strong>di</strong>ante istituti <strong>per</strong>equativi checonsentano <strong>la</strong> tras<strong>la</strong>zione <strong>di</strong> cubatura derivante da aree tute<strong>la</strong>te su aree da in<strong>di</strong>viduare e che prevedano<strong>la</strong> conseguenza che le aree oggetto <strong>di</strong> tras<strong>la</strong>zione vengano cedute gratuitamente all’amministrazione.<strong>Valutazione</strong> Ambientale Strategica – RAPPORTO PRELIMINARE - Pagina 90
Progetto <strong>di</strong> Variante al Piano Rego<strong>la</strong>tore GeneraleL’azione combinata delle due previsioni comporterebbe una notevole acquisizione al patrimoniopubblico <strong>di</strong> vaste aree oggetto <strong>di</strong> tute<strong>la</strong> ed una riqualificazione urbanistica ed ambientale degli ambitie<strong>di</strong>ficati.La zona C3 del PRG del 1972 aveva una estensione complessiva <strong>di</strong> 600 ha e prevedeva un inse<strong>di</strong>amento<strong>di</strong> 30.000 <strong>per</strong>sone.Per quanto riguarda l’arenile in tutta <strong>la</strong> sua estensione si segna<strong>la</strong> che le dune costiere e le spiagge,<strong>di</strong>sturbate dal forte afflusso <strong>di</strong> <strong>per</strong>sone nel<strong>la</strong> stagione estiva, risentono del<strong>la</strong> pesante presenza antropica,essendo caratterizzate da habitat fragili e molto vulnerabili. La fruizione turistico-ricreativa <strong>di</strong>retta sulledune, con calpestio stanziale o <strong>di</strong> attraversamento, costituisce un ostacolo all’inse<strong>di</strong>amento del<strong>la</strong>vegetazione naturale e una forte alterazione dei processi <strong>di</strong> formazione delle dune vive, in partico<strong>la</strong>renei rapporti tra erosione e deposito <strong>di</strong> sabbia.Per quanto riguarda le fitocenosi e le zoocenosi presenti nel SIC possono essere elencati i seguentiimpatti <strong>di</strong>retti:- traffico pedonale sulle dune, con calpestio e conseguente compattazione del terreno e <strong>di</strong>struzionedel<strong>la</strong> vegetazione erbacea;- aumento del<strong>la</strong> presenza <strong>di</strong> cani e gatti randagi, semi-domestici;- aumento del<strong>la</strong> presenza <strong>di</strong> specie commensali dell’uomo (ratti e topi);- aumento degli inquinanti e <strong>di</strong> rifiuti nell’habitat;- mo<strong>di</strong>ficazioni strutturali e floro-vegetazionali dell’habitat dunale;- maggiore possibilità dell’insorgere <strong>di</strong> incen<strong>di</strong>.I suddetti impatti determinano effetti negativi sui:siti <strong>di</strong> riproduzione;siti <strong>di</strong> alimentazione;siti <strong>di</strong> svernamento;corridoi <strong>di</strong> spostamento.Le specie in<strong>di</strong>catrici presenti nel SIC che verrebbero influenzate negativamente sono complessivamente16 e sono riportate <strong>di</strong> seguito (Tab. 29).C<strong>la</strong>sse Specie Stato conservazioneRUMUPAMRUUUUUUUUCaretta carettaG<strong>la</strong>reo<strong>la</strong> pratinco<strong>la</strong>Crocidura sicu<strong>la</strong>CharadriusalexandrinusAphanius fasciatusBufo siculusOrycto<strong>la</strong>guscuniculusZamenis situ<strong>la</strong>Plega<strong>di</strong>s falcinellusCharadrius dubiusLimosa limosaSterna sandvicensisTringa totanusP<strong>la</strong>talea leucoro<strong>di</strong>aChlidonias nigerSterna albifronsDa notare che lo status <strong>di</strong> in<strong>di</strong>catore <strong>di</strong> parecchie delle 16 specie è già critico (colore rosso) e che<strong>per</strong>tanto l’ulteriore aggravio potrebbe significare <strong>la</strong> <strong>per</strong><strong>di</strong>ta significativa <strong>di</strong> popo<strong>la</strong>zione con estinzionilocali ed un impoverimento del<strong>la</strong> <strong>di</strong>versità del SIC.Incidenza: me<strong>di</strong>o-alta<strong>Valutazione</strong> Ambientale Strategica – RAPPORTO PRELIMINARE - Pagina 91