12.07.2015 Views

Rapporto preliminare per la Valutazione ... - Comune di Gela

Rapporto preliminare per la Valutazione ... - Comune di Gela

Rapporto preliminare per la Valutazione ... - Comune di Gela

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Progetto <strong>di</strong> Variante al Piano Rego<strong>la</strong>tore GeneraleUn territorio antropizzato è un organismo vivo, e se non è stato adeguatamente alimentato e, soprattutto,se ha subito traumi, come ogni organismo debilitato deve “recu<strong>per</strong>are” tono e livello <strong>di</strong> energie adeguateal “tempo presente”.Così si può usare il termine “recu<strong>per</strong>o” non solo riferendoci allo stato degradato dell’e<strong>di</strong>lizia ma anche<strong>per</strong> una produttività capace potenzialmente <strong>di</strong> essere competitiva nel mondo attuale e non ancora ingrado <strong>di</strong> farlo <strong>per</strong>ché non organizzata in termini moderni. Recu<strong>per</strong>are, cioè una produttività all’attualità.5.1.h2 Recu<strong>per</strong>o anche produttivoAllora <strong>la</strong> paro<strong>la</strong> “recu<strong>per</strong>o” può essere oggi usata sempre più, secondo una <strong>la</strong>rga accezione del termine,tuttavia essa riserva ancora un suo significato specifico rispetto al patrimonio e<strong>di</strong>lizio degradato edeprezzato. In altri termini, se “recu<strong>per</strong>are le possibilità e le potenzialità <strong>di</strong> un territorio significamobilitare tutta una vitalità impren<strong>di</strong>toriale e <strong>la</strong>vorativa, applicando<strong>la</strong> secondo moderne capacitàorganizzative e tecnologiche alle sue “risorse reali” facendole passare ad uno “sviluppo sostenibile”,par<strong>la</strong>ndo <strong>di</strong> una città resta <strong>per</strong>ò sempre in un primo piano il problema del recu<strong>per</strong>o del suo patrimonioabitativo ed e<strong>di</strong>lizio, quando questo è degradato. E il degrado e<strong>di</strong>lizio e urbanistico <strong>di</strong> Ge<strong>la</strong> èemblematico!Già si è par<strong>la</strong>to a lungo dei problemi produttivi, ma come si è accennato, il chiedersi “se si debba primaprocedere ad un moderno “recu<strong>per</strong>o produttivo”, o a quello e<strong>di</strong>lizio è questione <strong>di</strong>fficile a risolversi e,presa genericamente, è questione inutile.Per Ge<strong>la</strong> è necessario porre con urgenza il problema del “recu<strong>per</strong>o produttivo”, ma è più che urgente,imme<strong>di</strong>ato, far mano al recu<strong>per</strong>o urbano e dei tessuti abitativi. La scossa culturale che questo significaappare <strong>per</strong> <strong>la</strong> città <strong>di</strong> Ge<strong>la</strong> come l’inizio <strong>di</strong> un movimento vitale e capace <strong>di</strong> orizzonti e <strong>di</strong> s<strong>per</strong>anzenuove tale da poter attivare, in parallelo, tutto lo scenario del “recu<strong>per</strong>o produttivo”.5.1.h3 Imme<strong>di</strong>ato il Recu<strong>per</strong>o del<strong>la</strong> CittàLa crescita <strong>di</strong> Ge<strong>la</strong>, a partire dal dopoguerra, ha origini <strong>di</strong>verse. In una moderna con<strong>di</strong>zionedell’economia era <strong>la</strong> stessa ubicazione del<strong>la</strong> città, destinata ad attrarre popo<strong>la</strong>zione. Essa è in unapianura, in riva al mare, nel punto baricentrico <strong>di</strong> un golfo che è linea terminale verso cui degradalentamente un’ampia conca agrico<strong>la</strong>.Ma non c’è dubbio che emerge come fenomeno capace <strong>di</strong> attrazione l’instal<strong>la</strong>zione del “Petrolchimico”.Per varie ragioni, comunque, Ge<strong>la</strong> dai circa 30.000 abitanti originari passa nel 1951 a 43.000. nel ‘61 a55.000, nel ‘71 a 67.000, nell’81 a 75.000, nel ‘91 a80.000. Paralle<strong>la</strong>mente all’aumento demografico si costruiscono case. La corsa all’e<strong>di</strong>ficazione sicomprende ancora meglio se si tiene conto che nel ‘51 l’in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> affol<strong>la</strong>mento era <strong>di</strong> 2,78 abitanti <strong>per</strong>vano, e nel ‘61 ancora <strong>di</strong> 2,09, mentre al<strong>la</strong> fine del<strong>la</strong> corsa, nel 1991 <strong>di</strong> 0,94 <strong>per</strong> vano. Questo secondo idati ISTAT che, sovente, vengono ritenuti sottostimati.In rapporto al<strong>la</strong> città <strong>la</strong> crescita è <strong>di</strong> grande consistenza. La tensione <strong>la</strong>vorativa e realizzativa <strong>per</strong> esserecompresa nel suo significato sociale va valutata in re<strong>la</strong>zione al<strong>la</strong> re<strong>la</strong>tiva debolezza del<strong>la</strong> strutturaeconomica impren<strong>di</strong>toriale e <strong>di</strong>rigenziale, e al<strong>la</strong> conseguente incapacità <strong>di</strong> far fronte al fenomeno concapacità <strong>di</strong> sintesi. Sono mancate anche le capacità <strong>di</strong> far crescere quelle ossature citta<strong>di</strong>ne e civichecapaci <strong>di</strong> condurre in processi armonici e unitari, le vitalità che in qualche modo si sono manifestate. Ilpatrimonio e<strong>di</strong>lizio realizzato nel<strong>la</strong> “corsa” è così risultato una certa parte (quel<strong>la</strong> soprattutto delleespansioni degli anni ‘50 e ‘60 e attorno al Centro Storico <strong>di</strong> impianto federiciano) accorpata, contessuti molto serrati in cui il “pieno” è prevalente sul ”vuoto”. Bisogna aggiungere che sono riscontrabilievidenti carenze, anche se solo igienicamente e <strong>per</strong> <strong>la</strong> prevalenza <strong>di</strong> pieni; l’impianto, in queste parti <strong>di</strong>Ge<strong>la</strong>, in realtà possiede comunque una qualità formale che riflette un singo<strong>la</strong>re or<strong>di</strong>ne civico in cui gliinterventi, seppure abusivi, hanno seguito l’andamento dell’impianto preesistente.Il resto è come un enorme <strong>di</strong>sseminato <strong>di</strong> manufatti e<strong>di</strong>lizi senza coesione e legami sufficienti, <strong>per</strong> cuil’e<strong>di</strong>ficazione si è manifestata secondo <strong>la</strong> convergenza <strong>di</strong> tre tipologie:A) Residenziale privata;B) E<strong>di</strong>lizia economica e popo<strong>la</strong>re;C) Abusiva.L’impatto visivo ed il degrado che appare viene confermato dal<strong>la</strong> quantità del<strong>la</strong> tipologia Abusiva (C) edal<strong>la</strong> stima del<strong>la</strong> <strong>per</strong>centuale che questa raggiunge rispetto a tutto il costruito.È un regime <strong>di</strong> “auto-costruzione” che <strong>per</strong>ò non è del genere “baraccamento”, nè delle “bidonville”, matende ad una e<strong>di</strong>lizia piccolo borghese, con fenomeni <strong>per</strong>fino lussuosi negli interni, mentre gli esterni<strong>Valutazione</strong> Ambientale Strategica – RAPPORTO PRELIMINARE - Pagina 46

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!