Rapporto preliminare per la Valutazione ... - Comune di Gela

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Progetto di Variante al Piano Regolatore GeneraleStesura definitiva del P.P. C3 approvato con stralcio della fascia a mare e obbligo di ristudio dellastessa, D.P.R. n.90 del 22.05.1987 e delibera di C.C. per modifiche e presa d’atto n. 387 del 06.11.1990.P.P. C4 approvato con D.A. 82/85 del 05.07.1985a) Elenco delle Varianti al P.R.G. che hanno collocazione nel Territorio Aperto:1991-95Eliporto D.A. n. 162 del 19.02.1991Cimitero Farello localizzazione in variante1996Centro Direzionale AGIP, zona Castelluccio, è approvato con D.A. n.1034/DRU del 23.11.1996.Cimitero Farello, approvato con delibera del C.C. n. 69 del 14.05.1996 ampliamento1997Discarica Comprensoriale Timpazzo, approvata con D.A. n.89 del 31.01.1997.Struttura Sportiva (Ditta: Romano – Arena), approvata con D.A. n.19 del 20.01.1997Centro Sportivo Punto Azzurro, approvato con D.A. n.20 del 20.01.1997Centro Tiro al Piattello, approvato con D.A. n.20 del 27.01.1997.1998Il Kartodromo è approvato con D.A. n. 176 del 23.04.1998.Struttura sportiva Pellegrino2000Albergo Villa Daniela, approvato con D.A. n.243 del 26.07.2000Albergo Pandolfo, approvato con D.A. n.477 del 07.12.2000Parco Sportivo Marinetti, approvato con D.A. 497/DRU del 12.12.20002001Caserma VV.FF., ha già ottenuto l’assenso del Comando Provinciale dei VV.FF. con nota n. 7224 del28.09.2001, della Soprintendenza ai BB.CC. e del Genio Civile.2002Aeroporto Ponte-Olivo, approvato in sede di Conferenza dei Servizi il 05.03.20022003Autostrada Siracusa-Gela, Variante al tracciato, approvato con delibera del Consiglio Comunale n.8 del05.02.2003, parere ex art.7, Lr 65/81.2004Piano Commerciale, adottato dapprima con delibera commissariale, è stato poi approvatodall’assessorato in regime di silenzio assenso. L’approvazione, avvenuta ai sensi dell’art.5, comma 5,della Lr 28/99, è stata comunicata dall’ARTA con nota n. 62419 del 28.09.2004Centro Turistico Ricettivo (ditta Oasis s.r.l., località Contrada Femmina Morta), approvato in sede diConferenza dei Servizi il 05.03.2002Struttura Sanitaria (ditta Casano, località Contrada Casalini), approvato in sede di Conferenza deiServizi l’01.04.2004Parco Alberghiero (ditta Satorini, località Contrada Femmina Morta), approvato in sede di Conferenzadei Servizi l’01.07.2004b) Elenco delle Varianti al P.R.G. che hanno collocazione all’interno del Centro Abitato:1984Carcere Mandamentale, approvato con D.A. del 30.11.1984 n.460.1987I.P.S.I.A., approvata con D.A. n.1415/1987;1989Il Parco Territoriale di Montelungo approvato con D.A. n.1872 del 18.12.89;1992USL Uffici Amministrazione, approvato con D.A. n.460 del 27.07.1992;1996Palazzo di Giustizia, approvato con D.A. 27.07.19961999Programma Integrato d’Intervento Area Catania-Casciana, approvato con D.A. n. 231 del 09.06.1999.n.3 Programmi Costruttivi Aree PEEP n. 1, 2 e 3 delibera di CC n.196 del 24.11.992005Programmi costruttivi Gela 2005; Gela Area 4 Nord; IMPRENITO; DUE EMMEValutazione Ambientale Strategica – RAPPORTO PRELIMINARE - Pagina 30

Progetto di Variante al Piano Regolatore Generale5.1 DESCRIZIONE DEI CONTENUTI E DEGLI OBIETTIVI PRINCIPALI DEL PROGETTO DIREVISIONE DEL PIANO REGOLATORE GENERALE5.1.a Dalla Relazione Tecnica del P.R.G.:5.1.a1 Le risorse reali di GelaA questo punto, senza voler invadere le pertinenze di quello che potrà essere un “Piano Strategico” dellaCittà, ma solo per il fatto che, derivando la stesura di questa relazione da una lettura territorialeurbanisticacom’è consentito dallo studio preliminare al PRG, si può sottolineare come le linee disviluppo che le cose stesse invitano a disegnare per Gela, poggiano su quelle che sono le “risorse reali”derivate dalla sua natura e storia, e quindi tenendo conto anche di ciò che è avvenuto nella seconda metàdel secolo XX. E’ oggetto di valutazione anche quanto queste “risorse reali per il loro sviluppo”,potranno e dovranno poggiare sul terziario in genere, e su quello di tipo avanzato in particolare.Le “risorse reali” di Gela possono raggrupparsi in cinque settori:a) Agro-alimentare;b) Industria Chimica;c) Beni Culturali e Ambientali;d) Turismo;e) Talento Posizionale.Solo sviluppando le suscettività di ognuno di questi settori e facendo in modo che il plus-valore,potenzialmente derivabile da ciascuno, resti nel territorio e sia reinvestito (si pensi anche ai versantiinediti delle risorse, alla verticalizzazione, e al marketing), si può cercare di correggere, anche per Gelaquelle negatività che possono dipendere oggi dalla de-territorializzazione della economia.5.1.a1.2 L’agro-alimentareQuesto deve contare su quella valorizzazione della Piana di Gela per la quale da tempo viene indicata laprospettiva di un’uso generalizzato della irrigazione.Si riportava già nello “Schema Generale” del 1996 che “oltre un aggiornamento dei sistemi didistribuzione delle acque, che stanno per attuarsi, bisognerebbe procedere ad una vasta ristrutturazioneaziendale e ad un’organizzazione di stoccaggio della produzione, convenientemente affiancata da catenedel freddo e da un coraggioso impianto di industria agro-alimentare che, malgrado l’aggressività dellegrandi catene alimentari europee, (e transnazionali) riesca a valorizzare la qualità e la tipologia delprodotto e a mantenere in loco il suo “valore aggiunto”.Pensando a questo quadro di attività collaterali al settore agricolo e alla necessità assoluta di un buonmarketing, appare immediata la carenza di un adeguato terziario e la necessità di attivarsi per animarlo.”Lo stato delle cose attuale può registrare a Gela l’attenzione di giovani gruppi di tecnici, e con ciò lapredisposizione ad affrontare il settore con una nuova imprenditorialità. Per l’agro-alimentarel’auspicabile “Piano strategico” di Gela, dovrà porre sicuramente un’attenzione prioritaria ad unavisione che sia intercomunale. Infatti, le potenzialità dell’intiera Piana di Gela e del sistema collinareche la definisce, vanno organizzate anche in connessione alla filiera dei quattro anelli: produzionericerca-verticalizzazione-marketing,che dovrà essere oggetto di monitoraggio sia in ogni suo singoloanello, sia nelle connessioni reciproche. Per questo sono molto opportune operazioni e interrelazionid’ordine intercomunale.5.1.a1.3 L’industria ChimicaPer quanto possibile, il settore dell’industria chimica deve integrarsi con il quadro produttivo di Gela,più di quanto lo sia stato e lo sia tutt’ora. Lo poniamo qui al secondo posto tra i settori produttivi, soloperché è necessario esaminarne, e prevederne il futuro in relazione a quello della città, e per farlo,vannoposte alcune domande.Qual è il futuro del petrolchimico, e in concreto qual è il futuro economico di tutto il contesto dell’areaMediterranea in cui è inserita Gela? È possibile pensare ad una permanenza nel settore? E a quali prezzi,anche ambientali?Quali gli aspetti di Joint-venture e di indotto non adeguatamente esplorati nel passato? E’ utileesplorarli oggi?Valutazione Ambientale Strategica – RAPPORTO PRELIMINARE - Pagina 31

Progetto <strong>di</strong> Variante al Piano Rego<strong>la</strong>tore Generale5.1 DESCRIZIONE DEI CONTENUTI E DEGLI OBIETTIVI PRINCIPALI DEL PROGETTO DIREVISIONE DEL PIANO REGOLATORE GENERALE5.1.a Dal<strong>la</strong> Re<strong>la</strong>zione Tecnica del P.R.G.:5.1.a1 Le risorse reali <strong>di</strong> Ge<strong>la</strong>A questo punto, senza voler invadere le <strong>per</strong>tinenze <strong>di</strong> quello che potrà essere un “Piano Strategico” del<strong>la</strong>Città, ma solo <strong>per</strong> il fatto che, derivando <strong>la</strong> stesura <strong>di</strong> questa re<strong>la</strong>zione da una lettura territorialeurbanisticacom’è consentito dallo stu<strong>di</strong>o <strong>preliminare</strong> al PRG, si può sottolineare come le linee <strong>di</strong>sviluppo che le cose stesse invitano a <strong>di</strong>segnare <strong>per</strong> Ge<strong>la</strong>, poggiano su quelle che sono le “risorse reali”derivate dal<strong>la</strong> sua natura e storia, e quin<strong>di</strong> tenendo conto anche <strong>di</strong> ciò che è avvenuto nel<strong>la</strong> seconda metàdel secolo XX. E’ oggetto <strong>di</strong> valutazione anche quanto queste “risorse reali <strong>per</strong> il loro sviluppo”,potranno e dovranno poggiare sul terziario in genere, e su quello <strong>di</strong> tipo avanzato in partico<strong>la</strong>re.Le “risorse reali” <strong>di</strong> Ge<strong>la</strong> possono raggrupparsi in cinque settori:a) Agro-alimentare;b) Industria Chimica;c) Beni Culturali e Ambientali;d) Turismo;e) Talento Posizionale.Solo sviluppando le suscettività <strong>di</strong> ognuno <strong>di</strong> questi settori e facendo in modo che il plus-valore,potenzialmente derivabile da ciascuno, resti nel territorio e sia reinvestito (si pensi anche ai versantiine<strong>di</strong>ti delle risorse, al<strong>la</strong> verticalizzazione, e al marketing), si può cercare <strong>di</strong> correggere, anche <strong>per</strong> Ge<strong>la</strong>quelle negatività che possono <strong>di</strong>pendere oggi dal<strong>la</strong> de-territorializzazione del<strong>la</strong> economia.5.1.a1.2 L’agro-alimentareQuesto deve contare su quel<strong>la</strong> valorizzazione del<strong>la</strong> Piana <strong>di</strong> Ge<strong>la</strong> <strong>per</strong> <strong>la</strong> quale da tempo viene in<strong>di</strong>cata <strong>la</strong>prospettiva <strong>di</strong> un’uso generalizzato del<strong>la</strong> irrigazione.Si riportava già nello “Schema Generale” del 1996 che “oltre un aggiornamento dei sistemi <strong>di</strong><strong>di</strong>stribuzione delle acque, che stanno <strong>per</strong> attuarsi, bisognerebbe procedere ad una vasta ristrutturazioneaziendale e ad un’organizzazione <strong>di</strong> stoccaggio del<strong>la</strong> produzione, convenientemente affiancata da catenedel freddo e da un coraggioso impianto <strong>di</strong> industria agro-alimentare che, malgrado l’aggressività dellegran<strong>di</strong> catene alimentari europee, (e transnazionali) riesca a valorizzare <strong>la</strong> qualità e <strong>la</strong> tipologia delprodotto e a mantenere in loco il suo “valore aggiunto”.Pensando a questo quadro <strong>di</strong> attività col<strong>la</strong>terali al settore agricolo e al<strong>la</strong> necessità assoluta <strong>di</strong> un buonmarketing, appare imme<strong>di</strong>ata <strong>la</strong> carenza <strong>di</strong> un adeguato terziario e <strong>la</strong> necessità <strong>di</strong> attivarsi <strong>per</strong> animarlo.”Lo stato delle cose attuale può registrare a Ge<strong>la</strong> l’attenzione <strong>di</strong> giovani gruppi <strong>di</strong> tecnici, e con ciò <strong>la</strong>pre<strong>di</strong>sposizione ad affrontare il settore con una nuova impren<strong>di</strong>torialità. Per l’agro-alimentarel’auspicabile “Piano strategico” <strong>di</strong> Ge<strong>la</strong>, dovrà porre sicuramente un’attenzione prioritaria ad unavisione che sia intercomunale. Infatti, le potenzialità dell’intiera Piana <strong>di</strong> Ge<strong>la</strong> e del sistema collinareche <strong>la</strong> definisce, vanno organizzate anche in connessione al<strong>la</strong> filiera dei quattro anelli: produzionericerca-verticalizzazione-marketing,che dovrà essere oggetto <strong>di</strong> monitoraggio sia in ogni suo singoloanello, sia nelle connessioni reciproche. Per questo sono molto opportune o<strong>per</strong>azioni e interre<strong>la</strong>zionid’or<strong>di</strong>ne intercomunale.5.1.a1.3 L’industria ChimicaPer quanto possibile, il settore dell’industria chimica deve integrarsi con il quadro produttivo <strong>di</strong> Ge<strong>la</strong>,più <strong>di</strong> quanto lo sia stato e lo sia tutt’ora. Lo poniamo qui al secondo posto tra i settori produttivi, solo<strong>per</strong>ché è necessario esaminarne, e prevederne il futuro in re<strong>la</strong>zione a quello del<strong>la</strong> città, e <strong>per</strong> farlo,vannoposte alcune domande.Qual è il futuro del petrolchimico, e in concreto qual è il futuro economico <strong>di</strong> tutto il contesto dell’areaMe<strong>di</strong>terranea in cui è inserita Ge<strong>la</strong>? È possibile pensare ad una <strong>per</strong>manenza nel settore? E a quali prezzi,anche ambientali?Quali gli aspetti <strong>di</strong> Joint-venture e <strong>di</strong> indotto non adeguatamente esplorati nel passato? E’ utileesplorarli oggi?<strong>Valutazione</strong> Ambientale Strategica – RAPPORTO PRELIMINARE - Pagina 31

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