Rapporto preliminare per la Valutazione ... - Comune di Gela

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Progetto di Variante al Piano Regolatore Generale5.g – IL SISTEMA URBANO – LE PARTI DELLA CITTA’Per facilità di esposizione, di seguito viene proposta una suddivisione della città in sette macro-zone. Ilcriterio utilizzato per suddividere la città mette insieme il periodo storico di riferimento, ed il tipo ditessuto urbanistico realizzato.5.g1 Il Centro Storico Federiciano.E’ questo il vero centro di Gela, da riscoprire e valorizzare, collocato in prossimità del fiume Gela. Lazona, nonostante i successivi interventi edilizi, presenta ancora un tessuto compatto, a magliaortogonale, ben individuabile che può considerarsi omogeneo anche dal punto di vista sociale edeconomico.5.g2 Il Centro Storico Novecentesco.Si è sviluppato a ridosso del nucleo federiciano, ad ovest con i tessuti più antichi del Buvero, a sud conil riempimento della fascia tra il mare e le mura federiciane, fino alla collina archeologica sul fiumeGela (Acropoli) ed ai tessuti densi e compatti della Carrubbazza.5.g3 Le zone di espansione degli anni ’50 e ‘60.Si fa riferimento a due distinte parti di città. Una si trova immediatamente a Nord del Centro storico,denominata Villaggio Aldisio, l’altra è invece l’espansione che la città ha seguito ad Ovest, seguendol’asse principale che, dalla cattedrale porta al cimitero, l’odierno Corso Vittorio Emanuele, inparticolare laddove diventa oggi Corso Salvatore Aldisio. Questa zona è in gran parte l'esito di processidi edificazione povera e di necessità, realizzati attraverso auto-costruzione e contraddistinti dall'uso ditipologie edilizie estremamente semplici. Il tessuto edilizio pur essendo frutto di una edilizia spontanea,continua in via di massima lo schema ortogonale del centro storico e risulta, oltre che ben delimitato,anche sufficientemente ordinato. Il Villaggio Aldisio, agglomerato residenziale, esito di una politica diinfrastrutturazione e popolamento dell’agro gelese nella prima metà degli anni '50, ha un tessuto noncompatto, che risponde in parte alle logiche organico-razionaliste.5.g4 Le zone di Caposoprano e Scavone.Questa zona che si è sviluppata dai primi anni '70 fino ad oggi, è contraddistinta da un’edilizia di buonaqualità, realizzata dalle imprese edili locali in risposta ad una domanda abitativa di maggiore pregio.Essa occupa un promontorio di grande valore paesaggistico, lo stesso nel quale le ricerchearcheologiche hanno messo in luce parte delle fortificazioni antiche della città, oggi parco archeologico.Il tessuto edilizio, nonostante tutto, poiché segue l’andamento altimetrico della collina, non risultaordinato e in alcuni casi risponde più a criteri di massimo sfruttamento edilizio, piuttosto che ad undisegno urbano. Verso ovest, ai margini della collina, vi sono episodi di edilizia PEEP, in zonaMacchitella-Scavone, costituiti da edifici tipologicamente assimilabili a quelli della zona diCaposoprano (palazzine di 5 o 6 piani).5.g5 La zona di Macchitella.Collocata all’estremo Ovest della città, originariamente e fino a tutti gli anni '70, è stata l’unica presenzaedilizia nella zona. Questa era costituita dal solo villaggio residenziale, realizzato dall'ANIC, su unmodello di città giardino autosufficiente, con i servizi già inseriti e funzionanti all’internodell’insediamento. Al suo interno inoltre non mancano esempi di grande architettura, come la chiesaprogettata da Ignazio Gardella. L’impianto urbanistico, molto introverso, quasi una grande isola, ha unaorganizzazione spaziale-architettonica di tipo organico-razionalista. La sua fisionomia ha comunquesubito una rilevante modificazione in seguito alla realizzazione, a partire dai primi anni '80, delle aree dicooperative in regime di 167 e di edilizia economica e popolare IACP, che hanno occupato le superficiintorno al villaggio originario con edilizia vagamente simile a quella dell’insediamento ANIC.5.g6 La zona di Settefarine.Questa zona, collocata nella Piana di Gela, nella parte a Nord del centro storico federiciano, è fruttodell’espansione abusiva spontanea, caratterizzata da auto-costruzione, avvenuta durante tutti gli anni'70. Il tessuto edilizio, man mano che ci si sposta verso Nord, diventa sempre più irregolare, e seguesempre più, con minore attenzione gli allineamenti stradali provenienti dalla città consolidata: il tessutoValutazione Ambientale Strategica – RAPPORTO PRELIMINARE - Pagina 28

Progetto di Variante al Piano Regolatore Generaleda compatto diventa così sfrangiato. La qualità ambientale, diretta conseguenza della mancanza di unaqualità edilizia minuta, è totalmente assente.5.g7 La zona di Margi-Olivastro.Questa parte di città che si trova a Nord della zona di Caposoprano-Scavone, è la più recenteespressione della produzione edilizio-abitativa abusiva di Gela. Anche questa, come la zona diSettefarine, ha un tessuto che da Sud verso Nord diventa sfrangiato e privo di qualsiasi qualità. Questearee, anche se ormai quasi sufficientemente dotate delle urbanizzazioni primarie, propongonoproblematiche relative alla qualificazione dei tessuti, controllo e autocontrollo delle pratiche edificatorieillegali, recupero ecologico-ambientale dei margini agricoli verso la Piana.5.h – PIANIFICAZIONE VIGENTE1967Il Piano per la Zona Industriale è adottato dal Nucleo con atto n.1 del 27.02.1967, approvato conD.P.C.M. il 07.06.1968 (G.U. n.169 del 06.07.1968) – Revisione del 13.11.1975. Il Piano, che avevauna validità iniziale di 10 anni, è scaduto nel 1985.1971Il Piano Regolatore Generale redatto dagli urbanisti Di Cristina, Natoli, Mannino e Saladino, adottatodal Consiglio Comunale il 29.08.1968 con atto n.11, viene approvato con modifiche dell’Assessoratoallo Sviluppo Economico, con D.A. n.171 del 18.07.1971.Piano P.E.E.P. Scavone-Macchitella è approvato con D.A. n.210 del 09.10.1971. Il Piano, che avevauna valididi 15 anni, risulta scaduto nel 1986.1975Il Piano per la Zona Sportiva viene adottato dal Consiglio Comunale con atto n.40 del 14.04.1975. IlPiano, che aveva una valididi 10 anni, è scaduto nel 1985.1979Vengono approvati i Piani Particolareggiati B1/1 e B1/2 dal Consiglio Comunale rispettivamente conatto n.107 del 16.06.1979, e n. 111 del 20.06.1979. Entrambi i Piani avevano una valididi dieci anni esono scaduti nel 1989.1980Il Consiglio Comunale, approva il Piano Particolareggiato B1/3 con atto n.419 del 28.10.1980. QuestoPiano, che aveva una validità decennale, è scaduto nel 1990.Il Piano Particolareggiato A1/1, è approvato con D.A. n.314/80 del 28.11.1980. Il Piano, che avevauna valididi 10 anni, è scaduto nel 1987.1981Il Piano Particolareggiato C7, è approvato dal C.C. con atto n. 397 del 28.07.1981 e DeliberaCommissario ad Acta n. 165 del 18.03.1983.1982Il Piano Particolareggiato A1/2 – A2, adiacente al Centro Storico, è approvato con D.A. n.29/82 del26.01.1982. Il Piano, che aveva una valididi 10 anni, è scaduto nel 1990.1984Il Piano Particolareggiato B2, è approvato dal Comm. Reg. ad Acta con atto n.303 del 26.07.1983, èstato approvato con D.A. del 28.01.1984.1985Piani Particolareggiati di Recupero, l'Amministrazione Comunale in attuazione di quanto previstonegli artt. 14 e 15 della L.R. n.37/85 ha proceduto alla perimetrazione delle Aree di Recupero delpatrimonio edilizio abusivo esistente e ha dato, successivamente, l'incarico a diversi gruppi di progettistidi redigere i relativi piani.1989Il Commissario Regionale ad Acta approva il 16.05.1989, con atto n.452, il Perimetro n.1 (P.P.R. n.1),e con atto n.453, il Perimetro n.2 (P.P.R.n.2).1990Il Commissario Regionale ad Acta approva, con atto n.73 del 20.02.1990, il Perimetro n.3 (P.P.R.n.3);con atto n.3 dell’11.01.1990, il Perimetro n.5 (P.P.R.n.5); con atto n.316 del 01.06.1990, il Perimetron.6 (P.P.R.n.6),e con atto n.4 dell’11.01.1990, il Perimetro n.7 (P.P.R.n.7). Il Perimetro n.4(P.P.R.n.4), è approvato, sempre nello stesso anno, dal Consiglio Comunale.Valutazione Ambientale Strategica – RAPPORTO PRELIMINARE - Pagina 29

Progetto <strong>di</strong> Variante al Piano Rego<strong>la</strong>tore Generaleda compatto <strong>di</strong>venta così sfrangiato. La qualità ambientale, <strong>di</strong>retta conseguenza del<strong>la</strong> mancanza <strong>di</strong> unaqualità e<strong>di</strong>lizia minuta, è totalmente assente.5.g7 La zona <strong>di</strong> Margi-Olivastro.Questa parte <strong>di</strong> città che si trova a Nord del<strong>la</strong> zona <strong>di</strong> Caposoprano-Scavone, è <strong>la</strong> più recenteespressione del<strong>la</strong> produzione e<strong>di</strong>lizio-abitativa abusiva <strong>di</strong> Ge<strong>la</strong>. Anche questa, come <strong>la</strong> zona <strong>di</strong>Settefarine, ha un tessuto che da Sud verso Nord <strong>di</strong>venta sfrangiato e privo <strong>di</strong> qualsiasi qualità. Questearee, anche se ormai quasi sufficientemente dotate delle urbanizzazioni primarie, propongonoproblematiche re<strong>la</strong>tive al<strong>la</strong> qualificazione dei tessuti, controllo e autocontrollo delle pratiche e<strong>di</strong>ficatorieillegali, recu<strong>per</strong>o ecologico-ambientale dei margini agricoli verso <strong>la</strong> Piana.5.h – PIANIFICAZIONE VIGENTE1967Il Piano <strong>per</strong> <strong>la</strong> Zona Industriale è adottato dal Nucleo con atto n.1 del 27.02.1967, approvato conD.P.C.M. il 07.06.1968 (G.U. n.169 del 06.07.1968) – Revisione del 13.11.1975. Il Piano, che avevauna vali<strong>di</strong>tà iniziale <strong>di</strong> 10 anni, è scaduto nel 1985.1971Il Piano Rego<strong>la</strong>tore Generale redatto dagli urbanisti Di Cristina, Natoli, Mannino e Sa<strong>la</strong><strong>di</strong>no, adottatodal Consiglio Comunale il 29.08.1968 con atto n.11, viene approvato con mo<strong>di</strong>fiche dell’Assessoratoallo Sviluppo Economico, con D.A. n.171 del 18.07.1971.Piano P.E.E.P. Scavone-Macchitel<strong>la</strong> è approvato con D.A. n.210 del 09.10.1971. Il Piano, che avevauna vali<strong>di</strong>tà <strong>di</strong> 15 anni, risulta scaduto nel 1986.1975Il Piano <strong>per</strong> <strong>la</strong> Zona Sportiva viene adottato dal Consiglio Comunale con atto n.40 del 14.04.1975. IlPiano, che aveva una vali<strong>di</strong>tà <strong>di</strong> 10 anni, è scaduto nel 1985.1979Vengono approvati i Piani Partico<strong>la</strong>reggiati B1/1 e B1/2 dal Consiglio Comunale rispettivamente conatto n.107 del 16.06.1979, e n. 111 del 20.06.1979. Entrambi i Piani avevano una vali<strong>di</strong>tà <strong>di</strong> <strong>di</strong>eci anni esono scaduti nel 1989.1980Il Consiglio Comunale, approva il Piano Partico<strong>la</strong>reggiato B1/3 con atto n.419 del 28.10.1980. QuestoPiano, che aveva una vali<strong>di</strong>tà decennale, è scaduto nel 1990.Il Piano Partico<strong>la</strong>reggiato A1/1, è approvato con D.A. n.314/80 del 28.11.1980. Il Piano, che avevauna vali<strong>di</strong>tà <strong>di</strong> 10 anni, è scaduto nel 1987.1981Il Piano Partico<strong>la</strong>reggiato C7, è approvato dal C.C. con atto n. 397 del 28.07.1981 e DeliberaCommissario ad Acta n. 165 del 18.03.1983.1982Il Piano Partico<strong>la</strong>reggiato A1/2 – A2, a<strong>di</strong>acente al Centro Storico, è approvato con D.A. n.29/82 del26.01.1982. Il Piano, che aveva una vali<strong>di</strong>tà <strong>di</strong> 10 anni, è scaduto nel 1990.1984Il Piano Partico<strong>la</strong>reggiato B2, è approvato dal Comm. Reg. ad Acta con atto n.303 del 26.07.1983, èstato approvato con D.A. del 28.01.1984.1985Piani Partico<strong>la</strong>reggiati <strong>di</strong> Recu<strong>per</strong>o, l'Amministrazione Comunale in attuazione <strong>di</strong> quanto previstonegli artt. 14 e 15 del<strong>la</strong> L.R. n.37/85 ha proceduto al<strong>la</strong> <strong>per</strong>imetrazione delle Aree <strong>di</strong> Recu<strong>per</strong>o delpatrimonio e<strong>di</strong>lizio abusivo esistente e ha dato, successivamente, l'incarico a <strong>di</strong>versi gruppi <strong>di</strong> progettisti<strong>di</strong> re<strong>di</strong>gere i re<strong>la</strong>tivi piani.1989Il Commissario Regionale ad Acta approva il 16.05.1989, con atto n.452, il Perimetro n.1 (P.P.R. n.1),e con atto n.453, il Perimetro n.2 (P.P.R.n.2).1990Il Commissario Regionale ad Acta approva, con atto n.73 del 20.02.1990, il Perimetro n.3 (P.P.R.n.3);con atto n.3 dell’11.01.1990, il Perimetro n.5 (P.P.R.n.5); con atto n.316 del 01.06.1990, il Perimetron.6 (P.P.R.n.6),e con atto n.4 dell’11.01.1990, il Perimetro n.7 (P.P.R.n.7). Il Perimetro n.4(P.P.R.n.4), è approvato, sempre nello stesso anno, dal Consiglio Comunale.<strong>Valutazione</strong> Ambientale Strategica – RAPPORTO PRELIMINARE - Pagina 29

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