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Rapporto preliminare per la Valutazione ... - Comune di Gela

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Progetto <strong>di</strong> Variante al Piano Rego<strong>la</strong>tore Generale5.c7 Il vincolo <strong>di</strong> tute<strong>la</strong> SIC-ZPS.Con <strong>la</strong> <strong>di</strong>rettiva comunitaria 92/43/CEE, del Consiglio delle Comunità Europee, del 21 maggio 1992,re<strong>la</strong>tiva al<strong>la</strong> conservazione degli habitat naturali e seminaturali e del<strong>la</strong> flora e del<strong>la</strong> fauna selvatiche,recepita con Dpr 8 settembre 1997, n.357 dallo Stato Italiano, e con decr. ass. 3 aprile 2000, dal<strong>la</strong>Regione Sicilia, vengono istituite, alcune aree da tute<strong>la</strong>re e conservare. L’elenco delle suddette aree èpubblicato sul<strong>la</strong> Gazzetta del 5.12.2000, parte I, n. 57. Scopo del<strong>la</strong> <strong>di</strong>rettiva è “contribuire asalvaguardare <strong>la</strong> bio<strong>di</strong>versità me<strong>di</strong>ante <strong>la</strong> conservazione degli habitat naturali, nonché del<strong>la</strong> flora edel<strong>la</strong> fauna selvatiche nel territorio europeo degli Stati membri al quale si applica il trattato”. Lanormativa definisce in ogni sua parte le azioni da intraprendere <strong>per</strong> <strong>la</strong> tute<strong>la</strong> delle suddette aree ritenuteimportanti e strategiche <strong>per</strong> l’equilibrio biologico delle specie animali, nonché in<strong>di</strong>rettamente <strong>per</strong>l’uomo. La <strong>di</strong>rettiva definisce preliminarmente, tra gli altri, i seguenti termini: -“conservazione”, vainteso un complesso <strong>di</strong> misure necessarie <strong>per</strong> mantenere o ripristinare gli habitat naturali e le popo<strong>la</strong>zioni<strong>di</strong> specie <strong>di</strong> fauna e flora selvatiche in uno stato sod<strong>di</strong>sfacente. -“habitat naturali” sono le zoneterrestri, o acquatiche, che si <strong>di</strong>stinguono grazie alle loro caratteristiche geografiche, abiotiche e biotiche,interamente naturali o seminaturali. Gli habitat naturali, qualora in<strong>di</strong>viduati come <strong>di</strong> interessecomunitario, sono quelli che rischiano <strong>di</strong> scomparire nel<strong>la</strong> loro area <strong>di</strong> ripartizione naturale, o che questipossano essere ridotti notevolmente a seguito del<strong>la</strong> loro regressione o <strong>per</strong> il fatto che <strong>la</strong> loro area siaintrinsecamente ristretta. -“Habitat <strong>di</strong> una specie” è l’ambiente definito da fattori biotici e abioticispecifici in cui vive <strong>la</strong> specie in una delle sue fasi del suo ciclo biologico. Sono tute<strong>la</strong>te inoltre tutte lespecie, appositamente segna<strong>la</strong>te, che sono in <strong>per</strong>icolo <strong>di</strong>retto o in<strong>di</strong>retto <strong>di</strong> estinzione.In re<strong>la</strong>zione alle precedenti definizioni, <strong>la</strong> Direttiva istituisce le aree SIC e ZPS, come appresso descritte:- Sito <strong>di</strong> importanza comunitaria (S.I.C.). E’ un sito, <strong>la</strong> cui su<strong>per</strong>ficie sia ben delimitata, che, nel<strong>la</strong>regione biogeografica cui appartiene, contribuisce in modo significativo a mantenere o a ripristinare untipo <strong>di</strong> habitat naturale o una specie in uno stato <strong>di</strong> conservazione sod<strong>di</strong>sfacente, e che contribuisce inmodo significativo al mantenimento del<strong>la</strong> <strong>di</strong>versità biologica nel<strong>la</strong> regione biogeografica in questione.Per le specie animali che occupano ampi territori, i siti <strong>di</strong> importanza comunitaria corrispondono ailuoghi, all’interno dell’area <strong>di</strong> ripartizione naturale <strong>di</strong> tali specie, che presentano gli elementi fisici obiologici essenziali al<strong>la</strong> loro vita e riproduzione.- Zona speciale <strong>di</strong> conservazione (Z.P.S.). E’ un sito, <strong>la</strong> cui su<strong>per</strong>ficie sia ben delimitata, <strong>di</strong> importanzacomunitaria, designato dagli Stati membri in cui sono applicate le misure <strong>di</strong> conservazione necessarie almantenimento o al ripristino, in uno stato <strong>di</strong> conservazione sod<strong>di</strong>sfacente, degli habitat naturali e/o dellepopo<strong>la</strong>zioni delle specie <strong>per</strong> cui il sito è designato.Discende sempre dal<strong>la</strong> <strong>di</strong>rettiva comunitaria <strong>la</strong> costituzione <strong>di</strong> una rete ecologica europea coerente <strong>di</strong>zone speciali <strong>di</strong> conservazione, denominata Natura 2000. Questa rete, formata dai siti in cui si trovanogli habitat naturali e gli habitat delle specie, deve garantire il mantenimento ovvero, all’occorrenza, ilripristino, in uno stato <strong>di</strong> conservazione sod<strong>di</strong>sfacente.Nel territorio <strong>di</strong> Ge<strong>la</strong>, in risposta al<strong>la</strong> <strong>di</strong>rettiva comunitaria, sono state istituite due ampie zone:- Biviere e Macconi Ge<strong>la</strong>, identificato con il co<strong>di</strong>ce ITA 050001all’interno del<strong>la</strong> rete <strong>di</strong> Natura 2000. Sitrova ad Est dell’abitato <strong>di</strong> Ge<strong>la</strong>, a ridosso dello stabilimento dell’ANIC, fino ad arrivare al confine conil territorio <strong>di</strong> Vittoria. Questo sito è stato identificato sia come S.I.C. che come Z.P.S;- Torre Manfria, identificato con il co<strong>di</strong>ce ITA 050011all’interno del<strong>la</strong> rete <strong>di</strong> Natura 2000. Si trova adOvest del<strong>la</strong> città <strong>di</strong> Ge<strong>la</strong> in località Torre Manfria e comprende <strong>la</strong> collina <strong>di</strong> Montelungo. Questo sito èstato identificato come S.I.C.5.d – AREE A RISCHIO NEL TERRITORIO5.d1 Gli Stu<strong>di</strong> Geologici preliminari.L’art.5 del<strong>la</strong> Lr 65/81 <strong>di</strong>spone che <strong>la</strong> formazione degli strumenti urbanistici, generali ed attuativi, deveessere compatibile con gli stu<strong>di</strong> geologici che i comuni sono tenuti ad effettuare nel proprio territorio.A questo scopo l’amministrazione comunale <strong>di</strong> Ge<strong>la</strong> ha provveduto al<strong>la</strong> pre<strong>di</strong>sposizione degli stu<strong>di</strong>geologici <strong>di</strong> supporto che, nel complesso, sono costituiti da:- Stu<strong>di</strong>o Geologico Generale re<strong>la</strong>tivo a tutto il territorio comunale, redatto secondo quanto <strong>di</strong>spostodal<strong>la</strong> circo<strong>la</strong>re applicativa n. 33139 del 23.06.89 e consegnato nel 1999;- Stu<strong>di</strong>o Geologico Tecnico, re<strong>la</strong>tivo al centro abitato ed alle aree <strong>di</strong> espansione (comprensivo degliambiti delle Prescrizioni Esecutive), redatto secondo quanto <strong>di</strong>sposto dal<strong>la</strong> circo<strong>la</strong>re ARTA n. 2222 del31.01.95 e consegnato nell’agosto 2004.<strong>Valutazione</strong> Ambientale Strategica – RAPPORTO PRELIMINARE - Pagina 21

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