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Rapporto preliminare per la Valutazione ... - Comune di Gela

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Progetto <strong>di</strong> Variante al Piano Rego<strong>la</strong>tore Generale5.b - LE INFRASTRUTTURE TERRITORIALI5.b1 Il campo <strong>di</strong> fortuna <strong>di</strong> Ge<strong>la</strong> (ex aeroporto militare).A nord del<strong>la</strong> città, in località Ponte Olivo, e a ridosso del Castelluccio, si trova quello che fu durante <strong>la</strong>seconda guerra mon<strong>di</strong>ale il luogo <strong>di</strong> azioni militari <strong>di</strong> notevole importanza, nonché una pistad’atterraggio militare. L’area è oggi circoscritta a Ovest dal<strong>la</strong> SS117bis verso Catania (e quin<strong>di</strong> dalfiume Ge<strong>la</strong>), e dal<strong>la</strong> strada <strong>per</strong> Niscemi a nord, mentre sugli altri <strong>la</strong>ti ricade nel<strong>la</strong> campagna, tra lecontrade Carollo ad est e La Presa a sud. La pista <strong>di</strong> atterraggio, oggi in stato <strong>di</strong> abbandono, ha unorientamento NE-SO, ed è lunga all’incirca 1,5 Km.5.b2 Il porto rifugio ed il porto iso<strong>la</strong>.Ge<strong>la</strong> è dotata <strong>di</strong> due infrastrutture portuali: il Porto Rifugio, situato in corrispondenza del<strong>la</strong> città, inprossimità del<strong>la</strong> zona <strong>di</strong> Capo Soprano, ed Il Porto Iso<strong>la</strong>, ad est del<strong>la</strong> città, oltre il fiume Ge<strong>la</strong>, incorrispondenza del Petrolchimico.Il Porto Rifugio è costituito da due moli e da una banchina <strong>di</strong> riva. All’interno del molo <strong>di</strong> levante esisteun molo <strong>di</strong> ridosso banchinato e orientato a N-O. Il fondale è sabbioso, con una profon<strong>di</strong>tà variabile da2,5 a 3,5 m. Il porto è soggetto a frequenti insabbiamenti, e viene utilizzato solo <strong>per</strong> ospitare un centinaio<strong>di</strong> piccole imbarcazioni da <strong>di</strong>porto, una decina <strong>di</strong> pescherecci e alcune unità <strong>di</strong> servizio portuali.Il Porto Iso<strong>la</strong> è costituito da una banchina rettilinea, lunga circa 2,8 Km, <strong>per</strong> raggiungere un fondaleprofondo all’incirca 10 m che <strong>per</strong>mette l’ormeggio <strong>di</strong> gran<strong>di</strong> navi mercantili e petrolifere, fino ad unmassimo <strong>di</strong> sei unità <strong>per</strong> volta. Nel 2004 sono stati registrati 780 transiti, <strong>di</strong> cui 40 re<strong>la</strong>tivi al trasporto <strong>di</strong>merci, ed il restante al trasporto <strong>di</strong> prodotti petroliferi e/o chimici, che rappresenta un transito me<strong>di</strong>o <strong>di</strong>circa 65 navi al mese.Il Porto Iso<strong>la</strong>, tra i 16 porti maggiori del<strong>la</strong> Sicilia, si colloca al quinto posto <strong>per</strong> quanto riguarda il trafficomerci, ed al quarto <strong>per</strong> quello che riguarda il traffico <strong>di</strong> prodotti petroliferi. Risulta completamenteassente il traffico passeggeri.Negli ultimi anni il volume delle merci in transito ha registrato un calo, ed è destinato ancora a <strong>di</strong>minuirea causa <strong>di</strong> alcuni problemi che nel frattempo sono sorti. Ci riferiamo, da un <strong>la</strong>to, ai danni che lemareggiate hanno prodotto nel <strong>di</strong>cembre 2004, e che hanno causato lo spostamento del transito dellemerci dal porto <strong>di</strong> Ge<strong>la</strong> a quello <strong>di</strong> Licata ed una riduzione del transito <strong>di</strong> navi petrolifere, dall’altro adun trend negativo generale dovuto al<strong>la</strong> riduzione del<strong>la</strong> produttività del petrolchimico.A livello nazionale il Porto <strong>di</strong> Ge<strong>la</strong>, re<strong>la</strong>tivamente al movimento <strong>di</strong> oli greggi, benzine e simi<strong>la</strong>ri, occupail 17° posto con 7,4 mio/t annue; nel<strong>la</strong> stessa c<strong>la</strong>ssifica figurano il Porto <strong>di</strong> Augusta con 29,9 mio/t al 4°posto e Mi<strong>la</strong>zzo con 15 mio/t, all’11° posto.5.b3 La rete ferroviaria.Le linee ferroviarie che attraversano il territorio, o che comunque interessano <strong>la</strong> città <strong>di</strong> Ge<strong>la</strong>, sono tre:- Catania-Agrigento: <strong>la</strong> linea da Caltanissetta Xirbi ad Agrigento bassa è lunga 77 Km <strong>di</strong> monorotaia,elettrificata dal 1992 (<strong>la</strong> restante linea è compresa nel<strong>la</strong> CTPA); è una delle linee più lente dell’iso<strong>la</strong>,soprattutto <strong>per</strong> i treni a lunga <strong>per</strong>correnza.- Catania-Ge<strong>la</strong>: lunghezza 137 Km <strong>di</strong> monorotaia non elettrificata; attraversa i comuni <strong>di</strong> Lentini,Scor<strong>di</strong>a, Militello, Caltagirone, Niscemi. I <strong>la</strong>vori, iniziati nel 1880, sono stati conclusi definitivamentenel 1977. È una linea <strong>di</strong> primaria importanza <strong>per</strong>ché costituisce un collegamento <strong>di</strong>retto tra ilPetrolchimico e Catania.- Canicattì-Siracusa: lunghezza 264 Km <strong>di</strong> monorotaia non elettrificata; realizzata tra il 1870 ed il1893, non è stata mai più mo<strong>di</strong>ficata. Essa attraversa i comuni <strong>di</strong>: Noto, Pozzallo, Ragusa, Mo<strong>di</strong>ca,Comiso, Vittoria, Ge<strong>la</strong>, Campobello <strong>di</strong> Licata, Ravanusa e Canicattì. Nonostante le enormi risorse epotenzialità <strong>di</strong> sviluppo offerte dal territorio attraversato, è una delle linee che più <strong>di</strong> altre rischia <strong>di</strong>essere soppressa.Per quanto riguarda il traffico passeggeri, i problemi legati all’uso del<strong>la</strong> ferrovia sono facilmentedesumibili dal<strong>la</strong> scarsa frequenza dei treni, dai cambi, come anche dagli eccessivi tempi me<strong>di</strong> <strong>di</strong><strong>per</strong>correnza. Si consideri, a titolo d’esempio, che <strong>per</strong> raggiungere Caltanissetta occorrono1 h e 42 m, <strong>per</strong>Catania 2 h e 30 m, mentre sono necessarie 4 h <strong>per</strong> Enna, 5 h e 20 m <strong>per</strong> Messina, e 8 h <strong>per</strong> Trapani.Per il traffico merci le imprese preferiscono utilizzare il trasporto gommato a fronte <strong>di</strong> una lineaferroviaria non modernizzata e lenta, che utilizza ancora dei locomotori <strong>di</strong>esel i quali, in presenza <strong>di</strong>pendenze accentuate, rallentano ulteriormente <strong>la</strong> propria corsa.<strong>Valutazione</strong> Ambientale Strategica – RAPPORTO PRELIMINARE - Pagina 16

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