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la cartografia di base - Sardegna Territorio

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNAASSESSORATO DEGLI ENTI LOCALI, FINANZE ED URBANISTICADIREZIONE GENERALE DELLA PIANIFICAZIONE URBANISTICATERRITORIALE E DELLA VIGILANZA EDILIZIAUFFICIO DEL PIANOMINISTERO DELL’AMBIENTE E DELLA TUTELA DELTERRITORIODIREZIONE GENERALE PER LA DIFESA DEL SUOLOPON ATAS 2000-2006 P.O.D.I.S. - PROGETTO SCUSPIANO PAESAGGISTICO REGIONALEL.R. 25 novembre 2004, n. 8LINEE GUIDA PER L’ADEGUAMENTO DEI PIANI URBANISTICICOMUNALI AL PPR E AL PAIPRIMA FASE – IL RIORDINO DELLE CONOSCENZELA CARTOGRAFIA DI BASEBOZZA IIFEBBRAIO 2007


INDICE1 LA CARTOGRAFIA DI BASE E LE REGOLE PER LACOSTRUZIONE DEL SISTEMA INFORMATIVO TERRITORIALE DELCOMUNE ....................................................................................................... 31.1 L’archivio dei dati cartografici............................................................ 3Disponibilità dei dati ................................................................................ 5Formati <strong>di</strong> interscambio......................................................................... 11L’archivio cartografico e i metadati ....................................................... 16


1 LA CARTOGRAFIA DI BASE E LE REGOLE PER LACOSTRUZIONE DEL SISTEMA INFORMATIVOTERRITORIALE DEL COMUNE1.1 L’archivio dei dati cartograficiLa Regione <strong>Sardegna</strong> ha in atto un processo <strong>di</strong> continua acquisizione <strong>di</strong>informazioni geografiche ad alto valore qualitativo e quantitativo, epre<strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> strumenti funzionali ai processi <strong>di</strong> governo del territorio.Notizie sui contenuti delle principali cartografie e informazioni territoriali<strong>di</strong>sponibili presso <strong>la</strong> RAS sono reperibili presso il sitohttp://www.sardegnaterritorio.it (Figura 1.1)Figura 1.1Il Sistema Informativo Territoriale del<strong>la</strong> Regione <strong>Sardegna</strong> è definito comeun insieme <strong>di</strong> strumenti, apparati, meto<strong>di</strong> e dati in grado <strong>di</strong> analizzare,progettare, control<strong>la</strong>re e gestire l'ambiente e il territorio e <strong>di</strong> offrire servizi aicitta<strong>di</strong>ni e alle imprese. La con<strong>di</strong>visione dell'informazione geografica asupporto dei processi <strong>di</strong> governo del territorio passa attraverso <strong>la</strong>pre<strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> strumenti e tecnologie che consentono una conoscenzacon<strong>di</strong>visa del territorio, generando un flusso continuo <strong>di</strong> informazioni tra tutti isoggetti interessati, (Amministrazione Regionale, Enti Locali, soggetti3


pubblici, professionisti, privati), che si pongono come utilizzatori dei suoiservizi.Nel sito <strong>Sardegna</strong><strong>Territorio</strong>, l'At<strong>la</strong>nte consente <strong>la</strong> fruizione delle mappeutilizzando il proprio computer e mette a <strong>di</strong>sposizione funzionalità chepermettono non solo <strong>la</strong> consultazione ma anche l'interrogazione puntuale <strong>di</strong>dati geografici e alfanumerici ad essi associati, utilizzando una semplicemetafora.I “Navigatori” consentono <strong>la</strong> fruizione delle informazioni territoriali ecartografiche del<strong>la</strong> <strong>Sardegna</strong> tramite l'accesso <strong>di</strong>retto alle banche dati. Nel<strong>la</strong>sezione “Cartografia” viene fornita una descrizione generica dei contenutidelle principali cartografie e informazioni territoriali <strong>di</strong>sponibili presso ilServizio Informativo e Cartografico Regionale (Figura 1.2).http://www.sardegnaterritorio.it/at<strong>la</strong>nte/<strong>cartografia</strong>.htmlFigura 1.24


Disponibilità dei datiLa seguente sezione del documento è de<strong>di</strong>cata al<strong>la</strong> descrizione generica deicontenuti delle principali cartografie e informazioni territoriali messe a<strong>di</strong>sposizione delle Amministrazioni Comunali per le attività <strong>di</strong> adeguamento,<strong>di</strong>sponibili presso il Servizio Informativo e Cartografico Regionale.I set delle cartografie <strong>di</strong> <strong>base</strong> rese <strong>di</strong>sponibili dal<strong>la</strong> RAS per le attività <strong>di</strong>adeguamento sono: Cartografia topografica 1:10.000 in formato GIS Immagini satellitari IKONOS Ortofoto <strong>di</strong>gitali a colori – TerraItaly 2006DTM 40mtData Base Geografico in sca<strong>la</strong> 1:10.000 (GeoDB 10K)È <strong>la</strong> banca dati del<strong>la</strong> Regione <strong>Sardegna</strong> realizzata tramite <strong>la</strong> ristrutturazionedal<strong>la</strong> Carta Tecnica Regionale Numerica in sca<strong>la</strong> 1:10.000 (CTRN 10k), daaltre fonti <strong>di</strong> dati territoriali <strong>di</strong>sponibili (carta dell’Uso del Suolo 1:25.000,ortofoto AIMA 2003, DTM, strati prioritari sca<strong>la</strong> 1:10.000) e <strong>di</strong> nuovaacquisizione (volo aereo per l’aggiornamento spe<strong>di</strong>tivo pari a un terzo del<strong>la</strong>superficie territoriale regionale).Il Modello Logico del Data Base Geografico è stato sviluppato a partire dalle“Specifiche <strong>di</strong> contenuto dei Data<strong>base</strong> Topografici <strong>di</strong> interesse generale”definito nell'ambito dell'Intesa Stato-Regioni sui Sistemi InformativiGeografici (http://www.cnipa.gov.it/site/it-IT/ ; http://www.intesagis.it).Tali specifiche <strong>di</strong> contenuto sono derivate dai documenti del<strong>la</strong> serie N1006 eaggiornati al<strong>la</strong> serie N1007, del “Gruppo <strong>di</strong> <strong>la</strong>voro sulle specifiche per i DataBase Topografici” dell’Intesa Stato-Regioni sui sistemi informativi geografici.Le informazioni geografiche sono state, dunque, organizzate in gruppigerarchici, ciascuna artico<strong>la</strong>ta in strati, temi, c<strong>la</strong>ssi, come segue (Figura 3 e4): viabilità, mobilità e trasporti: strade, ferrovie, altro trasportoimmobili e antropizzazioni: e<strong>di</strong>fici e altri manufatti e<strong>di</strong>lizi, opered’arte,opere <strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa del suolo idrografia: superfici idrografiche, acque marine, specchi d'acqua5


altimetria e forme del terreno: forme naturali del terreno, punti quotati vegetazione: aree vegetate, verde urbano ed extraurbano, aree agroforestali reti tecnologiche: reti per l’adduzione acque, rete elettrica e gas, retivarieambiti amministrativi aree <strong>di</strong> pertinenza: servizi punti <strong>di</strong> interesseNel documento “Specifiche <strong>di</strong> Contenuto”, parte documentale del Capito<strong>la</strong>tospeciale d’appalto del progetto <strong>di</strong> “Costituzione del<strong>la</strong> banca dati geograficadel<strong>la</strong> RAS” viene descritta <strong>la</strong> struttura del data<strong>base</strong> geografico e il suocontenuto; in partico<strong>la</strong>re vengono in<strong>di</strong>viduate le C<strong>la</strong>ssi <strong>di</strong> oggetti, con i loroAttributi e <strong>la</strong> re<strong>la</strong>tiva co<strong>di</strong>fica. Per maggiore chiarezza le c<strong>la</strong>ssi sonoraggruppate in Temi e questi in Strati (Allegato C1).Per ogni c<strong>la</strong>sse viene riportata una descrizione esplicativa, <strong>la</strong> lista degliattributi con i re<strong>la</strong>tivi domini, e viene in<strong>di</strong>cata <strong>la</strong> re<strong>la</strong>tiva primitiva geometrica.Al termine del processo <strong>di</strong> realizzazione, è significativa <strong>la</strong> mole <strong>di</strong> daticonvertita che è pari a circa 10 milioni <strong>di</strong> oggetti. Il vecchio taglio secondo leSezioni del<strong>la</strong> CTRN è stato eliminato e il Geodb costituisce l’informazionedel continuum territoriale del<strong>la</strong> <strong>Sardegna</strong>.La banca dati GeoDB 10K è stata costruita per risiedere all’interno <strong>di</strong>Oracle®; <strong>la</strong> sua amministrazione (consultazione, e<strong>di</strong>tazione, aggiornamento)è possibile soltanto a livello centrale da parte dell’amministratore <strong>di</strong> sistema,anche attraverso l’interfaccia ArcGIS/SDE. È comunque possibile esportareda Oracle le informazioni re<strong>la</strong>tive agli oggetti topografici in <strong>di</strong>versi formati <strong>di</strong>interscambio, tra i quali il DXF, lo SHP e il Personal data<strong>base</strong> (.mdb).Il GeoDB è stato inquadrato secondo il sistema <strong>di</strong> riferimento geograficoWGS84 -UTM, fuso 32. Questa scelta ha comportato, in fase operativa, unaserie <strong>di</strong> conseguenze che è stato necessario mettere in evidenza,esplicitando le azioni da intraprendere per garantire <strong>la</strong> coerenza el’integrazione delle varie componenti del sistema.In primo luogo è stata convertita, secondo il sistema <strong>di</strong> riferimento WGS84-UTM32, l’intera CTR numerica: tale operazione ha costituito il primo passodel<strong>la</strong> procedura <strong>di</strong> conversione, in modo da rendere possibile l’utilizzo delleortofoto, inquadrate anch’esse nel WGS84-UTM32 .6


Figura 1.3Anche il DTM fornito dall’Amministrazione è inquadrato nel sistema WGS84.Tutte le operazioni <strong>di</strong> conversione sono state compiute utilizzando unapposito algoritmo <strong>di</strong> conversione, sviluppato all’interno del software ArcGIS,che ha tenuto conto dei parametri geodetici applicabili al territorio sardo.Lo shapefile è stato scelto, in prima istanza, come formato <strong>di</strong> consegna per iComuni dei dati topografici al<strong>la</strong> sca<strong>la</strong> 1:10.000. Tutti gli strati informativi delGeoDB seguono il taglio re<strong>la</strong>tivo al territorio dell’ambito <strong>di</strong> paesaggio. IlComune potrà fare richiesta <strong>di</strong> <strong>di</strong>sponibilità dei dati topografici del Geodbsecondo uno specifico formato <strong>di</strong> interscambio, qualora fosse <strong>di</strong>fferente dalloshp.I dati del GeoDB 10K vengono resi <strong>di</strong>sponibili in due sistemi <strong>di</strong> riferimentogeografico, quello nativo WGS84-UTM 32, e il sistema ri-proiettatoROMA40-Gauss Boaga.7


Figura 1.4Immagini satellitari IKONOS (.ecw)L'elevato contenuto informativo delle immagini del satellite IKONOS da <strong>la</strong>possibilità a tutti i Comuni e gli Enti interessati, <strong>di</strong> utilizzare questa nuovaacquisizione satellitare come strumento per l'aggiornamento del<strong>la</strong> <strong>cartografia</strong><strong>di</strong>gitale e tra<strong>di</strong>zionale, dei dati catastali, ma anche per il monitoraggioambientale e del<strong>la</strong> gestione del territorio. La <strong>base</strong> satellitare (e <strong>la</strong> suacombinazione con il DTM) è un efficace strumento <strong>di</strong> supporto al<strong>la</strong>restituzione cartografica spe<strong>di</strong>tiva, che consiste nel<strong>la</strong> restituzione deitematismi che non necessitano <strong>di</strong> tutte le informazioni topografiche <strong>di</strong>dettaglio al 2k e 10k, per es., rilevamento <strong>di</strong> buffer zones, rilevamento <strong>di</strong>geositi, ecc., come meglio descritti nei paragrafi successivi.Il satellite IKONOS acquisisce contemporaneamente immaginipancromatiche (in bianco e nero) con <strong>la</strong> risoluzione geometrica al suolo <strong>di</strong> 1metro, e immagini multispettrali a quattro bande (a colori), con risoluzione <strong>di</strong>4 metri.L'acquisizione <strong>di</strong> immagini IKONOS ad alta risoluzione sull'intera Iso<strong>la</strong> èstata programmata per essere na<strong>di</strong>rale, per cui il satellite IKONOS haacquisito immagini con risoluzione <strong>di</strong> 80 centimetri in bianco e nero e 3,2metri nel multispettrale. Dal<strong>la</strong> fusione <strong>di</strong> queste immagini da satellite è statopossibile ottenere dati con risoluzioni tra 80 centimetri e 1 metro.8


Ogni nuova acquisizione è stata programmata con una copertura nuvolosamassima del 10%.Il dato satellitare messo a <strong>di</strong>sposizione dei Comuni dal Servizio Cartograficoderiva dal taglio del mosaico dell’intero territorio regionale, ottenutoutilizzando le sole bande del visibile IKONOS (bande del rosso, del verde eblu), secondo i limiti degli ambiti <strong>di</strong> paesaggio. Si tratta, dunque, non deldato satellitare completo, ma <strong>di</strong> una immagine a colori, in formato .ecw,creata utilizzando le bande del visibile, rappresentativa del<strong>la</strong> qualità del<strong>la</strong>copertura satellitare per <strong>la</strong> specifica porzione <strong>di</strong> territorio. Il dato satellitareintero (contenete 1 banda pancromatica e 4 bande multispettrali) è<strong>di</strong>sponibile presso lo stesso Servizio, previa specifica richiesta <strong>di</strong> utilizzo deldato per applicazioni attinenti le attività <strong>di</strong> adeguamento dello strumentourbanistico al PPR (Figura 1.5)Figura 1.5Il formato <strong>di</strong> consegna delle immagini IKONOS è il formato <strong>di</strong> compressione.ecw. Tale formato può essere visualizzato velocemente utilizzando ERViewer®, ma è anche possibile utilizzarlo all'interno dei principali softwareapplicativi (ArcView, AutoCAD MAP, MapInfo, Photoshop, Internet Explorer,Microsoft Office, e altre) grazie ai plug-in gratuiti <strong>di</strong>sponibili on-line.Le immagini satellitari sono <strong>di</strong>sponibili sia nel sistema <strong>di</strong> riferimentogeografico WGS84 UTM32, sia ROMA40-Gauss Boaga.9


Ortofoto IT2006 (.ecw)Si tratta <strong>di</strong> ortofotocarte <strong>di</strong>gitali a colori a sca<strong>la</strong> nominale 1:10.000, realizzatedal<strong>la</strong> Compagnia Generale Riprese Aeree S.p.A. (CGR) sull’intero territorionazionale – TerraItaly TM (Figura 6). La Regione <strong>Sardegna</strong> ha ottenuto unalicenza delle Ortofoto dell’anno 2006, re<strong>la</strong>tive al territorio regionalerappresentato dalle Sezioni al<strong>la</strong> sca<strong>la</strong> nominale 1:10000 e risoluzionespaziale (<strong>di</strong>mensione dei pixel) <strong>di</strong> 50 cm, allo scopo <strong>di</strong> utilizzare le stessecome <strong>base</strong> fotocartografica per le applicazioni <strong>di</strong> consultazione su Internetdel<strong>la</strong> Regione, in partico<strong>la</strong>re per il navigatore 3D e 2D, nonché per le attivitàistituzionali dell’Amministrazione regionale, comprese le attività dell’ufficiodel Piano Paesaggistico Regionale.Il formato <strong>di</strong> consegna delle Ortofoto è il formato <strong>di</strong> compressione .ecw. Lefoto compresse possono essere visualizzate velocemente utilizzando ERViewer®, ma è anche possibile utilizzarle all'interno dei principali softwareapplicativi (ArcView, AutoCAD MAP, MapInfo, Photoshop, Internet Explorer,Microsoft Office, e altre) grazie ai plug-in gratuiti <strong>di</strong>sponibili on-line.Il sistema <strong>di</strong> riferimento geografico delle ortofoto è il ROMA40-Gauss Boaga.Figura 1.610


Modello Digitale del Terreno (DTM .asc)È una rappresentazione tri<strong>di</strong>mensionale che descrive <strong>la</strong> morfologia delterritorio sardo. Si tratta <strong>di</strong> uno strumento utile per stu<strong>di</strong> e analisi sul territorioche prevedano <strong>la</strong> realizzazione <strong>di</strong> scenari e simu<strong>la</strong>zioni nelle tre <strong>di</strong>mensioni.L'uso dello strato informativo DTM è <strong>di</strong> ausilio al<strong>la</strong> pianificazione urbanisticae territoriale e consente una imme<strong>di</strong>ata lettura del territorio fisico.Il DTM 40 metri, nel formato GRID, è stato e<strong>la</strong>borato utilizzando il modello<strong>di</strong>gitale del terreno creato nell’ambito del progetto DIGITALIA, realizzato dalCNR. In questo, i punti quotati del<strong>la</strong> CTR sono <strong>di</strong>ventati vertici <strong>di</strong> una rete amaglia triango<strong>la</strong>re irrego<strong>la</strong>re (TIN), con passo nativo <strong>di</strong> 40 metri.In sede sperimentale, sono state applicate successive e<strong>la</strong>borazioni almodello. Tramite l’applicazione <strong>di</strong> interpo<strong>la</strong>tori matematici è stata ottenutauna maglia rego<strong>la</strong>re <strong>di</strong> punti con passo 10, 20 o 40m. Il modello con passo10 metri è anch’esso messo a <strong>di</strong>sposizione dei Comuni come materiale <strong>di</strong>consegna.Formati <strong>di</strong> interscambioDi seguito vengono definiti le modalità e i formati <strong>di</strong>gitali <strong>di</strong> interscambio coni quali i Comuni proporranno al<strong>la</strong> Regione i nuovi Strumenti Urbanistici inadeguamento al PPR.Si deve ipotizzare un periodo transitorio in cui vadano ad esaurirsi i vecchiStrumenti Urbanistici vigenti, per cui i dati <strong>di</strong> interscambio standar<strong>di</strong>zzatisaranno utilizzati anche per conferire lo stato attuale <strong>di</strong> un qualsiasiStrumento Urbanistico (PRG, PDF).Gli obiettivi del<strong>la</strong> standar<strong>di</strong>zzazione sono: uniformare, anche dal punto <strong>di</strong> vista delle co<strong>di</strong>fiche utilizzabili, i singolipiani comunali; alimentare e mantenere aggiornata <strong>la</strong> costituenda banca dati regionaledegli strumenti urbanistici (che costituisce parte del Data<strong>base</strong> Unico delSITR); costituire e mantenere aggiornata <strong>la</strong> mosaicatura a livello regionale deiprincipali strati vettoriali degli e<strong>la</strong>borati cartografici degli strumentiurbanistici; facilitare i Comuni e <strong>la</strong> Regione nel rispetto dei passi previsti11


Specifiche generali valide per tutti i GISOccorre ricordare che ogni GIS consente <strong>di</strong> creare vari tipi <strong>di</strong> oggettigeometrici e <strong>di</strong> associare vari dati ad ogni oggetto, secondo una strutturapredefinita.A ciascun oggetto viene assegnato un Co<strong>di</strong>ce Identificativo (ID) univoco,cioè in una stessa banca dati non sono ammessi due co<strong>di</strong>ci uguali.Tutti gli oggetti delle banche dati vanno riferiti allo stesso sistema <strong>di</strong>riferimento geografico, nello stesso fuso e con <strong>la</strong> medesima origine. Nelcaso del<strong>la</strong> banca dati geografica in sca<strong>la</strong> 1:10.000 del<strong>la</strong> Regione <strong>Sardegna</strong>,il sistema <strong>di</strong> riferimento è WGS84 – UTM fuso 32.Contenuto dell’interscambioIl contenuto dei dati che il Comune produrrà e trasmetterà al<strong>la</strong> Regione inoccasione <strong>di</strong> ogni verifica <strong>di</strong> congruenza e legittimità (prevista per <strong>la</strong> stesurainiziale <strong>di</strong> uno strumento Urbanistico e anche per le successive varianti) o inun qualsiasi momento per il popo<strong>la</strong>mento iniziale del<strong>la</strong> banca dati, è definitodal<strong>la</strong> Tabel<strong>la</strong> seguente (Tabel<strong>la</strong> 1.1).In questo paragrafo verranno descritti i singoli componenti e nel successivocapitolo saranno definite le specifiche <strong>di</strong> dettaglio dei file che lirappresentano.Nome Descrizione Formato ObbligatorioCartografiaZonizzazioneEtichettezonizzazioneMetadatiAree serviziAreeattuazioneVincoliSud<strong>di</strong>visione del territoriocomunale in aree adestinazione urbanisticaomogeneaPunti <strong>di</strong> etichettatura deipoligoni del<strong>la</strong>zonizzazioneAree del territoriocomunale che presentanole medesimecaratteristiche <strong>di</strong>acquisizione (sca<strong>la</strong> eprecisione)Aree dove sono localizzatii servizi pubblici(standard) da realizzare ogià realizzatiAree da attuare o giàattuate attraverso glistrumenti attuativi previstidal<strong>la</strong> leggeVincoli <strong>di</strong> rispettoambientale o territoriale,sud<strong>di</strong>visi nelle 3 categoriePPR: ambientale,inse<strong>di</strong>ativo e storicoculturaleShp./CADShp./CADXml.Shp./CADShp./CADShp./CADSINOSINONONOReti einfrastruttureShp./CADSI12


AlfanumericoLegendaAnagraficaMappatura delle legendecomunale e regionaleInformazioni <strong>di</strong> carattereanagrafico, re<strong>la</strong>tive alPUC o al<strong>la</strong> sua varianteMS ExcelMS Word opdfSINONormativaNTARego<strong>la</strong>mento e<strong>di</strong>lizioMS Word opdfMS Word opdfNONOE<strong>la</strong>borati Vari NOTabel<strong>la</strong> 1.1Sistema <strong>di</strong> riferimentoTutte le componenti cartografiche devono essere riferite ai Sistemi <strong>di</strong>Riferimento Geografico ROMA 40 – Gauss Boaga e/o WGS84-UTM32.La <strong>cartografia</strong> topografica <strong>di</strong> riferimento deve essere quel<strong>la</strong> estratta dal<strong>la</strong>banca dati geografica regionale in sca<strong>la</strong> 1:10.000 (GeoDB 10K) e resa<strong>di</strong>sponibile dal<strong>la</strong> R.A.S.Formato <strong>di</strong> scambio dei datiIl formato <strong>di</strong> trasferimento consigliato per tutte le componenti cartografiche èun formato GIS compatibile (tipo .shp e/o .dxf), con una struttura dei datidefinita in questo manuale, corredato <strong>di</strong> un file in formato XML contenente <strong>la</strong>descrizione dei dati stessi, cioè i metadati (cfr. Paragrafo 3.1.3).Il formato shapefile è un formato GIS contenente forme geometriche (shape= forma) memorizzate attraverso <strong>la</strong> descrizione delle loro coor<strong>di</strong>natevettoriali. Ad ogni forma sono corre<strong>la</strong>ti degli attributi, espressi in formato <strong>di</strong>data<strong>base</strong> (banca dati o <strong>base</strong> <strong>di</strong> dati). Ogni attributo ha un rapporto univococon <strong>la</strong> forma (shape) al<strong>la</strong> quale è riferito. Tale formato supporta punti, linee earee. Uno shapefile tipico comprende un file delle forme geometriche (.shp),un file index (.shx) e una tabel<strong>la</strong> d<strong>base</strong> (.dbf).Il formato shapefile, benché proprietario, è un formato aperto che costituisceuno standard de facto per le informazioni geografiche, <strong>la</strong>rgamentesupportato dai più <strong>di</strong>ffusi strumenti GIS. Si evidenzia comunque che ilComune, in sede operativa, potrà e dovrà continuare a <strong>la</strong>vorare all’internodel proprio ambiente <strong>di</strong> <strong>la</strong>voro software, che può essere anche <strong>di</strong> tipo CAD.In tal senso, si prevede l’uso <strong>di</strong> Layer per rappresentare le singole c<strong>la</strong>ssi <strong>di</strong>legenda.La <strong>di</strong>ffusione dei suddetti formati è ampia e si citano qui <strong>di</strong> seguito alcuniprodotti sia commerciali, aderenti alle specifiche dell’OGC (Open Geospatial13


Consortium, www.opengeospatial.org), sia open source capaci <strong>di</strong> leggere eprodurre file in tale formato:- uDig (open source)- OpenJUMP (open source)- ArcGIS/SDE- ArcIMS- Autodesk Map Guide- Autodesk Map- MapInfo Pro 8.0- ER Mapper- Geome<strong>di</strong>a- Microstation- Map Server (open source)- CadCorpLa geometria degli oggettiLa rappresentazione cartografica in ambito GIS avviene me<strong>di</strong>ante l’utilizzo <strong>di</strong>una serie <strong>di</strong> primitive geometriche che consentono <strong>di</strong> model<strong>la</strong>re <strong>la</strong> geometriadegli oggetti del mondo reale.Il formato vettoriale permette <strong>di</strong> utilizzare le tre primitive: Punto, Linea, Area.In alcuni casi può essere utile l’utilizzo <strong>di</strong> primitive definite complesse,formate da più primitive semplici anche <strong>di</strong> tipo <strong>di</strong>verso (un fiume può essererappresentato con una linea ma anche come areale).Ad ogni primitiva/oggetto del<strong>la</strong> rappresentazione cartografica è associatouno o più attributi che ne definiscono le caratteristiche in forma numerica oalfanumerica (tabelle dei dati).a. Specifiche generali per le entità puntualiLa primitiva Punto è <strong>la</strong> primitiva più semplice a<strong>di</strong>mensionale; essa ècostituita da una coppia <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>nate, per quanto riguarda <strong>la</strong> partegeometrica, più l’insieme degli attributi che rappresentano <strong>la</strong> parte nonspaziale dell’informazione.Un oggetto può essere model<strong>la</strong>to con <strong>la</strong> primitiva Punto se: è semanticamente un punto; è un punto al<strong>la</strong> sca<strong>la</strong> a cui si opera; è un punto per l’applicazione che stiamo sviluppando.14


Non sono molti gli oggetti del mondo reale che sono, da un punto <strong>di</strong> vistasemantico, veri e propri punti, tali cioè da non perdere <strong>la</strong> loro caratteristicageometrica al cambiare del<strong>la</strong> sca<strong>la</strong> a cui si opera.Un esempio <strong>di</strong> entità puntuale è <strong>la</strong> vetta <strong>di</strong> un monte. Altre entità hanno unastruttura areale, ma rappresentano oggetti piccoli rispetto al<strong>la</strong> sca<strong>la</strong> a cui siopera. Ad esempio un pozzo avente una bocca <strong>di</strong> un metro èrappresentabile con un’area a scale molto gran<strong>di</strong> (1:500 – 1:1000), mentrese si <strong>la</strong>vora a scale più piccole è rappresentabile con un punto, in quanto atali scale l’informazione geometrica areale non sarebbe <strong>di</strong>stinguibile da unpunto.b. Specifiche generali per le entità lineariLa primitiva Linea è costituita da un insieme or<strong>di</strong>nato <strong>di</strong> punti cui si associal’insieme degli attributi in<strong>di</strong>spensabili a rappresentare <strong>la</strong> parte non spazialedell’informazione; il punto iniziale e quello terminale sono chiamati estremi; ipunti interme<strong>di</strong> si chiamano vertici/no<strong>di</strong>.Come nel caso dei punti <strong>la</strong> rappresentazione <strong>di</strong> un oggetto tramite una Linea<strong>di</strong>pende dal<strong>la</strong> sca<strong>la</strong> e/o dall’uso che si fa dei dati. Un oggetto è cioèrappresentabile con una linea se è semanticamente una linea, se è unalinea al<strong>la</strong> sca<strong>la</strong> a cui si opera o se è una linea per l’applicazione che si staprogettando.In questa sede, si tratta <strong>di</strong> linee e polilinee, anche strutturate sotto forma <strong>di</strong>grafo, sulle quali si realizzano i db associati al<strong>la</strong> rete viaria o idrografica.c. Specifiche generali per le entità areali (o aree)Tutti i <strong>la</strong>yer areali (zonizzazioni, c<strong>la</strong>ssi <strong>di</strong> naturalità, ecc) dovranno esserecostituiti da geometria poligonale bi<strong>di</strong>mensionale semplice.Per poligono bi<strong>di</strong>mensionale semplice valgono le definizioni <strong>di</strong> Polygoncontenuta nelle specifiche OGC (OpenGIS Simple Feature Specification forSQL), <strong>di</strong> seguito riassunte: un poligono è topologicamente chiuso; un poligono ha come bordo un insieme <strong>di</strong> anelli che ne costituiscono ilbordo esterno e interno; gli anelli che ne costituiscono il bordo non si intersecano fra loro; l’interno <strong>di</strong> un poligono è connesso l’esterno <strong>di</strong> un poligono con isole non è connesso.15


In Figura 1.7 sono riportati esempi <strong>di</strong> poligoni ammessi, mentre in Figura 1.8alcuni poligoni non ammessi, da rappresentare con più poligoni o dacorreggere nel<strong>la</strong> loro geometria.Figura 1.7 – Esempi <strong>di</strong> poligoni ammessiFigura 1.8 – Esempi <strong>di</strong> poligoni non ammessiUn <strong>la</strong>yer poligonale tematico (es. zonizzazione) non deve conteneresovrapposizioni tra poligoni. Esso può non essere, tuttavia, una partizionecompleta del territorio comunale (vale a <strong>di</strong>re ogni singolo punto del territoriocomunale deve appartenere ad uno e uno solo poligono del <strong>la</strong>yer): sonoinfatti ammessi spazi vuoti tra i poligoni, ma tali aree devono in<strong>di</strong>viduareunicamente porzioni <strong>di</strong> territorio non <strong>di</strong>sponibili naturalmente per <strong>la</strong>pianificazione urbanistica (fiumi, acque interne, strade). Zone a<strong>di</strong>acentidevono essere topologicamente a<strong>di</strong>acenti, cioè i singoli vertici dei confinicomuni devono essere coincidenti.L’archivio cartografico e i metadatiIl <strong>la</strong>voro <strong>di</strong> adeguamento degli Strumenti urbanistici comunali al PianoPaesaggistico Regionale prevede <strong>la</strong> fase <strong>di</strong> analisi delle cartografie prodotte16


in ambito comunale e, se esistenti, finalizzate al<strong>la</strong> redazione del PUC. Lafase propedeutica al<strong>la</strong> verifica <strong>di</strong> queste informazioni, per il loro correttoutilizzo in fase <strong>di</strong> adeguamento dello strumento urbanistico al PPR e in fase<strong>di</strong> costituzione dell’Ufficio <strong>di</strong> Piano è <strong>la</strong> strutturazione dei dati in un archivio<strong>di</strong>gitale accessibile e con<strong>di</strong>viso tra i <strong>di</strong>versi uffici che dovranno utilizzare leinformazioni tematiche.I dati presenti presso gli uffici tecnici, siano essi in formato cartaceo onumerico, necessitano quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> essere “or<strong>di</strong>nati” per un loro utilizzo. Il primopasso consiste nel strutturarle in modo omogeneo e secondo un sistema <strong>di</strong>c<strong>la</strong>ssificazione con<strong>di</strong>viso. Lo strumento che può aiutare in tal senso è <strong>la</strong>schedatura del Metadati. I Metadati sono un set <strong>di</strong> informazioni descrittivedel dato stesso. Tali informazioni vengono comunemente in<strong>di</strong>cate comeMetadati e assegnano al dato cartografico una serie <strong>di</strong> attributi descrittivi,strutturati per campi.Nel luglio 2003 <strong>la</strong> International Organization of Standar<strong>di</strong>zation (ISO) hapubblicato lo standard ISO 19115, Informazione Geografica – Metadati, cherende <strong>di</strong>sponibile lo schema per descrivere le informazioni geografiche.Sul<strong>la</strong> <strong>base</strong> <strong>di</strong> questo standard <strong>la</strong> Regione <strong>Sardegna</strong> ha adottato questaprocedura <strong>di</strong> descrizione delle informazioni geografiche, proponendol’elenco <strong>di</strong> informazioni ritenute minime.Per semplificare le procedure <strong>di</strong> archiviazione <strong>di</strong> questi dati, presso l’Ufficiodel Piano del<strong>la</strong> R.A.S. è stata creata una scheda in formato .mdb, utilizzabilecol software Access. Attraverso <strong>la</strong> maschera, riportata nelle Figure 1.9 e1.10, è possibile inserire i dati re<strong>la</strong>tivi al<strong>la</strong> <strong>cartografia</strong> <strong>di</strong> <strong>base</strong> (topografica) etematica utilizzata e comunque presente presso il Comune.Questo file è <strong>di</strong>sponibile presso l’Ufficio del Piano del<strong>la</strong> RAS.Figura 1.917


La scheda <strong>di</strong> censimento, come detto sopra ha lo scopo <strong>di</strong> accompagnare leazioni <strong>di</strong> rior<strong>di</strong>no del<strong>la</strong> <strong>cartografia</strong> e <strong>di</strong> strutturazione del proprio archivio <strong>di</strong>dati. Potrà inoltre essere utilizzata per lo scambio <strong>di</strong> informazioni a livellointercomunale, provinciale e regionale. Il formato scelto per questacatalogazione è compatibile con i formati <strong>di</strong> catalogazione dei metadati chevengono utilizzati nel Sistema Informativo Territoriale Regionale, nel qualepotranno essere con<strong>di</strong>vise anche le informazioni territoriali tematiche locali.Figura 1.1018

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