12.07.2015 Views

Misure di conservazione - Provincia di Viterbo

Misure di conservazione - Provincia di Viterbo

Misure di conservazione - Provincia di Viterbo

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

UNIVERSITÀ DELLA TUSCIA – DAFLYNX NATURA E AMBIENTE S.R.L.può essere considerata un vero e proprio limite <strong>di</strong> sostenibilità dell’azione antropica(Leone e Marini, 1993), deriva dall’attento bilancio fra fattori <strong>di</strong> rischio, <strong>di</strong> vulnerabilitàintrinseca del lago e <strong>di</strong> realistica necessità <strong>di</strong> sviluppo, attraverso l’uso del suolo (ve<strong>di</strong> lostu<strong>di</strong>o riportato nella parte I).Gli scenari del cap.8 della relazione curata dall’Università della Tuscia, hanno permesso <strong>di</strong>valutare l’effetto che alcuni interventi (incremento agricoltura biologica, riduzione delleconcimazioni fosfatiche ed estensivizzazione delle superfici agricole) sulle concentrazioni<strong>di</strong> P nelle acque. Alla luce <strong>di</strong> questi scenari, per la <strong>conservazione</strong> dello stato <strong>di</strong> qualità delleacque e il sostentamento e sviluppo delle aziende agricole, è emerso che non è necessariocontrastare i processi <strong>di</strong> conversione colturale in atto, essendo sufficiente adottare praticheagricole ottimali, soprattutto dal punto <strong>di</strong> vista del controllo dell’esportazione al lago delfosforo ed dei fabbisogni idrici.Per quanto riguarda il primo aspetto, essendo il fosforo poco solubile in acqua mafortemente trattenuto dalle particelle del suolo, esso viene in gran parte trasportatodurante gli eventi piovosi <strong>di</strong> carattere erosivo. Ridurre, pertanto, l’erosione <strong>di</strong> bacinoridurrebbe il rischio <strong>di</strong> inquinamento delle acque del lago da fosforo e da tutti quegliagenti chimici che si legano alla matrice solida del terreno. È, quin<strong>di</strong>, importantel’in<strong>di</strong>viduazione delle aree agricole effettivamente a rischio erosivo, perché quest’ultimo,notoriamente, si manifesta in maniera molto <strong>di</strong>versificata sul territorio. In casi comequesti, un sistema informativo territoriale (GIS) offre ormai ampie garanzie (ve<strong>di</strong>, adesempio: Ripa et al., 2006).A titolo esemplificativo, ed in prima approssimazione3, in fig. 2 è riportata una primaipotesi <strong>di</strong> carta <strong>di</strong> sintesi, ottenuta sovrapponendo la carta dell’uso del suolo con quelladelle pendenze del bacino del lago, realizzata secondo la classificazione FAO dei pen<strong>di</strong>i ericavata dal modello <strong>di</strong>gitale del terreno (formato raster <strong>di</strong> 250 m <strong>di</strong> lato) fornito dalServizio Geologico Nazionale (Leone e Ripa, 1996).Questa carta è solo esemplificativa, essendo necessario un maggiore dettaglio (oggipossibile, grazie all’evoluzione delle tecnologie GIS), che, però, esula dai compiti e daitempi del presente stu<strong>di</strong>o. La zonazione per classi <strong>di</strong> rischio erosivo è uno strumento <strong>di</strong>gestione molto utile, ad esempio per uno specifico piano <strong>di</strong> bacino, redatto dall’autoritàregionale, ex lege 183/19894 (ve<strong>di</strong> § 1.3.2). Infatti, una carta come quella in fig. 2 è in grado<strong>di</strong> evidenziare molto efficacemente le zone del bacino <strong>di</strong> più probabile rischio <strong>di</strong> erosioneed asportazione <strong>di</strong> fosforo. Da un esame della carta risulta che i terreni riservatiall’agricoltura aventi pendenze superiori al 6% (aree azzurre e rosse) sono pari a circa il3 Un tale dettaglio non è negli obiettivi dello stu<strong>di</strong>o effettuato e del relativo piano <strong>di</strong> gestione, che riguardala sola ZPS, ovvero il solo corpo idrico.4 L’affinamento necessario a rendere esecutiva la carta può essere articolato nei seguenti capitoli: i) Carta del rischioerosivo e <strong>di</strong> asportazione del fosforo, su base modellistica; ii) contemporaneo monitoraggio <strong>di</strong> un bacino interno albacino lacustre e rappresentativo dell’uso del suolo nello stesso; iii) relativa implementazione <strong>di</strong> specifiche BMP.<strong>Misure</strong> <strong>di</strong> Conservazione della ZPS “Lago <strong>di</strong> Bolsena – Is. Bisentina e Martana” (cod. IT6010055), SIC“Lago <strong>di</strong> Bolsena” (cod. IT6010007) e SIC “Isole Bisentina e Martana” (cod. IT6010041)28

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!