UNIVERSITÀ DELLA TUSCIA – DAFLYNX NATURA E AMBIENTE S.R.L.‐ La <strong>Provincia</strong>, in collaborazione con i Comuni, favorisce e promuove la realizzazione <strong>di</strong>Piani Urbanistici Comunali Generali in forma associata, tra i 7 Comuni del comprensoriodel Lago <strong>di</strong> Bolsena.‐ La <strong>Provincia</strong>, in collaborazione con i Comuni, si attiva per reperire le risorse necessarieper effettuare la “riperimetrazione del demanio costiero”.‐ La <strong>Provincia</strong>, in collaborazione con i Comuni, favorisce e promuove la realizzazione <strong>di</strong>un unico “Piano <strong>di</strong> Utilizzo degli Arenili”, concordato e concertato tra i 7 Comuni delcomprensorio del Lago <strong>di</strong> Bolsena.‐ La <strong>Provincia</strong>, <strong>di</strong> concerto con i comuni interessati (Marta e Capo<strong>di</strong>monte) e con leProprietà, percorre l’iter istitutivo <strong>di</strong> un “Monumento Naturale delle Isole Martana eBisentina ”, al fine <strong>di</strong> salvaguardare ripristinare e valorizzare le valenze naturalistiche <strong>di</strong>interesse comunitario e storico culturali in esse presenti, favorire attività <strong>di</strong> turismo <strong>di</strong>qualità, il reperimento <strong>di</strong> finanziamenti e le opportunità <strong>di</strong> sviluppo locale che possono<strong>di</strong>scendere dall’istituzione <strong>di</strong> un’area protetta.<strong>Misure</strong> <strong>di</strong> Conservazione della ZPS “Lago <strong>di</strong> Bolsena – Is. Bisentina e Martana” (cod. IT6010055), SIC“Lago <strong>di</strong> Bolsena” (cod. IT6010007) e SIC “Isole Bisentina e Martana” (cod. IT6010041)26
UNIVERSITÀ DELLA TUSCIA – DAFLYNX NATURA E AMBIENTE S.R.L.2.5 . MISURE VOLTE ALLA GESTIONE SOSTENIBILE DEI SISTEMI AGRICOLI EFORESTALI2.5.1 . RIDUZIONE DELLE CONCENTRAZIONI DI FOSFORO DI ORIGINE AGRICOLA NELLE ACQUEIl fosforo è uno delle cause fondamentali della degradazione dello stato della qualità delleacque. Alla luce delle considerazioni riportate al cap.8 dello Stu<strong>di</strong>o Generale ‐Parte Ia‐ gliinterventi <strong>di</strong> mitigazione degli impatti delle attività agricole possono essere consideratinella maniera più razionale e calzante la realtà in esame, senza allarmismi e conl’equilibrio che deriva da un rigoroso supporto scientifico. Infatti, come <strong>di</strong>mostratoattraverso l’analisi eseguita, con la realizzazione del collettore che intercetta gli scarichicivili, il lago si avvicina alla sua trofia naturale e, quin<strong>di</strong>, non sussiste alcuna necessità <strong>di</strong>interventi drastici sui carichi <strong>di</strong> fosforo <strong>di</strong> origine agricola, la cui riduzione avrà l’obiettivo<strong>di</strong> evitare situazioni locali <strong>di</strong> ipernutrizione come, ad esempio, alla foce dei torrenti <strong>di</strong> piùabbondante trasporto solido e frequenza <strong>di</strong> piene e <strong>di</strong> acquisire un certo margine <strong>di</strong>sicurezza per quanto riguarda la situazione trofica globale del lago, soprattuttoallorquando capitino annate sfavorevoli dal punto <strong>di</strong> vista meteorologico (con scarso onullo ricircolo del lago).Soprattutto quest’ultimo aspetto è importante non tanto per generiche volontà <strong>di</strong> rigidatutela <strong>di</strong> un ambiente oggettivamente in buone con<strong>di</strong>zioni, ma per la più razionaleapplicazione del principio <strong>di</strong> precauzione, che è uno dei pilastri della <strong>conservazione</strong>ambientale. Avere la massima cura circa la tollerabilità del carico reale <strong>di</strong> fosforo, ed inparticolare quello <strong>di</strong> origine agricola, fornisce l’in<strong>di</strong>spensabile “assicurazione” daparticolari eventi meteorologici che mettono in crisi il sistema e che, come è noto, negliultimi tempi stanno <strong>di</strong>ventando sempre più frequenti nell’area in esame. Para<strong>di</strong>gmatico, inquesto senso, è quanto avvenuto nelle annate ideologiche 2006 e 2007, soprattutto laprima, allorquando la “negativa” concomitanza <strong>di</strong> un inverno troppo mite e l’assenza deiforti venti settentrionali tipici della zona, ha impe<strong>di</strong>to il ricircolo completo delle acque dellago, con tutte le sue conseguenze del caso: anossia <strong>di</strong> importanti porzioni dell’ipolimniolacustre e rilascio <strong>di</strong> fosforo dai se<strong>di</strong>menti del fondo del lago2.Fissato, quin<strong>di</strong>, un obiettivo <strong>di</strong> concentrazione <strong>di</strong> P me<strong>di</strong>a pari a 10.0 µg/l (carico massimosostenibile), il carico totale (e reale) <strong>di</strong> P può essere mantenuto al <strong>di</strong> sotto <strong>di</strong> tale sogliaregolamentando solo le attività agricole più a rischio, dopo avere assicuratol’intercettazione degli scarichi civili, da parte del collettore circumlacuale. Tale soglia, che2 E’ invece noto, che, la presenza dell’ossigeno non consente il rilascio del fosforo, che rimane adsorbito aise<strong>di</strong>menti, per ragioni chimico‐fisiche relativamente alle quali si rimanda a testi specializzati. Maggioridettagli sull’argomento sono comunque contenuti nella relazione della Lynx s.r.l., in particolare il capitolodel monitoraggio idrobiologico, curato dall’ing.Bruni.<strong>Misure</strong> <strong>di</strong> Conservazione della ZPS “Lago <strong>di</strong> Bolsena – Is. Bisentina e Martana” (cod. IT6010055), SIC“Lago <strong>di</strong> Bolsena” (cod. IT6010007) e SIC “Isole Bisentina e Martana” (cod. IT6010041)27