anzio - il Caffè

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12 TRUFFE n. 130 - dal 27 settembre al 10 ottobre 2007Rispondere ad un’e-mail “sbagliata” può mettere a rischio la sicurezza del proprio conto in bancaEcco come vi truffano via e-mailMaurizio TargaLo chiamano “phishing”, dall’assonanzacon l’inglese “to fish”,pescare. Ma non è un innocuo passatempo:lo pratica chi tenta diprendere all’amo i navigatori di internetpiù ingenui e abboccarepuò rivelarsi molto pericoloso. Ecostoso.Ci aiuta a capirne di più la sezionedi Polizia Postale di Latina,coordinata dal sostituto commissarioAngelo Rotondi.«Tutto comincia ricevendo unae-mail (falsa) da parte di qualcheBanca o un noto Internet Provider(fornitore di accesso alla rete),verso una pagina virtuale.«In questa pagina c'è un modulodi richiesta nel quale la vittima èinvitata ad inserire, insieme adinformazioni generiche (nome, numerodi telefono), anche datiestremamente preziosi, quali il codicedella carta di credito. Avvenutocosì il furto di identità – continuail programmatore in divisa -, iltruffatore può usare questi datiper numerose attivitàfraudolente: puòchiamare gli istitutidi credito espacciarsiper il ve-Un falso messaggiobancario con logotaroccato ti chiedei tuoi dati.E se abbocchi...La Polizia Postale avverte:«Non cliccate mai su linkpresenti nelle mail e diffidatedi chi chiede i vostri codici»con una richiesta di aggiornamentodei propri dati personali. Taleaggiornamento – continua l'investigatore- di solito richiesto permotivi non ben specificati e contoni intimidatori, dovrebbe avvenirecliccando su un collegamentoall'interno dell'e-mail che porta adun sito web, falso anch'esso, cheriproduce perfettamente lo stilegrafico della banca o del provider».“Gentile cliente” è spesso l'attaccodel messaggio truffaldinoche rimanda ad una connessioneI consigli per non cadere in trappola• diffidare di qualunque e-mailche chieda dati riservati: Bancheed istituti non lo fanno mai viaposta elettronica• per accedere al vostro contocorrente non cliccare mai sui linkpresenti nelle e-mail sospette• diffidare delle e-mail con indirizzitroppo lunghe e caratteriinusuali, o scritte in italiano approssimativo• controllare regolarmente i propriestratti conto, quelli delle propriecarte di credito e le letterecontabili ricevute• l'utilizzo di una barra antiphishingpuò aiutare a riconoscere i siti potenzialmentepericolosi. Alcune sono disponibiligratuitamente sul web• aggiornare costantemente ilsoftware dedicato alla sicurezza(antivirus) ed eventualmente il sistemaoperativo e i programmiper navigare in Internet• inviare una segnalazione incasi sospetti alla sezione di Poliziapostale di Latina, e-mail: poltel.lt@poliziadistato.itLa Sezione Polizia Postale e delleComunicazioni di Latina, in Piazzaledei Bonificatori n. 8, è raggiungibileanche telefonicamenteallo 0773/44.92.20 o via fax allo0773/44.92.19ro cliente,chiedendo un cambiodelle informazionidomiciliari a cui inviare gliestratti conto, in modo che il criminesia scoperto il più tardi possibile;può compiere acquisti online,o aprire conti correnti bancariemettendo assegni a vuoto. Anchese sembra un modo di adescamentoingenuo – raccontano i poliziottiinformatici –, il “phishing” registralivelli di risposte positive cheoscillano tra il 5 ed il 10 % degliutenti contattati. Il mare di internetè pieno di ami: avviso ai naviganti,attenti a non abboccare!».

12 TRUFFE n. 130 - dal 27 settembre al 10 ottobre 2007Rispondere ad un’e-ma<strong>il</strong> “sbagliata” può mettere a rischio la sicurezza del proprio conto in bancaEcco come vi truffano via e-ma<strong>il</strong>Maurizio TargaLo chiamano “phishing”, dall’assonanzacon l’inglese “to fish”,pescare. Ma non è un innocuo passatempo:lo pratica chi tenta diprendere all’amo i navigatori di internetpiù ingenui e abboccarepuò rivelarsi molto pericoloso. Ecostoso.Ci aiuta a capirne di più la sezionedi Polizia Postale di Latina,coordinata dal sostituto commissarioAngelo Rotondi.«Tutto comincia ricevendo unae-ma<strong>il</strong> (falsa) da parte di qualcheBanca o un noto Internet Provider(fornitore di accesso alla rete),verso una pagina virtuale.«In questa pagina c'è un modulodi richiesta nel quale la vittima èinvitata ad inserire, insieme adinformazioni generiche (nome, numerodi telefono), anche datiestremamente preziosi, quali <strong>il</strong> codicedella carta di credito. Avvenutocosì <strong>il</strong> furto di identità – continua<strong>il</strong> programmatore in divisa -, <strong>il</strong>truffatore può usare questi datiper numerose attivitàfraudolente: puòchiamare gli istitutidi credito espacciarsiper <strong>il</strong> ve-Un falso messaggiobancario con logotaroccato ti chiedei tuoi dati.E se abbocchi...La Polizia Postale avverte:«Non cliccate mai su linkpresenti nelle ma<strong>il</strong> e diffidatedi chi chiede i vostri codici»con una richiesta di aggiornamentodei propri dati personali. Taleaggiornamento – continua l'investigatore- di solito richiesto permotivi non ben specificati e contoni intimidatori, dovrebbe avvenirecliccando su un collegamentoall'interno dell'e-ma<strong>il</strong> che porta adun sito web, falso anch'esso, cheriproduce perfettamente lo st<strong>il</strong>egrafico della banca o del provider».“Gent<strong>il</strong>e cliente” è spesso l'attaccodel messaggio truffaldinoche rimanda ad una connessioneI consigli per non cadere in trappola• diffidare di qualunque e-ma<strong>il</strong>che chieda dati riservati: Bancheed istituti non lo fanno mai viaposta elettronica• per accedere al vostro contocorrente non cliccare mai sui linkpresenti nelle e-ma<strong>il</strong> sospette• diffidare delle e-ma<strong>il</strong> con indirizzitroppo lunghe e caratteriinusuali, o scritte in italiano approssimativo• controllare regolarmente i propriestratti conto, quelli delle propriecarte di credito e le letterecontab<strong>il</strong>i ricevute• l'ut<strong>il</strong>izzo di una barra antiphishingpuò aiutare a riconoscere i siti potenzialmentepericolosi. Alcune sono disponib<strong>il</strong>igratuitamente sul web• aggiornare costantemente <strong>il</strong>software dedicato alla sicurezza(antivirus) ed eventualmente <strong>il</strong> sistemaoperativo e i programmiper navigare in Internet• inviare una segnalazione incasi sospetti alla sezione di Poliziapostale di Latina, e-ma<strong>il</strong>: poltel.lt@poliziadistato.itLa Sezione Polizia Postale e delleComunicazioni di Latina, in Piazzaledei Bonificatori n. 8, è raggiungib<strong>il</strong>eanche telefonicamenteallo 0773/44.92.20 o via fax allo0773/44.92.19ro cliente,chiedendo un cambiodelle informazionidomic<strong>il</strong>iari a cui inviare gliestratti conto, in modo che <strong>il</strong> criminesia scoperto <strong>il</strong> più tardi possib<strong>il</strong>e;può compiere acquisti online,o aprire conti correnti bancariemettendo assegni a vuoto. Anchese sembra un modo di adescamentoingenuo – raccontano i poliziottiinformatici –, <strong>il</strong> “phishing” registralivelli di risposte positive cheosc<strong>il</strong>lano tra <strong>il</strong> 5 ed <strong>il</strong> 10 % degliutenti contattati. Il mare di internetè pieno di ami: avviso ai naviganti,attenti a non abboccare!».

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