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PADOVA. LE LEGGI RAZZIALI. LO STERMINIO ... - Giuliocesaro.it

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CATAI...OGO


)COMUNE DI <strong>PADOVA</strong>Comune di PadovaGiardino di'li Giusti del Mondol'odowo CoSCI dti Giusu--o(~-..<strong>PADOVA</strong>. <strong>LE</strong> <strong>LE</strong>GGI <strong>RAZZIALI</strong>. <strong>LO</strong> <strong>STERMINIO</strong>Mostra documentariaCatalogoComune di Padova - Giardino dei Giusti del Mondo


Con il patrocinio diRegione del VenetoMinistero dell'Istruzione, dell'Univers<strong>it</strong>à e della Ricerca - M.I.U.R.Azienda Regionale per il Dir<strong>it</strong>to allo Studio Univers<strong>it</strong>ario - E.S. U.In collaborazione conArchivio di Stato di PadovaArchivio Comunale di PadovaLiceo-Ginnasio 'T<strong>it</strong>o Livio" di PadovaComun<strong>it</strong>à Ebraica di PadovaRealizzazione e curaGiorgio BiascoMario JonaGiuliano PisaniSegreteria organizzativaFederica FasoloAntonella FranciosoRealizzazione graficaTony MichelonMarina PravatoUfficio stampaSabina Scatolini© 2009 - Comune di PadovaTutti i dir<strong>it</strong>ti sono riservati


La mostra uPadova. Le leggi razziali. Lo sterminio u racconta un momento terribile edecisivo della storia del nostro paese e della nostra c<strong>it</strong>tà: l'infamia delle leggi razziali e ledrammatiche conseguenze che ebbero negli anni tra il 1938 e il 1943, preludio all'arresto,alla deportazione e allo sterminio di nostri conc<strong>it</strong>tadini ebrei dopo 1'8 settembre el'occupazione mil<strong>it</strong>are nazista.Questi tragici eventi sono ricostru<strong>it</strong>i con pannelli, frutto di un'attenta ricerca negli archivic<strong>it</strong>tadini, e con l'esposizione di documenti originali, agghiaccianti nella loro protervabanal<strong>it</strong>à, nella loro ottusa e buia disuman<strong>it</strong>à.Auspichiamo che tanti nostri giovani possano vis<strong>it</strong>are questo brano del nostro passatorecente: avrebbero l'occasione di "impadronirsi" di fatti i cui testimoni diretti, con il passaredegli anni , si assottigliano sempre più. Fatti che dobbiamo continuare a raccontare, pernon dimenticare, per capire i meccanismi di quell'orrore, per imparare a difenderci dalpericolo che si possano riprodurre in s<strong>it</strong>uazioni e contesti diversi.Per questo è stato opportunamente coinvolto anche il Liceo-Ginnasio "T<strong>it</strong>o Livio", che videuna trentina di suoi allievi espulsi dalla scuola, alcuni dei quali videro stroncata la lorogiovane v<strong>it</strong>a, nel volgere di pochi anni, nell'inferno di Auschw<strong>it</strong>z.Accanto a quegli eventi drammatici, la mostra ricorda anche alcuni di coloro che ebbero laforza e il coraggio di ribellarsi alla violenza, al sopruso, al genocidio. Una testimonianza euna lezione importante per tutti noi e soprattutto per le nuove generazioni: in nessun casoè preclusa la possibil<strong>it</strong>à di scegliere da che parte stare. In quell'epoca terribile ci fu chiscelse di schierarsi con i persegu<strong>it</strong>ati contro l'ingiustizia e la malvag<strong>it</strong>à di chi deteneva ilpotere.Desidero esprimere vivo apprezzamento e grat<strong>it</strong>udine a Giorgio Biasco, Mario Jona eGiuliano Pisani, che hanno curato questa mostra, e a quanti hanno operato per realizzarla.La loro passione civile, l'alto impegno profuso al servizio della comun<strong>it</strong>à, sono in sintoniacon la tradizione culturale della nostra Padova e contribuiscono efficacemente a una seriariflessione anche sui modi per costruire un futuro di pace e di convivenza.Flavio ZanonatoSindaco di Padova3


INTRODUZIONEdi Mario JonaLe leggi razziali, con quel che è segu<strong>it</strong>oPer leggi razziali si intendono tutti quei prowedimenti di lim<strong>it</strong>azione dei dir<strong>it</strong>ti che furonoimposti agli ebrei, in Italia, nel quinquennio compreso tra il 1938 ed il 1943. Furonoannunciate da una violenta campagna di stampa e dal "Manifesto della razza", firmato dadieci scienziati il 26 luglio 1938, che, pur non raccomandando esplic<strong>it</strong>amente l'uso dellaviolenza contro i componenti della "razza ebraica"1, pone la base per la definizione di unapresunta "razza Italiana",Alla definizione "razziale" degli ebrei si provvide con la "Dichiarazione sulla f?azza" delGran Consiglio del Fascismo, approvata il 7 ottobre 1938' . Tale definizione, in realtà, haben poco di biologico: si tratta ancora una volta, come era avvenuto per secoli didiscriminazione antiebraica, di una definizione su base religiosa.A tale definizione si sono rifer<strong>it</strong>e le leggi seguenti e alla stessa definizione si è fattoriferimento nell'applicazione del precedente decreto legge di espulsione degli ebrei dallescuole.Dopo il settembre 1943 l'Italia si trovò trovata spezzata in due: l'Italia meridionale, con ilgoverno del re e l'occupazione delle forze alleate, in cui le lim<strong>it</strong>azioni di dir<strong>it</strong>ti degli ebreipersero valore, e l'Italia settentrionale, con il governo del duce e l'occupazione mil<strong>it</strong>arenazista, dove alla lim<strong>it</strong>azione dei dir<strong>it</strong>ti si sost<strong>it</strong>uirono deportazioni e sterminio. Anche inItalia ebbe inizio la Shoah , il disastro.La grav<strong>it</strong>à degli awenimenti del periodo, durato l'anno e mezzo che va dal settembre 1943all'aprile 1945, ha fin<strong>it</strong>o col cancellare il ricordo dei torti sub<strong>it</strong>i negli anni precedenti.L'emarginazione sub<strong>it</strong>a dagli ebrei nel periodo 1938-1943 pareva poca cosa, separagonata al genocidio compiuto negli anni successivi. Ma l'emarginazione era ingiusta, etradiva la fiducia che gli ebrei avevano posto nella nazione che li aveva emancipati nelsecolo precedente. E quando la giustizia è calpestata, non ci sono lim<strong>it</strong>i all'ingiustizia chene può seguire. L'estromissione e l'emarginazione spianarono la strada allo sterminio chele segui, benché lo sterminio non facesse parte del progetto originario.1 AI punto 9 afferma: "G li ebrei non appartengono alla razza <strong>it</strong>aliana"; letto assieme al punto 10: "I caratterifisici e psicologici puramente europei degli Italian i non devono essere alterati in nessun modo" implica laseparazione degli ebrei dagli altri, non il genocidio (si veda l'appendice A) .2 "II Gran Consiglio del Fascismo. circa l'appartenenza o meno alla razza ebraica, stabilisce quanto segue:a) è di razza ebraica colui che nasce da gen<strong>it</strong>ori entrambi ebrei;b) è considerato di razza ebraica colui che nasce da padre ebreo e da madre di nazional<strong>it</strong>à straniera;c) è considerato di razza ebraica colui che, pur essendo nato da un matrimonio misto, professa lareligione ebraica;d) non è considerato di razza ebraica colui che è nato da un matrimonio misto, qualora professi altrareligione all'infuori della ebraica, alla data del 1 °ottobre XVI."5


Ricorrono oggi settant'anni da quel brutto inizio. Non è una ricorrenza da festeggiare:l'occasione offre uno spunto per una riflessione su dove possa portarel'ist<strong>it</strong>uzionalizzazione dell'ingiustizia, anche se rivolta a una minoranza, che può essereconsiderata numericamente poco significativa. Quando si parla di persone, però, ciascunoe tutti sono importanti.La mostraLa mostra offre un sintetico percorso sullo sviluppo delle persecuzioni antiebraiche diquegli anni. Inizia con la domanda su chi fossero gli ebrei, alla quale la propaganda deltempo cercava di rispondere assegnando agli ebrei caratteristiche fisiche e fisionomiepoco attraenti. Ecco in propos<strong>it</strong>o la testimonianza di un sopravvissuto alla deportazione adAuschw<strong>it</strong>z, Alessandro Kroo : "Era una cosa talmente ridicola questa raffigurazionedell'ebreo col naso adunco o coi capelli crespi, deformato ... quando nella nostra comun<strong>it</strong>àdi Fiume erano gran parte biondi con gli occhi azzurri, pezzi di ragazzi alti quasi due metri.Quindi lo prendemmo con una certa leggerezza, quasi con scherno. " 3Tipico è il fatto che l'emarginazione degli ebrei dalla società <strong>it</strong>aliana sia iniziata nellescuole 4 , e a questo avvenimento sono dedicati alcuni pannelli all'inizio della mostra. Conl'aiuto degli insegnanti esclusi dalle scuole pubbliche, statali e comunali, le Comun<strong>it</strong>àebraiche organizzarono scuole private per i propri ragazzi. Questi, a fine anno, si recavanonelle scuole pubbliche a sostenere, come privatisti, gli esami che avrebbero dato valorelegale ai loro studi. In mostra sono riprodotti alcuni verbali di esami sostenuti da allieviebrei presso la sede del liceo T<strong>it</strong>o Livio, a Padova, e una foto di gruppo degli studenti ebreiesclusi dalle scuole padovane.I libri di testo scr<strong>it</strong>ti da autori ebrei non potevano essere utilizzati : come evidenziato daalcuni documenti esposti, la disposizione creò non poca confusione; come conoscere lareligione (la dichiarazione sulla razza non era ancora stata pubblicata) dell'autore? comecomportarsi nel caso di più autori, di religione presumibilmente diversa?La successiva legislazione s definiva chi dovesse essere considerato di "razza ebraica" eimponeva altre lim<strong>it</strong>azioni agli ebrei, tra le quali:lim<strong>it</strong>azioni al dir<strong>it</strong>to di proprietà, ed alle attiv<strong>it</strong>à che gli ebrei potevano svolgere;l'esclusione dagli impieghi pubblici e la perd<strong>it</strong>a della patria podestà nei confronti deifigli convert<strong>it</strong>i ;3 Marcel lo Pezzetti: "II libro della Shoah <strong>it</strong>aliana ", Einaudi, Torino, pago 334 Il Regio Decreto Legge 5 settembre 1938 - XVI , n. 1390 : "Provvedimenti per la difesa della razza nellascuola fascista" (si veda l'appendice B) stabiliva:"Art. 1 - All'ufficio di insegnante nelle scuole statali o parastatali di qualsiasi ordine e grado e nelle scuolenon governative ai cui studi sia riconosciuto effetto legale, non potranno essere ammesse persone dirazza ebraica, anche se siano state comprese in graduatorie di concorso anteriormente al presentedecreto, né potranno essere ammesse all'assistentato univers<strong>it</strong>ario, né al conseguimento dell'abil<strong>it</strong>azionealla libera docenza.Art. 2 - Alle scuole di qualsiasi ordine e grado, ai cui studi sia riconosciuto effetto legale, non potrannoessere iscr<strong>it</strong>ti alunni di razza ebraica ... "5Regio Decreto Legge 17 novembre 1938-XVII , n.1728. "Provvedimenti per la difesa della razza <strong>it</strong>aliana" (siveda l'appendice E).6


- la perd<strong>it</strong>a della c<strong>it</strong>tadinanza concessa ad ebrei dopo la data del 1 gennaio 1919.La mostra riporta qualche documento che esemplifica il disagio della burocrazia prepostaad attuare i provvedimenti in base a una s<strong>it</strong>uazione poco chiara. Il censimento degli ebreieffettuato nell'agosto 1938, infatti, faceva ancora riferimento a persone defin<strong>it</strong>e solo inbase alla religione in cui si riconoscevano, e non ai cr<strong>it</strong>eri "razziali", che, all'epoca, nonerano ancora stati defin<strong>it</strong>i.Alle lim<strong>it</strong>azioni sopra ricordate si aggiunge una serie di vessazioni minori, tra cui ildisconoscimento di benemerenze, la difficoltà di pubblicare (e il r<strong>it</strong>iro dal mercato dei libripubblicati), ecc .. Qualche caso è documentato all'interno della mostra.Dopo il settembre 1943 tutti gli ebrei viventi entro il terr<strong>it</strong>orio della Repubblica Socialefurono privati della c<strong>it</strong>tadinanza <strong>it</strong>aliana, e dichiarati, d'autor<strong>it</strong>à, appartenenti a statonemico. La polizia li ricercò per arrestarli, chi poteva si rese irreperibile. Le Questure eranobombardate da telegrammi che scambiavano informazioni sulla ricerca degli ebrei. Gliebrei catturati venivano concentrati in campi provinciali. La mostra riporta alcun<strong>it</strong>elegrammi e lettere, relativi alla ricerca di ebrei che si erano resi irreperibili, ed allatraduzione di ebrei arrestati nel campo provinciale di Vo' Euganeo. Tra gli arrestati siriporta anche il caso dell'allievo del Ginnasio-Liceo "T<strong>it</strong>o Livio" Giorgio Foà, arrestato contutta la sua famiglia durante un fall<strong>it</strong>o tentativo di espatrio, deportato e morto ad Auschw<strong>it</strong>z.Le ultime due sezioni della mostra sono infine dedicate al campo di concentramentoprovinciale di Vo' Euganeo e a due casi esemplari di solidarietà verso i persegu<strong>it</strong>ati: l'operadi padre Placido Cortese e del suo gruppo, e l'aiuto prestato da un gruppo di crocerossine,sotto la responsabil<strong>it</strong>à di Lucia De Marchi, agli ebrei deportati da Roma, nell 'ottobre 1943,e diretti ad Auschw<strong>it</strong>z.La morale degli anni dell'emarginazioneSi deve riconoscere che, nel periodo di applicazione delle "leggi razziali", periodo diemarginazione degli ebrei, che va dal 1938 al 1943, l'Italia non perseguiva un veroprogetto genocidario. Benché emarginati ed estromessi da larghe fasce di attiv<strong>it</strong>àeconomiche e culturali gli ebrei potevano sopravvivere ; alcuni molto male, ma comunquesopravvivevano: non erano direttamente minacciati di sterminio. In quel periodo l'Italia eraancora un paese di rifugio per gli ebrei in fuga dai paesi occupati dai nazisti.Ma anche un piccolo torto, se diventa sistema, può produrre storture catastrofiche nelfuturo ; queste, se anche inizialmente rivolte contro altri, domani potrebbero rivolgersicontro di noi. Quando la giustizia viene calpestata, è difficile stabilire dove si porrà il lim<strong>it</strong>eall'ingiustizia che seguirà. Nell'Italia di quegli anni, all'emarginazione ha fatto segu<strong>it</strong>o losterminio: il paese-rifugio è diventato, per molti, una trappola.È necessario imparare a riconoscere i segnali deboli, e a reagire a questi prima chediventino troppo forti. Non è piacevole pensare a ciò che sarebbe successo anche agli<strong>it</strong>aliani, se fossero rimasti alleati dei nazisti e avessero vinto la guerra.7


LA MOSTRAPrima del 1938Oal19381. Chi erano gli ebrei?Gli ebrei erano i c<strong>it</strong>tadini di religione ebraicaGli ebrei sono le persone di razza ebraica.Si deve quindi prescindere dalla religione, e distinguere gli ebrei in basealle loro caratteristiche biologiche.Come riconoscerli?Il 26 luglio 1938 (XVI) viene redatto il "Manifesto della razza""10. I caratteri fisici e psicologici puramente europei degli Italiani non devonoessere alterati in nessun modo."Annotazione di Achille Starace: "è necessario individuaredella razza <strong>it</strong>aliana"caratteri tipici e permanentima i caratteri tipici sono difficili da individuare. Si cercano caratteristiche nelle fisionomie,ricorrendo, a scelte particolari, in pratica, a caricature ._' . ... _ di '''''i.id.; 1,I ... di • di 100·di.-id.' '''"n. "" ___ I~ • dono 1"'_... " di i .. di.-id.; di di,., .. ""u,. ~di di • ...., "rro". ". '''11...... lun"I~"" d .. "oni". i"dÒo~.I"", . So_i'"I."i ... ~ "i .. imu un •• Ii." ....... '" ,~ ..,.. "'~Ii,...",.."t. ,m~i,""' .• , ......... 1 ..."mQ , . ol'd , • • ,,,.'i ch .... 1 • .,. qu.n_,il'li., .. ,. ... , ""id .. in l o.rl •• "" ... Il.... " ... di bloodo . di h","o ..... , "" • ........ , ••• i .id.« .d un ......... p." __ "'. ~u ... ,i,.tl... .., ... .,.....""",10 .d"n, m ...... " _i.,< .;.c ...... di pi."............. c;unV' ....... , tkll. _ ... ,._.1 .... '_,.Ii"'-"' ..... ,,«In>< ...... iI. · -.\o di 'o'........ JH>


2. L'esclusione dalle scuole5 settembre 1938: R.D.L. n. 1390:"Provvedimenti per la difesa della razza nella scuola fascista""Art. 1 - All'ufficio di insegnante nelle scuole statali o parastatali di qualsiasi ordine egrado e nelle scuole non governative ai cui studi sia riconosciuto effetto legale, nonpotranno essere ammesse persone di razza ebraica, anche se siano statecomprese in graduatorie di concorso anteriormente al presente decreto, népotranno essere ammesse all'assistentato univers<strong>it</strong>ario, né al conseguimentodell'abil<strong>it</strong>azione alla libera docenza.Art. 2 - Alle scuole di qualsiasi ordine e grado, ai cui studi sia riconosciuto effettolegale, non potranno essere iscr<strong>it</strong>ti alunni di razza ebraica ... "ma, defin<strong>it</strong>o che costoro non debbono essere riconosciuti in base alla religione professata,ma bensì in base alla "razza biologicamente defin<strong>it</strong>a", come individuare le singole personeda escludere?GAZiÈTTA ~ UFFICiA<strong>LE</strong>pARTE PREMA . D~LR~~NO U D' ITALIA SO ""'8UilIide per tn.uIT"-mellto di t<strong>it</strong>olo del Coasoliddo ,..."(UIOG, • • • • • •• •• •••••••• Pq. ...BeU:i&c:Iae d'izdostujOlle. • • • • • •Di&de per .wT~d di qa.iet.ua. • • •p ....-p ... _lIlecIia dei cambi e dai t<strong>it</strong>oli. • . • • • p ... _10


~. _.~ .............3. Applicazione delle disposizioni per la "difesa della razza" nella scuola115 settembre viene pubblicato il R.D.L 1390:.'IuiAo 16 "Uobn,d" gl.l {"""gn_ti dl r" .... " h .. d " .. ,ln beu aJ.1. .... p ...... """. coll"". ti 1n c""!l,,40 • .li nU. qull>


I libri di testo compilati da autori ebrei sono vietati:(f R. PROV VEDITORATO AGLI STUDI DI <strong>PADOVA</strong>Iwr. :\. 124j6N.OG(;IITTO Divieto lt'tdoB1:m! nel ..l e scuole di libri di t'eta dlautori di ~!laa ebl'::lio8 ...P~dM'(j, li 4 ottohre 1938 AlIAi CAPI llBGLI ISTUl/r1 E scuomd' ISTRU&lOOE !.lEDIA tlPEJh.'Ell'rtVi l rnemetto peor OmOMeIlr,a e Ilome l ' m<strong>it</strong>o c1rcolau 30 eette:llbrec.a. nO 13404 di S.F. 11 J1n1st1'O dell'lìdru:az ione lIaz1011ole ::'elutiv. all'oc"getto e Vi pl'tGo d '1nd1eami, c!Ilfortltl:leni;e t\ quw..',o dilU .. chc.J.ul'r et e.::;;odl e~ o:Jt o, ne l'l sill l'lstoae di oospct"".el'C l'eDl't;.io:li;à "'1 ..x.tcl'i


"Fra i vocabolari di latino consigliati avrei quello dei proff. Ramorino - Senigaglia. Essendosolo consigliato, il vocabolario può anche essere ammesso, senza sost<strong>it</strong>uzione; Senigagliaè famiglia ebrea, oppure ebrea battezzata; e c'è la famiglia Senigaglia ariana. Di che razzasarà il collaboratore di Felice Ramorino?Con osservanza."È possibile utilizzare un'antologia alla composizione della quale ha collaborato un ebreo?" R. PROVVEDITORATO AGLI STUDI DI <strong>PADOVA</strong>PRor. N. ' 165 74RISP. ALLA NOTA DEL N.OGGETTO Autori d;i...raz_za ebraipaAi CUI DEGLI I STITUTI E SCUO<strong>LE</strong>d'ISTRUZIONE MEDIA DIPEIlDEIlTIPer opportuna conoscenza e norma Vi comunico il testo della nota diS.E.il Ministro dell'Educazione Nazionale nO 14982 del 29 novembre u.s. relati=va all'oggetto:Ila .caunico che 11 sig. Ludwid Gorni autore; in colla~orazi~ne di Lor:e~=• zo Bianchi di una Antologia ' tedesca, ed<strong>it</strong>a- dalla Casa Zamchelh, appa r~l~;• ne alla r~za ebraica. _ La prede tta Antologia non- può pert anto essere a on ~tB nelle Bouole per alunni <strong>it</strong>aliani nll. ·Vi prego di dami un cortese cenno d' aSEliclU'IlIlione.PR ()1IVEDI ~lliE AGLI S'rUDI•5. Allievi esclusi dal Ginnasio-Liceo "T<strong>it</strong>o Livio"In conseguenza del R.D.L. 1390 furono espulsi dal liceo una trentina di studenti ebrei edue insegnanti.Gli espulsi continuarono gli studi in una scuola allest<strong>it</strong>a dalla Comun<strong>it</strong>à Ebraica,presentandosi da privatisti a fine anno per sostenere gli esami di ammissione alla classesuccessiva o di matur<strong>it</strong>à, separati dai loro compagni.I loro nomi, cancellati dagli elenchi alfabetici, sono riportati alla fine del registro, sotto lascr<strong>it</strong>ta:"di razza ebraica".13


Gli allievi esclusi frequentarono la scuola in una sede di fortuna. Una foto di gruppo li r<strong>it</strong>raealla fine dell'anno scolastico in un cortile privato (1939) .... _. ... f5AAllOI~JtlIi:JT'" f'tla.UO!OOA'lSIm ....'= .-:-:~" ._.-ji ~~i'14


6. Il duce prende pubblicamente posizione contro gli ebreiIl 18 settembre 1938, in un comizio tenuto a Trieste, il duce spiega la pol<strong>it</strong>ica razziale.Questa non deve investire le sole popolazioni delle colonie africane, ma anche gli ebrei.Cerca, però, di rassicurare gli "ebrei di c<strong>it</strong>tadinanza <strong>it</strong>aliana" ..._ ._J ... _ 01.Fa ••p~TlTe -NAZIONA<strong>LE</strong> - FASCISTA. '- - ,,/FOGLIO D·O~DINI ~Rom" .. o ~ p"b:;;:;,;o del L <strong>it</strong>lorio N . 209 18 s e tten1bre rg38-Anno XVI B.F.IL DIStORSO DEL D U (; E 1\ .TRIESTE.,18 HtteIDbre X1!I' E. F •rflJOll,.ger vi la p€Q"Ol< ~ . 3jp; quesfa. o triestini e triestine. l a quarta voIlicI' ch.e"ho la: v.ntarR. "onore e la gioia:.• •pun'u"u - ....... _ ............. - ...... ........ '1 ................... n ...... 1" .... [ ' ,.. ..... n ... ,,- ... ~"" ...... ~ ... ""--S .... "fI~'.U''f'C' ·t:sronquistano con le armijma si tengono col Prestigi~ E per il prestigio ~ lIIIfI dJiara seVfl'llcoscienza razziale che stabilisca non soltanto deHe "{'erenze, ma deHe 'su~ nettissime.n problema ebraico non è dunque che un aspe o di questo fenomeno. La noatra posizione èstata determinata da questi incontestabili dati' di~tto, '.L'ebraismo mondiale è stato, dwante 16 àìì'ni, malgrado la nostra pol<strong>it</strong>ica, ' Wl lIfIIIico irreronciliabiledel Fqscismo, In Italia la nostra· pbl<strong>it</strong>ic ha detemiihato negli elementi sem<strong>it</strong>i _che si può oggi chiamare, si poteva chiamare una co~a uera e propria all'arrem ••Tuttavia gli ebrei di c<strong>it</strong>tadinanza <strong>it</strong>aliana, i ~ abbiano indiscutibdi' mèrifi I~if<strong>it</strong>ari Il rillilinei confronti dell' Iflilia e del Regime, troueranno cap.prensione e giustizia j 1J'fIIdo ._ altri siseguirà nei loro confronti lIIIfI pol<strong>it</strong>ica di seplll'/lZÌone. AUa fine il mondo dolll'lÌ (twse stupirSi piiIdella nostra geneiòs<strong>it</strong>à che d4 nostro ~; a, meno che i sem<strong>it</strong>i di ol"" frrmtiera e quelli .del·l'interno, e sopratutto i loro impl'Ovllisati e inattesi amici che da troppe caffalJe li difendono,non ci cos""n


7. Defin<strong>it</strong>i dal part<strong>it</strong>o6 - 7 ottobre 1938:"Dichiarazione sulla Razza" del Gran Consiglio del Fascismo"II Gran Consiglio del Fascismo, circa l'appartenenza o meno alla razza ebraica, stabiliscequanto segue:a) è di razza ebraica colui che nasce da gen<strong>it</strong>ori entrambi ebrei;b) è considerato di razza ebraica colui che nasce da padre ebreo e da madre dinazional<strong>it</strong>à straniera;c) è considerato di razza ebraica colui che, pur essendo nato da un matrimoniomisto, professa la religione ebraica;d) non è considerato di razza ebraica colui che è nato da un matrimonio misto,qualora professi altra religione all'infuori della ebraica, alla data del 1 ° ottobre XVI."Si torna a una valutazione basata sulla religione, non solo dell'interessato, maessenzialmente dei suoi gen<strong>it</strong>ori, nonni, o, genericamente, antenati, dati non sempre facilida reperire .Utilizzando un linguaggio di propaganda antiebraica la rivista "La difesa della razza"esemplifica come una nonna "ariana" non sia sufficiente per proteggere i nipotidall'emarginazione "razziale".c.r1'L INAZIONA<strong>LE</strong>!.~fclmt;EBREO ONON EBREO?u. ""'-" .i 'I~ ,_,1'..1_.. ~..,MIk •.•_.-1" ...., J4Uw . ,,~ I.p,..,.., ••_ ....___,O'.il ~~ '-_M Ji J_ I-ipu ~_H J 100 ~ 100. i • • _ J~I. ~"'J ........ " .. ..•• • _ . ,.. __ J--." ,..u..t. AI m-.


8. Il censimento del 1938Il 5 agosto 1938 fu annunciato il prossimo censimento degli ebrei <strong>it</strong>aliani.Questo fu indetto 1'11 agosto, doveva riferirsi alla data del 22 agosto e le operazioni diraccolta dei dati, affidate ai Comuni, dovevano essere inoltrate al Ministero dell'Interno,tram<strong>it</strong>e la Prefettura, entro il 26 agosto.UDIFEUDEW IANNO l • NUMERO 4ii20 SETTEMBRE 1938·XVI'H' l'IUII ... O SEI'A"ATO L ' "IlE IAIlDOIU)lEN T O MH'UO UIlE 2"Direttore : 'l'E<strong>LE</strong>S I O INTERLAN DICo",<strong>it</strong>u di UdUlOIIC: prof. do.,. GU IDO LANDRAl''of. dou. U DJO CIPRIANI . dotto <strong>LE</strong>ONE FRANZÌ _ doti.MARC E L L O RI CC I . dOIt. LI NO B US I NCOSegre.t ..;o di reduione , GIORGI O AL?I IRANTI':SCIENZA- DOCUMENTAZIONEJlO.<strong>LE</strong>.MICA, QUESTIONARIOIL CENSIMENTOD E G L I E B R ElLe operationi di spoglio e di classifica dei dali raccolti col censimento del22 agosto scorso non sono ancora ultimate. Sono evidenti le ragioni che consiglianoun'eslrema cautela nell'esame di tali dati, per la prima yolta racooltiin Italia oon cr<strong>it</strong>eri rluiali. Da questo esame deve uscire non soltanto. un preciso quadro della s<strong>it</strong>uuione degli ebrei in Italia, ma la risposta ainumerosi ques<strong>it</strong>i che la discriminazione razziale ha posto con urgenm allacoscienza del paese. 11 quale ha bisogno di sapere non soltanto quanti sonogli ebrei - sul cui numero n~un autore, fra j tanti che si possono consultare,ha mai dichiarato d'esser certo - ma che cosa fanno gli ebrei, qualirami dell'attiv<strong>it</strong>à nazionale còntrollano, in che misura si oppollgono al leg<strong>it</strong>·timo affermarsi dei valori nostri. Dall'esame delle cifre che il censimentI!riuscirà a fornirci si potranno trarre lulle le conseguenre di questa presa rlicosciwu del pericolo e della minaccia del giudaismo. Noi dedicherwlobuona parte della rivista alla pubblicat.ione dei dati e aUe considerazioniche da quei dati ci verranno su~ ri t e; -e cosl sarò. finalmente posSibile portarela questione giudaica fuori dalla penombra dell'equivoco, nella granluce della ver<strong>it</strong>à che tanto spiace al giudeo.L'esame dei dati del censimento raccolti dai Comuni procedeva a rilento, tra mille difficoltà,e i dati pervenivano al Ministero incompleti e con grande r<strong>it</strong>ardo. Si rischiava di non saperechi fossero gli ebrei da escludere dalla scuola. Solo a fine anno l'ISTAT ha forn<strong>it</strong>o unconteggio degli ebrei <strong>it</strong>aliani cens<strong>it</strong>i , 58.412 persone.17


9. Defin<strong>it</strong>i per legge17 novembre 1938: R.D.L. n. 1728:"Provvedimenti per la difesa della razza <strong>it</strong>aliana"Il decreto contiene:divieto dei matrimoni "con persone appartenenti ad altre razze";definizione degli ebrei, conforme a quella approvata dal Gran Consiglio delFascismo;obbligo di autodenuncia degli ebrei, e della relativa annotazione "di razza" neiregistri di stato civile e nei documenti tratti dallo stato civile;divieto di servire in guerra, di essere impiegati da enti pubblici e ulteriori lim<strong>it</strong>azionialle attiv<strong>it</strong>à che possono svolgere;lim<strong>it</strong>azioni al dir<strong>it</strong>to di proprietà.L'autodenuncia degli ebrei, in base a cr<strong>it</strong>eri "razziali", non religiosi, avveniva presso ilComune di residenza, questo la doveva comunicare al Comune di nasc<strong>it</strong>a, se diverso, perla trascrizione sui registri di stato civile.La scarsa chiarezza delle disposizioni relative susc<strong>it</strong>ava malintesi tra i Comuni interessati,con intervento, nei casi più gravi, del magistrato.I~....Epallll.nte o q..otIVt:ttoto aono perTe nto • • · .. 1t1ommuU ,~ •• o 11 Oovernatorato 1.'11 R..a •• ltr. olt U pr1llo1pal1,oopio dl 4riU pr ••• utball. Ogni 'l'oH. q ... t'Ufn3to ha pr~.da1;e "'''''11-.. nt. al l a riohi8sta .. torlsza~l one dl aaao1aa1 ...UrglD&lo.-'re.o1ndondo 4&1 tatto che 01111" ... lapo.tto,preol • • parti. olari 41w.p .. ls1oa1, nel ....'/..·,J.· ......... ffi ... .i_.,c .... ,llOD e1U1!iii' ,n1oM'N 1'0"11._100 'alla(' lIr ocdllra dfJg11 Art. 139-140 • 14I ad R. ]). r.. n,. .. ltro 18~ n. " 2602 01 tn-ta. 4&1 COIInlno d1 An ..... ;peroM 1I.0~ aH, 41 3t :1to Obila qtl4l1c. ..TO 11 ta.nal01l&rt .... 'IDA 11_1100 . oDDOia et ...i .an tOBUO 41 carta . e:1e,;tto .... _ nautro. 411 'UOPO prep..rat ..ho' dara .. 0:1 .ua. albi O-s. ......... U ..... __ ......... 110 .. ... ~~..... , ..... _.,., ~_ .. )loIl ..... _..._t•• '.. '.~ta t&U........'t;I'~~~ ..- q - oria,la _ MI-l-r-'-......... 1 .... ' '"l18


10. Gli ebrei stranieri "naturalizzati"17 novembre 1938: R.D.L. n. 1728:"Provvedimenti per la difesa della razza <strong>it</strong>aliana"Nel Capo 11/ - Disposizioni trans<strong>it</strong>orie e finali sono riportate disposizioni molto finali sugliebrei che, trasfer<strong>it</strong>isi in Italia da anni, hanno ottenuto la c<strong>it</strong>tadinanza <strong>it</strong>aliana:Art. 23. Le concessioni di c<strong>it</strong>tadinanza <strong>it</strong>aliana comunque fatte ad ebrei stranieriposteriormente al 1°gennaio 1919 si intendono ad o gni effetto revocate.Art. 24. Gli ebrei stranieri e quelli nei cui confronti si applichi l'art. 23, i quali abbianoiniziato il loro soggiorno nel Regno, in Libia e nei Possedimenti dell'Egeoposteriormente al 1 0gennaio 1919, debbono lasciare il terr<strong>it</strong>orio del Regno, dellaLibia e dei possedimenti dell'Egeo entro il12 marzo 1939-XVII.Questi si trovano in una s<strong>it</strong>uazione pericolosa, apolidi e in procinto di essere espulsi.Anche sugli ebrei <strong>it</strong>aliani residenti all'estero si indagava, per decidere se mantenere loro lac<strong>it</strong>tadinanza acquis<strong>it</strong>a... /W; t,.~~. r,; ~j;;." 1''''''''' W~,,", ,--.. - ·-,-·;:OUV -l- --~'-----,TE<strong>LE</strong>SPRESSO N,ç/.tP01l2S'l'ERU. XlI !'AllOVAUfficio di St",~o Civih .....e. per ",,,:.,.,,,


11. L'esclusione da enti e amministrazioni17 novembre 1938: R.D.L. n. 1728:"Provvedimenti per la difesa della razza <strong>it</strong>aliana"Art. 13. Non possono avere alle proprie dipendenze persone appartenenti alla razzaebraica:a) le Amministrazioni civili e mil<strong>it</strong>ari dello Stato;b) il Part<strong>it</strong>o Nazionale Fascista e le organizzazioni che ne dipendono o che ne sonocontrollate;c) le Amministrazioni delle Provincie, dei Comuni, delle Ist<strong>it</strong>uzioni pubbliche diassistenza e beneficenza e degli Enti, Ist<strong>it</strong>uti ed Aziende, comprese quelle de<strong>it</strong>rasporti in gestione diretta, amministrate o mantenute col concorso delle Provincie,dei Comuni, delle Ist<strong>it</strong>uzioni pubbliche di assistenza e beneficenza o dei loroConsorzi;d) le Amministrazioni delle aziende municipalizzate.La Prefettura informa i Comuni che i comandi mil<strong>it</strong>ari si rivolgeranno a loro per leinformazioni sulla razza degli ufficiali.B Oc.. L~TT I NO N . 1 IlR.N. Hl ~ Di,' , Gal>.O('OE'I'TO : Ur"'-;'",e utod,. PadovaoomU/l;cn.ro cho è "....... j'rd,. .. n.dhnento di prooedel'll!t.($al;egl'a.;cn..


TALIANAUFFICIO PERSO. "S-.!O DSCes lIarlo .. 1U'Ireate ............' .PJI8ft1lll& _a•• ...n_utl,al.l.o ocepo cl1 _abU.lzo• ...z.' .S- 8J,' lo"'.",Del person&l .. _bUUabl1. 4e'lla a.. __ ...; .. , n!'t. JIII:'al.:\.a razza ebr.l_.Vl p~ ... 1 .......... p. Z- ._1. __'-aima ... ·U' s.'-'-.olt,., ..... _ ....... ti'" 4' ,... c1' .u. ..•• U.appa..--t ....._ • _ MI. Ne ... 1........ . l' ....~--".l.i:a ... us1 .... al.1. J\I:l •• zoU •• 8ap_lonRtDlrrasl. - 4~~~ _\ rJ!J.d(r 'i'-~'Mife-;:' '~ .. IJ':'j - -" '@~ U. lP-."" __~r. - ~ ~ " ~~~~~~~~~~~~--$) "~p.J _...;:,.••12. La risoluzione delle contestazioni17 novembre 1938: R.D.L. n. 1728:"Provvedimenti per la difesa della razza <strong>it</strong>aliana"Art. 26. Le questioni relative all'applicazione del presente decreto saranno risolte,caso per caso, dal Ministro per l'intemo, sent<strong>it</strong>i i Ministri eventualmente interessati, eprevio parere di una Commissione da lui nominata.Siamo di fronte ad una tipica disposizione da governo total<strong>it</strong>ario.22


Le eventuali contestazioni tra il c<strong>it</strong>tadino e l'amministrazione (nel caso specifico, ilMinistero dell'Interno), non vengono risolte dal potere giudiziario, ma dall'amministrazionestessa. Con quali garanzie per il c<strong>it</strong>tadino, è facile immaginare.La garanzia offerta dallo Statuto Albertino (del 4 marzo 1818):Art. 71 . Niuno può essere distolto dai suoi Giudici naturali. Non potranno perciòessere creati Tribunali o Commissioni straordinarieera chiaramente in contrasto con la "Commissione da lui nominata" cui si riferisce il R.D.L.n. 1728.Ma chi sono i "Giudici naturali"?13. La razza come ossessionePer il regime la razza diviene un'ossessione, ed anche gli avvenimenti più banalidiventano oggetto di "valutazione razziale".Leonino da Zara, nato nel 1888 da padre ebreo e da madre "ariana", battezzato nel 1889,e dichiarato dalla "Demorazza" "non appartenente alla razza ebraica", autore del volume distoria della tecnica "La storia del volo", lodato da V<strong>it</strong>torio Mussolini, viene proposto per undiploma di benemerenza dell'Educazione Nazionale..' bok G,b . lOgg


Si chiede al Prefetto se è lec<strong>it</strong>o pubblicarne un necrologio.~. • Je) :;(RTITIiilì~ '? -- -~~-•• j ' _ ,., FE8.9:2 .~. -".~ ,,~ , -. .~ ....:::..!-!.'~ . : ~~ .... -I t7l "~'JJ~E CCEt<strong>LE</strong>NZA I L PREFETTO D I P A D O V AI lsot t o s cri t t o Av voc


14. Inizia la deportazioneIl 30 novembre 1943 il Ministro degli Interni Guido Buffarini Guidi dispone, con l'ordinanzadi polizia n. 5 inviata a tutti i capi delle province, l'arresto e l'internamento degli ebrei, cosìcome il sequestro dei loro beni.Testo dell'ordinanzaTutti gli ebrei, anche se discriminati, a qualunque nazional<strong>it</strong>à appartengano ecomunque residenti nel terr<strong>it</strong>orio nazionale debbono essere inviati in appos<strong>it</strong>i campidi concentramento. Tutti i loro beni, mobili e immobili, devono essere sottoposti aimmediato sequestro in attesa di essere confiscati nell 'interesse della RSI, la quale lidestinerà a beneficio degli indigenti sinistrati dalle incursioni aeree nemiche.Tutti coloro che, nati da matrimonio misto, ebbero in applicazione delle leggi razzialivigenti il riconoscimento di appartenenza a razza ariana, debbono essere sottoposti aspeciale vigilanza dagli organi di polizia.Siano pertanto concentrati gli ebrei in campi di concentramento provinciali, in attesadi essere riun<strong>it</strong>i in campi di concentramento speciali appos<strong>it</strong>amente attrezzati.Coloro che possono si rendono irreperibili, e vengono ricercati dalle Questure._....... " ....".. .... , ""~"."',., .." ......... '." ... , " ... ,",.""'h~"''''''Altri vengono arrestati, e tradotti al campo provinciale di competenza.Legione Terr. c~rablnlerl di Pauova-Cocpagnla di EsteN.59!195 di prot.Div .l1I Est. 6!12!43Ogeetlo l Eic.rche di ebr.i.Alle Questura diP,\DOVI.~ ' Arma di Lste ha in data 4 corr o proceduto al fermo delleebre ~ evl Anna fu .. rtUI''0. . "' ..25


Non sempre le segnalazioni raccolte dalla polizia per l'arresto risultano esatte.-T--·i ·~''"':35 t s tO =DW_1/c~ }O11q~~D' .r.geli Igin1a d1~e e­Il 70 _ el:r . '"a 1ovigoN O9B30 AT 0\4694 PUN TO PREGAS I SPECIF ICARESE EBREA D4NGEL I I&INIA FU SA<strong>LO</strong>~ONE OQGETTOOD I ERNO N Ot46~4 TRA'I'TISf O"HCA-n r1 c .n"!;r e.1 tl!-letr a n . H 4. del l l I\1 .8 ., ai CO:l'l.UUca che l'ebr Il. in gset'to nc.nste"t r., racc ... etiJ; li val tOl'll. nza ov ris-.llta cc -'lJlet 3cor.ollcluta .15. Un epilogo tragicoL'allievo del Ginnasio-Liceo "T<strong>it</strong>o Livio" Giorgio Foà, escluso come i suoi compagni ebreidalla scuola nel 1938, continuò i suoi studi presso la scuola ebraica, sostenendo gli esamipresso il liceo.-- 1--.'- ."" ...."G~ .~i2 ..~ l.w él~nt.;: : 'l';"=.: ~-~.. 1 ~,\,_ 1 __ fI26


Nel novembre 1943, durante un tentativo di fuga in Svizzera assieme alla sua famiglia, fuarrestato alla frontiera, ed awiato alla deportazione ad Auschw<strong>it</strong>z.La madre morì sul treno, i due fratelli minori furono uccisi all'arrivo ad Auschw<strong>it</strong>z, Giorgioresistette fino a tutto il gennaio 1944; il padre morì qualche mese dopo.I parenti soprawissuti mantennero per più anni la speranza di poter rivedere qualcuno deiloro cari, ma della famiglia Foà non r<strong>it</strong>ornò nessuno.Oggi. dopo tre anni dl ---... ngoscJoseIllUtul ricerche e spera.nze, col C1lorestraziato, U padre VITTORIO FOA'la sorella LINA COImer<strong>it</strong>o GUIDOANGELI ~'l tratello pro!. ARRIGOoon La moglie ELDA FOA' DONATl(in Argentine). 1 Parenti tutti; ricordanoa chi 11 conobbero ed amaronoMario FoàOOD 18 MoglieGiulia Foà Formiauinled t "O"""tfBIpI1 . fii'"Glorllo.,...t::eMartinopado .... 25hdova, 1$16. Il campo di concentramento provinciale di Vo' Vecchio (Padova)Col decreto legge del 17 novembre 1938 - XVII , n. 1728, furono emanate, anche in Italia,le leggi razziali, così com'era awenuto in Germania, grazie alle quali l'antisem<strong>it</strong>ismodivenne, di fatto, legale. Gli effetti si awertirono sub<strong>it</strong>o nell'Italia intera: il decreto sanciva illicenziamento di tutti gli ebrei dai pubblici impieghi, sanciva l'impossibil<strong>it</strong>à di gestire e dipossedere aziende, terreni e tutto quanto cost<strong>it</strong>uisse ricchezza o proprietà.Nella primavera del 1943 le suore elisabettine di Padova (in totale, una quindicina) preseroin aff<strong>it</strong>to la Villa Venier, s<strong>it</strong>uata a due passi dalla chiesa parrocchiale, sulla piazzarettangolare di Vo ' Vecchio, una frazione di Vo ' Euganeo, allo scopo di destinarla a tutte lepersone sfollate dalla c<strong>it</strong>tà.Dopo 1'8 settembre 1943, e precisamente il giorno 30 novembre, il Ministro degli Interni27


Guido Buffarini Guidi emanò una circolare, in segu<strong>it</strong>o alla quale gli ebrei residenti in Italiafurono avviati nei campi di concentramento provinciali, predisposti appos<strong>it</strong>amente per loro,nell'attesa di essere inviati in quelli più grandi e attrezzati.Inizia, da questo momento, la "caccia" pubblica e indiscriminata nei confronti dellapopolazione ebraica <strong>it</strong>aliana. Il campo previsto per la provincia di Padova fu allest<strong>it</strong>o illocal<strong>it</strong>à Vo' Vecchio, presso Villa Venier.L'apertura del campo di concentramentoprovinciale avvenne il 3 dicembre del1943, in segu<strong>it</strong>o all 'Ordinanza n'5 dellaPolizia (circolare Buffarini Guidi del 30novembre, appunto).Alle suore venne concesso l'uso delprimo piano, a condizione di provvederealla cucina per gli ebrei.Il primo comandante del campo fu uncommissario di Pubblica Sicurezza,sost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o poche settimane dopol'apertura da un altro commissario.Durante il giorno tutti potevanoincontrarsi nel giardino antistante laVilla, ma i raduni di notte erano vietati,perciò uomini e donne dormivano inluoghi separati. Nessuno poteva entrareo uscire dal recinto senza permesso.Nel campo di Vo' non vi furonorepressioni o atti di violenza nei confrontidegli internati. Il v<strong>it</strong>to forn<strong>it</strong>o ufficialmenteera scarso e le suore provvedevano alresto, cercando di non far mancare nulla a nessuno. Agli ab<strong>it</strong>anti del piccolo paesino eraconsent<strong>it</strong>o vis<strong>it</strong>are gli ebrei internati; il parroco, che era sol<strong>it</strong>o entrare nella Villa, redasse ,persino, una relazione sulla v<strong>it</strong>a del campo.Un impiegato dell'ufficio postale di Vo', tale signor Toniolo, riuscì a compilare un primoelenco di internati sulla base dei libretti nominativi aperti presso il suo ufficio: era accadutoche , giunti a Vo', gli ebrei ebbero la possibil<strong>it</strong>à di depos<strong>it</strong>are tutti i loro averi presso l'ufficiopostale, appunto. In segu<strong>it</strong>o, un ufficiale tedesco sequestrò tutti i depos<strong>it</strong>i postali degliebrei, contro la volontà del signor Toniolo ma con l'assenso della direzione provincialedelle Poste.Sabato 4 dicembre 1943, Emma Ascoli Zevi, moglie di Arturo Zevi , e la figlia Anna, duedonne ebree di Este, furono arrestate dai carabinieri, rinchiuse nelle prigioni di Este esuccessivamente condotte a Villa Venier. Due giorni dopo, il 6 dicembre, gli internati di Vo'erano già 35. Sempre in quei giorni, a Campodarsego, in provincia di Padova, vennero28


catturati tutti i componenti della famiglia di Elio Sabbadini, comprese la moglie EsterHammer e la figlia Sylva, sopravvissute allo sterminio e testimoni della vicenda.L'ultima persona a fare ingresso nella VillaVenier fu la signora Bruna Namias,catturata a Padova il 17 maggio 1944 esub<strong>it</strong>o internata a Vo'. Anche BrunaNamias, come Ester Hammer e SylvaSabbadini, sopravvivrà allo sterminio.La permanenza degli ebrei nel campo diVo' culminò nel luglio dell'anno successivo.Nel pomeriggio di lunedì 17 luglio 1944,infatti, arrivarono a Vo' i mil<strong>it</strong>ari tedeschiper deportare tutti in Germania: i soldatifecero salire gli ebrei su due camiondistinti e li trasferirono a Padova, da dove il19 luglio furono tutti inviati presso laRisiera di San Sabba e da lì ad Auschw<strong>it</strong>z.All'originario gruppo di 47 persone delcampo di Vo' ne furono aggiunte, durantela permanenza nella Risiera, altre 33, perun totale di 80 ebrei; di questi il 27 gennaio1945 ne erano sopravvissuti solo 6: 3 delgruppo proveniente da Vo ' e 3 del secondogruppo.29


17. Padre Placido Cortese e il suo gruppoPlacido Cortese (Cherso, 7 marzo 1907, Trieste, novembre 1944) a 13 anni fu accolto nelnoviziato di Camposampiero (Padova); fu frate professo a Padova il 10 ottobre 1924.Compì in breve il corso liceale-filosofico a Cherso (1925-27) e seguì i quattro anni teologicinella Facoltà Teologica di Roma (1927-31), senza però conseguire la laurea, per non averpotuto completare gli esami e la tesi.Fu ordinato sacerdote a Roma il 6 luglio 1930 nella Basilica di San Giovanni in Laterano.Dal 1931 al 1933 fu sacerdote nella Basilica del Santo a Padova e dal 1933 al 1937 nellacripta della Chiesa dell'Immacolata e Sant'Antonio, allora in costruzione, in viale Corsica aMilano.In segu<strong>it</strong>o gli fu affidato il delicato incarico della direzione del mensile "Messaggero diSant'Antonio", che tenne per sette anni, dal gennaio 1937 al luglio 1943. Fu tra l'altrofondatore della Tipografia antoniana. Collaborò come scr<strong>it</strong>tore e fotografo a vari periodici eallo stesso "Messaggero" fin dal 1931 .Nel precip<strong>it</strong>are degli eventi bellici e pol<strong>it</strong>ici, specie dopo 1'8 settembre 1943, la sua operaassistenziale si ampliò nel Veneto in preda allo sfascio delle Ist<strong>it</strong>uzioni. Con una rete dicollaboratori e benefattori, padre Placido fu tra i più importanti organizzatori di salvataggi diebrei, prigionieri inglesi, esuli cecoslovacchi e jugoslavi e altri persegu<strong>it</strong>ati, ispirando emotivando collaboratori e collaboratrici all 'attiv<strong>it</strong>à clandestina. Tra le collaboratrici, oltre allesorelle Martini (Lidia, Carla Liliana e Teresa), ricordiamo Delia Fasolato Mazzucato,Franca Decima, Milena Zambon, Parisina Lazzari, Delfina e Maria Borgato.Nonostante il pericolo per la Rropria incolum<strong>it</strong>à, agì noncurante dei rischi , benché fossestato avvert<strong>it</strong>o di essere nel mirino della Questura. Il 13 ottobre 1944 fu prelevato da duepersone da lui conosciute e r<strong>it</strong>enute favorevoli ai gruppi di resistenza che, con una scusa,lo inv<strong>it</strong>arono ad uscire dal Chiostro delle Magnolie del Santo e lo fecero salire su unamacchina, che lo portò direttamente al Bunker della Gestapo a Trieste. Qui fu sottoposto ainterrogatori e torture, con l'intento fall<strong>it</strong>o di estorcergli nomi di patrioti e ricercati. Lequotidiane torture infl<strong>it</strong>te per almeno venti giomi lo portarono alla morte i primi giorni dinovembre del 1944, a soli 37 anni. Il suo corpo fu presumibilmente bruciato nel fornocrematorio della Risiera di San Sabba in Trieste.30


18. Lucia De Marchi e il suo gruppoIl 24 settembre 1943 il tenente colonnello Herbert Kappler, comandante delle SS a Roma,ricevette da Berlino un telegramma con il quale si dava l'ordine di procedereall 'eliminazione di tutti gli ebrei romani "mediante un 'azione di sorpresa".All 'alba del 16 ottobre, grazie agli elenchi dei nominativi degli ebrei fom<strong>it</strong>i dall'UfficioDemografia e Razza del Ministero dell'lntemo, centinaia di soldati tedeschi iniziarono laricerca per i quartieri di Roma: l'azione, pianificata col massimo rigore, si concluse con lacattura di oltre 1000 ebrei romani , tra cui più di 200 bambini. Tutti furono rinchiusi nelCollegio Mil<strong>it</strong>are di via della Lungara, dove vi rimasero per più di 30 ore senza cibo néacqua. Il 18 ottobre gli ebrei di Roma furono trasfer<strong>it</strong>i alla Stazione Tiburtina, fatti salire suun convoglio composto da 18 carri bestiame e inviati ad Auschw<strong>it</strong>z-Birkenau.Nella mattina del giomo seguente il treno giunse alla Stazione di Padova, ultima sosta<strong>it</strong>aliana: una piccola folla si raccolse attorno al convoglio, attirata dal dramma inaud<strong>it</strong>o chesi svolgeva sotto i loro occhi e dalle strazianti richieste di acqua e di aiuto da parte dellepersone chiuse nei carri in condizioni intollerabili. Quel giorno era di servizio in stazionel'ispettrice della Croce Rossa Italiana Lucia De Marchi che con la sua fermezza e il suocoraggio vinse l'insensibil<strong>it</strong>à del comandante tedesco e ottenne di poter sfamare edissetare le v<strong>it</strong>time di tanto orrore.Lucia De Marchi annotò sul suo diario giornaliero : "Raccapricciante fu lo spettacolo che siofferse ai nostri occhi! Ammassati in ogni vagone con la sola luce proveniente dagliangusti finestrini posti in alto del vagone bestiame, e quindi al buio completo la notte,c'erano bambini, donne, uomini, vecchi e giovani nella promiscu<strong>it</strong>à più umiliante". Tutte leSorelle iniziarono a riempire fiaschi di acqua e a distribuirli a quelle persone, assieme apane, biscotti e latte messi a disposizione dal Com<strong>it</strong>ato provinciale della C.R.I.; i proprietaridel ristorante della stazione offrirono gratu<strong>it</strong>amente del cibo, che venne razionato daiferrovieri in servizio.Verso la mezzanotte del 22 ottobre, dopo un viaggio allucinante,il treno arrivò a Birkenau .Alla liberazione del campo, il 27 gennaio 1945, degli ebreiromani catturati il 16 ottobre 1943 ne rimanevano in v<strong>it</strong>a 15uomini e una donna, Settimia Spizzichino. Nessuno degli oltre200 bambini sopravvisse all'orrore del lager nazista.Per l'eroico coraggio e l'encomiabile virtù civile dimostrati in queltragico evento Lucia De Marchi ricevette il 13 aprile 2006, allamemoria, la medaglia d'oro al mer<strong>it</strong>o civile.Le infermiere volontarie in C.R.I. che prestarono aiuto ai treni deideportati presso la Stazione di Padova furono: Maria Abrami ,Maria Atzori , M. Elena Barbieri , Carolina Belloni, Lina Bertaja,Antonia Burlini, Tina Cappellato, Elena Cattaneo, Eleonora DeAngelis, Rina DOrer Bacchetti, Elsa Fascina, Giulia Fontanarosa,Francesca Franceschi, Bice Gazzola, Augusta Marzemin ,Myriam Mentaschi, Antonia Miari V<strong>it</strong>ti , Bruna Miozzo, Isabella31


Mistrorigo, Luisa Padova, Jole Pedron, Paola Piovan, Eleonora Tretti, Gabriella Treves,Paola Zambelli, Emanuela Zancan, Elda Zanon e Luisa Zanon.PiUrOVrlStaZlOfh "(r"OVlarl"------'-'-"-32


APPENDICE AMANIFESTO DELLA RAZZA1) Le razze umane esistono.L'esistenza delle razze umane non è già un 'astrazione del nostro spir<strong>it</strong>o, ma corrisponde auna realtà fenomenica, materiale, percepibile con i nostri sensi. Questa realtà èrappresentata da masse, quasi sempre imponenti di milioni di uomini simili per caratterifisici e psicologici che furono ered<strong>it</strong>ati e che continuano ad ered<strong>it</strong>arsi. Dire che esistono lerazze umane non vuoi dire a priori che esistono razze umane superiori o inferiori, masoltanto che esistono razze umane differenti.2) Esistono grandi razze e piccole razze.Non bisogna soltanto ammettere che esistano i gruppi sistematici maggiori, checomunemente sono chiamati razze e che sono individualizzati solo da alcuni caratteri, mabisogna anche ammettere che esistano gruppi sistematici minori (come per es. i nordici, imed<strong>it</strong>erranei, i dinarici, ecc.) individualizzati da un maggior numero di caratteri comuni.Questi gruppi cost<strong>it</strong>uiscono dal punto di vista biologico le vere razze, l'esistenza delle qualiè una ver<strong>it</strong>à evidente.3) Il concetto di razza è concetto puramente biologico.Esso quindi è basato su altre considerazioni che non i concetti di popolo e di nazione,fondati essenzialmente su considerazioni storiche, linguistiche, religiose. Però alla basedelle differenze di popolo e di nazione stanno delle differenze di razza. Se gli Italiani sonodifferenti dai Francesi, dai Tedeschi , dai Turchi, dai Greci, ecc., non è solo perché essihanno una lingua diversa e una storia diversa, ma perché la cost<strong>it</strong>uzione razziale di questipopoli è diversa. Sono state proporzioni diverse di razze differenti, che da tempo moltoantico cost<strong>it</strong>uiscono i diversi popoli, sia che una razza abbia il dominio assoluto sulle altre,sia che tutte risultino fuse armonicamente, sia, infine, che persistano ancora inassimilateuna alle altre le diverse razze.4) La popolazione dell'Italia attuale è nella maggioranza di origine ariana e la sua civiltà èariana.Questa popolazione a civiltà ariana ab<strong>it</strong>a da diversi millenni la nostra penisola; ben poco èrimasto della civiltà delle genti preariane. L'origine degli Italiani attuali parteessenzialmente da elementi di quelle stesse razze che cost<strong>it</strong>uiscono e cost<strong>it</strong>uirono iltessuto perennemente vivo dell'Europa.5) È una leggenda l'apporto di masse ingenti di uomini in tempi storici.Dopo l'invasione dei Longobardi non ci sono stati in Italia altri notevoli movimenti di popolicapaci di influenzare la fisionomia razziale della nazione. Da ciò deriva che, mentre peraltre nazioni europee la composizione razziale è variata notevolmente in tempi anchemoderni, per l'Italia, nelle sue grandi linee, la composizione razziale di oggi è la stessa diquella che era mille anni fa: i quarantaquattro milioni d'Italiani di oggi rimontano quindinella assoluta maggioranza a famiglie che ab<strong>it</strong>ano l'Italia da almeno un millennio.6) Esiste ormai una pura "razza <strong>it</strong>aliana".Questo enunciato non è basato sulla confusione del concetto biologico di razza con ilconcetto storico-linguistico di popolo e di nazione ma sulla purissima parentela di sangueche unisce gli Italiani di oggi alle generazioni che da millenni popolano l'Italia. Questa33


antica purezza di sangue è il più grande t<strong>it</strong>olo di nobiltà della Nazione <strong>it</strong>aliana.7) È tempo che gli Italiani si proclamino francamente razzisti.Tutta l'opera che finora ha fatto il Regime in Italia è in fondo del razzismo. Frequentissimoè stato sempre nei discorsi del Capo il richiamo ai concetti di razza. La questione delrazzismo in Italia deve essere trattata da un punto di vista puramente biologico, senzaintenzioni filosofiche o religiose. La concezione del razzismo in Italia deve essereessenzialmente <strong>it</strong>aliana e l'indirizzo ariano-nordico. Questo non vuole dire però introdurrein Italia le teorie del razzismo tedesco come sono o affermare che gli Italiani e gliScandinavi sono la stessa cosa. Ma vuole soltanto add<strong>it</strong>are agli Italiani un modello fisico esoprattutto psicologico di razza umana che per i suoi caratteri puramente europei si staccacompletamente da tutte le razze extra-europee, questo vuoi dire elevare l'<strong>it</strong>aliano ad unideale di superiore coscienza di se stesso e di maggiore responsabil<strong>it</strong>à.8) È necessario fare una netta distinzione fra i Med<strong>it</strong>erranei d'Europa (Occidentali) da unaparte gli Orientali e gli Africani dall'altra.Sono perciò da considerarsi pericolose le teorie che sostengono l'origine africana di alcunipopoli europei e comprendono in una comune razza med<strong>it</strong>erranea anche le popolazionisem<strong>it</strong>iche e cam<strong>it</strong>iche stabilendo relazioni e simpatie ideologiche assolutamenteinammissibili.9) Gli ebrei non appartengono alla razza <strong>it</strong>aliana.Dei sem<strong>it</strong>i che nel corso dei secoli sono approdati sul sacro suolo della nostra Patria nullain generale è rimasto. Anche l'occupazione araba della Sicilia nulla ha lasciato all'infuoridel ricordo di qualche nome; e del resto il processo di assimilazione fu sempre rapidissimoin Italia. Gli ebrei rappresentano l'unica popolazione che non si è mai assimilata in Italiaperché essa è cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>a da elementi razziali non europei, diversi in modo assoluto daglielementi che hanno dato origine agli Italiani.10) I caratteri fisici e psicologici puramente europei degli Italiani non devono essere alteratiin nessun modo.L'unione è ammissibile solo nell'amb<strong>it</strong>o delle razze europee, nel quale caso non si deveparlare di vero e proprio ibridismo, dato che queste razze appartengono ad un ceppocomune e differiscono solo per alcuni caratteri, mentre sono uguali per moltissimi altri. Ilcarattere puramente europeo degli Italiani viene alterato dall'incrocio con qualsiasi razzaextra-europea e portatrice di una civiltà diversa dalla millenaria civiltà degli ariani.I dieci scienziati firmatari:Ono Sabato VISCODirettore dell'Ist<strong>it</strong>uto di Fisiologia Generale dell'Univers<strong>it</strong>à di Roma e Direttore dell'Ist<strong>it</strong>utoNazionale di Biologia presso il Consiglio Nazionale delle RicercheDotI. Lino BUSINCOAssistente di Patologia Generale all'Univers<strong>it</strong>à di RomaProf. Lidio CIPRIANIIncaricato di Antropologia all'Univers<strong>it</strong>à di FirenzeProf. Arturo DONAGGIO34


Direttore della Clinica Neuropsichiatrica dell'Univers<strong>it</strong>à di Bologna e Presidente dellaSocietà Italiana di PsichiatriaDott. Leone FRANZIAssistente nella Clinica Pediatrica all'Univers<strong>it</strong>à di MilanoProf. Guido LANDRAAssistente di Antropologia all'Univers<strong>it</strong>à di RomaSeno Luigi PENDEDirettore dell'Ist<strong>it</strong>uto di Patologia Speciale Medica dell'Univers<strong>it</strong>à di RomaDot!. Marcello RICCIAssistente di Zoologia all'Univers<strong>it</strong>à di RomaProf. Franco SAVORGNANOrdinario di Demografia all'Univers<strong>it</strong>à di Roma e Presidente dell'Ist<strong>it</strong>uto Centrale diStatisticaProf. Edoardo ZAVATTARIDirettore dell'Ist<strong>it</strong>uto di Zoologia dell'Univers<strong>it</strong>à di Roma.Elenco delle personal<strong>it</strong>à che aderirono al manifestoACERBO Giacomo CIPRIANI Lidio ISANI Giuseppe PIAZZA GiuseppeAC ITO Alfredo CLAREMORIS Maurizio LA VIA Lorenzo PICCIO LI AngeloA<strong>LE</strong>S SAN DR I Pino COCCHIARA Giuseppe LAMPIS Giuseppe PICENO GiorgioA<strong>LE</strong>S SI Rino COGNI Giulio LANCEL<strong>LO</strong>TTI Arturo PICHETTI GuidoALFIERI Dino COLIZZI Gioacchino LANDRA Giovanni PIERAMONTI UmbertoALMIRANTE Giorgio COLLALTINO Collalto LANZAUgo PINI GiorgioAMICUCCI Ermanno CONSOLI Francesco LANZARA Giuseppe PODALIRI GuidoANDALÒ Ugo Giorgio COPPOLA Francesco <strong>LE</strong> PERA Antonio POLI AthosANDREUCCI Giuseppe CORSO Raffaele <strong>LE</strong>LJ Massimo POMILIO MarcoANGELI NI franco COSSIO Carlo <strong>LE</strong>MMI Roberto PREZIOSI GiovanniANTONUCCI Antonio COSTAMAGNA Carlo <strong>LE</strong>ONI Enzo PUCCIONI UbertoAPOL<strong>LO</strong>NI Livio COTONE Oberdan <strong>LE</strong>SSONA Alessandro RAVA MaurizioAPPELIUS Mario CUCCO Allreco lIVI Livio RAVASIO CarloARCHIDIACONO Nicola C UTELLI Mario <strong>LO</strong>DOLINI Armando REA LeoARFELLI Felice DAQUANNO Ernesto <strong>LO</strong>LLI Mario RELLI NI UgoAZZARITI Aw. Gaetano DE BAGNI Mario <strong>LO</strong>RENZINI Paolo R EN DE DomenicoBACCAGLINI Alessandro DE BLASI V<strong>it</strong>o LU CHINI Alberto RI CCI MarcelloBACCIGALUPPI Mario DE DOMINICIS Adolfo LUCIDI Giuseppe ROGNONI GastoneBACCIOLI Vincenzo DE FRANC ISCI Pietro LUPI Gino ROMANINI AlfredoBADOGLIO Pietro DE ROSA Ennio MACRi Filippo ROMANO RaffaelloBALBO Emilio DE ROSA Gabriele MAGANI Michele ROSSO GustavoBALLARATI Giancarlo DE RUGGIERO Stefano MAGGIORE Giuseppe RUCCIONE MarioBANCHER Dante Cesare D E SETA Enrico MANCA Antonio RUFFILLI W. ErminioBANISSONI Ferruccio DE VITA Pier Lorenzo MARCHITTO Nicela RUSSO GiuseppeBARBARA Mameli DEDEL Francesco MARINI Marco SABATINI ArturoBARDUZZI Carlo DELL'ISOLA Giuseppe MARRO Giovanni SALVI GiunioBARGELLINI Piero DEL<strong>LE</strong> DONNE Michele MARTINOLI Ettore SANGIORGI GiorgioBAZZI Carlo DI CAPORIACCO Lodovico MARZOTTO Antonio SANTARELLI EnzoBELLINO Ugoberto DI DONNO Allreco MASINI Carlo Alberto SARRI CorradoBENIGNI Umberto DI GIORGIO Guido MASSA Mario SAVARINO SantiBEONIO BROCCHIERI V<strong>it</strong>torio DI MARZIO Cornelio MASTROJANNI Alberto SAVELLI G iovanniBERGAMASCHI Carlo DOMENICI Carlo MASTROJANNI Gabriele SAVORGNAN FrancescoBERNUCCI Giorgio Luigi DONADIO Nicola MATARRESE Fortunato SCALIGERO MassimoBIAG I Bruno DONAGGIO Arturo MAZZEI Vincenzo SCARDAONI FrancescoBIAMONT I Ettore E<strong>LE</strong>FANTE Fernando MAZZONI Gino SCARPELLI FurioBIANCINI Bruno EL<strong>LE</strong>RO Pietro MEREGAZZI Renzo SCUDELLARI GiorgioBIANCOROSSO Rodolfo EVOLAJulius MEZZASOMA Fern ando SEMIZZI RenatoBIASUTTI Renato FABBRI V <strong>it</strong>torio Emanuele MILANES I Guido SEMPRINI Giovanni35


BIO<strong>LE</strong>no Angelo Marco FABIANO Giuseppe MISCIATELLI Piero SERGI prot. SergioBIONDOLIL<strong>LO</strong> Francesco FANFANI Amintore MISS IROLI Mario SGABEL<strong>LO</strong>NI MassimoBLAS I Guglielmo FARINACCI Roberto MITRA NO SANI Gino SOFFI CI ArdengoBOCCA Giorgio FERRI Carlo Emilio MODICA Aldo SOLMI ArrigoBOCCASI<strong>LE</strong> Gino FESTA CAMPANI<strong>LE</strong> MOLINO Wa~e r MOLINARI Riccardo SORLINI FerruccioBORGHESE Giacomo FI CAI Giuseppe MONTE CC Hl Mario SOTTOCHIESA GinoBORRETTI Mario FIORETTI Arnaldo MORANA Dom enico SPAMPANATO BrunoBORSANI Carlo FLAVIO Quinto MORMINO Giuseppe SPARDINI GiacomoBOITAI Giuseppe F<strong>LE</strong>SCH Gislero MURRI Romolo STARACE AchilleBOTTAZZI Filippo FONTANELLI Lu igi MUSSOLINI Ben<strong>it</strong>o TACCHI VENTURI PietroBRIGHENTI Roberto FORMOSA Raffaele NAJ SAVINA Luigi TALLARICO GiuseppeBUFFARINI GUIDI Guido FORTEGUERRI Giuseppe NATOLI Romualdo TASSINARI RenatoBUSINCO Lino FRANZI Leone NERI Itala TEDESCO Z. V<strong>it</strong>torioCABRINI Luigi FRASETTO Fabio NICCO Carlo TIRELLI MarioCA<strong>LE</strong>NDOLI Giovanni FRUGONI Cesare NIEDDU Ubaldo TOPPI GioveCALLARI Francesco GABELLI Ottone NOTARI Umberto TOSTI ArmandoCA<strong>LO</strong>SSO Claudio GARDINI Nino OMARINI Giuseppe TRIPODI NinoCALURI Bruno GARDINI Walter ORANO Paolo TRITONI RomoloCAMERINI Augusto GARIBALDI Ferdinando ORTOLANI Giovanni TRilliNO AntoninoCANEVARI Emilio GASTEINER Elio PACE prot. Biagio TUCCI GiuseppeCANIGLIA Renato GAITI Tancredi PADELLARO Nazareno TURONE MarioCAPASSO Aldo GAYDA Virginio PAGLIARO Antonio TURRINI Mario FeliceCAPPUCCIO Lino GEDDA Luigi PALMI ERI Nino VALAGUSSA FrancescoCARBONELLI Riccardo GEMELLI Padre Agostino PAO<strong>LE</strong>LLA Domenico VA<strong>LE</strong>NTE RindoCARNEVA<strong>LE</strong> Em. Filiberto GENNA prof. Giuseppe PAPINI Giovanni VAL<strong>LE</strong>CCHI AttilioCASINI Gherardo GENOVESI Cesare PARIBENI Roberto VA<strong>LO</strong>RI AldoCASNATI Francesco GENTI<strong>LE</strong> Giovanni PASCOLATO Michele VERCEL<strong>LE</strong>SI EdmondoCASSIANO Marco GHIGI Alessandro PAVESE Roberto VERDINI RaulCASTEL<strong>LE</strong>TTI Giuseppe GIANI Niccolò PAVOLINI Alessandro VIAN CescoCAVALLUCCI Guido GIANNETII Berlindo PEDRAZZA Piero VICHI FerdinandoCAZZANI Giovanni GIGI Lorenzo PEDROCCHI Federico V ILLA Em ilioCECCHELLI Carlo GIOVENCO Giuseppe PEILLICANO Piero VILLA RindoCESETTI Giuseppe GIULIOlTl Domenico PELLIZZI Camillo VILLARI LuigiCHELAZZI Gino GIUSTI Paolo Emilio PENDE prof. Nicola VINCI FeliceCHERSI Livio GRAVELLI Asvero PENNISI Pasquale VISCO SabatoCHIARELLI Riccardo GRAY Ezio Maria PENSABENE Giuseppe VIZIANO AngeloCHIARINI Luigi GRAZIANI Felice PERALI Pericle ZAN INI GiuseppeCHIAUZZI Angelo GRAZIANI Rodollo PETAZZI Giuseppe ZAPPA PaoloCHIL<strong>LE</strong>MI Guglielmo GRAZIOLI Francesco S. PETRACCONE Giovanni ZAVATTARI EdoardoCHIURGO Giorgio GUARESGHI Giovanni PETRAGNANI Giovanni ZEDDAEnnioClAN ETTI Tullio GUERRIERI Ottorino PETRI Tommaso ZERBINO PaoloCIANO Galeazzo GUIDOTTI Paolo PETRUCCI Antonio ZOJA prot . LuigiCIMINO Alfio IMBASGIATI Bruno P ETTAZZON I Rallaele ZUMAGLINI CesareCIPOLLA Arnaldo INTERLANDI Telesio PETTINATO Concetto36


APPENDICE BREGIO DECRETO <strong>LE</strong>GGE 5 SETTEMBRE 1938-XVI, N. 1390"PROVVEDIMENTI PER LA DIFESA DELLA RAZZA NELLA SCUOLAFASCISTA"Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia n.209, 13 settembre 1938Convert<strong>it</strong>o in Legge 5 gennaio 1939, n. 99Gazzetta Ufficiale n.31 , 07 febbraio 1939VITTORIO EMANUE<strong>LE</strong> IIIPER GRAZIA DI DIO E PER LA VO<strong>LO</strong>NTÀ DELLA NAZIONERE D'ITALIAIMPERATORE D'ETIOPIAVisto l'art. 3, n.2, della legge 31 gennaio 1926-IV, n.100;R<strong>it</strong>enuta la necess<strong>it</strong>à assoluta ed urgente di dettare disposizioni per la difesa della razzanella scuola <strong>it</strong>aliana;Ud<strong>it</strong>o il Consiglio dei Ministri ;Sulla proposta del Nostro Ministro Segretario di Stato per l'educazione nazionale, diconcerto con quello per le finanze ;Abbiamo decretato e decretiamo:Art. 1. All'ufficio di insegnante nelle scuole statali o parastatali di qualsiasi ordine e grado enelle scuole non govemative, ai cui studi sia riconosciuto effetto legale, non potrannoessere ammesse persone di razza ebraica, anche se siano state comprese in graduatoriedi concorso anteriormente al presente decreto; nè potranno essere ammesseall'assistentato univers<strong>it</strong>ario, nè al conseguimento dell'abil<strong>it</strong>azione alla libera docenza.Art. 2. Alle scuole di qualsiasi ordine e grado, ai cui studi sia riconosciuto effetto legale,non potranno essere iscr<strong>it</strong>ti alunni di razza ebraica.Art. 3. A datare dal 16 ottobre 1938-XVI tutti gli insegnanti di razza ebraica cheappartengano ai ruoli per le scuole di cui al precedente art. 1, saranno sospesi dalservizio; sono a tal fine equiparati al personale insegnante i presidi e direttori delle scuoleanzidette, gli aiuti e assistenti univers<strong>it</strong>ari, il personale di vigilanza delle scuole elementari.Analogamente i liberi docenti di razza ebraica saranno sospesi dall'esercizio della liberadocenza.Art. 4. I membri di razza ebraica delle Accademie, degli Ist<strong>it</strong>uti e delle Associazioni discienze, lettere ed arti, cesseranno di far parte delle dette ist<strong>it</strong>uzioni a datare dal 16ottobre 1938-XVI.Art. 5. In deroga al precedente art. 2 potranno in via trans<strong>it</strong>oria essere ammessi aproseguire gli studi univers<strong>it</strong>ari studenti di razza ebraica, già iscr<strong>it</strong>ti a ist<strong>it</strong>uti di istruzionesuperiore nei passati anni accademici.Art. 6. Agli effetti del presente decreto-legge è considerato di razza ebraica colui che ènato da gen<strong>it</strong>ori entrambi di razza ebraica, anche se egli professi religione diversa da37


quella ebraica.Art. 7. Il presente decreto-legge, che entrerà in vigore alla data della sua pubblicazionenella Gazzetta Ufficiale del Regno, sarà presentato al Parlamento per la sua conversionein legge. Il Ministro per l'educazione nazionale è autorizzato a presentare il relativodisegno di legge.Ordiniamo che il presente decreto, mun<strong>it</strong>o del sigillo dello Stato, sia inserto nella raccoltadelle leggi e dei decreti del Regno d'Italia, mandando a chiunque spetti di osservarlo e difarlo osservare.Dato a San Rossore, addì 5 settembre 1938 - Anno XVIV<strong>it</strong>torio EmanueleMussolini, Bottai, Di RevelVisto il Guardasigilli: Salmi38


APPENDICE C18 SETTEMBRE 1938 - DISCORSO A TRIESTE DI BENITO MUSSOLINI"È questa, oh Triestini e Triestine, la quarta volta che ho la ventura, l'onore e la gioia dirivolgervi la parola. La prima fu nel dicembre del 1918, quando nell'aria della vostra c<strong>it</strong>tà enelle vostre anime c'era ancora, visibile e sensibile, la vibrazione del grande evento che siera compiuto con la V<strong>it</strong>toria. Tornai nel 1920 e nel 1921 , quando eravamo tormentati dallequestioni di una pace mediocre e, per alcuni aspetti, storta, mentre lo squadrismo triestinoripuliva energicamente ed eroicamente la vostra c<strong>it</strong>tà dai molti, dai troppi reliquatidell'antico regime . Dopo molti anni torno fra voi e sin dal primo sguardo ho potutoriconoscere il grande, il poderoso balzo innanzi compiuto dalla vostra, dalla nostra Trieste.Non sono venuto tra voi per rialzare il vostro morale, così come gli stilopennivori d'oltremonte e d'oltre mare hanno scioccamente stampato. Non ne avete bisogno, perché ilvostro morale fu sempre altissimo.Né sono venuto per sottolineare davanti agli Italiani gli interessi e i sentimenti della vostrac<strong>it</strong>tà, perché gli Italiani, da parecchie generazioni, hanno il nome di Trieste nel cuore.Sono venuto per vedere ciò che avete fatto e per vedere altresì come sia possibile dibruciare rapidamente le tappe per giungere alla meta. Sono venuto per ascoltarvi e perparlarvi.Non ci sono svolte particolari nella storia di Trieste che non siano svolte, fasi , cicli dellacomune storia della Patria. Quando, nel 1866, il giovane Regno d'Italia, alleatomil<strong>it</strong>armente con la Prussia, fermò i suoi confini all'Judrio, sembrò ai superficiali che ildestino di Trieste fosse sigillato. Sedici anni dopo, Trieste risponde col gesto di Oberdan,mentre l'irredentismo infiammava tutta la Gioventù <strong>it</strong>aliana. Nel 1914 la duplice Monarchiagetta i dadi, tenta la part<strong>it</strong>a suprema: la perde. Quattro lunghi anni di attesa per voi , oTriestini, più lunghi del cinquantennio precedente. Viene la V<strong>it</strong>toria. Voi siete ricongiuntipol<strong>it</strong>icamente all'Italia, dico pol<strong>it</strong>icamente, perché spir<strong>it</strong>ualmente lo foste in ogni tempo.Liquidata questa posizione storica, il vostro retroterra imperiale era in frantumi; ma Triesteriprende animosamente la marcia con il suo spir<strong>it</strong>o di iniziativa, con le sue tradizionimarinare, con la sua lunga preparazione. Ciò che ha fatto in questo ventennio, Italiani estranieri possono constatare e devono ammirare.Vent'anni dopo, nel marzo del 1938, si compie un evento fatale , che si delineava già dal1878, come voi ben sapete. Milioni di uomini lo hanno voluto, nessuno si è opposto.Trieste si trova di fronte ad una nuova s<strong>it</strong>uazione, ma Trieste è pronta ad affrontarla ed asuperarla; Trieste sa che la geografia non è un'opinione e si vendica, a lungo andare, dicoloro che tale la stimano. Trieste conta sulle sue forze, Trieste non può voltare, non volta,non volterà mai le spalle al suo mare.Triestini!Vi sono dei momenti nella v<strong>it</strong>a dei popoli in cui gli uomini che li dirigono non devonodeclinare le loro responsabil<strong>it</strong>à, ma devono fieramente assumerle in pieno. Quello che stoper dirvi non è soltanto dettato dalla pol<strong>it</strong>ica dell'Asse Roma-Berlino, che trova le suegiustificazioni storiche contingenti, né soltanto dal sentimento di amicizia che ci lega ai39


Magiari, ai Polacchi e alle altre nazional<strong>it</strong>à di quello che si può chiamare lo Stato mosaiconumero due. Quello che sto per dirvi è dettato da un senso di coscienza che vorreichiamare, più che <strong>it</strong>aliano, europeo.Quando i problemi posti dalla storia sono giunti ad un grado di complicazione tormentosa,la soluzione che si impone è la più semplice, la più logica, la più radicale, quella che noiFascisti chiamiamo total<strong>it</strong>aria. Nei confronti del problema che ag<strong>it</strong>a in questo momentol'Europa la soluzione ha un nome solo: Plebisc<strong>it</strong>i. Plebisc<strong>it</strong>i per tutte le nazional<strong>it</strong>à che lidomandano, per le nazional<strong>it</strong>à che furono costrette in quella che volle essere la grandeCecoslovacchia e che oggi rivela la sua inconsistenza organica.Ma un'altra cosa va detta: ed è che, ad un certo momento, gli eventi assumono il motovorticoso della valanga, per cui occorre far presto, se si vogliono ev<strong>it</strong>are disordini ecomplicazioni. Questo bisogno del far presto deve essere stato sent<strong>it</strong>o dal Primo Ministrobr<strong>it</strong>annico, il quale si è spostato da Londra a Monaco, messaggero volante della pace,perché ogni r<strong>it</strong>ardo non affretta la soluzione, ma determina l'urto fatale. Questa soluzionesta già, malgrado la campagna di Mosca, penetrando nel cuore dei popoli europei.Noi ci auguriamo che in queste ultime ore si raggiunga una soluzione pacifica. Noi ciauguriamo altresì che, se questo non è possibile, il confl<strong>it</strong>to eventuale sia lim<strong>it</strong>ato ecircoscr<strong>it</strong>to. Ma se questo non avvenisse e si determinasse, pro o contro Praga, unoschieramento di carattere universale, si sappia che il posto dell'Italia è già scelto.Nei riguardi della pol<strong>it</strong>ica interna il problema di scottante attual<strong>it</strong>à è quello razziale. Anchein questo campo noi adotteremo le soluzioni necessarie. Coloro i quali fanno credere chenoi abbiamo obbed<strong>it</strong>o ad im<strong>it</strong>azioni, o peggio, a suggestioni, sono dei poveri deficienti, aiquali non sappiamo se dirigere il nostro disprezzo o la nostra pietà. Il problema razzialenon è scoppiato all'improvviso, come pensano coloro i quali sono ab<strong>it</strong>uati ai bruschirisvegli, perché sono ab<strong>it</strong>uati ai lunghi sonni poltroni. È in relazione con la conquistadell'Impero, poiché la storia ci insegna che gli Imperi si conquistano con le armi, ma s<strong>it</strong>engono col prestigio. E per il prestigio occorre una chiara, severa coscienza razziale, chestabilisca non soltanto delle differenze, ma delle superior<strong>it</strong>à nettissime.Il problema ebraico non è dunque che un aspetto di questo fenomeno. La nostra posizioneè stata determinata da questi incontestabili dati di fatto. L'ebraismo mondiale è stato,durante sedici anni, malgrado la nostra pol<strong>it</strong>ica, un nemico irreconciliabile del Fascismo. InItalia la nostra pol<strong>it</strong>ica ha determinato, negli elementi sem<strong>it</strong>i, quella che si può oggichiamare, si poteva chiamare, una corsa vera e propria all'arrembaggio. Tuttavia gli ebreidi c<strong>it</strong>tadinanza <strong>it</strong>aliana, i quali abbiano indiscutibili mer<strong>it</strong>i mil<strong>it</strong>ari o civili, nei confrontidell'Italia e del Regime, troveranno comprensione e giustizia. Quanto agli altri si seguirànei loro confronti una pol<strong>it</strong>ica di separazione. Alla fine, il mondo dovrà forse stupirsi piùdella nostra generos<strong>it</strong>à che del nostro rigore, a meno che, i sem<strong>it</strong>i di oltre frontiera e quellidell'interno, e soprattutto i loro improvvisati ed inattesi amici, che da troppe cattedre lidifendono, non ci costringano a mutare radicalmente cammino.Per quanto più particolarmente vi riguarda, o Triestini, tutto sarà fatto per alimentare epotenziare il vostro emporio che è il secondo d'Italia. Sarà dato lavoro alle vostre officine eai vostri cantieri, che hanno una fama mer<strong>it</strong>atamente mondiale.Ma per noi Fascisti la fonte di tutte le cose è l'eterna forza dello spir<strong>it</strong>o, ed è per questo40


che rivendico a me il privilegio di realizzare quello che fu l'ideale bisecolare della vostrac<strong>it</strong>tà, l'Univers<strong>it</strong>à completa nei prossimi anni. Padova, che fu per tanti secoli il solo Ateneodelle genti venete, nel suo vigilante patriottismo comprende, e sarà Padova che offrirà ilgonfalone alla neo-Consorella giuliana.Triestini e Triestine!Dopo quanto vi ho detto io vi domando: C'è uno solo fra voi di sangue e di anima <strong>it</strong>alianache possa per un solo istante, dico per un solo fugacissimo istante, dub<strong>it</strong>are dell'aweniredella vostra c<strong>it</strong>tà un<strong>it</strong>a sotto il simbolo del L<strong>it</strong>torio, che vuoi dire audacia, tenacia,espansione e potenza? Non abbiate qualche volta l'impressione che Roma, perchédistante, sia lontana. No, Roma è qui. È qui sul vostro Colle e sul vostro Mare; è qui neisecoli che furono e in quelli che saranno; qui, con le sue leggi, con le sue armi, e col suoRe",41


APPENDICE DDICHIARAZIONE SULLA RAZZAApprovata dal Gran Consiglio del Fascismo il 6 ottobre 1938.Pubblicata sul Foglio d'ordine del Part<strong>it</strong>o Nazionale Fascista il 26 ottobre 1938.Il Gran Consiglio del Fascismo, in segu<strong>it</strong>o alla conquista dell'Impero, dichiara l'attual<strong>it</strong>àurgente dei problemi razziali e la necess<strong>it</strong>à di una coscienza razziale. Ricorda che ilFascismo ha svolto da sedici anni e svolge un'attiv<strong>it</strong>à pos<strong>it</strong>iva, diretta al miglioramentoquant<strong>it</strong>ativo e qual<strong>it</strong>ativo della razza <strong>it</strong>aliana, miglioramento che potrebbe esseregravemente compromesso, con conseguenze pol<strong>it</strong>iche incalcolabili, da incroci eimbastardimenti. Il problema ebraico non è che l'aspetto metropol<strong>it</strong>ano di un problema dicarattere generale. Il Gran Consiglio del Fascismo stabilisce:a) il divieto di matrimoni di <strong>it</strong>aliani e <strong>it</strong>aliane con elementi appartenenti alle razze cam<strong>it</strong>a,sem<strong>it</strong>a e altre razze non ariane;b) il divieto per i dipendenti dello Stato e da Enti pubblici - personale civile e mil<strong>it</strong>are - dicontrarre matrimonio con donne straniere di qualsiasi razza;c) il matrimonio di <strong>it</strong>aliani e <strong>it</strong>aliane con stranieri, anche di razze ariane, dovrà avere ilpreventivo consenso del Ministero dell'lntemo;d) dovranno essere rafforzate le misure contro chi attenta al prestigio della razza ne<strong>it</strong>err<strong>it</strong>ori dell'Impero.Ebrei ed ebraismoIl Gran Consiglio del Fascismo ricorda che l'ebraismo mondiale - specie dopo l'abolizionedella massoneria - è stato l'animatore dell'antifascismo in tutti i campi e che l'ebraismoestero o <strong>it</strong>aliano fuorusc<strong>it</strong>o è stato - in taluni periodi culminanti come nel 1924-25 edurante la guerra etiopica - unanimemente ostile al Fascismo.L'immigrazione di elementi stranieri - accentuatasi fortemente dal 1933 in poi - hapeggiorato lo stato d'animo degli ebrei <strong>it</strong>aliani nei confronti del Regime, non accettatosinceramente, poiché ant<strong>it</strong>etico a quella che è la psicologia, la pol<strong>it</strong>ica, l'internazionalismod'Israele.Tutte le forze antifasciste fanno capo ad elementi ebrei; l'ebraismo mondiale è, in Spagna,dalla parte dei bolscevichi di Barcellona/I divieto d'entrata e l'espulsione degli ebrei stranieriIl Gran Consiglio del Fascismo r<strong>it</strong>iene che la legge concernente il divieto d'ingresso nelRegno, degli ebrei stranieri, non poteva più oltre essere r<strong>it</strong>ardata, e che l'espulsione degliindesiderabili - secondo il termine messo in voga e applicato dalle grandi democrazie - èindispensabile. Il Gran Consiglio del Fascismo decide che oltre ai casi singolarmentecontroversi che saranno sottoposti all'esame dell'appos<strong>it</strong>a commissione del Ministerodell'Interno, non sia applicata l'espulsione nei riguardi degli ebrei stranieri i quali:a) abbiano un'età superiore agli anni 65;b) abbiamo contratto un matrimonio misto <strong>it</strong>aliano prima del 1 ° ottobre XVI.Ebrei di c<strong>it</strong>tadinanza <strong>it</strong>alianaIl Gran Consiglio del Fascismo, circa l'appartenenza o meno alla razza ebraica, stabiliscequanto segue:a) è di razza ebraica colui che nasce da gen<strong>it</strong>ori entrambi ebrei;b) è considerato di razza ebraica colui che nasce da padre ebreo e da madre di42


nazional<strong>it</strong>à straniera;c) è considerato di razza ebraica colui che, pur essendo nato da un matrimonio misto,professa la religione ebraica;d) non è considerato di razza ebraica colui che è nato da un matrimonio misto, qualoraprofessi altra religione all'infuori della ebraica, alla data del 1°ottobre XVI.Discriminazione tra gli ebrei di c<strong>it</strong>tadinanza <strong>it</strong>alianaNessuna discriminazione sarà applicata - escluso in ogni caso l'insegnamento nellescuole di ogni ordine e grado - nei confronti di ebrei di c<strong>it</strong>tadinanza <strong>it</strong>aliana - quando nonabbiano per altri motivi demer<strong>it</strong>ato - i quali appartengono a:1) famiglie di Caduti nelle quattro guerre sostenute dall'Italia in questo secolo: libica,mondiale, etiopica, spagnola;2) famiglie dei volontari di guerra nelle guerre libica, mondiale, etiopica, spagnola;3) famiglie di combattenti delle guerre libica, mondiale, etiopica, spagnola, insign<strong>it</strong>i dellacroce al mer<strong>it</strong>o di guerra;4) famiglie dei Caduti per la Causa fascista;5) famiglie dei mutilati, invalidi, fer<strong>it</strong>i della Causa fascista;6) famiglie di Fascisti iscr<strong>it</strong>ti al Part<strong>it</strong>o negli anni '19 - 20 - 21 - 22 e nel secondo semestredel 24 e famiglie di legionari fiumani.7) famiglie aventi eccezionali benemerenze che saranno accertate da appos<strong>it</strong>acommissione.Gli altri ebreiI c<strong>it</strong>tadini <strong>it</strong>aliani di razza ebraica, non appartenenti alle suddette categorie, nell'attesa diuna nuova legge concernente l'acquisto della c<strong>it</strong>tadinanza <strong>it</strong>aliana, non potranno:a) essere iscr<strong>it</strong>ti al Part<strong>it</strong>o Nazionale Fascista;b) essere possessori o dirigenti di aziende di qualsiasi natura che impieghino cento o piùpersone;c) essere possessori di oltre cinquanta ettari di terreno;d) prestare servizio mil<strong>it</strong>are in pace e in guerra. L'esercizio delle professioni sarà oggettodi ulteriori prowedimenti.Il Gran Consiglio del Fascismo decide inoltre:1) che agli ebrei allontanati dagli impieghi pubblici sia riconosciuto il normale dir<strong>it</strong>to dipensione ;2) che ogni forma di pressione sugli ebrei, per ottenere abiure, sia rigorosamenterepressa;3) che nulla si innovi per quanto riguarda il libero esercizio del culto e l'attiv<strong>it</strong>à dellecomun<strong>it</strong>à ebraiche secondo le leggi vigenti ;4) che, insieme alle scuole elementari, si consenta l'ist<strong>it</strong>uzione di scuole medie per ebrei.Immigrazione di ebrei in EtiopiaIl Gran Consiglio del Fascismo non esclude la possibil<strong>it</strong>à di concedere, anche per deviarela immigrazione ebraica dalla Palestina, una controllata immigrazione di ebrei europei inqualche zona dell'Etiopia.Questa eventuale e le altre condizioni fatte agli ebrei, potranno essere annullate oaggravate a seconda dell'atteggiamento che l'ebraismo assumerà nei riguardi dell'Italiafascista.Cattedre di razzismoIl Gran Consiglio del Fascismo prende atto con soddisfazione che il Ministro43


dell'Educazione Nazionale ha ist<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o cattedre di studi sulla razza nelle principaliUnivers<strong>it</strong>à del Regno.Alle camicie nereIl Gran Consiglio del Fascismo, mentre nota che il complesso dei problemi razziali hasusc<strong>it</strong>ato un interesse eccezionale nel popolo <strong>it</strong>aliano, annuncia ai Fascisti che le direttivedel Part<strong>it</strong>o in materia sono da considerarsi fondamentali e impegnative per tutti e che alledirettive del Gran Consiglio devono ispirarsi le leggi che saranno sollec<strong>it</strong>amente preparatedai singoli Ministri.44


APPENDICE EREGIO DECRETO <strong>LE</strong>GGE 17 NOVEMBRE 1938-XVII, N. 1728"PROVVEDIMENTI PER LA DIFESA DELLA RAZZA ITALIANA"VITTORIO EMANUE<strong>LE</strong> IIIPER GRAZIA DI DIO E PER VO<strong>LO</strong>NTA' DELLA NAZIONERE D'ITALIAIMPERATORE D'ETIOPIAR<strong>it</strong>enuta la necess<strong>it</strong>à urgente ed assoluta di provvedere;Visto l'art. 3, n. 2, della legge 31 gennaio 1926-IV, n. 100, sulla facoltà del potere esecutivodi emanare norme giuridiche;Sent<strong>it</strong>o il Consiglio dei Ministri;Sulla proposta del DUCE, Primo Ministro Segretario di Stato, Ministro per l'interno, diconcerto coi Ministri per gli affari esteri, per la grazia e giustizia, per le finanze e per lecorporazioni ;Abbiamo decretato e decretiamo:CAPO I - PROVVEDIMENTI RELATIVI AI MATRIMONIArt. 1Il matrimonio del c<strong>it</strong>tadino <strong>it</strong>aliano di razza ariana con persona appartenente ad altra razzaè proib<strong>it</strong>o.Il matrimonio celebrato in contrasto con tale divieto è nullo.Art. 2Fermo il divieto di cui all'art. 1, il matrimonio del c<strong>it</strong>tadino <strong>it</strong>aliano con persona dinazional<strong>it</strong>à straniera è subordinato al preventivo consenso del Ministro per l'interno.I trasgressori sono pun<strong>it</strong>i con l'arresto fino a tre mesi e con l'ammenda fino a lire diecimila.Art. 3Fermo sempre il divieto di cui all'art. 1, i dipendenti delle Amministrazioni civili e mil<strong>it</strong>aridello Stato, delle Organizzazioni del Part<strong>it</strong>o Nazionale Fascista o da esso controllate, delleAmministrazioni delle Provincie, dei Comuni, degli Enti parastatali e delle Associazionisindacali ed Enti collaterali non possono contrarre matrimonio con persone di nazional<strong>it</strong>àstraniera.Salva l'applicazione, ove ne ricorrano gli estremi, delle sanzioni previste dall'art. 2, latrasgressione del predetto divieto importa la perd<strong>it</strong>a dell'impiego e del grado.Art. 4Ai fini dell'applicazione degli articoli 2 e 3, gli <strong>it</strong>aliani non regnicoli non sono consideratistranieri.Art. 5L'ufficiale dello stato civile, richiesto di pubblicazioni di matrimonio, è obbligato adaccertare, indipendentemente dalle dichiarazioni delle parti, la razza e lo stato dic<strong>it</strong>tadinanza di entrambi i richiedenti .Nel caso previsto dall'art. 1, non procederà né alle pubblicazioni né alla celebrazione delmatrimonio.45


L'ufficiale dello stato civile che trasgredisce al disposto del presente articolo è pun<strong>it</strong>o conl'ammenda da lire cinquecento a lire cinquemila.Art. 6Non può produrre effetti civili e non deve, quindi, essere trascr<strong>it</strong>to nei registri dello statocivile, a norma dell'art. 5 della legge 27 maggio 1929-VII, n. 847, il matrimonio celebrato inviolazione dell'art. 1.AI ministro del culto, davanti al quale sia celebrato tale matrimonio, è vietatol'adempimento di quanto è disposto dal primo comma dell'art. 8 della predetta legge.I trasgressori sono pun<strong>it</strong>i con l'ammenda da lire cinquecento a lire cinquemila.Art. 7L'ufficiale dello stato civile che ha provveduto alla trascrizione degli atti relativi a matrimonicelebrati senza l'osservanza del disposto dell'art. 2 è tenuto a farne immediata denunziaall'autor<strong>it</strong>àCAPO Il - DEGLI APPARTENENTI ALLA RAZZA EBRAICAArt. 8Agli effetti di legge:a) è di razza ebraica colui che è nato da gen<strong>it</strong>ori entrambi di razza ebraica, anche seappartenga a religione diversa da quella ebraica;b) è considerato di razza ebraica colui che è nato da gen<strong>it</strong>ori di cui uno di razza ebraica el'altro di nazional<strong>it</strong>à straniera;c) è considerato di razza ebraica colui che è nato da madre di razza ebraica qualora siaignoto il padre;d) è considerato di razza ebraica colui che, pur essendo nato da gen<strong>it</strong>ori di nazional<strong>it</strong>à<strong>it</strong>aliana, di cui uno solo di razza ebraica, appartenga alla religione ebraica, o sia,comunque, iscr<strong>it</strong>to ad una comun<strong>it</strong>à israel<strong>it</strong>ica, ovvero abbia fatto, in qualsiasi altro modo,manifestazioni di ebraismo.Non è considerato di razza ebraica colui che è nato da gen<strong>it</strong>ori di nazional<strong>it</strong>à <strong>it</strong>aliana, di cuiuno solo di razza ebraica, che , alla data del 1 0 ottobre 1938-XVI, apparteneva a religionediversa da quella ebraica.Art. 9L'appartenenza alla razza ebraica deve essere denunziata ed annotata nei registri dellostato civile e della popolazione.Tutti gli estratti dei predetti registri ed i certificati relativi , che riguardano appartenenti allarazza ebraica, devono fare espressa menzione di detta annotazione.Uguale menzione deve farsi negli atti relativi a concessioni o autorizzazioni della pubblicaautor<strong>it</strong>à.I contravventori alle disposizioni del presente articolo sono pun<strong>it</strong>i con l'ammenda fino a lireduemila.Art. 10I c<strong>it</strong>tadini <strong>it</strong>aliani di razza ebraica non possono:a) prestare servizio mil<strong>it</strong>are in pace e in guerra;b) eserc<strong>it</strong>are l'ufficio di tutore o curatore di minori o di incapaci non appartenenti alla razzaebraica;c) essere proprietari o gestori, a qualsiasi t<strong>it</strong>olo, di aziende dichiarate interessanti la difesa46


della Nazione, ai sensi e con le norme dell'art. 1 del R. decreto-legge 18 novembre 1929-VIII , n. 2488, e di aziende di qualunque natura che impieghino cento o più persone, néavere di dette aziende la direzione né assumervi, comunque, l'ufficio di amministratore o disindaco;d) essere proprietari di terreni che, in complesso, abbiano un estimo superiore a lirecinquemila;e) essere proprietari di fabbricati urbani che, in complesso, abbiano un imponibilesuperiore a lire ventimila. Per i fabbricati per i quali non esista l'imponibile, esso saràstabil<strong>it</strong>o sulla base degli accertamenti esegu<strong>it</strong>i ai fini dell'applicazione dell'impostastraordinaria sulla proprietà immobiliare di cui al R. decreto-legge 5 ottobre 1936-XIV, n.1743.Con decreto Reale, su proposta del Ministro per le finanze, di concerto coi Ministri perl'interno, per la grazia e giustizia, per le corporazioni e per gli scambi e valute, sarannoemanate le norme per l'attuazione delle disposizioni di cui alle lettere c) , d), e).Art. 11Il gen<strong>it</strong>ore di razza ebraica può essere privato della patria potestà sui figli cheappartengano a religione diversa da quella ebraica, qualora risulti che egli impartisca adessi una educazione non corrispondente ai loro principi religiosi o ai fini nazionali.Art. 12Gli appartenenti alla razza ebraica non possono avere alle proprie dipendenze, in qual<strong>it</strong>àdi domestici, c<strong>it</strong>tadini <strong>it</strong>aliani di razza ariana.I trasgressori sono pun<strong>it</strong>i con l'ammenda da lire mille a lire cinquemila.Art. 13Non possono avere alle proprie dipendenze persone appartenenti alla razza ebraica:a) le Amministrazioni civili e mil<strong>it</strong>ari dello Stato;b) il Part<strong>it</strong>o Nazionale Fascista e le organizzazioni che ne dipendono o che ne sonocontrollate;c) le Amministrazioni delle Provincie, dei Comuni, delle Ist<strong>it</strong>uzioni pubbliche di assistenza ebeneficenza e degli Enti, Ist<strong>it</strong>uti ed Aziende, comprese quelle di trasporti in gestionediretta, amministrate o mantenute col concorso delle Provincie, dei Comuni, delleIst<strong>it</strong>uzioni pubbliche di assistenza e beneficenza o dei loro Consorzi;d) le Amministrazioni delle aziende municipalizzate;e) le Amministrazioni degli Enti parastatali, comunque cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>i e denominati, delle Operenazionali, delle Associazioni sindacali ed Enti collaterali e, in genere, di tutti gli Enti edIst<strong>it</strong>uti di dir<strong>it</strong>to pubblico, anche con ordinamento autonomo, sottoposti a vigilanza o atutela dello Stato, o al cui mantenimento lo Stato concorra con contributi di caratterecontinuativo;f) le Amministrazioni delle aziende annesse o direttamente dipendenti dagli Enti di cui allaprecedente lettera e) o che attingono ad essi, in modo prevalente, i mezzi necessari per ilraggiungimento dei propri fini, nonché delle società, il cui cap<strong>it</strong>ale sia cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o, almenoper metà del suo importo, con la partecipazione dello Stato ;g) le Amministrazioni delle banche di interesse nazionale;h) le Amministrazioni delle imprese private di assicurazione.Art. 14Il Ministro per l'interno, sulla documentata istanza degli interessati, può, caso per caso,dichiarare non applicabili le disposizioni dell'art. 10, nonché dell'art. 13, lett. h):47


a) ai componenti le famiglie dei caduti nelle guerre libica, mondiale, etiopica e spagnola edei caduti per la causa fascista;b) a coloro che si trovino in una delle seguenti condizioni:1) mutilati, invalidi, fer<strong>it</strong>i, volontari di guerra o decorati al valore nelle guerre libica,mondiale, etiopica, spagnola;2) combattenti nelle guerre libica, mondiale, etiopica, spagnola, che abbiano consegu<strong>it</strong>oalmeno la croce al mer<strong>it</strong>o di guerra;3) mutilati, invalidi, fer<strong>it</strong>i della causa fascista;4) iscr<strong>it</strong>ti al Part<strong>it</strong>o Nazionale Fascista negli anni 1919-20-21-22 e nel secondo semestredel 1924;5) legionari fiumani;6) abbiano acquis<strong>it</strong>o eccezionali benemerenze, da valutarsi a termini dell'art. 16.Nei casi preveduti alla let!. b) , il beneficio può essere esteso ai componenti la famigliadelle persone ivi elencate, anche se queste siano premorte.Gli interessati possono richiedere l'annotazione del prowedimento del Ministro perl'interno nei registri di stato civile e di popolazione.Il prowedimento del Ministro per l'interno non è soggetto ad alcun gravame, sia in viaamministrativa, sia in via giurisdizionale.Art. 15Ai fini dell'applicazione dell'art. 14, sono considerati componenti della famiglia, oltre ilconiuge, gli ascendenti e i discendenti fino al secondo grado.Art. 16Per la valutazione delle speciali benemerenze di cui all'articolo 14 lett. b) n. 6, è ist<strong>it</strong>u<strong>it</strong>a,presso il Ministero dell'interno, una Commissione composta del Sottosegretario di Statoall'interno, che la presiede, di un Vice Segretario del Part<strong>it</strong>o Nazionale Fascista e del Capodi Stato Maggiore della Milizia Volontaria Sicurezza Nazionale.Art. 17E' vietato agli ebrei stranieri di fissare stabile dimora nel Regno, in Libia e neiPossedimenti dell'Egeo.CAPO III - DISPOSIZIONI TRANSITORIE E FINALIArt. 18Per il periodo di tre mesi dalla entrata in vigore del presente decreto, è data facoltà alMinistro per l'interno, sent<strong>it</strong>a l'Amministrazione interessata, di dispensare, in casi speciali,dal divieto di cui all'art. 3, gli impiegati che intendono contrarre matrimonio con personastraniera di razza ariana.Art. 19Ai fini dell'applicazione dell'art. 9, tutti coloro che si trovano nelle condizioni di cui all'art. 8,devono farne denunzia all'ufficio di stato civile del Comune di residenza, entro 90 giornidalla data di entrata in vigore del presente decreto.Coloro che non adempiono a tale obbligo entro il termine prescr<strong>it</strong>to o forniscono datiinesatti o incompleti sono pun<strong>it</strong>i con l'arresto fino ad un mese e con l'ammenda fino a liretremila.Art. 2048


I dipendenti degli Enti indicati nell'art. 13, che appartengono alla razza ebraica, sarannodispensati dal servizio nei termini di tre mesi dalla data di entrata in vigore del presentedecreto.Art. 21I dipendenti dello Stato in pianta stabile, dispensati dal servizio a norma dell'art. 20, sonoammessi a far valere il dir<strong>it</strong>to al trattamento di quiescenza loro spettante a termini di legge.In deroga alle vigenti disposizioni, a coloro che non hanno maturato il periodo di tempoprescr<strong>it</strong>to è concesso il trattamento minimo di pensione se hanno compiuto almeno diecianni di servizio; negli altri casi è concessa una indenn<strong>it</strong>à pari a tanti dodicesimi dell'ultimostipendio quanti sono gli anni di servizio compiuti.Art. 22Le disposizioni di cui all'art. 21 sono estese, in quanto applicabili, agli Enti indicati allelettere b) , c), d), e), f), g), h) , dell'art. 13.Gli Enti nei cui confronti non sono applicabili le disposizioni dell'art. 21 , liquideranno, aidipendenti dispensati dal servizio, gli assegni o le indenn<strong>it</strong>à previsti dai propri ordinamentio dalle norme che regolano il rapporto di impiego per i casi di dispensa o licenziamentoper motivi estranei alla volontà dei dipendenti.Art. 23Le concessioni di c<strong>it</strong>tadinanza <strong>it</strong>aliana comunque fatte ad ebrei stranieri posteriormente al1 0 gennaio 1919 si intendono ad ogni effetto revocate.Art. 24Gli ebrei stranieri e quelli nei cui confronti si applica l'art. 23, i quali abbiano iniziato il lorosoggiorno nel Regno, in Libia, e nei Possedimenti dell'Egeo posteriormente al 1 0gennaio1919, debbono lasciare il terr<strong>it</strong>orio del Regno, della Libia e dei Possedimenti dell'Egeoentro il12 marzo 1939-XVII.Coloro che non avranno ottemperato a tale obbligo entro il termine suddetto saranno pun<strong>it</strong>icon l'arresto fino a tre mesi o con l'ammenda fino a lire 5000 e saranno espulsi a normadell'art. 150 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, approvato con R. decreto 18giugno 1931-IX, n. 773.Art. 25La disposizione dell'art. 24 non si applica agli ebrei di nazional<strong>it</strong>à straniera quali,anteriormente a11 ° ottobre 1938-XVI:a) abbiano compiuto il 65 0 anno di età;b) abbiano contratto matrimonio con persone di c<strong>it</strong>tadinanza <strong>it</strong>aliana.Ai fini dell'applicazione del presente articolo, gli interessati dovranno far perveniredocumentata istanza al Ministero dell'interno entro trenta giorni dalla data di entrata invigore del presente decreto.Art. 26Le questioni relative all'applicazione del presente decreto saranno risolte, caso per caso,dal Ministro per l'interno, sent<strong>it</strong>i i Ministri eventualmente interessati, e previo parere di unaCommissione da lui nominata.Il provvedimento non è soggetto ad alcun gravame, sia in via amministrativa, sia in viagiurisdizionale.Art. 2749


Nulla è innovato per quanto riguarda il pubblico esercIzIo del culto e la attiv<strong>it</strong>à dellecomun<strong>it</strong>à israel<strong>it</strong>iche, secondo le leggi vigenti, salvo le modificazioni eventualmentenecessarie per coordinare tali leggi con le disposizioni del presente decreto.Art. 28E' abrogata ogni disposizione contraria o, comunque, incompatibile con quelle delpresente decreto.Art. 29Il Governo del Re è autorizzato ad emanare le norme necessarie per l'attuazione delpresente decreto.Il presente decreto sarà presentato al Parlamento per la sua conversione in legge.Il DUCE, Ministro per l'interno, proponente, è autorizzato a presentare il relativo disegno dilegge.Ordiniamo che il presente decreto, mun<strong>it</strong>o del sigillo dello Stato, sia inserto nella raccoltaufficiale delle leggi e dei decreti del Regno d'Italia, mandando a chiunque spetti diosservarlo e di farlo osservare.Dato a Roma, addì 17 novembre 1938- XVIIVITTORIO EMANUE<strong>LE</strong>Mussolini - Ciano - Salmi - Di Revel - LantiniVisto, il Guardasigilli: Salmi.Registrato alla Corte dei conti, addì 18 novembre 1938- XVII.Atti del Governo, registro 403, foglio 76. - Mancini.50


APPENDICE FE<strong>LE</strong>NCO DEGLI EBREI INTERNATI A VO' VECCHIOANCONA ADA nata a Trieste il 03.08.1896, figlia di Felice e V<strong>it</strong>a Elisa, coniugata conGesses Elia. Ultima residenza nota: Padova. Arrestata a Tirano (SO) il 16.12.1943.Detenuta a Sondrio carcere, Vo' Vecchio campo, Padova carcere, S. Sabba campo.Deportata da Trieste il 31 .07.1944 ad Auschw<strong>it</strong>z. Uccisa all 'arrivo ad Auschw<strong>it</strong>z il03.08.1944. Convoglio 33T.ANCONA IRMA nata a Padova il 12.10.1903, figlia di Giulio e Levi Ada. Ultima residenzanota: Padova. Arrestata a Padova il 04.12.1943 da <strong>it</strong>aliani. Detenuta a Vo' Vecchio campo,Padova carcere, S. Sabba campo. Deportata da Trieste il 31.07.1944 ad Auschw<strong>it</strong>z.Uccisa all'arrivo ad Auschw<strong>it</strong>z il 03.08.1944. Convoglio 33T.ASCOLI EMMA nata a Ferrara 1'11.08.1877, figlia di Giuseppe e Modiglioni Anna,coniugata con Zevi Arturo. Gesses Elia. Ultima residenza nota: Padova. Arrestata a Este(PD) il 04.12.1943 da <strong>it</strong>aliani. Detenuta a Este, Vo' Vecchio campo, Padova carcere, S.Sabba campo . Deportata da Trieste il 31 .07.1944 ad Auschw<strong>it</strong>z. Uccisa all 'arrivo adAuschw<strong>it</strong>z il 03.08.1944. Convoglio 33T.BASSANI GEMMA, nata a Chioggia (VE) il 22.03.1911 , figlia di Filiberto e Sinigallia Alba,coniugata con Brunello. Ultima residenza nota: Padova. Arrestata a Roma il 16.12.1943 da<strong>it</strong>aliani. Detenuta a Roma carcere, Vo' Vecchio campo, Padova carcere, S. Sabba campo,Deportata da Trieste il 31.07.1944 ad Auschw<strong>it</strong>z. Immatricolazione dubbia. Deceduta inluogo ignoto in data ignota.BELAAR ELISA TOV À, nata a Trieste il 22.01.1892, figlia di Gioacchino e Mendiz Sultana,coniugata con Galimidi Giacomo. Ultima residenza nota: Trieste. Arrestata a Vo' Vecchio(PD) il 30.12.1943. Detenuta a Vo' Vecchio campo, Padova carcere, S. Sabba campo.Deportata da Trieste il 31.07.1944 ad Auschw<strong>it</strong>z. Uccisa all'arrivo ad Auschw<strong>it</strong>z il03.08.1944. Convoglio 33T.BINDEFELD CLARA, nata a Francoforte in Germania il 03.06.1927, figlia di Sigismondo eFrieder Frieda. Ultima residenza nota: Milano. Arrestata a Monselice (PD) il 10.12.1943.Detenuta a Monselice, Vo' Vecchio campo, Padova carcere, S. Sabba campo. Deportatada Trieste il 31.07.1944 ad Auschw<strong>it</strong>z. Uccisa all'arrivo ad Auschw<strong>it</strong>z il 03.08.1944.Convoglio 33T.BINDEFELD SIGISMONDO, nato a Lipsia in Germania il 22.01.1893, figlio di Wolfango eKlapholz Feigi, coniugato con Frieder Frieda. Ultima residenza nota: Milano. Arrestato aMonselice (PD) il 10.12.1943. Detenuto a Monselice, Vo' Vecchio campo, Padova carcere,S. Sabba campo. Deportato da Trieste il 31 .07.1944 ad Auschw<strong>it</strong>z. Ucciso all'arrivo adAuschw<strong>it</strong>z il 03.08.1944. Convoglio 33T.COEN OSCAR, nato a Alessandria in Eg<strong>it</strong>to il 28.07.1887, figlio di Guglielmo e SalamonEster. Ultima residenza nota: Padova. Arrestato a Padova il 19.11 .1943 da <strong>it</strong>aliani.Detenuto a Padova carcere, Vo' Vecchio campo, Padova carcere. Deportato da Verona il02.08.1944 ad Auschw<strong>it</strong>z. Ucciso all'arrivo ad Auschw<strong>it</strong>z 1106.08.1944. Convoglio 14.51


COEN SACERDOTI EUGENIO, nato a Venezia il 02.03.1880, figlio di Marco e FiandraAnna, coniugato con Dina Amalia. Ultima residenza nota: Padova. Arrestato aCamposampiero (PD) il 10.05.1944 da tedeschi. Detenuto a Vo' Vecchio campo, Padovacarcere, S. Sabba campo. Deportato da Trieste il 31.07.1944 ad Auschw<strong>it</strong>z. Uccisoall'arrivo ad Auschw<strong>it</strong>z il 03.08.1944. Convoglio 33T.D'ITALIA GIOVANNA, nata a Modena il 13.02.1887, figlia di Emanuele e Latis Ada,coniugata con Levi Augusto. Ultima residenza nota: Padova. Arrestata a Padova il27.01.1944. Detenuta a Vo' Vecchio campo , Padova carcere, S. Sabba campo. Deportatada Trieste il 31 .07.1944 ad Auschw<strong>it</strong>z. Uccisa all 'arrivo ad Auschw<strong>it</strong>z il 03.08.1944.Convoglio 33T.DINA AMALIA, nata a Carrara (MS) il 24.12.1875, figlia di Achille e Dina Elvira, coniugatacon Coen Sacerdoti Eugenio. Ultima residenza nota: Padova. Arrestata a Camposampiero(PD) il 10.05.1944 da tedeschi. Detenuta a Vo ' Vecchio campo, Padova carcere, S. Sabbacampo. Deportata da Trieste il 31.07.1944 ad Auschw<strong>it</strong>z. Uccisa all 'arrivo ad Auschw<strong>it</strong>z il03.08.1944. Convoglio 33T.FRANCO BRUNO, nato a Rovigo il 21.06.1897, figlio di Michelangelo e Belleli Pia Bice.Ultima residenza nota: Padova. Arrestato a Roma 1'01.01.1944. Detenuto a Roma carcere,Vo' Vecchio campo, Padova ospedale, S. Sabba campo. Deportato da Trieste 31 .07.1944ad Auschw<strong>it</strong>z. Ucciso all'arrivo ad Auschw<strong>it</strong>z il 03.08.1944. Convoglio 33T.FRANCO ENZO, nato a Rovigo il 12.11 .1898, figlio di Michelangelo e Belleli Pia Bice.Ultima residenza nota: Padova. Arrestato a Roma 1 '01.01 .1944. Detenuto a Romacarcere, Vo' Vecchio campo, Padova carcere, S. Sabba campo. Deportato da Trieste il31 .07.1944 ad Auschw<strong>it</strong>z. Ucciso all 'arrivo ad Auschw<strong>it</strong>z il 03.08.1944. Convoglio 33T.FRIEDER FRIEDA, nata a Przeworsk in Polonia il 03.08.1893, figlia di Leib e HannaFrieder, coniugata con Bindefeld Sigismondo. Ultima residenza nota: Milano. Arrestata aMonselice (PD) il 10.12.1943. Detenuta a Monselice, Vo' Vecchio campo, Padova carcere,S. Sabba campo. Deportata da Trieste il 31 .07.1944 ad Auschw<strong>it</strong>z. Uccisa all'arrivo adAuschw<strong>it</strong>z il 03.08.1944. Convoglio 33T.GESSES ELIA, nato a Odessa in URSS il 06.10.1898, figlio di Simeone e GrangischjFanny, coniugato con Ancona Ada. Ultima residenza nota: Padova. Arrestato a Tirano (SO)il 16.12.1943. Detenuto a Sondrio carcere, Vo' Vecchio campo, Padova carcere, S. Sabbacampo. Deportato da Trieste il 31 .07.1944 ad Auschw<strong>it</strong>z. Deceduto a Dachau, matricola n.119628, il 15.02.1945. Convoglio 33T.GESSES SARA, nata a Padova il 27.03.1937, figlia di Elia e Ancona Ada. Ultimaresidenza nota: Padova. Arrestata a Tirano (SO) il 16.12.1943. Detenuta a Sondriocarcere, Vo' Vecchio campo, Padova carcere, S. Sabba campo. Deportata da Trieste il31.07.1944 ad Auschw<strong>it</strong>z. Uccisa all'arrivo ad Auschw<strong>it</strong>z il 03.08.1944. Convoglio 33T.HAMMER ESTER, nata a Trieste il 30.11.1908, figlia di Giulio e Rudoi Caterina, coniugatacon Sabbadini Elio. Ultima residenza nota: Padova. Arrestata a Terraglione, Vigodarzere(PD) il 24.12.1943 da <strong>it</strong>aliani. Detenuta a Vo ' Vecchio campo, Padova carcere, S. Sabbacampo. Deportata da Trieste il 31 .07.1944 ad Auschw<strong>it</strong>z. Matricola n. A-16454. Liberata adAuschw<strong>it</strong>z il 27.01.1945. Convoglio 33T.52


HAMMER LAZZARO, nato a Odessa in URSS il 05.11 .1899, figlio di Giulio e RudoiCaterina. Ultima residenza nota: Padova. Arrestato a Terraglione, Vigodarzere (PD) il24.12.1943 da <strong>it</strong>aliani. Detenuto a Va' Vecchio campo, Padova carcere, S. Sabba campo.Deportato da Trieste il 31 .07.1944 ad Auschw<strong>it</strong>z. Deceduto a Dachau, matricola n. 119625,il 15.12.1944. Convoglio 33T.HEL<strong>LE</strong>R SAMUE<strong>LE</strong>, nato a Roma il 03.12.1886, figlio di Guglielmo, coniugato con SupinoTeresa. Ultima residenza nota: Padova. Arrestato ad Adria (RO) il 30.12.1943. Detenuto aVa' Vecchio campo, Padova carcere, S. Sabba campo. Deportato da Trieste il 31.07.1944ad Auschw<strong>it</strong>z. Ucciso all'arrivo ad Auschw<strong>it</strong>z il 03.08.1944. Convoglio 33T.JACCHIA ANSELMO nato a Torino 1'08.11 .1934, figlio di Salvatore e Valabrega Evelina.Ultima residenza nota: Torino. Arrestato a Montagnana (PD) nel mese di dicembre 1943.Detenuto a Va ' Vecchio campo , Padova carcere, S. Sabba campo. Deportato da Trieste il31 .07.1944 ad Auschw<strong>it</strong>z. Ucciso all'arrivo ad Auschw<strong>it</strong>z il 03.08.1944. Convoglio 33T.JACCHIA ERCO<strong>LE</strong> nato a Torino il 04.04.1936, figlia di Salvatore e Valabrega Evelina.Ultima residenza nota: Torino. Arrestato a Montagnana (PD) nel mese di dicembre 1943.Detenuto a Va ' Vecchio campo, Padova carcere, S. Sabba campo. Deportato da Trieste il31 .07.1944 ad Auschw<strong>it</strong>z. Ucciso all'arrivo ad Auschw<strong>it</strong>z il 03.08.1944. Convoglio 33T.JACCHIA IDA nata a Torino il 17.11.1937, figlia di Salvatore e Valabrega Evelina. Ultimaresidenza nota: Torino. Arrestata a Montagnana (PD) nel mese di dicembre 1943.Detenuta a Va' Vecchio campo, Padova carcere, S. Sabba campo. Deportata da Trieste il31 .07.1944 ad Auschw<strong>it</strong>z. Uccisa all'arrivo ad Auschw<strong>it</strong>z il 03.08.1944. Convoglio 33T.JACCHIA PASQUA, nata a Torino il 26.08.1932, figlia di Salvatore e Valabrega Evelina.Ultima residenza nota: Torino. Arrestata a Montagnana (PD) nel mese di dicembre 1943Detenuta a Va' Vecchio campo, Padova carcere, S. Sabba campo. Deportata da Trieste il31.07.1944 ad Auschw<strong>it</strong>z. Uccisa all'arrivo ad Auschw<strong>it</strong>z il 03.08.1944. Convoglio 33T.KAPPER EVA, nata nel 1935, figlia di Gustavo e Lorant Geltrude. Arrestata a Padova il12.04.1944. Detenuta a Va' Vecchio campo, Padova carcere, S. Sabba campo. Deportatada Trieste il 31 .07.1944 ad Auschw<strong>it</strong>z. Uccisa all'arrivo ad Auschw<strong>it</strong>z il 03.08.1944.Convoglio 33T.KAPPER GUSTAVO, figlio di Gustavo, coniugato con Lorant Geltrude. Arrestato a Padovail 12.04.1944 da Detenuto a Va ' Vecchio campo, Padova carcere, S. Sabba campo.Deportato da Trieste il 31.07.1944 ad Auschw<strong>it</strong>z. Deceduto in luogo ignoto dopo il19.09.1944. Convoglio 33T.KAPPER PIETRO, nato nel 1933, figlio di Gustavo e Lorant Geltrude. Arrestato a Padovail 12.04.1944. Detenuto a Va' Vecchio campo, Padova carcere, S. Sabba campo.Deportato da Trieste il 31.07.1944 ad Auschw<strong>it</strong>z. Ucciso all'arrivo ad Auschw<strong>it</strong>z il03.08.1944. Convoglio 33T.<strong>LE</strong>VI ADA, nata a Padova il 19.04.1874, figlia di Giacomo e Levi Enrichetta, coniugata conAncona Giulio. Ultima residenza nota: Padova. Arrestata a Padova il 31.12.1943. Detenutaa Va' Vecchio campo, Padova carcere, S. Sabba campo. Deportata da Trieste il31.07.1944 ad Auschw<strong>it</strong>z. Uccisa all'arrivo ad Auschw<strong>it</strong>z il 03.08.1944. Convoglio 33T.53


<strong>LE</strong>VI ALVISE, nato a Venezia il 31 .07.1927, figlio di Augusto e D'Italia Giovanna. Ultimaresidenza nota: Padova. Arrestato in provincia di Padova nel mese di gennaio 1944.Detenuto a Va' Vecchio campo, Padova carcere, S, Sabba campo. Deportato da Trieste il31 .07.1944 ad Auschw<strong>it</strong>z. Deceduto a Dachau, matricola n. 119815 il 19.12.1944.Convoglio 33T.<strong>LE</strong>VI AUGUSTO, nato a Padova il 31.07.1884, figlio di Guglielmo e Padova Marianna, .coniugato con D'Italia Giovanna. Ultima residenza nota: Padova. Arrestato a Padova il27.01.1944. Detenuto a Va' Vecchio campo, Padova carcere, S. Sabba campo. Deportatoda Trieste il 31.07.1944 ad Auschw<strong>it</strong>z. Ucciso all'arrivo ad Auschw<strong>it</strong>z il 03.08.1944.Convoglio 33T.<strong>LE</strong>VI MARCO, figlio di Salomone. Detenuto a Va' Vecchio campo, Padova carcere, S.Sabba campo. Deportato da Trieste il 31.07.1944 ad Auschw<strong>it</strong>z. Ucciso all'arrivo adAuschw<strong>it</strong>z il 03.08.1944. Convoglio 33T.<strong>LE</strong>VI MARIO, nato a Padova il 30.09.1890, figlio di Giacomo e Cagli Augusta. Ultimaresidenza nota: Padova. Arrestato a Padova nel mese di febbraio 1944 da tedeschi.Detenuto a Va' Vecchio campo, Padova carcere, S. Sabba campo. Deportato da Trieste il31.07.1944 ad Auschw<strong>it</strong>z. Ucciso all'arrivo ad Auschw<strong>it</strong>z il 03.08.1944. Convoglio 33T.<strong>LE</strong>VI MINZI AUGUSTO, nato a Padova il 02.03.1869, figlio di Giuseppe e Fano Regina,coniugato. Ultima residenza nota: Venezia. Arrestato a Venezia il 17.08.1944 da <strong>it</strong>aliani etedeschi. Detenuto a S. Sabba campo. Deportato da Trieste il 02.09.1944 ad Auschw<strong>it</strong>z.Ucciso all'arrivo ad Auschw<strong>it</strong>z il 07.09.1944. Convoglio 37T.<strong>LO</strong>RANT GELTRUDE, detta Trude, nata a Ljubljana nell 'ex Jugoslavia il 04.02.1906, figliadi Adolfo e Neugebauer Pau la, coniugata con Kapper Gustavo. Arrestata a Padova il12.04.1944. Detenuta a Va' Vecchio campo, Padova carcere, S. Sabba campo. Deportatada Trieste il 31.07.1944 ad Auschw<strong>it</strong>z. Uccisa all'arrivo ad Auschw<strong>it</strong>z il 03.08.1944.Convoglio 33T.MORESCO IDA, nata a Livorno il 20.02.1877, figlia di Giacomo e Del Mare Eva, coniugatacon Valabrega Pacifico. Ultima residenza nota: Torino. Arrestata a Montagnana (PD) il23.12.1943. Detenuta a Va' Vecchio campo, Padova carcere, S. Sabba campo. Deportatada Trieste il 31.07.1944 ad Auschw<strong>it</strong>z. Uccisa all'arrivo ad Auschw<strong>it</strong>z il 03.08.1944.Convoglio 33T.NAMIAS BRUNA, nata a Mantova il 20.01.1913, figlia di Guglielmo e Jesi Setti mia. Ultimaresidenza nota: Mantova. Arrestata a Padova il 18.05.1944 da <strong>it</strong>aliani. Detenuta a Va 'Vecchio campo, Padova carcere, S. Sabba campo. Deportata da Trieste il 31 .07.1944 adAuschw<strong>it</strong>z. Matricola n. A-16453. Liberata ad Auschw<strong>it</strong>z il 27.01 .1945. Convoglio 33T.OREFICE EMMA, nata a Padova il 20.12.1884, figlia di V<strong>it</strong>to e Abolaffio Grazia. Ultimaresidenza nota: Padova. Arrestata a Padova il 04.01 .1944 da tedeschi. Detenuta a Va'Vecchio campo, Padova carcere, S. Sabba campo. Deportata da Trieste il 31 .07.1944 adAuschw<strong>it</strong>z. Uccisa all'arrivo ad Auschw<strong>it</strong>z il 03.08.1944. Convoglio 33T.PARENZO ITA<strong>LO</strong>, nato a Rovigo il 26.08.1883, figlio di Libero e Praga An<strong>it</strong>a. Ultimaresidenza nota: Padova. Arrestato a Padova nel mese di dicembre 1943. Detenuto a Va'54


Ultima residenza nota: Torino. Arrestato a Montagnana (PD) il 23.12.1943. Detenuto aVo'Vecchio campo, Padova carcere, S. Sabba campo. Deportato da Trieste il 31.07.1944 adAuschw<strong>it</strong>z. Immatricolazione dubbia. Deceduto in luogo ignoto in data ignota. Convoglio33T.ZEVI ANNA, nata a Este (PD) il 28.01 .1913, figlia di Arturo e Ascoli Emma. Ultimaresidenza nota: Padova. Arrestata a Este (PD) il 04.12.1943 da <strong>it</strong>aliani, Detenuta a Este,Va' Vecchio campo, Padova carcere, S. Sabba campo. Deportata da Trieste il 31.07.1944ad Auschw<strong>it</strong>z. Deceduta in luogo ignoto in data ignota. Convoglio 33T.56


FONTI• Archivio di Stato di Padova• Archivio Comunale di Padova• Liceo-Ginnasio "T<strong>it</strong>o Livio" di Padova• Comun<strong>it</strong>à Ebraica di Padova• Archivio fotografico di Sergio Nave• Archivio fotografico di Rosy Angeli• Marcello Pezzetti (2009) Il libro della Shoah <strong>it</strong>aliana , Torino, Einaudi• Francesco Selmin (1987) Da Este ad Auschw<strong>it</strong>z, Este (Padova), Cooperativa"Giordano Bruno" Ed<strong>it</strong>rice• Com<strong>it</strong>ato Provinciale C.R.I. di Padova (2006) Ricordi di Lucia De Marchi, Padova,Servizi Grafici Ed<strong>it</strong>oriali• Apollonio Tottoli (2002) Padre Placido Cortese - V<strong>it</strong>tima del nazismo, Padova,Edizioni Messaggero• Liliana Picciotlo Fargion (2002) Il libro della memoria, Gruppo Ed<strong>it</strong>oriale MursiaSI RINGRAZIANOFrancesca Fantini, direttore dell'Archivio di Stato di PadovaValeria Pavone, responsabile dell'Archivio Comunale di PadovaMaria Grazia Peron, capo di Gabinetto del Sindaco del Comune di PadovaIl Liceo-Ginnasio "T<strong>it</strong>o Livio": Daria Zangirolami, dirigente scolasticoMaria Rosa Davi, docentePaolo Albertin, Alice Giacomin, Diamante Mellano,Benedetto Randon e Laura Verdi, studenti57


INDICEIntervento di Flavio Zanonato ... .... .•. .•. .•.. ... ...... ... ... ............................. ......... ... ...... ..... ... 3Introduzione di Mario Jona ....... .•. .•.. .... .. . .......... .... ... .... ...... ... ... ... ..... .. ............... ...... .. .. 5La mostra:1. Chi erano gli ebrei? ......... .. .. ... .. .. .. .. ............... ...... ................................... ... 92. L'esclusione dalle scuole ........................................................ ............... 103. Applicazione delle disposizioni per la "difesa della razza" nella scuola .... .. ............ 114. Si richiedono chiarimenti per i casi difficili ........................ .... .......................... 125. Allievi esclusi dal Ginnasio-Liceo "T<strong>it</strong>o Livio" ...... .. . .............. .. ............ .. ...... .. ... 136. Il duce prende pubblicamente posizione contro gli ebrei ................ ...... .... .. ........ 157. Defin<strong>it</strong>i dal part<strong>it</strong>o ................. .... .... .. ...................................... .... .. .. .. .. .. .. .... 168. Il censimento del 1938 .................. .. ........................................ .. ........ ........ 179. Defin<strong>it</strong>i per legge .................. .... ........... ..... .. .. .................... .... .. .... .. .. .. .. ..... 1810. Gli ebrei stranieri "naturalizzati" .. . .............................. ...... .... .............. .. .. .. .... 1911. L'esclusione da enti e amministrazioni .... .... ......... .... ................ .... .. ...... ......... 2012. La risoluzione delle contestazioni ........... .. ................................................. 2213. La razza come ossessione ......... .......... .. .......... .... .. .......... .... .. .... .. .... .. ........ 2314. Inizia la deportazione .. ...... ........................................................ .. .. ............ 2515. Un epilogo tragico .......... .. .. ........... .................................... .... .. .. .. ............. 2616. Il campo di concentramento provinciale di Vo' Vecchio (Padova) ...... .. .. .. .... ......... 2717. Padre Placido Cortese e il suo gruppo .......................................... .... .. ........... 3018. Lucia De Marchi e il suo gruppo ..................... ................... .. .... .. .... .. .. 31Appendice A: Manifesto della razza ................................ ....................................... 33Appendice B: Regio decreto legge 5 settembre 1938-XVI, n. 1390 - "Provvedimenti per ladifesa della razza nella scuola fascista" ....................................... .. .... .......... .......... 37Appendice C: 18 settembre 1938 - Discorso a Trieste di Ben<strong>it</strong>o Mussolini ........ ................... 39Appendice D: Dichiarazione sulla razza ...................... .. .... ............ .. .............................. 42Appendice E: Regio decreto legge 17 novembre 1938-XVII, n. 1728 - "Provvedimenti per ladifesa della razza <strong>it</strong>aliana" .... .... ........ ........ ........... .. .. .. ...... .. ........ ................................. 45Appendice F: Elenco degli ebrei internati a Vo' Vecchio .................. .. ...... .......... ...... ...... ..... 51Fonti e ringraziamenti .................................... .. .. .. .... ......... ... .. ..... .... .............. .. ............ 5759


COM UNE DI <strong>PADOVA</strong>Col patrocinio diIn collaborazione conARCHIVIODI STATO<strong>PADOVA</strong>

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