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785-Aldine-Marciane-2015-web-A

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32sissimi costituenti un manoscritto latino. Il documentoci dice come per l’edizione delle Epistole deuotissimede sancta Catharina da Siena, che ebbe luce a cura difrate Bartolomeo Alzano «in casa de Aldo ManutioRomano, a di xv. septembrio 1500», a seguito del privilegiodecennale ottenuto il 23 luglio 1500, Aldo curòche vi fosse un testo corretto. Egli ottenne per contodella vedova di Peter Ugleimer e attraverso AntonioCondulmer, contro pegno e la promessa di dieci copiedella prossima stampa, il prestito di quattro codici euno stampato contenente le epistole della santa da unmonastero veneziano verosimilmente domenicano.A Venezia i Domenicani, in particolare nel conventodelle Mantellate del Corpus Domini, osservavano ilculto di Caterina, aVermatosi grazie all’apostolato delsenese Tommaso D’Antonio CaVarini.È una via ancora parzialmente da percorrere quella cheportò infine nel 1952 all’acquisizione del preziosoesemplare unico, che stava già nella Biblioteca delSeminario di Foligno, delle Institutiones grammaticae diAldo, riferibile agli esordi della sua attività veneziana ecorretto dalla mano stessa dell’autore. Allora il volumenon fu riconosciuto con certezza come stampa aldina efu quindi collocato fra i Rari Veneti, al numero 632.Insomma, le provenienze degli esemplari delle stampealdine marciane sono varie quanto i diversi modi diacquisizione dei documenti, e numerose quanto iprincipali fondi pervenuti. Non v’era l’abitudine disegnare la provenienza sugli stampati marciani, e cosìin occasione della mostra del 1994, si è dovuto consultaresistematicamente i cataloghi storici della Biblioteca.La ricognizione ha fatto emergere tale situazioneparcellizzata di aggregazione della raccolta aldina. Ivari esemplari dei volumi aldini hanno avuto storiediverse, svariati possessori che hanno lasciato segni diappartenenza, commenti, legature proprie.Se nel terzo-quarto decennio del Seicento le stampe diAldo il Vecchio presenti in Biblioteca erano meno diuna decina, ma comprendenti un Poliphilo e due enchiridilatini del 1501, il Marziale e l’Orazio, l’acutezza di

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